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martedì 26 gennaio 2016

Origine della separazione.


Origine del loop "causa/effetto".
Un articolo corto, che va al "sodo".
Ti “muovi” in una sostanza non del tutto manifesta (il fatto stesso che esista il fondamento della materia, al di sotto della “tua” soglia di discernimento visivo, indica che “non tutto il processo – dal quale ‘sbuca’ la realtà manifesta – è visibile da te”).
Inoltre, questa sostanza è “orientata per polarizzazione”, ossia:
  • dipendente da forze (anch’esse non direttamente visibili, né comprensibili “qua, così”)
  • delle quali tu non sai più nulla, cioè… sono rimosse dalla memoria.
La “sostanza dei fatti (del reale manifesto)” è, quindi, qualcosa che ignori completamente, viste le premesse sopra riportate che, seppure brevemente, risultano predeterminanti per l’intero processo sovrapposto:
  1. origine del reale manifesto (sconosciuta)
  2. interpretazione (fede), di parte e parziale (credo), dell’origine del reale manifesto (sconosciuta)
  3. reale manifesto, constatato a partire dall’interpretazione (fede), di parte e parziale (credo), dell’origine del reale manifesto (sconosciuta).
Questa sovrapposizione di stati (strati) rende “causa ed effetto” e “origine (delle stesse)”, completamente distaccate, con la conseguente “inarrivabilità (di fatto)” della motivazione originale, che sospinge gli stati (strati) manifesti a conseguire e dipendereall’apparenzasenza scopo né senso, se non quello attribuito passivamente dalla Massa, filoguidata da motivazioni d’insieme cheanch’esse sfuggono nella loro sostanza dominante.
   

martedì 4 novembre 2014

Osservare.



Uscire dalla dimensione di un reale senza alternativa apparente alcuna, si può? È possibile permetter(e/si) di poter credere/accedere/concretizzare un altro tipo di realtà, rispetto a quella che conosci come assolutamente unica e (con)sequenziale?
La risposta è “per forza di evidenza intelligente”:
assolutamente, sì.
SPS lo vede ed inizia a proporre il “Programma”, all’interno del quale auto esiste – in quanto condizione cardinale (ri)attuata per step – il “Modello LSD (Libero e Sovrano Denaro”. Che cos’è il “Programma e LSD”? Beh… vedila così:
è qualcosa al quale hai diritto (denaro naturale) ma che, per ragioni di continuità e paura, non evochi e non arroghi a te.
La questione “denaro” è una causa del perché il genere umano si “ostina” a continuare a soffrire, praticamente, da “sempre” (da che hai capacità di ricordare e da che hai capacità di accedere alla memoria ufficiale, tramandata attraverso i libri di “storia” e la medesima vicenda "raccontata/auto imposta" geneticamente).
Il denaro attuale “conta” su base di scarsità, per cui “fa la differenza” e crea separazione, ombreggiando la possibilità individuale di poter dar luogo, a livello di passioni, a quello che “già sin d’ora si è”.
I propri “talenti” rimangono usualmente inespressi, perché la “carenza” di denaro stringe a monte la via della propria “auto realizzazione nel reale”.


mercoledì 8 ottobre 2014

Ma a che serve? (2)



 
Perché è “utile” accorgersi dell’esistenza del Nucleo Primo? Chiederselo è analogo al respirare; è… vitale.
Lo scollamento che esiste tra te e te, è come la presenza di uno st®ato separatore tra te e te (ma... di "proprietà" altrui, ossia, artificiale)... Come, infatti, i due emisferi del cervello dimostrano anche alla visione medica.
Il telencefalo è la porzione dell'encefalo che presenta maggiore estensione nell'uomo. Assieme al diencefalo costituisce il cervello, organo primario del sistema nervoso centrale...
È suddiviso in due formazioni giustapposte e quasi identiche, denominate emisferi; in generale l'emisfero destro controlla i movimenti e riceve le sensazioni del lato sinistro del corpo, mentre per l'altro emisfero vale il contrario.
Le funzioni assegnate al telencefalo sono molteplici: inizialmente era associato esclusivamente alla funzione olfattiva, tuttavia tra le principali si possono elencare la ricezione di stimoli esterni e l'elaborazione di una risposta motoria, la memoria, le capacità decisionali
Il telencefalo è composto di due emisferi che sono separati fra loro da una grande scissura interemisferica
Link
Il corpo calloso è una voluminosa lamina situata nella scissura interemisferica…
Link 
Come potrebbe funzionare il cervello, nel suo insieme, se i due emisferi fossero (ri)unificati? Beh… viene da pensare alla tecnologia o, meglio, al suo “sviluppo”:
il termine Dual core viene utilizzato in elettronica per indicare una Cpu composta da 2 core, ovvero da 2 nuclei di processori "fisici" montati sullo stesso package.
Questo tipo di architettura consente di aumentare la potenza di calcolo di una Cpu senza aumentare la frequenza di lavoro, a tutto vantaggio del calore dissipato (che diminuisce rispetto al caso di più processori separati) così come l'energia assorbita…
La soluzione che sembrò più ovvia ai progettisti di microprocessori fu quella di puntare tutto sul parallelismo in modo da poter aumentare il numero di operazioni eseguibili in un unico ciclo di clock. Questo nuovo approccio comunque non era del tutto indolore e comportava anche alcuni svantaggi, in quanto i programmi dovevano essere ottimizzati per un utilizzo multi-thread ovvero parallelizzati anch'essi (ciascun programma eseguito in più parti) per poter sfruttare appieno le caratteristiche di questi processori, in caso contrario essi avrebbero impegnato solo uno dei core, lasciando l'altro pressoché inutilizzato.
Paradossalmente, era anche possibile che un programma applicativo non pensato per un'esecuzione di tipo parallelo, risultasse di più lenta esecuzione su un processore multi core rispetto a uno single core, e infatti al momento del lancio dei primi esemplari, erano veramente pochi i software già pronti per queste nuove architetture.
Tale incapacità di raggiungere i livelli di prestazione teorici dei sistemi a parallelismo massiccio è nota come sindrome di von Neumann
Link
Ovviamente, anche tu "soffri di questa sindrome", nel momento in cui non sei "pensato" (pronto, iniziato, convinto) per funzionare in altra maniera, che inevitabilmente permetterebbe (a) di far sviluppare i pensieri in altro modo (b) di far sviluppare il cervello/mente in altro modo (c) di far sviluppare l'indivudo e la società in altro modo.
Intanto... ti dicono, da un lato che la mente è "tutto" (intelligenza) e dall'altro che la mente "non è tutto" (mentale). Per cui, che fai? Nel dubbio... "smetti di funzionare" e... giaci "nel dubbio"...

lunedì 26 maggio 2014

Ruanda e "separazione convenzionale".


 
Non sia stupido generale! A chi vuole che creda la gente
Hotel Rwanda
In un Mondo (ri)agganciato attraverso i Media, “come la pensa” la gente?

L’accesso massivo alla platea del pubblico, fa gola un po' a tutti, anche a coloro che intendono “raggiungere la notorietà”, al fine di comunicare il proprio “messaggio
La gran parte dei Media (anche la Rai) “vive” grazie ai proventi derivanti dalla pubblicità, per cui… la pubblicità, che è un “messaggio promozionale”, trova la via per la Massa e la “tenta” in maniera “non locale” (wireless). 
Ora, le tecniche utilizzate per la diffusione dello "slogan", hanno una sempre maggiore caratteristica “invasiva”, perché risentono dello studio, dell’esperienza e della memoria, di quel sapere che si è andato via via accumulando e depositando presso alcune vere e proprie “istituzioni del convincimento etereo”, che raccolgono ed esaudiscono “ordini” provenienti dal Mondo delle aziende, delle istituzioni e delle multinazionali.
A “norma di legge” la pubblicità trova e raggiunge gli utenti (potenzialmente tutti coloro in “ascolto”), comunicando loro l’esistenza del tal prodotto della tal azienda.  
Di conseguenza… dopo un simile “sentire”, a chi “crederà” progressivamente nel Tempo la gente? La pubblicità è, tuttavia, solo percepita a livello “esterno”, essendo di fatto un contenitore senza pareti in grado di veicolare “messaggi nel messaggio”, nell’ambito del cosiddetto “subliminale”.

mercoledì 21 maggio 2014

Colui che "apre e chiude il circuito".


Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla medicina, non sono state sottoposte alle verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Le informazioni hanno solo un fine illustrativo. Wikipedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze.
Questo “monito” è leggibile (appare) ogni qual volta si è alle prese con un “sapere non ufficiale” perchè “non accettato dalle scienze deviate auto imperanti nelle attuali 3d” (paradigma).

Sai molto bene, credo, che la “pubblicità è l’anima del commercio” e con una simile "pubblicità", molto ben evidenziata ancora prima di leggere il corpo della notizia ("commercio"), in quale maniera il lettore – forse, ancora interessato all'argomento originale - acquisirà le notizie relative al motivo per il quale era giunto sino alla tal pagina?
Come puoi notare, non serve mettere all’indice un argomento e non serve più nemmeno elencarlo in un “libro nero”. La “censura” ha cambiato volto; è diventata molto più sottile (furba). Ha preferito lavorare in altro modo, apparentemente più "delicato". Perché? Perché l’apparente "crescita" del genere umano, deve trovare riscontro (anch’esso apparente) in tutto quello che “appare” di caratteristico, nuovo, innovativo… nella società (che deve rassomigliare e replicare la desumibile evoluzione avvenuta ed ulteriormente in corso d’opera).
Un luogo (Paese, Città, etc.) diventa “arido” perché a monte un altro luogo ha compromesso la portata del fiume che, una volta, bagnava intere regioni.
Una diga, ad esempio, che cosa procura all’ambiente e a tutto ciò che segue, che “viene dopo”? Un più o meno intenso inaridimento del corso dell’esistenza.

martedì 8 novembre 2011

La povera società.




La dottrina sociale cattolica ha sempre sostenuto che l'equa distribuzione dei beni è prioritaria
Benedetto XVI 23 settembre 2007

La scissione tra ‘reale e ideale’ rende sempre più confusa l’opera esistenziale umana. Il tempo che ‘sfugge via’ comporta un restringimento della percezione tra quello che ‘è’ e quello che ‘dovrebbe essere’. 

Nella mente si confondono le due polarità, mentre ci si convince che il modello sociale sia una lotta continua per la sopravvivenza e, allo stesso tempo, quando se ne ha la possibilità si riesce a capire che ‘quello che manca continua a sfuggire perché non si ha il tempo di dedicarsi ad una ricerca seria’.

Tempus fugit.

La frase dell’attuale Pontefice è ‘esemplare’, in tal senso, in quanto esprime una grande verità ‘ideale’, che non trova nessun riscontro nella ‘realtà’ di tutti i giorni. Ciò corrisponde ad una separazione talmente evidente e ‘vasta’ da dichiarare ‘fuori luogo’ la versione ideale della verità in questione.

Homo homini lupus.

Crisi: in Usa 49,1 mln di poveri, il 16% della popolazione.
Sono 49,1 milioni i cittadini degli Stati Uniti in povertà. Lo afferma il Census Bureau che ha diffuso nuovi dati dopo quelli pubblicati a settembre che davano la cifra a 46,2 milioni. Secondo la nuova stima (riferita al 2010) i poveri sono il 16% del totale della popolazione Usa, contro il 15,1% della precedente rilevazione.
Link 
 
Crisi: Bankitalia, il 23,4% dei giovani non lavora nè studia.
Link 
 
La condizione di povertà è attualmente un qualcosa 'di cui vergognarsi' da entrambe le polarità della prospettiva. Il povero è visto come una zavorra da gettare il prima possibile nel dimenticatoio o ‘sotto al tappeto’. Ma come si mette se di poveri iniziano ad esisterne a decine di milioni? Come ‘nasconderli sotto al tappeto?’…

‘Narcotizzando’ il resto della popolazione e i poveri stessi.

La situazione dei poveri nel mondo antico romano divenne particolarmente grave in coincidenza con la crisi dell'Impero

Fino ad allora le stesse classi sociali più ricche avevano provveduto ad attenuare le condizioni dei poveri allo scopo di evitare sommovimenti sociali: periodiche elargizioni di beni, soprattutto alimentari, riuscivano così a conservare l'ordine sociale…
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Il potenziale pericolo che deriva dalla massa povera è sempre stato temuto sin dai tempi antichi. Una simile e numerosa comunità di nullatenenti ha il potere di non essere ricattabile come lo è il resto della popolazione. Il ‘ricatto’ deve diventare più pratico e 'costoso' per il Controllo:

cibo, prima di tutto, e una parvenza di futuro gestibile all’orizzonte.

Osserviamo come il povero costituisse, tempo fa, una precisa responsabilità per la Chiesa, in quanto organo più vicino, per ‘mandato’, alla possibilità di assistenza e cura dei più bisognosi:  

nel Medioevo il patrimonio della Chiesa, enormemente accresciuto per le donazioni dei re franchi, era espressamente definito come proprietà dei poveri che si doveva amministrare con la cura del pater familias, imponendo a tutti di non pesare su di esso qualora non ci fossero stati i requisiti della povertà, e difendendolo anche con minacce di sanzioni come la scomunica. 

Solo chi non poteva sostenersi con il proprio lavoro aveva il diritto di ricorrere alle proprietà ecclesiastiche.

Anche il clero si doveva sostenere con il proprio lavoro: ‘Il chierico provveda al vitto e al vestito con un lavoro artigianale o contadino... anche il chierico erudito nella Parola di Dio’ (IV concilio di Cartagine del 398).  

Chi attenta al patrimonio dei poveri è da considerarsi necator pauperum, assassino dei poveri come affermano molti concili della Gallia nei secoli VI-XI che stabiliscono anche che nessuno, neppure i vescovi possono alienare né vendere nessun bene che sia stato dato alla Chiesa perché con questi beni vivono i poveri (canone IV del concilio di Adge dell'anno 506), altrimenti saranno considerati anch'essi necatores pauperum e subiranno la scomunica.Link
 
E ancora:

il povero era stato per tutto il Medioevo un simbolo di valori cristiani: in ogni povero c'era la sofferenza di Cristo e la stessa elemosina più che un carattere di solidarietà sociale assumeva un valore religioso. 

La figura del povero prima assimilata a quella dell'eremita, del viandante pellegrino ora si confondeva con quella di un esercito minaccioso di miserabili.Link
 
Il ‘peso specifico’, o etichetta, discriminante il povero, cambia nel tempo. La società inizia a riflettere e generare abbagli, come il caricare sui più bisognosi tutti i problemi del Mondo. Il giudizio necessita di capri espiatori, di alibi indiretti per rovistare tra la parvenza di coscienza e metterla a tacere con rara disinvoltura.

Nell'Inghilterra dell'ormai avviata rivoluzione industriale era giunto il tempo di una nuova legge per la povertà che, emanata nel 1834, aboliva la ‘carità legale’, proibiva l'aiuto a domicilio e costringeva i poveri nelle nuove workhouse (case di lavoro), nuove versioni degli ospedali generali con il medesimo rigido regime del passato di costrizioni e di privazioni, nonché di separazione secondo il sesso e l'età.
Link
 
Il povero diventa sempre più ‘scomodo’, raccolto e ghettizzato. Questa classe numerosa di ‘separati in casa’ è oggigiorno un importante ‘asset’ da sfruttare per l’industria del 'business'.

Il povero ‘moderno’ ha migliorato la propria condizione esistenziale rispetto ai tempi del medioevo. Oggi una famiglia ‘disagiata’ ha comunque quasi sempre un tetto sulla testa, una tv, un cellulare, magari un lavoro sottopagato però in grado di non far mancare il pane ai propri figli. Mediamente il Controllo cerca di non far ‘imbufalire’ questa classe sociale, la quale vede rosso solo quando inizia ad ‘avere fame’

I tumulti nel nord Africa sono iniziati quando il prezzo del pane è andato alle stelle per via della speculazione e delle mire strategiche di chi si nasconde dietro alla ribellione.

I poveri moderni europei sono i ‘precipitati’ dal centro che l’introduzione dell’Euro ha contribuito a separare secondo l’effetto a clessidra, ossia con un centro rarefatto e due grandi estremità. I poveri moderni vivono a vista, non possono pianificare ed in questo sono più ‘liberi’ della rimanenza della popolazione, anche se non ne hanno consapevolezza.

Un bimbo di otto anni che ha vissuto da sempre in una favelas ed uno della stessa età che ha trascorso il proprio tempo in una grande città dell’occidente, in realtà non hanno la stessa età:

l’apertura dell’uno corrisponde alla chiusura dell’altro.

Storie diverse assegnate per una sfortunata coincidenza relativa alla nascita? Non penso. Il caso non esiste. Piuttosto una valorizzazione di un ‘vuoto Animico’ che necessita di essere colmato attraverso la scuola auto educativa della Terra Antisistemica 3d, nella location più opportuna per poter maturare 'valore aggiunto'.

La povertà produce valore aggiunto per la persona che la vive?  Secondo me, se si è pronti, sì. La società tassa il valore aggiunto tramite l’Iva. Un segno netto che testimonia come ogni ambito sociale sia sottoposto al ricatto energetico e debba produrre energia da barattare con una speranza di Vita maggiormente dilatata, come una sorta di patto con il Diavolo.

C’è sempre un dare e un avere.

La società del Pil ‘cresce’ sempre se c’è ‘movimento’ e il movimento c’è quando si crea una corrente che spinge. La corrente nasce dalla separazione, dalla dualità, dagli estremi che si dibattono credendosi unici

È un motore che brucia di tutto in maniera anacronistica.

Fuori dal tempo… Un motore 'povero'.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

giovedì 21 luglio 2011

Elettricità statica e informazione.




Analizziamo alla maniera di SPS il fenomeno conosciuto come ‘elettricità statica’ in un'ottica nuova e particolare. Partiamo dal fatto che il corpo umano genera ed utilizza elettricità:

Come tutte le macchine ideate dall’uomo, anche il corpo umano è retto da impulsi elettrici che si generano continuamente al suo interno. Durante questo processo si produce magnetismo perchè l’elettricità e il magnetismo  sono manifestazioni generali della stessa energia di base e sono strettamente connessi. È stato scoperto che il cervello di un adulto di taglia media — la torre di controllo di tutta l’attività fisica e mentale — genera 30 watts di energia elettrica attraverso le sue cellule nervose, che sono esse stesse piccole dinamo

Il corpo umano si può paragonare ad una batteria elettrica ed è capace di emanare onde elettromagnetiche a 80 milioni di cicli al secondo. Se mettete la mano sulla radio e la ponete nella direzione nord-sud, il suono diverrà più chiaro e migliore: questo effetto è prodotto dall’elettricità e dal magnetismo presenti nel corpo. Tutti gli organi del corpo, cervello, cuore e nervi, muscoli e tessuti, creano i loro campi magnetici di varia intensità.
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Noi tutti siamo la famosa ‘pila’ che Morpheus mostra a Neo in Matrix e, anche se quella verità ha molteplici chiavi di lettura anche molto più profonde e ‘sottili’, ciò conferma la nostra dimensione come un chiaro frattale del funzionamento dell’intero Universo, il quale deve necessariamente avere in sé la possibilità di generazione di energia autoalimentante. 

Se queste due ‘sfere’, umana e universale, sono simili, allora cosa consuma l’Universo al fine di generare energia? Visto che l’uomo ‘mangia’ cosa mai mangerà l’Universo per ‘stare in piedi’? 

Secondo me c’è una differenza di ‘alimentazione’ tra i due micro/macro cosmi. Quale? Un qualcosa dettato dalla nostra attuale consapevolezza, ossia quella caratteristica funzionale che ci abitua, nel tempo, a credere di dover mangiare sostanze fisiche al fine di una loro trasmutazione in qualità energetica equivalente. Cosa voglio dire? 

Che la verità fluttua di pari passo alle nostre convinzioni e che, dunque, l’Universo rappresenta già il punto di arrivo finale della nostra avventura esistenziale nelle 3d: un polo auto esistente

Allora noi tutti siamo destinati ad alimentarci di quello che ‘siamo’; succede già, a ben pensarci, anche se in maniera quasi del tutto ‘non compresa’, interiormente mascherata dalla parte ombrosa dell’inconscio.

Ci alimentiamo di quello che siamo.

Ma 'cosa siamo'? Principalmente siamo inconsapevoli di noi stessi. Abbiamo alzato bandiera bianca e ci siamo arresi alle comodità dell’ozio da stress: un paradosso che genera ‘elettricità statica’ dentro di noi, carbonizzando le nostre parti superiori sottili, che smettono di funzionare al loro meglio. Il risultato è una sorta di ipnosi o catalessi dell’essere, il quale vaga sulla Terra come 'disinnescato'

Gli Human Bit, come delle sonde emanate dal Creatore, stazionano ai bassi regimi delle proprie possibilità, rimanendo come estraneati dal senso della partecipazione alla Missione intrapresa nei reami dimensionali superiori.

È il caso di affermare ‘Huston, abbiamo un problema’…
     
Allo scopo di comprendere gli effetti della circolazione di una corrente elettrica nel corpo umano occorre considerare che in condizioni normali la cellula presenta un potenziale negativo all’interno rispetto all’esterno, il cosiddetto potenziale di riposo, di entità tutt’altro trascurabile per una particella di tali dimensioni (70 mV nelle cellule nervose dei mammiferi). Dal punto di vista elettrotecnico la membrana cellulare può essere paragonata ad un condensatore, il potenziale d’azione ad una pila, secondo lo schema riportato nell'immagine in apertura di articolo, in cui la resistenza R è inserita per indicare il fatto che la membrana non è perfettamente isolante.

L’applicazione di una differenza di potenziale di durata ed ampiezza opportune determina un’inversione delle polarità del condensatore secondo un andamento oscillante smorzato… 

Se si considera una corrente alternata come un susseguirsi di impulsi, di durata 1/2f, si capisce perché una corrente ad alta frequenza sia meno pericolosa rispetto ad una a bassa frequenza. Al crescere della frequenza f infatti aumenta l’intensità dello stimolo necessario per produrre l’eccitamento della cellula; in una corrente ad alta frequenza la durata dello stimolo è talmente breve che la corrente non influisce praticamente sullo stato della cellula.

Il campo di frequenze 50÷100 Hz è quello a cui corrisponde la maggiore pericolosità.
Link 
 
In Europa l'energia elettrica viene distribuita sotto forma di corrente alternata a frequenza costante di 50 Hz…
Da Wikipedia 

Curiosa questa attinenza, vero?
 
Rileggiamo questa frase: l’applicazione di una differenza di potenziale di durata ed ampiezza opportune determina un’inversione delle polarità del condensatore secondo un andamento oscillante smorzato.

Ecco un altro concetto di ‘inversione’ del piano ‘naturale’ di funzionamento, dal momento in cui quel ‘condensatore’ siamo noi, essendo la membrana cellulare il punto di riferimento esperienziale per la cellula stessa, nonchè il suo ‘motore’ evolutivo implicito.

Ogni nostra cellula è soggetta a questo potenziale di inversione e la ‘differenza di potenziale’ idonea a provocarlo è determinata da un punto di ‘stress’ interno/esterno che genera un passaggio di corrente elettrica indotta.

Effetti della corrente elettrica sul corpo umano.
Gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano dipendono dall'intensità di corrente che, in un dato momento non previsto, attraversa il corpo.
 
Il valore di questa intensità è dato dalla formula:

I=V:R 

Ove V indica il valore della tensione dell'impianto ed R la resistenza, espressa in Ohm, del corpo umano verso terra. Il valore di R dipende dallo stato in cui si trova esposto il corpo umano in quel dato momento…

James Maxwell - fisico - nel 1865 affermò che la ‘carica elettrica’ è la manifestazione di una delle quattro Forze fondamentali della Natura. Queste quattro Forze, che da decenni i fisici tentano di ricondurre sotto un unico quadro concettuale, sono:
  1. Forza Gravitazionale
  2. Forza Nucleare forte
  3. Forza Nucleare debole
  4. Forza Elettromagnetica.
Alla prima, quella Gravitazionale, è dovuta l'attrazione fra le masse, la seconda e la terza descrivono comportamenti di tipo atomico e subatomico, mentre l'ultima riguarda sia i fenomeni magnetici che quelli di tipo elettrico.
Link

Vediamo che, in realtà, le ‘forze fondamentali’ sono più numerose della sola 'sfera' elettrica. Ricordo di avere letto in Kryon che esiste una coppia di forze fondamentali non ancora scoperta dalla scienza: quella che permette alle Galassie di ruotare attorno al proprio fulcro centrale. Insomma, ne sappiamo ancora veramente poco. Ecco un esempio:
 
La nuova elettricità statica.
Una recente ricerca condotta da un team di scienziati della Northwestern University mette in dubbio buona parte delle nostre conoscenze sull'elettricità statica, un fenomeno in parte ancora misterioso nonostante sia noto all'uomo fin dai tempi dei greci.
 
Secondo i ricercatori americani i fenomeno elettrostatici non sono causati da un semplice squilibrio di cariche tra due elementi dovuto a uno scambio di particelle cariche, ma a un vero e proprio passaggio di materia tra una superficie e un'altra.

Utilizzando un microscopio a effetto tunnel, un potente strumento elettronico per il rilevamento di superfici a livello atomico, i ricercatori della Northwestern hanno analizzato alcuni materiali caricati elettrostaticamente per strofinamento (per esempio della plastica caricata grazie a un panno di lana) e hanno scoperto che la distribuzione delle cariche è molto meno uniforme di quanto comunemente ritenuto.
 
Le cariche cioè, sono raggruppate 'in grappoli' sparsi qua e là in maniera apparentemente casuale. Questo ha spinto i fisici americani a pensare ad un passaggio fisico, e non solo elettrico, delle cariche.
 
In pratica, quando ci si passa un palloncino di gomma sui capelli per caricarli elettricamente, alcuni microscopici pezzi di gomma rimarrebbero impigliati tra i capelli, modificando così l'equilibrio elettrico del pallone e scatenando l'attrazione elettrostatica con la capigliatura.
 
Sebbene il passaggio di materiale tra le superfici sia provato in maniera certa dalla ricerca, non è ancora chiaro se sia sufficiente a spiegare completamente tutti i fenomeni elettrostatici.
Da Yahoo 
 
Solitamente questa è la definizione che viene data dalla Scienza:

L'elettricità statica è l'accumulo superficiale di cariche elettriche su di un corpo composto da materiale isolante. Tale accumulo avviene generalmente per elettrizzazione per strofinio di materiali, soprattutto in ambiente secco.

Questo fenomeno è stato osservato e descritto fin dall'antichità; i greci effettuarono esperimenti in tal senso con l'ambra gialla, dal cui nome greco, elektron, prende il nome la nostra elettricità.

L'accumulo di carica elettrica può essere tale da creare differenze di potenziale che possono raggiungere centinaia di migliaia di volt, che danno luogo a vere e proprie scariche elettriche. Sono molteplici i casi in cui è possibile riscontrare questo fenomeno nella vita di tutti i giorni a partire ad esempio dagli abiti in tessuto sintetico che si elettrizzano, alla scossa che si avverte scendendo e toccando la carrozzeria dell'automobile, dai capelli che si rizzano dopo essere stati pettinati alle particelle di polvere che rimangono attratte dai tubi a raggi catodici dei televisori.
Link
  
Il vento, ad esempio, ‘carica’ le superfici. Perché? È come se le superfici venissero ‘attaccate’ dallo strofinio del vento e delle minuscole cariche elettriche rimanessero agganciate. Se il vento trasportasse informazioni?
 
Ecco il frattale umano:

Microsoft sperimenta il corpo umano elettrico.
Il gigante del software ha brevettato una tecnologia che trasforma il corpo umano in un medium capace di trasportare dati e far comunicare fra loro una grande varietà di dispositivi.
 
Sfruttare la conducibilità elettrica del corpo umano per fare delle nostre membra un mezzo attraverso cui trasmettere dati. È questo il suggestivo concetto che sta alla base di un nuovo brevetto di Microsoft, concetto che potrebbe aprire la strada all'uso del corpo umano come alternativa a cavi e connessioni wireless nelle comunicazioni digitali a corto raggio.
Link 
 
È facile capire, dopo il breve escursus sopra esposto, a quali pericoli ci si esporrebbe se una simile ‘tecnologia’ prendesse piede nell’usualità del nostro tempo. Anche se tutto sarebbe riportato a grandezze regolate da ‘leggi Antisistemiche’, ciò non eviterebbe al complesso biologico/animico umano di subire un’accelerazione del processo di distacco tra le parti, già peraltro ampiamente in corso, come il film ‘La bussola d’oro’ mette ampiamente in risalto.

Le informazioni viaggiano per ogni dove proprio come quando, tra i raggi di Sole, in casa possiamo osservare infinito pulviscolo polveroso gravitare nell’aria quasi senza senso. In realtà c’è sempre un senso in tutto quello che ‘è’ e che ‘facciamo’.

Questi concetti espressi oggi meriterebbero una ben più ampia esposizione, ma è meglio se mi fermo qua per adesso.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com