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mercoledì 29 marzo 2017

Ritrova il “filo del discorso”.



È curioso, quando le “idee non sono chiare” a proposito di qualche ambito. Se, poi, questo ambito è riferibile all'intera realtà manifesta “qua, così”, la questione diventa (appare) come un “prendere o lasciare”, ma… in qualcosa contrassegnat3 dal monito:
lasciate ogni speranza, o voi ch’intrate…”.
Immagina la materia. 
Meglio:
immagina del materiale.
Un oggetto qualsiasi.
Diciamo, ad esempio, un oggetto di plastica.
Che cosa ne sai, che cosa pensi al suo riguardo, se… lo prendi in considerazione a livello invisibile, ossia, “atomico o molecolare (che dir si voglia)”:
1) non ne sai nulla, se non 2) tutto quello che ti hanno detto, ossia 3) che hai studiato, 4) che hai letto, 5) che hai sentito… “qua, così”.
Puoi fare esperimenti “fai da te”?
È (reso) complesso. 
Ti servono delle apparecchiature e della conoscenza specifica. 
Qualcosa che costa, rispettivamente, denaro e tempo
Qualcosa che non sempre puoi permetterti. Ergo? Nella maggior parte dei “casi”, rimani con quello che hai, ossia, i cinque punti appena sopra riportati.
In un certo senso, potresti immaginarti “format3” da nozioni che hai appreso, nel corso del tempo, dalla trasmissione televisiva Quark, del “mitico” Piero Angela, e da libri, saggi, approfondimenti mirati in tema di “scienza”…
Ma (ma) tu non sei questi... “input”. 

mercoledì 19 agosto 2015

Diversa(mente).


 
Quanto di ciò che succede al “suolo” o, meglio, al/nel “sotto(suolo)”… (co)incide con la “storia delle popolazioni di/in superficie”?
In quale (p)arte percentuale sei (de)scritto/a, (pre)ventiva(mente), in tutto ciò?
La f(orma) ambientale è in grado di influenzare il comportamento umano. 
Certe “(com/de)pressioni”, in(fatti), hanno un carattere ed un comportamento che, a catena, viene applicato e trasferito a tutto ciò che lo abita. Un simile “trasferimento d’in(formazione)”, ad esempio, è immediata(mente) intuibile per mezzo dell’osservazione visiva (anche se indiretta) relativa alla presenza di montagne e/o mari/oceani.
Come si sono formate queste “caratteristiche evidenti del territorio”?
È inutile farti notare che:
  • la (com)presenza del mare, piuttosto che della montagna, rap(presenta) “stili di Vita” (di)versi e diametral(mente) opposti tra loro, relativa(mente) al comportamento umano e, anche, animale.
Ora, “ti dicono che”… i continenti “viaggiano” su placche, che galleggiano sul mantello terrestre come delle zattere tal(mente) grandi da non essere rilevabili dalla vista umana, per quello che sono o… per come vengono (de)scritte dalla scienza deviata.
Esse, dunque, hanno un ritmo esistenziale e dimensioni tali, che per un umano non è possibile rendersi conto, esatta(mente), di quello che succede e che, cosa non secondaria, “gli ac(cade)”…
Questa (di)pendenza viene “digerita”, da sempre, per via della differenza di dimensioni tra “ambiente e corpo umano”, eppure… la storia più recente ha (di)mostrato che:
l’individuo ha modificato, d'insieme, l’ambiente nel quale vive.
E, anche se la Terra ha pur sempre mostrato una forza superiore, alla resa dei fatti… si è “lasciata” modificare in superficie, nell’aria, nell’acqua e negli strati superiori del sottosuolo.
Le foreste che sono scomparse, per opera umana, testimoniano - come fantasmi in un tribunale virtuale - una simile “forza d’insieme delle micro componenti di/in superficie”…
Ergo, la “forza complessiva del genere umano” è… cosa da non sotto(valutare), nemmeno per quelle grandezze “naturali”, che sembrano solo essergli superiori.
 

lunedì 20 luglio 2015

Più aspetti della medesima “cosa”.


 
 
La diffusione di un “piano delle intenzioni”, nel reale manifesto, ad opera di un Dominio… procede per meccanismo frattale espanso, ossia:
  • attraverso una (ri)produzione del segnale (im)portante (emittente)
  • in tutto ciò che fisica(mente) esiste nello spazio disponibile (realtà temporale).
Tale (ri)produzione “ad immagine e somiglianza”, auto av(viene) perché sei (ti ritrovi) in qualcosa di artificiale (creazione di parte), governato da leggi programmate per “esserlo”. La frattalità espansa è la legge, strumento, memoria che si (di)parte dallo spazio sostanza. Lo spazio sostanza è “il contenitore potenziale di ogni (f)orma di reale (im)possibile, disponibile per l’esperienza umana”.
Che cos’è “l’esperienza umana”?
È diventata "qua, così" un allevamento, coltivazione, stabilimento, impianto… del quale ti (s)fuggono per intero i “connotati”.
Perché? Perché non (ri)cordi e, dunque, non sei consapevole di ciò che è successo “prima d’ora”. La storia e la scienza (tutto) sono deviate dalla (com)presenza non manifesta del Dominio che, come un grande Sole, piega il tessuto del reale, nello spazio sostanza, imprimendo(ci) se stesso, ment®e tutto il resto – ovvia(mente) – si limita a (con)seguire (gravità/intenzione, piano inclinato, paradigma)
Ora, tale deviazione è sempre presente, perché il Dominio non lo è un giorno sì e l’altro no.
Il Dominio “è”. Il Dominio è… “assoluto”. E, all’(in)verso, tutto il resto che (di)pende e (con)segue… è “relativo a…”.
Tutto (ri)sente di questa verità. Il tutto che è (ri)emerso “qua, così”. Mentre il resto rimane confinato nel piano potenziale del reale, “stipato” in attesa di essere “evocato/(im)piegato”.
Qualcosa che (ri)ac(cade) solo quando la "richiesta" pro(viene) da “una grande concentrazione di massa” (terzo stato lato proprio).
   

mercoledì 8 luglio 2015

La natura artificiale di ogni creazione.


Su quale "storia vera" è basato/(ex)tratto lo status quo?
La svolta nella vita di Eichmann fu probabilmente rappresentata dalla lettura di un libro, "Lo stato ebraico" di Theodor Herzl, il fondatore del movimento sionista…
Link
Ancora un “libro”. La “forza” contenuta in uno scritto è pari all’(in)capacità del lettore, di farsi trascinare.
Ci sono molti di questi “libri”, che sono diventati centrali nel corso della storia deviata umana. Molti “contenuti” si sono impressi così a tale profondità nell’inconscio, che… la loro consistenza può essere paragonata a quella di una entità virale, complessiva(mente) diffusa.
“Righi di comando” simili a (pre)ordinati codici di programma da “respirare”…
Hai fame anche se hai appena mangiato? Ecco perché.
Il primo fattore è che non sempre mangiamo “vero” cibo:
mangiamo ma non ci nutriamo, ci mettiamo a tavola ma non riusciamo a sfamarci…
Link 
 
Mangiamo ma non ci nutriamo...”; forse perché 1) non serve vera(mente) mangiare né nutrirti, 2) gli alimenti forniti sono dei cibi raffinati, “istruzioni” per la manutenzione/alimentazione dello status quo, 3) esiste un business dell’alimentazione umana, il che rende il (con)testo molto simile a qualcosa di sempre più "industriale" ed attento alla bilancia utili-costi di (p)arte, 4) “serve” così.
Ciò che “ti danno” (facendotelo trovare negli scaffali di tutti i market) è qualcosa di utile a quale causa? E a quale scopo? Non è difficile immaginarlo. Basta “solo” avere il coraggio di (ri)uscire a pensarlo. Basta solo “osare” un po’ di più e poi, sopra a tutto, di dare “ossigeno a quella piccola infinitesima intuizione”:
sì, perché... si tratta di (ri)trovare la forza e l’intensità di “craccare il firewall ambientale”.
  

giovedì 25 giugno 2015

Così è, se gli pare.


Calcolo e (ri)caduta (prevenzione).

Esiste il reale manifesto e quello potenziale, ma “tu” hai l’autorizzazione per “scegliere/(in)cidere”?
Visco: Italia in ritardo su tutto, ma abbiamo potenziale...
Link
Nella fluidificazione del “contenuto” (anche il genere umano)… la (pre)determinazione (infrastruttura) del tempo e - nel tempo - dello “spazio del denaro”, rende il contenuto stesso... come “ciò che (con)segue”:
il genere umano come (con)seguenza di/del…
Una intera specie vivente annidata in cicli (loop) auto centra(n)ti, con moto spiraleggiante (vite senza fine), a(d)atti a (con)tenere, amministrare, anticipare, (pre)vedere, pianificare, strutturare, (pre)venire, ingegnerizzare retro(attiva)mente, etc.
Una “trappola perfetta”, (in)somma (a cui manca solo il nome e l'origine).
L’umanità è in qualcosa di artificial(mente) ri(condotto) verso una intenzione che, “qua, così” (con l’attuale configurazione mentale), non è possibile (per)seguire e realizzare consapevol(mente).
E, nel tutto che è “Creazione (e, dunque, a sua volta… artificiale)”… il tutto, (con)tenuto, non equivale, nella sostanza, al tutto che (ri)crea.
È questo un livello della verità estrema(mente) sfuggevole ma, che tutta(via), sussiste ed insiste in quanto caratteristica univoca, che la frattalità espansa (ri)porta fedel(mente) nel “tutto stesso, che (con)segue”.
L’ordinamento del reale manifesto è gerarchico, alias, ti indica – nemmeno tanto tra le righe – che 1) esiste un Dominio, 2) che è unico, 3) che è ubiquo, 4) che è all’origine, etc.
Sì, perché, la gerarchia ha sempre un vertice, essendo un “vortice”.
Il Dominio, “osservando/vivendo la propria opera”… la immagina e concretizza alla perfezione. Ergo, l’opera che diventa la “tua” realtà, (ri)porta il “segno/marchio” della sua origine, a livello frattale, ma… tu non ne (p)rendi atto e “non ci credi, mai”, non certo casual(mente).
Il Dominio offusca tutto con la propria (com)presenza non manifesta, (con)vincendo per “asfissia” (mancanza di ossigeno) che non esiste.
La mancanza di ossigeno al cervello, rende la mente poco lucida, seppure sempre in grado di (con)seguire, ossia, di continuare a rimanere “schiava, per tacito assenso”.
   

giovedì 30 aprile 2015

(Ri)com(prendere)... La delega è un frattale della creazione.


La (f)orma (ri)polarizzante il tutto.
Quando sono arrivato sul ciglio di questo immenso buco… mi si è aperta davanti, in una frazione di secondo, la storia dell’umanità. La storia della costruzione delle piramidi, la torre di Babele, le miniere di re Salomone”.
Sebastião Salgado

Beh… la visione, anche, del solo “trailer”… di questa opera, cor(risponde) dav(vero) ad un “viaggio nel tempo”, lad(dove) – il tempo – non è altro che “lo status quo (tra)vestito d’altro” (sempre nel "solco dell'aratro).
Questo meraviglioso documentario sul fotografo Sebastião Salgado è una testimonianza coinvolgente del nostro tempo e una riflessione sulla condizione umana a livello mondiale che mostra la possibilità di sperare per l'umanità.”…
Motivazione della giuria del Festival di Cannes 2014 per la Menzione Speciale… ricevuta dal film…
Link
Questo documentario è… “meraviglioso”?
Quando guardi “film”, ad esempio, come “Schindler’s list” o “Katyn”, li definisci “meravigliosi”?
Cosa è… “meraviglioso?
La “fotografia è meravigliosa”? Perché (ri)prende prospettive (di)verse… da/di quello che ti aspetti? Perchè tutto è "spettacolo"?
È il “gesto tecnico”, che è… “meraviglioso”?
Lo è... la bellezza del “prodotto finale”, dettaglio per dettaglio?
Un document(ari)o è, innanzitutto, qualcosa che... se viene mercificato, allora, subisce quel solito e consueto… disinnesco, che annichilisce la “portata prima”, legata alla simbologia rap(presentativa) della rilevanza di quella che è, nella sostanza, una “denuncia”…
Tutto è business, perché tutto viene trasformato in business. Perché c’è un interesse, interessato a…
Se vuoi diventare popolare (ergo, riconoscibile e, anche, “merce valutabile in denaro”), allora, costruisci(ti) un modo “originale” di vendere tutto ciò che fai/sei; (ri)costruisci(ti) attorno (ad) un mo(n)do, che ti “sappia valorizzare”. Che cosa im(porta), dunque, che la “colonna vertebrale” del tuo interesse (che era primario... come una denuncia), vada inesorabil(mente) in secondo piano?
La “denuncia” che cosa diventa?
Spettacolo, "meraviglia", curiosa brama di “ve(n)dere”, per poi, (ri)tornare a dimenticare.. tronfi(o/a) del “tuo stato attuale”, che… tutto sommato… non è poi così male, se paragonato a come vivono molte persone, non su Marte, bensì… sullo stesso Pianeta, nella stessa Realtà/Mondo che ti (con)tiene (e che "denunci", perdendo la memoria subito dopo, così come succede a tutti gli "spettatori", attirati dallo spettacolo e non certamente dalla sostanza di ciò che passa oltre, perchè magari... "troppo". Come una sorta di "tilt").
Basta poco per capire “come sei” (visto che te lo “sei” dimenticato).
Quando hai guardato per la prima volta il trailer di questo “documentario/film”, che cosa hai immediata(mente) percepito “di” te?
Non “in “te, ma, “di” te.
Qualcosa ti ha “meravigliato”, vero?
Ma, in che senso?
SPS (Io) ha colto ciò che ti sta scrivendo “ora”:
  • la "storia umana" non è mai cambiata
  • schiava era e schiava è
Dove si (ri)trova, dunque, la “deviazione”?
 

martedì 25 novembre 2014

Ma questo lo sai già.


Questa dimensione cicla in continuazione, fra due estremi. Tutto ciò che (auto)avviene all’interno del suo addivenire è… come l’effetto che si crea per mezzo dei meccanismi di un motore a scoppio:
movimento d’insieme (lungo la "direzione predestinata").
Questa dimensione cicla in continuazione, fra due estremi… grazie alla “spinta” che si (auto)genera (d)al suo interno:
grazie anche a “te”.
Matrix è molto più vecchia di quello che Neo crede, e prima di Neo, Matrix è stata "ricaricata" altre cinque volte, ognuna con corrispondenti "Eletti":
ognuno di loro è arrivato a incontrare l'Architetto, facendosi portatore del codice originale che consentiva di ricaricare Matrix ed evitando in questo modo il crash del sistema.
La necessità del reload era dovuta ad una anomalia sistemica causata a sua volta da un rifiuto istintivo degli umani ad adeguarsi mentalmente al sistema Matrix. Per ridurre tale fenomeno, era stata ideata nella psiche degli uomini controllati con Matrix una finta possibilità di scelta a livello inconscio, realizzata tramite un altro programma, l'Oracolo, creato per analizzare la psiche umana…
Link
  • rifiuto istintivo degli umani
  • ad adeguarsi mentalmente
  • per ridurre tale fenomeno, era stata ideata nella psiche degli uomini
  • controllati con Matrix
  • una finta possibilità di scelta a livello inconscio
  • realizzata tramite un altro programma.
Che cos’è "Matrix"? Il film, intendo. È, appunto, un film, ossia… un’opera della “fantasia umana”.

giovedì 19 dicembre 2013

L’interesse.

 


Dove vien meno l'interesse, vien meno anche la memoria.
Johann Wolfgang Goethe
Dunque, che cosa abbiamo qua, quest’oggi? Si tratta dell’interesse. Ossia, di quella “corrente tendenziosa, che attira/veicola le simpatie umane verso qualcosa/qualcuno"…


Una vera e propria calamita. Chi può dire, però… se un simile magnete, sia collocato dentro o fuori dell’individuo? Cioè:
ciò che attira è quello a cui si ambisce.
E... quello a cui si ambisce, è:
  • un (s)oggetto che esiste esternamente (fisica/mente)?
  • un (s)oggetto che esiste internamente (eterica/mente)?
SPS è un’antenna: se mi lascio fluire nel segnale che giunge… nulla risulta estraneo alla trasmissione, persino il fruscio e l’interferenza; questa è la forza derivante dalla totalità della propria Presenza (pienamente raggiungibile per chiunque sia "pronto").
Senza possibilità di errore, perché l’errore è eventualmente parte stessa della comunicazione. 
Con chi/cosa si è instaurata la comunicazione? Non lo so, ma preferisco credere che sia la mia Anima, mediante il suo frammento innestato nel campo energetico del corpo fisico ibrido umano

Il (s)oggetto è nel mirino dell’interesse: di quella forza magnetica che muove il Mondo, individuo per individuo. L’interesse, allo stesso modo della comunicazione, è un vettore ispirato da un livello superiore dell’appartenenza. 

La mente tende a macinare logica secondo loop/convinzioni/abitudini/programmazione/credo:
ciò che stai leggendo è una diretta derivazione del campo mentale, perché la mente è una telescrivente che “riceve e stampa”.

Chi l’ha detto che la mente “elabora” anche il segnale?

L’elaborazione esiste ma è di Natura simile al “rumore di fondo”
 

mercoledì 21 agosto 2013

Neo Tokyo e Nucleo Primo, pari son...



Neo Tokyo - Akira
Uomo morto. Uomo morto che cammina. Abbiamo un uomo morto che cammina…
Il miglio verde

Ci sono molti “zombie” in giro ultimamente. Anzi, non ultimamente ma… da molto, molto, Tempo. Vuoi un esempio? Te ne do due:


  1. il sistema bancario internazionale
  2. l’area cittadina di Tokyo.
Molto probabilmente il "puzzo" che si sente nell’aria, al quale non si riesce a dare origine né direzione, proviene proprio da questi due immani “cadaveri” in lenta decomposizione. La visione prospettica fa la differenza, se riesci ad alzarla a livello planetario? Non sempre…  Da fuori dell’atmosfera terrestre o, diciamo, dal satellite, come si può capire che ci sono “corpi morti che si ostinano ancora a camminare”?
Non lo puoi capire.

Lo capisci solo se vivi a livello del terreno, anzi, anche in quel caso non è facile capirlo. Perché?
Perché… sia la radiazione che sta uccidendo o ha ucciso Tokyo, sia il “morbo bancario”, sono invisibili, inodori ed insapori, eppure capaci di “terminare silenziosamente”.

Che cosa sancisce pubblicamente l’esistenza di un simile “virus” tra la gente?

La comunicazione ufficiale proveniente dagli “organi competenti”. Cioè, proprio quelle autorità che difficilmente ammetteranno l’evidenza sino a quando non saranno presenti nelle 3d delle “soluzioni alternative”. Perché? Perché gli “interessi” economici lo richiedono. Le “pressioni” sono tali da indurre i Governi a mentire spudoratamente.


martedì 12 ottobre 2010

Quel qualcosa alla "base" che vale sempre il "prezzo del biglietto".





Un film è un film. Ma non solo. Un film esprime un concetto di base, una idea, una riflessione, una meditazione che una persona ha avuto almeno una volta nel corso della sua Vita. Questa persona, mossa dall’energia del proprio “lavoro/passione”, ha trovato il modo di portare questa sua “particella” alla sua manifestazione “maxima”, ossia alla sua rappresentazione pubblica sul grande schermo.

Questo “riflesso” contiene l’embrione di un processo creativo "finale" che si staglia attraverso almeno due macropassaggi:
  1. atto del pensiero formazione di una “idea”
  2. atto del fare        fissaggio sulla “pellicola”
Queste due tappe del libero arbitrio costituiscono un vero e proprio “parto” (un “partire”) del processo di co creazione. Alla base dunque di un film, che rappresenta la parte terminale di tutto un percorso che emerge dal pensiero, c’è un mattone fondamentale: un impulso iniziale ispirato.

Una illuminazione o intuizione.

I film allora diventano i veicoli per la diffusione di idee “radice”, di archetipi; queste idee sono mescolate al resto della trama, divenendo quasi invisibili. Per coglierle occorre non solo assistere alla visione del prodotto cinematografico bensì occorre la “diretta partecipazione”, anche se possono lavorare nei nostri inconsci in maniera automatica, allo stesso modo dei messaggi subliminali contenuti nella pubblicità.

Cosa intendo per “diretta partecipazione”? Non certo fare parte del cast della produzione! Intendo semplicemente una partecipazione attiva attraverso la predisposizione d’animo proattiva, ossia “presente” a se stessa. Il cliché della famiglia che si “accumula”, si impila sulle comode poltrone delle moderne multisale con un chilogrammo di popcorn a testa e svariati maxi bicchieri di bibite gassate, non è di certo l’idea di base alla quale mi riferisco. 

L’attività “presente” più idonea alla polarizzazione con il messaggio contenuto nell’idea di “fondo” dell’opera a cui ci accingiamo ad assistere, è la semplice attivazione della propria capacità di “osservazione” naturale: la partecipazione con il processo osservato.

Voglio alludere al fatto che le rappresentazioni cinematografiche (buona parte) contengono dei messaggi che esulano dal potere oscurante che si dirama dalla totalità dell’Antisistema: una breccia? Secondo me, si! L’intento ultimo della forza Antisistemica è di “bloccare” l’uomo nei piani densi della Creazione, di opporre resistenza. Perché? Per scopi di autodifesa e per antica “programmazione” e “funzione”. 

Rappresenta quindi una “energia” che trae origine dall’antichità che si perde e si fonde con la leggenda, quando l’uomo era in una fase diametralmente diversa da quella attuale. In questo senso il messaggio veicolato, ad esempio, nei film (ma non è l’unico canale che si sta liberando, s’intende) costituisce una chiave molto importante per l’innesco di un processo di analoga funzione "critica" e riflessiva negli individui “attivi”, partecipanti, aperti, propensi allo scambio energetico.

Non mi riferisco alle sole produzioni più evidenti, ai cosiddetti Kolossal, come Matrix, Avatar, etc. ma anche e più specificatamente alla pressoché totale produzione cinematografica globale. Anche un film comico? Certo! In ogni ambito della Creazione…

Ad esempio nel film “Australia”, che comico lo è solo in alcune parti per esigenza di copione, è evidentemente chiaro lo scopo “intimo” della guerra: condurre verso l’unione delle genti, aprire i  Cuori. Ed il tema del "diverso" che viene spazzato via proprio dalla guerra?

È lampante! Può essere criticato? Ma certo che si; perché l’uomo è ancora al di là del raggiungere un comune sentire. È ancora talmente frammentato da mettere in discussione il tutto ed il contrario di tutto, proprio come faccio io attraverso questo Blog. Il processo di “discussione” è una ricchezza in ambito di prigionia o di “addestramento” e rappresenta lo stato della “fiamma” che arde in ognuna delle nostre essenze. Non tanto la speranza quanto l’evidenza che siamo molto di più di quello che può sembrare persino a noi stessi.

Attraverso l’osservazione "polarizzata" di un film, ossia la visione libera da preconcetti, è possibile giungere al cospetto, "bagnarsi" dell’idea fondamentale che l’autore o gli autori volevano trasmettere: questa “idea” è una particella “nobile” del libero pensare perché è nata in un momento di estrema riflessione o di intuizione del costrutto o insieme umano. Tutto ciò che gli viene "ricamato addosso", nell’infrastruttura dell’ora e mezza di “spettacolo”, è “rumore di fondo” opportunamente da filtrare.

La pellicola contiene un messaggio importante.

La polarizzazione con esso è opportuna al fine di poterlo "ricopiare" dentro di noi. Una volta penetrato a livello d’inconscio, l’effetto è molto simile a quello prodotto da una sferzata di energia, da un impulso. Infatti per una decina di minuti, dopo essere usciti dalla sala cinematografica, siamo ancora “sotto effetto” di ciò che il film ci ha lasciato addosso. Poi si torna alla consueta normalità. Ma qualcosa è cambiato! Quel messaggio è stato clonato dentro di noi, ha creato un nuovo percorso di sinapsi. Un nuovo “tracciato” pronto per essere usato all’occorrenza. Proprio quell’occorrenza che stiamo vivendo in questi  tempi di trasformazione.

È come se il cervello biologico potesse fare affidamento su una nuova mappatura, su una nuova “carta geografica” memorizzata nei banchi della memoria individuale; una memoria indotta e collegata a quella più grande collettiva.

Il processo creativo umano che è alla base dei film è inossidabile, sempre presente, nobile e originale. 

Anche se c’è della “ipocrisia” Antisistemica vale sempre la pena di tentare di scovare la particella alla base di un opera cosiddetta di “fantasia”. E ciò vale a pieno diritto per ogni evidente ambito della Creazione artistica umana: libri, musica, cartoni animati, disegno, teatro, scultura, etc.

La critica lasciamola perdere, cogliamo l’attimo

Ecco un esempio da non imitare; in questo caso applicato allo splendido film Happy Feet:

In America il film è stato duramente criticato da alcuni esponenti del Partito Repubblicano. Il conduttore TV Neil Cavuto, noto polemista e conservatore, sostiene che nel film, oltre al palese messaggio ecologista, ci sia un messaggio subliminale (per i bambini) addirittura neppure troppo nascosto (per gli adulti) al comunismo, all'integrazione degli immigrati (il diverso) e ad altre ideologie tipiche della politica di sinistra (collaborazione e condivisione)”.
Fonte: Wikipedia

Ci sarà sempre qualcuno che critica perché è previsto nelle logiche della “biodiversità” (e l’Antisistema non fa eccezione. L’Antisistema stesso è una “critica” da superare, da digerire attraverso la sua fagocitazione e trasmutazione dentro di noi. Fuori da noi l’Antisistema è solo opportuno al fine di fornire la spinta per andare oltre. In questo piano dimensionale “Esso” è un Re che si avvale delle nostre paure, capace di metterle ben in evidenza ad ogni istante).

In Happy Feet c’è molto di più di questo spazio osservato dalla “critica”… E comunque è quello che rimane nella nostra “profondità” ciò che conta, oltre ai messaggi subliminali e a qualunque tecnica di manipolazione delle immagini: è una tappa del nostro risveglio e passa anche da queste “latitudini”.

 

domenica 12 settembre 2010

A cascata...






Riflessione domenicale:

Enlil convocò i suoi tre figli in consiglio.
Preoccupato per quanto stava succedendo, disse loro:
All’inizio creammo i Terrestri a nostra immagine e somiglianza.
Ora, invece, i discendenti degli Anunnaki sono diventati a immagine e somiglianza dei Terrestri!
Prima Caino uccise suo fratello,
ora un figlio di Marduk è l’assassino del proprio fratello!
Per la prima volta un discendente degli Anunnaki,
dai Terrestri ha formato un esercito.
Nelle loro mani ha posto armi di un metallo particolare,
un segreto degli Anunnaki!

Fonte: Undicesima tavoletta - Pag. 258 - “Il libro perduto del Dio Enki” di Z.Sitchin
 
 

martedì 7 settembre 2010

La seconda creazione del genere umano.




“…Ogni atomo è un perfetto ologramma della Sfera Universale, che ci mostra che l'Universo è strutturato su un principio di frattale completo…”. Il Battito Universale – The Divine Cosmos di David Wilcock

La Creazione si “distribuisce”, si espande in ogni direzione come tirando una manciata di sassi in una pozza d’acqua, solo che in questo caso si parla di Etere. Non esiste dunque un centro, ma infiniti centri attorno ai quali sorgono, crescono, si muovono formazioni “organizzate” d’energia. La spinta che muove tutto questo enorme meccanismo celeste trova spiegazione nel significato stesso di “evoluzione”, cioè “muoversi”. Non è importante in quale direzione perché in realtà non c’è una direzione, c’è libero arbitrio. È l’uomo che attraverso la sua opera di “classificazione” imprime una direzione a ciò che pensa di comprendere solo osservando. Non occorre cercare di comprendere perché è tutto già dentro di noi, dobbiamo semmai sciogliere le “calcificazioni” che ci tengono lontani da un certo “sentire” libero, fluido, naturale.

La scienza è sempre alla ricerca della fonte di una certa energia "percepita". Per questo deve negare che esista, ad esempio, l’Etere, il Prana, l’Orgone, l’energia vitale, la “libera energia”: perché non ha una risposta e perché l’Antisistema lo impone.

Per farla molto semplice riporto una espressione che potrebbe interessare la scienza, qualora essa fosse libera di spaziare:

“…Questa irruzione costituisce una specie di donazione di materia ed energia fatta dallo spazio interplanetario al nostro Sistema Solare…”.

È una frase estratta dal meraviglioso “lavoro” di David Wilcock in “The Divine Cosmos” – La trasformazione del Sistema Solare.

Per chi volesse approfondire l’uso che ho fatto di questa frase, può seguire il seguente link:  Io non lo faccio perché ci vorrebbe troppo tempo e perché può non interessare nel contesto di questo articolo; mi premeva tuttavia fornire almeno una traccia per intuire come certi macrofenomeni determinino ciò che succede all’interno dei loro “campi”, nei quali la Vita intelligente si pone delle domande elaborando delle risposte in virtù del proprio livello evolutivo e di manipolazione.

L’evoluzione è un’onda che si propaga a partire da ogni singola particella vivente, per cui non ha un centro effettivo, eppure la quantistica ci insegna che esiste uno stato in cui si verifica l’unione di altri due stati “antagonisti” o “ legge del tre”:
  1. ON
  2. OFF
  3. ON/OFF
Cosa significa? Che non esiste un centro ma esistono infiniti centri ed allo stesso tempo esiste un centro degli infiniti centri. Ciò descrive il motivo per il quale la Creazione compenetra se stessa, compenetrando ogni singola particella vivente, il perché questa “intelligenza” è dappertutto, è ubiqua, sparsa ad arte come una manciata di semi sul terreno.

L’uomo si è già spinto o è tornato a spingersi verso ambiziosi confini della conoscenza nel campo della creazione di energia:
 
"Come abbiamo riferito in Convergence III, è interessante notare qui che un duplicato quasi esatto di questo fenomeno dell' "oscillatore centrale" è stato dimostrato in laboratorio dal fenomeno poco compreso della "Sonoluminescenza", osservato per la prima volta nel 1934 da H. Frenzel e H. Schultes e sottoposto alla moderna attenzione da D. F. Gaitan nel 1988 e S. Putterman e collaboratori nel 1995. La natura generale di questo esperimento ripete abbastanza da vicino le condizioni della Sfera Universale e dell'oscillatore centrale di plasma luminoso successivamente formato.
In questo esperimento una fiasca di vetro sferica è riempita d'acqua e fatta vibrare da ogni lato con onde sonore ad alta densità, che sono dirette verso il centro della sfera. Poi, con una sottile cannula di vetro, viene introdotta nell'area centrale una minuscola bolla d'aria. La bolla è in grado di rimanere sospesa nel centro esatto del vaso per via delle pressioni delle onde sonore che si urtano, il che, di per sé, è un fatto interessante delle armoniche. Poi, la bolla inizia a collassare e ad espandersi con ritmo uniforme. Ogni volta che la bolla collassa, essa emette una luce visibile, formando un plasma luminoso e la pulsazione è così rapida che la luce sembra costante.
Sorprendentemente, Putterman e collaboratori, determinarono che la bolla interna si comprime ogni volta fino a 1/100.000° della sua dimensione originale e vibra con estrema regolarità ogni 100 milionesimi di secondo, emettendo mille miliardi di volte più energia di quanto qualsiasi singolo atomo avrebbe potuto guadagnare dalle onde sonore.
La sonoluminescenza rimane un mistero inspiegabile per la scienza ufficiale. Prima di tutto, dovremmo notare che la pulsazione della bolla è ad intervalli esatti di 100 milionesimi di un secondo, dimostrando la sua precisa connessione armonica al secondo come unità di tempo. Secondo, nessuno è stato in grado di capire come mai la semplice compressione di una bolla d'aria crei luce visibile con un'intensità energetica così elevata - non esiste nessuna energia appena sufficiente per qualsiasi processo di fusione che noi sappiamo verificarsi. Nel nostro nuovo modello, potremmo dire che la combinazione forzata di A1 e A2 dentro la bolla d'aria produce la luce visibile che si vede ogni volta che la bolla collassa. Perciò un generatore di materia in miniatura si forma duplicando le medesime condizioni che esistevano al momento della formazione del nostro Universo”.
Fonte: The Divine Cosmos – Il battito universale di David Wilcock

Focalizziamoci sulla porzione di frase precedente: Perciò un generatore di materia in miniatura si forma duplicando le medesime condizioni che esistevano al momento della formazione del nostro Universo.

Un generatore di materia? Cosa viene subito in mente? L’atto di una nascita. Il parto di una donna che “genera materia”; materia che è abitata, fecondata, dalla presenza dello Spirito. Veniamo dunque a noi.

Attraverso l’opera di traduzione delle tavolette Sumere ad opera di Sitchin, abbiamo appreso che la creazione del genere umano, come lo conosciamo oggi, sia stata un’opera di alta ingegneria genetica ad opera di una razza extraterrestre, gli Anunnaki.
 
Perché? Perché avevano necessità di "operai" “ubbidienti” da far lavorare nelle miniere d’oro situate in Africa. Perché? Per togliere i loro stessi compagni dalle medesime condizioni di lavoro forzato. Dunque? Noi siamo stati creati per fare cosa? Per lavorare come schiavi! Oggi come è la nostra Vita? Cosa facciamo maggiormente? Lavoriamo per la pressoché interezza della nostra Vita per almeno otto ore al giorno, per almeno cinque giorni alla settimana. 

Ricordate il discorso, la verità espressa dai frattali? 

Nulla sembra essere cambiato da quella ipotesi sull'origine della nostra "Creazione". Tanto è vero che l’umanità ha dato luogo, nel tempo, alla ripetizione, alla simulazione, al frattale della schiavitù, praticamente in ogni ambito geografico e temporale del globo terrestre. E nulla è per caso.

Le Sacre Scritture che oggi possiamo acquistare nelle librerie, sono "artificiali" quanto lo possiamo essere noi; sono state ammorbate dall’opera dell’Antisistema. Eppure racchiudono ancora porzioni di verità; ricordate come sia sempre all’opera “centralmente” l’intelligenza Creativa? Sparsa per ogni dove…

Di cosa narra la Bibbia, ad esempio? Dei “Giganti”, dei “Nefilim”, di “Coloro che scesero dal cielo”… ma cosa vuole dire? Se non quello che comprendiamo con l’intuito del cuore? La manipolazione è talmente evidente già dalle sue prime avvisaglie.

Leggiamo cosa riporta, a tal esempio, “La Bibbia – Antico Testamento – Genesi – 2 Samuele” della Mondadori per la serie “I grandi libri della religione”:

Pagina 33 – Genesi
Il fallimento nella ricerca della Vita – 6”.
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla Terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: “Il mio Spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua Vita sarà di centoventi anni”. C’erano sulla Terra i Giganti a quei tempi – anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.
 
Non è pazzescamente chiaro? O è anche questa la trama fantasy di un romanzo o di un moderno film? Perché non accettiamo di comprendere ciò che esprimono queste poche righe? Che dichiarano in maniera tanto esplicita la presenza di entità aliene sulla Terra con autorità di comando e di… “razzia”. Da notare la visione del mondo dal punto di vista  assolutamente maschile…
 
Poi cosa possiamo leggere sempre nello stesso “testo”?

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla Terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. E il Signore si pentì di avere fatto l’uomo sulla Terra e se ne addolorò in cuor suo. Il Signore disse: “Sterminerò dalla Terra l’uomo che ho creato…”.
 
Dunque il Principio Divino procede per tentativi? La verità dovrebbe essere una qualità di ogni particella vivente, ad “immagine e somiglianza” del Creatore. Da questa lettura non si giunge ad un simile risultato, in quanto addirittura ci si illude di raccontare l’opera del Creatore, del massimo Principio Divino. No? No!  E come si spiega allora questo "errore"? Solo in questo modo:
questo “Signore” raccontato è un alieno, un essere solo più evoluto dell’uomo, ma ancora sulla via dell’illuminazione, passibile di sbagliare.
 
E ancora: “… Scendiamo dunque, e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro”. Cosa è successo nel mondo? Proprio questo fatto. Ma perché l’uso di termini al plurale? E perché il verbo “scendere”? Perché Dio è nell’alto dei cieli? Ma non si afferma che è ubiquo! Che sa persino quanti capelli abbiamo sulla testa?  E dunque per fare questo, per confondere l'uomo, deve scendere dal cielo?

Ma andiamo! Esploriamo lo spazio e poi rimaniamo agganciati ad un libro talmente manipolato da risultare persino sgradevole: ma forse è proprio questo l’effetto voluto, no? L’Antisistema ha “pensato” a tutto!
 
“… Quelli che vi hanno portato fino a questo punto conoscono così bene la Natura umana che ogni possibilità che ti possa venire in mente è già stata bloccata. Ogni cellula di resistenza è ben nota a loro ed a queste cellule è concesso di esistere solo perché esse hanno uno scopo nel loro progetto. Queste verranno usate da loro come esempi grafici di quello che loro, appunto, non permetteranno.
Ora dovete capire che per l’umanità esiste una via di “passaggio” che consente di attraversare, trascendere, questa esperienza, ma dovete assumere un atteggiamento creativo, non una postura di resistenza. Questo è quanto loro non si aspetterebbero da voi, sulla base dei vostri modelli di esperienza del passato…”.
Fonte: Guida pratica al nuovo paradigma di George Green

Cosa si intende per “esiste una via di passaggio che consente di attraversare”? Secondo me l’allusione è a quella zona del Cosmo che il Sistema Solare sta attraversando, disegnando il proprio “circuito”, caratterizzata da una energia di tipo diverso da quello che ha contraddistinto il genere umano nel passato.  
Che sia la “Cintura Fotonica” o quanto spiegato da David Wilcock in “The Divine Cosmos”, so in cuor mio che segnerà la fine di un’era e l’inizio di un’altra. 
Che sia l’energia del Gomitolo Blu o ciò che le Scritture antiche definiscono il “respiro del Creatore”, so in cuor mio che abbiamo raggiunto un punto di focus e cambiamento!
 
Come vorrei terminare questo articolo? Proponendo ciò che è direttamente tradotto dalle tavole Sumere da Sitchin, e che è stato donato al genere umano per illuminare il suo cammino anche nella comprensione del proprio passato; mi riferisco a dei passi tratti da “Il libro perduto del Dio Enki” di Sitchin. Enki era/è uno dei due figli di Anu, il figlio primogenito nato da una concubina e dunque non designato come diretto successore al trono di Nibiru.

Enki è il “padre” dell’umanità, colui che ha creato il genere umano moderno o “civilizzato”. Enki è il Signore di cui narra la Bibbia!
 
Il punto in questione viene dopo la “creazione” di Adamo ed Eva.

“Qual era l’errore nella combinazione ottenuta dall’essenza vitale?
Osservò (Enki) i discendenti dei Terrestri, notò una situazione inquietante:
per colpa dei loro ripetuti accoppiamenti stavano regredendo al livello dei loro incivili progenitori!"
 
La narrazione passa a raccontare come il Dio Enki, si unì a due giovani donne “di una bellezza sconvolgente”, ingravidandole. Poi...

“Al decimo conto, completato il nono, la prima sia accovacciò e partorì; da lei nacque un figlio maschio.
Anche la seconda sia accovacciò e partorì; da lei nacque una figlia femmina”.
 
Abbiamo dunque una nuova “Creazione”, ma questa volta di tipo “Naturale”: un incrocio tra razze diverse!
 
“Delle nascite Enki era estasiato:
Chi ha mai visto una cosa simile!
Il concepimento fra Anunnaki e Terrestri è stato così realizzato.
Ho creato l’Uomo Civilizzato!”.
 
Egli è tanto sicuro di sé che il “risultato” è praticamente certo: la sua immagine è stata applicata all’Uomo.
 
“I due erano diversi da tutti gli altri Terrestri.
Crescevano più lentamente dei Terrestri, erano più svelti nel comprendere.
Erano dotati di intelligenza, erano in grado di parlare con le parole”.
 
È a tutti gli effetti la “registrazione” della nascita di una nuova specie intelligente sul pianeta Terra.
 
“Dal mio seme è stata creata una nuova specie di Terrestri, una specie a mia immagine e somiglianza!
Dalle sementi faranno crescere cibo, dalle pecore avranno greggi da pascolare.
D’ora in poi Anunnaki e Terrestri saranno saziati!”.
 
Ecco dunque l’altra “campana”; ciò che la Bibbia artefatta ha cancellato dalla storia umana. Si narra di una Creazione genetica ottenuta incrociando delle forme antropomorfe già presenti in loco, con l’essenza degli Anunnaki, che diede origine ad Adamo ed Eva. Poi di una seconda “intromissione” attraverso l’accoppiamento diretto di un”Dio” con due Terrestri.  

Dunque, abbiamo vari “rami” della genealogia del genere umano:
  • coloro che discesero da Adamo ed Eva
  • coloro che discesero dalla seconda “Creazione”
E stiamo parlando “solo” di ciò che successe dopo l’ultima grande glaciazione, ossia il ciclo attuale.

Alla luce dei fatti, oggi, come vivranno e dove saranno presenti sulla Terra i discendenti della seconda “Creazione”? Chi sono i discendenti di questa seconda “Creazione”? 

Chi sono i discendenti della prima “Creazione”?  Se qualcuno è scampato alla involuzione che era all'opera, non so proprio come abbia potutto giungere sino ad oggi, dal momento in cui, in "mezzo", c'è anche il Diluvio e l'olocausto nucleare che scoppiò sulla Terra fra i figli degli Anunnaki e la popolazione  Terrestre opportunamente ripartita tra di loro. 

Penso che la prima Creazione dei Terrestri si sia estinta!

Dalla seconda "Creazione" nacquero poi Caino e Abele e quando Caino uccise Abele, lui, sua moglie e la sua discendenza furono meledetti e mandati in esilio; il "segno" che li contraddistinse fu che sul loro volto non crescesse più la barba
Anche questa maledizione è prettamente maschile!

Ho una domanda che si fa largo con forza dentro di me:

Chi sono gli Ebrei? Perché sono definiti come “il popolo di Dio”? Una domanda a cui seguiranno le opportune risposte.

Ricordiamo che il termine “Dio” è diametralmente opposto a quello di “Creatore” e solitamente descrive l’inversione polare: l’Antisistema.