mercoledì 20 agosto 2025

Te, e le rose…


“Ci penseranno i futuri esploratori, se, per avventura, diritta è la via sulla quale io ho posto piede…”.
Giuseppe Calligaris - 1937

“Ci penseranno…” a far che? Ad approfondire l’Opera di Calligaris. Ossia? Nell’AntiSistema? Ma te pare. Se nasci tondo…, no? Infatti, si è già nel “2025”. E l’Autore è morto. Chi? Ap-punto

Tra i vari argomenti, cosa trovò Calligaris? 

, le “placche dell’età” non sono proprio una banalità. Nella pubblicazione “Le catene lineari del corpo e dello spirito – Nuove meraviglie del corpo umano” del Dott. Prof. Giuseppe Calligaris, Docente di Neuropatologia nella R. Università di Roma, lo stesso si riferisce a Seneca (ed alla Verità), riportando tale idea:

“la verità è una forza, un volto, sempre uguale in ogni parte di sé…”.
Seneca

Ergo, la frattalità espansa è l’auto caratteristica della Verità. Niente de che. Se ti sembra poco, bè… questo è un problema “tuo”, alias, dellaggente (qua, così). 

In tal modo non fai altro che con-fermare di essere nell’AntiSistema (l’oro). Ah, che losco inganno ritrovarsi ogni giorno a dover de-scrivere le stesse cose, per qualcuno che è vacante presso “se stesso”. Ah! Che disdetta…

Calligaris fu Dott., Prof., Docente universitario a Roma, etc. 

Cioè, ti sembra un ciarlatano? Se SPS non ha le “basi ufficiali per essere riconosciuto”, Calligaris le aveva eccome (dato che insegnava, persino). Eppure, quando (ogni volta che) muori (qua, così), tutto quello che lasci viene preso = fagocitato dalla macch-in-azione AntiSistemica che, ovvio, non guarda che a se stessa, alias, al d l’oro unico scopo o ragion d’esserci. Chi?

“Niente, nessuno, nada de nada”. 


Non ti preoccupare, in-tanto ogni volta “si fa sera” e devi andare a dormire: ricordi cosa succede in Dark City quando ti addormenti? Cambia la città e, “te”, vieni spostato = il cambiamento di scenario è quello che va in onda ogni volta che “muori” e, ops, poi ritorni come se nulla fosse già successo.

Per questo, in quel Re-Amen è sempre “notte (buio)” ed i ricordi sono un impianto nel “tuo” cervello che “serve (l’oro)”. Dunque, di tuo, tuo… (qua, così) che c’è. Uhm

Le “placche dell’età”, scoperte da Calligaris, testimoniano che ogni ricordo, emozione, sfumatura, etc. è “salvato in tale supporto mnemonico”. Una placca per ogni anno di esperienza, ognuna perfettamente consultabile e… “trattabile” = il “dato” è disponibile per ogni tipo di non solo lettura. Bah; sembra un po’ il concetto di Akasha

Ci sei? Tutto si mischia, oppure è… mischiato? 

Entrambi gli aspetti sono veri. Però, di qualcosa te ne “Fai…” qualcosa; di altro “niente” = non (ti) sembra mai contare nulla mentre, all’opposto, se ci sei… hey, Seneca aveva proprio ragione:

“la verità è una forza, un volto, sempre uguale in ogni parte di sé…”.
Seneca

Con-vincerti non linearmente (ad esempio, attraverso i “film”) che alcuni ricordi sono “tuoi”, com-porta che non ti fidi più di alcunché. Ergo, ti auto smarrisci sia nella nebbia che nella luce. Bingo. Ecco(li) ancora una volta (sempre la stessa).
Le placche dell’età sono dunque memoria. Alias, Verità. Pensaci:

quando (ti) succede qualcosa, è già successo = è vero
quando non (ti) succede qualcosa, è già successo = è vero.
Se qualcuno (ti) mente, è già successo = è vero.
Se qualcuno non (ti) mente, è già successo = è vero.

È sempre vero, qualsiasi cosa è già successa. Dunque, “la verità è una forza, un volto, sempre uguale in ogni parte di sé…”. La Verità è una! Ma, (qua, così)… la Verità è rivelata

E la pistola fumante sei proprio “(nien)te”.

 

La memoria è (la) Verità. Altrimenti, che memorizzi. No? La frattalità è da espandere, non visto che necessiti di “allargare ogni limite” che nell’AntiSistema ti ha ma “niente”. Infatti, mediante tale espansione, che “Fai…”. , utilizzi in leva la frattalità ordinaria, trasformandola in “piede di porco” allorquando (ti/ne) espandi la portata, sino a raggiungere la potenza utile, ad esempio, narrata da Trismegisto, nella fattispecie by “i tre iniziati”, ne Il Kybalion

La filosofia ermetica, nell’epoca moderna, è mal compresa o ignorata. Ma questo, dicono i Tre Iniziati, è comprensibile: avendo perse le chiavi di interpretazione dei “Libri di Hermes”, se ne è smarrito il filo logico e non ci si rende conto di approdare, a poco a poco, alle più macroscopiche assurdità…
“I principi ermetici sono sette. Colui che ne ha conoscenza possiede la chiave magica con la quale si aprono tutte le porte del tempio…”…

Ok? È la frattalità espansa. Amen. È la Verità. Sei Te, quando sei Te, da Te, in Te, per Te, fra Te. L’esserci sferico che, “ricorda” proprio il concetto anche di Seneca:

“la verità è una forza, un volto, sempre uguale in ogni parte di sé…”.

La Verità, quando “verità” – al fine di auto manutenerti “informato” – significa che è già successo a Te, di esserti auto “trasformato” in “te” (qua, così). A “casa l’oro”. Nell’AntiSistema. Nella d l’oro Grande Opera = il motivo cardine, portante, attraverso cui hai dimenticato “le chiavi di interpretazione…” del tutto, che è la Verità e che la Verità conserva, rappresenta, offre potenzialmente, etc.

Tutto ritorna, non visto che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma…”. Ci sei? Vai Oltre, orsù. C’è ben altro, Oltre a “tutto quello che sai” (qua, così). 


Ora”; perchè mai “necessiti” di avere (sempre con “te”) un documento di identità ed un codice fiscale, nonostante l’univocità ad esempio delle “impronte digitali”?

, 1) perché sei nell’AntiSistema, ove il controllo è tutto: anche la potenza e 2) perché la “tua” dimenticanza viene riflessa persino dall’I-Ambiente, in qualunque versione o “design” (anche, dunque, in ambito AntiSistemico). 

Il “riflesso” è tale (Verità), poiché “accende” parti su di Te, persino “te” (qua, così), motivo per cui a l’oro stava a “cuore” con-fonderti proprio in quello su cui sei più “forte”:

auto leggerti al fine di leggere anche tutto l’esterno.

Ovvio, questo comporta che ci sei Te, perché a “te” sfugge persino l’ovvio. Indi, nulla è mai perduto e a “te” non manca nulla per fare sempre “centro”. È nel potenziale, perlomeno.

Conservato “lì” by la Verità. 

Quando “salvi un qualsiasi dato”, stai de-scrivendo il processo di Verità: è vero che stai memorizzando quel “dato”, motivo per cui stai governando il processo di Verità. Ergo, è la Verità ad edificare tutto quanto. Ecco perché financo “serve” (a) l’oro, poiché non c’è altro metodo per terra-in-formare l’I-Ambiente (legge, strumento, memoria). Ok? Come no. Ora, osserva tale processo non solo storico, bensì assai significativo della Verità: 

del come sei messo (qua, così) e della d l’oro com-presenza ombra, rivelata, astratta, non lineare, etc. etc. etc. 

A monito! Ammonito.








L'Isola delle Rose venne realizzata con una piattaforma artificiale di 400 m² che sorgeva nel mare Adriatico, a 11,612 km al largo della costa tra Rimini e Cesenatico e 500 metri al di fuori delle acque territoriali italiane e che, il 1º maggio 1968, autoproclamò lo status di Stato indipendente. L'esperienza, riportata da tutti i giornali a livello internazionale, durò pochi mesi ma segnò comunque la storia nazionale… Venne occupata dalle forze di polizia italiane il 26 giugno 1968 e sottoposta a blocco navale; nel febbraio del 1969 venne demolita
Rosa iniziò a progettare l’Isola delle Rose nel 1958, inizialmente per pura sperimentazione ingegneristica, ma il progetto si fece col tempo più grande e divenne poi “politico”, proclamandosi nazione autonoma con tanto di inno, valuta (mai prodotta), francobolli e lingua. I lavori durarono anni e non passarono ovviamente inosservati alla Capitaneria di porto di Rimini e alla Polizia, che chiese di fermarli in quanto alcune aree nella zona di costruzione della piattaforma erano in concessione ad Eni. Nonostante gli avvertimenti, Giorgio Rosa riuscì a completare l’isola e la aprì al pubblico nel 1967. La piattaforma, costruita con acciaio, mattoni e cemento, aveva una superficie di circa 400 metri e somigliava ad una grossa palafitta. Il primo maggio del 1968 il progetto di Rosa compie il salto di qualità: l’ingegnere bolognese infatti dichiara l’indipendenza della sua isola artificiale, nominandosene presidente. La nuova nazione viene chiamata ufficialmente “Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose”, non venendo riconosciuta da alcuno Stato. Rosa introdusse una valuta mai entrata in produzione, il Mill, con un cambio alla pari rispetto alla lira italiana, mentre il suo stemma era rappresentato da tre rose rosse in uno scudo bianco a fare da sfondo.
Come ovvio, l’autoproclamata indipendenza irritò non poco le autorità italiane… 
La demolizione della piattaforma costruita dall’ingegner Rosa iniziò nei primi mesi del 1969 e anche in questo caso la storia è particolare: la struttura resistette a due esplosioni controllate, inabissandosi soltanto a seguito di una violenta burrasca avvenuta a fine febbraio
Link

“Non comanda più nessuno qua. Non c'è più nessuno che ci può dire cosa fare, cosa non fare e compagnia cantando Maurizio, eh. Siamo liberi!... Avevamo voglia di costruire un mondo nostro, dove sentirci davvero liberi e l'abbiamo fatto. L'abbiamo costruito… Noi del maggio francese non sapevamo quasi nulla, se non che loro scendevano in piazza e incendiavano Parigi per un mondo migliore. Noi, quel mondo migliore l'avevamo direttamente costruitoVoi parlate tanto di libertà, ma la vostra è una libertà condizionata. Quella assoluta vi spaventa. Non è tanto per quello che ho fatto, ma per quello che potrei fare, che lei mi odia…”.
L'incredibile storia dell'Isola delle Rose

Molto, molto… “pericoloso” come precedente.

“Non è che uno scrive e gli togliamo la cittadinanza. E che è, l'abbonamento a Famiglia Cristiana, che lo disdici?...”.
Franco Restivo

Il “Fu” Conforti recita a meraviglia o ad arte, la parte del “mafioso di stato”, vera realtà su cui è costruito l’ingranaggio a Modello Eichmann (“Bravo”), base portante del luogo comune AntiSistema.

Il Consiglio d'Europa dichiarò di non potersi esprimere in merito alla contesa tra lo Stato italiano e la Libera Repubblica delle Rose perché l'isola risultava al di fuori delle acque territoriali europee. Riconoscendola implicitamente come stato indipendente. Per evitare che accadesse di nuovo l'Onu spostò il confine delle acque nazionali da 6 a 12 miglia. In tutto il mondo. Ad oggi, la distruzione dell'Isola delle Rose è l'unica guerra d'invasione commessa dalla Repubblica Italiana…

Uhm; quindi, “fuori dalle acque internazionali”, al largo di Rimini (e in tutto il mondo) non è più “Italia” né “Uè!”? Non è Africa. Quindi? Perché:

alcune aree nella zona di costruzione della piattaforma erano in concessione ad Eni

Sia come sia, è Verità che quella “nazione” è stata colpita ed affondata (sia pure dalla burrasca). Cioè, assieme all'affondamento di tale “isola”, cosa si è ripetuto ancora una volta

Cosa “affonda nell’abisso” quando qualcuno decide che “così, è”? 

Come padroneggi il processo di “cre-azione”, se ogni volta le tue fondamenta cedono in tal terreno l’oro. Osservati meglio. Recupera (ricorda) le “chiavi di attivazione” di Te (xxx, xxx). Tutto funziona. Tutto è Verità

Mentre, “tutto” è AntiSistema by l’oro.

Tale è la “relatività”. Tale è l’AntiSistema: relativo a l’oro. E la frattalità espansa te lo “(riflette) accende” continuamente, seppure (qua, così). 

Ci sei

L’oro, “te”… e le rose (che fioriranno se… ritornerai, Te).

On. Off: On/Off (terzo stato quantico: l'esserci).



  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4014
prospettivavita@gmail.com


Nessun commento:

Posta un commento

"Fai..." un po' Te.