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martedì 7 novembre 2017

Umanità col/legata. Le fiction denunciano la trama.



Le “fiction” sono i nuovi “libri” di storia da tramandare
Più che i romanzi e i film, sono le Serie Tv a dimostrare ciò che continua a succedere sulla scorta del “è già success3”, come per una sorta di auto adeguamento collettivo inconscio (qualcosa che anche se ti sembra di decidere in prima persona, nella sostanza, tendi solamente a replicare, seguire, copiare, includere, mimare, incorporare, “far tu3”, non avere alternativa sostanziale apparente, etc.), come se fosse proprio la “forma” ambientale/sociale (convenzione, paradigma, regole non scritte, etc.) ad obbligarti
Vero? 
Lo sai molto bene che “è così”.   
E la cosa assolutamente “non paradossale (dato che c’è una ragione: quella fondamentale, dominante ‘qua, così’)” è che è proprio la tanto auto esaltata “legge”, ad impedire che la realtà manifesta possa svolgersi anche in un’altra versione di sé.
La legge, che è fatta ad “immagine e somiglianza” di un certo… interesse (indimostrabile attraverso la legge, ad hoc, causale), è responsabile di bloccare tutt3 sul nascere


venerdì 27 ottobre 2017

Ogni “tua” abitudine personalizza anche il cosmo, come la matita col foglio.



L’isola che non c’è… è un sogno, da cui non ci si risveglia mai. Ne hai mai fatto uno? Un incubo terrificante che tu sai non essere vero. Il tuo sonno è così pesante. Così profondo. Così delizioso. Che non ce la fai a svegliarti. Sei immerso nel sonno. Fai sogni lenti. Immerso in un soffice mare, nero… è la morte… La morte che ti sussurra. È quella la fine… per molti di noi…”.
Pan
Per darti l’impressione del tempo, che passa e trasforma tutt3, ti è già stat3 dat3 il (concetto di)tempo; le pellicole dei film si sgranano, le mode si alternano, i “gusti“ tendono a seguire la ciclicità imposta (come una strategia sempre troppo “a monte” per accorgertene), c’è… inflazione ed obsolescenza (programmata), il passo della “tecnologia” impone dei ritmi che rendono persino il passato recente… il passato remoto, le vite s’interrompono (tutte quelle che “conosci”, senza eccezione alcuna)
Ora, che puoi rivedere nel “tempo”, attraverso giornali, Tv, fotografie e video… non puoi non giungere da te alla conclusione che:
esiste il tempo, data l’evidente diversità da “allora”.

giovedì 12 ottobre 2017

Se il tempo non è quello a cui pensi…



Hai riportato indietro delle cose.
La terapia ha funzionato, allora.
Cose che sarebbero dovute restare sepolte nel passato…
La mente dimentica cose per una ragione”.
Rememory
Tutt3 si trasforma”. 
E... il “tempo” sembra essere il protagonista di una simile funzione.
Ma (ma) può essere la ragione fondamentale della trasformazione, una catena di montaggio calcolata solo per il movimento che esegue il “nastro trasportatore”?
È lo spostamento, il motivo per il quale avviene un certo tipo di funzionamento
Oppure, è più logico che il “nastro (tempo)” sia solo una parte del tutt3? 
Se avviene lo spostamento, può anche avvenire la “lavorazione (trasformazione)”, così che ogni “ingranaggio (sezione del programma)” possa trovare quelle condizioni utili al movimentarsi (qualcosa che i vari sensori rimangono in attesa di… rilevare). 
Il “tempo”, dunque, è solo – tanto per cambiare – il vertice emerso dell’iceberg (al contrario della ragione fondamentale, dominante, che è il vertice nascosto dell’edificio pseudo piramidale dello stesso “iceberg”). 
Quindi hai a che fare, “qua, così”, con qualcosa che complessivamente (non) risulta rovesciat3, al contrario. 
Qualcosa che funziona, dunque, in un simile modo


martedì 5 settembre 2017

Principio e anello di congiunzione organico (1).


 
Con questo Bollettino inizia una disamina frattale espansa molto (molto) particolare. Si potrebbe dire, una “evoluzione”, uno “step di crescita”, un passo in… “avanti”, etc. 
O, forse, più semplicemente, il raggiungimento/congiungimento di una consapevolezza altra (né migliore, né peggiore, tuttavia diversa da "prima", perlomeno in qualcosa che occorre proprio mettere a fuoco, poiché causale, centrale e portante). 
L’intuizione non viene da sola; quando non è un fulmine a ciel sereno, è il risultato di un certo “cammino (inclinazione)”.
La prosecuzione lungo la “via”. 
L’oltrepassare una “curva”, con la relativa espansione della prospettiva (ciò che “non risultava”, prima). 
Quindi, la “crescita” non è un fenomeno unico, ma (ma) di più, è un iter che sfocia nella conferma di quello che si “fa (pensi e fai, in coerenza)”.
Qualcosa che può essere scambiat3 anche per altro, quando la crescita è all’interno del paradigma AntiSistemico, e la consapevolezza è pressoché azzerata (alias, è anch’essa AntiSistemica e “tu” sei, quindi, solo l’ennesima sottodominante). 

lunedì 21 agosto 2017

Una intossicazione chiamata tempo.



Il tempo “esiste ma è apparenza”; e non è un paradosso.
Il tempo è chimic3… “intossicazione”. Se (se) ti sembra che non possa essere messo in discussione, è “solo” perché (ne) sei possedut3.
Il tempo è una solida costruzione che, tuttavia, non è quello che ti sembra “qua, così”
Esso, ad esempio, in un film che convenzionalmente 1) dura un paio di ore e che 2) è stato girato nel giro di qualche mese... è simulato – quando la trama richiede l’invecchiamento degli attori – attraverso al ricorrere di “trucchi (di ogni tipo)”.
Ossia, le persone invecchiano sul set, cinematograficamente, ma (ma) nella realtà “al di fuori del film”, le stesse persone non sono affatto invecchiate, se non per ciò che si attendono (essendo convinte che esista il tempo e che, questo, passi in continuazione come una sorta di fiume invisibile, che lascia “segni” del/col proprio incedere, erodendo tutto ciò che incontra e, dunque, va a caratterizzare). 
Da questa prospettiva, allora, il tempo è – di più – un altro tipo di “segno”, ossia: 
è uno dei tanti simboli (fatti, prove) che testimoniano la compresenza di una “analogia comportamentale” che 1) il tempo replica, in quanto ad “effetti e conseguenze” del proprio “essere” e che 2) esiste in quanto ad immanifesta ragione fondamentale (del) “qua, così”. 
L’analogia è, ovvio, frattale espansa: 
memoria, informazione, “è già successo”… 

martedì 17 gennaio 2017

La corsa continua e la backdoor.



La via maestra per abbattere il debito è la crescita…".
Pier Carlo Padoan
Non sei “stanc3 (di rotolare nella ruota)”?
Certo che lo sei, madi chi/cosa, sei stanc3? Non lo metti a fuoco...
Lo sei (sempre) ad un livello altro, rispetto a quello sostanziale, fondamentale, centrale, portante, etc.

È come essere stanchi di portare, sulla schiena dei massi, senza essere stanchi di sopravvivere in schiavitù.
All'interno di “qualcosa”, succede che – senza più ambire a modificare quel “qualcosa”, poiché… impensabile (senza alternativa sostanziale sostenibile) – qualsiasi trasformazione del "proprio" status quo, viene auto processat3 (giudicat3) come “sufficiente, buon3, ottim3, ideale, etc.”.
Per cui, se vieni "promoss3" dal portare massi sulla schiena, a caricarli sulla schiena dei tuoi simili, allora “va bene”.
Comprendi? 
È a questo livello (punto, “momento”) che sei giunt3 “qua, così”… 
È una questione di "punti di riferimento, relativi ed assoluti". 
Sei stat3 raggirat3, nel corso del tempo deviato, AntiSistemico. 
Attraverso “l’imposizione della libera sensazione (necessità apparente)” di dover accumulare (avere, possedere) denaro - al fine di poter manifestare concretamente la sfera dei “tuoi” desideri, trasformandoli in… realtà manifesta - sei decadut3 “qua, così”.
Ed “ora”, appunto, senza denaro non sembri “essere nessun3”, ossia, sembri essere quel nessun3 che la società riconosce solamente per mezzo del contrasto “avere/non avere = essere”.

lunedì 9 gennaio 2017

Il benchmark.



Dio costituisce un punto di riferimento per milioni di persone; il che non è poco per un essere che neppure esiste”.
Giovanni Soriano
Trova il modo (perché “è tempo”) di andare oltre alla convenzione (persino quando la convenzione, pensi essere, ribellione, rivoluzione, evoluzione, etc.).
“Dio non esiste”? Ok.
Tuttavia, l’immagine di Dio è un simbolo, ossia:
non esiste “Dio”
ma
esisteciò che Dio rappresenta (“incarna”)
essendo simbolo della compresenza immanifesta dominante (la ragione fondamentale).
Tutto questo lo ricordi attraverso la caratteristica ambientale del simbolismo sostanziale frattale espanso (memoria). 
Vai Oltre Orizzonte…
Innamorarsi veramente significa entrare in una dimensione del tutto differente, cambiare pianeta. Significa spostare il baricentro della propria vita e orbitare intorno a un nuovo punto di riferimento”.
Piero Angela
Perché devi sempre “orbitare (ruotare) intorno a un nuovo... punto di riferimento”?
Perché, viceversa, non immagini di essere, ad esempio, un Sole?
Perché non ti ricordi come punto di riferimento per te stess3?
Perché non brilli e, così facendo, eviti di “respirare dentro informazione esterna”?
Il Sole espira. Il Buco Nero inspira.
Essi sono i “fine corsa” della respirazione:
la dinamica
il senso
la funzione
il potenziale
il… benchmark (riferimento)
qualcosa, attraverso cui puoi ambire di ritornare ad essere, ricordando la capacità di grande concentrazione di massa (leva).
Le leggi della fisica devono essere di natura tale da valere rispetto a un sistema di riferimento in moto arbitrario”.
Albert Einstein, I fondamenti della teoria della relatività generale, 1916

lunedì 28 novembre 2016

Evolvere è ricordare.



Siete buffi con le vostre leggi…”.
Lucifer
Foxconn sostituisce sessantamila dipendenti con i robot
Link 
Se osservi cosa succede nell'Universo, attraverso quello che “ti dicono (e fanno vedere)”, sembra che tutto funzioni alla stessa maniera. 
Sostanzialmente, i corpi celesti ruotano attorno a se stessi ed attorno ad un centro (costituito da una grande concentrazione di massa, dotato della forza giurisdizionale necessaria).
Ergo, ti sembra tutto ciclico.
Tutto scorre (verso una "direzione", con senso), auto ripetendosi. 
Così, si possono misurare gli anni (il tempo). 
Così, non ti accorgi della destinazione di un simile “viaggio”, poiché non sembra nemmeno di essere "in viaggio". Eppure invecchi.
Una Luna dopo l’altra. Una primavera dopo l’altra… ti ritrovi vecchi3.
Una volta, diventavi “saggi3”, oggi diventi “rintronat3”.
Che cosa è successo? Quello che “è già successo”.
C‘è un robot dietro lo sportello, a Taiwan il debutto di Pepper in banca
È partito dal Giappone per lavorare a Taiwan. La storia di Pepper non è diversa da quella di tanti altri pendolari, tranne per il fatto che è un robot.
Nel suo primo giorno di lavoro alla First Commercial Bank, il neo assunto ha ricevuto anche il suo badge di ingresso.
Presto più di 20 Peppers saranno in funzione nelle filiali dell’istituto e una catena di supermercati ne ha già ordinati 100.
I robot vengono concessi in locazione per circa 800 euro al mese, manutenzione inclusa.
Pepper viene già utilizzato come cameriere, commesso e nei servizi alla clientela in circa 500 aziende operanti in Giappone.
Link 
I robot ricordano
Ricordano “a partire da (e solo quello che devono ricordare, come da programmazione ed utilità, servizio, sicurezza, etc.).
Evolvere, allora, cosa significa?

venerdì 25 novembre 2016

La percentuale soglia.



Avendo dimenticato, causalmente, hai smarrito la connessione all'indice dei tuoi ricordi, al “è già successo” e, quindi, alla tua più autentica esperienza, dalla quale deriva la consapevolezza, senso e direzione. 
Così, “ora”, non sei più sicur3 di nulla (è possibile tutto, ma non credi in nulla che sia alternativo sostanziale. Qualcuno/qualcosa ha, quindi, già deciso anche per "te").
Anche quando credi di avere un progetto, non puoi mai essere del tutto cert3 che sia autenticamente tuo (infatti, il "tuo" progetto, serve). 
E non puoi nemmeno pronunciare sentenze su qualsiasi “natura”, dal momento in cui… “non ricordi, esattamente, un bel niente”. In questo vuoto, hai inspirato dentro di tutto. Tutto quello che supponi di sapere. Tutto ciò che ti utilizza. La somma del ritenuto “tuo” essere…
E, sempre nel vuoto (che è uno spazio svuotato, piuttosto che uno spazio senza dentro nulla originalmente) si è inserita qualsiasi “arte deviata ‘qua così’”.
La “scienza” – in qualsiasi ambito – ha preso il posto della tua esperienza.
Qualcosa che ti ha già invas3, conquistat3 e possedut3.
Qualcosa che da una simile prospettiva ed inclinazione, può trarre infinito vantaggio ad “immagine e somiglianza” del proprio Ego, interesse, progetto… strategia, controllo, lungimiranza, coerenza, stabilità, auto sostenibilità, etc.
Il “qua, così” ribalta la tua autentica prospettiva, che diventa AntiSistema. Per intenderci, è come guardare un qualunque episodio della parodia “Famiglia Adams”, nella quale “tutto è ribaltato, rispetto alla convenzione sociale”.
Per loro, invece, è assolutamente normale "essere gli Adams"...

giovedì 24 novembre 2016

La truffa sempre da “provare”.



Che cosa è una “truffa” (un momento…), quando la Massa può abituarsi (e si abitua) a tutto?
Cosa “passa” attraverso, insieme, unitamente allo status quo “qua, così”?
Sai una cosa?
Tu sai già tutto, ma (ma)… "non ci credi" mai, troppo, a fondo.
Ti dici: “non può essere vero”.
E, così, metti a tacere quel tuo “senso di ragno”, che nonostante tutto continua ad “ammonirti” sulla reale portata di tutto quello che continui a scambiare per unico.
È un processo di auto svalutazione, come l’inflazione in campo economico, deviato, di parte:
quello che ti trapassa (attraverso)
è
una “truffa”.
Nel diritto italiano, la truffa è l'ottenimento di un vantaggio a scapito di un altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri.
Nel diritto anglosassone si parla di "false rappresentazioni"… così come, diversamente dall'Italia, in altri diritti oggettivi (austriaco e tedesco, ad esempio) l'errore può essere già presente nella mente della vittima
Si ritiene che la parola "truffa" derivi dal francese truffe… (tartufo, nonostante il termine francese corrente per truffa sia escroquerie), in quanto già nell'antichità il prezioso tubero veniva utilizzato per ingannare ignare e golose vittime;
secondo l'etimologia è anche probabile che l'espressione "tartufo" fosse la stessa di "tubero", secondo l'accezione di persona poco sveglia o sciocca...
A sua volta il termine "infinocchiare" (che ha il senso di "truffare, imbrogliare") ha simili origini, in quanto deriva dalla pratica di utilizzare il finocchio come antipasto per ingannare il gusto del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità, sia di utilizzarne i semi per alterare il gusto del vino imbottigliato
Link 
Estrai valore aggiunto frattale espanso, dalla tua/umana, centralità, attraverso un filtro universale (chiave di lettura/decodifica), che riassume ed auto mantiene la giustizia “ad angolo giro”:
un vantaggio a scapito di un altro soggetto indotto in errore attraverso artifici e raggiri
false rappresentazioni
l'errore può essere già presente nella mente della vittima
ingannare
persona poco sveglia o sciocca
imbrogliare
alterare…
Ora, tra tutte queste espressioni, quella che in un certo senso “buca lo schermo” è questa:
l'errore (che è) già presente nella mente della vittima…

mercoledì 23 novembre 2016

La forma centrale stellare.



“Qua, così” è una “formuletta di rito”, un mettere insieme due termini già esistenti, in maniera tale da formare una espressione (senso) creativa:
un neologismo (nuovo costrutto).
In SPS, “qua, così” significa:
lo status quo auto affermatosi
in una precisa, esatta, sostanziale
“forma” AntiSistemica by dominante.
AntiSistemica, poiché tutto è polarizzato (inclinato) secondo una certa gradazione della prospettiva, in maniera tale che sia completamente capovolto il significato di “giustizia ad angolo giro ‘lato tuo/umanità, centrale’, In Comunione”.
Ovvio, il "ribaltone" ha una ragione fondamentaleanch'essa, esatta, precisa, univoca, “a monte”:
la compresenza immanifesta dominante.
Ergo, tutto “qua, così” (non) risulta giusto, da una ed una solo prospettiva:
quella che ricava il massimo vantaggio dalla situazione globale stessa.
Ora, chi/cosa “qua, così” estrae, in continuazione, questo “vantaggio”?
Non lo sai.
Perché lo hai dimenticato, non visto che “è già successo” e, dunque, la parte che ha vinto ha già provveduto a cancellare ogni riferimento, in termini di memoria, singolo ricordo, evidenze, etc.
Così, tutto quello che è rimasto “in piedi” è solamente qualcosa che sopravvive, comunque in te, grazie al simbolismo frattale espanso (quello che ogni “fatto” lascia come traccia di sé, nonostante ogni accorgimento messo a punto al fine di cancellarlo per sempre dalla vista e dalla memoria).
Questo simbolismo è la derivazione della caratteristica frattale espansa ambientale, governata dal sistema operativo frattale espanso (il Genio, la App), controllato in leva per delegazione frattale espansa, dalla grande concentrazione di massa, dominante.

giovedì 17 novembre 2016

Attraverso tutto, ricarica l’ambiente.



Fermati, dunque, tu sei così bello! La traccia dei miei giorni terreni non potrà svanire in eterno”.
Faust – Goethe
Attraverso la memoria, si forma l’esperienza.
Allo stesso tempo:
attraverso la “tua” memoria, si forma la “tua” esperienza…
Sei nel “qua, così”. Sei nell’AntiSistema. Sei alla rovescia, rispetto a… Te.
Sei, dunque, solamente “te”.
Il tuo “diritto” non è qualcosa di concesso, bensì, di auto esistente (e se mai dovesse essere una “acquisizione”, ossia, una “concessione”… allora, lo sarebbe solamente al di là del “qua, così”. Ossia:
in ogni “caso”, Tu – ora – sei “uno stato di diritto, che viene prima di tutto quello che ti caratterizza in questo reale manifesto by dominante).
E, nel tuo diritto sta tutta una serie di attributi “di serie”, che ti sembrano ormai inimmaginabili
Cioè:
che non ti sembrano affatto possibili, poiché nemmeno riesci a ricavare il minimo fondamento in termini di alveolo ideale.
Come se ti venisse a mancare persino l’ispirazione
Come se… tutto fosse controllato, goccia a goccia, a monte di te.