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venerdì 13 gennaio 2017

Cancellare la memoria.



Per farti accettare determinate “cose (stati)”, vieni indott3 a credere che “sia tutto oro quello che riluce”. 
Questo perché “sei conosciut3”. Il “tuo” funzionamento è (già) noto. 
È il ricordo di ciò, a non essere noto (ma solamente a te e ad ogni individuo nella tua stessa situazione “qua, così”). 
Qualcosa che emerge, in coloro che devono “operare” in un certo momento, solo per il tempo esatto richiesto da quel “momento”. Poi, la memoria si auto cancella… anche in ess3, non visto che “il lavoro è inconscio” e, come tale, lo deve rimanere, al fine di essere perfetto sotto ad ogni punto di vista, ad eccezione dell’unico che conta sostanzialmente per te:
il tuo.
Per questo motivo, appunto, il “lavoro” è – e deve – rimanere… inconscio.
Il “lavoro” è tutto quello che fai, quando richiesto, con l’obiettivo di contribuire a mantenere la realtà manifesta… “qua, così”.
Qualcosa che nemmeno tendi ad immaginare, tanto è arcigna la tenuta AntiSistemica dell’intenzione dominante (che si avvale dell’umanità o, meglio, del resto dell’umanità, come se fosse il proprio “personale domestico”)…
C’è come una “interferenza”, assieme all'aria da respirare (obbligatoriamente). 
Un manto di oblio, un cancellino “naturale”, un panno imbevuto di etere, un intervento costante a “cielo aperto”.
E quello che stai pensando, ora… se giudicato (risultante) pericoloso per il paradigma “qua, così”, viene immediatamente rimosso e cancellato (eliminato, terminato, dimenticato, etc.).
Questo è “troppo, per te”? Non importa quello che stai pensando anche a tal riguardo. Non importa perché è “già successo” e continuerà a succedere ad “immagine e somiglianza” di ciò che “è già successo”:
come puoi, forse, notare
il riflesso non giunge ad evidenziare la dominante
se non attraverso la caratteristica ambientale simbolica sostanziale frattale espansa
qualcosa che, tuttavia, ti devi ricordare che esiste (nonostante tutto).

martedì 18 agosto 2015

Come elettroni...


Mentre tu vai da una (p)arte, alimenti qualcosa che procede nel verso opposto: ecco l'(Anti)sistema.
Pietro somministra al farmacista un intruglio di sostanze che dovrebbero stordirlo al punto da "cancellargli la memoria"…
Link
Si può fare!”.

Il corpo umano è un “arte(fatto)”, frutto dell’opera di una (ri)costruzione (la “creazione” è altro, e riguarda qualcosa che è avvenuta “prima di ora”) che non (ri)cordi più.
Non solo non hai memoria della “tua” creazione ma, anche, della sopraggiunta (ri)creazione/(ri)costruzione (riprogrammazione).
La creazione av(viene) dal “nulla”; da una situazione di impellente desiderio/necessità di
La (ri)creazione av(viene) a “partire da una situazione già manifesta/esistente, alla quale si applica un… impellente desiderio/necessità di
Ovvia(mente), le due “origini” sono distanti fra loro, così come lo sono i relativi “Punti di Dominio”.
SPS allude, dunque, a fenomeni di intelligenza che sono alla base della “tua (f)orma attuale”. Non a te facenti capo, bensì, proprietari di consapevolezze umane che non esistono solo perché sei stato addestrato/a programmato/a a… non (ri)cordare e ad ignorare (pensando e facendo sempre altro).
Il gio(g)o è perfetta(mente) umano.
E gli alieni? Sono ancora umani, ma d’altre fattezze in termini di “spessore” (consapevolezza e grado di appartenenza). Come puoi rendertene conto? Mediante l’apporto della rilevazione frattale:
quante e quali “differenze” umane, contraddistinguono il genere umano?
Non fai fatica a capire che esistono, allo stesso tempo, sul Pianeta… persone del tutto identiche, che vivono ferme in epoche temporali (di)verse:
le “minoranze” cosa (in)segnano?
E le specie umane estinte?
La "morale" è che... il processo umano è del tutto e solo… umano. Dio è un fattore di protezione e controllo:
  • qualcosa del quale pensi di avere necessità
  • perché hai dimenticato “chi/che cosa sei” e hai paura (una forma di... elettricità addosso).