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venerdì 22 gennaio 2016

La bolla protettiva ti isola e confonde speranza inversa.


La ridondanza, genera le città ("pennello elettronico").
Allo stesso tempo, tu "(sei) interpreti parti diverse". Ad esempio:
sei genitore, figlio/a, nonno/a, lavoratore/lavoratrice, cittadino/a, lettore/lettrice, elettore/elettrice, tifoso/a, etc.
Perchè questa molteplice "diversificazione sovrapposta"?
Per ridondanza (sicurezza AntiSistemica, collegamento, legante motivazionale, etc.).
Tutto ruota attorno a “perni (centri)” ed in una strutturazione del reale manifesto - “qua, così” – a forma gerarchica, di conseguenza (logicamente): tutto ruota attorno ad un unico, grandeperno centrale.
Riesci a concepire questa realtà, la “tua” realtà, con diversa mente?
Quando SPS si riferisce a “te”, intende la Massa.
Non tanto l’individuo, che costituisce sempre "l’eccezione che conferma la regola" e che funge, dunque, da “deviazione per l’attenzione (focus coerente)”.
Se parti con una certa logica, qualsiasi essa sia, non puoi mai fare a meno di prendere in considerazione, anche e soprattutto, gli effetti del comportamento massivo, che sono differenti da quello individuale. Se analizzi l’umanità intera, sondandola individuo per individuoprendi un’altra “via” rispetto a quella emersa “qua, così”. La singolarità è “altro/a”…
La prospettiva svela, vela e rivela: 
dipendendo dalla “lente” che indossi, di volta in volta
e
in ritardo costante "qua, così"
la lente che inquadra te, esiste sempre e/ma non sei più tu ad "indossarla".
  

mercoledì 14 ottobre 2015

Una diversa manipolazione del reale manifesto, a partire da te.


Come riassumi ciò che ti dicono esistere in una certa forma?
Tre “cose”:
  1. se vivi sotto ad un “effetto cupola”, il reale manifesto sembra funzionare secondo determinate leggi “naturali” che, in realtà, sono gli effetti collaterali di quello che è – lungi dall’apparire – un “impianto di condizionamento” (causa a monte, sorgente di radioattività, carico influenzante dell’imprinting). Qualcosa che, a sua volta, è un fenomeno reale fisico e, dunque, esistente tanto quanto te, che sei a “sua immagine e somiglianza
  2. SPS utilizza intenzionalmente le “notizie di giornata”, che i Media contribuiscono a diffondere anche nel Web. Ciò non significa che, allora, SPS è controllabile indirettamente ma, significa soprattutto che… SPS ha la proprietà di estrarre valore aggiunto, anche dal “tentativo altrui di controllare tutto ciò che consegue alla propria compresenza dominante; a questo punto… quasi per intero, tutto ciò che accade a valle”
  3. in quanti modi puoi ritrovarti sempre dalla “parte opposta”, relativamente alla “migliore prospettiva, dalla quale puoi godere dell’autentico messaggio frattale espanso, corrispondente allo strato/stato di verità, sottaciuto dal potere dominante? In quanti modi? Immagina una normale etichetta, apposta all’interno di una t-shirt. Questa ha due versi di lettura, ossia, due possibili stati (1) dritto e (2) rovescio. Quindi, tu puoi leggerla tenendola al rovescio e decidendo secondo quale orientamento (alto/basso) posizionarla. Cioè, esistono altri due stati di (3) dritto/alto e (4) rovescio/basso”. Non solo. Infatti, se decidi di tenerla voltata dall’altra parte (quella “giusta”, quella dove le scritte ti appaiono correttamente leggibili) sei ancora alle prese con altre due possibilità di (5) dritto/sopra e (6) rovescio/sotto. Addirittura, se l’etichetta in questione ha la possibilità spaziale di riportare scritte anche in verticale, allora i versi di lettura si moltiplicano per due. E se la stessa etichetta ha uno spessore, allora le facce scrivibili si moltiplicano ancora per due o, addirittura, per quattro. Che cosa significa tutto ciò, a livello frattale espanso? Che sei confuso/a, smarrito/a, nel dubbio e costantemente alle prese con "manufatti lavorati ad arte" perché concepiti ad arte. Che necessiti di un orientamento specifico per “leggere, capire, acquisire stati di verità”. Che la verità superiore “qua, così” è dispersa nel calcolo probabilistico e combinatorio. Che tu consegui. Che necessiti di un orientamento “tuo, interiore” che, invece, sei convinto/a di ottenere orientando “da confuso/a” tutto ciò che puoi manipolare (secondo un codice di credo, che sin dalla sua origine “puzza di bruciato”).
Questi tre punti, così brevemente riassunti sull’onda dell’ispirazione mattutina (che è conseguenza del “riposo notturno” e, dunque, un ritardo rispetto al più autentico tempo auto ispirante), permettono di agganciare le tre facce della stessa medaglia; sì… le facce sono tre e non due. Dovresti, ormai, sapere che in un ottica dominante, gli aspetti sostanziali sembrano rovesciati e quello che si cela, lo fa per apparire diversamente rispetto a ciò che incarna/”è”.

Perchè continuano ad edificare "piramidi"?

giovedì 13 agosto 2015

Il tuo segno.



La realtà manifesta è una “(ri)soluzione corrosiva”, che attacca qualsiasi organismo vivente (che utilizza risorse appartenenti al piano di reale riemerso “qua, così”).
È su questo assunto frattale, che SPS (ri)conosce in qualunque “sintomo”… sempre la stessa “causa”:
la (com)presenza non manifesta del Dominio.
L’ago (il telaio) che “inte(re)sse” tutto, di (con)seguenza
Muffe, ruggini, calcare, virus, depositi d’ogni tipo, parassiti, attriti, resistenze, inerzia, gravità, magnetismo, elettricità, agenti atmosferici, leggi, tempo e spazio, legge, credo, (in)conscio, etc.
Un insieme che regola la Vita, nel senso che:
  • la porta a lenta “fine apparente” (fine fisica)
  • certa e sicura, tanto da rendere il processo/programma della morte, come un effetto ben preciso da temere… perché “senza cura”.
Pur di non morire, gli umani venderebbero l’anima al Diavolo. Per evitare la propria "fine", gli animi sono aperti verso quei “patti/compromessi”, che (s)vendono l’integrità dell’essere, alimentando proprio ciò che più temono, ossia, il progresso della loro “fine fisica” (reset).
Il “patto” viene stilato tra un individuo e qualcosa di non ben definito, perché non ben definibile.
Il tutto “condito” da una sostanziale confusione e smarrimento, perché “hai perso la  memoria”…

La paura gioca brutti scherzi. Qualcosa di certo e non casuale, di (pre)visto ma certa(mente)... non da te.
Attra(verso) la “deleg(azione)”, il Dominio ti ®aggiunge e ti ordi(na/sce) all’interno di un complesso, che lascia solo intra(vedere) e mai “vedere”.
E… nel dubbio sei reso/a titubante, “cedendo il passo al ritmo altrui”.
La leva del Punto, che ti “(ri)solleva”, è qualcosa di infrastrutturale, “messo sotto a chiave di protezione” per mezzo del processo logico della dimenticanza.
Qualcosa che auto (av)viene da sé, quando sei sotto(posto/a) ad un mix di sostanze (realtà manifesta), che di fatto ti rendono (di)pendente da “tutto ciò che esiste in natura”.
Quale è la tua “natura”?