martedì 29 giugno 2010

Il nostro "spettro".



Ciò che produce il mondo è un campo di frequenze, uno spettro multiplo che, sapientemente “campionato” permette di fare una esatta analisi del momento in cui versa il “raccolto”; ciò che siamo tutti insieme “colora” le armoniche dell’onda prodotta. Quante sono le “orecchie” che ascoltano un simile miscuglio di vibrazioni? Quanto siamo lontani dal capirlo con consapevolezza allargata? Ognuno per sé, tutti per uno.

  

lunedì 28 giugno 2010

Il "senso" del consumismo.





Il consumismo è "sorto" per ricordarci che tutto è abbondanza, però il vero concetto è ancora nascosto tra le pieghe della nostra consapevolezza. È una sottile linea d’energia di pensiero che divide la sostenibilità dal degrado; un filo di “materia” spirituale che unisce i due emisferi cerebrali al cuore e al Cosmo. Quando diventa chiaro che ogni azione intrapresa è un esame e che il “tutto” rappresenta il “voto” dei nostri esami, la trama della Vita diventa più “fine” ed affine all’ordito morfogenetico che guida ed assiste ogni dinamica.
   
 

domenica 27 giugno 2010

Intrecciare la Vita.





Giudicare tutta la propria Vita dal punto prospettico in cui ci si trova è come usare la gomma per cancellare; c’è il rischio che ci si possa perdere tra i collegamenti mancanti. L’atteggiamento più coerente con la propria evoluzione ed il proprio passato è vivere in un presente senza giudizio e consapevole di ogni “frammento” di Vita intrecciato. Un simile “disegno” ricorda molto le forze circolari e verticali che entrano in azione contemporaneamente dal centro di un Chakra: un vortice di “colore”.

  

sabato 26 giugno 2010

Quel ponte sul fiume "Vita".





Non è facile comprendere ciò che ci succede. È un linguaggio, forse semplice, eppure sfuggevole per il nostro punto di “vista” attuale. Ciò fa presupporre che dovrà succedere qualcosa che allineerà le prospettive. Perché la “comunicazione” troverà il modo di connettere ciò che si è sfasato. È una legge universale che non conosce eccezioni. Attendiamoci quindi l’arrivo di un cambiamento che, probabilmente, è già in corso, come un ponte...

  

venerdì 25 giugno 2010

Sentirsi in pace.





Ignoriamo come siamo fatti a livello sottile. Ignoriamo dunque cosa ci succede mentre ci muoviamo o stazioniamo nelle nostre case. Ignoriamo il perché, a volte, stiamo male o stiamo estremamente bene senza motivi apparenti. Percepiamo passivamente che una tal compagnia è “pesante” e una talaltra è rinvigorente. Il nostro sistema “guida” emozionale è stato talmente impoverito che l’attenzione è sempre catturata da cose che ci succedono quasi senza motivazioni, come se tutto fosse uno scherzo di Natura. Abbiamo talmente confuso il nostro essere fisico con noi stessi che ci riteniamo, ormai, il nostro essere fisico. Classi di medici curano come meccanici le loro auto. Tutto viene generalizzato ed omologato. C’è uno sforzo immane, da parte dell’Antisistema, di bloccare in ogni modo l’evoluzione umana e planetaria in corso: in gioco c’è la sua sopravvivenza!

È possibile ormai accorgersi come tutto sia finzione; la storia che viene insegnata a scuola è finta. Ogni tassello nel tempo è stato studiato a tavolino per portare l’uomo a vivere in una gabbia senza sbarre. E ci sono riusciti. Ciò che farà la differenza sarà la nostra capacità di “lasciare andare” ed accettare in cuor nostro che “c’è di più”. Non è facile. Tuttavia è una buona via per ritrovare un filo di “senso” ed alimentare la speranza, la fede in noi stessi, nella nostra origine divina.

Non si sta bene sulla Terra in questo periodo. Il cambiamento spira forte e veloce. Il fisico e il nostro universo mentale e sensoriale ne sono scossi; ma noi ignoriamo ciò che ci succede. Avulsi attivamente dal “gioco” ci chiediamo cosa ci stia succedendo, perché siamo così stanchi, staccati, stressati, vuoti.

“Sono sicura che la maggior parte di noi ha avvertito gli inizi di questi cambiamenti planetari nella propria vita. Io ho notato che, dopo un lungo periodo in cui mi sentivo equilibrata e felice, improvvisamente mi sono sentita molto stanca, tanto da essere esaurita. Non dormivo bene e continuavo a dimenticare le cose. Mi sono anche sentita come se il tempo scorresse troppo velocemente e non ci fosse tempo a sufficienza per fare tutte le cose che si devono fare, figuriamoci riposare, rilassarsi e godersi la vita! Prova di un’altra accelerazione nei “differenziali temporali”, come Michele ama definire quella cosa che noi chiamiamo “tempo”. Il tempo certamente non è lineare, come eravamo soliti credere! Ormai sappiamo che è elastico e che si piega, si tende e si contrae, a seconda  dei fattori olografici e quantici nella Noosfera”.
Fonte: Starchild – Il diario della Terra

Il senso di tutto ciò è solo uno: c’è un cambiamento in corso.

Quando penso di poter parlare alle persone e che i "denigratori", ad ogni livello, non potranno nulla contro questa mia intenzione, sbaglio. È giusto che ci siano gli opposti, almeno in questa densità. Il cambiamento avviene ed avverrà in profondità nelle persone; nei propri intimi momenti di riflessione. Come se un’onda stesse aprendosi la via dentro di noi, anche se perplessi o scettici. Siamo in un contesto globale in evoluzione. Come possiamo rimanere fuori da questo ambito in “agitazione”? Quando arriva un’onda travolge tutto, anche gli “sbarramenti” eretti a “protezione”.

È tutto alla rovescia!

La lobotomizzazione a cui siamo andati incontro è inverosimile. Ci viviamo addosso trascinandoci verso sera, verso il momento di andare a dormire. Senza domande. Senza capacità di fare qualcosa. Senza Anima. Penso che gran parte dell’umanità sia smarrita entro se stessa ed entro il mondo civilizzato, come un qualcosa sfuggito di mano. In realtà è tutto sottocontrollo di una volontà superiore. E questo discorso ha più “altezze”. L’Antisistema ha una sua “altezza” e controlla da quel punto prospettico. Sopra di lui c’è molto altro, però!

Apriamo gli occhi. Basta sentirsi in guerra contro tutti. La corsa alla sopravvivenza è finita. Gli “altri” non sono più dei lupi famelici e pericolosi per la nostra personale sicurezza. Gli “altri” siamo noi allo specchio.

Apriamo gli occhi. Il pianeta non accetterà il proseguimento di un simile "esperimento" globale umano aberrante. La Madre Terra scuoterà se stessa per scuotere i nostri baricentri incrostati dalla gravità e del magnetismo. Ella si sente, in parte, responsabile del nostro stato ipnotico, del nostro sonno, per cui muterà le condizioni planetarie. Lo spostamento del suo asse va proprio in questa direzione, oltre al fatto di riposizionarsi nei confronti del centro della Via Lattea e di modificare, in questo modo, lo scorrere del Tempo. Tutto scorre.

Apriamo gli occhi. Il sistema economico sta crollando e i potenti non intendono attuare le riforme che almeno permetterebbero un atterraggio più morbido. C’è un potere millenario che, ormai, non cede per paura di quello che gli potrebbe succedere, che gli potremmo fare se si venisse a sapere cosa ha contribuito a perpetuare e perpetrare.

Apriamo gli occhi e perdoniamo questo potere, perché anch’esso è parte del Piano Divino per l’evoluzione globale. 

Sentiamoci finalmente in pace.

  
  

giovedì 24 giugno 2010

Il cuore e la coerenza.





“Nello stato naturale d'esistenza, non si possiede il senso di un'identità separata dal Creatore, eccetto quando si è impegnati in un rapporto. A questo livello, l'identità emerge soltanto nel contesto di una relazione con qualche altro aspetto dell'essere che sia stato oggettivato, proprio come la mia identità di messaggero angelico viene ad esistere tramite il mio rapporto con voi. Quando non sia presente una relazione simile, quella particolare espressione di voi semplicemente non esiste; galleggiate senza sforzo nel potenziale di Dio. Non siete annichiliti, ma tutte le definizioni di voi lo sono, e siete sollevati dalla loro opprimente influenza, vi potete espandere in uno stato di amore e perfezione.
Dopo un po', se dovesse capitare che ci fosse bisogno di voi per qualche compito particolare, sareste ancora lì, perchè la vostra identità è una cellula specifica in uno specifico organo di un più vasto essere. Quando arriva l'impulso dell'energia successivo, porta con sè la vostra definizione e le necessarie istruzioni. Allora emergete quel tanto che è necessario per compiere ciò che vi è richiesto.
Dal principio alla fine del corso della vostra esistenza, oscillate continuamente, secondo l'onda di funzione che essenzialmente siete, dentro e fuori definizione, muovendovi sempre in avanti e indietro, come il pendolo di un orologio o il cuore dell'atomo, fuori della divina unità dell'essere, entro un'espressione finita dell'infinito potenziale di Dio, e di nuovo indietro nell'unità, avanti e indietro, avanti e indietro. Questo è il ritmo naturale della vostra esistenza, come pure della mia. È la musica di Dio, il ritmo della Vita stessa”.
Fonte: “Trasmissioni stellari” di K.Karey

Ciò che mi colpisce di questa citazione, sono questi concetti:
  • un “rapporto” definisce una condizione di separazione dal “tutto”
  • nello stato di separazione abbiamo un compito ed una definizione
  • la nostra identità è una “cellula” in uno specifico organo
  • oscilliamo continuamente
Ebbene, leggendo “Il doppio eterico” di A. Powell, cosa ho riscontrato?

“Sopravvenendo la morte, l’involucro atomico, accompagnato dal Prana, si distacca dalla materia fisica densa e si ritira nel cuore, intorno all’atomo permanente… L’involucro atomico continua ad avvolgere l’atomo permanente fisico nel corpo causale, in attesa del giorno in cui dovrà essere formato un nuovo corpo fisico… A questo stadio succede generalmente una breve fase di piacevole incoscienza, dovuta al ritiro della materia eterica dal corpo fisico ed alla immersione nel corpo astrale”.
 
Il rapporto che ci “identifica” nel mare magnum dell’esistenza è quello della nascita e di tutto quello che un simile atto concerne. Intendo in questo caso, l’intero processo che porta come sua logica conclusione all’atto del nascere, ossia a tutto il “risveglio” energetico che lavora a tale scopo. All’origine vi è l’Anima che necessita di evolvere e “ciclicamente” dà luogo ai meccanismi della reincarnazione, proprio in maniera oscillante tra la condizione “d’inerzia” originale e la condizione di attività delle Vite incarnate. La nostra identità, simile ad un filo che unisce le esperienze di Vite succedutesi, è racchiusa in un atomo primigenio che viene collocato nell’organo del cuore. È come una sorta di “scatola nera” che memorizza ogni istante e che, quando non siamo incarnati, “sale” al livello del corpo causale per poi “scendere” nella sede del cuore quando siamo incarnati. Tra una Vita e l’altra rimaniamo in uno stato come di “sospensione”, di oblio, una volta raggiunto il livello del corpo astrale.

È tutto coerente ciò che viene descritto dalle due opere. Dalla comprensione anche parziale di questi “meccanismi” si può veramente elevare il punto prospettico dal quale ci “osserviamo”. Anche se rimane difficile farsene una ragione di fronte a certi episodi della Vita.

  
Un grande legame tra il lavoro di Powell e quello di Ighina è la connessione valorizzante che si crea leggendo le considerazioni inerenti:
  • l'atomo primario di Powell
  • l'atomo magnetico di Ighina
Questa "intuizione" merita un approfondimento successivo.

  
  

mercoledì 23 giugno 2010

Buono… come il pane!








Rieccomi!!! La scuola è finita. Questi per me sono gli ultimi giorni di un corso di aggiornamento “obbligatorio” prima delle ferie con la mia famiglia…

Come promesso, ecco la ricetta del mio pane. Poiché è qualcosa che richiede PAZIENZA, gli orari che scriverò sono puramente indicativi: credo che ognuno debba trovare le proprie tempistiche, anche perché non si avrà sempre lo stesso tempo a disposizione… Comunque ecco quel che ho sperimentato e mi è riuscito molto bene con una mamma acida “giovane”:
  1. ore 21.30 circa: sciolta la mamma acida in 200 ml di acqua tiepida (25°); 
  2. ore 23 circa: aggiunti 200 gr di farina più un cucch.no di miele, ho impastato (tolto un pugno di impasto, l’ho messo in un contenitore chiuso e poi in frigo), coperto con la pellicola e con un canovaccio di media pesantezza; 
  3. ore 9.30 circa: in 250 ml di acqua tiepida in cui ho sciolto un cucch.no di miele e 5 gr di lievito di birra (poiché la mamma acida “è giovane”, c’è bisogno di uno “starter”; dopo qualche rinfrescata, non sarà più necessario…), mescolato il tutto con attenzione e… amore, atteso circa 5 min., ho poi aggiunto 400 gr di farina integrale di Kamut e 20 gr di sale sciolto in 50 ml di acqua e 3-4 cucch.d’olio e.v.o., se si vuole (la farina che serve durante la lavorazione deve essere quanta basta per avere una palla omogenea e asciutta!).
  4. Lavorato molto, metto poi l’impasto nella teglia da plum cake a lievitare, coperto da uno strofinaccio leggero, per circa 4 ore.
Quando la mamma acida è matura (e si capisce, perché trasborda anche in frigorifero, se il contenitore è troppo piccolo), si rinfresca la sera prima e il mattino dopo si parte dal punto 3.
Lo cuocio (a forno già caldo da circa mezz’oretta, con dentro una ciotola di acqua) a 220° per i primi 20 min., dopo a 200° per altri 30 min. circa.
Quando la superficie è bella dorata e battendo con un cucchiaio di legno ha “quel suono inconfondibile di pane ben cotto e fragrante”… allora lo metto a raffreddare su una gratella e sto attenta che mio marito non lo tagli prima che sia freddo, altrimenti si sbriciola!

Queste quantità consentono di avere una forma di pane del peso di circa 800 gr.: si può anche dividere l’impasto per fare una teglia di focaccia (o di pizza) per 3 persone e una pagnotta più piccola… o tutto ciò che si vuole!

Nei libri che ho consultato, si tiene presente che la quantità di mamma acida deve essere almeno 1/3 dell’impasto complessivo: cioè per fare 1 kg di pane ci vogliono ca.800 gr di farina, il peso dell’impasto è ca. 1,2 kg, perciò avremo bisogno di 400 gr di mamma acida, ma…io ci metto tutta la pasta acida rinfrescata.

Spesso si trovano procedimenti lunghi e scoraggianti per farsi da sé la mamma acida: io ho trovato la mia in un libriccino dal titolo “Cucina integrale delle Dolomiti” di Inge Orehek (regalatomi da una cara amica), che mi ha convinta e mi è venuta subito!!! Eccola:
  • 50 gr. di farina di segale (meglio se appena macinata).
  • 50 ml di acqua (a 25° ca.).
  • 1 punta di coltello di miele.
  • facolt. un pizzico di cumino macinato.

Mescolare tutti gli ingredienti e tenere l’impasto a temperatura ambiente in un contenitore con buona chiusura. Dopo 24 ore aggiungere altri  50 gr di farina e 50 ml di acqua tiepida: mescolare il tutto e lasciar lievitare. Il terzo giorno si aggiunge tanta farina quanta ne serve perché l’impasto sia asciutto. A questo punto la “mamma acida” è pronta per essere conservata in contenitore a buona chiusura in frigo: è bene rinfrescarla se non la si utilizza almeno una volta alla settimana (semplicemente aggiungendo una tazzina media di acqua tiepida, in cui si è sciolto una punta di coltello di miele, e tanta farina quanta ne serve perché l’impasto sia asciutto).

Naturalmente si può utilizzare anche un’altra farina, meglio se integrale, ma comunque biologica: quella di segale, oltre ad essere la più utilizzata nella tradizione nordico-germanica, è quella che meglio si presta  alla preparazione della pasta madre, perché ricca dei nutrienti di cui vivono i microrganismi di questo lievito naturale. Io ho creato la mamma acida con la farina di kamut bianca, ma ogni tanto la rinfresco aggiungendo della farina di kamut integrale appena macinata (per ora me la macina una mia amica: spero di ricevere il mio mulino per il compleanno!!!), perché ricca di nutrienti VIVI.
I primi tempi la mamma acida avrà il caratteristico odore “acidulo”, quasi di yogurt, per interderci.
Dopo un po’ di rinfrescate, avrà un profumo “fresco”, tipo di ricotta…e anche il pane non avrà il  retrogusto acidulo; rimarrà la fragranza e la certezza di un pane VIVO, che una volta raffreddato continuerà a produrre fermenti e lieviti: ecco perché il pane a pasta acida secca più lentamente ed è altamente digeribile!!!

Si trovano altre ricette per la preparazione della mamma acida in altri libri. Posso segnalare:
  • “Facciamo il pane” di Annalisa De Luca,  ed. AAM Terranuova, che è una piacevolissima lettura, al di là delle belle ricette e dei suggerimenti che può dare;
  • “Pane gustoso e salutare” di Ada Pokorny, ed. Natura e Cultura, un po’ impegnativo ma meticoloso ed esauriente;
  • numeri arretrati di “Cucina naturale”, mensile di Tecniche Nuove, in edicola o in abbonamento.
Allora… buon lavoro e buon appetito!!!
 
  

Il campo morfogenetico dell'evoluzione.





Immaginate di conoscere una persona che vi offra la sua capacità di “osservare” ciò che è successo nelle vostre Vite trascorse, diciamo almeno nelle ultime 4 o 5. immaginate poi di acquisire la conoscenza del come siamo fatti a livello sottile e di come funzionano i diversi corpi che, come delle matriosche, vanno a comporre il corpo fisico. Cosa succederebbe alla normale prospettiva con la quale siete abituati ad inquadrare ciò che vi succede quotidianamente? Pensereste ancora nella stessa maniera? Le cause e le conseguenze assumerebbero una “forma” molto diversa dal consueto.

La malattia che si riversa sulla salute fisica, improvvisamente troverebbe una spiegazione molto diversa da quella “evanescente” che, molto spesso, ci viene propinata. Sarebbe più comprensibile abbracciare il perché succedono determinate “cose” o attiriamo con regolarità certe situazioni. Sarebbe, dunque, come ricevere la chiave della comprensione inerente alla propria “situazione” sul piano denso della materia.

Cosa è in realtà un raffreddore, ad esempio? Perché quel dato dolore si ripresenta con puntualità nella nostra Vita? Perché ci è “successa” questa brutta malattia? Come si spiega la sofferenza all’interno di una esistenza ritenuta, in maniera autoreferenziale, equilibrata?

Come al solito, “nulla è per caso”.

Quello che manca al genere umano, al fine di spiccare un “volo” pressoché immediato, è proprio questa apertura interiore, la consapevolezza del “chi siamo”; la mente logica è stata addestrata dall’Antisistema a cancellare e a non tenere in considerazione la gran parte della nostra vera Natura. Perché? Perché lo abbiamo voluto noi inconsciamente, provando “paura” e perchè era "previsto", in un certo senso.

Immaginate questa espansione, questo innalzamento della vostra prospettiva, tenendo conto di tutte le informazioni sopra riportate; sarebbe proprio come volare. Il punto focale della coscienza verrebbe letteralmente “sparato” ad una frequenza di funzionamento tipica di altre dimensioni più “luminose”.

Tenete saldo in voi questo “consiglio”, cercate lo spunto, le informazioni, le modalità per attirare a voi questa maggiore consapevolezza. Permettetele di entrare in voi. Questa intenzione modificherà gli schemi paludosi che caratterizzano le routine giornaliere e le “chiusure” quotidiane alla “luce” che lavora incessantemente per farsi largo con fare sempre “gentile”, rispettoso del nostro libero arbitrio. Notate la differenza di “cortesia” e di “rispetto” tra questa energia evolutiva e la prepotenza di un mezzo di condizionamento di massa come la televisione. È come trovarsi al cospetto di un battaglione di soldati d’assalto e ad un viandante che bussa per chiedere se può entrare in casa. 

Di solito chi “grida” più forte è colui che ha fretta di “vendere” qualcosa.

In questo reame della “luce”, il “velo” occlude, soffoca la “voce” che ci guida di Vita in Vita; ciò che la scienza chiama campo morfogenetico è, in realtà, lo stampo eterico che circonda il corpo fisico, costituito anch’esso di materia “deperibile” tanto quanto l’ambito fisico. I processi si riversano a cascata, di corpo in corpo, tenendo conto del nostro passato e progettando il nostro futuro prospettico, in un’ottica di completamento delle nostre “parti” carenti, il tutto mantenendo sempre vivo il focus sull’aspetto evolutivo dell’esperienza vissuta sulla “Terra”. Vengono scelti i genitori in funzione di empatie, di compensazioni legate al carattere ed all’impostazione di Vita in “cantiere”. La prossima Vita è preparata tenendo in considerazione ciò che manca per completare il senso del nostro “stare qua”, tenendo in considerazione ciò che abbiamo fatto in “passato” e di ciò che ci aspetta, vivendo per sempre in un eterno attimo presente.

Se noi potessimo sapere e tenere in considerazione, “allargando” il concetto di esistenza:
  • le negatività accumulate in altre Vite che si ripercuotono nel presente
  • come funzionano i nostri corpi intercomunicanti
  • il senso dell’esperienza portata avanti in questa densità  
Ebbene, il “mondo” cambierebbe in maniera quasi istantanea, perché cambieremmo noi in maniera intimamente legata l’uno all’altro.

È quello che mi sta succedendo in questi ultimi quattro anni o, forse, in questi ultimi quattro giorni, chissà! È quello che sta succedendo a moltissimi di noi in questi ultimi tempi in maniera sempre più marcata ed evidente.

Per quanto tempo “terranno” le maschere che ci siamo calati in “volto”? Questi sono concetti che “lavorano” sempre e soprattutto quando tutto “dorme”; nel “silenzio” dei nostri cuori. Per questo motivo ci siamo “dati” Vite tanto stressate… per non "sentire".

Le coscienze sono in espansione.

Ringrazio infinitamente Arthur E. Powell per il suo splendido "lavoro" di paziente passione educatrice, che consiglio a tutti quanti sentono in cuor loro, "sete" di conoscersi:

Arthur Edward Powell, molto spesso abbreviato in Arthur E. Powell (Newton, New Jersey, 1882  – Los Angeles , California, 1969), è stato uno scrittore statunitense.

Poco si sa di questo personaggio, se non che servì come Tenente Colonnello (Lieutenant-Colonel) nell'esercito americano.

Arthur E. Powell è noto come scrittore di libri Teosofici.

Il suo principale interesse fu la coscienza. Studiò soprattutto i maggiori lavori di Madame Blavatsky, Charles Webster Leadbeater e Annie Besant, scrivendo un importantissimo e famoso riassunto della loro dottrina Teosofica in cinque volumi, pubblicati in inglese all'inizio del '900, e in tempi più recenti anche in Italia, da Bis Edizioni:
  •     Il Doppio Eterico (The Etheric Double - 1925)
  •     Il Corpo Astrale (The Astral Body - 1926)
  •     Il Corpo Mentale (The Mental Body - 1927)
  •     Il Corpo Causale (The Causal Body And The Ego - 1928)
  •     Il Sistema Solare (The Solar System - 1930) 
Fonte: Wikipedia

   
         

martedì 22 giugno 2010

Disegnare la propria Vita, passando dalla nascita.




Abbiamo visto che la struttura chimica dell’acqua è sempre le stessa: H2O. Facendo l’analisi di tutti i diversi tipi di acqua presenti sul territorio, la composizione chimica non cambia; mutano invece le componenti percentuali contenute di sali minerali, residuo fisso, sodio, etc.

Eppure l’acqua registra differenze abissali in termini di “energia” posseduta.

Capiamo allora che si tratta di un diverso aspetto o “corpo” posseduto dall’acqua, rispetto alla composizione chimica, come due diverse facce della stessa medaglia. C’è dunque molto di più nelle “cose” e la sola analisi al “microscopio” riporta solo in parte il contenuto di una sostanza.

È come cercare Dio spaccando una radio in mille pezzi: il "segnale" non proviene dalla radio.

Il mondo delle vibrazioni, delle frequenze è una dimensione sottile e “alternativa”, compenetrante quella “grezza” della materia. La frequenza di oscillazione cellulare determina talune caratteristiche che esulano dallo studio biochimico delle stesse.

Le frequenze disegnano le geometrie spaziali presenti in maniera frattale dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. I mondi che emergono sono diversi ed hanno caratteristiche che si imprimono a cascata. Quando uno di questi “mondi” si affaccia sul visibile, plasma la realtà percepita. Un esempio è il corpo umano e la dimensione densa in cui viviamo con il fisico.

Le altre dimensioni non sono percepibili attraverso i sensi comuni, ma esistono tanto quanto esiste la “carne” che possiamo pizzicare e che ci trasmette dolore o sollievo. Esistono altri "corpi" che ci avvolgono:
  • corpo fisico
  • doppio eterico
  • corpo astrale
  • corpo mentale
  • corpo causale
E questo solo fermandosi al livello mentale del nostro “costrutto”. Davvero entusiasmante, no? Per esseri che credevano già 1000 anni fa di sapere tutto non è davvero male riconoscere che, invece, non sappiamo ancora nulla, addirittura già giunti negli anni 2000.

Tuttavia anche questo fatto, relativo alla nostra “ignoranza”, è un luogo comune. Una modalità per passare dalla padella alla brace. Perché? Perché se l’uomo fosse libero di manifestare in Terra, tutto ciò che le sue diverse componenti già sanno o “ricordano”, in ogni maniera, ossia prendendo anche in considerazione i canali sensoriali più sottili o “esoterici”, beh… tutto muterebbe nel giro di pochissimo tempo. L’umanità è cosparsa di verità. Siamo imbevuti della verità, tanto da non riconoscerla; perché riconoscerla ci porterebbe allo sconvolgimento dello status quo, di tutto ciò che oggi è consolidato sia nel bene che nel male. Abbiamo preso una strada complessa per "paura": quella della sofferenza. Paradossale, vero?

L’apertura a cui siamo e saremo sottoposti nei prossimi anni è proprio questa: accettare che la verità è sempre stata con noi e aprire gli occhi per tornare a prenderla in considerazione, crescendo con lei, bagnati della sua proprietà vivificante.

Di mezzo ci sono i nostri inconsci padroneggiati dall’Antisistema.

Il “custode” che fedelmente si oppone al cambiamento che lo cancellerebbe per sempre.

Tutto è infine vibrazione. Ogni “cosa”, persino un colore o un farmaco. Potremmo curarci con delle vibrazioni simulando il tal rimedio o curarci con la semplice intenzione o curarci correggendo una modalità dell’essere non in risonanza. Nella sinfonia della Vita ogni componente deve vibrare all’unisono.

Tutto è opportuno. Nulla è per caso. La verità è in ogni dove, nascosta alla luce del Sole.

Solite massime? Già, per coloro che si annoiano della propria magnificenza.

Ieri mi è sopraggiunta una lancinante considerazione in merito al fatto che nulla è per caso. Si dice che i figli passino attraverso i genitori e non gli appartengano. Cioè in qualche modo l’anima incarnata deve pur giungere sulla Terra: ecco il modo trovato in maniera naturale, il parto tramite il corpo della donna.

Quando  si dice che l’Anima progetta la Vita secondo ciò che ancora le manca, cercando dunque di passare attraverso esperienze concrete opportune, per superare determinati stati di carenza, io penso che significhi anche ammantarsi di una determinata “fisicità” e caratteristica. Cosa significa? Che scegliendo i genitori prima della nascita è possibile “strisciare” nella genetica, nel reame genetico, dei genitori, prendendone talune caratteristiche, “utili” al progetto di Vita in corso.

Per questo i figli "assomigliano" ai genitori, ma non sono proprietà dei genitori. Unici eppure rassomiglianti.

Ciò rappresenta un meccanismo meraviglioso che unisce la Vita fisica a quella dei piani superiori. È come un piano di volo di una astronave che deve atterrare in un determinato luogo per svolgere la propria missione. La missione da completare è sia individuale che collettiva, perché il “piano” prevede che il proprio miglioramento evolutivo determini un miglioramento delle condizioni di tutti, persino del pianeta ospitante.

Questa è la danza della Vita, la sinfonia in armonia di tutte le sue componenti. Senza lasciare “indietro” nessuno!

Ciò che abbiamo contribuito a creare, la nostra società attuale, è il frutto di un lavoro incompleto e non ancora terminato. Per questo motivo è inutile giudicare, dal momento in cui ci sono ancora “lavori in corso”.

Nel frattempo la vibrazione cresce; la Madre Terra passa da 8 a 13 hertz. È tutto meno “denso”, più affine al lavoro di entità angeliche quali tutti noi “siamo” e tutto quanto “è”…
    
  
  

lunedì 21 giugno 2010

Semplice come trasmutare ogni "cosa" in oro.



In seguito ad una apertura della visione del flusso del tempo, a cui sono andato incontro a cuore aperto, oggi, mi ritrovo a riflettere al concetto di “sofferenza”; per diretta connessione il pensiero va a Sant’Agostino. Cercando in “rete” ho trovato questo:

La regola di S. Agostino.
Premessa.
1. Fratelli carissimi, si ami anzitutto Dio e quindi il prossimo, perché sono questi i precetti che ci vennero dati come fondamentali.
2. Questi poi sono i precetti che prescriviamo a voi stabiliti nel monastero.
Capitolo 1 - Scopo e fondamento della vita comune.
3. Il motivo essenziale per cui vi siete insieme riuniti è che viviate unanimi nella casa e abbiate una sola anima e un sol cuore protesi verso Dio.
4. Non dite di nulla: "E' mio", ma tutto sia comune fra voi…
Fonte: MonasteroVirtuale

Procedendo nella lettura mi sono subito fermato; perché? Perché c’è qualcosa dentro di me che si oppone alle regole e, ciò che caratterizza lo scritto successivo è solo una successione di regole e puntualizzazioni. Preferisco dunque fermarmi a queste poche righe appena citate. Esse sono altamente rappresentative dello spirito originario della “verità” e raccontano in maniera semplice il “succo” del discorso.

Dunque la semplicità e la sofferenza.

Sembra che queste due caratteristiche, se applicate all’esperienza di Vita, possano direzionare molto bene il flusso di energie che ci contraddistinguono. In che modo? Vediamo innanzitutto che la semplicità è come una “base”, la quale è direttamente applicabile ad ogni altra circostanza; è, per così dire, una “proprietà” spalmabile ad una azione. Io posso fare qualsiasi “cosa”, ma come? In maniera semplice o in altro modo.

La semplicità è una colla, un filtro, una modalità, una frequenza…

La sofferenza è una conseguenza. La sofferenza è anche non necessaria, per una entità vivente già caratterizzata da alta consapevolezza e “presenza”. In realtà, quello che possiamo osservare, è che la sofferenza sia per gli umani un passaggio, una tappa quasi obbligata, dal momento in cui la caduta si è protratta oltre certe “misure”. Diciamo che se siamo qua, in Terra, a fare esperienza è perché ancora abbiamo necessità di completarci, dobbiamo, insomma, ancora applicarci e “studiare”. Il sistema vibrazionale o di studio basato sulle sofferenze è molto efficace ma necessita anche, mediamente, di parecchio tempo. Non è, dunque, molto semplice, anche se possiamo disquisire anche su questa affermazione. Io intendo questa frase con lo spirito descritto in precedenza, ossia che la semplicità è un filtro applicabile ad ogni circostanza. Parlando di sofferenza è possibile distinguerla in semplice e complessa, ma lasciamo perdere per adesso.

Esistono altre strade più semplici come il non soffrire, ma non fa, a quanto pare, al caso nostro. A “noi” è sempre piaciuto soffrire prima di comprendere qualcosa a più alto significato esistenziale. Diciamo che la gravità planetaria ha funzionato molto bene nell’opera di annullamento delle nostre memorie angeliche.
Vengo al punto; se qualcuno vi dicesse che nelle vostre Vite passate avete “goduto” di scorciatoie esistenziali, le quali rappresentavano solamente un “baratto” tra il senso dello stare qua e il mero sopravvivere, e che questa modalità di Vita ha, a catena, generato un “debito” e dunque sofferenze a cascata sulle Vite successive e, dunque, anche sul presente, ebbene cosa pensereste? Che sono semplici fantasie? 

Il concetto di giustizia non è umano, ma è insito nella Natura, nella struttura molecolare, armonica, vibrazionale dell’energia del creato. Un simile concetto rappresenta un’altra modalità direttamente applicabile ad ogni costrutto umano, proprio come la semplicità; anzi forse è la semplicità nella sua forma più intima.

Tutto tende al punto di equilibrio rappresentato dalla semplice giustizia.

Noi siamo come i componenti di una formula, di una equazione che devono combinarsi in maniera tale da verificare, dimostrare, il risultato della stessa: ossia che tutto è “giusto”.
Il concetto di “giusto” sottintende al “semplice” concetto di Amore incondizionato e gratitudine; proprio le due parole che “evocano” la migliore vibrazione a cui l’acqua risponde con delle splendide formazioni geometriche.

È tutto così “esposto” a noi: tutto alla luce del Sole… tutto così semplice…
Accettando il fatto che noi siamo eterni, che abbiamo sulle spalle numerose Vite che hanno determinato ciò che viviamo oggi, che siamo oggi, si aprono gli scenari direttamente percepibili; il “teatro” amplia le sue infrastrutture o, meglio, si apre, inonda di nuova luce gli ambiti meno accessibili, più velati.

Per questo motivo “non ricordiamo”. La nostra luce è fioca. Ricordare sarebbe una scorciatoia molto comoda. Per questo esiste il “velo”. Ma ricordare con consapevolezza e responsabilità, con cuore puro non sarebbe una semplice scorciatoia ma una direzione verso la semplicità della “verità”, avendo ben meditato sulle sofferenze intercorse che, in questa ottica, si trasformerebbero in carburante spirituale e non in zavorra o in scoria direttamente percepita come tale.

Il nostro punto prospettico è in grado di trasmutare ogni “cosa” in oro: forse era questa l’angolazione vibrazionale che ha prodotto il concetto di pietra filosofale. Noi siamo pietre “scolpite” nell’equazione del Creatore che assurgono al ruolo di plasmatori di se stessi; in questo senso ci trasmutiamo in semplice “oro” o luce primigenia nel segno evolutivo della nostra presenza nella densità della materia.

Seguiamo la “regola”:
  • amore incondizionato
  • gratitudine
con “filtro” della semplicità.  

  

domenica 20 giugno 2010

Lettera dal proprio sè.





Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te...

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza…
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.

La cura (Franco Battiato)

 

sabato 19 giugno 2010

Vivere d'acqua.





Scrivevo ieri  che in un "profondo" documentario russo presente in internet, si dimostra come sia possibile separare l’acqua dal petrolio, applicando direttamente la frequenza del campo elettromagnetico del cuore. Teniamo a mente questo risultato pratico raggiunto dai ricercatori russi. Che altro? È risultato evidente che l’acqua, se analizzata chimicamente, ha sempre una composizione identica, ossia il “classico” H2O

Le differenti “capacità” dimostrate dall’acqua sono invece dovute alle diverse combinazioni “climatiche” a cui è sottoposta nel suo “cammino”.  

Cioè? È la struttura molecolare dell’acqua che subisce dei cambiamenti senza, per questo, alterare la sua formula chimica. L’acqua è in poche parole “viva”; percepisce tutto ciò che la circonda e, in un certo senso, la “ospita”. Osservare il suo scorrere naturale, ad esempio dando luogo ad un ruscello di montagna, equivale ad interagire con lei. L’uomo può, dunque, variare la sua struttura vibrazionale, la sua “memoria”, semplicemente osservandola e caricandola di uno specifico stato d’animo e viceversa. Chiediamoci perché, in questa ottica, essa sia stata intubata e costretta a girare in pazzeschi ingorghi senza luce. Certo, sarà facile pensare, per portarla ai nostri rubinetti nelle nostre case nel segno di una evidente civilizzazione. È anche per questo, ma non solo per questo.

In questo modo, semplicemente, la rendiamo “moribonda”, senza più capacità vivificanti.

La modernizzazione ha raccolto le persone in città sempre più ammorbate da energie congeste, che ci vengono portate in casa attraverso le reti artificiali di gas, acqua, corrente elettrica, ecc. L’acqua che esce dai nostri rubinetti è “morta”: chimicamente sempre H2O e magari anche pura e con sali minerali e poco sodio e leggera, ma senza “Vita” dentro.

“Se non lo sapete già, i radiatori sono tra le cose più sporche ( energeticamente sporche ) della casa. I tubi del riscaldamento, soprattutto se è centralizzato, mettono in comunicazione sottile tutto il palazzo. I tubi dell’acqua assorbono tutto ciò che incontrano: geopatie, congestioni biologiche di persone malate, quelle del televisore e del forno a microonde del vicino. Se il riscaldamento è a gas, peggio, perché il metano, il gas “pulito”, è energeticamente sporchissimo. I tubi del gas, attraversando la città, incontrano e assorbono geopatie e congestioni biologiche presenti sotto tutti gli edifici…

L’acqua è in grado di assorbire le energie sottili congeste, fino al punto di diventare essa stessa più congesta della causa che ha generato la congestione”.
Fonte: Terapia della casa di R.Zamperini

L’acqua forma per almeno il 60% il nostro organismo e per il 75% il nostro cervello. Meditiamoci sopra!

La memoria dell’acqua è ormai stata provata dalla scienza, ma non “certificata” dalla scienza dell’Antisistema, per cui si continua a fare finta di nulla. Il fatto di vivere in case di proprietà, ha contribuito a limitare di molto il nostro raggio di movimento e libertà. Se la casa che abbiamo acquistato, dopo anni di sacrifici, è in una posizione “sottilmente” infausta, probabilmente saremo costretti a conviverci per tutta la Vita. I malanni che emergeranno con il tempo saranno "scambiati e rivestiti" di ogni possibilità e creatività concepite dalla scienza medica. Non c’è nulla di “ufficiale” che abbia una coscienza, una consapevolezza, una sensibilità, di questo tipo. Ogni alternativa è tacciata di “blasfemia”, non tanto dalla scienza ufficiale, quanto dalla gente stessa, precipitata in un pozzo verticale di sottile ignoranza e pessimismo. Solo davanti alla malattia più cupa, l’uomo si apre a vagliare ogni altra possibilità non di “regime”.

Viviamo sul pianeta blu. C’è così tanta acqua a dimostrazione che tutto è costituito da acqua; è semplicemente un frattale della creazione. L’acqua lega a sé le informazioni, ha capacità di comunicazione multidimensionale. Riceve i messaggi provenienti dal Cosmo e riflessi dal Sole. Li veicola sull’intero pianeta. Essa costituisce una rete comunicativa e una memoria di massa, proprio come un enorme computer naturale.

Oggi piove sopra la mia testa e, questa pioggia mi ha rasserenato l’animo. Non so quale vibrazione veicoli, ma l’esperimento di separazione del petrolio dall’acqua, mi fa pensare che, questa pioggia, abbia vibrazione in risonanza con il cuore; infatti è riuscita a separare il mio “petrolio” dalla mia “acqua”.

Tutto scorre; non a caso Eraclito ha utilizzato il termine “scorrere” proprio relativo all’acqua. L’energia che è alla base di ogni “cosa”, scorre anch’essa secondo polarizzazioni acquisite lungo il cammino, proprio come l’acqua.

Ogni volta che piove, si riversa sulla Terra acqua potenzialmente vivificata dalla differenza di potenziale, dall’altezza che la separa da Terra e dai processi di trasformazione legati alle nuvole e dagli effetti della precipitazione stessa. In pratica l’effetto del piovere è un “filtro” naturale, un livellamento del “rumore” che avvolge la società moderna. Dunque, quando piove, c’è una distensione vibrazionale degli organismi beneficianti. Per l’uomo però non sempre è così, infatti provate ad essere in giro in una grande città quando piove: si scatena una sorta di pazzia collettiva. Come se essere colpiti da una goccia d’acqua sia considerato allo stesso modo dell’essere colpiti da una “fredda” pallottola.

Tra i palazzi o i grattaceli, l’uomo ha perso la capacità di vedere "oltre" ed ha guadagnato l’illusoria sensazione di guardare verso il basso e davanti a sé, ma non oltre un palmo dal proprio naso.

Per i tempi futuri sarà un buonissimo proposito il munirsi di acqua diamante o di meccanismi di pulizia sottile dell’acqua o di, semplicemente, rivolgersi all’acqua ringraziandola, parlandole e chiedendole di tornare “viva”; perché noi possiamo farlo!

Comprendo maggiormente l'uso di "ringraziare" prima di accingersi a cenare o a pranzare; oltre al significato religioso, intrufolatosi con il tempo, le origini del senso di un tale "atto" erano quelle di mettersi in risonanza, in coerenza, in armonia, con i principi virtuosi portati dalle molecole d'acqua contenute praticamente in ogni cibo e bevanda.

Aiutiamola a scorrere nel suo percorso vibrazionale; essa è ambasciatrice di un messaggio di Vita e corre lo stesso pericolo che abbiamo corso tutti quanti noi, quando abbiamo deciso di fare esperienza nella densa dimensione che, ancora oggi, ci trattiene.

È nell’unione la forza immanente dell’evoluzione della Vita e della spiritualità: del “senso” del nostro essere qua, adesso.

 

venerdì 18 giugno 2010

Separare l'acqua dal petrolio.





Esiste libera in Natura ogni risposta, ogni rimedio, ogni “cura”, ogni “cosa” ed il suo contrario. Esistono sia il ghiaccio che il fuoco, gli estremi che si “toccano”. Cosa significa ciò? Che è sufficiente “cercare”. Questa è una delle chiavi di accesso ad un mondo molto diverso da quello che riteniamo di conoscere attraverso l’uso dei sensi “maggiori”. La verità è nascosta dentro di noi, ma anche sparpagliata fuori di noi: appunto in ogni “cosa”. Il modo migliore di nascondere qualcosa è di dividerlo e metterlo alla luce del Sole. Dunque la ricerca assume un significato basilare.

Ma questa ricerca come deve essere condotta al fine di non evidenziare una “mancanza”? 

Sappiamo che la legge d’attrazione attira a noi ciò a cui maggiormente pensiamo, come dei magneti attirano a sé la limatura di ferro. Questa limatura di ferro che “desideriamo” oppure che “cerchiamo” può corrispondere anche ad altro, rispetto all’oggetto del nostro desiderio. Perché? Dipende dalla frequenza dei pensieri che supportano la nostra ricerca. Se prevale la frequenza di mancanza vivremo l’esperienza della mancanza, in altro modo vivremo l’esperienza della ricerca. Ma anche questa vibrazione può farci vivere per molto tempo alla “ricerca”: ossia in ricerca perenne senza avere ragione della ricerca stessa. Esiste un’altra modalità vibrazionale che, invece, può portare come risultato pratico la risoluzione della ricerca: l’immaginarsi chiaramente già giunti a “destinazione”, sviluppando fiducia e grazia. Così come è riuscito a coronare gli sforzi di una intera Vita Howard Carter, quando il 4 novembre 1922 scoprì la tomba del faraone Tutankhamon:

“Dal 1907 al 1914 gli scavi, tra successi e sconfitte, consentirono alla coppia Carter-Carnavon di scoprire alcune tombe, ma il sodalizio venne interrotto dallo scoppio della prima guerra mondiale. Nel 1917 Carter riprese gli scavi nella Valle che, però, non fornirono i risultati sperati dal magnate inglese; cionondimeno gli scavi continuarono. In previsione del rinnovo della concessione di scavo, il direttore del Servizio delle antichità egiziano, Pierre Lacau, preavvertì Lord Carnarvon dell'impossibilità di rinnovare la concessione che sarebbe perciò scaduta nell'aprile del 1923, annullando così gli accordi già intervenuti tra lo stesso Carnarvon ed il precedente direttore del servizio, il francese Gaston Maspero. Fu così che Carnarvon decise di non rinnovare la concessione e rientrò in Gran Bretagna. Carter, perciò, abbandonò momentaneamente gli scavi, e lo raggiunse ottenendo un'ultima campagna di scavo e giungendo, addirittura, a dichiarare di essere disposto a sostenerne personalmente le spese. Rientrato in Egitto il 1º novembre 1922, Carter fece spostare il campo di scavo proprio dinanzi all'ingresso della tomba KV9 di Ramses VI, faraone della XX dinastia, (in un triangolo ove aveva già lavorato parecchi anni prima, ma che aveva incomprensibilmente abbandonato). Qui erano precedentemente stati rinvenuti i resti (ritenuti archeologicamente privi di importanza) di alcune capanne costruite proprio dagli operai che avevano lavorato alla tomba KV9 e proprio in questo punto, tre giorni dopo, il 4 novembre 1922, venne scoperto il primo gradino di una scala di accesso ad un ipogeo”.
Fonte: Wikipedia

Carter, mosso da una forza inesauribile, ha la meglio su “tutto” ciò che gli sbarra il cammino; la scoperta avviene tornando sui propri passi e scavando in un punto dove era già passato. È come se Carter fosse tornato indietro nel tempo e avesse modificato la propria frequenza cerebrale. Questa vicenda dimostra come, a volte, sia meglio “tornare indietro sui propri passi”, ossia riflettere, ricalibrare le spinte, le motivazioni che si è seguite sino ad un determinato momento privo di evidente successo. Pertanto le tappe sembrano essere:
  • evitare di manifestare l’evidenza di una mancanza
  • evitare di manifestare l’evidenza di una ricerca continua
  • sintonizzarsi, immaginare il vero ed unico risultato che si desidera come se già lo si “avesse”
La frequenza migliore è dunque quella che porta l’acqua a divenire “viva”: quella che esprime l’Amore e la gratitudine.

Ogni altra componente vibrazionale appesantirà la forma d’onda emanata dal nostro essere. In elettronica sono stati sviluppati dei “filtri” che limano le armoniche della corrente; un esempio su tutti è la trasformazione della corrente alternata in corrente continua. Ognuno di noi dovrebbe raddrizzare o stabilizzare la propria funzione d’onda emanata, perché la “qualità” di ciò che emaniamo, in questo senso, è foriera o anticipatrice del risultato ottenuto. È come dire “il buongiorno si vede dal mattino” o “chi ben inizia è già a metà dell’opera”.

Un esempio? L’amico Danilo di www.liberamenteservo.it ha inviato una mail in cui si afferma ciò:

A causa della pubblicazione/diffusione di questo documento Facebook ha disattivato coercitivamente e senza preavviso il mio account, che contava oltre 4.100 amici/contatti, 3 gruppi e una pagina da me fondati, e decine di gruppi e pagine con le quali collaboravo. Questo increscioso episodio potrebbe confermare l'esistenza di un "manovratore" dietro le quinte che controlla e censura? In tal caso, visto che fino a ora avevo già pubblicato centinaia di documenti senza mai venire disattivato, la mia esplusione da facebook potrebbe significare che il documentario proposto è davvero di enorme importanza e qualcuno non gradisce la sua divulgazione? Valuta tu stesso/a e, se lo ritieni utile, ti prego di aiutarmi nella sua diffusione attraverso tutti i canali e i contatti di cui disponi. Grazie.
P.s.: è possibile scaricare gratuitamente per la divulgazione il documento con il testo e i collegamenti, cliccando sul seguente link:       
  
Ebbene, il documentario sull’acqua è notevole e dimostra come la stessa sia praticamente “uccisa” dai moderni metodi di intubazione che la conducono nelle nostre case e dalla nostra totale inconsapevolezza.

È un documentario russo che "colpisce" sotto vari aspetti e che consiglio vivamente di vedere o di leggere, visto che è presente nel sito anche la trascrizione di ciò che viene detto.

Ecco l’esempio a cui mi riferivo: la falla nella tubazione dell’impianto BP che sta ammorbando le acque planetarie da un mese circa ha molti significati “sottili”. Intendo evidenziarne uno, ossia quello relativo alla volontà di ripulire le acque. Volontà che maschera probabilmente la vera origine del “guasto” o incidente, cosa che non voglio approfondire in questo articolo. Però partendo dal presupposto che tutto è, alfine, opportuno e che non esiste il caso, nel documentario ad un certo punto si vede questo:

applicando all’acqua una frequenza particolare, certamente positiva, si riesce a dividerla dal petrolio!

Ecco la trascrizione dell’esperimento visibile a partire dal minuto 1:10 del video4 del documentario:

Abbiamo preso due contenitori con una emulsione di petrolio. Il prodotto di scarto del petrolio è un composto stabile d'acqua e petrolio che in stato normale dura per anni. In questo esperimento a titolo di esempio, viene applicato un irraggiatore lasciandolo agire sul contenitore per la durata di 7 giorni. Questo stimola le molecole dell'acqua a spezzare il legame molecolare col petrolio. Confrontiamo i due contenitori dopo 4 giorni l'acqua si è già divisa dal petrolio, il confine tra l'acqua e il petrolio ha una costituzione a cratere, e ciò significa che il processo di divisione continua.
(Alexander Solodilof, dottore in scienze associato RAEN, Russia): "Il campo che usiamo sull'acqua è comparabile con il campo elettromagnetico del cuore".
7° giorno sotto effetto, l'esperimento è concluso, l'acqua è completamente separata dal petrolio.

Ciò che deve colpire con grande intensità la nostra attenzione è questa frase:

“Il campo che usiamo sull’acqua è comparabile con il campo elettromagnetico del cuore”.

A cosa stanno pensando i soci della BP maggiormente in questo periodo? Certamente vivono nell’angoscia di perdere tutto, di fallire: hanno paura! Per cui vivono la paura applicata alla realtà.

Hanno quello a cui maggiormente, ora, stanno pensando.

La loro ricerca è una “non ricerca” ma un lento ed inesorabile affondare in quelle stesse acque ammorbate che, sia fuori  che dentro, li caratterizzano.

Se veramente fossero intenzionati a porre rimedio al danno ambientale attirerebbero “qualcuno” che porterebbe loro questa soluzione “naturale”. La soluzione già presente in Natura che attende solo di essere immaginata e, per questo, richiamata allo stato di manifestazione visibile.

Vivendo dal cuore sarebbe tutto più facile, anzi naturale… 

Allo stesso modo la falla dovrebbe essere chiusa definitivamente in maniera naturale. Comprendo che in questo esperimento si parla di prodotto di scarto del petrolio da dividere in acqua e petrolio, però lo stesso principio è direttamente applicabile. Solitamente il petrolio galleggia sull'acqua, ma in questo caso, mi sembra di capire, che la situazione sia diversa dal solito, con "macchie" enormi sotto la superficie d'acqua.

  

giovedì 17 giugno 2010

Prima o poi tutto cambia.





Le “cose” prima o poi cambiano. Infatti nel passato “qualcuno” sosteneva che “tutto scorre”. Il frattale diretto di questa affermazione è il moto delle acque globali o delle nubi in cielo. Gli imperi, anche quelli più arcigni, sono alla fine “trascorsi”. Il movimento di base che emerge, che è possibile scorgere se si ha sufficiente sensibilità e voglia di riflettere, è proprio quello lento ed inesorabile dell’evoluzione energetica di ogni ambito del creato. Non intendo mettere sempre l’umanità al centro delle “operazioni” esistenziali. Il genere umano partecipa molto attivamente alla sinfonia della Vita ma non è l’unico attore o l’attore principale.

A proposito di “attori”, cosa c’è di più rispecchiante la realtà delle “maschere” raccontata anche da Pirandello, se non il mondo ovattato espresso dalla televisione? Mi ha sempre colpito, sin dalla più tenera età, la pubblicità relativa alla prima colazione con l’intera famiglia riunita. L’associazione dei colori delicati e della “pulizia” visiva a cui il telespettatore è sottoposto, è perlomeno simile alla funzione melliflua di un frigorifero che si apre, in pieno deserto, e mette in mostra tutto il proprio carico di bibite ghiacciate ed invitanti. Oppure paragonabile all’effetto sui succhi gastrici di una bella pizza invitante nei “pressi” dell’ora di pranzo. Infatti il vedere dei frollini che si gettano nella tazza di bianco latte, alzando gocce candide, rotonde, armoniche, porta l’osservatore a cercare di emulare la scena appena registrata nell’inconscio. Che dire poi della Nutella? Che dire, appunto; leggiamo un po’ qua:
 
Bruxelles. Nutella a rischio dopo il primo sì del Parlamento Ue all'introduzione, per ogni alimento, del miglior profilo nutrizionale. L'allerta è del vicepresidente del Gruppo Ferrero, Francesco Paolo Fulci, che avverte: il voto di oggi, se confermato, potrebbe mettere fuori legge la Nutella e la stragrande maggioranza dei prodotti dolciari.
Fonte: Yahoo

Ma come? Ma se la mangia tutti i giorni anche l’intera squadra dei campioni del mondo di calcio? Gli "eroi" di Berlino 2006! E vedi che risultati hanno ottenuto e che fisici si ritrovano. Cosa ci vogliono fare credere adesso? Che la Nutella favorirebbe l’obesità? Ma noooo. Beh, adesso che ce lo hanno “ventilato”, magari, potremo anche cambiare i nostri schemi mentali, no?

No all’emendamento che chiedeva l'eliminazione dei profili nutrizionali. Il Parlamento europeo in plenaria ha respinto, oggi a Strasburgo, l'emendamento dell'eurodeputata tedesca Renate Sommer (Ppe) che chiedeva l'eliminazione dei profili nutrizionali dalla normativa con cui l'Europa punta a regolamentare l'informazione sulle etichette alimentari al consumatore, ed in particolare i messaggi promozionali. "La nostra grande preoccupazione per la Nutella, come per la stragrande maggioranza dei prodotti dolciari - ha spiegato Fulci - è che oggi ci dicono di non fare messaggi promozionali, ma domani - e ci sono già alcune organizzazione di consumatori che spingono in questo senso - ci faranno scrivere come sulle sigarette: "Attenti è pericolosa, favorisce l'obesità", o magari ci metteranno delle tasse fortissime come hanno previsto di fare in Romania". Questo modo di procedere "mette veramente in ginocchio l'intera industria dolciaria, piccola, media e grande, e per questo dobbiamo continuare la nostra battaglia che è una battaglia di libertà per il consumatore".
Fonte: Il Messaggero  

Chissà perché Renate Sommer chiedeva l’eliminazione dei profili nutrizionali? Per una questione di libertà? Non so se sia mamma, questa persona. So solo che ciò che è “sporco” sta venendo progressivamente allo scoperto. Non ci vuole il parere dell’Europa per capire da soli certe cose. Ci vuole il parere dell’Europa, nel momento in cui la popolazione è stata talmente ammaestrata che non è più in grado da sola di decidere cosa sia meglio per sé e per i propri figli. In un mondo spiritualmente evoluto non occorrono leggi o associazioni che impongano determinati comportamenti, perché tutto ciò è chiaro, risaputo, percepito intimamente. E non ci sono interessi personali così forti da influire negativamente sulla collettività, perchè la colettività, gli altri, siamo ancora noi stessi.

Attraverso la bocca, noi passiamo ogni nutrimento. In questo modo siamo in grado, in perfetta autonomia, di comprendere cosa stiamo introducendo nel corpo. Lo capiamo dagli effetti che si manifestano nella totalità del nostro essere. Coloro che perdono il controllo del proprio peso è perché hanno prima perso il controllo del proprio equilibrio interiore.

Quando apro un vasetto di Nutella, mi succede qualcosa nello stomaco; una sorta di piccola rivoluzione si scatena richiedendo quella sostanza marrone e appiccicosa. Il profumo è un tentacolo che avviluppa i sensi e persino la “logica”. È persino sufficiente vedere il vasetto impilato in torri estatiche al supermercato. Il colore del prodotto, la trasparenza conferita dal vetro, l’etichetta familiare, il tappo bianco zigrinato… tutto concorre dentro di noi a “promuovere” questo prodotto, ancorato nelle nostre memorie ancestrali per qualche strano artifizio, penso legato al ricordo dell’ottimo gusto o a qualcosa di più subliminale. 

Ciò che si scatena è un qualcosa di “provocato”, di intenzionale nei propositi di chi produce l’alimento. Come per la sigaretta, per lo zucchero, per i videogiochi o per i giochi “autorizzati” dal Governo, per le mode, etc.

Siamo, insomma, indotti ad inglobare questa melassa marrone dentro di noi. Le leggende virtuose che circolano attorno al cioccolato vengono rinvigorite e veicolate ad arte. Il cioccolato: il cibo degli Dei. Per analogia viene mangiato? Per divenire noi stessi degli Dei? O perché mangiandolo gli Dei è garanzia di bontà dell’alimento? Quando Sitchin narra di ciò che hanno combinato gli Dei Anunnaki, beh… mi sembra che la saggezza sia andata veramente a pallino! Forse era colpa del cioccolato…

Scherzi a parte, è la “misura” il seme della sostenibilità. Infatti si dice che “ognuno è medico di se stesso”. Una scritta sul vasetto di Nutella non decreterà la fine di questo prodotto ma una necessaria livellazione della quantità ingerita per persona; inoltre la responsabilità viene demandata al pubblico, come è giusto che sia. Sono io che decido di alimentarmi con il tal cibo, di testa mia, nella buona e nella cattiva “sorte”.

Che dire allora della Nestle?

Nestlé premiata per la migliore comunicazione in ambito nutrizionale.
Uno stile di vita corretto - fatto di alimentazione varia e bilanciata e movimento fisico regolare - è il presupposto imprescindibile per una vita più sana.

Anche per questo, un'adeguata informazione nutrizionale è fondamentale per dare ai consumatori gli strumenti per scegliere in modo consapevole nel momento di fare la spesa.
E' quanto ripetono sempre più spesso medici, nutrizionisti e pediatri; ed è l’impegno di molte aziende alimentari che concentrano una parte importante dei propri sforzi proprio in questa direzione.
Nestlé Italiana, in occasione del salone internazionale di nutrizione pratica "NutriMi" tenutosi a Milano il 28 e 29 aprile 2010, è stata eletta come miglior azienda che comunica in campo nutrizionale: i fiori all'occhiello di Nestlé – in questo ambito – sono il progetto Nutrikid e il sito istituzionale www.nestle.it.
Entrambi i progetti vantano la collaborazione di medici, dietologi, nutrizionisti, pediatri e, nel caso di Nutrikid, anche del mondo della scuola e dell'editoria.
Nutrikid – realizzato in collaborazione con Nutrition Foundation of Italy e Giunti Progetti Educativi – ha coinvolto circa 170.000 bambini delle scuole primarie: si tratta di un percorso pratico e teorico volto a far conoscere i capisaldi di uno stile di vita corretto, grazie a un linguaggio chiaro e divertente. "Siamo molto focalizzati su giovani e giovanissimi", afferma Giovanni Praderio, Nutrition Health & Wellness Manager di Nestlé Italiana, "perché l'educazione per una corretta alimentazione deve cominciare sin dai primi anni".
"Grazie alla collaborazione con istituti e associazioni scientifiche, il sito www.nestle.it può contare su contenuti di prim'ordine. Senza dimenticare l’apporto del Nestlé Research Center di Losanna, che è considerato il più importante centro di ricerche privato dedicato alla nutrizione al mondo", conclude Giovanni Praderio.
Fonte: Nestle

  
Come al solito a "parole" non fa una piega il ragionamento velato di altruismo. Si sanno come usare i termini giusti, che fanno presa sulla sensibilità dei genitori, che "intortano". Intanto il livello di obesità, ad ogni età, aumenta sempre maggiormente. Ma non è solo questo; è il grado di dipendenza che viene mantenuto in auge. Dipendenza da tutto ciò che è esterno a noi. Come se la "felicità" fosse introducibile in corpo dall'esterno. Tutto ciò rivela mancanza di fiducia in se stessi e delega all'esterno quel potere che è invece solo interno. L'esterno è solo una droga, la via più breve ma poco duratura: un cortocircuito.

Mi sembra chiara e completamente svelata la partnership con l’Antisistema: industria, medicina, scienza, nutrizione, educazione, pubblicità, editoria… manca solo la politica in questo articolo.

Politica che sembra si sia data una mossa questa volta, in ambito europeo, propedeutico ad un forte richiamo per la politica degli Stati.

È tutto così chiaro! Tutto “intorno a noi”. Tutto dipende dal nostro grado di “apertura”. Noi siamo come Atlante: con il mondo e/o la “volta” celeste sulle spalle. Trasformati in “roccia” e richiamati adesso di nuovo alla Vita. Scegliamo il futuro migliore per ognuno di noi… è nostra facoltà!
 
 

mercoledì 16 giugno 2010

Armonia Sole Terra.




L’uomo è veicolato ed esprime fenomeni elettrico-chimici che generano un campo magnetico. Tale campo magnetico genera contemporaneamente attrazione e repulsione ed è caratterizzato dal comunicare con tutti gli altri campi magnetici circostanti, sino ad interagire con i campi magnetici più grandi collettivi, planetari, ecc.

Questo è il motivo per il quale, si dice, ognuno di noi ha le stesse responsabilità nei confronti della collettività e, più in generale, nei confronti della “tracciatura” del futuro. Le forze che si sono opposte e si oppongono al meccanismo del risveglio dell’umanità, agiscono proprio sul magnetismo umano individuale. L’Antisistema sa e conosce tutto ciò che è stato cancellato dai nostri “ricordi”. Ma la sua opera è solo negli interessi evolutivi globali. Nato ed autorizzato dalle nostre paure, ha provveduto, a modo suo, a custodire quanto ricevuto in “dote”: la nostra sicurezza. Infatti in tutto il tempo intercorso dalla sua creazione, l’umanità è sempre riuscita a sopravvivere. Parliamo di un lasso di tempo, per noi, non immaginabile, al cui confronto, la storia scritta nei libri, non è che una pallida lingua di nozioni semivere.

Il ruolo nativo dell’Antisistema è di natura protettiva

Ricorda un po’ la “vicenda” del supercomputer Hall 9000 di “2001 odissea nello spazio”: temendo di venire disinserito tenta di eliminare l'intero equipaggio.

Il ruolo attuale dell'Antisistema è di natura propulsiva per il genere umano.

Ogni forma di Vita tenta, per inarrestabile istinto, a sopravvivere a qualsiasi “cosa” o evento che possa rappresentare la sua ipotetica fine. È una reazione naturale, una legge, così come la verità espressa dal principio che “nella dualità c’è la spinta”. Giunti al cospetto della possibilità di morire si aprono nuove “vie” o porte contrassegnate dai flussi, dalle spire dei nostri campi magnetici in mutamento. L’unione dei nostri “vortici” crea sempre qualcosa di nuovo, una nuova possibilità figlia del livello di coscienza raggiunto e maturato sino a quel tempo. Per questo “mezzo” l’umanità è sempre andata avanti, generando nuove società a carattere vibrazionale diverso. Dalle caverne alle moderne abitazioni, dalle tribù alle unioni continentali.

La luce che emaniamo in questo momento è figlia della volontà di sopravvivere. La luce che emaneremo “domani”, sarà figlia dell’intento di “conoscersi” a fondo, andando oltre. Per fare questo, siamo e saremo aiutati, tramite cambiamenti anche della Madre Terra, che ci “ospita”. Perché in realtà il “tutto” è descritto dall’unione di tutte le sue “parti”, di cui l’umanità è un tassello dotato di grandi prospettive. Nella nostra possibilità e libertà di farci anche del male, abbiamo saputo misurare il nostro limite estremo legato allo smarrimento animico. La guerra ha scatenato le emozioni figlie della paura e siamo giunti a “raschiare il barile”.

Ora sappiamo cosa significa vivere in questa dimensione e sappiamo cosa è nascosto dentro di noi e, per analogia, il creatore sa cosa è nascosto in lui. Evocati i “demoni”, resili visibili, è possibile agire per operare la loro trasmutazione, conducendoli verso la luce della comprensione. Alla fine siamo e saremo “Uno”. 

"Quello che succederà è che dove avete sempre avuto campi magnetici costanti adesso avrete campi magnetici fluttuanti. Questo è parte di ciò che sentite. E' solo una situazione temporanea e probabilmente durerà soltanto pochi anni, ma causerà parecchi problemi ai vostri sistemi elettronici sul pianeta Terra finché non imparerete a radicare le vostre apparecchiature in modo diverso.

Osservate il Sole.
 
Osservate anche il sole mentre assume un nuovo ruolo. Originariamente il sole era programmato per spostare i suoi poli contemporaneamente con quelli della Terra. Questo avrebbe conferito alla Terra la spinta armonica magnetica necessaria per far ruotare i suoi poli e passare rapidamente ad un nuovo punto di partenza. Senza questa assistenza cosmica da parte del sole, lo spostamento della Terra avrebbe potuto richiedere troppo tempo e disturbare in modo permanente i suoi schemi di rotazione. Quest'azione magnetica di armonizzazione è il modo in cui questi spostamenti sono stati fatti in epoche precedenti. Adesso, anche se la linea temporale è stata spinta in avanti i poli sulla Terra non si sposteranno. Il sole, che doveva cambiare i suoi poli magnetici alla fine del 2012, è ancora vicino al suo programma originale. Ecco il nuovo ruolo del sole: quando il sole della Terra sposterà i poli magnetici questa prossima volta, questo coinciderà con il punto più basso del magnetismo della Terra. Questo è un momento magico per essere un essere umano. Carissimi, vi siete meritati quello che sta per succedere. Un miracolo è a portata di mano.
Carissimi, godetevi questa corsa. Sì, naturalmente ci sarà il cambiamento. Sì, naturalmente vi sentirete strani, strane emozioni. Potreste trovarvi a comportarvi come un bambino di tre anni senza una particolare ragione ed è meraviglioso. Tutto ciò che vi chiediamo è di non giudicare voi stessi. Sappiate che sta succedendo ad ogni persona sul pianeta e che quando scoprite di essere emozionati e spaventati senza alcuna ragione o ad avere pensieri negativi, si tratta semplicemente di questi campi magnetici distorti che non vi forniscono la base confortevole che avevate durante la transizione di questo processo di nascita. Pensieri negativi vaganti creano pochissimo, ma giudicare voi stessi per essi è molto distruttivo".
Fonte: Lightworker
 
* Opera di Simona Staccioli che ringrazio di cuore.