venerdì 14 agosto 2015

La formula e la (ri)formulazione.




La privacy sembra essere il solo vero bene di lusso rimasto al giorno d’oggi”.
Hedi Slimane
Detto da una persona tanto “sensibile”, significa che “la tua privacy non esiste”.
Ergo:
sei sotto al controllo più assoluto.
Certo, lo sai. Ma… secondo quale “qualità”, lo sai?
“Che te ne fai” di un simile sentire? Cambia qualcosa, attorno e (d)entro a te, in seguito a questo sapere?
Assoluta(mente) no. Perché… il “tuo” sapere/sentire, altro non è che: con(formismo) per tacito assenso ed auto suggestione.
Tu sei un individuo che s’approfitta di ogni situazione, ossia, che rende tutto utile al proprio cammino. Oppure, oseresti sos(tenere) che ti “muovi” secondo altri cardini? Etica, morale... vengono sempre "dopo"...
Perché lo fai e perché non lo am(metti)?
Perché, a livello superiore (uno stato che esiste), giunge “per te” un simile input. Perché tutto è frattale espanso. Perché esiste un Dominio, che rende tutto – a cascata – simile a se stesso (carattere, personalità, magnetismo, intenzione, peso specifico… e: influenza ambientale in toto).
Quindi, tu non sei vera(mente) tu/in te.
Tu sei reso/a solo una versione di te:
  • una (p)arte di te
  • che si crede… “te”
  • mentre tu ti con(fondi) con “lei”
  • diventando “lei”… la “tua” p(arte) (loop).
Di con(seguenza), la recita è il “passa(tempo)” preferito “qua, così”.
Tutto recita, perché tutto è recita relativa al… Dominio (a ciò che non vedi e, dunque, non immagini nemmeno).
“Non sei cattivo/a. Ti (di)segnano così”.
Sei un vuoto che cammina, animato da un pieno che ha la valenza di un surrogato di te.
Sei il Golem, eretto dal fango, dalla materia più comune (la terra), ed edificato e sotto(posto) all’obbedienza, per mezzo del “segno” (formula/programma “senza fili”), che il tuo “(ri)costruttore” ti ha im(presso) addosso:
"è l’origine che… (pre)determina, non local(mente), ubiqua(mente), in leva “wireless” (qualità di Dio)… celata com’è, dallo/nello status quo...".
Link
Il “tuo” Dio è… una entità astratta wireless ma, più precisa(mente)  è:
  • una strategia di auto indottrinamento secolare
  • l’immagine speculare della frattalità espansa e del Dominio.
Non sei stato/a creato/a: sei stato/a costruito/a
 

Sei stato/a resa... una esigenza altrui (che scambi dal tuo vuoto/ripieno d’altro… per Dio).
Quando, nella società, inizieranno ad essere commercializzati i “robot tuttofare”, ecco, il più autentico (ri)flesso di “che cosa sei diventato/a” sarà alla luce del Sole.
Ma, sarà sufficiente perché tu te ne accorga?
Tu sei stato/a (ri)costruito/a: più esatta(mente).
Ossia, sei stato/a reso/a (ri)tornante “qua, così”, proprio per via del “qua, così”.
Sei altro, ma non lo (ri)cordi più, quindi, sei “solo questo”…
 
Servo/a (incanto)... di una pagina (de)scritta da altro/i...
Che cosa sei? Un principio che giunge da lontano e che per questo, ora, non puoi qualificare ma solo quantificare per via frattale. Cioè:
  • non sei solo questo, quello che “vedi”.
Perché? Perché… lo “senti”.
In cuor tuo, lo sai…

Subhuti, uno dei discepoli del Buddha, era in grado di comprendere la potenza del vuoto; la prospettiva che permette di scorgere che nulla esiste, al di fuori della sua relazione di soggettività e oggettività.
Un giorno, mentre Subhuti era seduto sotto ad un albero, in uno stato di vuoto sublime, su di lui iniziarono a cadere dei fiori.
“Ti stiamo lodando per il tuo discorso sul vuoto” gli bisbigliarono gli dei.
“Ma io non ho affatto parlato dei vuoto” disse Subhuti.
Tu non hai parlato del vuoto, noi non abbiamo udito il vuoto” risposero gli dei “questo è il vero vuoto”.
E su Subhuti si riversarono fiori, come fosse pioggia…
L’aria e la terra sono una divinità:
tutto ha un cuore, ecco il significato di questa divinizzazione.
Tutto sente è il significato, nulla è indifferente alla tua presenza.
E quando realizzi il Tutto, ogni cosa celebra. A quel punto il sole risplende in modo diverso, la sua qualità cambia
L’arte del mutamento – Osho
La prospettiva che permette di scorgere che nulla esiste, al di fuori della sua relazione di soggettività e oggettività:
la frattalità espansa rende al Tutto (parte per parte) la capacità di “avere un cuore”, di sentire. Ma… in quale maniera?
In maniera normalizzata dal Punto di Dominio, che (s)piega di (con)seguenza.

La frattalità espansa è una legge, strumento, memoria. Ha in sé le qualità dell’arma a "doppio taglio", per qualsiasi (p)arte che decide di avvalersene, anche (in)conscia(mente) e/o indiretta(mente).
A te spetta (e tocca) di accorgertene… vivendo “qua, così” oppure “in alternativa sostanziale”. È come viaggiare su una scopa magica o su un tappeto volante:
quando superi la ritrosia (timore) iniziale, poi, “vai come un treno”.
Ora, sei bloccato/a nella fase iniziale:
  • temi, hai paura, sei timoroso/a
  • perché sei “lavorato/a ai fianchi” da qualcosa che, a differenza tua, in(vece), “va come un treno”, essendo in una fase diversa della “spinta”. Un grande vantaggio temporale e di fase, su di te.
 
Qualcosa che, proprio grazie a questa “capacità”, è diventato “una (la) grande concentrazione di massa, capace di (im)piegare la frattalità espansa al proprio 'fianco'” (braccio destro).
Qualcosa che puoi vedere “manifesto” in qualsiasi ambito del vivere d’insieme, allorquando osservi com’è impostata qualsiasi branca della società.
Tutto è gerarchico.
Tutto (ri)sente della presenza della personalità più forte, dove per "forte" devi intendere (oltre a tutto quello che sei portato/a a pensare) sopra a tutto... alla “carica caratteriale”, che s’irraggia ovunque, non local(mente) ed in leva (qualità attribuite “ad honorem” a Dio).
Se in “paese” giunge un individuo dalla forte “carica”, sarà solo una questione di tempo… prima che costui magnetizzi per intero tutto ciò che (ri)entra nella propria “giurisdizione”.
La grande concentrazione di massa (terzo stato, lato proprio) permette di:
  • dominare la realtà manifesta
  • scegliendola dal "corredo del potenziale" (arsenale).
 

In che maniera succede? Perché ac(cade)?
Perché esiste, al “di sotto”, la frattalità espansa:
  • ciò che (re)distribuisce (caratterizza) nel reale manifesto, per “pesi e misure” e ad “immagine e somiglianza
  • la grande concentrazione di massa (peso specifico, valore aggiunto, centro di massa).
Ciò che diventa il Dominio:
  • un Punto di ancoraggio ad una (p)arte della realtà potenziale.
Ciò che diventa, a sua volta:
  • la “tua” realtà manifesta e di riferimento unico
  • perché abitudinario/a
  • perché senza alternativa sostenibile/praticabile.
Che cosa non sai?
Quello che ignori, che hai (s)cordato.
Perché è successo?
Perché il tipo di Dominio in auge, così ha in(teso).
Ecco che, allora, indiretta(mente)… sai anche “come la pensa”, ossia:
come “è”.

E non puoi certo non renderti conto – ormai - che, queste caratteristiche “somatiche” sono le stesse che, guarda non caso, sono emerse e caratterizzano per intero, la società umana degli ultimi millenni (dettaglio per dettaglio, deviazione per deviazione).
In SPS (ri)trovi la tua “bussola”:
accorgiti
anche
del perchè...
Tutto ha un senso “unico, qua, così” e, sopra a tutto...
non intende cambiare.
Da “qua”, in SPS, in(vece)… puoi (ri)convertire questa fase di spinta monodirezionale, entrando in possesso della tua più autentica memoria (s)perduta nelle anse del paradigma “sempre verde” del comando supremo.
Il “tuo terzo stato, lato tuo” è:
  • il tuo centro di massa
  • il tuo equilibrio
  • la tua divinità (potenziale)
  • la via per(corsa) dal Dominio
  • il “cammino di Dio”.


Il "centro al centro" e le sue (ri)colorazioni (centro "lato altrui"). Manifesto e potenziale...
Basta coi luoghi comuni. (Ri)torna a/in te… O, se proprio intendi ammantarti di luoghi comuni, perlomeno scegli quelli che "meglio, fanno per te":
la Forza scorre potente”… in te.
(Ri)corda... “Tutto ha un cuore… Tutto ti sente”):
  • arduo da vedere il Lato Oscuro è...”.
Yoda
  • al termine il tuo dominio è, e non breve abbastanza è stato…
Yoda all'Imperatore – Star Wars
Tu sei una "formula": tu con te al tuo centro (è la formulazione migliore, "lato tuo"). 
Egoismo? Lascia perdere. Il tuo potere è in chiunque. Per questo motivo il Dominio tende a... far perdere la memoria (questo è il vero egoismo, quello che toglie a tutti per lasciare solo a se stesso).
  
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com


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