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AntiSistema periodico |
Che fa? Si auto ripete, “fuori e dentro”, alias, sia fisicamente che nella sostanza.
Ma, quando questo “qualcosa” è…qualcuno, di conseguenza si tratta di un “serial killer”. Perché, diversamente, non si manifesta direttamente e perché “te” continui a morire all’interno di tale Re-Ame(n). No?
Quando questo qualcuno si rivela, diventa “qualcuno”.
“Dio”. El “Diab(o)lo”. Per chi? Bè, per “te”. E chi sei “te”? Sei la “tua” pallida ombra: l’hombre di Te, che rimani appeso al chiodo (del potenziale).
Non è che “non ci sei più”; esisti e dunque sopravvivi. E basta!
Ma, “da qualche p-arte”, è Te che permette tutto questo… “te” (qua, così). Come se Te fossi una miniera da cui estrarre tutto quello che “serve” (l’oro). Altro che. Ove, l’estratto speciale (la l’oro Grande Opera) sei proprio “te”: il Golem, l’Eichmann, il servo perfetto = l’ingranaggio che ignora di esserlo, pensando ed immaginando esattamente al contrario o ad angolo giro.
Eccerto; perché quando qualcosa è “qualcuno”, è qualcuno che occorre identificare. Qualcuno che si ammanta di ogni “Ben di Dio” che, ad esempio, la “scienza” - l’ennesimo firewall AntiSistemico causale – permette ad hoc ma “niente”.
Risultato?
L’AntiSistema. Se preferisci, essendo più “concepibile”, Aushwitz.
Ma non Gaza. Vero?
Ok? “Ora”, dato che stai assistendo a Gaza, uhm… mentre continua – al contempo - la novella del “mai più un altro genocidio”, bah…
Ci sei? Non servono altre parole. Quindi?
Quando hanno senso i due pesi e due misure...
All’opera non esiste ma c’è la relativa (assoluta) “regia”. Qualcuno che lo permette, non visto che coincide con il proprio scopo, in qualcosa dove persino il caso non è mai lasciato al caso. È ovvio che sei “te” che lo permetti, nella sostanza; se “te” fossi Te, ti saresti accorto. Ergo, sei in qualcosa che avviene solamente quando Te sei stato auto “trasformato” in “te” (qua, così). Ecco il consueto fuoco fatuo o “dilemma”:
è nato prima l’uovo o la gallina…
Questa è la “logica” che ti ha nell’AntiSistema = l’AntiSistema (l’oro) stesso. Quella lineare, che non ti permette mai di rivolgerti alla ragione fondamentale, né di sostanziare la realtà che rimane solamente da acquisire in quanto tale e quale (l’AntiSistema: il paradigma rivelato).
Mentre è non linearmente che continua a succedere l’im-possibile (potenziale) è già successo. Quel “momento” messo a fruttare in leva, continuamente (qua, così), ossia, all’interno di ciò che è sia alimentazione che riproduzione dell’evento cardine o “Big Bang” de noantri. Dunque, “te” ti manifesti direttamente (qua, così), essendo una “costola” di Te, che fungi da… “Adamo per Eva”. Ma sì; mischia tutto insieme, tanto c’è sempre (la) Verità.
Come la metti, la metti, essa è sempre Verità. Come un gatto che può cadere da ogni altezza ma “cade sempre in piedi”. Il ninja perfetto. O, meglio, l’ennesimo riflesso frattale espanso. Anzi, il consueto riflesso che dovrebbe essere espanso frattalmente (sostanziato) da… chi?
Se la Verità (ti) riporta (sempre) il “dato”, perché l’AntiSistema non crolla? Perché ci sei “te” a prendere continuamente lucciole per lanterne, ri-edificando senza soluzione di continuità l’AntiSistema; come se “lavorassi in fabbrica” ma “da casa”, wireless attraverso la “tua” vita (qua, così).
Ma sì: il Modello Truman Show; quello totale nel quale ci sei dentro ma… ti viene sempre da considerare in primis ch’è “naturale” o, ovvio, oppure “come se fossi orfano dell’alternativa sostanziale”, di certo, in maniera è-voluta. Per forza di cose, c’è premeditazione in tutto ciò. No?
Infatti, “Dio crea”. Ergo?
Fa le cose a caso? Suvvia. Hai tutto sul “piatto”: ma non te ne avvedi. Proprio come se fossi nel classico e non solo proverbiale, “incanto”. In questo Bollettino, SPS (il sottoscritto) “si chiede” = ti chiede (anche se è una “domanda”, avendolo già constatato a pieno):
“la più grande storia” o l’AntiSistema (l’oro)
“non ti prende”
poiché (ti) già preso (ti ha, infatti).
Ecco; la non linearità in azione. Qualcosa di “parlante”, tuttavia, preferisci vederti il Signore degli A(g)nelli. A tal pro; causalmente, che “fine stanno facendo gli Agnelli”:
vengono sacrificati sull’altare degli El-Kan.
Agnelli per... leoni.
Una “galassia” in rotta di collisione con un’altra, sempre sottodomino ma “ad immagine e somiglianza” con ciò che non esiste ma c’è. Dov’è finita la Fiat? E la Juventus? Com’è che c’è un processo aperto, per quanto concerne una certa “eredità”, che potrebbe variare l’assetto della “proprietà”, ma… “niente”. Al solito: in casa del ladro, impari a rubare (soprattutto se ti imp®egni, se cedi al “lato oscuro della forza”).
SPS non “buca lo schermo” perché…:
“che vuoi; fare i soldi facili, da casa, senza fare niente”.
Avere “successo” ove è già successo, cosa significa. Una diversa successione. Trovi? Una questione di “controllo” = potere. Sì, proprio quel potere che ti permette di… potere. Altro che i soldi e/o quant’altro.
Dal 2009:
può essere una questione di soldi y successo facile? Bah.
Mai sentito parlare di “qualcosa di più grande”? Ogni individuo è dotato di qualcosa di speciale; qualcosa che viene portato via, continuamente. In che modo? Essendo già successo, è “ora” che si continua ad auto ripetere nella sostanza. È in quella singolare “particella” che sei auto intrappolato (qua, così).
Il sistema periodico è il quinto libro pubblicato da Primo Levi. Si tratta di una raccolta di racconti edita nel 1975… La vita dell'autore vista attraverso il caleidoscopio della chimica…
Ancora frattalità espansa; pardon: valore aggiunto da espandere frattalmente (nella sostanza, sostanziare). Qualcosa che necessita, però, di Te. Te che, guarda non caso, sei “te” nell’AntiSistema Vs l’AntiSistema che ti ha ma “niente”. Nel doppio specchio ti auto dis-perdi.
Te ne avvedi, finalmente?
SPS prende tutto quello che (ti) gravita dentro ed intorno:
facendo di tutta l’erba il solito “fascio” = l’è già successo che s-piega tutto.
Intendi “chiudere definitivamente ogni anello aperto” in termini di… “domande ataviche senza risposta alcuna”? Bè.
Me! No?
L’atteggiamento è il perno: l’essere “formulare” ri-formula tutto quanto mediante il proprio “Fare…”, risolvendo una volta per tutte non ogni questione, bensì, la… questione costantemente aperta, come una ferita suppurata. Non ti accorgi del “pus” che si accumula in seguito alla “infezione”. No?
Vedi che è la “tua” vita quel… “pus”.
Mentre la “infezione” son l’oro, che non esistono anche se ci sono (provocando il “tuo” malessere oramai cronico o “naturale).
SPS non “buca lo schermo” perché… non è-voluto!
“Il narratore prende ciò che narra dall’esperienza – dalla propria o da quella che gli è stata riferita – e lo trasforma in esperienza di quelli che ascoltano la sua storia…”.
Walter Benjamin
Ecco SPS. Ma…
Per quanto mostruoso o stravagante o grottesco o fantascientifico sia l’oggetto della narrazione, chi ascolta sente che quel racconto lo riguarda…
Ecco Te. Ma…
Il vecchio marinaio, che ha vissuto in prima persona un evento tragico, è spinto dalla necessità di liberarsi di quella esperienza angosciante affidandola attraverso il racconto a qualcuno, non importa chi…
Ecco la Verità, in azione, mentre “surfa” anche attraverso SPS.
La narrazione del marinaio non solo funziona, perché ottiene ascolto dal suo interlocutore, ma riesce a tal punto efficace che al termine del racconto il giovane… “andò via come uno stordito, abbandonato dal senno: uomo più triste e più saggio si levò l’indomani…”…
Ecco quello che ti dovrebbe succedere dopo 16 anni di SPS, se fossi Te. Ma…
In ogni caso il narratore è persona “di consiglio” per chi lo ascolta…
Primo Levi narratore e Il sistema periodico - Fabio Magro
Ecco quello che non ritieni essere SPS, essendo “te” (qua, così), però.
“Mi(ni)stero risolto”.
Urgi Te, affinché… Nevvero? Altrimenti, son sempre “dolori” (qua, così). Cioè? Bè, “niente de che”. Tipo, “Io son stufa eh. Guarda che mi sono stufata. Sempre io e te, te e io. Che barba che noia, che noia che barba... Buona notte…”. Ricordi?
Lo dovresti poiché è “storia di ogni giorno”, nell’AntiSistema che:
si ripete periodicamente
non linearmente
ad angolo giro
ma “niente”.
“La nobiltà dell'uomo, acquisita in cento secoli di prove e di errori, era consistita nel farsi signore della materia, e io mi ero iscritto a Chimica perché a questa nobiltà mi volevo mantenere fedele. Vincere la materia è comprenderla, e comprendere la materia è necessario per comprendere l'universo e noi stessi: e quindi il Sistema Periodico di Mendeleev... era una poesia….”.
Il sistema periodico, Ferro – Primo Levi
Ecco quando “prendi il solito granchio”. Quando scambi “qualcuno” per qualcosa. Quando c®edi di essere nella “storia naturale dell’uomo”. Una questione di “scimmie” mai troppo cresciute. Manco fossero… bonsai = un organismo “sotto controllo nativo”.
Infatti, gli “anglo-sassoni” o “inglesi” ad un certo punto lo premiano:
il 19 ottobre 2006 la Royal Institution del Regno Unito scelse quest'opera come il miglior libro di scienza mai scritto… La struttura della raccolta ha ispirato Grande romanzo europeo di Koen Peeters, in cui gli elementi periodici sono sostituiti dalle capitali europee. La stessa opera di Levi viene citata all'interno del romanzo.
Ci sei? La “trama” è unica; meglio: una ragnatela o rete. Ed, il “riconoscimento” è postumo: “circolare, circolare, non c’è nulla da vedere…”.
Indifferente nella differita (qua, così).
Quando sei su una nave “in mezzo al mare”, dopo aver pagato il biglietto ed esserti “imbarcato”, bè… chi guida il mezzo. Ecco la stessa situazione nella quale “sei” (qua, così). Tutto si ripete perché Te lo permetti. Anzi, tutto si ripete perché è già successo che Te sei diventato “te” (qua, così).
“Gli elementi periodici sono sostituiti dalle capitali europee…”.
Sei stato “atomizzato” e poi disperso nell’aria, terra-in-formando la Terra ch’è si è trasformata in design AntiSistemico: tale è la macch-in-azione (l’oro).
E tale è la “fissa” SPS.
Mentre, sempre tale è la “tua” condizione di auto sopravvivente in luogo di esserci.
Tale e quale, è lo “show”.
Un “qualcosa” di periodico ove i “personaggi sono sempre in cerca di autore”, nel senso che non l’immaginano nemmeno, se non attraverso metafore che sfuggono persino a “sé”.
Marx consacra il “lavoro”. Levi la “chimica”.
Ingranaggi ad hoc…
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4020
prospettivavita@gmail.com

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