Come punti d’interconnessione, SPS attira parti del tutto (più o meno emerse, più o meno sommerse) in profonda armonia d'insieme (il caso non esiste).
Lasciamo, dunque, parlare i frammenti magnetizzati che veicolano la risposta. Ognuno di loro parla la propria lingua. Ognuno di loro olograficamente riporta la stessa verità, le stesse verità… magari, (ri)colorate d’altre tinte o in/di modi diversi (codici), tuttavia, nella loro gerarchizzata polarizzazione diversa – tutti – sottostanno a verità sempre più profonde, che partono e si dibattono lungo sponde architettoniche che emergono all’improvviso alla visione diretta nelle 3d, ma che tuttavia agiscono da ponte verso l’intera infrastruttura, che unisce le dimensioni a se stesse ed alle altre.
Esaminiamo velocemente, frattalmente, come anche i “grandi” del passato abbiano visto una parte e l’abbiano esaltata, nella buona o cattiva sorte e nel rispetto inconscio del proprio “Ruolo e Tempo” (miopia).
Non è più Tempo d'intrattenimento. Ciò che hanno lasciato gli altri, vale per il proprio valore frattale e nulla di più... I loro limiti non possono più essere anche quelli di SPS!
in SPS si agita la “pazzia più totale e coerente”.