giovedì 12 ottobre 2017

Se il tempo non è quello a cui pensi…



Hai riportato indietro delle cose.
La terapia ha funzionato, allora.
Cose che sarebbero dovute restare sepolte nel passato…
La mente dimentica cose per una ragione”.
Rememory
Tutt3 si trasforma”. 
E... il “tempo” sembra essere il protagonista di una simile funzione.
Ma (ma) può essere la ragione fondamentale della trasformazione, una catena di montaggio calcolata solo per il movimento che esegue il “nastro trasportatore”?
È lo spostamento, il motivo per il quale avviene un certo tipo di funzionamento
Oppure, è più logico che il “nastro (tempo)” sia solo una parte del tutt3? 
Se avviene lo spostamento, può anche avvenire la “lavorazione (trasformazione)”, così che ogni “ingranaggio (sezione del programma)” possa trovare quelle condizioni utili al movimentarsi (qualcosa che i vari sensori rimangono in attesa di… rilevare). 
Il “tempo”, dunque, è solo – tanto per cambiare – il vertice emerso dell’iceberg (al contrario della ragione fondamentale, dominante, che è il vertice nascosto dell’edificio pseudo piramidale dello stesso “iceberg”). 
Quindi hai a che fare, “qua, così”, con qualcosa che complessivamente (non) risulta rovesciat3, al contrario. 
Qualcosa che funziona, dunque, in un simile modo


Un dispositivo, un programma, una App, etc. che non smette più (mai) di continuare a funzionare, dal momento in cui 1) si rinnovano sempre ed automaticamente le condizioni di “processo” e 2) “è già success3” l’azionamento iniziale (accensione). 
Se il “credo (legge)” esprime che il moto perpetuo non esiste, allora (di conseguenza)… come può continuare a funzionare detto “meccanismo naturale”?
È molto semplice:
attraverso la trasformazione continua del tutt3 “qua, così”.
In questo, ritrovano l’interconnessione (“senso”) il:
tutt3 si trasforma
e
tutt3 scorre”…




Ergo, per chi proprio non intende “comprendere (ricordare)”, così come si getta carbone nella caldaia, allo stesso modovengono utilizzati gli esseri umani “qua, così”, nell’AntiSistema. 
L’inferno, che “brucia” le anime dei dannati: 
ricordi? 
Qualcosa che non può bruciare mai del tutto, dato che quel “materiale” è, per così dire… come una/la Fenice. 
Trova il modo di accendere i tuoi sensori, che sono propedeutici alla auto decodifica da te in te. Avendo, così, modo di cogliere il significato di/in tutto ciò che è come (in) una centrifuga, per il tuo auto orientamento esistenziale
Annunciamo la tua morte, Signore. Proclamiamo la tua risurrezione”.
Mistero della fede
Tutto ciò è, ancora, il “è morto il Re, viva il Re…”. Oppure, “morto un Papa se ne fa un altro…”. 
Accorgiti.
Il Mistero della Fede è l'atto conclusivo della consacrazione del pane e del vino dove avviene un fenomeno straordinario:
la "transustanziazione" cioè la trasformazione del pane e del vino in corpo e sangue di Gesù Cristo.
È dunque un mistero e come tale non spiegabile dall'uomo ma tutto ciò ci sarà chiaro nel momento della sua venuta sulla Terra.
Mistero è soprattutto la morte e resurrezione di Cristo senza la quale la stessa celebrazione eucaristica non avrebbe alcun senso se non quello riconducibile ad un gruppo di persone che si riuniscono in preghiera.
In questo mistero i cristiani credono fermamente ed è su questa fede che la religione cattolica si contraddistingue dalle altre religioni.
Anamnesi è una parola particolare, non comune,  usata dai teologi per indicare la preghiera eucaristica del mistero della fede
Link
Per anamnesi, in liturgia, si intende il memoriale dei misteri
Quando parliamo di anamnesi, tuttavia, ci riferiamo ad un'azione di Dio, il quale mediante il far memoria degli eventi salvifici da parte dell'uomo, entra sempre nuovamente nel tempo e attualizza l'evento di salvezza grazie all'azione dello Spirito Santo.
Questo è possibile perché Dio è immutabile ed eterno, immutabile è la sua volontà di salvare l'uomo.
Tuttavia, l'anamnesi è anche azione dell'uomo che accoglie l'invito di Dio e si apre alla sua grazia. L'uomo infatti, in quanto libero, può anche rifiutarsi.
Si afferma che l'anamnesi è possibile grazie alla fede, ma la fede è sempre opera di Dio nell'uomo
Link 
L’universo si è creato da sé, grazie alla gravità…”.
Stephen Hawking
L'anamnesi è possibile grazie alla fede
ma la fede è sempre opera di Dio nell'uomo…”.
L'uomo… in quanto libero, può anche rifiutarsi…
Sei alle prese con qualcosa (qualcun3) che:
è immutabile ed eterno
immutabile è la sua volontà di…
entra sempre nuovamente nel tempo
e attualizza l'evento di salvezza
grazie all'azione dello Spirito Santo (sistema operativo frattale espanso. Il funzionare, attraverso la non località globale del rendersi grande concentrazione di massa giurisdizionale a livello planetario: la dimensione “naturale” che prende meglio in considerazione l’equivalente condizione del “Genio” frattale espanso tri-unitari3... legge, strumento, memoria. Neutr3, neutrale, neutralizzante)…




Il caso non esiste (quando non gli lasci ‘spazio’, non lo prevedi)”.
Furono provvidenziali i suoi entusiasmi ed i suoi odii. Garibaldi fu veramente uomo del suo tempo, uomo necessario;
se egli avesse avuto i vincoli dei principi, le esitanze e gli scrupoli dei diplomatici, la disciplina dei soldati regolari, non sarebbe mai stato l’uomo che fu, non avrebbe mai fatto quello che fece.
Un uomo come Garibaldi l’Italia non lo vedrà più, perché i nuovi tempi non lo consentiranno più.
La nuova epopea omerica è finita, ed essa rimarrà unica nella storia d’Italia, come unico è rimasto nell’antico mondo greco il poema epico d’Omero…
La Stampa - sabato 3 giugno 1882
Garibaldi fu veramente uomo del suo tempo (“sotto” alla tal ricombinazione/trasformazione d’eventi, alias, di… sottodominanti)
uomo necessario (per “chi” e a far “cosa”)
se egli avesse avuto i vincoli dei principi, le esitanze e gli scrupoli dei diplomatici, la disciplina dei soldati regolari, non sarebbe mai stato l’uomo che fu, non avrebbe mai fatto quello che fece (in questo è stato “uomo necessario”. Quindi? Che “tipo” di… uomo)
un uomo come Garibaldi l’Italia non lo vedrà più, perché i nuovi tempi non lo consentiranno più (stava trasformandosi la strategia sottodominante: era già iniziata la “rincorsa” strategica al rendersi progressivamente immanifest3, al fine di confondersi nella/con la Massa e, dunque, non essere più pres3 nemmeno in considerazione, non “esistendo più”. La storia deviata, infatti, avrebbe celebrato il loro “funerale”, attraverso pagine e pagine di correzione degli eventi, spostando l’attenzione dalla sostanza all’evento, in quanto “surrogato della sostanza”. Ovvio, l’espert3 di turno non è mai stat3 cosciente di portare avanti una simile intenzione, che succede nonostante tutto ciò che puoi pensare, non avendo voce in capitolo… anche se sei “liber3 di…”).


Ricorda che “è già success3” e che, dunque, non è in dubbio l’evento “a monte” che nemmeno immagini “qua, così”.
Per cui, nella “trasformazione naturale (tempo chimic3)”, continua a riverberare ciò che “è già success3” e che per questo continua ad “ispirare” le sottodominanti umane, a portare “avanti” il medesimo motivo, come se fosse il proprio…
Con la tecnologia della macchina Rememory, un ricordo puro viene registrato su una memoria in vetro, copiato obiettivamente dal cervello per poter essere mostrato al paziente e a chiunque altro.
Rivivendo il ricordo, per il paziente si viene a creare una catarsi, impossibile da raggiungere con il semplice richiamo del ricordo.
Una sorta di teatro della memoria, in cui il paziente diviene il pubblico della verità della propria vita…
La macchina ha la possibilità, non solo di accedere al ricordo, ma anche di alterare i percorsi sinaptici del cervello, pertanto si corre il rischio che i ricordi vengano corrotti, alterati e confusi. Mentre è teoricamente possibile resettare costruttivamente o cancellare determinati ricordi, a questo punto i rischi sono sconosciuti”.
Rememory
Come può, una trama da film, essere solamenteuna trama da film, e basta
Tutt3 ha... significato universale (portante e centrale).
Quando la fantascienza era (così come “è”, ancora oggi) materia per visionari, ad esempio, con Jules Verne, si pensava a certe “cose” come se fossero davvero… impossibili?
Oppure, le persone non erano così… “tonte”, come puoi ripensarle ora. La capacità umana di “percepire” e, così, “riunire i puntiniè qualcosa di sempre (sempre) potenziale, alias, di sempre (sempre) compresente
E, nel grande numero delle persone - in ogni “fase” - c’è sempre (sempre) chi riconosce gli eventi esattamente per quello che sono (rappresentano, incarnano, esprimono, sottintendono, simboleggiano, etc.). 
Verne “sentiva” che era possibile. 
Per cui, non stava affatto “vaneggiando”, anche se l’attualità si nutre puntualmente di una simile “verve creativa”, da gustare all’ombra… nella comodità della modernità, come se tutt3 ciò non succedesse davvero e, quindi, sia solo qualcosa al quale assistere con fare divertito, per impiegare il “tempo”, mentre – contemporaneamente – si “brucia”, alimentando le fornaci utili alla trasformazione che è, di più, l’alimentazione organica del funzionamento della… “macchina”.
È un processo: potrebbe peggiorare prima di migliorare…
Credo che (la macchina) l’abbia soffocata nel suo passato…
Qual è lo scopo di tutto ciò? Perché la macchina esiste?...
Non conosciamo il valore di un momento, finché non diventa un ricordo...
Forse cercava di farci capire il valore di un momento, prima che cambi o svanisca per sempre…
Ad ogni modo non puoi combattere queste corporazioni. Vincono sempre…”.
Rememory
Non conosciamo il valore di un momento, finché non diventa un ricordo (il “valore” è l’informazione sostanziale avio trasportata d’assieme, relativ3 al momento di “è già success3”. Ovvio, non solo. Ma… da quel “a monte”, in poi, è stata generata la “deviazione”. Al di là della quale, ossia “prima”, esiste un altro “stile di vita”, rispetto a questo “qua, così”. Al di là puoi significativamente “cambiare”. “Qua, così” puoi solo continuare a trasformarti, alias, a “bruciare”…).



Come consideri la possibilità (potenziale) di continuare a guadagnare, facendo trading, sia al rialzo che al ribasso?
Quale significato “ha”? Ha il significato sostanziale che:
non puoi più sapere come sono posizionate le “mani forti” che, una volta (prima) potevano guadagnare solo in una direzione e, dunque, potevi accorgerti anzitempo di una certa inversione del trend principale. 
“Ora”, chi ha la possibilità di investire somme fuori scala, ha la possibilità di far perdere le proprie “tracce”, in una maniera che va oltre alla logica della Massa (Mercato). 
Ad esempio, le "banche" – dopo avere procurato la “crisi”, guadagnandoci – ne hanno pagato le conseguenze, solo apparentemente, dato che 1) hanno, con il giusto timing, opportunamente “scommesso al ribasso” e 2) hanno chiesto di essere, al contempo, “salvate” dallo Stato (che in tal “caso” attinge sempre e solo dalla Massa).
Quante sono, dunque, le “fasi”?
Guadagni prima, e guadagni doppiamente nel durante e dopo:
le fasi sono tre, delle quali due sono contemporanee (ed una, necessita di una struttura parallela e distaccata, per mezzo della legge, che funga da veicolo “ombra” in grado di agire al ribasso, mentre tutto affonda in attesa del “salvataggio”). 
Questo è possibile dal momento in cui, è possibile agire anche “allo scoperto”. Senza alcun "possesso", se non attraverso il meccanismo del "prestito", ossia, avendo garantita questa "via" grazie alla compartecipazione delle infrastrutture (che, dunque, esistono in una maniera concepita per apparire e, parallelamente, per continuare ad "essere/servire"). 
In ciò si riconosce la stessa "mano"...
Senza prendere in considerazione ogni altra variante al piano “convenzionale (che è la logica applicata d-alla Massa)”, tipo… le opzioni, i certificati, etc. 
La “leva” è un altro step che sembra stat3 permess3 (autorizzat3) per “te (Massa)”, anche se – all’opposto – serve per attirare l’attenzione di coloro che non hanno grandi somme da investire e per permettere certe operazioni che nulla hanno a che vedere con te. 
Questa “versatilità” del contesto, viene riconosciut3 come “libertà, democrazia, diritto, etc.”, ma (ma) la memoria è sempre troppo corta “qua, così”, per contare le “vittime” che, puntualmente, lascia sempre indietro questa strategia.
In molte parti del mondo, il rullo compressore è già passato. E, sempre, in queste stesse aree, lo “stile di vita” successivo è quello globalizzato:
quello di stampo “occidentale”.
Qualcosa che può auto verificarsi, solo quando la Massa è stata “mondata”, perlomeno attorno a certe percentuali:
quella 80/20 è funzionale alla “terra ri formazione”.
Mentre, al di sotto (prima), la situazione necessita del rullo compressore:
oltre alla maggioranza (in un range tra il 50 e sotto all’80 per cento) serve la “propaganda (ideologia, credo, fidelizzazione)”
sino alla maggioranza (appena oltre al 50 per cento) serve la “forza (guerra)”
al di sotto di una soglia iniziale (minima) serve la “conquista” (per invadere, radicarsi e conquistare/possedere)…
L’unica cosa che conta è ciò che “è già success3”, ivi compres3 anche e sopra a tutto… il Oltre Ogni Orizzonte:
ciò che “era”, prima dell’avvento del rullo compressore, dominante
ciò che “è”, ancora, possibile (potenziale) agganciare (ricordare e rievocare)
ciò che “è ‘qua così’”… la compresenza gerarchica immanifesta, sotto (alla) dominante (il rullo compressore)...
Se (se) “l’unica cosa che conta”, eviti – guarda non caso – di prenderla in considerazione, allora (allora)… che cosa ne sarà di te “qua, così”?
Lo puoi già comprendere, dal momento in cui… gli anni duemila hanno accelerato il (sono entrati in una fase altra del) processo:
con la generazione della “Rete” e degli apparecchi Smartphone (App)
sarà presto possibile allacciare l’intero globo
riassumendolo da un’unica prospettiva sotto (alla) dominante.
La sostituzione del valore universale (giustizia ad angolo giro) con il valore relativo all’assoluto dominante (giustizia di parte), sta per compiersi integralmente:
l’avvento dell’era delle “macchine intelligenti” comporterà l’integrazione successiva “organic3/in-organic3”, attraverso l’invasione della sfera umana per parte di quella “artificiale (altra)”
le città diverranno “La Città”
la Terra diverrà “il Pianeta Città”
e sarà palese che “chi detiene le chiavi del /per il controllo dell’energia”, che permette il funzionamento delle macchine, avrà anche il controllo dell’umanità interagente (dipendente e conseguente) con le macchine stesse.
Sarà sufficiente per accorgerti? 
Per accorgerti della compresenza (chi) dominante? 
Non ancora, dato che… le macchine sono programmate per “funzionare in un certo modo”, compreso “tu ‘qua così’”. 
La componente “hacker (diversità)”, seppure ancora parte dell’AntiSistema, rappresenta il punto di fuga (potenziale) in grado di fare interagire macchine “sbloccate” con individui “sbloccabili”, ma (ma):
chi sono detti hacker
che decidono di… andando apparentemente contro (la) corrente?
È “la storia che si ripete, sempre ‘qua così’”, per via del ferreo potere incarnato nella condizione sotto (alla) dominante. 
Quindi, perché al mondo verrebbe data una possibilità di…”?
Perché, ad un certo punto, servirà (i motivi possono essere infiniti) e così verrà deciso.
Alla dominante “piace”, di tanto in tanto, ricominciare da capo:
serve per la retro ingegneria (sicurezza)
per la fortificazione del tutt3
per la celebrazione di antichi “fasti”
per rivivere la propria grandezza
per “ringiovanire”
per… divertirsi, dopo tanta “noia”, etc.
Le persone passano. Il “modello comportamentale” resta sostanziale e significativo. Sembra cambiare tutt3; tutt3 si limita a… scorrere (via), lasciando il “deposito”. 
Il tempo risulta come tale, come il grande filo logico che collega tutt3 (e trasforma tutt3)… eppure, il tempo è chimic3 apparenza, che cela ciò che continua a succedere, avendo un simile “alibi”
Qualcosa che è previsto che debba succedere e continuare a succedere, non visto che “è già success3”.
Nel passato c’è la sua origine (il “a monte”). 
Anche se non è propriamente “nel passato” ma, prima. 
Prima di tutt3 il... "qua, così"
All’origine di ogni “movimento”, che sussegue all’evento “alfa”. 
Una origine che non è “l’origine”, bensì, che ha permesso di auto rigenerare questa linea della successione post “è già successo”. 
È, forse, possibile che ogni singolarità viva all’interno di un “proprio” ricordo e, complessivamente, d’assieme? Sì. 
È la vicenda narrata dalla memoria e dal convivere sociale…
Un “modo” di funzionare che può essere messo a punto, anche, per portare la percentuale (controllo, possesso) sempre più improbabilmente prossima al 100%...
Qualcosa di assolutamente “innaturale”.
Immagini i suoi ricordi spiati da altre persone… ogni ricordo veniva archiviato…
Era un’altra epoca. Che stranezza la vita… Passano gli anni e lentamente ti trovi definito non tanto da ciò che fai, ma da ciò che non fai… e io sono ciò che resta.
Credo che, in parte, siamo tutto ciò che resta dei nostri sogni irrealizzati…”.
Rememory
lentamente ti trovi definito non tanto da ciò che fai, ma da ciò che non fai… e io sono ciò che resta (ciò che non fai è, sempre, ciò che fai diversamente. Il che mette in evidenza logica che esiste, allora, un centro d’ispirazione del “fare”, che non sei tu).
Il mondo è stato traslato su una coordinata centrale e portante, che sfrutta proprio (sempre) ciò che “vuole” la Massa:
la libertà.
Penso che credesse davvero che la macchina potesse cambiare il passato…
È stata la macchina ad ucciderlo…”.
Rememory
La “macchina” uccide se (se) è previsto “qua, così”. 
Altrimenti, la “macchina” serve per la “tua” sopravvivenza AntiSistemica, ossia, per il tuo “bruciare”, alimentando tutt3 di conseguenza (trasformandoti in carburante per la “macchina”)…
È sempre (sempre) stato così, qua” (ma ha anche il potenziale di ricordarti il "è già success3" e, dunque, di servire in leva - anche - a...).
II Municipio di Torino ha pubblicato il resoconto del prodotto del dazio nel 1866. Secondo quanto accade sempre nella nostra Amministrazione comunale, l'introito presunto era stato nel bilancio preventivo calcolato in una cifra minima; cosicché mentre i ministri di finanza dello Stato esagerano sempre le previsioni degl'introiti in più, la nostra Giunta Municipale li esagera in meno.
Tutti e due con contrario sistema tendono ad egual risultato.
I ministri dello Stato legittimano così le spese che altrimenti non sarebbero ammessibili, ed il nostro Municipio nella larghezza dei redditi attivi trova argomento a far ammettere spese che altrimenti sarebbero inqualificabili
La Stampa - domenica 24 febbraio 1867
Sono (“è”) strategi3. 
Modi utili (intelligenti) per… fare cosa? 
Per 1) portare l’acqua al proprio mulino, che corrisponde a 2) continuare a far funzionare la “macchina (qua, così)”, come degli ingranaggi predisposti a…
La terza guerra di indipendenza italiana è un episodio del Risorgimento.
Fu combattuta dal Regno d'Italia contro l'Impero austriaco dal 20 giugno 1866 al 12 agosto 1866.
Appartiene alla più ampia guerra austro-prussiana della quale rappresentò il fronte meridionale...
La terza guerra di indipendenza, conclusasi con l'armistizio di Cormons, fu il primo conflitto nel quale fu coinvolto il Regno d'Italia 
Link 
Una “guerra” durata meno di sessanta giorni. 
Fermata da una fervente attività politica e diplomatica (interesse ad un livello superiore, rispetto a quello creduto dalla Massa).
Dalla quale mutò la geografia del Regno d’Italia, che aveva già dichiarato lo Stato di Assedio al meridione, lavorando anche quella questione “con il rullo compressore (prima fase: eradicazione della 'diversità', ossia, della popolazione nativa e, soprattutto, della parte più avversa alla 'trasformazione d’uso')”. 
Qualcosa che “ora” sta lavorando, ancora, (in) quelle parti del mondo che devono essere “spianate” opportunamente, prima di poterle considerare “possedute” a livello sottodominante (dato che dalla prospettiva assoluta dominante, “è già success3”).
Nulla di nuovo, per la verità.



L'assetto della contea del Tirolo destava un diffuso malcontento in Trentino, dove si riteneva che le autorità di Innsbruck non investissero sufficienti risorse pubbliche nel loro territorio e non consentissero ai trentini l'accesso ai gradi più elevati dell'amministrazione.
La sera del 18 marzo 1848 giunse a Trento la notizia che l'imperatore d'Austria Ferdinando I, sotto pressione della sollevazione popolare viennese, aveva promesso una costituzione.
Il giorno seguente si ebbero in città pacifiche dimostrazioni di giubilo indirizzate a sciogliere il legame con il Tirolo e ad entrare a far parte del Lombardo-Veneto (che ancora non si sapeva essere insorto contro le truppe austriache proprio in quei giorni).
Accanto a queste dimostrazioni si ebbero da parte degli strati più umili della popolazione alcuni disordini diretti soprattutto contro le barriere del dazio poste alle porte della città.
Si costituì un locale distaccamento della Guardia Nazionale, che venne sciolto dalle autorità imperiali il 15 aprile, quando Trento venne sottoposta allo stato d'assedio.
Giorni prima, l'8 aprile, alcuni dei notabili più in vista erano stati arrestati perché ritenuti i possibili capi di una sollevazione filo-italiana...
Nel contempo avvenivano le sommosse nei centri di Milano e di Padova, anch'essi sotto occupazione austriaca.
Le autorità asburgiche dichiararono lo stato d'assedio
Link 
Ergo: 
chiediti, allora, a cosa (chi) corrisponde l’attuale Italia (e “tu”, di conseguenza). 
Dall’Italia, sostanzialmente, il rullo compressore è passato definitivamente nel corso della Seconda Guerra Mondiale (con la “liberazione”, ha completato il proprio lavoro funzionale, potendo passare oltre).
Il Consiglio di Conferenza, incaricato di redigere lo Statuto, ebbe come principale obiettivo quello di individuare, tra i modelli costituzionali europei, quello maggiormente congeniale al Regno di Sardegna, e che producesse il minor cambiamento possibile all'interno degli assetti istituzionali.
Questo modello venne individuato nella Costituzione orleanista del 1830 e in quella belga del 1831…
Link 
Ebbe come principale obiettivo quello di individuare, tra i modelli costituzionali europei, quello maggiormente congeniale al Regno di Sardegna, e che producesse il minor cambiamento possibile all'interno degli assetti istituzionali (accorgiti).
Ecco quella particolare “lente/ottica (frattale espansa)”, che ti permette di “ricordare”. 
Un certo lignaggio – sotto (alla) dominante – si è come auto insabbiato, al di là della tua “attenzione portante e centrale”.
Le terre sono state accordate allo Stato dell’Italia, che – sulla carta – è la Massa, ma (ma) non lo è sostanzialmente, avendo ancora quello stesso lignaggio al “suo” di dentro, a/nel muovere le fila e i… fili. 
Qualcosa che “è” qualcun3, che ha messo in sicurezza la propria persona, il proprio potere, i propri averi, il proprio futuro, etc. al di là della “tua” immaginazione sempre (sempre) “qua, così”.
“Fai… di ricordare. Senza memoria sei, di fatto, alla pubblica mercé, altrui. E qualcun3 che se ne approfitta c’è sempre. Anche perché, questa ‘amnesia/smarrimento’ non è il frutto senza la pianta. È la conseguenza di uno shocke, il tempo, non è quello a cui pensi ‘qua così’”.
“La mente dimentica cose per una ragione…”.
Rememory
   
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2161

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