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giovedì 23 giugno 2016

Il sondaggio è già di per sé… controllo.


Due tipi di libertà, diverse...
Altro che Brexit, tutte le britanniche agli ottavi.
Il Regno Unito ha portato tutte... le sue rappresentati agli ottavi di finale dell'Europeo:
qualificate Irlanda del Nord, Inghilterra e Galles…
Link
Un caso?
No. Frattalità espansa.
E per “completezza”… è passata anche l’Irlanda (anche se è a “sé”, ma manca la Scozia, all’europeo di calcio).
Questo rappresenta un “segnale” molto forte, per lo status quo “qua, così”... in uno strano giorno di "referendum", infrasettimanale e, dunque, a mercati (e "cuore") aperti.
Qualcosa che era "già successo", ad esempio, alla squadra di calcio della Grecia, prima di "certe decisioni" nel pieno della “crisi greca” (qualcosa che difficilmente, ricomprenderai)…
Mondiali 2014. Girone C.
24/06 22:00 – Grecia Costa d’Avorio 2-1 (42′ Samaris (G), 74′ Bony (C), 90′+2 rig. Samaras (G))
Classifica:
Colombia 9 (DR: +7), Grecia 4 (DR: -2), Costa d’Avorio 3 (DR: -1), Giappone 1 (DR: -4)...
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Rigore al 92esimo minuto e passaggio del turno (come si spinge un intero popolo, in maniera sottile ed inaspettata?)...
"Per trasparenza e informazione del popolo greco", la Commissione europea ha deciso di pubblicare le ultime proposte accordate con Bce e Fmi, che "prendono in considerazione le proposte delle autorità greche dell'8, 14, 22 e 25 giugno 2014, così come i colloqui a livello tecnico e politico della settimana"…
L'intesa tra tutte le parti coinvolte era che questo Eurogruppo avrebbe dovuto raggiungere un accordo globale per la Grecia, che non solo avrebbe incluso le misure da concordare in modo congiunto, ma si sarebbe anche rivolto alle necessità finanziarie e alla sostenibilità del debito greco".
Tra le proposte, spiega la Commissione, anche un pacchetto per rilanciare il lavoro e la crescita, stimolare la ripresa e gli investimenti, discusso e appoggiato dal Collegio dei commissari mercoledì 24 giugno.
Ma, sottolinea la nota, nessuna di queste proposte è stata formalmente approvata dall'Eurogruppo "vista la decisione unilaterale delle autorità greche di abbandonare" i colloqui "la sera del 26 giugno"
Link
Un moto di “amor proprio sovrano”?
No… Controllo wireless, in leva, non locale (dal sapore sottodominante).
Tsipras ribadisce:
la vittoria del "No" porterebbe a un accordo migliore
Link
E il “No”, effettivamente, giunse regolare poco più di un anno dopo, ma… la Massa votò per qualcosa che non poteva cambiare, nella sostanza (l’accordo era, comunque, da farsi… perchè “qua, così” senza via d’uscita).
  

mercoledì 10 febbraio 2016

Il labirintico status quo (5)


Azione torsionale, per la formazione dell'apparente "infinito".
La storia umana, raccontata ufficialmente (ossia, deviandola), è una “vicenda di sangue”.
Ad ogni livello sociale, è sempre stato il sangue a scorrere a fiumi.
Ed, ogni livello, si è replicato nell’altro, senza fine di continuità, ordinatamente ma... senza darlo a vedere.
In maniera tale da (anche quando "vedi"), prendere sempre un abbaglio, eleggendolo a dogma, di caso in caso.
Una replica che si serve della dimenticanza – frutto del sopravvivere “senza memoria” – al fine di esercitare “il proprio interesse (costituito dal concetto unilaterale della “proprietà privata”, derivante da qualcosa “che si sente dentro, e che non riesci più ad interpretare per quello che è: sovranità centrale nativa”).
Qualcosa, dunque, sfrutta qualcosa d’altro, in quanto “qua, così”:
  • qualcosa “ha di più”
e
  • qualcosa “ha di meno”
ma
  • non come te lo potresti anche, tutto sommato, aspettare. No. In una maniera oltremodo “ingiusta”, dove… qualcosa ha tutto e qualcosa non ha nulla.
Questo “qualcosa” è, nella sostanza, “qualcuno” – a Filtro di Semplificazione attivo.
Nella gerarchia (nel livellamento), ogni strato/stato/Stato… riproduce sempre (sempre):
  • un “doppio e sovrapposto (parallelo ombra)… segnale portante (banda di scorrimento)”.
      

giovedì 21 gennaio 2016

Ascoltare.



Cosa c’è dietro?
Djokovic: "Finché non ci sono prove, sono speculazioni".
Il numero 1 del mondo parla a proposito del nuovo scandalo scommesse:
"Si può creare una storia simile su qualsiasi match... servono fatti, non chiacchiere"...
Link
Qualcuno sta, forse, mettendo in dubbio il dominio di Djokovic? 
Logicamente (secondo quale... logica?), però, lui tende a pensare che tu lo pensi. Altrimenti, perchè reagisce in questa maniera?
Per timore di... (mentre le "cose" continuano ad accadere come se niente fosse, inosservate anche quando sono osservate. Non "ascoltate", a livello di profondità frattale espansa).
A "ragion di logica, qua, così... ti servono le 'prove', anche per essere certo/a di 'non stare urinando contro vento'". Non ti accorgi da solo/a? Sì, ma non è la stessa cosa. Perchè, tu sei come disinnescato/a ed il "tuo sentire" non corrisponde - da solo - al decorso della "pubblica giustizia (di parte)".
Attraverso la “genetica”, si trasmette informazione (di che "tipo"?).
   

martedì 24 novembre 2015

Elementare Watson.




Ciò che “segue, consegue” se: la fonte dominante non cambia.
Ciò che “segue, prosegue” se: la fonte dominante non cambia.
Le due espressioni appaiono come identiche, ma:
  1. la prima è una “derivazione”
  2. la seconda è una “continuazione”.
La prima suggerisce che tempo passato e futuro coincidano (nella sostanza), come un intessuto unico dalla trama sottile, sfuggevole, coerente, etc., che ha per “ago e filo” il tempo presente e la compresenza del Dominio.

La seconda suggerisce che il tempo “evolva secondo l’intenzione autentica del singolo che, se riunito in comunità, rientra “molto probabilmente nella prima espressione se… nella comunità esiste un principio potenziale dominante”.
La sostanziale differenza tra le due espressioni è:
  • quale è il centro di potere dominante?
Nel primo caso è il Dominio (non te, né chiunque altro, bensì, una compresenza non più registrata come “possibile”, nemmeno a livello di ricordo, fantasia, immaginazione. Qualcosa che “non c’è ma esiste” o “non esiste ma c’è”).
Nel secondo caso è la singolarità (te o chiunque altro).
È ovvio che “esprimendo simili concetti dal ‘qua, così’”, riesce difficile espandere ad hoc (con sufficiente mente libera, aperta e disponibile) il “secondo caso”, perché sembra letteralmente impossibile e perché sembra sempre “aprire potenzialmente al primo caso”.
Ossia, nel sempreverde status quo… lo spazio disponibile per elaborare alternativa sostanziale (potenziale) è, come dire:
reso complesso, proprio da ciò che già esiste in forma dominante (filtro).
Il secondo caso racchiude in sé ed esprime l’Oltre Orizzonte, il possibile oltre l’impossibile.
     

giovedì 29 ottobre 2015

La "recettività".


 
Funziona tutto alla stessa maniera “indivi-duale”:
  • domanda ed offerta
  • input ed output
  • trasmissione e ricezione.
“Qua… funziona… così (sempre con il terzo incomodo)”:
con Dio che chiede di pregarlo, altrimenti "non esiste più, per te;  nel tempo, infatti, lo dimenticheresti".
Ma, se analizzi frattalmente la situazione di ogni situazione, puoi ritrovare uno schema ricorrente. Quale?
Come un… segnale portante, che obbliga (devia) ogni situazione a comportarsi in una certa predeterminata maniera. Quale?
Se ci pensi, sfugge via.
Se lo cerchi, sfugge via.
Se lo ricerchi, non lo ritrovi mai
Per cui, alla fine, sei portato/a a pensare che… non esista una spiegazione, perché non esiste “la spiegazione”, ossia, che è tutto normale/naturale, così, da che hai memoria.
La “tua” esperienza ti ispira a credere che… sia tutto e che sia anche “tua”.
Ma non è affatto, così. Succede qualcosa “tra le righe (nell'aria)”. Nel Mondo del “sottile”, tu decadi ogni volta ed ogni volta pensi che sia la Vita ad essere “dura”. Pensi che sia corretto, anche se... "uffa!". Pensi che devi sempre fare “fatica”, che devi lottare per tutto e devi lottare contro tutto e tutti.
Ma… quale è (1) lo “schema ricorrente”? E… quale è (2) la “predeterminata maniera” che ti ha?
Ad (1), SPS risponde: la dualità.
A (2), SPS risponde: il “tuo” servizio.
La dualità elimina la “tua” attenzione dall’alternativa sostanziale che, in sintesi, esiste sempre ma risulta come “sfocata via” rispetto al tuo accorgerti, proprio mentre “servi” allo status quo… “servendo il Dominio”.
Dunque, il “terzo stato” è ciò che raccoglie tutto quello che “non serve alla dualità” per auto mantenerti “qua, così”.
   

mercoledì 14 ottobre 2015

Una diversa manipolazione del reale manifesto, a partire da te.


Come riassumi ciò che ti dicono esistere in una certa forma?
Tre “cose”:
  1. se vivi sotto ad un “effetto cupola”, il reale manifesto sembra funzionare secondo determinate leggi “naturali” che, in realtà, sono gli effetti collaterali di quello che è – lungi dall’apparire – un “impianto di condizionamento” (causa a monte, sorgente di radioattività, carico influenzante dell’imprinting). Qualcosa che, a sua volta, è un fenomeno reale fisico e, dunque, esistente tanto quanto te, che sei a “sua immagine e somiglianza
  2. SPS utilizza intenzionalmente le “notizie di giornata”, che i Media contribuiscono a diffondere anche nel Web. Ciò non significa che, allora, SPS è controllabile indirettamente ma, significa soprattutto che… SPS ha la proprietà di estrarre valore aggiunto, anche dal “tentativo altrui di controllare tutto ciò che consegue alla propria compresenza dominante; a questo punto… quasi per intero, tutto ciò che accade a valle”
  3. in quanti modi puoi ritrovarti sempre dalla “parte opposta”, relativamente alla “migliore prospettiva, dalla quale puoi godere dell’autentico messaggio frattale espanso, corrispondente allo strato/stato di verità, sottaciuto dal potere dominante? In quanti modi? Immagina una normale etichetta, apposta all’interno di una t-shirt. Questa ha due versi di lettura, ossia, due possibili stati (1) dritto e (2) rovescio. Quindi, tu puoi leggerla tenendola al rovescio e decidendo secondo quale orientamento (alto/basso) posizionarla. Cioè, esistono altri due stati di (3) dritto/alto e (4) rovescio/basso”. Non solo. Infatti, se decidi di tenerla voltata dall’altra parte (quella “giusta”, quella dove le scritte ti appaiono correttamente leggibili) sei ancora alle prese con altre due possibilità di (5) dritto/sopra e (6) rovescio/sotto. Addirittura, se l’etichetta in questione ha la possibilità spaziale di riportare scritte anche in verticale, allora i versi di lettura si moltiplicano per due. E se la stessa etichetta ha uno spessore, allora le facce scrivibili si moltiplicano ancora per due o, addirittura, per quattro. Che cosa significa tutto ciò, a livello frattale espanso? Che sei confuso/a, smarrito/a, nel dubbio e costantemente alle prese con "manufatti lavorati ad arte" perché concepiti ad arte. Che necessiti di un orientamento specifico per “leggere, capire, acquisire stati di verità”. Che la verità superiore “qua, così” è dispersa nel calcolo probabilistico e combinatorio. Che tu consegui. Che necessiti di un orientamento “tuo, interiore” che, invece, sei convinto/a di ottenere orientando “da confuso/a” tutto ciò che puoi manipolare (secondo un codice di credo, che sin dalla sua origine “puzza di bruciato”).
Questi tre punti, così brevemente riassunti sull’onda dell’ispirazione mattutina (che è conseguenza del “riposo notturno” e, dunque, un ritardo rispetto al più autentico tempo auto ispirante), permettono di agganciare le tre facce della stessa medaglia; sì… le facce sono tre e non due. Dovresti, ormai, sapere che in un ottica dominante, gli aspetti sostanziali sembrano rovesciati e quello che si cela, lo fa per apparire diversamente rispetto a ciò che incarna/”è”.

Perchè continuano ad edificare "piramidi"?

lunedì 14 settembre 2015

Sul tuo costante ritorno, ad effetto.



 
Un breve “cappello iniziale”, così, a mo’ di “poni sempre la giusta attenzione, non dimenticare e sii consapevole che/di”:
  • “qua così” è tutto… “effetto”
  • azione e reazione, ma… non causa
  • causa che si trova sempre al di là del “vello” delle convinzioni e delle convenzioni (ossia, delle azioni e delle reazioni o “guerre tra poveri… nelle quali e dopo le quali (1) nulla cambia nella sostanza, (2) gode sempre il terzo incomodo o (3) la “causa”).
La causa è di tre tipi (ma sempre auto referenti):
  1. originale (l'origine, l'inizio del Dominio)
  2. frattale (il riflesso dell’origine nel reale manifesto)
  3. se stessa (la sostanza dell'origine e dello status quo, il terzo stato).
Ecco che, allora e di conseguenza, il quadro nel/del reale manifesto, si complica apparentemente, ancora maggiormente, perché... le azioni e le reazioni possono diventare (diventano) anche:
cause frattali, indirette, “ad immagine e somiglianza di”…
Così, la causa originale (Dominio) si nasconde e si cela oltre alla fisica di quel reale, che non puoi proprio arrivare a mettere in discussione, perché “di cemento, terra ed ossa”.
Ma ciò che SPS ti ispira è che il reale manifesto è sì “fisico”, ma sempre e comunque una versione scelta ad hoc dal Dominio (causa), tra tutte quelle possibili a livello di reale potenziale.
Ecco che, dunque, la sua “scelta” si trasforma nella “tua” sostanza reale senza alternativa, perché “tu consegui, in ritardo, in differita, in svantaggio, a valle, etc.”.
  

mercoledì 9 settembre 2015

La profondità dell'arcano.



L’esistenza di “poli aggregati” mette in evidenza l’esistenza di “poli aggregatori”. Se esistono unioni continentali, significa che esistono “punti di unione continentali”, ossia, dispiegati nel Mondo ed auto osservanti il Mondo (ergo, che godono di una “prospettiva espansa”, rispetto al più semplice incedere massivo, a fronte delle vicissitudini della Vita).
Il che, a sua volta, significa frattalmente che:
  • esiste la Massa (simile ad un infinito “giacimento di petrolio”, da sfruttare per lo status quo e per l’interesse che lo predetermina)
  • esistono individui dalle “esigenze diverse” (che esistono sul presupposto che la Massa sia come un personale “intrallazzo/affare, da destinare all’uso che meglio si adatta alle moltitudini, impegnate ed impiegate a “tirare sera, sopravvivendo”).



I “punti di riunione” sono “punti di sottodominio”, perché sottintesi dal/al Dominio (che è e rimane unico “qua, così”).
Per mezzo dei sopraddetti "punti", il Dominio esercita se stesso dentro al piano di reale manifesto, in quanto ché… il Dominio ha scelto (preferito strategicamente) di non apparire pubblicamente (seppure dotato della propria fisica, che tu puoi riconoscere molto bene, essendo tu… a sua “immagine e somiglianza”).
La sua non manifestazione, rende tutto “apparente”.
Da una simile prospettiva puoi meglio reinserire e ricomprendere anche la “filosofia spirituale/metaforica”, derivante dalla “saggezza millenaria dell’oriente del Mondo e della storia deviata” (l'apparenza e la confusione del suo significato, nel tempo trascorso sino ad "ora").
La realtà manifesta è, quindi, una versione (parzialità perfetta) del reale potenziale:
  • la versione che meglio riflette il Dominio (la grande concentrazione di massa)
  • per frattalità espansa (la legge, strumento, memoria... che si diparte, opera ed agisce, dal circuito primario della tecnologia che consente al Mondo manifesto di essere tale).
  

martedì 8 settembre 2015

La tua buona stella.



Le banche centrali, attraverso il Qe ed il controllo del tasso d’interesse della valuta (a titolo di esempio), detengono il controllo dell’economia, la quale – di conseguenza – non può essere soggetta a nessuna ciclicità che non sia “tra le righe” concessa/prevista dalle banche centrali stesse.
Prima esci dalla cerchia di auto contenimento economico/finanziario globale (basata sul loop educazione/insegnamento/abitudine) e prima ti accorgerai che la “tua” realtà manifesta è controllata attraverso il “tuo” auto intrattenimento e, quindi, per mezzo della “tua” auto suggestione.
In cosa credi...

In buona sostanza, non esiste l’economia, la finanza, la ciclicità, la storia, etc.; esiste solo il rialzo ed il ribasso (intenzione di fondo), che permette di speculare sulla situazione in toto, “conducendo per mano” il genere umano sempre più globalizzato nel conseguire… chi/che cosa?
Il “destino” previsto dal Dominio:
  • la “tua” orbita
  • nella quale sei classificato/a
  • in funzione della tua (grande) concentrazione di massa (peso specifico, sostanza, tuo terzo stato lato proprio… o, se meglio credi, forza, potenza, equilibrio, presenza).
Più una “massa” diventa/rimane “se stessa” (agganciata alla propria “memoria/centro”) e più la propria “(grande) concentrazione” le permette di orbitare secondo un percorso libero da gioghi attorno ad un Sole, che è centrale solo rispetto alla “pochezza altrui”.

I circuiti orbitali, come quello del Sistema Solare, si formano perché esiste una gerarchia coordinata e visibile attraverso le grandi concentrazioni di massa dei singoli Pianeti. Ma, allora, com’è possibile che Pianeti “giganti” come Giove e Saturno siano “intrappolati” nel campo gravitazionale del Sole?
Perché Giove e Saturno sono piccoli in confronto al Sole
Questo ambito non chiarisce, tuttavia, come non analogamente – nel genere umano – siano esistiti ed esistano degli individui dotati di “poca altezza”, che sono riusciti ad avere la meglio sull’attenzione della grande massa altrui.
La gente, d’insieme, è definita “Massa”.
Il singolo, d’insieme, è definito “Individuo”.
Come puoi notare, a questo livello… le cose risultano come rovesciate rispetto all’ambito precedentemente descritto. Che cosa succede e perché?
Come già sviluppato in SPS, la massa (il peso, il volume, lo spazio… per come preferisci identificarla) non è la “(grande) concentrazione di massa”, che rende il "concetto mono rotaia" di massa… come una sorta di “binario morto”.
I “grandi uomini, le grandi donne”, che la storia deviata ricorda:
  • non sono (stati) necessariamente anche “grandi in volume/altezza”
  • il che deve farti riflettere sul concetto di “(grande) concentrazione di massa”, come quella proprietà intrinseca e non manifesta, che caratterizza l’interno piuttosto che l’esterno.
  

lunedì 7 settembre 2015

Metti ordine nella tua Vita.


La "tua altezza" non è "V"... se osservi con fare frattale espanso.
SPS ha introdotto un nuovo (diverso) modello di prospettiva, per mezzo del quale “guardare alla realtà manifesta, qua, così”. Con la riscoperta della frattalità espansa (il ritorno della memoria, alias, l’aumento della consapevolezza)… è possibile “osservare tutto” d/alla luce di un “punto di origine”, che vive “con le qualità attribuite a Dio”:
  • dalla posizione del Dominio
  • il "panorama" è diverso e, dunque, cambia nella sostanza
  • senza per questo cambiare nulla nella/della realtà “disegnata dal paradigma” (presa così… com’è e/o come viene).
Che cosa significa? Significa che:
  • tu puoi prendere atto di qualcosa
oppure
  • tu puoi rendere atto a qualcosa.
La differenza sta tutta nel “come si p/rende o si riassume qualsiasi fenomeno reale manifesto”.
Tu puoi limitarti a conseguire all’abitudine/convinzione/convenzione.
Tu puoi espanderti oltre ad ogni presunta certezza, evitando di decantare nel “vano tentativo del giudizio” e, piuttosto, dedicarti alla lettura frattale espansa (origine) di ogni forma presente nell’ambiente (emersa come una precisa conseguenza relativamente ad un Punto di Dominio che, non evidentemente, ha preferito come scelta tattico/strategica di non essere, altrettanto, evidente alla tua lunghezza d’onda, dalla quale si diparte ciò che non sai, non sei, non ricordi, etc.).
Ergo:
  • puoi guardare al Mondo manifesto
  • osservandolo dall’angolo “original/frattale espanso by Dominio”.
Ciò significa che ogni ambito del reale manifesto riassume più “valori/aspetti”, in funzione di come tu lo approcci:
ciò che nella Meccanica Quantistica hanno ritradotto, per te, con l’espressione del “Paradosso del gatto di Schrödinger”.
Il gatto è vivo o è morto?
  • prima che lo osservi nel reale manifesto (dopo la tua “decisione parziale”)
  • il gatto è allo stesso tempo “vivo e morto” (situazione di potenziale o di terzo stato quantico).
Ma,  in realtà, è perfettamente esatta la “traduzione/tradizione”:
ogni ambito del reale manifesto assume più “valori/aspetti”, in funzione di come tu lo approcci?
   

venerdì 28 agosto 2015

Il gonfiore che è in te.


Quanto disti da te stesso/a? E... perchè?
Quando qualcosa si "gonfia", che cosa indica?
Che all’interno c’è un “volume pieno” (muscolo o infezione, occupazione di stato/verso/senso) che, in qualche maniera, incide fisicamente (se sei, ad esempio, pieno/a di “fantasia”, questa non incide a livello fisico).
Il risultato esterno è la visibilità di un simile “riempimento/invasione/polarizzazione di spazio”, ossia:
l’aumento, camuffato, delle dimensioni di quel “qualcosa”.
Nel caso della tua area addominale, registri la formazione della cosiddetta “pancia”. Un vero e proprio rigonfiamento che, solo per abitudine, tendi a prendere per “normale”, nel tempo.
Il corpo umano nasce senza “pancia”. Perfettamente lineare:
  • il che permette di ricomprendere che
  • la forma alla sua base è “sana” (sotto ad ogni punto di vista e prospettiva).
Cioè, un simile punto di start... indica una condizione perfetta, che si ripresenta ogni volta, per ogni nascita.
Allora, che cosa succede, con sempre più grande probabilità, “dopo” (durante il resto della Vita)?
Da cosa è provocato quel “gonfiore, che ti porti sempre dietro”?
Ci sono cause ed effetti che, d’insieme, riempiono e costringono ad espandere la “pelle” (la quale segna/evidenzia che una certa “attività” è radicata sempre più in pianta stabile al suo interno).
SPS osserva sempre da prospettive particolari, il che rende necessaria una certa “ginnastica mentale”, al fine di non cedere sempre, subito ed immediatamente a… “cestinare l’articolo che ti appropinqui a leggere”. Ovvio:
  • è una “tua” scelta (in un reale manifesto nel quale l’ovvio è solo conseguente al punto di abitudine).
“Qua, così” è tutto interesse, utile e… “azienda” (proprietà privata… da quel grado di libertà che contraddistingue la “linea del corpo umano”, allorquando nasce perfetta, perdendosi in seguito nel processo vitale, che “devia”).
La linea deviata indica la compresenza di qualcosa di “radioattivo” (una proprietà che permette alla fonte/origine di rimanere “lontana dagli sguardi”), alias:
non manifesto/a, seppure, pienamente attivo/a ed incisivo/a (Dominio).
   

giovedì 27 agosto 2015

La specializzazione dell’effetto collaterale (disturbo).



"Una serie di sfortunati eventi" (dipende dalla prospettiva dalla quale inquadri qualsiasi situazione).
Il ventre grasso dell’occidente. Il ventre gonfio dei bambini africani…”.
Mi rifaccio vivo
Se leggi una rivista, spesso mensile, inerente al “vivere sani (benessere)” è un luogo comune pensare/sperare di trovare la via prescritta “alla propria salute” (evidentemente, smarrita lungo la strada del “post nascita”).
Ora, ti devi rendere conto che, all’interno di queste pubblicazioni, si affrontano vari ambiti dell’indotto “salute”, ma… in quale maniera? Secondo quali prospettive d’insieme?
  • catturare l'attenzione
per poter
  • vendere (interesse, scopo, "lavoro", intenzione)
  • visto che non esiste un essere completamente disinteressato all'utile e completamente rivolto al "bene altrui".
I vari articoli che compongono quel centinaio di pagine (tra pubblicità varie), affrontano in maniera slegata, lo scenario unico della tua salute, trattando come singoli “pezzetti” ciò che, invece, è un solo ed unico “pezzo”.
Questa specializzazione (sempre più alla moda, nel Mondo moderno) annichilisce il senso unico della salute umana, intesa come un qualcosa di “olistico” (un quadro dagli infiniti dettagli, uniti tra loro a formare il quadro stesso).
L'olismo (dal greco όλος, cioè "la totalità") è una posizione teorico-metodologica basata sull'idea che le proprietà di un sistema non possono essere spiegate esclusivamente tramite le sue componenti.
Dal punto di vista "olistico", la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore/differente della somma delle prestazioni delle parti prese singolarmente
Link
Ecco che, allora, il singolo "articolo specialistico" che va a trattare del singolo tema specifico, esprime delle verità, relativamente al tema trattato che, però, si riducono a mezze verità... allorquando il tema si allarga al quadro generale della salute individuale.
Se in un dato ambito, ti viene consigliato di “assumere o non assumere… questo o quello”… lo stesso consiglio deve essere valutato anche e soprattutto alla luce generale della situazione “salute”, che non è solo un termine lessicale, bensì, è la tua situazione di sfondo che ti caratterizza giorno e notte e che ti porti sempre dietro, essendoci dentro.
Se per migliorare “qui”... devi assumere “questo”, tieni anche conto che “assumendo questo, porti - molto probabilmente - scompiglio… là”.
Non avendo idea della situazione generale, consegui ciecamente, agitando braccia e gambe (mente) a "destra e a manca", in funzione degli effetti collaterali dispersi in un complessivo e disinnescato... "senso unico d'insieme".
  

mercoledì 26 agosto 2015

Sposta il punto di ripristino più vicino a te (oltre al reset automatico: consolidamento e tendenza).


"Città Ideale"... per chi/cosa?
In SPS hai potuto prendere atto – anche negli ultimi articoli - di “quante ricerche, studi e pubblicazioni” siano state commissionate, abbiano figliato e “dimostrato (?)” la propria verità (di parte), relativamente all’ambito della “perdita di peso fisico” (non necessariamente i soli casi, limite, dell'obesità).
In pratica, le prese di posizione seguono questo percorso.
Non è possibile perdere peso:
  • facendo attività fisica (perché stimola di più l’appetito)
  • smettendo di alimentarsi con bevande gassate e cibi “trash” (perché non fai sufficiente attività fisica).
Da qua (dal... loop), si evince che:
  • le diete non funzionano
  • fare palestra ed attività fisica non funziona.
È, invece, possibile perdere peso:
  • per via genetica (essendo un gene il responsabile dell’aumento di peso).
Ovvio, che da questa prospettiva “genetica”, molti attori chiamati oggettivamente in causa, per questioni di mancanza di responsabilità sociale, vengono come sgravati da un simile “peso”, poiché la genetica è "personale" e, dunque, non può essere – ad esempio – Coca Cola chiamata in causa, nel momento in cui succede qualcosa all’individuo caratterizzato da un certo comportamento interiore/genetico "di serie".
Giunti a questo punto, che succede? Che i “tuoi chili di troppo, rimangono esattamente dove si trovano, non certo per caso” e tu perdi, al contempo, sempre di più la speranza di poterli “perdere”.
Ieri hai potuto prendere atto, però, di due vie praticabili sempre allo scopo di “dimagrire” (e in molti casi, di... tornare a sopravvivere). 

Due possibilità funzionanti, che sono riservate a coloro che:
  • hanno molti soldi
  • sono dei professionisti (e lo fanno per “mestiere”).
 

lunedì 17 agosto 2015

La discriminante.



Il Mondo... sommerso (Dominio).
Perché sai sempre così… “poco”? Perché la “tua” visione ha sempre una prospettiva così… “parziale”?
E, poi, “poco e parziale” rispetto a… “chi/cosa”?

Se ti manca persino il termine di riferimento, a cosa/dove puoi giungere?
Cosa puoi (ri)com(prendere)? Dove puoi arrivare? Di chi/cosa puoi accorgerti? Come puoi (ri)cordare?
Falso positivo
un esempio in informatica è un antivirus che considera erroneamente dannoso un programma innocuo…
Link
Falso negativo
un esempio in informatica è un filtro antispam che lasci erroneamente passare una lettera indesiderata…
Link
Queste “definizioni” sono emesse da strutture di pensiero altrui, che ti limiti a leggere ed a prendere… “così, come sono/come le (ri)trovi”.
I termini composti “falso positivo e negativo”, definiscono un ambito che – raccontato in questa maniera – è sempre qualcosa che non è; ossia, che considera “errore” un comportamento, (in)vece)... “esatta(mente) perfetto in se stesso, per motivi causali non manifesti (origine) e, dunque, non osservati, non per(seguiti), etc., perché nemmeno lontana(mente) immaginabili”.
Un antivirus che considera erroneamente dannoso un programma innocuo…
Un filtro antispam che lasci erroneamente passare una lettera indesiderata…
  • quanto questo “erronea(mente)” è dav(vero) un “errore”?
  • quanto, altresì, è un “comportamento voluto in altra sede”?
  • quanto, insieme, indicano valenze frattali espanse, relative al “vertice non apparente”, che governa il Mondo intero (Dominio)?
"Il caso non esiste" (il comportamento informatico è sempre "esatto", perchè funzione di una programmazione/intento nativa).
 

venerdì 14 agosto 2015

La formula e la (ri)formulazione.




La privacy sembra essere il solo vero bene di lusso rimasto al giorno d’oggi”.
Hedi Slimane
Detto da una persona tanto “sensibile”, significa che “la tua privacy non esiste”.
Ergo:
sei sotto al controllo più assoluto.
Certo, lo sai. Ma… secondo quale “qualità”, lo sai?
“Che te ne fai” di un simile sentire? Cambia qualcosa, attorno e (d)entro a te, in seguito a questo sapere?
Assoluta(mente) no. Perché… il “tuo” sapere/sentire, altro non è che: con(formismo) per tacito assenso ed auto suggestione.
Tu sei un individuo che s’approfitta di ogni situazione, ossia, che rende tutto utile al proprio cammino. Oppure, oseresti sos(tenere) che ti “muovi” secondo altri cardini? Etica, morale... vengono sempre "dopo"...
Perché lo fai e perché non lo am(metti)?
Perché, a livello superiore (uno stato che esiste), giunge “per te” un simile input. Perché tutto è frattale espanso. Perché esiste un Dominio, che rende tutto – a cascata – simile a se stesso (carattere, personalità, magnetismo, intenzione, peso specifico… e: influenza ambientale in toto).
Quindi, tu non sei vera(mente) tu/in te.
Tu sei reso/a solo una versione di te:
  • una (p)arte di te
  • che si crede… “te”
  • mentre tu ti con(fondi) con “lei”
  • diventando “lei”… la “tua” p(arte) (loop).
Di con(seguenza), la recita è il “passa(tempo)” preferito “qua, così”.
Tutto recita, perché tutto è recita relativa al… Dominio (a ciò che non vedi e, dunque, non immagini nemmeno).
“Non sei cattivo/a. Ti (di)segnano così”.
Sei un vuoto che cammina, animato da un pieno che ha la valenza di un surrogato di te.
Sei il Golem, eretto dal fango, dalla materia più comune (la terra), ed edificato e sotto(posto) all’obbedienza, per mezzo del “segno” (formula/programma “senza fili”), che il tuo “(ri)costruttore” ti ha im(presso) addosso:
"è l’origine che… (pre)determina, non local(mente), ubiqua(mente), in leva “wireless” (qualità di Dio)… celata com’è, dallo/nello status quo...".
Link
Il “tuo” Dio è… una entità astratta wireless ma, più precisa(mente)  è:
  • una strategia di auto indottrinamento secolare
  • l’immagine speculare della frattalità espansa e del Dominio.
Non sei stato/a creato/a: sei stato/a costruito/a
 

giovedì 13 agosto 2015

Il tuo segno.



La realtà manifesta è una “(ri)soluzione corrosiva”, che attacca qualsiasi organismo vivente (che utilizza risorse appartenenti al piano di reale riemerso “qua, così”).
È su questo assunto frattale, che SPS (ri)conosce in qualunque “sintomo”… sempre la stessa “causa”:
la (com)presenza non manifesta del Dominio.
L’ago (il telaio) che “inte(re)sse” tutto, di (con)seguenza
Muffe, ruggini, calcare, virus, depositi d’ogni tipo, parassiti, attriti, resistenze, inerzia, gravità, magnetismo, elettricità, agenti atmosferici, leggi, tempo e spazio, legge, credo, (in)conscio, etc.
Un insieme che regola la Vita, nel senso che:
  • la porta a lenta “fine apparente” (fine fisica)
  • certa e sicura, tanto da rendere il processo/programma della morte, come un effetto ben preciso da temere… perché “senza cura”.
Pur di non morire, gli umani venderebbero l’anima al Diavolo. Per evitare la propria "fine", gli animi sono aperti verso quei “patti/compromessi”, che (s)vendono l’integrità dell’essere, alimentando proprio ciò che più temono, ossia, il progresso della loro “fine fisica” (reset).
Il “patto” viene stilato tra un individuo e qualcosa di non ben definito, perché non ben definibile.
Il tutto “condito” da una sostanziale confusione e smarrimento, perché “hai perso la  memoria”…

La paura gioca brutti scherzi. Qualcosa di certo e non casuale, di (pre)visto ma certa(mente)... non da te.
Attra(verso) la “deleg(azione)”, il Dominio ti ®aggiunge e ti ordi(na/sce) all’interno di un complesso, che lascia solo intra(vedere) e mai “vedere”.
E… nel dubbio sei reso/a titubante, “cedendo il passo al ritmo altrui”.
La leva del Punto, che ti “(ri)solleva”, è qualcosa di infrastrutturale, “messo sotto a chiave di protezione” per mezzo del processo logico della dimenticanza.
Qualcosa che auto (av)viene da sé, quando sei sotto(posto/a) ad un mix di sostanze (realtà manifesta), che di fatto ti rendono (di)pendente da “tutto ciò che esiste in natura”.
Quale è la tua “natura”?
  

martedì 11 agosto 2015

Piramidal(mente) insensibili.


All'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso...
Il pescatore - Fabrizio De Andrè
La sorveglianza di massa viola i nostri diritti fondamentali e mette a rischio la libertà di parola…
Link
Anche se "tutto è recita" (visto che "è già successo" ciò che temi)... a cosa “punta” colui che “sorveglia” (sotto al Dominio)?

Nella sostanza:
  • a (ri)cavare “utile” da un simile posizione di vantaggio
e, tra le righe…
  • a (man)tenere la propria posizione di vantaggio.
Cioè, lo status quo “non si tocca”. Ergo, ogni tipo di cambiamento fonda(mentale) non avverrà mai, perché impedito – di fatto – dal Punto di Dominio in corso d’opera.
Se il "controllo" è annidato al di là delle persone fisiche e delle persone non fisiche (autorità), che cosa ne (con)segue? Che “tu”, nel tempo, non ti accorgerai più che esiste una simile, unica, origine.
Cioè, perderai la memoria. E a livello genetico, “ti dicono che”… talune caratteristiche si trasmettono, ov(vero)… vengono lasciate in eredità, alle generazioni successive (come una sorta di “debito/credito”).
Quando esiste un Dominio, allora, stai pure certo/a che a "te":
  • è sempre il “debito” a venire passato
in quanto che
  • il “credito” è solo una funzione apparente, perché filtrata ad hoc… per essere (de)potenziata e (dis)innescata a monte.
Che cosa “conta”, dalla prospettiva del “potere” (anche quello relativo ai vari sottolivelli del Dominio, sempre a sua “immagine e somiglianza”)?
Hai già letto, poco sopra:
  1. l’utile
  2. lo status quo.
Ossia, “conta” ciò che (man)tiene l’ordine (pre)visto e che lo rende profittevole “ora e nel tempo”.
Quindi… a livello politico, economico/finanziario, religioso/spirituale, sportivo/educativo, etc. quando si parla di “aiuti/finanziamenti”, che cosa si deve intendere?
Si deve “leggere” (sempre):
  • ti do questo
  • perché “mi è utile” (strategia)
e
  • perché “lascia tutto sostanzial(mente) “qua, così” (paradigma).
    

lunedì 3 agosto 2015

Dove e come guardi?



Appena un anno fa, un'idea ci ha incuriositi:
e se si potesse scoprire il mondo attraverso gli occhi di qualcun altro?
E se fosse possibile vedere attraverso gli occhi di un manifestante in Ucraina? O guardare il tramonto da una mongolfiera in Cappadocia? Può sembrare strano, ma volevamo realizzare la cosa più vicina al teletrasporto. Esistono diversi modi per scoprire luoghi ed eventi, ma ci siamo accorti che non c'è modo migliore di fare queste esperienze dei video live. Una foto vale più di mille parole, ma i video live ti possono portare in un posto e farti vedere come è…
Link
Chi/cosa “guarda al Mondo attraverso di te”?

E, per (con)verso:
con quali “occhi”, tu guardi al Mondo?
Se il Dominio ti controlla, lo fa per mezzo di tutto ciò che è emerso attorno e (d)entro a te. Può esistere qualcosa di “emerso… seppure in te (ossia, non direttamente visibile)”?
Sì.. ad esempio, un "concetto", reso celebre per mezzo della virtualizzazione propagandistica (paradigma, conoscenza, cultura, convenzione) di (p)arti de(scritte) da altro rispetto a te:
  • l’(in)conscio, ad esempio, che cosa è?
  • come sai che esiste in te?
  • su quale “fede” ti basi per sos(tenere) una simile “visione”?
  • che differenza c’è tra il cervello/mente e un sistema operativo di un pc?
  • che differenza c’è tra una ispirazione/idea/pensiero/azione e un “programma”?
La differenza sta solo nel grado di complessità ed avanzamento del "tuo (in)conscio" (il "dentro"), rispetto al grado commerciale (ri)lasciato di un software... che regola la Vita/funzionamento di un computer o altro.
In ambito militare esistono software infinita(mente) più potenti di quelli che puoi acquistare in un negozio per “civili”.
Che cosa significa?
Che esistono più pesi e misure” e che il reale manifesto è sud(diviso) in più agglomerati e che, a livello complessivo, ogni separazione è d’insieme una grande ed unica separazione... dalla possibilità di (ri)generare un’altra realtà manifesta alternativa.