Visualizzazione post con etichetta Frattalità.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Frattalità.. Mostra tutti i post

mercoledì 13 maggio 2015

Con quale "economia" hai a che fare?



(C’è un “livello di lettura delle vicissitudini o di ‘ciò che ti accade’” - che SPS chiama frattale o frattalità – il quale può “essere letto, tra le righe, senza essere un esperto in nulla, se non nell’arte di “essere presente/consapevole/”accorto”).
Solita(mente), è come se tu sentissi parlare uno straniero che si esprime nella propria lingua. Sì. La Vita “parla un’altra lingua”, rispetto a te… che ti limiti ad “esserci (d)entro”… senza “capire/(ri)cordare”.
La frattalità è un linguaggio che si adatta a chiunque, senza (ri)chiedere null’altro che... “accorgersi che esiste”.
Se tu sei nel tuo “terzo stato” (come dire: “se ci sei”), allora sei:
  • presente
  • consapevole
  • accorto/a.
E scopri che tutto è sincronico (oltre che con il principio del dominio, a monte di te) anche con te. E lo è in una maniera del tutto “bizzarra”, per come ti sei abituato/a a “pensare/immaginare/ragionare”. Perché?
Perché… è possibile che più st(r)ati di “vero” coesistano, a (ri)formare “Realtà/Mondo” di(verse), seppure “solo” a livello di reale 1) potenziale e 2) manifesto.
Ossia, la differenza tra “ciò che 'è emerso' e ciò che 'è non manifesto', dunque, è solo un/nel potenziale”… (di)pende dalla “forza consapevole” schierata a livello di “proiezione dell’intento”.
La "circuiteria SPS" è utile per (ri)cordare “come stanno le cose” al livello sorgente, che (f)orma l’emersione del reale dall’insieme del potenziale, che non ha limiti.
Il tuo “sonno” (cor)risponde al “sogno di qualcun altro”.
 

martedì 12 maggio 2015

La macchina della ciclicità.




"I dati ufficiali Inps sul lavoro ci dicono che la strada da percorrere è ancora lunga, ma la macchina finalmente è ripartita...".
Matteo Renzi
Che cosa è… (ri)partito? Parti da "qua":
la Banca d’Italia è una banca statale controllata dai privati.
Ergo… rimane una “banca” (privata – dal suo nominativo – di quella attenzione che usualmente riponi, allorquando “inquadri moralmente l’operato storico – riconosciuto popolarmente e non certo a livello didascalico - di una banca”).
Ora, quando una economia d’insieme si (sor)regge su un fitto intreccio di interessi, nel dettaglio, che cosa (ri)accade quando la “macchina (ri)parte”?
Beh, come minimo che… gli interessi privati, dei "player bancari", (ri)partono. Il “(ri)torno all’utile”… (ri)parte.
Mps: il ritorno all'utile. Ora si guarda al 2018.
Dopo 11 trimestri di perdite, l'istituto senese rivede profitti:
72,6 milioni a marzo 2015. Il piano industriale: nel 2018 880 milioni di utile netto…
Link
11 trimestri di perdite (a livello "contabile (ri)creativo").
Ci sono banche che, (in)vece, anche durante la “crisi” non hanno mai “sofferto” più di tanto. Anche se… è bene averlo sempre in mente, che:
  • le banche sono organismi più complessi, rispetto alla “vetrina, che dà sulla strada”
  • le banche sono formate da più “entità”, solo apparente(mente) di(staccate) dal concetto classico di “marchio, filiale e direzione”
  • le banche sono costituite anche da società satelliti, che operano in sinergia… ma senza mai destare attenzione
  • le banche possono, attra(verso) le proprie componenti “altre”, anche… “puntare contro se stesse, dando luogo ad un meccanismo di vasi comunicanti, che permette di travasare i relativi contenuti ad hoc e, soprattutto, senza dare troppo nell’(hoc)chio”.
 

lunedì 11 maggio 2015

Qua e là, (con)senso.



"Tu sei una faccia. Le facce cambiano…".
Hollywoodland
Pensioni: Padoan, rispetteremo sentenza Consulta e regole Ue.
"Ho accennato a Jeroen Dijsselbloem i contenuti della sentenza" della Corte Costituzionale sulle pensioni e "gli ho confermato che il governo sta lavorando nel rispetto della sentenza su misure che minimizzino l'impatto sui conti pubblici, anche nel rispetto degli obblighi imposti dalle regole Ue"...
Pier Carlo Padoan...
Link
  • gli ho confermato che il governo sta lavorando nel rispetto della sentenza
  • su misure che minimizzino l'impatto sui conti pubblici
  • anche nel rispetto degli obblighi imposti dalle regole Ue ("dare un colpo al cerchio e uno alla botte", con... "fare gerarchico", preservando/ conservando l'ordine, il senso, la direzione impressa dal solco dell'aratro).
Più nel dettaglio:
  1. il governo sta lavorando nel rispetto della sentenza
  2. anche nel rispetto degli obblighi imposti dalle regole Ue…
I due tipi di “rispetto” (cor)rispondono a due livelli del potere:
quale potere ha “la meglio” sull’altro?
Ormai è il potere della "Ue" che, "grazie alla crisi internazionale, scoppiata nel 2007/2008 negli Usa, ha potuto 'stringere d’assedio' i Paesi europei, caduti nel baratro apparente del 'debito' (la paura del domani, a partire dalle esigenze di oggi: sopravvivere").
Rispettare le due “esigenze”… è un’arte, nonché una (p)arte.
Coloro che recitano sono “facce”… che cambiano di volta in volta, senza rimanere nella memoria responsabile del “proprio lavoro svolto”.
Le facce cambiano”. Ergo:
tu non hai mai punti di riferimento temporali certi ("mentre la nave va", comunque).
E, anche per questo, tendi a dimenticare
Da un giorno all’altro, ti (ri)trovi – ad esempio – con un debito pubblico da (man)tenere.
O con lo “spread”, che ti accompagna a letto la sera e ti augura il buongiorno alla mattina, non lasciandoti solo/a nemmeno durante il sonno e i sogni.
Anche se tu non sai nemmeno cosa sia lo spread, non (im)porta.
Anche se hai l’impressione di non essere minima(mente) ossessionato/a dallo spread, perché di fatto lo ignori, non è così per il tuo lato (in)conscio, non è così "nei fatti" (volente o nolente).
 

venerdì 8 maggio 2015

Una recita senza/a memoria.

  
Luna.
"Jack Frost si sveglia privo di memoria in un lago ghiacciato. L’unica cosa che sa è il suo nome, glielo dice l’Uomo Sulla Luna"...
Link
Beh... da "lassù" si gode di un'altra prospettiva (più lungimirante) ed inosservata. Un ottimo punto per "guardare e controllare".

La Nasa oggi non ha un programma spaziale, lo devo dire. È certamente deludente:
42 anni fa ho lasciato le mie impronte sulla Luna e in questo momento gli Stati Uniti non possono mandare un uomo nello spazio con una propria navetta.
La Nasa ha parlato di costruire nuovi razzi ma non ha missioni né obiettivi nello spazio...
Eugene Cernan - l’ultimo uomo sulla Luna

La Luna è lasciata in "pace"? Le sue risorse non interessano?

Molto ma molto... strano.

La Luna è un pezzo della Terra, che (ri)corda la testa di Frankenstein (un mix di naturale, preso qua e là e di artificiale, per tenere tutto assieme).
Un attore non può sempre recitare. Qualche volta deve anche lavorare…”.
Hollywoodland
Chi è… l’attore?
E… cosa “recita” l’etichetta?
Alla luce della domanda:
che cosa è già in grado di fare, la scienza deviata”?
Metti che (perché è già successo):
un certo “modello di dominio ha raggiunto la totalità, relativa(mente) al controllo della situazione Planetaria”.
Allora, che cosa eserciterà sulla/nella realtà (con)seguente (status quo), in maniera tale che… “tutto continui esatta(mente) ad essere sotto al controllo”?
Tutta una serie di “concessioni apparenti”, che… narrano una vicenda di(versa), rispetto alla sostanza che “muove tutto”.
Da “qua”… giunge – dunque – 1) tutto quello che sai 2) il cosiddetto “futuro” 3) lo sviluppo sociale, culturale, tecnologico, filosofico, etc. dell’umanità intera 4) la separazione 5) la paura 6) tutto ciò che alimenta l’essere umano, etc.


Ciò è il “collo di bottiglia”. La posizione strategica e dominante, attra(verso) la quale controllare, condizionare, (pre)vedere, (man)tenere, far passare, filtrare, (de)motivare, alimentare, limitare, etc. l’umanità intera.
  

giovedì 7 maggio 2015

Status quo (tutto è "pubblicità").



Robin Williams.
Heath Ledger.
Philip Seymour Hoffman...

Tre attori, “a caso”, che si sono suicidati o che, perlomeno, sono morti in circostanze "strane". Tre attori che si sono calati nella (p)arte, almeno per una volta, di “un’ombra”.
Gli attori (e ogni umano è un "attore") che interpretano “parti da cattivo, con risvolti maniacali”… a cosa vanno, poi, (in)contro?
C’è un nesso tra la decisione di togliersi la Vita e la p(arte) recitata così tanto approfondita(mente)?
Di(pende) solo dalla propria “volontà”, un simile gesto?
Quanta “tecnologia/conoscenza” c’è “oltre/dietro”?
Quanta “industria/business/interesse” si annida al di là di quello che strombazzano i Media?
Quanto… l’immedesimarsi in simili (p)arti… non ti lascia mai più, segnando ogni giorno che segue al primo – nel quale hai “girato certe scene”?
Quanto la promessa del compenso, della fama, della gloria, di un… "premio", possono con(vincere), facendo perdere il senso di quello che autentica(mente) ci si presta a compiere e “si fa”?
L’umanità è come una “colonia batterica”, che (ri)produce qualcosa.
(Ri)com(prendere) ciò… è una memoria.
(Ri)cordare ciò… è centrale.
Perché?
Perché, se osservi anche solo superficial(mente), l’attuale f(orma) di reale manifesto… ti accorgerai che:
  • tutto ha un senso “finanziario”
  • tutto è (ri)condotto al “business”
  • tutto è sottinteso ad un modello unico di "auto (in)trattenimento", che si divide, all'apparenza, in un ventaglio di(verso) di scelte, opportunità, occasioni, necessità, etc.
In realtà, alla luce dei fatti, l’interesse è “uno solo”, il quale – a cascata – si (re)distribuisce nel reale 1) caratterizzandolo 2) dominandolo 3) sfruttandolo.
  

giovedì 30 aprile 2015

(Ri)com(prendere)... La delega è un frattale della creazione.


La (f)orma (ri)polarizzante il tutto.
Quando sono arrivato sul ciglio di questo immenso buco… mi si è aperta davanti, in una frazione di secondo, la storia dell’umanità. La storia della costruzione delle piramidi, la torre di Babele, le miniere di re Salomone”.
Sebastião Salgado

Beh… la visione, anche, del solo “trailer”… di questa opera, cor(risponde) dav(vero) ad un “viaggio nel tempo”, lad(dove) – il tempo – non è altro che “lo status quo (tra)vestito d’altro” (sempre nel "solco dell'aratro).
Questo meraviglioso documentario sul fotografo Sebastião Salgado è una testimonianza coinvolgente del nostro tempo e una riflessione sulla condizione umana a livello mondiale che mostra la possibilità di sperare per l'umanità.”…
Motivazione della giuria del Festival di Cannes 2014 per la Menzione Speciale… ricevuta dal film…
Link
Questo documentario è… “meraviglioso”?
Quando guardi “film”, ad esempio, come “Schindler’s list” o “Katyn”, li definisci “meravigliosi”?
Cosa è… “meraviglioso?
La “fotografia è meravigliosa”? Perché (ri)prende prospettive (di)verse… da/di quello che ti aspetti? Perchè tutto è "spettacolo"?
È il “gesto tecnico”, che è… “meraviglioso”?
Lo è... la bellezza del “prodotto finale”, dettaglio per dettaglio?
Un document(ari)o è, innanzitutto, qualcosa che... se viene mercificato, allora, subisce quel solito e consueto… disinnesco, che annichilisce la “portata prima”, legata alla simbologia rap(presentativa) della rilevanza di quella che è, nella sostanza, una “denuncia”…
Tutto è business, perché tutto viene trasformato in business. Perché c’è un interesse, interessato a…
Se vuoi diventare popolare (ergo, riconoscibile e, anche, “merce valutabile in denaro”), allora, costruisci(ti) un modo “originale” di vendere tutto ciò che fai/sei; (ri)costruisci(ti) attorno (ad) un mo(n)do, che ti “sappia valorizzare”. Che cosa im(porta), dunque, che la “colonna vertebrale” del tuo interesse (che era primario... come una denuncia), vada inesorabil(mente) in secondo piano?
La “denuncia” che cosa diventa?
Spettacolo, "meraviglia", curiosa brama di “ve(n)dere”, per poi, (ri)tornare a dimenticare.. tronfi(o/a) del “tuo stato attuale”, che… tutto sommato… non è poi così male, se paragonato a come vivono molte persone, non su Marte, bensì… sullo stesso Pianeta, nella stessa Realtà/Mondo che ti (con)tiene (e che "denunci", perdendo la memoria subito dopo, così come succede a tutti gli "spettatori", attirati dallo spettacolo e non certamente dalla sostanza di ciò che passa oltre, perchè magari... "troppo". Come una sorta di "tilt").
Basta poco per capire “come sei” (visto che te lo “sei” dimenticato).
Quando hai guardato per la prima volta il trailer di questo “documentario/film”, che cosa hai immediata(mente) percepito “di” te?
Non “in “te, ma, “di” te.
Qualcosa ti ha “meravigliato”, vero?
Ma, in che senso?
SPS (Io) ha colto ciò che ti sta scrivendo “ora”:
  • la "storia umana" non è mai cambiata
  • schiava era e schiava è
Dove si (ri)trova, dunque, la “deviazione”?
 

mercoledì 29 aprile 2015

Il ronzio continuo della forza dell'urlo (frattalità).



Una volta qualcuno ha detto, che la religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dai saggi e utile dai governanti...”.
Franklyn
Una questione, nella sostanza - non (ri)com(presa) - frattale, di… “interesse ed interessi apparente(mente) (di)versi.
"Non è più la ditta che ho contribuito a costruire…".
Così l'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani parla del suo partito dopo che il governo ha posto la questione di fiducia sull'Italicum, fiducia che lui ha subito fatto sapere non voterà…
Link
È questa, una Realtà/Mondo… che è difficile, ormai, da “capire”.
Qualcosa (s)fugge sempre e lo sai molto bene. Sì. Perché lo percepisci molto chiara(mente). Ma, questo “qualcosa che (s)fugge” gode del tuo “lasciarlo andare, con costante grado di rinuncia, di impossibilità pregressa nel seguirlo, di resa incondizionata”. Prova ne è il fatto che:
  • le notizie si sus(seguono), ammucchiandosi in te (come posta elettronica “ancora da leggere”)
  • e tu che fai? Beh… le segni tutte come “già lette”, senza – in realtà – né leggerle, né capirle, né (ri)comprenderle.
1) il Nucleo Primo (s)fugge (d)al tuo accorgerti, 2) sei tu, dunque, che (s)fuggi e, tutto... attorno a te, te lo fa capire a livello frattale.

Nel fare così, la “tua” mente si adatta ad un simile atteggiamento, che “gli passi” e che – allo stesso tempo – (pro)viene da essa o, meglio, dal suo (pre)indottrinamento "ricevuto insieme al… codice fiscale", per mezzo dell’educazione, che sembra sempre una auto educazione, ossia:
che hai sempre l’impressione di “esserti donato/a in libera autonomia”.
Quanti “occhi e tempo” dovresti avere per approfondire tutte le notizie che ti ®aggiungono, ogni giorno, per mezzo dei sempre più numerosi “moderni” strumenti di condivisione?
Quanto di tutto ciò, (ri)esci ad implementare in te?
Quanto, invece, ricevi in virtù di un rinnovamento della (di)pendenza dagli altri, dagli “esperti di turno”?
La mente capisce che:
io non ce la faccio da solo/a. Ho bisogno di aiuto!
E, progressiva(mente), av(viene) un auto isolamento d(a/e)lla propria "capacità", a cui (con)segue un’apertura verso quello che... "ti dicono gli altri". Chiunque “passi per strada” sembra, allora, avere un peso maggiore rispetto al “tuo… non sapere con esattezza”.
Se, poi, incontri qualcuno/a dotato/a di “camice bianco” o  che ti parla in “giacca e cravatta o tailleur e tacchi o divisa o abito talare”, allora va ancora “meglio”. Vero?
Tu, ormai, hai necessità di riempire il vuoto, che ti si è creato dentro.
Hai la necessità, altresì, di (man)tenerlo pieno di “cose, che ti sono state dette”.
 

lunedì 27 aprile 2015

(Ri)Cono"Sc(i)enza".




La Realtà/Mondo (SPS ha smesso di chiamare “tutto ciò che (ri)conosci come reale unico”, con il termine “3d”, perché la dimensione temporale nella quasi “tutto versa”, di fatto, ne costituisce il più solido pilastro, dal punto prospettico della “logica sviluppata – nel tempo – 'superficiale o cavernoso’”; per cui, la definizione di quante siano le “grandezze da prendere in riferimento”, affinché si possa esprimere un “numero caratteristico” da applicare al termine “dimensione”, risulta perlomeno contraddittorio e depistante, persino a livello “logico”) è un “punto di vista” (pre)dominante, nella stragrande maggioranza delle persone popolanti la Terra (di/in questa sua versione).
Tale “punto di vista” è:
  • unica(mente) frutto di auto suggestione (un automatismo).
Che deriva da una fonte di proiezione (d’insieme, riunendo la presunta separazione e competizione delle singole parti):
  • sia naturale che artificiale (da “qua”, la tua solita difficoltà nello sbrogliare l’intreccio, continuando a “girare intorno”, credendo alla “predestinazione a loop”, senza ritenuta via di riuscita; sul modello “è nato prima l’uovo o la gallina?”).
Il naturale e l’artificiale con(corrono) a “terra(ri)formarti/(man)tenerti/auto in(trattenerti)... qua così”, non essendoci alcuna differenza sostanziale (e nessuna scelta sostanziale).
Ciò che definisci naturale è “solo” una tecnologia dimenticata/drenata/celata/nascosta e, pur tuttavia, ancora funzionante.
Qualcosa che, a livello frattale, lo sviluppo della tecnologia (re)distribuita nella/sulla Massa (società) (ri)torna ancora a (ri)per(correre), per altri versi e metodiche... da agganciare a livello “simbolico”.
Le “App”, che solo da qualche anno sono apparse sul “Mercato”, nella versione per smartphone, indicano sempre più chiara(mente) un livello di loro sostanziale “trasparenza”, in riferimento al tuo accorgerti di una simile (com)presenza, sempre più centrale e consolidata (attesa dagli individui, per aspettativa, credo, funzione, moda, importanza e… progresso).
Le “App” disegnano una realtà, nella quale dei programmi sono “disciolti in essa”, regolando – come sensori intelligenti e non manifesti – il flusso del reale stesso (costituito dal tuo comportamento “tele guidato non localmente” dalle informazioni, dai dati, dalla “sensibilità” di ciò che le App elaborano in conformità al loro “listato programmatico funzionale”.
Non è, forse, molto simile ad una App (che lavora a livello sottile, raccogliendo ed elaborando dati) anche il comportamento di un laborioso insetto, dello sbocciare di un seme, della preparazione ad una gravidenza, dell'attivazione di processi organici legati alla temperatura, di un temporale, del funzionamento stesso della mente o delle proprietà che confidi siano essere quelle di “Dio”?
  

venerdì 24 aprile 2015

Accorgiti. Fermati. (Ri)corda. (Ri)trova. (Ri)esci: spegnere la complessità artificiale.



Un popolo vive e si nutre della sua storia e dei suoi ricordi".
Sergio Mattarella
Allora:
  • che cosa “sai”, relativa(mente) a ciò che è ac(caduto)?
  • che cosa “(ri)cordi”?
C’è una sorta di “vuoto”, tra quello che sai e quello che (ri)cordi (al di là della convenzione della Morte e della Vita).
Germania riconosce per la prima volta “genocidio” armeni.
La Germania ha riconosciuto per la prima volta il “genocidio” degli armeni, per bocca del proprio presidente Joachim Gauck, che ha sottolineato la “corresponsabilità” tedesca nel massacro.
Link
Quale differenza c’è tra un “genocidio non (ri)conosciuto” e un “genocidio (ri)conosciuto”?
A parte la distinzione “per legge”… non c’è nessuna differenza, visto che:
moltissime persone sono state uccise.
La condizione di “(ri)conoscimento” che cosa cambia?
Che entra in causa la condizione di “(cor)responsabilità”. Ergo?
Che qualcuno viene chiamato “ a rispondere(a "chi/che cosa"'), per quello che è successo .
Che qualcuno viene chiamato "a pagare" (a "chi/che cosa"'), per quello che è successo.

Ma, solo dopo molti anni (solitamente). Il che disinnesca, alla base, l’accaduto… visto che, molto spesso, non ci sarà più nessuno in Vita, per rispondere diretta(mente) ad un simile (ri)conoscimento, che av(viene) a partire da un parterre di individui “nati in seguito ed, ora, chiamati a decidere per qualcosa che è divenuto solo 'una storia da raccontare', svuotata dalle condizioni ‘ambientali’ d’insieme”.
L’autentico dolore, forse, non esiste più nemmeno nei famigliari delle vittime, che “dimenticano progressiva(mente), con il trascorrere del tempo e delle loro nuove vicissitudini”…
Nella vasta platea degli “attori internazionali” (le “Autorità”, gli “Organismi” a-personali, le persone giuridiche, le… eggregore, gli interessi degli “Ordini”, etc.), si auto concretizza quella “Rete”, che (man)tiene il livello di “complessità” al di sopra ed all’interno del reale (ri)emerso.
I codici di leggi fungono da firewall ambientale (qualcosa di… "naturale").
I codici dell’interesse fungono da catalizzatori per l’impedimento della manifest(azione) dell’alternativa allo status quo.
Gli individui (con)seguono, a “cavallo di simili mezzi vettori, spersonalizza(n)ti ad hoc”, da qualcosa che non appare ma che “è”, al di là di ogni conv(i/e)nzione di (p)arte.
Tutto è "artificiale" e, come tale, ha una sola origine e “serve” al(la) stessa origine causale.
  

mercoledì 22 aprile 2015

"Altolà al... sudore" (ma non al... puzzo).




"In certe situazioni il calciatore va a prendersi gli insulti sotto la curva perché questo è il male minore.
Noi vorremmo inserire nel codice di giustizia sportiva una sanzione, in modo da far scattare la squalifica per il calciatore che va sotto la curva dei tifosi".
È l'idea annunciata da Simone Perrotta, consigliere federale in quota Aic, per rompere quei legami tra tifoserie e squadre, ed evitare situazioni di confronto serrato ed episodi di violenza...
Link
Ci sono sempre dei "legami" (che tengono tutto insieme, "qua, così"), visto che ti (ri)trovi in una "rete". Frutto della frattalità, che (ri)specchia la (com)presenza non manifesta del Nucleo Primo (che "lega tutto assieme" dal proprio momento angolare). 
 
Il “Filtro di semplificazione”, attivo in SPS… che cosa rappresenta?
 
In quale maniera ti per(mette) di:
concentrarti su una prospettiva, per te più assimilabile (alla luce della tua “attualità”), omettendo tutto il resto. Sicuro/a che, la frattalità (il “linguaggio”, della legge/strumento, che mantiene i collegamenti ad ogni livello/prospettiva dell’infrastruttura del reale riemerso) codifica ogni “avvenimento” in maniera sempre completa, nonostante il tuo di(verso) inquadramento angolare della “scena”.
Ossia, non im(porta) il tuo grado di educazione, cultura, ceto, professione, credo, etc.
(Im)porta solo che… “tu sia presente in te” (sovranità centrale, terzo stato "lato proprio").
Visto che:
la frattalità del/nel tutto, ti (ri)porta sempre tutte le informazioni, a (pre)scindere dal tuo apparente stato di… auto separazione dal “resto”.
Capisci, dunque, anche da solo/a che… il Filtro ti aiuta a meglio focalizzare la situazione Planetaria, (man)tenendo lo strumento mentale orientato all’ordine umano.
In maniera tale da non farti cadere nella complessità sovrumana, o in quel terreno nel quale sprofonderesti ancora e sempre di più.
Dalla prospettiva del Filtro, sei semplificato nell’osservare la storia umana, come il frutto di “qualcosa, che è e rimane solo… umano”.
E, ciò, è dav(vero) un aiuto centrale, che (ri)porta la mente esatta(mente) dove deve stare:
al tuo “servizio”.
  

martedì 21 aprile 2015

Nulla di nuovo, nulla di fatto (2).



 
"Nulla di nuovo" = niente che cambia nella sostanza, lo status quo.
"Nulla di fatto" = lo status quo.
Non qualcosa “da divenire (cambiamento, trasformazione)” ma qualcosa che “si è dimenticato”.
Così, (ti) spieghi perché dal passato (antichità) giungono “voci lontane” di una sapienza “fuori luogo”, dal “tuo” punto prospettico.
Che cosa sarà successo?
Beh... pensa, più in "piccolo" (ma in maniera frattale) a come frutti molto di più “far spar(i/a)re” un “vip”, piuttosto che accontentarsi di dividersi le briciole, che cadono dalla tavola del proprio “cliente vip”:
Michael Jackson, ecco come ha guadagnato 150 milioni di dollari nel 2014.
Tour, dischi e duetti:
a 5 anni dalla morte, il Re del Pop continua a macinare soldi. Merito di un'oculata gestione della sua sterminata opera e, soprattutto, della sua immagine...
Link
Ecco(ti) “la fabbrica della morte dei vip”. Ad esempio:
Whitney Houston: la figlia si sveglia dal coma?...
Link
L’elenco dei vip morti “in circo(stanze) misteriose” è molto lungo e quanto mai “sospetto”.
La creazione di un “mito/leggenda” vale oro, al di là di tutto ciò che rap(presentava) il successo della stessa persona, quando era in Vita.
La trasmutazione in “simbolo” rende molto denaro a chi de(tiene) i “diritti”. Ossia, a quel seguito di individui/società, che curavano la carriera del proprio “assistito” in qualità di “parti minoritarie”, rispetto a ciò che incamerano “ad vitam”, in seguito alla scomparsa dello stesso (che non incide più fisicamente, nella divisione della "torta").
Una scomparsa che fissa per sempre, a livello simbolico, la figura di ciò che di(viene), ad ogni effetto, una vera e propria “gallina dalle uova d’oro”.
Non sarà difficile (ri)pubblicare il “meglio del meglio”, qualche “inedito”, unita(mente) ai gadget più svariati ed alla riscossione dei diritti d’ogni tipo, ereditati dalla gestione del “defunto vip”.
Di tanto in tanto… all’elenco si aggiunge qualche nuovo “arrivato”.

venerdì 17 aprile 2015

La (pre)visione del futuro (intenzione).


 

L’ira di Dio saprà sempre dove trovarvi
Il Destino Di Un Guerriero – Alatriste
Perché “Dio” dovrebbe essere… irato?
Come puoi constatare, per quello che “vale” – per te, una citazione presa da un film:
  • non viene usato il termine “cercare” (“Dio saprà sempre dove cercarvi”)
bensì
  • viene usato il termine “trovare” (“Dio saprà sempre dove trovarvi”).
I termini del linguaggio, ti "identificano frattal(mente)".
Più sei "preciso/a" e... più "ci sei", pena il ruotare in eterno nei loop (con)sequenziali, che ti fanno "(ri)cercare in eterno".

Lo sai, ormai; in SPS si “ragiona” attraverso la logica della frattalità. 
Ossia, mediante la (ri)assunzione del “tutto” (ciò che ti caratterizza, fuori e dentro), da una prospettiva angolar(mente) “non convenzionale” (come le misure messe in campo dalle banche centrali, con il pretesto di risolvere lo stato di crisi):
- il frattale è, per SPS, una polarizzazione molto simile al concetto di imprinting o di radioattività (ad immagine e somiglianza “sostanziale” di…)
- derivante da una (com)presenza, anche non manifesta, a maggiore “impatto incisivo” in uno scenario di ri(ferimento) comune, molto spesso ritenuto unico e senza alternativa (o, meglio, senza memoria)
- motivo per il quale, non sembra mai possibile delineare “la” causa che, posta all’origine – come un filtro – (ri)esce a man(tenere) la (ri)f(orma) del reale (con)seguente, (d)entro al proprio “solco dell’aratro”
- motivo per il quale, la “natura degli avvenimenti” sembra sempre avvolta in loop, o cerchi concentrici senza via di uscita e di collegamento tra essi (divisione, separazione, specializzazione, annichilimento, apparenza, controllo, destino, etc.).
Se pensi di conoscere un frattale, è solo perché hai letto qualche accenno dall’opera di Mandelbrot, ad esempio; e, solita(mente), il frattale è un “disegno/forma che si replica all’infinito”…
Questa estrema semplificazione, nonché linearizzazione e disinnesco, della condizione frattale della realtà (ri)emersa, cor(risponde) all’intenzione “della causa prima, non manifesta” (Nucleo Primo) di (man)tenere lo status quo, in quanto “momento angolare di lettura della memoria collettiva”, secondo un angolo di incidenza (riferimento) che per(mette) di filtrare/(de)codificare un certo tipo di “informazione”, omettendo/(tra)lasciandone tutta la rimanenza.
 

mercoledì 15 aprile 2015

L'angolo della memoria.



Memoria di Bergson.
Questo articolo è scritto nella versione di “memo”, essendo troppo il materiale “raccolto” quest’oggi. Questo tipo di “estensione degli articoli” è utile nella misura in cui “li si prende così… come giungono (primo momento)”, fiduciosi che – in un “secondo momento” – la memoria conservata “qua, così” giunga, ad ogni effetto, intera(mente) alla superficie, dando luogo ad un processo di “cottura”, che porta ad “ebollizione” l’intera struttura dell’inform(azione) così (de)codifica(nte/ta).


Gli “esperti” si turino il naso…
Anche se in SPS è quasi utopico che un “esperto, duri per più di qualche secondo” (He He).
SPS te lo (ri)chiede sempre:
che cosa sai?
  • che cosa sai, che de(riva) "diretta(mente) da te"?
  • che cosa sai, che “sai” in quella f(orma) di con(vinzione)… che non è solo un arrendersi alla dominante in corso d’opera?
  • che cosa sai, che "sei" disposto/a a mettere la tua mano sul fuoco?
Nulla. Se ci pensi bene. Se ci (ri)fletti “attorno”… non esiste nulla che abbia una simile “densità di carica”. Ciò che sai è una memoria, frutto di un download (scarico) che, progressiva(mente), attui/adotti vivendo “qua, così”.
Non è tutta “farina del tuo sacco”, che certa(mente) contiene molto più valore aggiunto. Tu sei solita(mente) esposto/a al vento di notizie "auto suggestionanti" come queste...
  

martedì 14 aprile 2015

Parlare del "tutto" è "non dire niente"?

  

In ambito di "Seo" (ottimizzazione dei siti web, nell'ottica di un migliore riconoscimento da parte dei "motori di ricerca")... "se tu parli di tutto è ovvio che non sei specializzato su nulla" (affermazione ritrovata in Rete)…

Davvero? Se è così, nella prospettiva del "farsi riconoscere/ritrovare dagli spider, mentre affondi sempre di più nella ragnatela"... non è affatto così, in ambito della propria "sovranità" che, da "Libro Cuore" va proprio ad abbracciare il "tutto, per poterlo meglio... descrivere".

La "professionalità/specifica (ri)chiesta qua, così"... è una paratia stagna gettata tra te e te, un ponte levatoio issato tra castello ed acqua, etc.

Di fatti...
la situazione economica migliora, se ne hai la sensazione. Ma ciò è dovuto alle notizie che i Media diffondono. È una “pubblicità progresso”… ossia, delle (pre)visioni che migliorano la sensazione di percezione del reale.
Il "tesoretto" ad alta visibilità mediatica
Link
Se continuano a dirti che... “va meglio”, tu hai sempre più l’impressione che accada davvero… ed il tuo comportamento si adeguerà alla (pre)vista (ri)presa.
 
Il 19 giugno 2013, SPS (ri)portava questa considerazione:
in un Mondo 3d, in grado di emettere fluido incantesimale attraverso le “abitudini”, che cosa ci si può aspettare che accada – a livello di Analogia Frattale?
Che, presto, sia possibile sostituire la testa di un corpo umano con quella di un altro. No?
Sarebbe l’esatto contraltare “fisico” di ciò che – già – accade a livello sottile, dove per certi versi ed in un certo senso, la “testa” (mente) di un umano, viene “(s)cambiata, sostituita, riempita d’altro”; da una rigorosachirurgia cerebrale indirettache non lascia mai nulla al caso...
Link
Il  12 aprile 2015 compare in Rete questa notizia ("che non lascia nulla al caso" ma, semmai, muove proprio da una "mancanza di scelta"):
Trapianto di testa, Canavero vola in Usa. Il volontario:
“Non ho scelta"...
Link
Il Qe della Fed ed, ora, della Bce, ad esempio, è qualcosa di virtuale... che va ad agganciare (sostituendo nella mente, ciò che esisteva prima) l’economia reale, attraverso degli artifizi contabili del tutto campati per aria (che il pretesto della "crisi" prepara la Massa ad hoc, per acconsentire che...), anche se - ormai - divenuti "materia di studio" (viralità).
Un garbuglio di interessi che esiste su un piano “orbitale” distaccato dalla fisica nella quale ti muovi. Un insieme che esiste perché concepito da qualcuno (che le università provvedono a clonare e riprodurre in alcune migliaia di studenti ogni anno, i quali diventeranno gli “esperti” di domani, sulla base di un passato mantenuto “qua, così”).
Per con(vincerti) ad accettare tali regole, esiste l’ordinamento sociale; la “forma sociale” amministrata. Esistono i gradini sociali e le istituzioni sociali. Poco im(porta) se… la sfera privata invade quella pubblica, camuffandosi secondo ciò che permette la legge.
Legge che è scritta apposita(mente) per (ac)con(sentire) ciò, in primis, visto che secondaria(mente) la legge serve per la tutela del “diritto”, cardine centrale della società avanzata culturalmente e civilmente (progresso).

lunedì 13 aprile 2015

Una realtà costruita per "misurarti".


Frequenza di... (ri)uscita.

Sì... Nomad. Ti ho fatto venire io, qui… Ma, ricordati Nick… sei tu che sei venuto a cercarmi... Quindi a questo punto dovresti farti una domanda:
Ho trovato finalmente quello che stavo cercando?”…
The segnal

Nick (ri)trova le "gambe", ma sembra perdere tutto il resto. Poi, grazie alle nuove gambe... perde anche quello che aveva "cercato".
Che cosa gli rimane? He He...
A te che cosa rimane?
Le immagini che si allargano, lasciando spazio alla visione "da girone dell'inferno"... che cosa implicano nello... spettatore?
La trama esce con te, dalla sala cinematografica. Lo sai, vero?
Nel film qua sopra citato, puoi osservare il “lato nascosto” delle abduction, ossia:
che "fine fanno" (dove vengono portati) gli esseri viventi (non solo umani), che vengono “rapiti”, nell’immaginario collettivo fantascientifico descritto leggendaria(mente), dagli… “alieni”?
Ecco dove vanno a finire. In una rappresentazione “vuota” della Vita sulla Terra (luogo di prelievo e luogo di raccolta, per fini di sperimentazione e, chissà, forse di… business).
Ma... una Terra che esiste davvero? Ossia:
la realtà quanto si discosta dalla visione "altra" della realtà stessa?
Potrebbe non esserci sostanziale, differenza...
Si dice che l’atomo sia una rappresentazione “vuota” della materia potenzial(mente) contenuta (una struttura con la sola forma attorno, come una sorta di "campo morfogenetico vivente"); ecco che, anche nel film, tutti gli oggetti non hanno un “anima”.
Il loro interno semplicemente "non esiste", facendo di loro solo un aspetto ordina(rio/to) esterior(mente), come un’apparenza utile più all’inganno visivo che alla sostanza “utile” degli oggetti stessi.
Come se… per la mente “aliena”, nulla di tutto ciò servisse – nella realtà – a “nulla”.
Ora, a Filtro di Semplificazione attivo, SPS “deduce frattal(mente)” che… gli alieni sono una forma umana, che preferisce rimanere nell’anonimato, nel non (ri)preso in considerazione:
il Nucleo Primo.
Il vantaggio del non essere manifesti è sostanziale, e può essere capito da chiunque ri(esca) a distaccarsi, anche per alcuni secondi, dalla f(orma) incantesimale della realtà attuale.
Perché non (ri)cordi più, oltre ad un certo tipo – (pre)confezionato – di memoria?
Perché ti fermi sempre a “quello che sai perché ti dicono che…”?
Perché non ci metti mai vera(mente) nulla di tuo?
Perché (con)segui?
L’ordine frattale della realtà (ri)emersa (e di ogni possibile forma di reale che riemerge) è la “chiave di lettura”. Qualcosa che non ti verrà mai (in)segnato a scuola!
  

venerdì 10 aprile 2015

Chi difende cosa?




Sorridere fa bene alla salute e cambia il modo di vedere il mondo.
Secondo i risultati pubblicati sulla rivista "Social Cognitive & Affective Neuroscience" il solo atto del sorridere provocherebbe gioia in ogni individuo…
Link
Oggi si tende sempre più a... ridere, in quanto "luogo comune... televisivo/cinematografico" (inflazione).

Quanto è duraturo lo stato d’animo derivante dal ridere? Quanto lo è, la (pre)disposizione del complesso umano, post sorriso?
Quanto diventa anch’essa una… (di)pendenza?
Quanto è simile al “farsi”?
Certo, non è la stessa cosa e (in)fatti… costa meno.
C’è qualcosa che striscia in te, d(entro) a te. Che rende tutto “un effetto con la data di scadenza”. Tutto svanisce e (ri)torna in un reame fonda(mentale). 

In qualcosa che contiene il tutto, ma non è il contenitore o, meglio...

senza essere il solo contenitore:
"è" il potenziale.
Il riso uccide la paura, e senza la paura non ci può essere la fede. Senza la paura del demonio non c’è più necessità del timore di dio… Il riso resta lo sfogo dell’uomo volgare, ma cosa succederebbe se per colpa di questo libro, uomini saggi andassero affermando che è possibile ridere di tutto… Possiamo ridere di dio? Il mondo precipiterebbe nel caos. Perciò io sigillo quello che non doveva essere detto… Nella tomba che ora divento…”.
Il venerabile Jorge
“Qua, così”… c’è del buono e del cattivo ma, nella sostanza, c’è solo una intenzione regolatrice… che s(fugge) nell’insieme di “buono e cattivo”. Puoi tranquilla(mente) (ri)pensare a ciò, come ad un tessuto unico che si con(fonde) con la propria trama


Mentre guardi alla trama (al disegno, alle innervature, al dettaglio) il contesto si/ti de(struttura)... seguendo il "copione".

È il classico concetto della “Caverna” raccontato da Platone.
Le scienze tutte, studiano (fanno “ricerca”) all’interno della Caverna, la composizione e le regole/leggi alla base della (con)formazione della Caverna, (ri)tenendo le pareti della stessa tutto ciò che esiste. Puoi andare in profondità quanto vuoi, in una tale “direzione”… ma, lo spaccare il capello in quattro, non servirà che a man(tenerti) stabile (d)entro alla rotazione di un Pianeta, che è e rimane l’unica (f)orma di realtà a te svelatasi.
Che cos’è la tecnologia? E… la natura?
Cosa è bianco e cosa è nero?
Cosa è luce e cosa è tenebra?
Possiamo ridere di dio? Il mondo precipiterebbe nel caos”.