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venerdì 29 luglio 2011

Equilibristi di noi stessi.




Non c'è nulla da cui essere salvati.

Quest’oggi vorrei citare un intero capitolo dell’illuminante opera ‘Nient’altro che se stessi’ dell’amico Carlo Dorofatti (da cui proviene anche la prima espressione di questo articolo). 

Trovo queste 5 pagine talmente dense e intense da poter essere validamente portate a titolo di esempio del ‘come sia il giro del fumo’ a proposito del ‘luogo dove ci troviamo’. 

Trovo sensato, a volte, senza che diventi una forma di ‘comodità’, citare anche ampie parti del lavoro altrui, sempre nell’ottica della divulgazione di contenuti che si ‘percepiscano’ ad un livello vibrazionale tale da poter ‘aiutare’ coloro che sincronicamente ne hanno necessità, per primo 'me stesso'. A tal proposito, ecco una serie di costrutti altamente significativi:

Mentre leggete queste parole, soltanto pochi individui della vostra specie sono capaci di concepire se stessi come un’unica coscienza, un unico essere, che si esprime simultaneamente attraverso una moltitudine di forme apparentemente separate… Tra trent’anni ci sarà un numero sufficiente di oloidi funzionanti in modo perfetto che saranno in grado di partecipare coscientemente al ciclo finale di questo livello della Creazione.
 
Seguirà a queste 'trasmissioni' un periodo di anni durante il quale coloro che si saranno risvegliati al nuovo modo di essere, si radicheranno nella nuova coscienza unificata, e costruiranno con il potere collettivo che fluirà attraverso di loro, un campo bio-gravitazionale di intensità sufficiente ad attirare all’interno di sé, tramite un processo di espansione ritmica, il resto della vostra razza.

Questo sarà l’inizio del secondo periodo che avete davanti, il Periodo del Risveglio Planetario
Da ‘Trasmissioni stellari’ - Città mobili di luce - di Ken Karey

Sapete di che anno è questa ‘Trasmissione’? Il copyright è del 1982, ma il materiale è stato ricevuto tra la fine del 1978 e l’inizio del 1979. Se aggiungiamo trent’anni arriviamo a capire che gli anni a cui si fa riferimento sono quelli attorno al 2010, ossia i nostri

Quello che stiamo vivendo è ‘il Periodo del Risveglio Planetario’ e durerà per molto tempo. Questo è il significato delle ‘profezie’ sul 2012: una ‘fine’ ed un nuovo inizio. La fine di un ciclo ed il relativo nuovo inizio, una nuova pagina scritta nel calendario del tempo, dove per tempo mi riferisco a quello ‘naturale’ che influenza persino quello artificiale in cui siamo inseriti.

Citando il libro di Carlo Dorofatti potremo osservare come ciò che è stato ‘profetizzato’ in 'Trasmissioni stellari' abbia maturato la sua quintessenza nella mente illuminata di quest’uomo; la sua sintesi e lungimiranza vanno oltre alla normale prospettiva di cui mediamente si è ancora dotati. 

L’evoluzione della specie umana è talmente evidente, anche solo prendendo trent’anni di tempo, che sarebbe da stolti negare un’evidenza, che ormai non può più sfuggire persino all’operato sensoriale di quella parte di noi in lenta rianimazione. Rimanendo ben strutturati nella nostra centralità, leggiamo le pagine che seguono, avendo una buona intonazione energetica di rigraziamento verso se stessi, l’autore e la sicronicità che ha portato ai ‘risonanti’ queste profonde nozioni relative all’impasto in cui siamo inseriti e di cui siamo fatti. Buona lettura.

La visione olistica.
Permettetemi di scolpire una sorta di ‘tavola’, corrispondente ad una sintesi che ritengo in questo momento piuttosto valida. 
  1. La realtà percepita non è tutta la realtà, ma una dimensione spazio-temporale limitata dell’ologramma universale, determinata dai nostri sensi e dalla nostra mente. 
  2. Il ‘principio’ umano e la sua storia cosmica sono molto più estesi della concezione comunemente maturata.
  3. Dio è l’assoluta estensione dei concetti di realtà e di esistenza
  4. Ogni oggetto, concetto, valore, ente, significato e percezione non è altro che una proiezione della nostra coscienza, tuttavia essi pre-esistono in potenza, divengono reali ed agiscono. 
  5. La Volontà (intesa come energia scatenata dalla nostra autentica natura creativa interiore) è il moto della nostra coscienza e, quindi, di ogni realtà possibile. Pertanto è l’essere umano che determina e stabilisce i confini della realtà, della sua comprensione, e del suo potere. 
  6. L’Universo è un progetto evolutivo.
La percezione della realtà.
Quindi vi offro la mia contemplazione verso l’infinito universo e gli innumerevoli mondi.
Giordano Bruno, sull’infinito universo e gli infiniti mondi.

Per indagare il concetto di ‘realtà’, dobbiamo partire dal presupposto che quanto i nostri sensi fisici percepiscono non sia altro che uno dei possibili aspetti della realtà, ovvero una manifestazione determinata dalle nostre possibilità percettive ed elaborative. Si tratta di una mediazione tra una realtà oggettiva e i nostri sensi. Possiamo definire la realtà consensuale che ne risulta come ‘il piano di esistenza’. 
 
Il piano di esistenza è il risultato consensuale (di specie), convenzionale e quindi illusorio, dell’incontro tra ciò che è e quanto può essere distinto e percepito attraverso l’esercizio dei sensi: la nostra realtà è una convenzione. Tra la realtà dei sensi e ‘ciò che è Reale’ esistono livelli intermedi di realtà i quali rappresentano i ‘piloni del ponte’ verso l’Assoluto.
 
All’inizio di questo ipotetico ponte troviamo la nostra personale opinione della realtà, la realtà soggettiva di ognuno, mediata dall’interpretazione personale degli eventi e dei significati.
 
Il livello successivo è rappresentato dalla realtà consensuale determinata dalla pecezione e dalle capacità di elaborazione proprie dell’attuale specie umana (mente di razza) terrestre. È quanto precedentemente abbiamo definito con il termine ‘piano di esistenza’, ovvero la realtà mediata e tradotta dai nostri sensi.
 
A questo punto, per procedere oltre, dobbiamo supporre che la stessa realtà ‘fisica’ sia qualcosa di più esteso rispetto alla porzione a noi sensibile. Pertanto indagare i confini della nostra realtà significa piuttosto esplorare i confini della nostra percezione e, immaginando di poter sviluppare una sensibilità diversa o più estesa, modificheremmo sostanzialmente la ‘realtà’, in quanto verrebbe cambiato o esteso il piano di esistenza di riferimento.
 
In estrema sintesi la metafisica sostiene che il nostro Universo sia un campo di leggi attraverso il quale l’Essere trova una possibile espressione. Esistono tanti Universi, ognuno dei quali rappresenterebbe una manifestazione sempre originale ed irripetibile dell’Assoluto. Un qualsiasi Universo è un espressione del Reale, mediato da ‘leggi’.
 
Anche secondo il mito gnostico esistono forme elevatissime di Coscienza le quali si espandono ed evolvono attraverso innumerevoli Universi, intesi come differenti possiblità di esperienza dell’Essere. Il nostro Universo è ‘l’Universo delle Forme’ ed è proprio l’Uomo, inteso come essenza spirituale, quella Divinità Primeva che, attraverso le Forme ed il loro significato complessivo, deve far propria l’esperienza della molteplicità e del divenire per reintegrarsi in una più evoluta espressione della Coscienza.
 
Caratteristiche fondamentali dell’Universo delle Forme sono la molteplicità, la diversità e la dinamicità.
 
È un Universo che, a sua volta, si articola in mondi differenti (definiti mondi paralleli), ognuno dei quali si basa su parametri di densità, dimensioni e direzione temporale specifici, ‘vibrando’, per così dire, su frequenze distinte.
 
I diversi mondi coesistono e si compenetrano, ma sono distribuiti su differenti ‘stati percettivi’ e, pertanto, sono separati e distinti l’uno dall’altro, pur costituendo, nel loro insieme, il medesimo Universo, condividendone le leggi fondamentali e la direzione evolutiva

Noi viviamo in uno di questi mondi e, all’interno, dei suoi parametri specifici, determiniamo il nostro piano di esistenza.
 
Ogni mondo (dimensione) si struttura su particolari rapporti di leggi, in quanto le leggi universali trovano una precisa ed esclusiva combinazione, funzionale alla manifestazione di quella data espressione possibile della forma, su ogni mondo possibile nei limiti dei confini dell’ologramma universale genericamente considerato.
 
La psicologia o le scienze umanistiche indagano i processi del quasi-reale, così come la fisica e pure la chimica e la biologia spiegano i meccanismi, convenzionali quanto vincolanti, dello spazio/tempo e delle forme materiali sul nostro piano di esistenza (forze nucleari, elettromagnetismo, gravità).
 
Dietro questa ‘facciata’, dunque, opera la più estesa natura del nostro mondo, uno dei tanti mondi paralleli possibili, cioè, come abbiamo detto, la struttura di matrici di realtà a loro volta riconducibili alle leggi fondamentali costitutive dell’Universo nel suo insieme.
 
La metafisica si occupa, in particolare, di questo più profondo livello della realtà, indagandone la cosmologia e l’etica al di là dell’illusione sensoriale e materiale e, di conseguenza, le estensioni spirituali. Al di là dell’Universo e dei suoi mondi siamo condotti all’Essere: la completezza della Coscienza, ove opera la Magia.
 
I ‘piloni del ponte’ e gli stati di coscienza ad esso riferibili sarebbero quindi progressivamente costituiti da:  
  1. Percezione Soggettiva: realtà individuale. Opinione di Realtà. 
  2. Percezione Consensuale: piano di esistenza. La Materia. Il Corpo Fisico. 
  3. La Nostra Dimensione: uno dei mondi possibili fondato su matrici esistenziali fondamentali. Il nostro Corpo Multidimensionale. 
  4. L’Universo delle Forme: l’insieme dei mondi e delle dimensioni possibili, fondato su leggi e archetipi primordiali. Il nostro Corpo Temporale. 
  5. Il Multiverso: l’insieme degli Universi possibili. Il nostro Corpo di Luce. 
  6. L’Essere: il Reale, non mediato da opinioni, da sensi, da matrici, da leggi o da archetipi. Ciò che È. La Coscienza. Il Corpo Causale. La percezione di Dio.
In pratica è dal primo scalino, la percezione soggettiva, che si parte per scalare la percezione del Reale, attraverso lo sviluppo della consapevolezza dei diversi livelli di realtà descritti, fino all’Assoluto.
 
L’essere umano, infinitesima particola di materia nell’immensità del possibile, operando su se stesso e agendo sulla realtà, può e deve, in virtù della sua costituzione spirituale, riappropriarsi di una essenziale funzione: essere lui stesso il ‘ponte’ tra la materia e l’Assoluto, tra le forme, le dimensioni e il loro significato ultimo; imparare a ‘rivestire d’anima’ tutti gli eventi, tutte le manifestazioni interiori ed esteriori che accadono, per comprendere il linguaggio del divino nell’umano e giungere a quella Grande Opera che riconduce le parti al Tutto, il momento all’Eternità, il divenire all’Essere.
 
Il pensiero e la gabbia della mente.
La mente non è noi: tutti i nostri pensieri vengono da una Mente ben più vasta della nostra, universale.
Sri Aurobindo
 
Il pensiero non è qualcosa che produciamo, ma una ‘sostanza’ nella quale siamo immersi. È il nostro habitat naturale, nel quale agiamo e creiamo effetti e rispondenze. Noi infatti ‘elaboriamo’ pensiero, non lo produciamo: il pensiero non è parte di noi, non ci appartiene. Siamo abituati ad indentificarci nei nostri pensieri, ma la verità è che noi siamo solo il canale attraverso il quale scorrono.
 
L’essere umano partecipa ad un ecosistema multidimensionale di energia-pensiero. L’uomo riceve pensiero elaborato da specie ‘inferiori’ (meno complesse) ed elabora pensiero-cibo per specie ‘superiori’ (più complesse), all’interno di una vera e propria ‘catena alimentare’.
 
È interessante considerare che noi, nella nostra attuale condizione, non solo non produciamo pensiero, ma non siamo neppure fruitori del pensiero che elaboriamo, o meglio, non lo siamo in tempo reale. Quando crediamo di pensare, ci stiamo semplicemente ricordando di aver elaborato ‘qualcosa’ che la mente ha adattato a sé, rielaborando i nostri pre-giudizi.

Praticamente viviamo in una ‘differita’ della realtà, riveduta e corretta dalla mente.
 
Se viviamo in un’illusione della mente, come possiamo ‘essere’?
 
Se non pensiamo, come possiamo ‘agire’?
 
Noi non siamo mai nel ‘qui e ora’, ma sempre nel passato o nell’idea del futuro, comunque elaborata secondo il nostro schema di abitudini e di preconcetti.

Noi viviamo nel ‘ricordo’.
 
Usare davvero il pensiero significa essere capaci di una consapevolezza e di un potere che abbiamo disimparato ad applicare. E ricordiamoci che l’elaborazione del pensiero non avviene nel cervello. Il cervello è solo un coordinatore della mente: l’elaborazione del pensiero è un atto che riguarda tutto il nostro corpo ed in particolare alcuni organi come l’intestino e il cuore.
 
Ma questo ‘pensiero’, che canalizziamo ed elaboriamo, che ci permette di elaborare la realtà e di partecipare ad un ecosistema di intelligenze, è proprio quello che ci serve per evolverci? Intendo dire, non solo per progredire e per svilupparci come specie senzienti, ma per evolverci come Coscienza?
 
La vera coscienza, la vera consapevolezza, è libera dai vincoli della mente. È libera dai processi mentali, emancipata dal pensiero che costringe la nostra percezione entro i limiti dei sensi, delle tre dimensioni e del tempo. Quando siamo consapevoli siamo semplicemente ‘qui’, e quindi dappertutto, ‘ed ora’, e quindi nell’eterno. Non esiste altro luogo e soprattutto non esiste altro tempo, non esistono i vincoli del passato, le limitazioni del ricordo e della memoria che ci costringono entro schemi e processi vecchi, abitudinari e pre-programmati, da noi stessi o da altri

E non esiste la tensione del futuro che mai ci permette di essere ciò che siamo

Il flusso di pensiero cessa finalmente. Da quel momento, in quel momento, siamo noi ad essere, a produrre il Pensiero.
 
Solo se riusciamo ad emanciparci dal ricordo possiamo essere nel presente. Ma non basta: solo se riusciamo a uscire dal flusso del pensiero possiamo eludere i programmi che ci allontanano dalla realtà di noi stessi e delle cose. Non si tratta solo di smettere di vivere nel ricordo e quindi di usare finalmente il pensiero in tempo reale, ma di uscire dal flusso del pensiero elaborato, di cominciare a ‘Creare’ il pensiero, essere il pensiero, anzi, superare l’idea stessa di pensiero.
 
Questo è possibile solo se ne siamo fuori: allora la mente, che genera l’illusione dei sensi e del tempo, si ferma e nasce la percezione del Vero, la consapevolezza del Reale.
 
I flussi di pensiero, che permettono lo sviluppo delle specie viventi, sono il trampolino ma anche la gabbia dell’evoluzione superiore, il confine che le forme-ponte devono trascendere. Sui flussi di pensiero viaggiano i limiti del pre-concetto e sono essi stessi il supporto dei programmi di controllo mentale architettati da noi stessi così come da forze sfruttatrici e predatorie.
 
La meditazione è non-mente, non-tempo. 

Fermare la mente significa fermare il tempo (concetto caro ad Osho ma anche tipico del Buddismo Tibetano – si legga a questo proposito ‘Spazio, Tempo e Conoscenza' di Tarthang Tulku).
 
Sappiamo che i flussi di pensiero non conducono solo la sostanza-pensiero da elaborare ma per loro natura trasportano idee pre-elaborate, ovvero programmi mentali, e sono direttamente connessi con la struttura temporale della nostra realtà, dove burattini e burattinai condividono un’illusione e sono persi, sebbene in modi diversi, nel medesimo dramma umano: la distrazione della consapevolezza individuale (realtà).
 
Approssimandoci al 2012, e comunque già da alcuni anni di questa potenziale Nuova Era, le linee energetiche planetarie vengono man mano ‘resettate’, come effetto dell’allineamento galattico (che peraltro altererà il campo magnetico terrestre, altro supporto ai processi di controllo).
 
Tutto questo produrrà nuove e straordinarie condizioni di rinnovamento spirituale, ma la densità temporale, e quindi il flusso di pensiero che attraversa il nostro mondo, si sta già riducendo sensibilmente, dandoci la possibilità quindi di sfruttare un momento eccezionale per liberarci dal ‘baco’, esprimere appieno la nostra possibilità di coscienza, emanciparci dall’illusione della mente e dai programmi di controllo, essere finalmente produttori di pensiero e quindi svolgere appieno il nostro ruolo di forme-ponte, irrorando l’esistente con il nostro pensiero prodotto e avvicendando così le forze vicarie della natura che hanno finora presieduto ai processi evolutivi di questa potenziale realtà.
 
Essere legati al pensiero o essere preoccupati per i fenomeni che possono riguardarci nel nostro prossimo futuro significa non cogliere quanto davvero sta accadendo e, anzi, rischiare di operare al fine di trovare ‘soluzioni’ per evitare possibilità straordinarie che a volte vengono percepite (o fatte percepire) come problemi.
 
Il vuoto del pensiero è la libertà dell’anima.
'Nient’altro che se stessi - Incanti e disincanti della nuova era' di Carlo Dorofatti

In pratica ci troviamo in una ‘bolla’ tra le tante possibili che, in definitiva, abbiamo scambiato per ‘Casa’ quando, invece, costituisce solo ed esclusivamente una tappa del percorso verso ‘Casa’

Sta a noi ‘capirlo’ ed agire di conseguenza, sempre che non si preferisca stazionarvi più a lungo per assaporare l’esperienza suadente dell’oblio. Lontani da sé, lontani dal cuore

Un sentito ringraziamento a Carlo per questa lucida visione dello ‘Stato dell’Arte’.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

domenica 26 settembre 2010

L'informazione vivente dell’energia vitale.




“Vi invitiamo ad abbandonare le concezioni storiche dell’esperienza umana e di ritornare al vostro naturale livello di coscienza.
Il vostro corpo umano è stato progettato per permettere alla vostra coscienza di rimanere in equilibrio sulla cresta dell’onda della creazione – nel preciso istante in cui l’onda eterna ed unica si frantuma nel molteplice, formando i mondi lineari del tempo. In quanto rappresentate le proiezioni dell’eternità, le terminazioni nervose di Dio-nella-materia, rimanete consapevoli dell’unità eterna, anche mentre sperimentate voi stessi come parte del tessuto materiale differenziato.
 
Essere l’Uno e contemporaneamente la molteplicità-questa è la vostra vocazione, il vostro fine, il destino ultimo della vostra razza.

Non rimanete sopiti sotto l’incantesimo della materia, guardate al di là delle descrizioni della realtà fornite da coloro che tentano di dirigervi dall’esterno. Apriteli all’informazione vivente dell’energia vitale che cresce in voi. Questa informazione è viva ed è l’unica guida di cui abbiate bisogno. Nel più profondo del vostro animo avete sempre saputo queste cose. Dietro i ruoli e le illusioni che la società vi impone non siete separati dalla fonte della Vita, né dall’intelligenza che progetta ogni forma e struttura e vi soffia dentro il respiro vitale”.
Fonte: “Trasmissioni Stellari – Il terzo millennio” di Ken Karey

La musica, le immagini, le parole giustamente “intersecate” alle nostre emozioni, la memoria, il senso ultimo che percepiamo risalire dalle nostre profondità… tutto insieme conferisce l’esperienza del tornare all’Uno: un grande potere allora si espande senza centro alcuno. La dilatazione della nostra essenza è totale e armonica. Questa esperienza ho avuto come regalo mentre scrivevo queste righe…

Insieme siamo Uno 

 

lunedì 6 settembre 2010

Allergia al pelo del gatto? Cosa c'è "sotto"?





Vorrei "partire", sottolineando uno spiacevole fatto che coinvolge circa il 3% degli italiani:
 
"L’allergia al pelo dei gatti colpisce in media il 14 per cento dei bambini e dei ragazzi tra i 6 ed i 19 anni e il 3 per cento del totale della popolazione nazionale. È un problema che quindi non può essere sottovalutato, anche perché i sintomi provocati da questa allergia sono molto fastidiosi:
  • lacrimazione agli occhi
  • prurito e bruciore
  • congiuntivite
  • starnuti ripetuti
  • tosse insistente
  • rush cutanei
  • raffreddori persistenti
  • asma.
A causare questa antipatica allergia è un allergene, la proteina Fel D1, prodotta dalla  saliva del gatto e depositata sul suo mantello durante le normali pulizie giornaliere. Quando una persona allergica tocca o inala una di queste piccolissime particelle, il sistema immunitario reagisce espellendo una sostanza chimica chiamata istamina
Fonte:
www.bellisubito.com 
 
Si direbbe che gli amici felini siano un vero e proprio flagello per gli umani, sempre più cagionevoli e delicati. Abbiamo imparato però che tutto ciò che “ci succede” è solo opportuno e nulla è per caso. Il Dr. Hamer ha trovato i nessi che legano le cause “interne” o emozionali allo sviluppo delle malattie, dando ampie spiegazioni sui perché delle conseguenze che derivano da comportamenti non in linea con il processo evolutivo personale. 
 
Il dato di fatto inequivocabile è che il corpo è perfetto! Il frattale, la prova di ciò, direttamente osservabile è la Natura che ci circonda. Noi facciamo parte della Natura, per cui siamo "perfetti", almeno nella bio organicità. Il mio concetto di perfezione l'ho già descritto altre volte. La perfezione a cui intendo, descrive uno stato di "saggezza" naturale dell'organismo, a prescindere dal "tempo" in cui si trova o versa. È insomma una perfezione "itinerante", semovente, una summa che muove i fattori ma non il suo risultato.

Il corpo ha tutte le capacità per guarire se stesso, allorquando l’equilibrio esistenziale viene meno. La perfezione è una frequenza legata al presente che non mina il processo dinamico dell’evoluzione in cui il corpo si adegua di conseguenza, trovando un nuovo “assetto” o una rinnovata perfezione.
 
Bene! Andiamo avanti. Riporto un breve “pensiero” della Dott.ssa Gabriella Mereu:
 
“…Un giorno, durante una visita omeopatica ad un paziente che non riuscivo a curare dalla sua allergia, mi venne un'idea: pensai, se l'omeopatia non è un rimedio ma un principio, io allora questo principio potrei usarlo anche solo verbalmente.
Cioè, se come ho tante volte constatato durante la mia esperienza di medico omeopata, la malattia è sempre, o quasi, di origine psicosomatica, io potrei applicare la legge dei simili (curare il male con lo stesso male), che è alla base della medicina omeopatica, non con un preparato omeopatico, ma con le parole.

Avevo altresì imparato che la malattia è un'espressione che non fa altro che rivelare in maniera metaforica un vissuto emozionale, che ha portato alla malattia stessa.
A questo punto pensai che avrei potuto fare omeopatia verbale se, sciogliendo la metafora, avessi detto al paziente quale era il male morale che lo aveva portato alla malattia…”.
Fonte: www.macrolibrarsi.it
  
E possibile iniziare a notare la convergenza tra rimedio materiale e "parola", ad evidenziare il potere personale di guarigione tipico, ad esempio, degli Sciamani. Senza rituali troppo evidenti, senza necessità di complicate pratiche d’ogni tipo. Una parola capace di introdurre una emozione ha la capacità di instillare il fenomeno della guarigione altrui. Ma la persona che “riceve” deve essere disposta a “ricevere”, deve accettare, fidarsi, volersi bene, volere guarire. Altrimenti il guaritore nulla potrà, perché non è in “casa” sua. A tal proposito è meravigliosa la capacità acquisita dal Dr. Eric Pearl di spiegare questo "meccanismo":
 
“.. Il rituale pervade le tecniche di guarigione. I rituali riempiono una moltitudine di vuoti, compresa la sensazione di non essere abbastanza. Perpetuiamo poi tale vuoto creandogli attorno un rituale, e poi perpetuiamo il rituale creandovi attorno la bellezza… e bellezza attorno a bellezza. Alimentato da tale bellezza, il rituale, in maniera artistica, torna a perpetuare il vuoto
La prima domanda che mi veniva posta era: Stai usando delle protezioni?
Contro cosa? Chiedevo, guardandomi dietro alle spalle. Non lo sapevano. Sapevano soltanto che gli era stato detto di proteggersi da qualcuno a cui era stato detto di proteggere se stesso da qualcuno, a cui era stato detto di proteggere se stesso. Usi e costumi, onorati dal tempo, tradizioni secolari. Ma chi ha iniziato questo processo? E perché?”.
 
Io un nome ce l’ho: Antisistema. Continuiamo.
 
“… Se una verità lampante viene passata attraverso i secoli, e la verità è la verità, allora ci saranno serie possibilità che sia valida ancora oggi. Ma se qualcosa allora era considerata falsa, e la verità è ancora la verità, allora la cosa falsa rimane falsa. Sarà molto più vecchia, ma sempre falsa…”.
 
Ecco spiegato in modo molto semplice come mai le religioni abbiano perso potere, proseliti e credibilità e il perché cerchino di “aggiornarsi” sulle ceneri degli errori del passato: segno di ampia falsità portata avanti con imposizione di verità sulle comunità assoggettate. Come si spiega il gran “lavoro” di Papa Wojtyla se non in questi senso? Egli fu un “timoniere” lungimirante e molto abile.
 
Passiamo tantissimo tempo a proteggerci da qualcosa che non esiste, e quindi non deve destare sorprese se non abbiamo tempo per ciò che esiste… Semplicemente osservavo con la meraviglia di un bambino. Nessun attaccamento, costrizione, rituali o paure. Soltanto pura e semplice guarigione proveniente dall’Universo…”.
Fonte: “La riconnessione” di Eric Pearl
 
Veniamo a noi, ossia all’allergia da pelo di gatto ricoperto da saliva di gatto! Che cosa sia l’istamina lasciamolo perdere, così come il cosa provoca, ma sottolineiamo solo alcuni concetti:

"Dagli effetti dell'istamina sull'albero circolatorio comprendiamo la sua azione nel controllo del volume ematico e, quindi, del contenuto di acqua nel nostro organismo…
Allo stesso modo, capiamo quanto suddetto dall'assunzione del cloruro di magnesio che viene da molti definito "calcio-antagonista naturale" che oltre che favorire la diminuzione della ipertensione fa abbassare i livelli di istamina, riducendo intolleranze ed allergie".
Fonte: Wikipedia

Dunque, stralciando le informazioni che non riusciamo a capire, quelle troppo tecniche, cosa ne emerge? Che esiste qualcosa alla portata di chiunque, ossia il Cloruro di Magnesio, che può dare una mano a neutralizzare gli effetti dell’istamina a livello allergenico

Ma si può fare ancora di più! E per illustrare questo principio, renderò noto quello che ho fatto io. 

Da qualche settimana abbiamo in casa uno splendido gattino nero e da qualche settimana io ho sviluppato la "famosa" allergia. Conscio che in questa maniera non potevo andare avanti, riempiendo tutti i fazzoletti di casa e starnutendo a raffica come una caldaia a vapore, oltre a tossire in maniera pericolosa e sentire una compressione fastidiosissima ai polmoni, mi sono deciso a fare qualcosa. Che cosa? Essendo “allergico” in primis ai dottori, ho consultato la mia sfera magica: internet!  E il responso quale è stato?

Rimedio omeopatico Histaminum 9 CH,  antistaminico naturale che interviene sul sintomo allergico, tubetto con granuli, costo di 4,5 euro Euro nella prima farmacia di zona. 

Per coerenza tengo a precisare che sono anche sotto "copertura" di Vitamina C (Erbamea - Vitamina C 300 - Capsule vegetali - 1 compressa al giorno) da circa una settimana.

Mia moglie mi compra il tubetto e prendo soli 3 granulini dolci da lasciare sciogliere sotto alla lingua: tempo 1 minuto. Mi osservo e cosa succede? Che sono trascorse due settimane e i miei sintomi sono scomparsi
 
Ovvio che rimango meravigliato, perché in Internet si diceva di dover fare anche un vaccino omeopatico e un esame per trovare la giusta dose. Troppe beghe per me. Per cui mi sono messo in testa che quel rimedio acquistato fosse “il rimedio”: stop! E così è stato.

La prassi sembrava essere di continuare a prenderlo come sintomatico, ma probabilmente la “traccia lasciata nel mio sistema immunitario dalla sua prima inoculazione, ha provveduto a “rieducarlo”. Alla base c’era sicuramente una sorta di “trauma” emozionale legato alla mia infanzia.
 
Potrei scrivere che ho anche chiesto alla memoria dell’acqua di guarire, ma non intendo ricadere in ciò che Pearl ha messo in evidenza più sopra. Non c’è stato nessun rituale, solo la mia intenzione di volerne "venire fuori", eliminando alla radice la causa scatenante la reazione allergica.

Faccio notare che mi è successa la stessa cosa quando ho finalmente deciso di guarire dalla tosse cronica che mi affliggeva, come descritto qua.

Veniamo convinti di essere ammalati, allergici, fragili, separati dalla condizione di salute naturale da barriere mentali, credenze, illusioni, incantesimi, ignoranza, etc. Ciò è possibile perché non abbiamo più memoria di noi e le spire dell’Antisistema si possono inserire in tutta tranquillità. Viviamo in una dimensione “polare” che prevede o determina ciclicità. Le regole di ampiezza di questi cicli le decidiamo noi e dovremmo imparare a livellarli il più possibile al fine di acquisire maggiore equilibrio.

"La polarità è uno stato d’essere in cui parte di se stessi e di altri sostengono gli opposti in termini di forma-pensiero e di esperienza e di espressione di vita.
 
Tutti questi tipi di opposti continueranno ad esprimersi ed a rappresentarsi fino a che la polarità non viene unificata al proprio interno nell’atto dell’ascensione; a quel punto nella vostra danza di vita il cerchio si modificherà. Nella padronanza del Linguaggio di Luce, quelli che ascendono unificano i poli fino ad un certo grado. Il Linguaggio di Luce è un linguaggio in ascensione di suono, tono e movimento che mette fine agli opposti ed instaura l’unità, dopo che le polarità sono state integrate al proprio interno. Per ogni opposto che avete nella vostra danza di vita, ne esiste in sé un altro espresso come vite parallele sui piani paralleli e non fisici che circondano la terra. Tale è il motivo per cui ogni persona nella vostra vita costituisce anche uno specchio per un’espressione di vita parallela che state sperimentando in contemporaneità alla vostra espressione di vita fisica.  Perché, per ogni persona per la quale provate antipatia o disprezzo nella vostra circostanza di vita, voi avete delle vite parallele in cui vi comportate in modo analogo. Allorché la vita parallela viene integrata e si perdona l’altro per ciò che disprezzate ed odiate in lui, dentro di voi l’unificazione degli opposti può dirsi completa".
Fonte: Stazione Celeste

Ogni volta che capiamo o ricordiamo e applichiamo quella giusta sensazione, sapore, colore, emozione, proseguiamo verso quello stato di unificazione degli opposti, verso la “terra promessa” della nostra illuminazione.
 
"Cristo è l'essere unificato unitario la cui consapevolezza tutti condividono. È l'essere che ha sacrificato, per un certo periodo, il proprio senso di identità unificata, ricoprendosi della materia di un pianeta affinché una specie potesse condividere la sua vita. Si è addormentato per sognare un processo evolutivo che lo avrebbe lasciato, al suo risveglio, rivestito di un corpo fisico composto di molte cellule umane.
La prima venuta di Cristo si verificò quando, per la prima volta da che la vita era comparsa sulla Terra, la coscienza totale si risvegliò nella struttura di un uomo: Gesù di Nazareth.
Tramite Gesù, il Cristo camminò sulla Terra ed iniziò a preparare la popolazione umana. Insegnò agli uomini dell'Impero Romano, confinati nella materia, ad agire in maniera opposta a tutte le loro inclinazioni abituali: ad amare il proprio nemico, a dar via tutti i beni materiali, ad essere umili e così via. Insegnò alla gente come infrangere uno ad uno i princìpi basilari di cui a quel tempo si serviva Satana per regolare il mondo conosciuto.
Dopo l'Ascensione di Cristo, i suoi seguaci sistemarono in un libro i suoi insegnamenti e la storia della sua vita. Questo libro fu scritto durante un periodo storico in cui gli esseri umani non possedevano alcuna conoscenza scientifica: né il concetto dell'evoluzione, né alcuna teoria ologrammatica, e nessun'altra comprensione se non quella dei fattori più rudimentali dell'esistenza su questo terzo pianeta della stella che si chiama Sole. Ciononostante, esso si dimostrò una terribile minaccia per i governi che erano al potere. Satana sapeva che avrebbe dovuto dedicare ad esso tutto il suo impegno se non voleva risultarne totalmente distrutto. Sapeva che se la gente avesse iniziato a comportarsi secondo le informazioni che quel libro conteneva, la sua influenza avrebbe finito per cessare del tutto. Perciò escogitò un piano ingegnoso, al fine di usare proprio il potere di quelle informazioni per impedire la loro effettiva applicazione.
Organizzò una grossa struttura burocratica intorno ai semplici insegnamenti di Gesù. Mobilitò migliaia di interpreti 'ufficiali' entro un clero elitario e li mandò fra le masse per infastidirle, per confonderle, per ispirar loro pregiudizi di ogni genere verso il messaggio di Cristo. Non si curava di coloro che adoravano Cristo superficialmente, purché continuassero nei fatti ad adorare i loro beni materiali. Non si curava di coloro che si dedicavano al servizio degli insegnamenti di Gesù solo a parole, senza metterli in pratica.
La sua manovra principale per distrarre gli esseri umani dal messaggio di Cristo, fu quella di esaltare il messaggero ed il meccanismo del messaggio, ignorando al contempo la sostanza di ciò che veniva insegnato. Il richiamo ad assumersi personalmente le proprie responsabilità ed a rendere operanti gli insegnamenti di Cristo nella vita quotidiana, si perse nell'adorazione del crocifisso e, più tardi, nell'adorazione delle scritture. Il messaggio di Gesù di liberarsi dall'influenza della materia e di essere colmi di Spirito Santo, fu sepolto sotto un catalogo di verbosità religiose e di interpretazioni dogmatiche. Vennero incoraggiati in nome del Signore il moralismo ed il fanatismo, e molti morirono per difendere interpretazioni che nulla avevano a che fare con le semplici verità di Gesù".
Fonte: Trasmissioni Stellari di Ken Carey

Ecco la spiegazione dell’invenzione della burocrazia e la sua vera “utilità” ai fini dell’Antisistema. Ci terrei a sottolineare che questo messaggio è per tutto il mondo, a prescindere dalla terminologia utilizzata dall’autore. Se inserite i nomi appropriati, relativi ad ogni religione, il succo del discorso non cambia. È andata così in ogni luogo sulla Terra, a prescindere dagli “attori in ballo”. Ad esempio la figura di Satana è quella dell’Antisistema; non lasciamoci prendere dalle sottigliezze perdendo il messaggio “enorme” contenuto tra le righe.
 
Vorrei ribadire allora questo elenco di veloci riflessioni, basato sulla constatazione dei fatti e sulla mia storia personale:
  • non esistono allergie
  • il corpo è sempre perfetto
  • la malattia è dovuta a un nostro errore di conduzione di Vita
  • il corpo si cura da solo ritornando alla perfezione
  • dobbiamo permettere i meccanismi naturali della perfezione
  • il rimedio ultimo è la nostra “voglia” di essere sani
  • siamo solo noi i responsabili della nostra salute
  • non occorre un rituale, nemmeno un guaritore
  • occorre non cadere nel rumore di fondo della "burocrazia" messaci a "disposizione"
 
Un simpatico saluto dal nostro micio tutto nero :)
 
 

domenica 5 settembre 2010

La fiamma del perdono unisce gli intenti.



È domenica e vale la pena rispettare la regola del riposo, per cui oggi necessiteremo di alcuni input riflessivi, meditativi da leggere e lasciare “lavorare” dentro di noi in estrema leggerezza:

1) “…L'unica abitudine che dovete coltivare, per quanto ciò possa andare contro i condizionamenti e le tradizioni della vostra società, è quella di rilassarvi e di lasciarvi andare, perché ciò vi permette di avere una visione chiara ed accurata del mondo fenomenico e della Presenza Eterna da cui esso ha avuto origine. Un simile stato di coscienza vi permetterà di sfruttare il flusso energetico e l'aumentata consapevolezza che scorrerà attraverso la terra durante l'espansione dell'intervallo di non tempo, e massimizzerà l'influsso stabilizzante che da voi si irradierà verso l'ambiente circostante… “.
Fonte: Trasmissioni Stellari di Ken Karey

2) “…Il vostro pianeta si trova sull’orlo della massima trasformazione. La forma di tale trasformazione ha molte espressioni e siete voi – il collettivo – che influenzerà gli esiti in modo più o meno intenso. Alcuni di questi esiti, di queste possibilità, realizzano le profezie di distruzione e purificazione planetaria. Altre linee temporali, altre espressioni, rivelano un esito diverso. Una variazione improvvisa e inattesa della coscienza umana potrebbe mettere in ginocchio i Controllori, che hanno influenzato così negativamente il vostro destino. E ci sono centinaia di altre possibili linee temporali, fra queste due polarità. Ci sono, nella vostra società, interessi occulti che desiderano farvi restare sotto ipnosi, che desiderano che restiate nell’illusione di essere limitati ad una sola linea temporale, ad una singola esperienza di vita, perché è così che la pensano. Ma voi, nella vostra natura, possedete la capacità di cambiare linea temporale e alterare le probabilità di qualsiasi evento all’ultimo minuto – che sia personale o collettivo. Non diciamo che questo sia “positivo”. Lo diciamo come un dato di fatto che riguarda il vostro potenziale evolutivo. Che collettivamente raggiungiate o meno questo potenziale, resta da vedere, ma il percorso di un Iniziato è di tendere verso il potenziale più alto, indipendentemente da ciò che può succedere o non succedere intorno a lui o lei. Perciò, in questo messaggio, discuteremo di ciò che potete fare e di come farlo. Dal nostro punto di vista, il vostro destino collettivo è la somma delle scelte individuali che voi fate come persone. Questo si combina con forze terrestri ed evolutive che sono ben al di là delle vostre capacità di controllo e di quelle dei vostri colleghi umani. Questo assortimento di forze comprende anche schemi cosmici di energia e di intenzionalità, provenienti da zone del cosmo che sono oltre il vostro sistema solare, perché voi fate parte di una complessa matrice cosmica, che è il vostro universo…”.
Fonte: Hathors

3) "… Non c’è un anno o un tempo specifico che definirà l’era della trasparenza e dell’espansione, il sorgere della Sovranità Integrale. Avverrà silenziosamente nei luoghi più inaspettati. Le persone cominceranno a vedere che ciò che era stato codificato nel loro strumento umano è un sistema di controllo, inganno e manipolazione. A livello più profondo, intravedranno una nuova chiarezza, per quanto fuggevole; sentiranno di essere più di un insieme di sentimenti e di pensieri imballati dentro un corpo. E’ così che sarà… persone che si risvegliano da una realtà virtuale dentro una realtà virtuale. La Terra partecipa a questa nuova trasparenza. La natura ha già indossato questa nuova veste e la porta con orgoglio, ma gli umani non l’hanno notata perché i programmi che abbiamo mancano di sensibilità. Sarà, in parte, grazie alla Natura che la famiglia umana si risveglierà e la Terra si sta preparando a questa eventualità. Quando avverrà, non sarà perché la Terra è vendicativa o perché Dio, tramite la Terra, scarica la Sua ira. Sarà la Terra/Natura che esprime la sua nuova trasparenza ed espansione a modo suo…”.
Estratto da: Project Cameot - Intervista a James

La riflessione più consona è: “Comprendere che ogni aspetto della realtà percepita è opportuno al fine primo ed ultimo della Creazione, cioè a perseguire la spinta naturale evolutiva impressa in ogni particella senziente”.

Gli “ostacoli” sono lì per un certo scopo. Lo scopo è sempre relativo alle più alte armoniche della “luce”. L’Antisistema era opportuno!

Perdoniamo questi “attori”, questi ectoplasmi, queste energie tanto coraggiose. Incoraggiamoli a oltrepassare il confine tra il buio e la luce, ad emergere dalle tenebre e dalla loro ignoranza della luce. Dobbiamo a loro una gran parte della nostra evoluzione.

Senza le catene ci saremmo persi definitivamente nell’oblio.


Quando si agganciano le vibrazioni più alte, tutto è perfettamente comprensibile. Le vibrazioni più alte “stazionano” oltre ad ogni sistema di credo ed organizzazione. Oltre le religioni, la scienza, la scuola, l’educazione, la preghiera, etc.

Forse molto vicine alle forme d’arte più creative… al disegno puro ed ingenuo di un bimbo.



giovedì 24 giugno 2010

Il cuore e la coerenza.





“Nello stato naturale d'esistenza, non si possiede il senso di un'identità separata dal Creatore, eccetto quando si è impegnati in un rapporto. A questo livello, l'identità emerge soltanto nel contesto di una relazione con qualche altro aspetto dell'essere che sia stato oggettivato, proprio come la mia identità di messaggero angelico viene ad esistere tramite il mio rapporto con voi. Quando non sia presente una relazione simile, quella particolare espressione di voi semplicemente non esiste; galleggiate senza sforzo nel potenziale di Dio. Non siete annichiliti, ma tutte le definizioni di voi lo sono, e siete sollevati dalla loro opprimente influenza, vi potete espandere in uno stato di amore e perfezione.
Dopo un po', se dovesse capitare che ci fosse bisogno di voi per qualche compito particolare, sareste ancora lì, perchè la vostra identità è una cellula specifica in uno specifico organo di un più vasto essere. Quando arriva l'impulso dell'energia successivo, porta con sè la vostra definizione e le necessarie istruzioni. Allora emergete quel tanto che è necessario per compiere ciò che vi è richiesto.
Dal principio alla fine del corso della vostra esistenza, oscillate continuamente, secondo l'onda di funzione che essenzialmente siete, dentro e fuori definizione, muovendovi sempre in avanti e indietro, come il pendolo di un orologio o il cuore dell'atomo, fuori della divina unità dell'essere, entro un'espressione finita dell'infinito potenziale di Dio, e di nuovo indietro nell'unità, avanti e indietro, avanti e indietro. Questo è il ritmo naturale della vostra esistenza, come pure della mia. È la musica di Dio, il ritmo della Vita stessa”.
Fonte: “Trasmissioni stellari” di K.Karey

Ciò che mi colpisce di questa citazione, sono questi concetti:
  • un “rapporto” definisce una condizione di separazione dal “tutto”
  • nello stato di separazione abbiamo un compito ed una definizione
  • la nostra identità è una “cellula” in uno specifico organo
  • oscilliamo continuamente
Ebbene, leggendo “Il doppio eterico” di A. Powell, cosa ho riscontrato?

“Sopravvenendo la morte, l’involucro atomico, accompagnato dal Prana, si distacca dalla materia fisica densa e si ritira nel cuore, intorno all’atomo permanente… L’involucro atomico continua ad avvolgere l’atomo permanente fisico nel corpo causale, in attesa del giorno in cui dovrà essere formato un nuovo corpo fisico… A questo stadio succede generalmente una breve fase di piacevole incoscienza, dovuta al ritiro della materia eterica dal corpo fisico ed alla immersione nel corpo astrale”.
 
Il rapporto che ci “identifica” nel mare magnum dell’esistenza è quello della nascita e di tutto quello che un simile atto concerne. Intendo in questo caso, l’intero processo che porta come sua logica conclusione all’atto del nascere, ossia a tutto il “risveglio” energetico che lavora a tale scopo. All’origine vi è l’Anima che necessita di evolvere e “ciclicamente” dà luogo ai meccanismi della reincarnazione, proprio in maniera oscillante tra la condizione “d’inerzia” originale e la condizione di attività delle Vite incarnate. La nostra identità, simile ad un filo che unisce le esperienze di Vite succedutesi, è racchiusa in un atomo primigenio che viene collocato nell’organo del cuore. È come una sorta di “scatola nera” che memorizza ogni istante e che, quando non siamo incarnati, “sale” al livello del corpo causale per poi “scendere” nella sede del cuore quando siamo incarnati. Tra una Vita e l’altra rimaniamo in uno stato come di “sospensione”, di oblio, una volta raggiunto il livello del corpo astrale.

È tutto coerente ciò che viene descritto dalle due opere. Dalla comprensione anche parziale di questi “meccanismi” si può veramente elevare il punto prospettico dal quale ci “osserviamo”. Anche se rimane difficile farsene una ragione di fronte a certi episodi della Vita.

  
Un grande legame tra il lavoro di Powell e quello di Ighina è la connessione valorizzante che si crea leggendo le considerazioni inerenti:
  • l'atomo primario di Powell
  • l'atomo magnetico di Ighina
Questa "intuizione" merita un approfondimento successivo.

  
  

martedì 2 marzo 2010

Un messaggio per il pianeta Terra.




Oggi mi "limiterò" a riportare dei passi dal libro “Trasmissioni stellari” di Ken Karey risalente ormai al 1982, vista la mia bassa energia e la necessità relativa di abbeverarmi di consapevolezza. Avevo riportato nell’articolo dell’onda quantistica la descrizione dell’evento e ciò che comporterà in termini di percezione della Vita, ossia uno spostamento marcato sull’asse della realtà percepita del nostro punto prospettico. Quello che siamo divenuti, ora, in Terra “scivolerà” verso uno dei due estremi della “scala”; in pratica la nostra caratteristica vibratoria media verrà amplificata. Se ci "moduleremo" sulle frequenze basse avremo una intensificazione delle emozioni basse e viceversa. 
  
In parole semplici significa che se il nostro centro non esiste, essendo terra di conquista della paura, verremo ulteriormente disarcionati dal destriero della Vita. 
  
Occorre sviluppare proprio quelle “doti” o caratteristiche presenti anche nelle sacre scritture: fede, speranza e carità (vivere dal cuore). Lasciarsi andare al flusso che la Vita tesse, abbassando il volume della mente razionale, della logica, della quadratura mentale. Occorre sviluppare quel senso di appartenenza alla Vita, percepita come una madre amorevole che non farà mai mancare nulla di quel flusso d’abbondanza naturale al quale abbiamo diritto. Sentirsi protetti come da bambini, fiduciosi, creativi, positivi, aperti… e lasciarsi andare al piacevole flusso della Vita… buon viaggio allora :)


Aprite la vostra mente alle nuove possibilità. Aprite gli occhi e guardate cosa c’è intorno a voi. C’è un nuovo modello vibratorio che sta scendendo sul vostro pianeta. Sintonizzatevi con esso e imparate un modo efficace di fare la vostra parte in questi ultimi anni della storia (inteso come ultima fase prima del cambiamento – mia nota).
 
Vi viene offerta l'opportunità di entrare in una nuova realtà. Per coloro che hanno occhi per vedere, essa è già qui. Presto diventerà la sola realtà che ci sarà da vedere. Quelli che si sintonizzeranno sulle nuove frequenze, scopriranno che la vita diventa ogni giorno più meravigliosa. Coloro che si sintonizzeranno sulla paura, troveranno che tutto va a pezzi. Cominceranno a formarsi sempre più distintamente due universi di coscienza: il mondo dell'Amore e della Vita, e il mondo della paura e della morte. Continuerà ad esserci ancora qualche sovrapposizione di questi due mondi per parecchi anni, alcuni individui oscilleranno ancora per un po', ma man mano che il secolo andrà verso la fine, questa polarizzazione continuerà ad intensificarsi. Il momento della nascita sarà anche il momento del Giudizio Finale, il momento della finale separazione. 
 
Per alcuni ci saranno tempi migliori, e per altri peggiori, a seconda del loro orientamento e coinvolgimento. Fortunatamente, la tendenza naturale della vostra specie è quella di gravitare intorno all'Amore e alla Vita. Per i più, i tempi a venire saranno migliori di quanto essi si aspettino. Alcuni degli scenari peggiori sono già stati resi di impossibile accadimento. Eccetto che in poche sacche isolate, dove le nuove energie non entreranno che più tardi, l'impeto del cambiamento positivo si sta facendo sentire ovunque. 
 
L'età a venire sarà un tempo d'incredibile felicità, di ritrovato equilibrio ecologico, di collaborazione internazionale e di armonia universale. Le risorse planetarie verranno valutate realisticamente ed utilizzate nel modo più saggio. L'umanità vivrà in pace. Tutte le forme di vita opereranno in armonia, valorizzando pienamente il potenziale del pianeta. Sarà un'età di rivelazione, durante la quale le intenzioni e i piani del Creatore diverranno chiari a tutti. Sarà l'età in cui lo stadio finale dell'incarnazione si manifesterà completamente nella forma, in cui lo Spirito, operando attraverso un'umanità risvegliata e rispondente, si costruirà un corpo fisico malleabile. 

Gli esseri umani non opereranno nel modo laborioso di oggi. Attenderanno ai loro compiti con la grazia di danzatori, eseguendo una musica che ciascuno, maschio o femmina, udrà nel proprio canale interiore, la musica dell'anima di ognuno. Attraverso queste melodie, Dio garantirà ad ognuna delle sue identità contestuali la completa soddisfazione. Vi saranno melodie specifiche per ogni ambiente, ogni momento, ogni compito. Nonostante ciò, la nuova identità dell'Umanità sarà un modello completo e coerente di relazioni musicali. La musica del momento sarà ciò che ogni individuo è in quel momento, tradotta in uno spartito musicale in continuo mutamento. 
 
La musica sarà lo strumento informativo tramite il quale la Totalità della Coscienza informerà ciascuna cellula individuale dei suoi doveri funzionali specifici. Gli individui parteciperanno a questa musica, o si limiteranno ad ascoltarla. Tutti gli uomini saranno coinvolti nella Creazione Cosciente, immensamente realizzati nello svolgere i compiti loro affidati. Quando un individuo non sarà necessario ad alcuna funzione specifica, lui o lei sarà libero di comporre il suo spartito, che lo condurrà in un meraviglioso viaggio musicale entro il corpo della Creazione. 
 
Dalla prospettiva di una cellula umana, ciò che accadrà durante i mille anni del Periodo del Risveglio Planetario, si manifesterà come la costruzione di grandi città di luce fluttuanti, massicce flotte di navi stellari intergalattiche, costruite dalle componenti biologiche portate in vita dall'Intenzione Creatrice, la quale lavorerà tramite tutti gli uomini di quell'età. Invece, dalla prospettiva dello Spirito, il Creatore delle Stelle svilupperà organicamente, con l'aiuto della specie umana, un corpo fisico capace di esplorare l'universo. Il corpo finito assomiglierà, sia nel disegno che nella struttura, al corpo umano. 
 
Il corpo fisico completo, che includerà gran parte della vita biologica della Terra, abbandonerà questo pianeta più o meno intorno al 3011 D.C. Visto dall'esterno, avrà l'aspetto di un bambino di circa un anno. Funzionerà per lo più come il corpo umano microcosmico, con tutti i suoi organi. Sarà alimentato da un combustibile che tutti a quel punto avranno imparato ad utilizzare: la luce. La sua struttura lo limiterà a velocità leggermente inferiori a quelle della luce, ma questa sarà soltanto una crociera di piacere, e coloro che vorranno viaggiare più veloci non dovranno far altro che usare i loro veicoli non fisici. 

Dal punto di vista della cellula umana, la costruzione di questo corpo sarà un periodo estremamente piacevole, di mille anni di cooperazione intercontinentale. Da una prospettiva spirituale, sarà la nascita di un organismo mai visto prima nell'universo. Mentre la più grande raccolta di veicoli interstellari mai messa insieme lascerà la Terra in leggiadra formazione, il Cristo Bambino si alzerà lentamente, si guarderà intorno, e prenderà il largo nello spazio. 

Il vostro, non è un Dio sottomesso, che possa essere confinato in concetti riverenti, ma una vibrante, gioiosa energia; è proprio l'anima e lo spirito della Vita! È venuto sulla Terra non per essere triste e devoto, ma per danzare, cantare, e godere di tutto ciò che Egli stesso ha creato. Non lasciate che la forza di gravità del vostro pianeta appesantisca la vostra coscienza. Eravate già a conoscenza dell'effetto della gravità sugli oggetti materiali, ma è stato solo di recente, grazie ai viaggi spaziali, che avete cominciato a nutrire il sospetto che essa costringa e limiti anche la vostra coscienza. 
  
Come specie, iniziaste ad intuire questo per la prima volta, quando degli esseri umani entrarono in orbita intorno alla Terra. Negli strati più alti dell'atmosfera del pianeta, la gravità fu percepita, veramente per la prima volta, come un corteggiamento invece che come un matrimonio. Avete ascoltato i resoconti di quei primi astronauti ? Non erano soli nelle loro capsule. L'intera specie era lì insieme a loro, presente come coscienza, mentre i preconcetti storici collettivi cominciavano a cadere. Molti di voi hanno guardato con i loro occhi e condiviso le loro sensazioni. 
 
Le forze gravitazionali non verranno certamente abolite dopo il Ritorno, ma non limiteranno più la coscienza umana. Se la Caduta non avesse avuto luogo, non l'avrebbero mai fatto. In questi pochi ultimi anni, mentre l'influenza della Materia coesiste ancora con le nascenti energie della Vita, non concepite il vostro mondo con tanta gravità. Alleggeritelo con l'allegria di Cristo. 
 
Già adesso, il Bambino che si sta svegliando si mostra ai vostri scienziati e matematici, attraverso scherzose impossibilità che si oppongono a tutte le loro spiegazioni razionali. Egli solleva divertendosi i drappi che coprono il palcoscenico su cui avvengono le contese contemporanee, corre qua e là, li afferra quando cadono, valutando per quanto ancora potrà mantenere segreta la Sua presenza. 
 
Ricordate quando eravate bambini ed il mondo vi sembrava divertente ed eccitante? Siate di nuovo bambini. Venite a giocare con noi nel paese delle meraviglie della Materia. Sono passati molti anni da quando sognavate di entrare in questi regni. Il sogno è diventato realtà! Svegliatevi e guardate dove siete!
Se qualcuno vede brillare nei vostri occhi la felice esuberanza del Creatore che si sveglia, e, alla luce di questa o quella crescente crisi, pensa che si tratti di irresponsabilità, spiegategli pazientemente cosa sta succedendo. Raccontategli qualcosa della nuova prospettiva. Con la vostra semplice presenza, con il solo esempio, parlategli di quello che state provando e che anch'egli potrebbe a sua volta provare. Lasciategli vedere che la vostra felicità, la vostra pace e la vostra serenità non sono solo vostre, ma sono il riflesso nella vostra vita di un Essere che è e sarà sempre in perfetta armonia. 
  
Non permettete che quest'anteprima di ciò che sta per avvenire vi distragga dal lavoro che vi attende. Non immagazzinate i particolari di questa visione nella mente, per poi pontificarci su con estrapolazioni razionali. Percepite lo spirito di tutto quanto abbiamo detto, ed applicatelo nella vostra vita di tutti i giorni. Questa visione è reale, ma ci sono dei passi da fare, prima che ciò che è già costruito nello Spirito diventi parimenti compiuto sulla Terra. Siete lo strumento di quei passi, il meccanismo che il Creatore ha destinato al compimento del Suo volere nel regno della forma. Nella quiete del vostro essere più profondo, mettetevi in contatto con Lui. Condividete la sua chiarezza, il suo intento, le sue indicazioni. Quando avrete ricevuto istruzioni e scoperto l'area specifica del vostro servizio, andate avanti e fate ciò che è necessario. 

Siamo preparati ad unirci in comunione cosciente con quei membri della vostra razza che abbiano avuto l'esperienza psicologica della morte e della rinascita. Prima, tuttavia, che il nostro aiuto si possa materializzare, devono esserci maggiori aperture a livello umano. Siamo incapaci di comunicare con quegli uomini i cui campi vibratori siano distorti da fattori personali, da reazioni emotive, da un'eccessiva concettualizzazione, o dall'orientamento passato-futuro. In simili casi, la nostra presenza forzerebbe i loro livelli vibratori ad allinearsi con i nostri, derubandoli prematuramente di una parte della loro identità. Noi possiamo lavorare soltanto con coloro che sono coscientemente consapevoli di chi essi siano e di cosa stiano facendo. Con costoro, l'unione diventa una ri-unione. 

È determinante che ricordiate la vostra origine ed il vostro scopo. La vostra discesa nella Materia ha raggiunto il suo punto più basso. Per evitare che tutto ciò in cui vi identificate sia annientato in un collasso entropico, dovete cominciare a svegliarvi, cominciare a vivere. Siete rimasti morti alla parte più importante di voi, per tutti gli anni della vostra storia. Ma il tempo dentro la tomba è terminato. Non dovrete più consumarvi nelle fiamme della mancanza di fede. Sorgete, allora, dalle ceneri dell'ignoranza, e congiungetevi di nuovo alla fratellanza cosmica. Il momento della separazione è venuto. Non ci sono che due strade di fronte a voi. Potete camminare nell'innocenza di quelli che hanno fiducia nel Creatore, o perire nell'imminente collasso dei vostri sistemi razionali. 
 
La scelta, adesso come sempre, è vostra.