Visualizzazione post con etichetta Buco nero.. Mostra tutti i post
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venerdì 27 ottobre 2017

Ogni “tua” abitudine personalizza anche il cosmo, come la matita col foglio.



L’isola che non c’è… è un sogno, da cui non ci si risveglia mai. Ne hai mai fatto uno? Un incubo terrificante che tu sai non essere vero. Il tuo sonno è così pesante. Così profondo. Così delizioso. Che non ce la fai a svegliarti. Sei immerso nel sonno. Fai sogni lenti. Immerso in un soffice mare, nero… è la morte… La morte che ti sussurra. È quella la fine… per molti di noi…”.
Pan
Per darti l’impressione del tempo, che passa e trasforma tutt3, ti è già stat3 dat3 il (concetto di)tempo; le pellicole dei film si sgranano, le mode si alternano, i “gusti“ tendono a seguire la ciclicità imposta (come una strategia sempre troppo “a monte” per accorgertene), c’è… inflazione ed obsolescenza (programmata), il passo della “tecnologia” impone dei ritmi che rendono persino il passato recente… il passato remoto, le vite s’interrompono (tutte quelle che “conosci”, senza eccezione alcuna)
Ora, che puoi rivedere nel “tempo”, attraverso giornali, Tv, fotografie e video… non puoi non giungere da te alla conclusione che:
esiste il tempo, data l’evidente diversità da “allora”.

martedì 28 giugno 2016

Cambiate le cose che bisogna siano cambiate.


Dorota Mytych
Brexit, Elisabetta II parla dopo il voto: "Sono ancora viva"...
"In ogni caso, io sono ancora viva".
A cosa volesse riferirsi esattamente non è dato sapere, ma certamente le parole della regina Elisabetta II fanno sorridere, pronunciate pochi giorni dopo il referendum sulla Brexit...
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A cosa volesse riferirsi esattamente non è dato sapere (non è la regina a parlare: in quel momento "parlava" l'istituzione/principio, che ella incarna. Lo status quo. La sottodominante che fa da eco, inconscio, per la dominante che "non esiste ma c'è").
Ciò che si eredita sono le cattive abitudini alimentari, ambientali e gli stili di vita…”.
George W. Crile
Come al solito, questo è vero e “non vero”, allo stesso tempo.
Si direbbe, quindi, che “dipende”. Sì, ma… dipende da “cosa”?
Quali sono le forze cheimpediscono di riconoscere il proprio funzionamento e, poi, di cambiare?... Che cosa… spinge verso un… funzionamento distruttivo?... Perché, nella maggior parte dei casi, domina la tristezza (o la malinconia) a spese della gioia?...”.
Michel Montaud
E, questo, non è pessimismo. Non è, nemmeno, realismo.
È, di più, un impotente accorgersi.
Qualcosa che affonda nelle “ragioni temporali (abitudinarie” e che obbliga, nella sostanza, a… conseguire).
Ora, il contrasto interiore – tra quello che si sente (potenziale) e quello che si fa (realtà manifesta “qua, così”) – schiaccia a “favore” della depressione e di un sostanziale “nulla di fatto (lato centrale, umano)”, che non è assolutamente “assenza di fare”, quanto piuttosto… un vuoto riempito d’altro (come se, da un pregiato cuscino, si estraesse il valore contenuto interiormente, rinfagottandolo con altro materiale/sostanza, dal valore riconosciuto solamente attraverso un’altra prospettiva, ossia, quella che ha operato e favorito un simile “scambio”).
Quali sono le forze che…?”...
  

venerdì 13 maggio 2016

La “size” è tutto.



I Governi fanno politiche fiscali restrittive e la banca centrale, vincolata da una filosofia di fondo costruita sui principi del monetarismo fiscale, fa una politica keynesiana ed espansiva
Una mortalità eccessiva, che colpisca per asfissia finanziaria, anche aziende che avrebbero il potenziale per tornare a prosperare, dopo la crisi, è uno dei gravi rischi per la nostra economia...”.
Mario Draghi
Nella “dualità”, le parti conseguono a ciò che, dal “fondo” le ispira (guida). Il “rischio”, è qualcosa che riguarda – nella gerarchia – le parti, via via sgravate dalla risultante atmosfera respirata (mentre salgono di posto, nell’infrastruttura piramidale), che asfissia tutto e tutti, isolando dal potenziale.
La realtà manifesta non è opinabile.
Esiste ed è, anche, concreta (fisica). È indubitabile. E “qua, così” ogni diatriba spirituale, religiosa, filosofica, etc. “conta come il due di picche” se, come primo aspetto emotivo, pratico, giudicante… riassumi il modesto avere (smosso da una posizione di ‘stampo pauroso’)”.
Di fatti, la famiglia della paura, la vince su ogni fronte e sotto ad ogni aspetto. Tu sei preda della paura, anche quando meno te lo aspetti; è sufficiente che vada qualcosa per il verso storto (nonostante, forse, la tua attuale florida situazione economica e di "serenità"), per dare luogo ad una autentica slavina di proporzioni bibliche.
Il frutto del convivere in questo “marchio sociale”, è proprio quello della insicurezza di base.
 
Qualcosa che pensi di “sistemare”, mediante il processo dell’arricchimento personale familiare. Qualcosa che, invece, non dipende solo ed esclusivamente da un simile processo competitivo. Qualcosa che, in ogni caso, non ti lascia ma solo/a, anche quando sei portato/a a credere di avere eluso la conseguenza AntiSistemica, impressa “a fuoco” nell’intero modello sociale – reale manifesto, senza apparente alternativa sostanziale – “qua, così”.
I “vertici”, di qualsiasi azienda, multinazionale, paese, organizzazione, etc. non sono mai del tutto certi di “esserlo assolutamente”, in quanto ché… non è chiara e ben definita l’intera “forma” della infrastruttura d’assieme, nella quale “'sono', come qualsiasi altro… umano ‘qua così’”.
  

venerdì 12 febbraio 2016

Il labirintico status quo (7)


 
Attorno a quale “Sole”, ruoti?

Quale è, il tuo centro? E, all’opposto: 
  • quale è, il “tuo” centro?
C’è una parola “magica”, che indica chiaramente la possibilità di predeterminare le “cose”, in maniera sottile e, questo termine lessicale è:
indirettamente.
Se, ciò, “non ti dice niente”, allora cambia la prospettiva – attraverso la quale ti auto indottrini “qua, così” – ad esempio, utilizzando i sinonimi:
  • implicitamente, sotto sotto, tacitamente, velatamente…
  • di riflesso, di rimbalzo, di traverso, in modo indiretto, obliquamente.
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Implicitamente = non dichiaratamente
Sotto sotto = tra le righe
Tacitamente = occultamente
Velatamente = oscuramente
Di riflesso = ai fianchi
Di rimbalzo = opportunamente calcolato
Di traverso = non chiaramente
In modo indiretto = aggirando
Obliquamente = ambiguamente.
Quanti, di questi termini, hanno in sé… il riferimento alla “mente”?
Moltissimi. Un caso? No.
La mente è un dispositivo ricetrasmittente, usato “qua, così”… dalla Massa, per ricevere segnale portante AntiSistemico e per trasmettere, ad una potenza inferiore, lo stesso segnale ricevuto… tutto attorno a sé, coprendo giurisdizionalmente la zona in cui, ogni singolo individuo, vive:
come un ripetitore di segnale.
Se, ora, le Autorità – ad esempio – ti dicessero tutto, ma proprio tutto, relativamente allo “stato di salute” del “tuo” Paese… allora, si comporterebbero in maniera “diretta (lineare, onesta, giusta), senza nulla da nascondere.
Tuttavia, non succede mai, perché le Autorità (sempre, ad esempio) trovano molto più sensato “lato loro”, dirti tutto... ma in maniera indiretta (e, qua sopra, hai un elenco di sinonimi, che ti rendono – così – perfettamente in grado di comprendere, da te, che cosa esattamente significhi un simile termine).
Direttamente, "vedi e filtri".
Indirettamente, non vedi e “passa di tutto”:
  • ordini di verità diversi
  • ti dicono tutto
  • ma… non te ne fai mai nulla.
   

martedì 8 settembre 2015

La tua buona stella.



Le banche centrali, attraverso il Qe ed il controllo del tasso d’interesse della valuta (a titolo di esempio), detengono il controllo dell’economia, la quale – di conseguenza – non può essere soggetta a nessuna ciclicità che non sia “tra le righe” concessa/prevista dalle banche centrali stesse.
Prima esci dalla cerchia di auto contenimento economico/finanziario globale (basata sul loop educazione/insegnamento/abitudine) e prima ti accorgerai che la “tua” realtà manifesta è controllata attraverso il “tuo” auto intrattenimento e, quindi, per mezzo della “tua” auto suggestione.
In cosa credi...

In buona sostanza, non esiste l’economia, la finanza, la ciclicità, la storia, etc.; esiste solo il rialzo ed il ribasso (intenzione di fondo), che permette di speculare sulla situazione in toto, “conducendo per mano” il genere umano sempre più globalizzato nel conseguire… chi/che cosa?
Il “destino” previsto dal Dominio:
  • la “tua” orbita
  • nella quale sei classificato/a
  • in funzione della tua (grande) concentrazione di massa (peso specifico, sostanza, tuo terzo stato lato proprio… o, se meglio credi, forza, potenza, equilibrio, presenza).
Più una “massa” diventa/rimane “se stessa” (agganciata alla propria “memoria/centro”) e più la propria “(grande) concentrazione” le permette di orbitare secondo un percorso libero da gioghi attorno ad un Sole, che è centrale solo rispetto alla “pochezza altrui”.

I circuiti orbitali, come quello del Sistema Solare, si formano perché esiste una gerarchia coordinata e visibile attraverso le grandi concentrazioni di massa dei singoli Pianeti. Ma, allora, com’è possibile che Pianeti “giganti” come Giove e Saturno siano “intrappolati” nel campo gravitazionale del Sole?
Perché Giove e Saturno sono piccoli in confronto al Sole
Questo ambito non chiarisce, tuttavia, come non analogamente – nel genere umano – siano esistiti ed esistano degli individui dotati di “poca altezza”, che sono riusciti ad avere la meglio sull’attenzione della grande massa altrui.
La gente, d’insieme, è definita “Massa”.
Il singolo, d’insieme, è definito “Individuo”.
Come puoi notare, a questo livello… le cose risultano come rovesciate rispetto all’ambito precedentemente descritto. Che cosa succede e perché?
Come già sviluppato in SPS, la massa (il peso, il volume, lo spazio… per come preferisci identificarla) non è la “(grande) concentrazione di massa”, che rende il "concetto mono rotaia" di massa… come una sorta di “binario morto”.
I “grandi uomini, le grandi donne”, che la storia deviata ricorda:
  • non sono (stati) necessariamente anche “grandi in volume/altezza”
  • il che deve farti riflettere sul concetto di “(grande) concentrazione di massa”, come quella proprietà intrinseca e non manifesta, che caratterizza l’interno piuttosto che l’esterno.
  

venerdì 1 marzo 2013

In viaggio nel Tempo o tra i Poli.



- Come va?
- Va. Come va? Beh… ah, dipende! Perché personalmente le cose vanno benea meno che non siamo nel possibile futuro in cui il palestrato accanto alla porta farà infuriare la ragazza, che scatta inviperita sbattendo contro quello coi funghi ripieni, che fa cadere il vassoio sui marinai in licenza e nasce una rissa che finisce per schiantare questo tavolino, nel qual caso devo spostare il mio piatto, direi… subito. O se è il possibile futuro nel quale il sandwich al pastrami che mangio mi procuri dei fastidi gastrici, ma per fortuna il suo amico, signore, mi offrirà un po’ dell’antiacido che porta nel taschino destra. Quindi… bene! Starò bene! Tranne nel caso del possibile futuro nel quale dovrò andarmene fra due minuti e mezzo, subito prima che mi possa offrire l’antiacido. Così, nel complesso dovrei dire: non bene! Non sto bene! Però… dipende.

- Perché? È qui?
- Beh… Qui, è un termine relativo. È un essere pentadimensionale. Può vivere e visualizzare una serie infinita di probabilità spazio temporali, simultaneamente!

- Aspetta. Questa partita la giocheranno in ottobre?
- Oh, è sempre ottobre e novembre, marzo… così in tempi futuri e tutti veri. Solo che non so quale si concretizzerà. Fino ad allora succedono tutti
Men in black 3
  
Per biodiversità si intende l'insieme di tutte le forme viventi geneticamente diverse e degli ecosistemi ad esse correlati. Implica tutta la variabilità biologica: di geni, specie, habitat ed ecosistemi. Le risorse genetiche sono considerate una componente della biodiversità…
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I concetti di spazio e di tempo che desidero esporvi traggono origine dal terreno della fisica sperimentale, e in ciò risiede la loro forza. Sono radicali. D'ora in avanti lo spazio singolarmente inteso, ed il tempo singolarmente inteso, sono destinati a svanire in nient'altro che ombre, e solo una connessione dei due potrà preservare una realtà indipendente'.
Hermann Minkowski

E se fossimo dentro ad un buco nero?
 
Influenza, virus sinciziale e mali di stagione sono infezioni provocate da virus e non da batteri. Sbagliato, dunque, sbagliatissimo, ‘aggredire’ subito la malattia con antibiotici. Nonostante, stando alle ricerche dei medici, il 12 per cento della popolazione europea continui a usare antibiotici per combattere l’influenza, questo non è un farmaco adatto. Va usato solo se ai sintomi influenzali si associa una infezione batterica (eventualità, peraltro, poco frequente) con degenerazione, ad esempio, in bronchite.  

Negli altri casi, meglio evitarlo, per evitare di indebolire ulteriormente l’organismo
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Sbagliatissimo, ‘aggredire’ subito la malattia con antibiotici. Nonostante, stando alle ricerche dei medici, il 12 per cento della popolazione europea continui a usare antibiotici per combattere l’influenza, questo non è un farmaco adatto…
 
Come mai la popolazione prende antibiotici?

Dalle prime osservazione del moto delle galassie negli ammassi e quindi dai dati sulle curve di rotazione delle stesse che, dal 1970 hanno polarizzato l'attenzione degli astronomi, si ha oggi la certezza che il contenuto del nostro universo sia costituito per quasi il 90 per cento da materia invisibile, la celebre ‘materia oscura’, che rivela la sua presenza solo mediante effetti gravitazionali.

Le curve di rotazione delle galassie, cioè il valore della velocità di rotazione delle loro componenti visibili in funzione della distanza dal centro, hanno in media un comportamento molto diverso da quello attesoCiò dimostra che la sorgente di campo gravitazionale non può essere solo la materia luminosa, perché questa risulta avere una massa molto minore di quanto non si deduca dalla dinamica dei suoi elementi e, cosa assai più importante, di quanto sia necessario per assicurare alle galassie la loro compattezza e stabilità. 

Le osservazioni astronomiche mostrano quindi la presenza di un'entità indecifrabile, che accompagna e inviluppa la materia luminosa di un alone la cui natura e origine sono tuttora fra i problemi irrisolti della cosmologia moderna
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In SPS potete leggere articoli multidimensionali, come del resto si evince leggendo 'tra le righe' ciò che anche oggi è stato riportato.

Lasciando parlare le informazioni attratte, si ascolta l’Universo e, dunque, il Creatore, ossia nient’altro che se stessi. È una semplificazione, certamente. Ma il succo del discorso non si discosta molto dal concetto espresso con 'estrema fiducia' nella vostra facoltà di comprendere.

La più grande storia viene intessuta da voi e narrata dalla voce dell’errante verosomiglianza, in maniera che 'contenuto e contenitore' risaltino un po’ di più rispetto a quello a cui vi siete abituati a vivere/pensare, in virtù della condensazione di una delle vostre parti, che ha zavorrato l’intero vascello Human Bit

Non che non fosse inteso, per carità… è tutto esattamente ed estremamente ‘perfetto’. Di quella perfezione mai fissa e costante, alla pari del vostro equilibrio nella preservazione della rotta, derivante dall’esito di una consultazione dell’ago magnetico di una bussola tarata in funzione della caratteristica Planetaria.

In realtà… dove state andando? Dove vi state muovendo? Tra quali punti? Perché?

Le solite domande. A cui, SPS, ha dato ampia risposta, perché non può sbagliare. Perché ogni cosa è vera o mezza vera, così come è mezza falsa, per cui… va bene ed è sempre adatta al momento

È il perfetto abito per ogni serata.

Notate come la raffinatezza del 'pensiero ispirato' sia in grado di fermarsi o aggirare la visione e, di conseguenza, l’abitudine ed il calco impresso alla Vita individuale e sociale d’insieme.

La forma familiare o moderna del ‘famigerato’ V postulato di Euclide afferma che:

per un punto passa una ed una sola parallela ad una retta data.

Riemann contribuì allo studio della geometria, oltre che generalizzando il concetto di metrica euclidea, anche sviluppando un nuovo tipo di geometria partendo dalla negazione del V postulato di Euclide, sostituendolo con quello che oggi viene indicato come assioma di Riemann:

due rette qualsiasi di un piano hanno sempre almeno un punto in comune.

Da questo assioma segue subito che non esistono rette parallele e che cadono tutti i teoremi dimostrati facendo uso del V postulato di Euclide. Tuttavia, in geometria piana, si dimostra, senza fare uso dell'assioma delle parallele, che per un punto passa almeno una parallela ad una retta data (Proposizione 31 degli elementi di Euclide). Invece dall'assioma di Riemann segue che non esistono rette parallele. 

Questo dimostra che se si nega il V postulato di Euclide, allora, potrebbe essere necessario modificare anche altri assiomi del corpo teorico per rendere la teoria coerente...
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Punti di vista, prospettive, del tutto simili all’opinione che individualmente vi fate. Solo che, questa ‘opinione’ se viene assunta come verità, allora permette l'installazione e la nascita di un paradigma:

di un monopolo del dipolo o del multipolo, ossia di una ‘dittatura’ nel campo biodiverso della possibilità. Se, poi, il tutto è orientato in maniera sottile da una intenzione ombra, allora la ‘dittatura' assume anche una valenza ‘sferica’:

un controllo.

Le osservazioni astronomiche mostrano quindi la presenza di un'entità indecifrabile, che accompagna e inviluppa la materia luminosa di un alone la cui natura e origine sono tuttora fra i problemi irrisolti della cosmologia moderna…
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Non di facile lettura è questo articolo. Ma ciò non costituisce un problema, vero? Perché voi non dovete capire ma sentire e poi applicare il vostro sentire alla vostra esistenza, concretamente, ricordandolo anche al bar davanti ad una tazzina fumante di caffè con o senza zucchero

Pur tuttavia, la presenza o meno della sostanza bianca o marroncina, pesa in maniera sostanziale nel processo di radicamento dell’Io alla presenza dell’osservatore silente, forza inerziale che potremmo definire ‘memoria’.

La sostanza che mettete nel caffè fa la differenza, ormai, perché la dipendenza dallo zucchero altera lo stato nel quale siete in grado di ‘ricordare’, ponendovi alla finestra di voi stessi:

 è davvero una questione di 'linea'.

La 'cosa' è però non limitabile alla questione ‘zucchero si/no’, ma inerente a qualsiasi sostanza sovrapponete al vostro campo energetico, per cui – dovendo proprio nutrirvi – saprete certamente che il vostro laboratorio chimico/alchemico/multidimensionale elaborerà ‘esistenza Temporale’ anche tenendo conto di queste variabili per la propria funzione software d’insieme.

Perché la Borsa italiana verso le 10 del mattino è quasi sempre negativa o in fase discendente? Perché deve chiudere un ciclo giornaliero.

Ecco… la presenza ciclica determina l’appartenenza ad un vortice.

Se girate con un cucchiaino il vostro caffè, noterete la formazione di una figura vorticante, risucchiante, nel suo centro profondo, il liquido.

Quella è la forma del vostro Universo.

Una ‘cellula a cono’ - riflessa in se stessa ed invertita, ossia a 'doppio cono' - che si autosostiene grazie alla presenza biodiversa della luce:
  • Luce che ha nome (materia)
  • Luce che non ha nome (materia oscura o entità indecifrabile).
  1. La grande distanza, che è differenza di vibrazione, congela in un fotogramma.
  2. La giusta misura permette l’osservazione della fluidità di quel fotogramma.
  3. Lo zoom torna a fissare la visione prospettica.
Ossia:
  1. lontano
  2. vicino
  3. sopra/nel.
Come è possibile fissare delle leggi valide per un’intera comunità?

Agendo per convenzione, come la storia deviata insegna evidentemente.

La geometria ellittica.
In questo sistema gli assiomi di incidenza coincidono con quelli della geometria euclidea… quindi per due punti distinti passa una ed una sola retta. Per il resto, valgono gli stessi assiomi di ordinamento della geometria sferica. (le rette sono linee chiuse), con l’esclusione dell’assioma di Pasch, che in questo sistema è falso. Si pone, inoltre, l’assioma di Rienmann che afferma la non esistenza di rette parallele tra loro…

L'evoluzione della geometria
  • in questo sistema
  • valgono
  • con l’esclusione
  • in questo sistema è falso
  • si pone inoltre…
Quando si afferma che le 3d sono apparenti, ecco a cosa ci si riferisce:

non che la realtà sia impalpabile come il frutto di una illusione, bensì che la realtà emersa è una delle infinite realtà disponibili. Lo scenario 3d, in questo, vi misura

La scienza Antisistemica studia l’Universo, i buchi neri, etc. dal proprio punto di vista e secondo le ‘pressioni’ a cui è soggetta

Tuttavia, se la Terra 3d fosse in un buco nero, come potrebbe accorgersene?

Tutto ciò che da una simile posizione si vedrebbe, sarebbe alterato dalle componenti vorticanti del buco nero, senza per questo permettere di capire immediatamente di trovarsi in un buco nero.

Attraverso l’utilizzo dell’Analogia Frattale sarebbe possibile comprendere la propria posizione. Come va il Mondo? Il Tempo scorre sempre più velocemente. Sera e mattina si uniscono sempre più apparentemente in fretta…

Dunque, siete in un vortice che accelera.

Vi trovate in quella ‘zona’ che i Maya definivano, ritraendo le generazioni di questo Tempo, come ‘quelle che cammineranno tra due dimensioni’, ossia:

tra un buco bianco ed uno nero – nel loro canale di scambio d’informazione - dopo essere stati risucchiati all'interno dal buco nero, verso il buco bianco.


 
Nell’andirivieni ciclico del canale. Da questa prospettiva è facilmente comprensibile il perché della ciclicità infrastrutturale, riflessa in ogni ambito delle 3d

Tra luce ed ombra.

Un ‘pacchetto di dati’ scambiati tra le polarità. L’evoluzione ciclica, tra le ere, è pensabile come alla distanza vibrazionale che esiste tra voi e la polarità di luce o di ombra + la vostra posizione rispetto al centro distanziale tra le due polarità:

luogo in cui ogni effetto si neutralizza, permettendovi una maggiore spinta al risveglio:

il libero arbitrio è confinato, ossia è un confine, un’area, un punto per il quale passano infinite ‘rette’ o infinite manifestazioni esistenziali. Per questo motivo si è diffusa l’idea del Big Bang.

Ciò corrisponde a togliervi dignità?

Per niente affatto…

Dipende da voi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 22 agosto 2012

Osservare il bianco o il nero del Tempo?




C'è una cosa che non rifarei se potessi tornare indietro: accettare controvoglia il patteggiamento. Non si patteggia l'innocenza anche se gli avvocati ti consigliano di farlo perché è un'opportunità e i rischi del dibattimento sono alti. È stato un errore…
Antonio Conte
Link

Le parole magiche ‘se potessi tornare indietro’ sono una chiave di lettura del processo evolutivo umano. Sì, una ‘via di comodo’, penseranno in molti. ‘Ti piace vincere facile’. Eppure, mi chiedo, ‘perché no?’. 

Mi sono ritrovato molto spesso a 'tormentarmi' sul perché debba esistere un ‘regolamento’ misterioso ed occulto che veicola la trasmissione nel Tempo del ‘debito personale’, o  Karma, di Vita in Vita

L’esistenza di un simile concetto di ‘espiazione delle colpe’ è chiaro e posso dedurre l’intenzione che lo anima, intenzione certamente ‘giusta’, tuttavia non mi sono mai abituato alla modalità con il quale un simile ‘meccanismo’ venga disposto nell’usufruizione esistenziale. Trovo che il tutto sia un po’ troppo ‘insabbiato’ e che il senso del tutto sia sin troppo ‘oscurato’, se riferito alla sua certa decodifica ai fini evolutivi individuali.

Quello che intendo dire è che, talune leggi Celesti dovrebbero essere molto più chiare ed evidenti. Perché? Perché in questo modo il ‘debito’ sarebbe rimesso molto più in fretta ed in maniera certamente autentica. Perché? Perché la decodifica di queste leggi superiori condurrebbe gli individui alla loro osservazione, in quanto punto prospettico certamente comune, ossia impartito da mano superiore a tutto quello che si estende 'al di sotto'. 

Sarebbe una sorta di democratica ed imparziale amministrazione di giustizia…

E invece no. Se una persona ha qualcosa da farsi perdonare, magari commessa in altre Vite, l’oscurantismo imperante anche a livello di somministrazione delle leggi Celesti dilata, secondo tempi diversi, il momentum necessario al fine di raggiungere la ‘remissione delle colpe’. Le colpe sono ovviamente delle responsabilità mal riposte, nel senso che ‘in quel Tempo’ l’individuo non era ancora pronto ad assumere se stesso come parte Divina capace di co-creare secondo linee guida 'pre impartite'. Quindi, non una colpa, bensì una ‘immaturità’ capace, però, di generare ‘debito’ e, dunque, inclinazioni pericolose sul proprio futuro.

È ‘giusta’ questa linea auto educativa, che per essere compresa necessita di tanta pazienza, lungimiranza, fiducia, tenacia, etc.? O, piuttosto, ciò che è tanto chiaro da un certo punto prospettico sovradimensionale, da un'altra prospettiva rimane quasi completamente incomprensibile?

Ossia, non è che questa sorta di ‘oscurantismo’ sia basata sulla latitudine che ci ospita in un determinato momento della nostra esistenza, piuttosto che su una sorta di segretezza cosmica ‘sadomaso’? La mia domanda è: ‘perché tanta sofferenza?’... 

Secondo me esistono infinite vie per giungere alla comprensione di sé e non necessariamente solo quella legata a ciò che questo paradigma identifica come ‘unica realtà 3d’.

Occorre ‘osare’. 

L’Universo è molto 'generoso' e comprensivo e non ha, come linea base principale, l’abitudine di ‘nascondersi’ in termini comprensivi. La Natura è sempre esplicita e ognuno di noi è strutturato per decodificare la realtà emersa secondo i codici autentici della sua manifestazione.

Il problema è, semmai, che una certa lontananza da noi stessi, instaura la medesima distanza dalla comprensione dell’Universo circostante che ‘contiene noi stessi’. Il ‘velo’ è opera nostra e al fine di ‘evocarlo’ abbiamo avuto la necessità di attirare talune entità capaci di amministrare un simile volere. L’incrostazione dei sistemi ghiandolari umani, ossia delle porte di comunicazione universale, è solo la conseguenza di un ‘rifiuto’ interiore alla comprensione

È come prendersi del Tempo per godere il panorama mozzafiato trovato lungo il cammino e rimanere talmente invischiati dall’osservato da confondersi con esso e smarrire il senso della propria auto esistenza in loco…

Prendiamo come frattali la grande proliferazione di ‘punti compro oro’ e di ‘sale da gioco Vlt’, che sono emersi come diretto sfruttamento di questo periodo storico caratterizzato ed abbozzato dalla cosiddetta ‘crisi internazionale’. Ecco. Coloro che attentamente osservano a livello 3d tendono a sfruttare per un proprio vantaggio materiale le anse o la risacca dell’evoluzione altrui; il risultato è la creazione di una zona paludosa in cui si è comunemente inseriti.

La decodifica parziale di una verità superiore conduce alla separazione di una comunità, in quanto per vie Naturali biodiverse, ognuno risponderà alla propria maniera al feedback ambientale. Eliminando la componente spirituale dalla capacità di discernimento raggiungeremo certamente un ‘territorio’ polarizzato con il nostro stato deficitario e confusionario, da cui parte l’emissione di segnale che mantiene eretto l’intero castello di carte che scambiamo per realtà.

È il solito circolo vizioso che siamo abituati a toccare con mano in SPS.

Ora, se potessimo tornare indietro nel Tempo, al fine di cambiare direzione a certe nostre decisioni, avendo visto il loro Naturale sbocco in un’ansa della possibilità non molto edificante, non sarebbe meraviglioso? Certamente. Ma se non è successo è perché ‘noi’ non ce lo meritiamo, nel senso che molti di noi sfrutterebbero questa possibilità per esaudire la propria sete di attaccamento, proprio come scritto pocanzi, quando alludevo alla nascita strategica di determinati esercizi commerciali in risposta alla ‘crisi’ globale in atto. 

Niente di male, per carità, tuttavia non mi sembra questa la migliore modalità di risposta etica alle difficoltà dei molti. Sembra, invece, una risposta reattiva ed egoica ad un momento particolare, che dovrebbe suscitare effetti diametralmente opposti nel tessuto sociale. 

Approfittarsi di una situazione non cambia di molto il senso del contesto, in quanto la globalità rimane nei ‘guai’ e le situazioni personali di coloro che hanno un immediato miglioramento delle proprie risorse economiche, si ammantano solo di un apparente livello di benessere, anch’esso momentaneo, che sfocerà più avanti in una correzione di rotta necessaria al fine di un maggiore affinamento sensoriale inerente alla consapevolezza necessaria per decodificare, in maniera diversa, la medesima situazione osservata, dunque, solo in altra maniera.

Se non sono emerse, ancora concretamente, una serie di possibilità biodiverse è solo perché globalmente siamo impreparati a gestirle: siamo ‘immaturi’. Un certo ‘potere’ verrebbe utilizzato solo per questioni di ‘dominio egoico’, per cui un simile potenziale rimane ‘oscurato’ pur essendo sempre davanti ai nostri occhi. 

Il fenomeno del calcioscommesse va stroncato. Ma non si può squalificare una persona in questo modo, senza nessun riscontro. Chiunque può alzarsi, puntare il dito su qualcuno e mandarlo al macello. Dei giudici ho fiducia, del sistema meno

Se per assurdo avessi ammazzato delle persone, il tifoso juventino sarebbe lo stesso pronto a difendermi. 

Per gli altri accade il contrario. Ma questa storia va al di sopra delle fazioni. Voglio che la gente sappia che una cosa così può capitare a chiunque
Antonio Conte
Link 
 
Questa modalità di ‘giudizio’ è una costante della società umana. Essa incarna una mesta necessità di voler vedere affondare il proprio ‘avversario’, che ha avuto un certo livello di 'successo'. È invidia e bassezza morale. Non gli si va incontro a stringergli la mano, bensì lo si attende oltre l’angolo per piazzargli un colpo basso e lo sport, in questo senso, è divenuto l’ambiente in cui meglio si può vedere all’opera questa bassezza umana:

lo sport dovrebbe emanare energia di tipo diametralmente opposto, rispetto a quella a cui ci siamo abituati a rilevare…

Sembra di essere tornati al passato. Polemiche arbitrali, Zeman contro la Juventus e Juventus contro Zeman... ‘Non c'è niente di nuovo sotto il sole, non c'è niente che mi stupisca. Mi stupisce soltanto che ci sia chi ne continua a scrivere e, soprattutto, che ci sia gente che continui a voler leggere di queste cose
Marcello Lippi
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L’appellativo che mi sembra più corretto per identificare questa abitudine è quello di ‘incantesimo’. Non sembra possibile chiamarlo in altra maniera, perché questo risultato è perlomeno magnetico in termini quasi di possessione: 

la gente lo alimenta riversandoci dentro il proprio ‘veleno’. 

Gli ‘sportivi’, che da giovanissimi hanno già risolto ogni problema economico, come investono il loro denaro mediamente? Investendo in immobili, aprendo attività commerciali, speculando in Borsa, etc. Ossia fanno esattamente come ogni altra persona che deve ancora risolvere la propria questione economica e, per farlo, scendono in campo disposti a tutto pur di ‘venirne fuori’.

Il denaro, in questo modo, diventa una ossessione e una possessione.

Denaro chiama altro denaro e ci ritroviamo con miliardari che diventano ancora più affamati dei nullatenenti. Una vera e propria spirale incantesimale.

Il professor Seth Lloyd, è un ricercatore nell'ambito della computazione quantistica, vale a dire quella branca dell'informatica che si lega con la meccanica quantistica. Un fenomeno interessante che il professor Lloyd stava studiando è l'effetto di post-selezione

Questo ‘effetto’ permette ad un computer quantistico di lavorare a velocità infinitamente più elevate rispetto ai computer tradizionali. Infatti, mentre nell'informatica tradizionale, quando il computer esamina una condizione, deve verificare una per una tutte le possibili alternative e vedere se soddisfano quel criterio (vero) o se non lo soddisfano (falso). Invece, nella meccanica computazionale questo avviene simultaneamente

Tutte le possibili soluzioni vengono verificate allo stesso istante e vengono restituite subito quelle che danno risposta positiva (vero). In altre parole si sfrutta le proprietà del Qbit, che trasporta simultaneamente tutte le informazioni alle quali sono associati degli stati quantici

Questo fatto permette di avere subito un risultato senza bisogno di provare tutte le soluzioni. 

Il sistema si comporta come se sapesse già in anticipo quali sono le risposte giuste e quali quelle sbagliate. È come se le risposte fossero state ‘post-selezionate’, ovvero scartate dal futuro.
 
Questo principio, associato al teletrasporto quantico, permetterebbe di trasportare una particella e di riportarla all'origine tramite un processo di post-selezione. Di fatto sarebbe un vero e proprio viaggio nel tempo…
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Il teletrasporto ed il viaggio nel Tempo sono certamente possibili e Dio solo sa se i Militari già non dispongano di simili possibilità. Ma il solo fatto di avvicinare un simile contesto ad un simile ambiente, fa certamente capire l’uso che questo ambiente farà di una simile scoperta.

È già scritto tra le righe, senza per questo essere pessimisti o negativi.

È come se le risposte fossero state ‘post-selezionate’, ovvero scartate dal futuro. Questo processo non è quello che potenzialmente esegue l’evoluzione Naturale? In che senso? Non lo so. Lo intuisco applicando l’Analogia Frattale alle scoperte umane:

se gli umani hanno scoperto qualcosa, la Natura lo fa certamente ad un livello superiore!
 
Non appena qualcuno intuisce qualcosa, la Natura lo è già. Stiamo parlando di un ambito ‘magico’, che risponde direttamente alla nostra ‘antenna’. Il ‘segnale’ attiva questa magia, senza che l’emettitore ne sia pienamente consapevole. Come dire che la Natura è sempre un passo davanti a noi, così come l’ombra sembra sempre essere ‘dietro’ a noi, ossia una conseguenza della nostra esistenza fisica.

Amen. Così sia: sembra esprimere la Natura, mentre si forma e forma al/il nostro passaggio.

Ho rivisto in questi giorni, quasi in contemporanea per motivi ‘casuali’, due film intessuti nella possibilità di ‘viaggiare nel Tempo’ in maniera differente:

Deju-Vu e Frequency.

Vedendoli insieme, ho colto le due trame come se fossero una sola

quella inerente ad un messaggio che si avvale della visione dei due lungometraggi in questione. Che cosa ho colto?
 
Che i cosiddetti ‘fantasmi’ o fenomeni del tipo poltergeist, potrebbero essere delle sovrapposizioni di linee temporali diverse. Terra A e Terra B, ad esempio. Che cosa potrebbe accadere? Che due Mondi diversi a tutti gli effetti, ma che fanno capo ad uno stesso filo conduttore, possano in determinate circostanze comunicare in maniera ‘biodiversa’ tra loro, mediante assunzione di effetti collaterali originanti conseguenze molto simili a quelle interpretabili, da una mente non consapevole, come magia o atti diabolici. 

Stiamo descrivendo ancora e solo un altro tipo di Medioevo.

Ad esempio, la scena del tavolo, in Frequency, a cui viene impressa una frase con la punta di un saldatore di trent’anni prima e nel presente l’osservatore vede formarsi la stesa frase apparentemente dal nulla.

Magia? Possessione diabolica? No, semplice ignoranza di colui che giudica non conoscendo.

Entrambi i film narrano di una certa ‘casualità’ nello scoprire il ‘ponte’ che sorregge la comunicazione temporale tra versioni diverse temporalmente dello stesso Mondo. Così come entrambi sostengono la possibilità di teletrasporto nel Tempo sia di oggetti che di persone, anche se trattati ovviamente in maniere differenti. 

Cosa potrebbero rappresentare questi canali temporali aperti? 

Certamente una possibile fonte di biunivocità naturale presente nell’Universo, impressa talmente a fondo e sensata da risultare frattalmente replicata in ogni ambito del contesto energetico della Vita. Ma, dal momento in cui siamo noi ad essere padroni del nostro atteggiamento nei confronti della Vita, una simile possibilità viene come velata in virtù del contesto inerente al Piano di Studi in corso d’opera. Come dire che i ‘segreti’ dell’Universo sono tali in quanto qualcuno necessita dell’esistenza di un segreto al fine di bruciare speranza per proseguire nel percorso.

Tutto ha un senso.

I canali temporali tra Mondi e tra Mondo A e Mondo B, potrebbero essere aperti in funzione di questa espressione: 

è come se le risposte fossero state ‘post-selezionate’, ovvero scartate dal futuro.
 
Per permettere ciò l’energia necessita di una non-localizzazione temporale, ossia della possibilità di agganciare lo scorrimento del Tempo in ogni sua singola partizione, che non avrebbe più senso definire e svolgere in un percorso unidirezionale ‘Passato/Presente’

L’umanità che cosa ha dovuto creare al fine di telecomunicare? Un sistema di torri di comunicazione e apparecchi portatili con i quali poter parlare. Allo stesso modo l’Universo potrebbe essere sorretto da una forma di comunicazione simile, e ovviamente molto più perfezionata, essendo ormai insita nella proprietà della componente energetica multi stratificata. Tuttavia, l’Universo o, meglio, il percorso umano di decodifica dell’Universo, potrebbe passare prima dall’osservazione dell’equivalente sistema di torri di comunicazione Universale, nei panni dei cosiddetti ‘Buchi Neri’.

La Scienza si è sempre fermata, nel Tempo, a causa del ‘giudizio’ e della Paura di poter perdere un vantaggio acquisito nel corso del Tempo stesso, che come un fiume infrastrutturale contiene e veicola ma, contemporaneamente, è contenuto e veicolato, proprio come un cavallo da un umano.

Un articolo di news.cnet.com e uno del Daily Mail fanno alcune considerazioni sulle parole del noto astrofisico Stephen Hawking, dicendo che risulta confortante sapere che uno scienziato ammette di rinunciare a esporre pubblicamente le sue conclusioni per il timore di essere preso per uno svitato...
 
Riguardo ai viaggi nel tempo, Hawking ha ammesso di essere stato abbastanza riservato su questo soggetto per paura di essere considerato un eretico dalla comunità scientifica, ma che di recente ha cambiato idea(Perché?).
 
‘Sappiamo già, dagli acceleratori di particelle, che il tempo rallenta per gli oggetti che si muovono ad alte velocità; quando portiamo una piccola particella al 99.99% della velocità della luce nello Lhc (Large Hadron Collider) del Cern di Ginevra, il tempo che sperimenta è solo una frazione del nostro, un sette millesimo’…
Brian Cox
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Il proprio ‘aggiornamento’ procede sempre e il non tenerlo in considerazione o il rifiutarlo conduce ad un blocco evolutivo di ogni situazione, che emerge da sè e dalla propria presenza. Da cosa dipende il proprio 'orizzonte degli eventi'? Dal punto in cui ci si trova ad osservare. Da una montagna il panorama sarà molto più aperto rispetto a quello che si vede da una pianura.

Non solo:

esiste anche una certa fisionomia del luogo che ospita. Un certa ‘forma’ che occorre intuire e interpretare al fine di essere certi di assumere la visione prospettica più vera, dal punto in cui è possibile abbracciare il massimo livello di apertura possibile

Non sempre questo punto è raggiungibile dal livello stesso che ospita. A volte è solo una triangolazione superiore che permette una simile osservazione. Il frattale è un volo in aereo o la visione satellitare. La forma della Terra è intuibile vivendogli sopra ma soprattutto levandosi al di sopra di essa. Pur rimendo consapevoli che eventuali masse d’acqua illudono sulla sua vera forma e che la Luce può giocare strani ‘scherzi’ alla nostra ipotesi di visione anche se ultratecnologica.

(Hawking ), in collaborazione con Jim Hartle, ha sviluppato dagli anni ottanta un modello cosmologico in cui l'universo non ha confini nello spaziotempo, sostituendo il Big bang, inteso come singolarità iniziale, con un modello matematico che egli descrive per analogia come la regione di un polo terrestre

nessuno può viaggiare più a nord o più a sud dei rispettivi poli in quanto in tale luogo non esiste un contorno

Originariamente la nuova proposta prevedeva una forma dell'universo di tipo chiuso, ma le discussioni con Neil Turok hanno portato a concludere che la proposta di assenza di condizioni al contorno è valida anche nel caso di un universo aperto…
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In assenza di un contorno che facciamo? Continuiamo a girare senza sosta convinti del contrario, animati dal desiderio di trovarlo. Ma se non esiste affatto? Si forma un loop, un motore di esperienza che sfocia nelle 3d. Questo è un canale spazio/tempo tra Mondi e al suo ‘interno’ anche tra Mondi A e Mondi B. Le informazioni circolano ad ogni livello della struttura interconnessa e tutto si avvale di questo passaggio comunicativo. 

Tutto è informazione…

In astrofisica il teorema dell'essenzialità (in inglese no hair theorem) postula che tutte le soluzioni del buco nero nelle equazioni di Einstein-Maxwell sulla gravitazione e l'elettromagnetismo nella relatività generale possono essere completamente caratterizzate soltanto da tre parametri classici esternamente osservabili
  1. massa
  2. carica elettrica
  3. momento angolare. 
Tutte le altre informazioni  riguardanti la materia di cui è formato un buco nero o sulla materia che vi sta cadendo dentro, ‘spariscono’ dietro il suo orizzonte degli eventi ed è dunque permanentemente inaccessibile agli osservatori esterni
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L’orizzonte degli eventi è il ‘paraluce’ che non permette di assumere il massimo dell’estensione del possibile; esso varia e dipende da ogni situazione individuale e globale. È il Libero Arbitrio che si espande e si contrae in funzione del Piano di Studi e della consapevolezza.

Esso è sempre giustamente livellato ed opportuno.
  1. massa (scenario)
  2. carica elettrica (polarità)
  3. momento angolare (Tempo/Prospettiva).
Lo scenario polarizzato nel Tempo secondo una certa Prospettiva

realtà emersa che informa l’Universo di noi. Informazioni…

Un orizzonte degli eventi è, nell'accezione più diffusa, un concetto collegato ai buchi neri, una previsione della relatività generale. In una accezione molto più generale, se per ‘evento’ si intende un fenomeno (particolare stato della realtà fisica osservabile), identificato dalle quattro coordinate spazio-temporali, un ‘orizzonte degli eventi’ può essere definito come una regione dello spazio-tempo oltre la quale cessa di essere possibile osservare il fenomeno.
 
C'è, inoltre, da osservare che dall'interno di un buco nero non può uscire alcuna informazione che possa dire alcunché sulla sua struttura intima o, perlomeno, non esiste una teoria di riferimento ben consolidata e suffragata da dati osservativi.
 
Tale teoria sarebbe la gravità quantistica, la quale, andando oltre la relatività generale e, probabilmente, oltre la meccanica quantistica, dovrebbe unificarle e trovare il quadro matematico dal quale scaturiscono entrambe. 
 
Oltrepassare l'orizzonte degli eventi di un buco nero.
Un errore molto comune è quello di immaginare l'orizzonte degli eventi di un buco nero come una superficie statica di forma più o meno sferica. Quello che è invece bene tenere presente è che si tratta di un orizzonte a tutti gli effetti, ovvero di qualcosa di non raggiungibile e che si allontana all'avvicinarsi di un osservatore (esattamente come l'orizzonte terrestre).
 
Con la locuzione di orizzonte degli eventi s'intende anche il limite dell'Universo osservabile…
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Qualcosa di non raggiungibile e che si allontana all'avvicinarsi di un osservatore. Le Colonne d'Ercole...
 
È proprio quello che succede se non si è sufficientemente in equilibrio consapevole: 

tutto sfugge e si ottiene l’esatto opposto di quello che si auspica

Per cui l’espressione precedente è frutto di una attuale limitazione umana e non è assoluta. Cerchiamo di comprendere e di non fermarci alle voci enciclopediche di riferimento inerziale

(Durante) la 17a Conferenza Internazionale sulla Relatività Generale e la Gravitazione che si è tenuta a Dublino… Stephen Hawking ha parlato, ammettendo il suo errore e svelando quello che c'è di nuovo a proposito dei buchi neri

L'errore era stato ritenere che i buchi neri distruggessero tutto ciò che fagocitavano e, malgrado dopo eoni fossero destinati a dissolversi, niente di ciò che c'era prima poteva sopravvivere, in nessuna forma. 
 
Invece le cose non starebbero in questo modo. 
 
Hawking è giunto alla conclusione che nel processo di disintegrazione dei buchi neri, la materia e l'energia che li costituiva viene restituita agli orizzonti infiniti dell'universo in una forma stravolta, ovvero in nessun modo riconoscibile rispetto a com'era prima

Nella sua precedente visione, Hawking ammetteva anche la possibilità che la materia caduta in un buco nero, finisse in un universo parallelo. ‘Non c'è un altro universo neonato dall'altra parte, come pensavo una volta’, ha affermato Hawking, dispiacendosi con gli appassionati di fantascienza. ‘Ma l'informazione rimane saldamente nel nostro universo e non c'è alcuna possibilità di usare i buchi neri per viaggiare verso altri universi’. 
 
Circa trent'anni dopo l'uscita della teoria sui buchi neri che l'ha fatto salire alla ribalta, anche grazie al suo bestseller Dal big bang ai buchi neri — Breve storia del tempo, Hawking da grande scienziato qual è ha quindi ritrattato umilmente la sua teoria, ammettendo di aver perso una sorta di scommessa trentennale con John Preskill, astrofisico del CalTech, il quale aveva sempre sostenuto che qualcosa della materia inghiottita dai buchi neri doveva pur conservarsi
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Ecco apparire il primo abbozzo scientifico relativo all’Akasha:

Akasha è il termine sanscrito per indicare l'etere.
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Ma è anche una ‘memoria’ dell’Universo, consultabile se idonei alla sua presenza. Molti autori ne hanno scritto. Ad esempio, Rudolf Steiner ha riscritto la Storia Umana attraverso lo stampo del registro Akasico, nel suo ‘Le Cronache dell’Akasha’.

Come coloriamo quello che sentiamo, ipotizziamo, udiamo, vediamo, immaginiamo? Secondo crismi sfuggevoli tuttavia opportuni. 

Con grande stima e fiducia… 

SPS

DavideNebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 8 agosto 2012

Un'area invisibile di smantellamento del denaro: la Pensione ai superstiti.





In SPS di ieri si è trattato di ‘Diritto all’estinzione della Pensione’, ossia del diritto di ‘prosciugare il Conto Pensione’ dei genitori scomparsi e titolari di Pensione

Ribadisco la mia totale ignoranza della marea di leggi che vincolano questa sorta di ‘patto sociale' e l’utilizzo di numeri approssimativi al fine di redigere questo ‘studio di fatto’, il quale ha la sola pretesa di emanare un fascio di luce sulla malsana abitudine, veicolata per legge, di lasciare quello che rimane dei contributi versati da una persona nel corso della propria Vita lavorativa, a chi? 

Allo Stato, ossia al ‘nulla’.

Nell’ambito del trattamento della Pensione di reversibilità, esiste già un’apertura verso la possibilità di riconoscere una parte della Pensione ai cosiddetti ‘superstiti’:

reversibilità - quella passata da un coniuge all'altro e, in casi particolari, dal genitore al figlio al sopraggiungere della morte dell'uno
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Pertanto, hanno diritto al trattamento:
  • i figli minori, ma con la sentenza della Corte costituzionale n. 180/1999 il diritto alla pensione di reversibilità viene riconosciuto anche ai nipoti minorenni e viventi a carico degli ascendenti;
  • i figli studenti, a carico al momento del decesso, a condizione che non prestino attività lavorativa, fino a 21 anni se studenti di scuola media superiore o fino a 26 anni se studenti universitari, ma in tutti i casi non oltre la durata legale del corso di laurea. Orbene, dal quadro normativo richiamato si evince che l’orfano maggiorenne ha diritto di percepire l’emolumento per tutta la durata degli studi se al momento del decesso del genitore era in possesso dei seguenti requisiti: 
  •  a) l’essere iscritto ad università o a istituti superiori equiparati; b) trovarsi in regola con l’iscrizione all’anno di corso accademico; 
  •  b) non aver superato il ventiseiesimo anno di età. È vasta la giurisprudenza in materia che stigmatizza la necessità della sussistenza dei requisiti suddetti, pena la decadenza dal beneficio;
  • i figli inabili di qualsiasi età, a carico del ‘de cuius’ al momento del decesso;
  • i figli postumi nati entro il 300° giorno dalla data del decesso del padre (presunzione di paternità, art. 232 c.c.). I genitori d’età superiore a 65 anni, che non siano titolari di pensione e siano a carico dell’assicurato o del pensionato alla data della morte, quando non vi siano né coniuge né figli superstiti o, pur esistendo, non abbiano titolo alla pensione;
  • i fratelli celibi e le sorelle nubili, che non siano titolari di pensione, sempreché al momento della morte dell’assicurato o del pensionato risultino permanentemente inabili e a suo carico, quando non vi siano né coniuge, né figli superstiti, né genitori, o, pur esistendo, non abbiano titolo alla pensione…

È molto evidente che i ‘ma’ e i ‘se’ sono come mine vaganti sulla rotta della Vita dei possibili aventi diritto. In linea generale, al fine d’incassare qualche rateo di Pensione dei genitori scomparsi, occorre essere in condizioni esistenziali molto particolari. Direi che occorre essere degli ‘sfigati’. Ma ‘sfigati’ oltre al livello ‘normale’ del termine. Ossia, non basta fare già parte di questa comunità sociale ‘sfigata’ per imprinting naturale. No. Occorre anche esserlo di proprio, ossia essere degli incapaci di generare reddito in maniera autonoma.

Questo è un modello frattale capace di instaurare nella socialità un moto di ‘vittimismo auto proclamato’, ossia di veicolare un certo numero di persone a 'farsi del male da soli', a livello mentale/fisico, pur di rientrare nella categoria degli ‘sfigati d’ufficio’, in grado di maturare diritto all’incasso della Pensione dei genitori scomparsi o di altre forme di 'indennità'...

Sono troppo duro o ignorante? Direi che questo Mondo di furbi e di fessi, allo stesso Tempo, se lo merita proprio. 

La mia proposta è di riconoscere quel diritto di ‘estinzione della Pensione dei genitori scomparsi’, che deve passare automaticamente per asse ereditario, agli eredi più prossimi. Se vogliamo introdurre un termine di paragone reddituale, da confrontare al reddito 'attuale' degli eredi, va bene, tuttavia il ‘Conto Pensione’ deve essere estinto nella sua totalità, in favore degli eredi che ne hanno diritto e che hanno debiti da pagare.

La morte estingue la capacità giuridica della persona e i diritti ad essa inerenti (ossia i diritti personali) ma non i diritti patrimoniali, i quali dovranno essere perciò trasmessi ad altri.

Il complesso di norme che regola tale trasferimento si chiama diritto ereditario o successorio...
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Il discorso che SPS porta avanti è molto semplice:
  • dopo una intera Vita lavorativa, un nucleo familiare si avvale di una o due Pensioni
  • alla scomparsa del primo coniuge, si regola la questione normalmente, attraverso il meccanismo della reversibilità in favore del coniuge ancora in Vita
  • alla scomparsa di entrambi i coniugi, si entra in un discorso di genitorialità, ossia i figli ereditano quello che rimane del ‘Conto Pensione’ non usufruito nel corso della Vita dei genitori
  • il ‘Conto Pensione’ è quella partizione bancaria nominativa in cui è conservata la quantità di contributi versati nella Vita lavorativa dei genitori scomparsi, da cui l’Inps preleva costantemente denaro per riconoscere il rateo di Pensione mensile
  • il ‘Conto Pensione’ esiste, dunque, già - di fatto
  • se alla morte di entrambi i genitori i loro ‘Conti Pensione’ sono ancora in attivo, quella somma deve essere riversata ai figli, sotto forma di rendita mensile rivalutabile nel Tempo.
Se calcoliamo una mensilità rapportabile allo stipendio, accantonata sul ‘Conto Pensione’, per ogni anno lavorativo, la somma finale sarà sufficientemente cospicua al fine di garantire l’usufruizione della propria Pensione al momento del raggiungimento dell’età o dei margini minimi di godimento. Ma che cosa succede al proprio ‘Conto Pensione’ quando una persona muore dopo pochi anni dall’entrata in Pensione e non è sposata? O dopo che entrambi i genitori sono scomparsi a poca distanza dell’entrata in Pensione? O prima di maturare i termini minimi per avere diritto alla Pensione?
 
Ci pensiamo a quale massa di denaro letteralmente ‘scompare nel nulla’?

Quella 'certa somma' è accumulata in una partizione di conto bancario, da qualche parte. In un epoca tecnologica come la nostra, quella partizione sarà di origine digitale/virtuale, ossia memorizzata in macchine sufficientemente potenti da conservare i dati di ogni possibile lavoratore italiano

Computer aventi le caratteristiche di ‘scrigni del tesoro’. 

Ora, cosa accade nei nostri pc di casa, quando cancelliamo dei dati? Che vanno nel ‘cestino’. Cioè, non sono affatto scomparsi, ma sono ancora raggiungibili in qualche modo. E se li cancelliamo anche dal ‘cestino’? Sono scomparsi del tutto? No. 

È solo la posizione nell’indice, che il pc utilizza per ritrovarli, che viene cancellata, ma non il contenuto, che da qualche parte è ancora allocato. Certo, si corre il rischio, da quel momento in poi, di una possibile ‘riscrittura’ di quella porzione di memoria

Se si cancella un ‘file’, un ‘Conto Pensione’, dal computer centrale dell’Inps, o di chicchessia, si provvede ad eliminare il nominativo, che funge anche da chiave di ricerca per i programmi incaricati di mantenere ‘ordine’ tra i bit magnetizzati e polarizzati riferiti a quel tale nominativo.

Sparisce solo il nominativo, ma non il 'dato', relativo alla memoria conservata.

Il 'dato', in questione, è l’ammontare della somma non ancora usufruita dal titolare scomparso. E dove va a finire quella somma, una volta svincolata dall’unione con il nome dell’ex titolare?
 
Dove va a confluire?

Pensiamo a queste categorie di persone che, per vari motivi, svincolano una certa somma di denaro a favore di una fantomatica entità non ben precisata (Stato, Inps, Mister X, etc.):
  • genitori defunti con ‘Conto Pensione’ ancora in positivo
  • individui che muoiono prima dell’usufruizione della Pensione.
Quanto denaro confluisce in questa ‘casella’ di ricerca?

Basterebbe ricavare delle statistiche da siti nazionali, che tengono conto dell’elenco dei deceduti; fantascienza per le potenzialità di SPS. Però potremmo fare delle stime. Ma anche no. Diciamo che sono un sacco di soldi che letteralmente cambiano di ‘marca’

Il ‘file’ viene, come dire, rinominato piuttosto che eliminato.

Questa è un’area di redistribuzione della ricchezza e del diritto. Una sorta di ‘Partizione Buco nero’, nella quale il denaro si trasforma senza muoversi. Questa distruzione di ricchezza e di diritto equivale al ritorno nel virtuale, ossia da quell’area da cui la stessa era provenuta, ma come riconoscimento di uno 'sforzo autentico dell'invididuo' (come al solito, l'unica cosa 'vera' è quella realtiva ai fatti che si compiono - esperienza del 'Conosci Te Stesso' vs attaccamenti)... Non a caso lo scandalo dei derivati e dei 'mutui subprime' si erge sull'unica certezza fisica a cui connettersi: la casa sulla quale si accende un mutuo)...

Una zona di possibilità senza nome né geografia, caratterizzata dall’assenza di ogni richiesta umana 3d. Una zona ‘off limits’ per i viventi. Una sorta di officina di smantellamento e rimodellamento o, ancora con più esattezza, un luogo dove avviene un cambio di marca energetica o un vero e proprio ‘furto d’identità’

È a quel livello che si smantella un diritto acquisito e lo si trasforma in un nulla di fatto virtuale. Un nulla di fatto dalla doppia faccia, come al solito:
  • nulla di fatto/scomparsa del diritto
  • nuova realtà/ricomparsa di un nuovo diritto alias di un rename.
Questa operazione di ‘rinomina’ non sfocia da nessuna parte delle 3d. Bensì viene ridestinato ad altro uso. Potrebbe essere anche che in quel ‘luogo’ il denaro venga distrutto. Perché?
 
Perché l’attuale paradigma necessita di debito al fine di sopravvivere.

E per generare continuamente nuovo debito ‘non ripagabile’, occorre che ‘la coperta sia sempre troppo corta’. Questa è la leva che soffoca il Mondo.
  • da qualche parte il denaro viene smantellato nel nulla.
  • da qualche parte il denaro viene creato dal nulla.
Toc. Toc. Pronto? C’è qualcuno?

Leggiamo qua.

È finita l'era delle compagnie aeree low cost?
Dopo anni ad alta quota, il low cost nell’ambito del trasporto aereo perde quota. E nel caso di Windjet, plana anche in picchiata. La sorte della compagnia siciliana è appesa ancora a un filo sottilissimo, che coinvolge il destino di 800 lavoratori, 300 dell’indotto. 

La compagnia di bandiera Alitalia, dopo la pronuncia dell’Antitrust, ha maturato un profondo ripensamento in merito all'acquisizione del primo vettore low cost nazionale, malgrado l’accordo siglato lo scorso 13 aprile.

E ha i suoi motivi: 

la rinuncia a tre slot in fasce orarie strategiche negli scali aeroportuali di Catania e Palermo, imposta dall’Antitrust per evitare posizioni di monopolio, determinerebbe una perdita economica annuale consistente, pari a 2,5 milioni di euro.

Mezzo milione in più rispetto a quanto previsto dall’accordo...
Link 
 
Capite? ‘Mezzo milione in più rispetto a quanto previsto dall’accordo’. Cioè? Alitalia si era messa d’accordo per rilevare asset che le avrebbero fatto perdere due milioni di Euro all’anno? Bah… Siamo all’assurdo… ma sempre ‘pilotato’. 

Il debito è sempre il perno della questione.

Case low cost, una rivoluzione per ridurre la povertà.
Il gruppo indiano Tata e altre aziende stanno realizzando abitazioni supereconomiche. I prezzi? Partono da 500 euro.
 
La filosofia del low cost ha contagiato moltissimi settori: viaggi, auto, moda, arredamento, tecnologia e tanti altri. Ora è sbarcata anche nel comparto delle abitazioni: se l'idea della casa supereconomica andrà a buon fine, potrà trattarsi di una vera e propria rivoluzione planetaria, in grado di ridurre la povertà nel mondo e di consentire a molte più persone (anche nei Paesi più sviluppati) l'accesso all'alloggio.
 
Il gruppo indiano Tata, il produttore delle Nano car (le automobili più economiche del pianeta), ha lanciato il progetto delle case 'ultra low cost', abitazioni a bassissimo costo progettate per i residenti delle campagne indiane. Il modello base, un kit-casa prefabbricato di 20 metri quadrati da 'montare' sul posto, sarà disponibile al prezzo di 500 euro (700 dollari). Un modello di dimensioni più grandi si troverà invece a 700 euro (980 dollari). E c'è anche il progetto di realizzare dei prototipi che presentino già un pannello solare sul tetto. In questo periodo, la dimora low cost pilota (quella da 500 euro) verrà testata in 30 località dell'India, ed è previsto che alla fine del 2011 i Panchayat (i governi degli enti locali indiani) forniranno un riscontro sull'andamento del progetto...
 
Secondo Bill Gross, ceo di Idealab, un altro gruppo che ha partecipato al concorso (finendo tra i sei finalisti) con la sua WorldHaus, una casa-prototipo da 1.000 dollari, circa 700 euro, 'è necessario mettere a punto tecnologie e meccanismi finanziari per poter dare una casa a 100 milioni di persone entro la fine del decennio'…
Link

Ovvio. Una volta che l’intera globalità sarà raccolta in alloggi cablati alle reti pubbliche, alle cosiddette infrastrutture Antisistemiche, allora il controllo sarà più che completo.

Il sistema pensionistico può essere organizzato secondo uno schema a ripartizione oppure uno schema a capitalizzazione.
 
Il primo, vigente in Italia, si fonda su un patto di solidarietà fra generazioni, nel quale i contributi prelevati dai lavoratori vengono destinati al pagamento di chi attualmente è in pensione. La proporzione è di circa tre lavoratori per un pensionato, ed è una funzione esponenziale delle generazioni trascorse: se per un pensionato della prima generazione sono necessari tre lavoratori, quando i tre lavoratori andranno in pensione, ne serviranno altri nove, e così via.
 
Uno schema simile presuppone una crescita demografica esponenziale, sostenuta da flussi di immigrazione programmata a livelli governativi. Per ovviare a questo problema, il calcolo della pensione viene svolto con un metodo contributivo e non retributivo.
 
Il primo è basato sull'ammontare dei contributi versati ed è volto ad assicurare un equilibrio finanziario fra entrate e uscite, e a contenere l'indebitamento:

ogni mese il lavoratore percepirà quindi una determinata percentuale dei contributi versati, calcolata in modo da non pesare eccessivamente sulle generazioni più giovani e sulla base della spettanza di vita.
 
Il secondo invece, basandosi sul presupposto che la pensione deve preservare il tenore di vita pregresso (così come il contratto non può mai essere peggiorativo), calcola la rendita come percentuale (circa l'80%) dell'ultimo salario percepito…
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Accidenti! In questa porzione di citazione sono molto evidenti i termini fittizi del ‘gioco delle parti sociali’ o della ‘guerra tra poveri’ che conduciamo regolarmente da moltissimo Tempo:
  • un patto di solidarietà fra generazioni
  • la proporzione è di circa tre lavoratori per un pensionato (schema di Ponzi)
  • funzione esponenziale delle generazioni trascorse (schema di Ponzi)
  • uno schema simile presuppone una crescita demografica esponenziale
  • sostenuta da flussi di immigrazione programmata a livelli governativi
  • contenere l'indebitamento
  • sulla base della spettanza di vita.
Flussi di immigrazione programmata a livelli governativi’… Wow. Che ne pensa la Lega?

La ‘spettanza di vita’ è il numero attorno al quale ruota tutto. Secondo me, lo Stato fa il tifo che i pensionati non vadano oltre gli 8/10 anni di pensionamento. Oltre a quel livello prosciugheranno il loro ‘Conto Pensione’, divenendo dei soli ‘centri di costo’ oltre che delle ‘improduttività’.

Si vive sempre più a lungo? 

Per questo motivo si dovrà anche lavorare sempre più a lungo. 

Per questo motivo l’anziano è divenuto un ‘peso’, una ‘zavorra’ da lasciare andare al più presto, non appena smette di lavorare

Le case farmaceutiche e le altre branche Antisistemiche, sono dunque autorizzate a compiere operazioni alla 007. Il ‘centro di costo’ deve essere ‘chiuso’ quando diventa ‘improduttivo’.

Se è vero che molte aziende sono propense ad uno svecchiamento della forza lavoro e che il tasso di disoccupazione è sempre molto alto, l'invecchiamento complessivo della popolazione, che ha assunto carattere significativo dalla metà del secolo scorso, fa sì che per uno stato sociale risulti antieconomico assorbire una sempre maggiore fetta della popolazione che risulta improduttiva
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Articolo ‘amaro’; lo so. Però questo mi sono sentito di scrivere. Queste parole sono giunte per oggi…

Dipende anche da noi, allargare la prospettiva in cui siamo trattenuti al fine di osservare il ‘parassita’ e costringerlo finalmente a ‘sollevare la bocca dal fiero pasto’.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com