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giovedì 28 aprile 2016

Il “sogno” dominante (2)



C’è stato un momentoun punto, nel tuo passato recente. Un errore, una pulsione, una decisione… insomma, qualcosa che ti ha portato dove ti trovi adesso. L’unico consiglio che posso darti è… di trovare questo momento. E di comprenderlo. È l’unico modo di riconciliarti con il tuo fallimento…”.
Mr. Robot
Quello che “ti sembra” un fallimento, è – in questa realtà manifesta “qua, così” – piuttosto, l’esito temporaneo, in via di definizione, della strategia dominante.
Temporaneo, perché si riferisce ad uno stato, tra quelli possibili e… in via di definizione, visto che... ciclando - in ciò che scambi per trasmissione vita/morte, vita/morte/vita, etc. in funzione della tradizione (credo) alla quale aderisci - si va (la strategia dominante) definendo sempre più, andandoti a caratterizzare anche quando sei al di là del “tuo” corpo fisico “qua, così”.
Ossia, ogni volta che “lasci il corpo”, hai la possibilità di recuperarti a livello originale (prima del “è già successo”), oppure, hai la possibilità di “trasformarti, senza cambiare sostanzialmente”, portando con te la polarizzazione dominante, anche in quella sede di "andata e ritorno".
Per cui, sino a dove giunge l’infrastruttura, ospitante qualsiasi tipo di reale manifesto?
Non ha un limite, essendo la capacità mentale, ricreativa a partire da una ciclicità che funge da “cancellino”.
Per cui, lo “spazio” non è infinito, venendo in continuazione “riciclato” (onde di “alfa e omega”), ma è infinito… quando lo osservi nella sua facoltà di essere convertito e riconvertito, dall’onda dominante che lo utilizza proprio come una lavagna (definita fisicamente, ma infinita per grado di potenziale rappresentabile, previa cancellazione del contenuto precedente).
Questo, accade in una infrastruttura a Filtro di Semplificazione attivo, che viene sondata attraverso lente frattale espansa, caratterizzata dalla presenza di ogni tipo di informazione, direttamente accessibile, esattamente dalla “coordinata” nella quale ti ritrovi, non importa in quale condizione culturale, preparatoria, iniziatica, spirituale, religiosa, filosofica, etc. “qua, così”.
Questo significa che “sei potenzialmente, sempre, al corrente di tutto quello che ti accade”.  
   

lunedì 23 novembre 2015

Riemergere da sé o dal buon seme/memoria.


Pubblicità. I Media (anche locali) a chi rispondono, da sempre?
La Monsanto "promette" di rendere dipendente dal proprio business, la necessità centrale “agricola/contadina” del possesso della semente, per la nuova riproduzione stagionale ciclica annuale.

Che cosa significa a livello frattale espanso?
L’esistenza di un monopolio superiore, che già esiste e sussiste (Dominio e sue sottoparti emerse ad "immagine e somiglianza").
Elimineremo l'Isis. Ci riprenderemo le terre che ancora occupa…”.
Barack Obama
Obama si è accorto che “le terre che ancora occupa” (l’Isis) sono quelle di due Stati (teoricamente) sovrani, come Iraq e Siria?

 
Oppure, crede ancora di essere al tempo degli “Indiani d'America”? Che cosa c'entrano gli Usa?
In un certo senso, quel tempo non è mai passato di moda, perché frutto di una pianificazione e di una strategia ad hoc. Il risultato era previsto e doveva essere… “questo”. Una organizzazione in leva, che ha ripagato nel lungo termine, alimentando il "Pil" (anche quando ancora non esisteva).
Molte leggi violano diritti acquisiti”.
Tito Boeri

Agli Usa che cosa “tocca”? Perché tutta questa “guerra al terrorismo”? Perché proprio loro?
Perché… sono dappertutto?
Domanda e risposta si sovrappongono, infatti:
perché sono dappertutto (se togli il punto di domanda, hai anche la risposta).
È tra le righe, ciò che deduci:
  • una presenza che diventa una compresenza (vista la differenza di “razza” – Usa vs locali)
  • significa anche un dominio (gli Usa sono degli invasori).
 

martedì 18 agosto 2015

Come elettroni...


Mentre tu vai da una (p)arte, alimenti qualcosa che procede nel verso opposto: ecco l'(Anti)sistema.
Pietro somministra al farmacista un intruglio di sostanze che dovrebbero stordirlo al punto da "cancellargli la memoria"…
Link
Si può fare!”.

Il corpo umano è un “arte(fatto)”, frutto dell’opera di una (ri)costruzione (la “creazione” è altro, e riguarda qualcosa che è avvenuta “prima di ora”) che non (ri)cordi più.
Non solo non hai memoria della “tua” creazione ma, anche, della sopraggiunta (ri)creazione/(ri)costruzione (riprogrammazione).
La creazione av(viene) dal “nulla”; da una situazione di impellente desiderio/necessità di
La (ri)creazione av(viene) a “partire da una situazione già manifesta/esistente, alla quale si applica un… impellente desiderio/necessità di
Ovvia(mente), le due “origini” sono distanti fra loro, così come lo sono i relativi “Punti di Dominio”.
SPS allude, dunque, a fenomeni di intelligenza che sono alla base della “tua (f)orma attuale”. Non a te facenti capo, bensì, proprietari di consapevolezze umane che non esistono solo perché sei stato addestrato/a programmato/a a… non (ri)cordare e ad ignorare (pensando e facendo sempre altro).
Il gio(g)o è perfetta(mente) umano.
E gli alieni? Sono ancora umani, ma d’altre fattezze in termini di “spessore” (consapevolezza e grado di appartenenza). Come puoi rendertene conto? Mediante l’apporto della rilevazione frattale:
quante e quali “differenze” umane, contraddistinguono il genere umano?
Non fai fatica a capire che esistono, allo stesso tempo, sul Pianeta… persone del tutto identiche, che vivono ferme in epoche temporali (di)verse:
le “minoranze” cosa (in)segnano?
E le specie umane estinte?
La "morale" è che... il processo umano è del tutto e solo… umano. Dio è un fattore di protezione e controllo:
  • qualcosa del quale pensi di avere necessità
  • perché hai dimenticato “chi/che cosa sei” e hai paura (una forma di... elettricità addosso).
  

martedì 11 agosto 2015

Piramidal(mente) insensibili.


All'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso...
Il pescatore - Fabrizio De Andrè
La sorveglianza di massa viola i nostri diritti fondamentali e mette a rischio la libertà di parola…
Link
Anche se "tutto è recita" (visto che "è già successo" ciò che temi)... a cosa “punta” colui che “sorveglia” (sotto al Dominio)?

Nella sostanza:
  • a (ri)cavare “utile” da un simile posizione di vantaggio
e, tra le righe…
  • a (man)tenere la propria posizione di vantaggio.
Cioè, lo status quo “non si tocca”. Ergo, ogni tipo di cambiamento fonda(mentale) non avverrà mai, perché impedito – di fatto – dal Punto di Dominio in corso d’opera.
Se il "controllo" è annidato al di là delle persone fisiche e delle persone non fisiche (autorità), che cosa ne (con)segue? Che “tu”, nel tempo, non ti accorgerai più che esiste una simile, unica, origine.
Cioè, perderai la memoria. E a livello genetico, “ti dicono che”… talune caratteristiche si trasmettono, ov(vero)… vengono lasciate in eredità, alle generazioni successive (come una sorta di “debito/credito”).
Quando esiste un Dominio, allora, stai pure certo/a che a "te":
  • è sempre il “debito” a venire passato
in quanto che
  • il “credito” è solo una funzione apparente, perché filtrata ad hoc… per essere (de)potenziata e (dis)innescata a monte.
Che cosa “conta”, dalla prospettiva del “potere” (anche quello relativo ai vari sottolivelli del Dominio, sempre a sua “immagine e somiglianza”)?
Hai già letto, poco sopra:
  1. l’utile
  2. lo status quo.
Ossia, “conta” ciò che (man)tiene l’ordine (pre)visto e che lo rende profittevole “ora e nel tempo”.
Quindi… a livello politico, economico/finanziario, religioso/spirituale, sportivo/educativo, etc. quando si parla di “aiuti/finanziamenti”, che cosa si deve intendere?
Si deve “leggere” (sempre):
  • ti do questo
  • perché “mi è utile” (strategia)
e
  • perché “lascia tutto sostanzial(mente) “qua, così” (paradigma).
    

venerdì 24 aprile 2015

Accorgiti. Fermati. (Ri)corda. (Ri)trova. (Ri)esci: spegnere la complessità artificiale.



Un popolo vive e si nutre della sua storia e dei suoi ricordi".
Sergio Mattarella
Allora:
  • che cosa “sai”, relativa(mente) a ciò che è ac(caduto)?
  • che cosa “(ri)cordi”?
C’è una sorta di “vuoto”, tra quello che sai e quello che (ri)cordi (al di là della convenzione della Morte e della Vita).
Germania riconosce per la prima volta “genocidio” armeni.
La Germania ha riconosciuto per la prima volta il “genocidio” degli armeni, per bocca del proprio presidente Joachim Gauck, che ha sottolineato la “corresponsabilità” tedesca nel massacro.
Link
Quale differenza c’è tra un “genocidio non (ri)conosciuto” e un “genocidio (ri)conosciuto”?
A parte la distinzione “per legge”… non c’è nessuna differenza, visto che:
moltissime persone sono state uccise.
La condizione di “(ri)conoscimento” che cosa cambia?
Che entra in causa la condizione di “(cor)responsabilità”. Ergo?
Che qualcuno viene chiamato “ a rispondere(a "chi/che cosa"'), per quello che è successo .
Che qualcuno viene chiamato "a pagare" (a "chi/che cosa"'), per quello che è successo.

Ma, solo dopo molti anni (solitamente). Il che disinnesca, alla base, l’accaduto… visto che, molto spesso, non ci sarà più nessuno in Vita, per rispondere diretta(mente) ad un simile (ri)conoscimento, che av(viene) a partire da un parterre di individui “nati in seguito ed, ora, chiamati a decidere per qualcosa che è divenuto solo 'una storia da raccontare', svuotata dalle condizioni ‘ambientali’ d’insieme”.
L’autentico dolore, forse, non esiste più nemmeno nei famigliari delle vittime, che “dimenticano progressiva(mente), con il trascorrere del tempo e delle loro nuove vicissitudini”…
Nella vasta platea degli “attori internazionali” (le “Autorità”, gli “Organismi” a-personali, le persone giuridiche, le… eggregore, gli interessi degli “Ordini”, etc.), si auto concretizza quella “Rete”, che (man)tiene il livello di “complessità” al di sopra ed all’interno del reale (ri)emerso.
I codici di leggi fungono da firewall ambientale (qualcosa di… "naturale").
I codici dell’interesse fungono da catalizzatori per l’impedimento della manifest(azione) dell’alternativa allo status quo.
Gli individui (con)seguono, a “cavallo di simili mezzi vettori, spersonalizza(n)ti ad hoc”, da qualcosa che non appare ma che “è”, al di là di ogni conv(i/e)nzione di (p)arte.
Tutto è "artificiale" e, come tale, ha una sola origine e “serve” al(la) stessa origine causale.
  

martedì 27 maggio 2014

Il "lato" umano e quello relativo all’intero... "perimetro, area, volume".


Modello, in auge, di accostamento ed equi-parificazione di notizie dal peso specifico diverso, proposte allo stesso modo da ogni Tg, anche satirico. L'orientamento etico e morale umano risulta quantomeno senza direzione, non rispettando i diversi livelli di "rilevanza e spessore" delle notizie sequenzialmente proposte a raffica (frequenza di irraggiamento)...
Abbiamo parlato del concilio pan-ortodosso perché si faccia qualcosa della data sulla Pasqua. È un po’ ridicolo: ma dimmi il tuo Cristo quando resuscita? Il mio la settimana prossima. Il mio invece è resuscitato la settimana scorsa
Papa Francesco
Ridicolo: che fa ridere, degno di riso o di derisione, perché strano o goffo o insulso o scioccamente presuntuoso… Di scarsa entità o valore, insignificante, esiguo, meschino…
Link  
Ridicolo non è solo questo: è, soprattutto, il velare strategicamente di "scarsa entità", qualcosa che invece risulta perfettamente centrale, dal punto strategico del controllo. 
Ridicolo è, nell'esempio precedente, un termine che permette di “condensare/realizzare” quello che un essere umano (dotato di mente sufficientemente aperta e poco adesa a “comodità/interesse/paura” di ogni genere e tipologia), pensa a livello intimo e profondo, senza magari riuscire mai sufficientemente ad estrinsecare quel “rospo”, conficcato chissà dove, che non permette di formulare, a pieno, il proprio dissenso verso quel modo di “proporre contenuti umani” (realtà circostante) al di là di ogni più umana attesa.
Qualcosa che si riflette in qualcos’altro che, solido e deposto sul fondo, mantiene intatto - a prescindere da tutto - il proprio carico di valore e significanza.
Rampa di lancio geometrica
Il "lato" umano e quello relativo all’intero... "perimetro, area, volume"...

lunedì 26 maggio 2014

Ruanda e "separazione convenzionale".


 
Non sia stupido generale! A chi vuole che creda la gente
Hotel Rwanda
In un Mondo (ri)agganciato attraverso i Media, “come la pensa” la gente?

L’accesso massivo alla platea del pubblico, fa gola un po' a tutti, anche a coloro che intendono “raggiungere la notorietà”, al fine di comunicare il proprio “messaggio
La gran parte dei Media (anche la Rai) “vive” grazie ai proventi derivanti dalla pubblicità, per cui… la pubblicità, che è un “messaggio promozionale”, trova la via per la Massa e la “tenta” in maniera “non locale” (wireless). 
Ora, le tecniche utilizzate per la diffusione dello "slogan", hanno una sempre maggiore caratteristica “invasiva”, perché risentono dello studio, dell’esperienza e della memoria, di quel sapere che si è andato via via accumulando e depositando presso alcune vere e proprie “istituzioni del convincimento etereo”, che raccolgono ed esaudiscono “ordini” provenienti dal Mondo delle aziende, delle istituzioni e delle multinazionali.
A “norma di legge” la pubblicità trova e raggiunge gli utenti (potenzialmente tutti coloro in “ascolto”), comunicando loro l’esistenza del tal prodotto della tal azienda.  
Di conseguenza… dopo un simile “sentire”, a chi “crederà” progressivamente nel Tempo la gente? La pubblicità è, tuttavia, solo percepita a livello “esterno”, essendo di fatto un contenitore senza pareti in grado di veicolare “messaggi nel messaggio”, nell’ambito del cosiddetto “subliminale”.

venerdì 23 maggio 2014

I cieli, la terra e le loro schiere. Che cosa vedi?


Genesi 2,1-3
  • (1) Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro.
  • (1) Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
  • (1) Così furono terminati i cieli e la terra, e tutto il loro esercito.
È molto strano ciò che emerge in me, allorquando alcuni termini, letti all’interno di contesti particolari, risultino estranei come un filo d’erba in una moderna coltura pretrattata.
Quale significato hanno? Perché l’opera (ri)traduttrice li ha previsti/utilizzati?
Nelle tre versioni del primo versetto della Genesi, è possibile leggere/trovare, dunque, i seguenti “apprezzativi” inerenti l’opera di “accompagnamento e compiutezza dei cieli e della terra”:
  1. tutto l’esercito loro
  2. tutte le loro schiere
  3. tutto il loro esercito.
Il “loro” (dei cieli e della terra) esercito e le “loro” schiere?
Per carità, le “sacre scritture”, come del resto tutte le “scritture e gli ambiti 3d”, richiedono una (ri)traduzione metaforica della "metafora contenuta" (gomitolo), ossia… sono scritte in “codice”.

Perché? Per non farle esattamente capire. Perché? 

Perché “servono per intrattenerti nelle 3d stesse”, essendo centrali rispetto a tutto quello in cui credi (a prescindere se sei religioso oppure solo… curioso, intimorito, impaurito, etc.). In un modo o nell’altro contribuiscono a “trattenerti”.
E, guarda caso, che cosa fa frattalmente un esercito (le schiere), apertamente definito come “loro”, ossia, appartenente al modello attualmente ancora imperante definito dallo “stare sotto ai cieli e sulla terra” (gerarchia)?

giovedì 22 maggio 2014

L'indiretto e l'avventura della magia che diventa normale.


L'azione si svolge sullo "sfondo"...
Scrivere, soprattutto al mattino, coi Tempi migliori per sé… libero di spaziare, concedendomi tutto il Mondo, la possibilità di poterlo fare, il ritmo, il passo proprio, la corretta respirazione, la portata immaginifica e magnifica interiore, lasciandomi andare alla più armonica ispirazione, nel segno di quel “codice antico” che guida sincronicamente, ancora oggi e per sempre, ogni individualità in ascolto e sintonia, su ali di musica avvolgente come un solidale mantello… è quanto di più meraviglioso mi sia mai accaduto, secondo solo all’incontro con la mia “Musa”.
Ed ora mi (ri)trovo in questo mondo, nelle 3d attuali… in un reame nemmeno annunciato, tuttavia quanto mai attento ad ogni minimo particolare.
Moderno Don Chisciotte?
Che ne dici Sancio? Vedi quanto male mi vogliono gli incantatori? Vedi fin dove arriva la loro cattiveria e l'astio che mi portano, poiché hanno voluto privarmi della gioia che avrebbe potuto darmi il veder nella sua vera forma la mia signora...
Link
Non c’è che dire! È una grande avventura che nemmeno nessun film né immaginazione hanno mai saputo inquadrare per intero. Dietro a tutto, ad ogni “ambito”… si cela l’attore (non)protagonista, che ha preferito il ruolo di regista piuttosto che aspirare ad una carriera di “memorizzante di copioni diversi”.
Il Nucleo Primo è totale, essendo se stesso. In questo, Egli è un grande esempio di condotta a tuttotondo. Un esempio da "imitare", seppure alla propria frequenza.
E andiamo allora a cavalcare, anche per quest’oggi, per “verdi praterie”, col vento tra i capelli e le idee sempre un po’ meno confuse.
Perché vengono chiamate le popolazioni pre colombiane del nordamerica con l’appellativo di “indiani”? Per via della favoletta di Colombo, che credeva di raggiungere le Indie in luogo delle “Americhe”?

mercoledì 21 maggio 2014

Colui che "apre e chiude il circuito".


Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla medicina, non sono state sottoposte alle verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Le informazioni hanno solo un fine illustrativo. Wikipedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze.
Questo “monito” è leggibile (appare) ogni qual volta si è alle prese con un “sapere non ufficiale” perchè “non accettato dalle scienze deviate auto imperanti nelle attuali 3d” (paradigma).

Sai molto bene, credo, che la “pubblicità è l’anima del commercio” e con una simile "pubblicità", molto ben evidenziata ancora prima di leggere il corpo della notizia ("commercio"), in quale maniera il lettore – forse, ancora interessato all'argomento originale - acquisirà le notizie relative al motivo per il quale era giunto sino alla tal pagina?
Come puoi notare, non serve mettere all’indice un argomento e non serve più nemmeno elencarlo in un “libro nero”. La “censura” ha cambiato volto; è diventata molto più sottile (furba). Ha preferito lavorare in altro modo, apparentemente più "delicato". Perché? Perché l’apparente "crescita" del genere umano, deve trovare riscontro (anch’esso apparente) in tutto quello che “appare” di caratteristico, nuovo, innovativo… nella società (che deve rassomigliare e replicare la desumibile evoluzione avvenuta ed ulteriormente in corso d’opera).
Un luogo (Paese, Città, etc.) diventa “arido” perché a monte un altro luogo ha compromesso la portata del fiume che, una volta, bagnava intere regioni.
Una diga, ad esempio, che cosa procura all’ambiente e a tutto ciò che segue, che “viene dopo”? Un più o meno intenso inaridimento del corso dell’esistenza.

martedì 20 maggio 2014

Il trasferimento di un sistema di potere, da un modo di essere… ad un altro.


 
Come punti d’interconnessione, SPS attira parti del tutto (più o meno emerse, più o meno sommerse) in profonda armonia d'insieme (il caso non esiste).
Mantenendo “lucido” il punto centrale, dal quale si dirama e si compone la “ruota” (attorno alla quale prende moto il vortice di risposta alla domanda cardinale)… appare, si manifesta, si consolida, si polarizza, si attua, emerge… qualcosa d’altro rispetto a tutto quello che “si conosce” e che risulta disponibile in termini di “esempio ed alternativa”.

Lasciamo, dunque, parlare i frammenti magnetizzati che veicolano la risposta. Ognuno di loro parla la propria lingua. Ognuno di loro olograficamente riporta la stessa verità, le stesse verità… magari, (ri)colorate d’altre tinte o in/di modi diversi (codici), tuttavia, nella loro gerarchizzata polarizzazione diversa – tutti – sottostanno a verità sempre più profonde, che partono e si dibattono lungo sponde architettoniche che emergono all’improvviso alla visione diretta nelle 3d, ma che tuttavia agiscono da ponte verso l’intera infrastruttura, che unisce le dimensioni a se stesse ed alle altre.
Esaminiamo velocemente, frattalmente, come anche i “grandi” del passato abbiano visto una parte e l’abbiano esaltata, nella buona o cattiva sorte e nel rispetto inconscio del proprio “Ruolo e Tempo” (miopia).
SPS, oggi, “alza di molto la propria cresta”. Non certamente all’insegna di quel vago senso di egoismo/narcisismo, bensì, nel solco aperto dalla propria autentica e superiore “intenzione di lasciare questo Mondo 3d, per raggiungere la propria Casa”.
Non è più Tempo d'intrattenimento. Ciò che hanno lasciato gli altri, vale per il proprio valore frattale e nulla di più... I loro limiti non possono più essere anche quelli di SPS!
Come puoi tranquillamente desumere: 
in SPS si agita la “pazzia più totale e coerente”.

lunedì 19 maggio 2014

Ciò che ti sfrutta mentre tu sfrutti la tua occasione.


Anche dopo morti dobbiamo sempre rimanere desti, dobbiamo giorno per giorno prendere le nostre decisioni.
Shôhei Ôoka
Primo: accorgiti
Secondo: ricorda
Terzo: attraversa.

Il processo 3d (con)sequenziale, se non radicato in te attraverso i primi due step, non può avvenire “spontaneamente” (rimane, tuttavia, sempre aperta la via “magica”)
Il processo è quel cammino auto esperienziale, frutto di qualsiasi tipo di stanziamento/intrattenimento nelle 3d, che alfine ti permette di raggiungere l’exit dalla "forma imperante 3d", che ti sfrutta mentre tu sfrutti la tua occasione.
Che ti sfrutta mentre tu sfrutti la tua occasione:
nella “gerarchia”… tu "hai, sei e trovi" più sensi e funzioni, frutto dell’insieme multi dimensionale del quale sei dotato e fai parte.
Il processo necessita, nella versione attribuibile a SPS, del fermo proposito derivante dall’apporto dell’Analogia Frattale Sincronico Istintiva; nella fattispecie, mettendo a fuoco il seguente iter, relativo alla propria “presenza”, forgiato sulla sequenza dei “tre passi”, riportata in apertura di articolo:
Primo: metti al centro di ogni decisione, te stesso
Secondo: decidi utilizzando l’Analogia Frattale, con te al centro
Terzo: ogni situazione ha in sé la frattalità della tua (ri)uscita.
Ricorda: non (ri)cercare, bensì, (ri)trova.
 

venerdì 16 maggio 2014

Dove ti porta la corrente?


Migliorare sistema bancario per facilitare trasmissione politica monetaria…
Bollettino mensile Bce
Questa "corrente", questa "trasmissione"... sta prendendo sempre più vigore, soprattutto, da quando è scoppiata l’ultima grande “crisi internazionale”, a partire dai mutui subprime made in the Usa

L’onda d’urto, che ha colpito l’eurozona, ha “costretto” la Bce (non certo casualmente) a scendere in campo, applicando le sue famose “misure d’intervento non convenzionali”.

Era il 6 settembre 2012.

Draghi: Acquisto bond sarà illimitato, euro è irreversibile.
Il programma di acquisti di bond da parte della Bce sul mercato secondario sarà illimitato, "dobbiamo rassicurare i mercati sulla irreversibilità dell'euro". 
Lo ha spiegato il presidente dell'Eurotower, Mario Draghi, nella conferenza stampa che ha seguito la riunione del Consiglio dei governatori.
"Non è previsto - ha detto Draghi - alcun limite quantitativo ex ante per dimensione e portata a queste transazioni monetarie". 
Il nuovo programma di acquisto della Bce, Outright Monetary Transactions (Omt), riguarderà titoli con scadenza tra 1 e 3 anni e dovrà essere affiancato da azioni simili sul mercato primario dei fondi Efsf e Esm. Il primo programma di acquisti dell'Eurotower, il Securities Markets Programme (Smp), si è concluso con l'acquisto di 210 miliardi di euro di obbligazioni che rimarranno nel portafoglio della Bce
Draghi ha spiegato che le spese dell'Omt saranno sterilizzate e l'Eurotower rinuncerà al suo status di creditore privilegiato.
Il programma sarà inoltre sospeso dal Consiglio direttivo della Bce se gli Stati non rispetteranno gli impegni presi per l'attivazione degli acquisti…
Link  
Draghi ha accettato di aprire una sorta di “buco nero”, attraverso il quale “aspirare tutto il marcio dalla pancia delle banche”, allo scopo conclusivo di “sterilizzarlo”, ossia, di farlo progressivamente nel Tempo… “dimenticare” (reset).
Le regole economiche finanziarie, ad un certo punto del loro “percorso” (proprio come se fossero un fiume), passano per conformazioni del “territorio legislativo e convenzionale” in grado di nascondere. alla più grande platea della “Massa”, il destino di ogni “carico monetario” trasportato e veicolato dalla somma delle “correnti”.

giovedì 15 maggio 2014

I tre passi.


 

Che cosa sai? 
Come ti assicuri che ciò che “sai” corrisponde a verità? In che modo verifichi le nozioni che giungono sino a te? In quale maniera provi a te stesso che i “tuoi studi” si radicano su fatti autentici?
In un Mondo che tende alla logica ed alla “necessità di dimostrare sempre attraverso la prova”, forse ti sarai accorto che, non certo paradossalmente, ti muovi ed affondi in un modello sociale di riferimento unico, totalmente fondato sulle convenzioni e sulle convinzioni. Ossia, in un (Anti)Sistema che viene molto ben fotografato, ad esempio, dal “Paradosso di Moore”:
piove ma non ci credo.
Il paradosso di Moore è un paradosso formulato nel 1942 da George Edward Moore, che tratta dell'assurdità di affermare una proposizione e contemporaneamente affermare di non crederci
Link  
Cioè, è la persona stessa che “se la suona e se la canta”. Un qualcosa di “preoccupante” e assolutamente patologico, persino dal punto di vista della scienza deviata.
Al giorno d’oggi e, forse, da sempre… le persone “credono ma… non troppo”. Cioè, ogni individuo si fonda su una base che affonda (interessi trasversali). Il substrato che sostiene il “peso” umano è, quantomeno, poco stabile ed incongruente, non appena la singolarità si interroga un poco più in profondità.
 

mercoledì 14 maggio 2014

La "porta" del Nucleo Primo.



Ieri, una frase mi ridondava per la mente: “Io sono la porta”. Qualcosa di “già sentito”. Una espressione che, “a pelle”, sembra custodire “qualcosa in più, rispetto a tutto quello che si può pensare”.
"Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo"…
(Gv 10,9)
Qualcosa di attribuito a Gesù.
Quanto è casuale “quello che ti accade”?
Pensa che, a volte, Word stesso cambia la sequenza “su” in “us”, trasformando da sé (in automatico) la prima parola digitata “casuale” in “causale”:
come… dal giorno alla notte.
Questa mattina, la “ricezione” ha aggiunto alla frase appena citata, anche la seguente “assonanza”:
chiave = ch iave
yahweh = pronunciato come “iavè” .
Sembra una dimostrazione matematica.
Quanto è casuale tutto ciò? Perché non soffermarsi un po’ di più, rispetto al solito andazzo; rispetto al solito scordarsi dopo qualche secondo?
Perché non dare peso a ciò che “giunge” (o, si pensa)?
Dunque, abbiamo:
  • la porta
  • la chiave
  • un principio superiore (un Dio non del tutto “Dio”).
È come (ri)tradurre o (de)codificare un sogno.
 

martedì 13 maggio 2014

Sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti?


Foto di Nick Veasey
Si può indurre il popolo a seguire una causa, ma non far sì che la capisca.
Confucio
A prescindere dalla possibile causa, il trend che sembra inevitabile è uno:
anche se le acque smettessero improvvisamente di riscaldarsi, lo scioglimento dei ghiacci non si fermerebbe…
Link
Che cos’è la chimica?
La chimica è la scienza, o più precisamente quella branca delle scienze naturali, che studia la composizione della materia ed il suo comportamento in base a tale composizione…
Link
La chimica “racconta” di un mondo di “comportamenti”, più o meno visibile. 
Che cos’è l’inerzia? 
L'inerzia è descritta dal primo principio della dinamica, il principio di inerzia (o prima legge di Newton), che afferma che un corpo permane nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme a meno che non intervenga una forza esterna a modificare tale stato
Il termine "inerzia" viene utilizzato anche in senso più generico in contesti non meccanici, dove significa resistenza alla variazione di una qualche grandezza nel tempo
Link
L’inerzia “racconta” di un proprio modello comportamentale, che può variare a fronte di un “cambiamento” più o meno visibile.
Ma cosa ha determinato il "proprio modello comportamentale"?
 

lunedì 12 maggio 2014

Essi.


C’è qualcosa di strisciante attorno a te e, quasi certamente, anche… dentro di te, perchè tu disegni sempre un circuito, la cui parte più apparente è un loop... e la cui "uscita" è un dettaglio non apparente.
Ricorda di SPS; di quello che sostiene e che sosteneva (quando il Tempo sarà volto al passato). Ogni qualvolta percepisci più "sobriamente", l’esistenza di questo “strisciare”… ricordati di SPS. Perché SPS ci sarà sempre, anche quando non ci sarà più. Perché la sua “orma” è stata ormai (ri)lasciata, perlomeno nel web ed è, ora, molto complesso eliminarla del tutto.
La funzione di SPS è di (ri)cordare a tutti... l'immagine totale del Nucleo Primo. Altre funzioni "pubbliche", non ne ha, se non tutto ciò che "ne deriva", come ad esempio, il (ri)trovare l'uscita da queste 3d (Mondo).
Premesso che "SPS è un diario online, che riguarda principalmente me"... può piacere o non piacere, tuttavia è così.
Parafrasi, "per dirla alla Dragon Trainer".
Prima:
Abbiamo la pesca, la caccia e un incantevole vista del tramonto, l'unico problema sono le infestazioni:
in molti posti hanno topi, zanzare, noi abbiamo... i draghi!
E, dopo:
Le cose da mangiare che crescono qui sono dure e insapore, le persone che crescono qui lo sono ancora di più, l'unica nota positiva sono gli animali da compagnia:
in molti posti hanno pony e pappagallini, noi invece abbiamo... i draghi!
 

venerdì 9 maggio 2014

Il gioco d’insieme.


Fare della “dietrologia” (nel linguaggio utilizzato soprattutto dai giornalisti viene intesa come la ricerca, a volte effettuata con esasperazione, dei fatti occulti che sarebbero dietro un evento o di quanto si nasconderebbe dietro le azioni, le parole e i gesti altrui... Dall'accostamento di dietro- e -logia, che significa studioLink) è considerabile, ormai, una “moda", perdipiù, svuotata di valore? 
Ossia… da parte del “grande pubblico” (ogni individuo e un individuo per volta), assumere tutto il “marcio” relativo al Mondo, messo in evidenza da taluni “studi”, come se fosse una cosa risaputa ma, in realtà, non sentirsi mai veramente in grado di “fare qualcosa per cambiare” (per una sorta di rassegnazione di fondo e, non certo, per pigrizia)...
Insomma:
sentirsi allo stesso Tempo “in e out”; coinvolti a pieno ma “tagliati fuori”, filtrati, depotenziati, stranamente pigri, lenti, demotivati, senza “spina dorsale”, se non per difendere ambiti secondari inerenti, forse, alla propria esistenza:
  • litigare per una questione di calcio
  • lottare per far valere il proprio diritto (io pago le tasse) di trovare sempre un posto libero, per poter parcheggiare la macchina il più vicino possibile al luogo di lavoro o al supermercato
  • fare a “sportellate” al fine di non perdere troppo Tempo a “far file e code” agli sportelli pubblici
  • ottenere il diritto di poter prenotare gli esami specialistici direttamente usando internet…
Ce ne sono molte di “lotte secondarie”, che nella loro essenza rappresentano il fulcro del tuo intrattenimento in questa realtà. Puoi addirittura misurare quanto esse “ti portino via e pesino sul tuo bilancio di fine giornata”, tenendo in considerazione anche il solo parametro Tempo, che ti richiedono al fine di percorrerle da capo a piedi.

Tutto ciò descrive un ambito a vasto raggio, entro il quale ognuno non è mai veramente se stesso. Perché è come se "il racconto che si ode e che giunge sino a te, risultasse sempre lontano e mai veramente relativo a te. Come se, nella tua realtà interiore, non ti riguardasse mai direttamente"…
Questa “dissociazione” è solida, vera, autentica, impregnante… e perfettamente in grado di tenerti su una “graticola”, a cuocere lentamente al Sole senza nemmeno accorgertene.
 

giovedì 8 maggio 2014

Primo: rendersi conto.


Quello che vede è il risultato di una programmazione geniale. Un’imitazione del libero arbitrio
Io, Robot.
Certe volte tendo a dimenticare quello che “intuisco da Tempo".
Certe volte, a fronte dell’atteggiamento ed alla pressione ambientale, tendo a tornare ad interpretare l’usuale livello di condotta, definibile e definito come “normale”. Ossia, a volte, torno a vedere questa Vita nella maniera convenzionale… ed è “lì” che mi accorgo di essere sostanzialmente diviso, frammentato in indefinite parti:
in... ciò che vede in molti modi diversi e ciò che “non vede in molti modi diversi”.
Già; ad una certa “quota” la divisione sussiste ancora e non è differente rispetto al “prima o al sotto”.
Si rimane sempre all’interno di qualcosa che “toglie fiato, ossigeno e certezza”.


La mente rimane l’imbuto dal quale tutto sembra per forza passare.

La mente funziona in una configurazione particolare, da molto Tempo (almeno, dalla fine dell’ultima grande glaciazione, ossia, circa 12.000 anni or sono). Ma non si può mai, con troppa sicurezza, uniformare la visione, essendo la stessa una caratteristica della frammentazione all’interno della quale si è. Proprio come se l’opera frammentante fosse un “oggetto forse nemmeno pensante”, mosso dalla sua ispirazione e procurante al di sotto l’effetto della frammentazione e cioè:
il corso della storia deviata umana.
Le parti e.. la parte.
La parte e… il suo motivo, la sua ragione.
La ragione che deriva dall’opera non locale dell’atto ispirante.
Atto che per sua natura risulta come inarrivabile, dal punto prospettico dei “frammenti”, perché ampiamente e sostanzialmente “distaccato” da ogni tipo e genere di effetti collaterali, più o meno diretti.
Quand’è che uno schema percettivo, diventa coscienza? Quand’è che una ricerca diversa, diventa la ricerca della verità?
Io, Robot.
Macchine che creano altre macchine. Perché l’umano non dovrebbe rientrare in una simile piramide o scala di appartenenza? Perché l’umano colloca se stesso al di fuori del loop? Che cosa lo convince a farlo? Il fatto che esso, a differenza di una macchina, pensi di avere un’Anima o perchè si può riferire ad un Dio?
 

mercoledì 7 maggio 2014

L'esterno di quello che "sai".


Con alta probabilità, simbolismi a parte, l’impero di Atlantide non fu altro che un’estensione territoriale, in un epoca di progressivo distacco del blocco unico “originario” delle terre emerse. Qualcosa che, oggi, difficilmente puoi... "capire".
Qualcosa che è passato senza, tuttavia, essere mai "tramontato". Qualcosa che rappresenta le "pareti di un esterno", in riferimento a tutto quello che "sai"...
Pangea… è il supercontinente che si ritiene includesse tutte le terre emerse della Terra durante il Paleozoico e il primo Mesozoico…
Il nome "Pangea" fu attribuito nel 1915 da Alfred Wegener, in seguito alla formulazione della teoria della deriva dei continenti. Il vasto oceano (o "superoceano") che circondava il supercontinente viene chiamato Panthalassa ("tutto il mare"), mentre l'ampia insenatura che separava parzialmente la parte settentrionale da quella meridionale prende il nome di Oceano Tetide

La Pangea si sarebbe spezzata circa 180 milioni di anni fa, a causa del processo della tettonica delle placche, dando luogo ad altri due supercontinenti: 
la Laurasia (supercontinente del nord) e la Gondwana (supercontinente del sud). 
Dall'ulteriore frammentazione della Laurasia e della Gondwana deriverebbero gli attuali continenti.
Fu all'inizio del XX secolo che il fisico tedesco Alfred Wegener fu attirato da una strana coincidenza
la forma della costa occidentale del continente africano e quella della costa orientale del continente sudamericano combaciavano perfettamente…
Ad un certo punto, la Pangea, si “spezzò”, dando luogo a svariate situazioni di mezzo, anticipanti l’attuale “forma”. La “terra di mezzo” (Atlantide, ad esempio) è ciò che è esistito fisicamente tra frazioni di Tempo che uniscono il passato al presente.
Ad un certo punto, tra le sponde di ciò che conosciamo oggi, nell’oceano Atlantico, esistevano regioni di terre emerse che, in un certo senso, davano continuità alla frammentazione in corso d’opera.

Il Mondo è cambiato e sta ancora cambiando, in quanto è “preda” di ogni genere di (ri)flusso ed influsso, corrente e/o autoesistente motivo di “crescita”. È, appunto, nel lavoro di David Wilcock (The Divine Cosmos) che si accenna all’espansione del globo terrestre, proprio come se stesse "crescendo"
Ovvio che un simile moto provocherebbe la rottura di quelle parti più… adatte a cedere.