mercoledì 26 febbraio 2014

Quanto può durare una "malattia"?


Sono solo pochi giorni ma... SPS mi manca davvero! Sono spinto a scrivere. Ne ho necessità, essendo per me come il... respirare.
Non appena la "febbre" scenderà, prenderò in considerazione di tornare a scrivere, ma in maniera non "geometrica", ossia... più irregolare, non rispondente a nessuna legge d'attaccamento (mi sembra un buon compromesso).
A volte (ri)tornano...

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com

martedì 18 febbraio 2014

Chiuso per "malattia".


Si conclude con oggi l'avventura esperienzial-filosofica di SPS.
I "segni" erano nell'aria (ed in me) da un bel pezzo, tuttavia non me ne rendevo conto, lucidamente. È venuto il momento di (ri)tirarmi e di continuare il viaggio in "solitaria". 
Le condizioni ordinarie di Vita, non mi consentono più di continuare a dedicare mezza giornata del mio Tempo alla scrittura dell'articolo quotidiano...
Nella frantumazione del tutto, spero di aver lasciato perlomeno una buona traccia, da confrontare con ogni forma di consuetudine 3d.

Conscio di essermi "ammalato"... passo e chiudo al fine di trovare una buona "cura". Lascio la continuatività di SPS, conscio che ciò che si è aperto, ben presto tornerà a (ri)chiudersi... ma, proprio, non posso fare diversamente!
È Tempo di... (ri)tornare "schiavo"...
Sono (ri)partito da me stesso, perché “Tutto… Dipende da me". 

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com
 

Una sana paranoia.


Solo perché sei paranoico non significa che non ti stiano addosso.
Kurt Cobain
Potremmo azzardarci ad affermare che l'isteria è la caricatura di una creazione artistica, che la nevrosi ossessiva è la caricatura di una religione, che il delirio paranoico è la caricatura di un sistema filosofico.
Sigmund Freud
La paranoia è solo la realtà su una scala più sottile.
Philo Gant
Paranoia; il termine (che deriva dal greco παράνοια, "follia, insensatezza")… nel significato corrente più abituale, in uso soprattutto nella letteratura psichiatrica anglosassone… indica una contingenza di disturbo mentale lucido, caratterizzato dalla convinzione delirante del paziente di essere perseguitato (o, più specificatamente, dall'ideazione che qualcuno o qualcosa abbia intenzione di nuocergli). 

Questa condizione è spesso caratterizzabile come una degenerazione patologica di alcuni tratti caratteriali come la diffidenza, l'inclinazione al pregiudizio o l'insicurezza. Il sistema di credenze di tipo persecutorio viene elaborato dal paziente in modo lucido e sistematico, ovvero non viene in generale a mancare la funzione razionale. In questo senso la paranoia si può descrivere come un caso particolare di disturbo delirante
Link 
 
La mia persona, per tramite di SPS, è considerabile come “paranoica”?

In pratica… scrivo da anni sempre della stessa “cosa”:
sull’esistenza di una cerchia di controllo totale, attorno/dentro alle 3d, non manifesta e… dunque… non dimostrabile senza l’utilizzo dell’Analogia Frattale, (ri)conosciuta a livello "essenziale" e valida come “prova”, oppure senza che un esponente del Nucleo Primo decida di manifestarsi pubblicamente (ma, anche in questo caso, un simile personaggio potrebbe essere tacciato di mitomania, ovverosia di... avere maturato una forma paranoide di appartenenza).
Sai? Quando narri di una forma polare, come appunto la paranoia, non è scontato ma può accadere che si realizzino forme di collegamento analogiche e non locali, con uno stato simile ma (ri)tenuto, opposto, a livello di credo popolare e per convenzione. 
In questo caso mi riferisco al termine “totalità”.
  

lunedì 17 febbraio 2014

Personalizzare il vuoto.


Squinzi: “Terrorizzati dall'economia reale. Ci sono problemi che rimangono irrisolti dall'inizio della crisi”…
Link 
Ci sono perlomeno due dimensioni (facce), relative alla stessa realtà, che il discorso economico, affrontato per mezzo dei Media, evidenzia per contrasto; un qualcosa che emerge indirettamente dal/nel contesto “realtà e rappresentazione simbolica della realtà”.
  • l’economia reale è quella che vede le famiglie impegnate ad “arrivare a fine mese” (sopravvivere)
  • l’economica “altra” è quella che ruota attorno ad una certa “alchimia finanziaria”, che esiste al di là della sfera concreta e delineata dall’economia regolata dai limiti della Fisica.
In un caso:
esiste un mutuo (contratto) attivato per comprare una casa (fisica), a fronte di un pagamento (rata), derivante dal lavoro (fisico) del “compratore”.
Nell’altro caso:
esiste il punto sopraesposto, al quale vengono agganciate formule e prodotti “eterei” (a leva), basati su una certa “creatività” permessa, nemmeno tanto tra le righe, dalla legge.
È un doppio binario, corrispondente a due vere e proprie dimensioni, connesse tra loro in maniera non paritetica ed esprimenti un peso diverso, in termini di “direzione, spinta, effetto, dipendenza”.

La sfera virtuale della finanza descrive un circolo chiuso (vortice): i proventi rimangono ad un certo livello “dematerializzato”, mentre le perdite si trasformano in realtà fisica, cadendo nel livello sottostante dell’economia reale, proprio come per il “meccanismo” della pioggia. La direzione è univoca:
dall’alto verso il basso.
La spinta è, invece, bidirezionale, ossia:
la prima fase è virtuale (imprinting), elitaria, e corrisponde al livello dell’idea/pensiero/azione ed al Tempo diretto
la seconda fase è reale (loop), massiva, e corrisponde al livello della (re)azione ed al Tempo differito
.
 

venerdì 14 febbraio 2014

In proiezione sul proprio schema.


La saggezza degli antichi è il ricordo di ciò che fu, un giorno, l’umanità.
La saggezza degli antichi è la (ri)prova della ciclicità delle 3d (tutto scorre e tutto torna, ma in forma diversa).
La storia si (ri)pete ma mai nello stesso modo; l’alternarsi dei modelli di (ri)presentazione indica, sottilmente, la presenza immanifesta di un principio intelligente “ordinatore”. La stessa Quantistica indica nella presenza dell’osservatore lo strumento che, allo stesso Tempo, misura e viene misurato, essendo - volente o nolente - incluso nello scenario da (ri)levare (influenza frattale).
Tutto ciò è già accaduto, è già “stato”… e lo stiamo (ri)vivendo, colorato d’altre tinte
Come andò a finire quel Mondo? Che cosa è successo e perché è successo?

Ora, il buon Piero Angela e famiglia (la propria e quella più allargata di “cloni”), ce lo raccontano da interi decenni, vero?

Le “solite cose” (ri)visitate, ogni volta, grazie ad un particolare mix di (ri)nnovamento tecnologico, di Natura spettacolare, e di una “strana dimenticanza” da parte del suo “pubblico”. 


Definisco “strano”, questo stato del dimenticare continuo, che spinge le persone a (ri)vedere sempre le medesime rappresentazioni, solo variate per leggere sfumature a livello teatrale, ma non a (ri)vedere il proprio ideale di base, relativo a quei concetti (ri)petuti nel Tempo, sin da quando erano bambini (io ricordo che, con mio padre, già vedevo Quark nei primi anni 80 dello scorso secolo). 
 

giovedì 13 febbraio 2014

Osservo attorno a me segni di una grandezza dimenticata/sconosciuta.


 
Ci si deve liberare della speranza che il mare possa mai riposare. Dobbiamo imparare a navigare in venti forti.
Aristotele Onassis
Argomento i miei sogni
sovrapponendone al respiro
tutto il peso dell’anima
di ferro
  burro
   e ridicolo
     stagnante
       anelito di immortalità;
ardo oltre la linea d’orizzonte,
pazzo!
Quale scherzo
condanna ad ignorare
persino il senso della ragione,
gravitare come una boa
al seguito dell’onda,
ingannati dalle lusinghe
fatte di vento e di…leggenda.

Le illusioni
Giunge qualcosa di estremamente "grande"... da aree di me, (ri)specchiate ambientalmente e sensorialmente.  Come una sorta di "non visto" (eco) che, tuttavia, continua ad "esistere" ad ogni livello...

 
Per tutto ciò... scrivere è per me come meditare o come… "respirarci sopra" (divampare).
Scrivere non è solo scrivere. Scrivere è dare libero spazio a qualcosa di me che, usualmente, non ne ha. Scrivere è concretizzare l’arte individuale dell’essere, senza sapere esattamente cosa siaè dare ossigeno ed infiammare tutto quanto è infiammabile, per bruciare e (ri)nascere ogni volta, disegnando evolventi ad ogni livello di rappresentanza e (ri)circolo. 
Nel loop mi manifesto. Nel loop mi smarrisco. Nel loop continuo
La schiavitù è una leggera sfumatura che caratterizza, ancora una volta, senza nemmeno saperlo. È come essere "ammalati" e trascinare la condizione di malattia, senza che un medico te la confermi.
Malati e portatori sani di Vita.
La tua diagnosi esistenziale non la può emettere un dottore, secondo un protocollo scritto appositamente per “intrattenere”.
Ringrazio i medici ed ogni classe infrapposta tra me e me, ma… scelgo di farne a meno. Un taglio va immediatamente suturato, ma, nulla di più!
  

mercoledì 12 febbraio 2014

SPS vede.


 
Al fine di “ordire una trama” in maniera sottile, strategica e dominante, ossia – “non vista” – è utile (1) far credere che il "principio ordinatore" non esista (2) agire indirettamente (3) dividere la platea in ogni modo.
Lo strumento principe è lo sfruttamento polare della “confusione e dell’ordine”, alla luce di un evidente stato massivo di “non conoscenza” o di “conoscenza chiusa fine a se stessa”…


La società moderna è (ri)colma di nozioni e di sapere parziale, scambiato per “regola cardinale”. In questo, le singolarità si muovono come funzioni indirette di un “sapere mediano”, che non appare mai se non per “contrasto”, evidenziandone le tracce in maniera indiretta e frattale.

L’ombra è l’analogia inversa, che ben evidenzia il corpo proiettante.
A cosa equivale un “ombra”, a livello frattale?
Al “segno/marchio” impresso nelle 3d da una fonte relativa e “proprietaria”. L’ombra frattale non necessita di un corpo fisico proiettante:
l’Analogia Frattale (ri)prende ogni tipo di presenza (im)manifesta.
L’ombra sul Mondo attuale è qualcosa che lo “oscura indirettamente”.

Perché? Beh… per il semplice motivo che questo Mondo è ingiusto. Il grado (orizzontale) di ingiustizia regna ad ogni livello (verticale), in "virtù" di una replica precisa, diffusa nel tutto emerso. 

Il caso non esiste.
Il caso esiste se il principio ordinatore “lascia la presa”; anche se a quel punto "esiste il tuo principio ordinatore"
  

martedì 11 febbraio 2014

(Ri)ossigenazione simbolica e taglio della memoria.


Fino al 700 a.C. nelle scuole veniva insegnato che la Terra era sferica e che insieme agli altri pianeti, aventi anch’essi la stessa forma, girava intorno al Sole; era noto quindi il sistema eliocentrico. Circa nel 300 d.C. si insegnava che la Terra era piatta ed era al centro del sistema solare, veniva considerato eretico l’insegnamento riguardante la sfericità del pianeta.
In mille anni possono accadere moltissime cose, ma non da giustificare l’arretramento di una civiltà nelle conoscenze; a meno che un evento catastrofico, o bellico di vasta estensione, o un periodo di caos e terrore, abbia causato la perdita delle nozioni scientifiche acquisite. Un evento drammatico, la cui natura ci sfugge, avrebbe spinto l’umanità a dimenticare ciò che era conosciuto, forse, da millenni.
Le conoscenze elettriche - Mauro Paoletti
Un evento drammatico, la cui natura ci sfugge, avrebbe spinto l’umanità a dimenticare ciò che era conosciuto, forse, da millenni…
Ricordi quel “è solo un piccolo taglietto… per il tuo bene”, una citazione dal film “La bussola d’oro”?
Ebbene, sai che cos’è una lobotomizzazione?
La lobotomia era un intervento di neurochirurgia conosciuto anche come lobectomia o leucotomia. Consisteva nel recidere le connessioni della corteccia prefrontale dell'encefalo

Poteva essere eseguita con la variante dell'asportazione o distruzione diretta di esse. Il risultato più riscontrato era il cambiamento radicale della personalità. La lobotomia era usata in passato per trattare una vasta gamma di malattie psichiatriche come la schizofrenia, la depressione, la psicosi maniaco-depressiva o disturbi derivati dall'ansia. Oggi la lobotomia viene praticata, in una forma meno distruttiva e più selettiva, in casi di epilessia se il paziente è farmaco-resistente, e prende il nome di leucotomia temporale anteriore
 

lunedì 10 febbraio 2014

La legge "serve".


 

Servitù prediale:
la servitù predile è il diritto reale che ''consiste nel peso imposto sopra un fondo per l’utilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario" (art. 1027 cod.civ.)...
La storia (anche nella sua componente deviata) è lì a dimostrare che:
la legge è sempre stata dalla parte dei “forti”, ossia, che è sempre stata “scritta”, molto abilmente, per dare l’idea di uno Stato di apparente “diritto”, vestendo i concreti e contemporanei panni… di una verità di grado esattamente contrario (strategia che, ad un certo livello, diventa "preterintenzionale", ossia:
che va oltre l’intenzione di chi agisce... Link)
Occorre proprio essere "stolti" per non avere ancora compreso a pieno una simile realtà. Oppure è sufficiente essere sotto ad ipnosi/incantesimo o, ancora:
  • essere irresponsabili (cercare di trarre il massimo profitto dallo status quo, alias, conformarsi)
  • sentirsi impotenti (tirare a campare, alias, sopravvivere)
  • avere perduto ogni speranza (corrodersi giorno dopo giorno, alias, auto annichilirsi).
Non è difficile dimostrare che questa realtà è il frutto di tutti i comportamenti umani, sommati vettorialmente e diretti da una regia che non appare mai in prima persona.

Ad esempio:
quando un pediatra svizzero, il dottor Max-Henri Beguin, riuscì in qualche decennio a eliminare il problema della carie dentaria nelle famiglie che accettavano di seguire i suoi semplicissimi consigli dietetici (un caso senza precedenti), le comunità scientifiche e gli odontoiatri rifiutarono di riconoscere i buoni risultati da lui rilevati, adducendo a pretesto un’”assenza di rigore scientifico”. Eppure i fatti parlano chiaro:
a La Chaux-de-Fonds ci sono oggi molti giovani con una dentatura perfetta, con o senza il ricorso al fluoro. . .

venerdì 7 febbraio 2014

Teletrasporto nel vuoto.


 

Quando si leggono, in qualsiasi testo, delle espressioni tipo: “è come se…”, “allo stesso modo…”, “analogamente…”, etc. in cosa ci si imbatte? 
(1) In una sovrapposizione di stati: una cosa ne ricorda un’altra, a prescindere dal Tempo di appartenenza (allo stesso Tempo); (2) L’analogia è una “funzione atemporale”, che può essere colta o meno… seppure esista, a prescindere dal grado di attenzione o di percezione del lettore.
Che cosa si può desumere?
(1) Che il reame della “realtà 3d, scambiata per unica”, è paragonabile ad un tassello che “giunge/parte”, contemporaneamente, “da/per” (snodo)… (2) I reami di “realtà 3d” sono potenzialmente (com)presenti e dipendono/non dipendono dalla “presenza” dell’osservatore.
E che, dunque, le 3d sono una parte dell’intero

La prospettiva, attraverso la quale s’inquadra una “scena”, può essere tale da inglobare le intere 3d in modo da (ri)assumerle in un “punto”. Ciò permette di accedere ad un livello superiore della “circuiteria”, che sottintende l’opera Creatrice. 

Se le 3d (attuali) sono un punto sulla “mappa”, è logico che, per quanto asserito poco sopra, siano allo stesso Tempo anche “un puntino dotato di profondità ed altezza” (sovrapposizione di stati), in quanto ché, questo puntino, è solo lo schema approssimativo/semplificato di qualcosa che è, invece, dotato di capacità multi combinatoria (essendo una porta verso le infinite combinazioni di possibilità).
 

giovedì 6 febbraio 2014

Il sogno-pensare.


Il sogno non è altro che un “diverso modo di pensare”
I miei sogni sono proprio come “pensieri”, solo espressi in una maniera “non convenzionalmente abitudinaria”. Ecco, se devo trovare una differenza tra i due modi di “pensare”, la posso rilevare proprio nella diversa modalità dell’esprimere “concetti”.
Anche se… l’abitudine è radicata in entrambe le “sponde”:

  • attività cerebrale di veglia (pensare) = polarità abitudinaria 1
  • attività cerebrale del sonno (sognare) = polarità abitudinaria 2.
Insomma, l’attività cerebrale “non si ferma mai” e si colora di diverse tinte, in funzione del “momento ciclico” nel quale s’intesse. Il pensare è, dunque, l’equivalente del respirare:
  • pensare alimenta di simbolismi il complesso umano.
  • respirare alimenta di ossigeno il complesso umano.
In realtà, sia il pensare che il respirare equivalgono alla “rotazione”, derivante dal “movimento”.


Tutto “ruota”, dando luogo a vortici. I vortici sono la manifestazione della Vita delle singolarità e di ogni “essere/cosa” esistente nelle 3d. I movimenti torsionali che interessano tutto, nelle 3d… sono qualcosa che viene innescato (a livello apparente) dalle grandi masse in rotazione (Pianeti ad incominciare dal dominio della massa Solare). 
Questo imprinting, che certamente deriva da molto più lontano, si applica al tutto, sino a raggiungerlo e caratterizzarlo sin nelle proprie molecole subatomiche di “base”.
Tutto ruota ed è dotato di “ritmo”. Tutto è in comunicazione ed in comunione. Tutto è suddiviso in coppie collegate tra loro in maniera non locale (invisibile, incomprensibile visivamente). Inoltre, lo “spazio è vuoto”, nel senso che “serve per qualcosa”
 
La sua caratteristica fondamentale (il vuoto) è, allo stesso Tempo, la sua metà separata/divisa ed antitetica:
  1. spazio (pieno)
  2. spazio (vuoto).
Senza il vuoto non esiste la possibilità di pieno e viceversa. Ciò, crea un movimento di alternanza (ora pieno, ora vuoto, ora pieno, ora vuoto), che "scava" nel tutto la possibilità del ruotare...
  

mercoledì 5 febbraio 2014

Gli affari sono affari...


 
Erano persone noncuranti, Tom e Daisy… Schiacciavano cose e creature e poi si ritraevano nei loro soldi e nella loro immensa “noncuranza”. Telefonai, scrissi… implorai, ma nemmeno uno della sfavillante moltitudine, che aveva goduto della sua ospitalità… venne al funerale. E da Daisy, nemmeno un fiore. Gli ero rimasto solo io. L’unico che lo aveva a cuore.


Dopo la morte di Gatsby, New York diventò stregata per me. Quella città… che era stata il mio scintillante miraggio, ora mi ripugnava. L’ultima sera che vi rimasi, tornai ancora una volta nella casa enorme ed incoerente di Gatsby. Gli uomini di Wolfsheim l’avevano svuotata.
Mi ricordai di come eravamo tutti venuti da Gatsby, col sospetto della sua corruzione, mentre lui stava in mezzo a noi nascondendo un sogno incorruttibile.
La luna si levò più alta… e, mentre stavo lì a rimuginare su un mondo vecchio e sconosciuto… pensai alla meraviglia di Gatsby, quando per la prima volta aveva scorto la luce verde in fondo al pontile di Daisy. Era venuto da così lontano e il suo sogno deve essergli sembrato così vicino, da non credere di poterlo afferrare. Ma non sapeva di averlo già alle spalle. Gatsby credeva nella luce verde.
Nel futuro orgastico, che anno dopo anno si ritira davanti a noi. Ieri ci è sfuggito ma non importa… domani correremo più forte. Allungheremo di più le braccia, e un bel mattino…
Così, continuiamo a remare, barche controcorrente, risospinti, senza posa… nel passato.
Il grande Gatsby
Così, continuiamo a remare, barche controcorrente, risospinti, senza posa… nel passato.
  

martedì 4 febbraio 2014

La macchina del vuoto.



 
“Una volta”… quale messaggio avrebbero tratto, quelle popolazioni che avessero assistito all’attacco delle bianche colombe, lanciate dalla finestra dello studio del Papa?
Certamente, ne avrebbero tratto “un presagio negativo”.
E, nel percepire questo, avrebbero applicato inconsciamente la frattalità della proprietà del tutto di manifestarsi. Lo Sciamano appone una forma di se stesso, il più possibile “distaccata dalla misurazione”, al fine di estrarre significati da ogni accadimento che caratterizza il vissuto…
Superstizione? Ignoranza? Furberia?
È possibile, ovviamente, pensare a tutto ed al contrario di tutto, visto che, “tanto”, le singolarità – dopo avere pensato – dimenticano inesorabilmente, dimostrando in questo… tutta la propria disarmante “vuotezza interiore”, frutto dello stanziamento a “bagnomaria” nelle 3d, polarizzate “in una certa maniera”.
Non si traggono “risultanze”, che possano apportare valore aggiunto alla propria esperienza. 
Si procede secondo la consueta direzione di marcia, a fari spenti, velocità di crociera e… con pilota automatico inserito. Ciò dimostra che “non è utile per qualcosa/qualcuno, che le persone conoscano se stesse”, bensì, “è utile per qualcosa/qualcuno, che le persone compiano un certo tragitto secondo la corrente”…
 

lunedì 3 febbraio 2014

Il nome di Dio… in “Rete”.



Ciò che conta per noi è di rilevarne la struttura numerica. Con essa potremo entrare in un mondo accessibile a tutti, anche a coloro che non conoscono questa lingua…
Numerologia biblica - Considerazioni sulla Matematica Sacra. Nereo Villa
C’è qualcosa che è tra noi, ma che sfugge e, ciò, lo ritroviamo in ogni ambito dell’esistere nelle 3d:
è, infatti, usuale il sentirsi sempre ad un passo dal… (scoprire qualcosa).
Analizziamo profondamente l’espressione e ciò che la sottintende.

Usuale = abitudinario, ossia, “luogo di raccolta”, ansa, parte, etc.
Dal latino Habitudine, derivato secondario di Habitus (abito), costituzione del corpo. Per estensione: inclinazione, disposizione, attitudine ingenita, consuetudine…
Link 
 
Cosa “è usuale”? Vestire i panni di (abito)... cioè avere raggiunto una configurazione (disposizione), il che non significa che “l’armadio del possibile” sia fornito di un solo “abito”. 

Le persone “abitano” dove? In città e nella propria casa, ma non solo:
abitano anche il proprio corpo.

Ergo, gli umani che “abitano in qualcosa”… non si possono identificare con lo “strumento abitato né l’atto (bio)diverso dell’abitare (in) qualcosa”, bensì... "colui che abita” è il principio superiore che... “abita, in colui che abita”.