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lunedì 7 luglio 2025

Lost in dreams.


Con “te” nuto! Questo è il “tuo” benvenuto.

Sei “te” l’auto dis-perso nei bi-sogni, nel d l’oro di-sogno (qua, così).
Dream sharing” = la con-di-visione dei sogni… (uhm). Tutto fa brodo. “Fai…” di tutta l’erba un fascio. L’acqua scorre verso lo stesso “mulino”. Tutte le vie portano a… Ci sei? Il terzo gode; per questo, il terzo non è dato. E non puoi “contare le carte” nel casinò (nemmeno a mente). Il terzo è in-comodo (qua, così), trovandosi tra “il dire ed il fare”. Tra le fini dei mondi. 

In-visibile (potenziale).

Nella condizione causale del “non esiste (c’è)”. Suvvia. Come… ectoplasma, allucinazione, complottismo. Ove, il Tso è sempre pronto/aperto se insisti ad averlo presente, motivo per cui “chi te lo fa fare”. No? Perché dovresti “perderci qualcosa o tutto”. Già

Perché proprio “te”, del resto. 

Quando, gli altri se ne sbattono: tutti “presi” a/nel/in… Vero. Sempre non a caso è, infatti, già successo. Cosa? Tutto. A chi? A… Te. Chi

Ap-punto



Vedi che sei “te” ad essere (sopravvivere) nel (qua, così). Di certo, non Te: che resti “appeso al chiodo”, come souvenir nella teca del (l’oro) “mausoleo”. Come potenziale contemporaneo in-gabbia(to). Usato (di) sicuro, certamente non da Te, essendo proprio Te “ko”. Come corrente elettrica che si genera, ma non crea, dalla differenza di potenziale, guarda non caso. Auto manutenendo “te” (qua, così), è Te che ne fai le spese, non visto che il concetto di “energia” deriva proprio dalla tua “mungitura continua” AntiSistemica. 

Le città possono essere “illuminate” grazie al “tuo” sacrificio. 

Poi, vedila come diamine vuoi (c®edi), mapperò… continua a succedere e, sai, “la vita è sempre troppo corta”, come la famigerata coperta

quella che, o hai i piedi di fuori, oppure l’altra estremità
e allora
ti devi continuamente im-piegare, accorciare, arrotolare, etc.

Ancora, come media di Trilussa (quello dei “polli”), che narra di come Barnum banchetta costantemente coi nuovi polli che si generano ad ogni minuto. Una vera e propria manna per/di “Dio”. E, “te”, sei proprio centrale in tale progetto già pienamente Re-alizzato, tanto che al massimo può “solo” perfezionarsi (continuando a succede-Re). Meglio:

sei Te ad essere il perno
mentre
sei “te” a continuamente auto ri-girare (come pietanza infilzata dallo spiedo, che cuoce a fuoco lento ma inesorabile), tanto è vero che al-fine (scopo) tendi sempre come a… “morire”. 

Sì, ma… ricorda che “tutto è in prestito (qua, così)”, motivo per cui prima o poi (sempre) devi ripagare con gli interessi, senza il vuoto a rendere (che infatti puoi persino scegliere di essere... cremato), dato che riguarda la “tua” cosiddetta “anima, energia, spirito” o, d+… purtroppo, Te (che rimani sostanzialmente “in croce”, dimenticato da “te” ma mai da l’oro che figurati).

È tutto dannata-mente “bello”: perfetto

Mentre c®edi che la perfezione non è di questo mondo. E, te credo: il mondo fa acqua da tutte le p-arti, anche se “non è vero, è vero”. È, semmai, l’è-voluto (la Legge del Minimo) a fregarti ogni volta, continuamente, come se fosse la prima e mai l’ultima. Il moto (è) perpetuo, alla faccia di quello che ti dice la “scienza”. Alla faccia di tutto quello che, di conseguenza, “sai perché serve (l’oro, che vedi attraverso anche le piccole cose)”. Ad esempio ma causalmente, ari-ecco(li) ancora una volta:

dal 1° luglio 2025 entra in vigore la bolletta 2.0, il nuovo formato per luce e gas pensato per aiutarti a leggere (e capire) quanto consumi e quanto spendi realmente…
Un formato completamente rinnovato con una comunicazione chiara, trasparente e semplice.
Perché è importante?
È più leggibile e trasparente…

Come no.

“Caspita, il Profondo Blu... E com'è?
Profondo... e blu.
Lo sapevo!...”.


Hai provato a “capire” una bolletta gas-luce? Per non parlare di quella della “acqua”. Gioielli di auto stordimento collettivo! Qualcosa che funziona talmente bene che, “niente”; continua a succedere.

Le bollette di luce e gas saranno più trasparenti a partire da gennaio 2023 con nuove informazioni utili ai clienti…
Era il settembre 2022 Link

Che te dice la “IA”? Bah

La bolletta trasparente, introdotta a partire dal 2016, mira a semplificare la lettura e la comprensione delle bollette di luce e gas, rendendole più chiare e facili da consultare per i consumatori. Invece di presentare una miriade di voci di dettaglio incomprensibili, la bolletta trasparente si concentra su informazioni essenziali e sintetiche, fornendo un quadro più chiaro dei costi e delle condizioni contrattuali…

Questo è il “mercat-one” in cui “sei (qua, così)” ma non ci sei, Vs… l’oro che sempre x “te (qua, così)” non esistono (anche se ci sono). 

Eh?

Come opposti che si attirano = nella sostanza (AntiSistemica), gli uni sfruttano gli altri. In-di questo consiste la gerarchia, da cui la schiavitù o “mondo del lavoro”. Ricorda sempre che a differenza “tua”, l’oro non hanno nulla da “Fare…” oltre ad occuparsi pienamente di “te”/Te = il d l’oro scopo (continuare ad imperare come se nulla fosse). Mentre, a “te” tocca di correre h24 (anche se sei “ricco”, perché sei sempre, comunque sia, vacante). Ecco in-di cosa consiste il meccanismo statore-rotore (moto-Re) oMotu Proprio (ove, qualcuno decide per tutti, mentre il prossimo obbedisce anche quando è un ribelle che fa sciallallà…”).

Ne La Teoria dei Sentimenti Morali, (Adam) Smith sostiene che le persone agiscono non solo per interesse personale, ma anche per una naturale “simpatia” o empatia verso gli altri. Secondo Smith, gli esseri umani hanno un'innata inclinazione a prendersi cura del benessere altrui, il che contrasta con la visione egoistica dell'economia che avrebbe prevalso nelle sue opere successive. È un desiderio positivo quello che induce l’uomo a fare qualcosa di cui gli altri possano beneficiare, sia pure sospinto da un legittimo desiderio di ricchezza e di affermazione sul mercato. Questa visione lungimirante riflette la complessa visione di Smith della natura umana, in cui l'individuo persegue il proprio interesse ma, allo stesso tempo, è influenzato dal bisogno di riconoscimento sociale e affetto. Come era da aspettarsi, filosofia e morale andarono in secondo piano rispetto all’opera che disegnò l’economia moderna… Fu La Ricchezza delle Nazioni a consolidare Adam Smith come uno dei pensatori più influenti nella storia dell'economia. Pubblicata nel 1776, l'opera fu una risposta alle condizioni economiche dell'epoca e al modo in cui i paesi europei interagivano con il commercio e l'industria. In essa, Smith presenta la famosa idea della “mano invisibile”, secondo la quale, in un libero mercato, le azioni individuali di acquirenti e venditori, guidate dal proprio interesse personale, possono generare benefici per la società nel suo complesso, come se una “mano invisibile” dirigesse efficacemente l'economia
Maurizio Monti

Libero mercato e mano invisibile? Suvvia.
La mano invisibile è un algoritmo che co-ordina tutto quanto:
manco fosse (è) Dio.

Aveva ragione chi s’espresse in tal modo, or dunque:

Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me...
Romani 7,18-20

Peccato. No? È andata (così, qua). Ti s-vendono tutto, senza batter ciglio, in un baleno che dura eternamente. Infatti, i bebè hanno già in mano uno splendente “smartphone” che li auto in-trattiene, lasciando “liberi” i genitori o il genitore o quelli che ne sono rimasti, nel rispetto del mito della... famiglia

Luogo comune dopo luogo comune, è come viaggiare tra paesi “diversi”, in una stessa provincia, regione, stato, agglomerato, etc. etc. etc. Sempre sulla stessa terra

la “Terra” versione AntiSistema (casa l’oro). Ove:

la Grande Opera è il… giorno della marmotta (casa “tua”, la casa giusta x “te”).

La prima Matrix era un paradiso… (non funzionò!).

“Le statue d'oro d'avorio e oricalco
per generazioni la legge dimorò
nei principi divini
i re mai ebbri delle immense ricchezze
e il carattere umano s'insinuò
e non sopportarono la felicità

neppure le felicità
neppure la felicità…”.
Atlantide – Franco Battiato

“Grande Tartaria” (il paradiso passato che “non funzionò”).

La “Atlantide” che sprofondò è una metafora (oltre ad indicare l'Oltre): 

in un giorno e una notte

la distruzione avvenne

tornò nell'acqua

sparì Atlantide...

E il carattere umano s'insinuò
e non sopportarono la felicità…

Il “carattere umano”? Uhm. Semmai, questo:

Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me...
Romani 7,18-20

El “Voladores” (che) ti ha… “dato la sua mente”. Ci sei? Ti ha, proprio come “Matrix”. Sono “i re, mai ebbri…” ad avere deciso per tutti (prima di ritirarsi, rivelarsi)... Oltre

i sopravvissuti a tale “peste dis-umana”.



Se c’è un postulato che sembra organizzare l’esperienza umana fin dai suoi primordi, è quello della divisione tra persone e cose. Nessun altro principio ha una radice altrettanto profonda nella nostra percezione, e anche nella nostra coscienza morale, quanto la convinzione che non siamo delle cose – dal momento che le cose sono il contrario delle persone
Roberto Esposito

Solar Opposites; S03E09 “I raggi che trasformano le persone in varie cose”.
Mentre scoprono il loro nuovo mondo, la famiglia cerca di proteggere Pupa, un super computer vivente che un giorno si evolverà nella sua vera forma, li consumerà e terraformerà il pianeta


Sì; è il famigerato “cogito ergo sum… (de noantri)”. Infatti, ora che la “IA” pensa, … come la metti “te” (qua, così)? Vedi che “una volta” c’era la schiavitù precedente al “lavoro”, ergo:

è proprio una “convinzione” quella che, presupponi, tracciare una differenza “etica, morale” tra persone e cose... 

Ma quando mai! L’Internet è proprio delle “cose” e cosa-chi riguarda anche proprio “ora” (qua, così)? 

Bè, “te”. No?

Il mondo stesso sembra niente altro che la faglia naturale attraverso la quale le persone acquisiscono, o perdono, le cose
Roberto Esposito

Ovvero, dove le persone auto dis-perdono se stesse, auto addivenendo o rimanendo in “sé”, nell’AntiSistema = nella “rete”. 

“Luce noetica che brilla da sopra del velo…”…
Link

Noetica = si tratta di una forma di conoscenza intuitiva e immediata, spesso contrapposta alla conoscenza discorsiva o razionale… (by “IA”). L’oro sono tali, seppure sono anche lo “Architetto”: uno e trino. Proprio come l’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) o SO “Terra AntiSistema”. Il “Genio” frattale espanso che mediante la Verità (memoria) manutiene tutto quanto apposto (qua, così) ma non solo (potenzialmente) = dipende da “te” ossia da Te (che sei sede del potenziale contemporaneo). 

Ah, che bella anche la “spiritualità”. Vero

Soprattutto, quando non ti porta a nulla, lasciandoti costantemente a bagnomaria (qua, dentro).
Perché c’è un “popolo eletto”? Perché ha tutto questo “potere”, dato che nessuno al mondo vi si oppone?

Popolo electer”: da electrum (l’arma, il potere d-El “Dio”). 

Gli altri “re” lo sanno come stanno le cose (qua, così). E li temono per questo. Perché costoro sono il “braccio destro (quello sinistro)” d-El “Dio” che è dotato di tutto questo arsenale.  

Altro che... la “atomica”.

Gli Anunnaki vengono (scendono) sulla Terra per necessità di oro. Ossia, il relativo “pianeta” ne aveva necessità, al fine di non… “spegnersi”. Fuso insieme ad altri metalli, l’oro forma l’electrum, che risplende come un “sole”.

Il quale auto ri-genera la “vita”…

Una “riflessione”:

l’apparato egizio d’irraggiamento della luce, nelle tombe sotterranee della Valle dei Re… (hai presente?). La luce entra da una sola direzione (manco fosse la riedizione della Caverna di Platone). Però, per Ighina: il sole è un buco da cui entra la luce… Uhm. “Tombe” che sembrano la riproduzione di qualcosa di molto più grande. Lo sai che gli egizi avevano questa “fissa”: 

la piana di Giza, ad esempio, è una copia del “cielo”. Ci sei

Questi avevano “portato giù, in terra, la mappa delle luminarie del firmamento” = il faraone, da vivo o “dopo morto”, voleva essere certo di ricordare la via per l’Oltre non tomba. 

Athon Veggi docet.

Allo stesso modo, la Sicilia è una riproduzione antica, in scala, del “mondo”, con ogni sorta di macch-in-azione incorporata. Molto probabilmente, “una volta” il mondo era in una f-orma più ridotta (del resto, per “Adamo ed Eva” lo Eden era un piccolo circolo vizioso - da cui sfuggire via - un fazzoletto di terra, etc. etc. etc. e di certo non l’intero spazio o mondo calpestabile/disponibile Oltre). 

Barbossa: Il mondo era un tempo un posto più grande. 
Jack: Il mondo è sempre uguale, è il resto che è più piccolo...
Ai confini del mondo

Dunque, occorre mettersi nei panni degli “antichi”, per cui il mediterraneo sembrava un oceano infinito. La “cupola” era più piccola. Le “Americhe” ancora rivelate. Le colonne di ercole erano a Gibilterra… Era la dimensione degli uomini ad essere diversa? I viaggi di Gulliver… Uhm. No?










Il posto di (Carlos) Mastronardi è, naturalmente, la provincia; ma non la provincia di adesso, ma quella di alloraE la provincia di quel tempo non esiste più se non come ricostruzione elegiaca
perché solo da lontano le cose sono diverse
e le nostre fondamenta profonde diventano strane…

Mastronardi ci ha lasciato solo testimonianze di questa crepa tra la luce che popola la memoria, su cui è costruito il mondo poetico, e la notte abitata dagli attuali resti dell'uomo
Link

Poco dopo sopra il cornicione si formarono castelli reali in quantità, disposti in quella vastissima piazza di vetro, e tutti di una forma e lavoro. Poscia le torri si cambiarono in teatro di colonnati e, il teatro si estese e fece una doppia fuga; quindi la fuga dei colonnati divenne una lunghissima facciata di finestre in fila; in quella facciata si vide una varietà di selve, di pini e di cipressi uguali, e di altre varietà di alberi; poi tutto disparve, e il mare, con un po’ di vento tornò mare
Questa è la Fata Morgana che per anni ho stimata inverosimile ed ora ho veduto vera e più bella di quella che mi si era dipinta…
Ignazio Angeluccio (1648)

Poi tutto disparve, e il mare, con un po’ di vento tornò mare…:

“Atlantide” che sprofonda in mare… (effetto ottico, rivelazione, Verità).

È già successo. Ok

Questo è il “tuo”… ritardo, nella sempre f-attuale differita o continua a succede-Re. Un po’ come, puoi leggere ed ap-prendere, che… i gesuiti sono stati soppressi? Uhm… 

Sempre la stessa strategia: non esiste; c’è. 

La soppressione della Compagnia di Gesù fu un processo di allontanamento forzato dei gesuiti intrapreso da vari Stati cattolici nella seconda metà del XVIII secolo. Ebbe inizio dal 1759 e ricevette l'approvazione ufficiale della Santa Sede il 21 luglio 1773, con il breve apostolico Dominus ac Redemptor di papa Clemente XIV. La Compagnia sarebbe stata nuovamente istituita solo nel 1814, da papa Pio VII… I gesuiti furono espulsi, nell'ordine, da: Portogallo e colonie (1759); Francia (1764); Spagna e colonie, Napoli, Sicilia e Malta, Parma e Piacenza (1767); Monarchia asburgica (1782). Fu il risultato di una serie di mosse politiche più che di una controversia teologica…

A volte ritornano? 

D+: non se ne sono mai andati, sostanzialmente.

Questo specchio è posto al di sopra delle Sette Porte, nel lato occidentale, in modo che colui che vi si rispecchia vede l’Oriente, là dove brilla la luce noetica che è al di sopra del velo. Esso è collocato anche nel lato che guarda a sud, al di sopra di questo mondo visibile, al di sopra delle Dodici Case e delle Pleiadi, che sono il mondo dei Tredici. Al di sopra di essi esiste quest’Occhio dei sensi invisibili, quest’Occhio dello Spirito, che dimora là e in tutti i luoghi. Là si contempla questo Spirito perfetto che ha ogni cosa in suo potere nel momento presente e fino alla morte
Link

Vedi come ti ac-conciano per le feste (qua, così).

Vincenzo Mastronardi (Ferrandina, 1834 – dicembre 1861) è stato un brigante italiano
Barbiere di professione… evase dal carcere di Potenza dove era detenuto per reati comuni e nell'agosto del 1860, si unì ai garibaldini per partecipare ai moti unitari, nella speranza di perdono per i reati commessi in precedenza, come stabilito da Camillo Boldoni, membro del comitato insurrezionale lucano. Non avendo ricevuto la grazia, diventò uomo fidato di Carmine Crocco, sotto il nome di “Amato” o “D’Amato”, partecipando alle spedizioni del capobrigante rionerese, che gli conferì il grado di Colonnello…

Dunque:

è stato un brigante italiano…
barbiere di professione…

No?
Si unì ai garibaldini per partecipare ai moti unitari, nella speranza di perdono per… (dunque, i “garibaldini” erano composti da individui animati da vero spirito di “u-ma-nità”). E, soprattutto, non mantenevano la parola data. Così (qua), un barbiere di professione si deve sporcare le mani per sopravvivere, finendo in galera e sperando nel “perdono” si arruola per la “giusta causa”, che poi ottiene per altri... senza ottenere nulla per sè, deviando dalla relativa “professione”, venendo ricordato come “brigante”… ucciso “a freddo” nel cuore della notte nevosa, da altri che versano nella medesima condizione.

Eccoti (nel)l’AntiSistema. 

Ecco-“te” (qua, così). 

Questo è il di-sogno che stai “con-dividendo”…




 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3983
prospettivavita@gmail.com


giovedì 5 giugno 2025

Tentazione.


“Un’altra tentazione di Arimane – che collabora opportunamente con le forze luciferiche – ha a che fare con Lucifero. Un altro suo modo di sedurre gli uomini è quello di far sì che mantengano una certa disposizione di spirito, molto diffusa al giorno d’oggi: quella che ritiene che per la vita pubblica sia sufficiente che gli uomini siano soddisfatti da un punto di vista economico. Si va qui a toccare un tasto di cui spesso l’uomo moderno non ammette volentieri l’esistenza…”.
Rudolf Steiner

Ma va? SPS è da “una” vita che lo denunzia. La “mancanza” di alternativa sostanziale calpestabile fa la differenza di potenziale contemporaneo. 

I Dem-oni non ti faranno mai sapere il vero “nome (funzione)”.

E, a proposito di “nomi dei paesi/città” (Bollettino),

di Trecate che ne dici?

L'etimologia di Trecate è un argomento che ha diverse interpretazioni, ma la più diffusa riguarda la sua posizione geografica. Alcuni studiosi ipotizzano che il nome derivi dal dialetto piemontese “Trecà”, a sua volta legato a “Tres Casae”, ovvero “tre case”. Questa interpretazione è sostenuta dalla posizione del paese, che si trova nel punto in cui il fiume Ticino esce dal lago Maggiore, e che in passato potrebbe essere stato caratterizzato da un agglomerato di edifici rurali piuttosto che da un vero e proprio paese… In sostanza, l'etimologia di Trecate sembra essere strettamente legata alla sua storia e alla sua posizione geografica, piuttosto che a un evento storico specifico o a un gruppo etnico…

La “IA” te dice questo. E, uhm… “ci sta”:

tre case
posizione del paese, che si trova nel punto in cui il fiume Ticino esce dal lago Maggiore…

Dunque, queste “tre case” erano situate in un punto particolare, fra diverse “direzioni/confluenze”, proprio come se quel “punto” fosse ad un bivio, come minimo

Inoltre:

la posizione strategica
nei pressi del fiume Ticino e lungo la direttrice verso Milano…
Link

Come una sorta di “cartello o guida, riferimento, controllo, etc.”. No? E, “cosa” ti fa ricordare tutto ciò? Bah. Ad esempio, ma causalmente…

Dea degli incantesimi, degli spettri e protettrice degli incroci di tre strade. In quest'ultimo aspetto essa è raffigurata come triplice e le sue statue venivano poste negli incroci (trivi), a protezione dei viandanti (Ecate Enodia o Ecate Trioditis).
Dai romani era chiamata Trivia
Ecate, discendente dei Titani, la “multiforme”… Una divinità psicopompa, in grado di viaggiare liberamente tra il mondo degli uomini, quello degli dei e il regno dei morti… Era anche considerata una divinità triplice, spesso raffigurata con tre corpi e tre teste, e venerata come una guida per le anime dei defunti…:

Tr-Ecate
Tre-Ecate…

Un'altra parola greca suggerita come l'origine del nome Ecate è Ἑκατός Hekatos, un raro epiteto di Apollo tradotto in moltissimi modi, come “che opera da lontano e che colpisce”…:

una sorta di “webcam” agganciata ad un’arma o che scatena qualcosa (se sei aggiornato sulla “guerra moderna”, è così che opera un esercito tecnologicamente avanzato). 

O... Dio! Dispositivo Input Output.

In grado di viaggiare liberamente tra il mondo degli uomini, quello degli dei e il regno dei morti… (come... un segnale).

Il “mondo dei morti” è l’AntiSistema, ove sopravvivi “te” = il “morto che ancora non lo sa di esserlo”. Ergo, Ecate viaggia (è inter-esposta) fra l’oro e… “te” (laggente):

uomini = Oltre, “al di là del (qua, così), a fianco della “Terra”, sulla “Luna”.
dei = l’oro (sopra, in alto)
morti = “te” (qua, così).

“Uomo morto, uomo morto che cammina…”. 
Il miglio verde

Ecate Vs Kalì.

Coltellini svizzeri (funzioni)

La versione maggiormente accreditata riguardo a Kali comunque la vede quale consorte di Śiva, terzo elemento della Trimurti indù, distruttore, caratteristica che è considerata praticamente la funzione di Kali (la funzione di Kalì…).

Ergo, Kalì o Ecate funzionano. Sono “cose”. 

“E noi, fatati spirti d’ogni sorta
che al carro d’Ecate facciamo scorta,
sempre fuggendo il raggio dell’aurora,
il buio essendo la nostra dimora,
come sognando siam lieti e contenti…”.
William Shakespeare 

Fatati spirti… = la “scorta” al carro d’Ecate… Pezzi del meccanismo e… chi lo “pilota”? Ecate è chi pilota, oppure è il nome del carro stesso? Mediante una webcam, la funzione della stessa è “tra-mandare” ogni contenuto acquisito a “chi di competenza” che, appunto…opera da lontano e che colpisce…” = Apollo.

I sistemi missilistici sono costituiti da vari componenti, tra cui: 
radar; per individuare, tracciare e guidare i missili intercettori. 
lanciatori; per lanciare i missili intercettori. 
missili intercettori; progettati per colpire e distruggere i bersagli. 
centri di comando e controllo; per coordinare l'intera operazione…

Il “Ra-dar”, uhm, questo s-conosciuto. 

E... chi non esiste ma c’è, al/nel “centro di comando e controllo”. Chi ha il controllo? Attraverso cosa lo mantiene? Perché?

Perché Te (l’appeso al chiodo) sei “te” (qua, così)? 

Domande retoriche, ovviamente.

Quale è stata la “ultima tentazione di Cristo”?

Satana. D'un tratto egli si ritrova nuovamente sul Golgota, appeso alla croce. Si è trattato soltanto di una allucinazione, l'ultima tentazione di Satana per allontanarlo dalla sua missione. Pronunciate le parole “tutto si è compiuto…”, Gesù muore…

Ok. Ma, “dove muore”?

Satana, nella “allucinazione” lo porta in un ambiente parallelo (“digitale, magico, etc.”) = in una sandbox

In ambito informatico, sandbox (letteralmente sabbiera) si riferisce a un ambiente isolato e protetto dove si possono eseguire programmi e applicazioni, soprattutto quelli potenzialmente dannosi o non verificati, senza rischiare di infettare o danneggiare il sistema ospite. In sostanza, è un'area di test dove si possono provare cose pericolose senza problemi…

Oppure, è una “prigione per la mente”. Ok?

Ove, in “un ambiente isolato e protetto…” ti con-fondi, scambiando lucciole per lanterne = puoi pensare, sapere, di morire ma “niente”, sei solamente auto imprigionato, con-vinto del contrario (la morte non è forse la solita “liberazione”). 

Ecco perché “egli è sempre in croce”, a tua immagine e somiglianza:

sei Te (qua, così) ad esserlo, nella sostanza e nel potenziale
mentre
da Te derivi “te”, che sei il servo-meccanismo perfetto per… la febbre de’ l’oro (il bruciare continuamente all’interno del proprio desiderata, dal posto di comando della macch-in-azione, che viene pilotata proprio da tale grande concentrazione di massa, sferica, totale, che l’I-Ambiente ritiene tale da essere “ascoltata”).

La “storia” del Cristo è la storia di Te (qua, così) = “te”. 

O di Te che (qua, così) ti sei auto trasformato in “te”. La stessa “storia” dello “angelo caduto”, per la Verità. Sempre Te, visto da un’altra “angolazione” della webcam sostanziale. Tale ac-caduto o accadimento, è l’esse-Re già successo che continua a succede-“Re” (l’oro che ti hanno parassitato e se ne approfittano continuamente, nel reame AntiSistemico). 

Lo sfasamento Te/“te” (qua, così) mantiene la l’oro singolarità o “Buco Nero” post collasso. E, a cascata, permette il c®edo “temporale” che altro non è che tale “ferma abitudine”: la l’oro. 







Ambientata tra il 1965 e il 1972, la serie ruota attorno alla carriera giovanile dell'ispettore Endeavour Morse dopo che ha abbandonato l'Università di Oxford al terzo anno senza laurearsi, e dopo essere entrato nella polizia alle dipendenze dei suoi superiori Thursday e Bright. Il giovane, di solida cultura e facoltà intellettuali, è appassionato ed esperto di opere liriche…

Morse è il nuovo Fantozzi.
La serie serve per ri/descrivere l’Inghilterra razzista di quegli anni, inserendo persone di colore (e altri stranieri) in ogni ambito della società… 

Cancel culture. Figurati

Ma… c'è anche (ovvio) lo sfasamento di cui sopra.

L’ispettore Morse (Inspector Morse) è una serie televisiva britannica in 33 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 12 stagioni dal 1987 al 2000. La serie è basata sul personaggio dell'ispettore Morse dei romanzi di Colin Dexter (che compare in diversi camei) ambientata negli anni '60 e comprende 33 episodi trasmessi nel corso di 14 anni. Le ultime stagioni sono composte da un solo episodio della durata di circa 100 minuti…

Dunque:

se l’ispettore Morse è “ambientato negli anni '60…”
come fa
il giovane Morse ad essere “ambientato tra il 1965 e il 1972…”. No?

, un accrocchio che val bene il far passare quel “regno”, in quel “tempo”, già avanti sulla strada della “inclusionede noantri (qua, così).

Sandbox. Mondo digitale. “Sogno (incubo)”.
Edit. Memoria. Re-Seth.

È già successo e continua a succede-Re, a senso unico (l’oro). Un totale divorarti, che si rinnova mediante la funzione dello “eterno ritorno”, proprio come una coltivazione intensiva.

Credono che lo spirito non si possa mangiare. E vedete, gli uomini che dicono così sono proprio quelli che divorano lo spirito! Perché nella stessa misura in cui ci si rifiuta di assumere dentro di sé qualcosa di spirituale, che viene accolto in quanto elemento spirituale, in quella stessa misura, con ogni boccone che si introduce nello stomaco attraverso la bocca, si consuma qualcosa di spirituale e gli si fa fare un percorso diverso da quello che dovrebbe seguire per il bene dell’umanità. Io credo, miei cari amici, che molti europei sappiano vantarsi della loro civiltà se sono in grado di dire: noi non siamo cannibali! Ma questi stessi europei, insieme alla loro estensione americana, sono dei veri mangiatori d’anima e di spirito! Consumare la materia in maniera non spirituale equivale a condurre lo spirito su una cattiva stradaMantenere l’uomo in questo stato di consumo animico e spirituale è uno degli impulsi di Arimane per favorire la propria incarnazione…”.
Rudolf Steiner

È la Verità; solamente… in termini di continua a succedere (differita, bis, replica, incanto, etc.). Mentre la diretta s-corre Oltre, nutrendosi di tutto quello che ha già realizzato (è già successo). Nella sandbox, il controllo è integrale

E, di certo, non appartiene a “te” (qua, così).

“E si fa il gioco di Arimane anche quando non si rifiuta energicamente quello che ho già descritto più volte mostrandovi che oggi ci sono uomini con le più diverse opinioni partitiche e con le più diverse concezioni di vita. L’una può essere dimostrata altrettanto bene quanto l’altra! Potete dimostrare altrettanto bene ciò che sostiene un partito socialista e ciò che sostiene un partito antisocialista, con ragioni altrettanto valide che gli uomini sanno ben far proprie. Se gli uomini non si accorgono che questo modo di argomentare sfiora soltanto la superficie dell’esistenza, al punto che con la nostra attuale intelligenza – molto utile per le scienze naturali, ma inadatta a un altro genere di conoscenza – possiamo dimostrare simultaneamente tanto il no quanto il sì, se gli uomini non si rendono conto che questa intelligenza, che rende così grandi servizi alla nostra scienza, rimane solo in superficie – allora vorranno applicare questa stessa intelligenza a quella che è la vita sociale e a quella che è la vita spirituale. Allora potranno dimostrare le cose più opposte fra loro, l’uno questa e l’altro quella. E dato che entrambe possono essere dimostrate, passeranno poi all’odio e al rancore, che troviamo già in atto a sufficienza nella nostra epoca. Anche queste sono cose che Arimane vuole favorire a tutto vantaggio della propria incarnazione…”.
Rudolf Steiner

Quanto è attuale questo non solo discorso.

Dopo di ciò, le 2 Guerre Mondiali ed “ora” = sostanzialmente, ancora tutto quanto “uguale”, nella sostanza. Ergo, il significato è che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. L’oro non esistono ma ci sono, anc-“ora”. Sino a quanto non ti tirerai giù dalla “croce”, da quel “chiodo fisso” che è l’appeso al muro (Te).

Seminario sui buffer ciclici.
Buffer Ciclici, Acquisizione Silente e Memorie Volatili: Analisi Forense e Implicazioni Tecnologiche nei Dispositivi Mobili.
Descrizione del Seminario: 

il seminario propone un’esplorazione tecnica e strategica di una delle frontiere più delicate e attuali nell’ambito della sicurezza digitale e dell’analisi forense: l’impiego dei buffer ciclici nascosti nei dispositivi mobili, le dinamiche di acquisizione audio non dichiarata e la manipolazione di memorie volatili in architetture contemporanee, in particolare quelle basate su sistemi Android e iOS.
A partire da una serie di brevetti industriali depositati da colossi del settore – tra cui Apple, Google, Amazon e Sonos – che delineano tecnologie legate all’attivazione vocale passiva, all’utilizzo di processi non documentati e alla segmentazione dell’audio tramite buffer temporanei riciclabili, verranno analizzate le evidenze tecniche e le potenziali derive in termini di sorveglianza, raccolta dati, e controllo algoritmico.
Verrà illustrata una procedura operativa in cinque fasi, già applicata in contesto esplorativo, che consente l’identificazione e l’estrazione di dati audio potenzialmente conservati all’interno di spazi di memoria non accessibili tramite interfacce standard, con dimostrazione dell’uso di strumenti come strace, frida, adb, gcore e sox.
Ampio spazio sarà dedicato alla discussione degli aspetti giuridici, etici e geopolitici della questione, con riferimento ai modelli di governance della tecnologia, al concetto di “consenso digitale implicito” e al ruolo delle agenzie pubbliche nel controllo e nella certificazione di dispositivi di uso quotidiano, sempre più sofisticati e opachi nei comportamenti.
Obiettivi del Seminario:
comprendere le architetture tecniche che permettono l’acquisizione non esplicita di dati vocali.
analizzare il contenuto tecnico e le implicazioni pratiche dei principali brevetti industriali sul tema.
presentare un protocollo operativo di analisi forense su dispositivi mobili.
avviare una riflessione collettiva sull’impatto sistemico di queste tecnologie nella vita sociale, lavorativa e giuridica.
promuovere un confronto tra ricercatori, operatori della sicurezza, giuristi, eticisti e cittadini informati.
Destinatari:
il seminario è rivolto a esperti di informatica forense, tecnici della sicurezza, professionisti del diritto digitale, responsabili ICT di enti pubblici e privati, docenti universitari, studenti avanzati in discipline Bria (Bioinformatica, Realtà Immersiva, Intelligenza Artificiale), policy makers e membri di autorità regolatorie.
Relatore:
Massimiliano Nicolini, Direttore del Dipartimento Ricerca – Fondazione Olivetti Tecnologia e Ricerca, autore del Teorema di Assisi e coordinatore di progetti europei su AI e sostenibilità computazionale.
Durata: 1.5 ore
Materiali allegati: 

brevetti ufficiali depositati da Apple, Google e Amazon; procedura tecnica; relazione sintetica fase esplorativa (rilasciata previa autorizzazione dell’ente titolare della ricerca)…

Anvedi che si “parla”, si tratta di Te (qua, così) = “te”.

Ove, figurati:

in base ai criteri del nostro servizio, i tuoi dati su Samsung Cloud, inclusi quelli memorizzati su Smart TV, Family Hub e Galaxy Wearable, verranno eliminati in data 2025-07-03, ovvero il giorno in cui il servizio risulterà inattivo da più di 12 mesi. Una volta eliminati, i dati non possono essere ripristinati

Primo: sei sempre “ascoltato (anche le pareti hanno orecchie)”.
Secondo: ciò che per la “privacy” sono tenuti a cancellare dopo x “tempo”, per la Verità può essere clonato a piacere, quanto basta. 

Ci sei?

Suvvia. Il “Ritorno del Re”, nella sostanza, significa smettere di essere quel “povero cristo”. 

Atteggiamento. Sostanza. Sfericità. Totalità. Esserci. Te!

Vale sempre, anche allo “ultimo, ma non meno importante….”.







 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3966
prospettivavita@gmail.com