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mercoledì 16 settembre 2015

Il suono onomatopeico della guida.



Il fondo sanitario nazionale non può scendere sotto i 112 miliardi. Parola del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin…
Link
La quota non scende, per ciò che concerne la generale “salute pubblica”, oppure… perché “questo è il budget previsto dalle/per le multinazionali del farmaco”?
Nonostante il “progresso (di cosa?)”, la popolazione è sempre più costretta a “curarsi”. È normale? Te ne sei accorto/a? Queste non sono considerazioni vuote, a fondo perduto, così… tanto per far trascorrere del tempo.
Queste sono evidenze celate dalla “normalità”. Da quel velo che non rivela nulla di sé. Come una interfaccia prevista funzionare proprio in un simil modo.
La spesa annuale italica è una delle tante, in giro per il Mondo.
Se pensi a quale valore in denaro, sia in gioco… a tutto tondo, vengono le vertigini. Se pensi che la salute pubblica è solo uno degli ambiti/indotti, che rigenerano “utile (ed interesse, ovviamente)”… allora pensa, anche, da dove provenga un simile movimento d’insieme.
Qualcosa di enorme e… di “troppo grande per essere osservato, capito, ricordato”.
Il “qua, così” è un/il Sole. E se guardi per troppo tempo ciò che ti dicono di non guardare, corri il rischio di rimanere “di sasso”.
Per cui… regolarmente non lo fai, ritenendo un simile gesto… “l’atteggiamento del folle”…
  

lunedì 14 settembre 2015

Sul tuo costante ritorno, ad effetto.



 
Un breve “cappello iniziale”, così, a mo’ di “poni sempre la giusta attenzione, non dimenticare e sii consapevole che/di”:
  • “qua così” è tutto… “effetto”
  • azione e reazione, ma… non causa
  • causa che si trova sempre al di là del “vello” delle convinzioni e delle convenzioni (ossia, delle azioni e delle reazioni o “guerre tra poveri… nelle quali e dopo le quali (1) nulla cambia nella sostanza, (2) gode sempre il terzo incomodo o (3) la “causa”).
La causa è di tre tipi (ma sempre auto referenti):
  1. originale (l'origine, l'inizio del Dominio)
  2. frattale (il riflesso dell’origine nel reale manifesto)
  3. se stessa (la sostanza dell'origine e dello status quo, il terzo stato).
Ecco che, allora e di conseguenza, il quadro nel/del reale manifesto, si complica apparentemente, ancora maggiormente, perché... le azioni e le reazioni possono diventare (diventano) anche:
cause frattali, indirette, “ad immagine e somiglianza di”…
Così, la causa originale (Dominio) si nasconde e si cela oltre alla fisica di quel reale, che non puoi proprio arrivare a mettere in discussione, perché “di cemento, terra ed ossa”.
Ma ciò che SPS ti ispira è che il reale manifesto è sì “fisico”, ma sempre e comunque una versione scelta ad hoc dal Dominio (causa), tra tutte quelle possibili a livello di reale potenziale.
Ecco che, dunque, la sua “scelta” si trasforma nella “tua” sostanza reale senza alternativa, perché “tu consegui, in ritardo, in differita, in svantaggio, a valle, etc.”.
  

venerdì 11 settembre 2015

La Chanson e le altre sviolinate by Dominio.



C’è bisogno di “epicità” in questa epoca di cappa e spada da bar.
Qualcosa che non sai più cosa voglia dire. Una concezione mentale alla quale consegue un comportamento, ormai, d’altri tempi – oppure, se preferisci – da “film”.
La paura imperversa laddove non esiste più l’epica giustizia tra umani.
Ed ha sempre più campo aperto, non trovando più nessun fiero antagonista, essendo duale questo reale manifesto ma… essendo, ancora maggiormente, il frutto di un’unica intenzione dominante “qua, così”.
La “particella fondamentale” (by SPS), alla base del tessuto che forma la “maglia/potenziale” del bacino di contenimento per qualsiasi tipo di reale manifesto (lo spazio per il contenitore della forma, nella quale si versa il contenuto)… ha uno schema esatto:
  • così come, ad esempio, l’acqua – in chimica – è H2O (2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno)
prima ancora
  • il potenziale per qualsiasi aggregazione, ha forma… P2T (2 Poli per “Trinità = Tri Unità”).
La struttura fondamentale, che permette l’irradicamento di ogni reale da manifestarsi, è una composizione di spazio/area/volume predisposto/a per ospitare una simile “attività”.

Da questa prospettiva puoi meglio renderti conto che:
  • la realtà manifesta è una singolarità estratta dall’insieme del potenziale
  • la realtà manifesta è sottintesa da una "tecnologia" alla sua base (creazione)
  • la realtà manifesta è “naturale”, quanto lo stesso termine fa parte dell’insieme del linguaggio, ossia, di una interfaccia sviluppata ad hoc per “non comprendersi”.
Nota bene:
la “Chanson de SPS” (la filosofia unitaria del tutto di SPS) ha una bassa valenza, per te, solo perché è ancora molto giovane (data, infatti, solo “anno 2009”). Mentre tutto quello in cui credi, ha una storia molto più lunga ed, addirittura “qua, così”, ormai assolutamente senza pari… per "affidabilità, credo, profondità, interferenza, etc.".
Questa è l’unica differenza che esista tra “la versione di SPS” e la versione AntiSistemica, nella quale credi:
il tempo speso, da te, per restare a “bagnomaria” nella versione di comodo della storia deviata (la “versione del Dominio” della sua storia preferita, da raccontarti ad ogni istante della “tua” Vita).
   

mercoledì 12 agosto 2015

La prospettiva del vuoto.


Il "di(segno) sul pavimento" quale è? A quale livello si trova?
Dopo Julian Assange, ora, Snowden
I “film basati su storie vere” impazzano e “spazzano” le sale cinematografiche ed, allo stesso tempo, anche le menti degli spettatori, che sanno sempre meno “cosa è vero, cosa è falso”, sapendo solo che la storia proposta per loro, a pagamento, è basata sulla Vita di individui interessati da vicissitudini straordinarie.
Ora, la trasposizione dalla Vita “reale”… alla riproduzione “fantastica” dei film, diluisce la (porta)ta dell’esempio, molto spesso ancora “auto respirante” (vivo/a), a qualcosa di romanzato e (sus)seguente ai ritmi della necessità dello “show business”:
fare “cassetta”.
1) l’utile di coloro che “lavorano nell’indotto dell’industria cinematografica”, tutta(via), non cor(risponde) material(mente) a quello che il Dominio stesso... s’impone di per(seguire), essendo:
  • i suoi sottopoteri, p(arte) in causa di qualcosa che ignorano (le mire del Dominio, che è solo compresente e non manifesto e che, dunque, “non esiste”)
2) l’utile di coloro che “lavorano nell’indotto dell’industria cinematografica”, tutta(via), cor(risponde) frattal(mente) a quello che il Dominio stesso... s’impone di per(seguire), essendo:  
  • il Dominio, l’assoluto e totale irraggiamento “radio attivo” che, dunque, non può che nutrire gli stessi propositi "ideali"... che, a cascata, si (ri)versano sul tutto (con)seguente, sopra a tutto, "ignorante rispetto alla situazione di fondo, che lo ispira ad essere qualcosa 'ad immagine e somiglianza' di altro, che nemmeno esiste".
Ergo:
  • il "materiale"
e
  • l'"ideale"
  • corrispondono a livello sostanziale
anche se
  • all'apparenza, sfugge il filo conduttore... che (ri)unisce tutto "sotto alla stessa sfera (e)mittente".
Gli "uni" (per)seguono un utile in denaro, prestigio, carriera, posizione sociale, etc. (dipendenza, sotto origine).
Gli "altri"? No: lo "uno"... (p)arte da sé, per ®aggiungere l’intero reale manifesto e per (man)tenerlo “qua, così” (così com’è), essendo lo status quo ideale, frutto del proprio intento e del proprio “di(segno)” (causa e origine).
  

giovedì 25 giugno 2015

Così è, se gli pare.


Calcolo e (ri)caduta (prevenzione).

Esiste il reale manifesto e quello potenziale, ma “tu” hai l’autorizzazione per “scegliere/(in)cidere”?
Visco: Italia in ritardo su tutto, ma abbiamo potenziale...
Link
Nella fluidificazione del “contenuto” (anche il genere umano)… la (pre)determinazione (infrastruttura) del tempo e - nel tempo - dello “spazio del denaro”, rende il contenuto stesso... come “ciò che (con)segue”:
il genere umano come (con)seguenza di/del…
Una intera specie vivente annidata in cicli (loop) auto centra(n)ti, con moto spiraleggiante (vite senza fine), a(d)atti a (con)tenere, amministrare, anticipare, (pre)vedere, pianificare, strutturare, (pre)venire, ingegnerizzare retro(attiva)mente, etc.
Una “trappola perfetta”, (in)somma (a cui manca solo il nome e l'origine).
L’umanità è in qualcosa di artificial(mente) ri(condotto) verso una intenzione che, “qua, così” (con l’attuale configurazione mentale), non è possibile (per)seguire e realizzare consapevol(mente).
E, nel tutto che è “Creazione (e, dunque, a sua volta… artificiale)”… il tutto, (con)tenuto, non equivale, nella sostanza, al tutto che (ri)crea.
È questo un livello della verità estrema(mente) sfuggevole ma, che tutta(via), sussiste ed insiste in quanto caratteristica univoca, che la frattalità espansa (ri)porta fedel(mente) nel “tutto stesso, che (con)segue”.
L’ordinamento del reale manifesto è gerarchico, alias, ti indica – nemmeno tanto tra le righe – che 1) esiste un Dominio, 2) che è unico, 3) che è ubiquo, 4) che è all’origine, etc.
Sì, perché, la gerarchia ha sempre un vertice, essendo un “vortice”.
Il Dominio, “osservando/vivendo la propria opera”… la immagina e concretizza alla perfezione. Ergo, l’opera che diventa la “tua” realtà, (ri)porta il “segno/marchio” della sua origine, a livello frattale, ma… tu non ne (p)rendi atto e “non ci credi, mai”, non certo casual(mente).
Il Dominio offusca tutto con la propria (com)presenza non manifesta, (con)vincendo per “asfissia” (mancanza di ossigeno) che non esiste.
La mancanza di ossigeno al cervello, rende la mente poco lucida, seppure sempre in grado di (con)seguire, ossia, di continuare a rimanere “schiava, per tacito assenso”.
   

venerdì 19 giugno 2015

Perché “ti dovrebbero dire tutto”?


Cosa ha visto, relativa(mente) a quello che non vedeva?
Dirti tutto. Perché? He He… la risposta è nella formulazione stessa della fisica quantistica:
il gatto, nella scatola, è vivo o è morto?” (Il paradosso del gatto di Schrödinger è un esperimento mentale ideato nel 1935 da Erwin Schrödinger... Link).
Sino a quando non apri la scatola e non vedi ("decidi"), il gatto esiste in entrambi gli stati.

Viene, così, introdotto il concetto – alla base del reale manifesto – della probabilità:
ossia, del discostamento dal reale potenziale.
SPS, si (pre)occupa proprio di “indagare sul potenziale del reale” e lo fa attra(verso) l’analisi del “sotto(stante)”, alias della frattalità espansa/circuiterie:
la “causa”.
Qualcosa che, “una volta”, era rispecchiata nel reale manifesto, dall’esistenza e dalla pratica della “divinazione”, (in)carnata dallo “sciamano”, il quale utilizzava pratiche disponibili... mediante qualsiasi ambito, situazione, materiale, etc. al fine di “leggere il/nel futuro”.
Come puoi interpretare i “segni”?
Quali segni? Beh, gli unici che hai a disposizione, ossia, quelli relativi al presente, che giungono diretta(mente) sino a te… dal passato.
Il futuro è una corda tesa, che passando dal presente, lo unisce inevitabil(mente) all’origine del passato. Non tanto, dunque, un passato generico – bensì – un passato cardinale:
la “causa”.
Come puoi “vedere”, esistono allora vari tipi di “cause”.
Ad esempio:
  • la frattalità espansa è “una”
  • l’origine del passato è “una”…
Che cosa sai? Quello che non sai.
Che cosa non sai? Quello che sai.
Chi, o cosa, determina questi “valori/stato (st-r-ati)”?