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giovedì 16 ottobre 2025

Denominazione di Origine Controllata.


Nel Westworld tutto sotto controllo

E… garantita; come i “tuoi” diritti (qua, così).

Tutti “contro la guerra”. Risultato? … il riarmo. Ergo

La recita è totale.

La “Uè!” sta riorganizzando in toto l’area detta ex Europa, aderente a tale organizzazione. In che modo? Ad immagine e somiglianza. No

Niente di nuovo sul fronte occidentale:
il romanzo descrive le orribili esperienze dei soldati... in trincea e la loro perdita di innocenza e legame con la vita civile…

Uhm: una “perdita” di umanità = la “formazione” ideale per l’auto manutenzione dell’infrastruttura AntiSistema. 

Perché, tuttavia:
tutto questo è costantemente “in ritardo (seppure ti sembra sempre modernità)”?

Perché la diretta scorre non linearmente. Perché è già successo. E chi de-scrive la “tua” realtà, lo “Fa…” attraverso uno spirito del tutto particolare:

voler continuare a godere, alla faccia “tua”.


Ancora una non proprio minuzia:

chi “gode” e chi gode non son pari.

Chi “gode”, avendo una posizione privilegiata rispetto a “te” (qua, così), non è chi gode avendo concepito in toto l’intero progetto, avente lo scopo di… goderne unicamente. Ok? Dunque, tutti “servi” (qua, così), anche se un po’ a tutti non sembra affatto. Come quando si prende “troppo personalmente” la questione, evitando di prenderla seriamente = coerentemente dopo aver mangiato la foglia una volta per tutte. E, chi “Fa…” qualcosa di sostanzialmente diverso, “che peste lo colga!...”. 

Gli artisti incarnano davvero tale sostanza? No.

Son “solamente” sede della Verità, che fa surf mediante tutto e tutti anche se (qua, così). Risultato? La “verità”, che a “te” proprio non dice “niente”. In tal modo, la Verità viene im-piegata, agendo presso di “te” (qua, così). Sei “te”, infatti, il destinatario del “dato”. Ma, pur ricevendolo, tendi sempre come a…cosa?”. 

Il... (di)segno

Per illustrare la sua (di Charles Howard Hinton) curiosa tesi, che fu confutata, tra gli altri, da Gustav Spiller (The Mind of Man, Londra 1902), Hinton pubblicò diversi libri, tra cui uno di racconti fantastici, due dei quali sono offerti in queste pagine. Per aiutare la nostra immaginazione ad accettare un mondo a quattro dimensioni, nel primo racconto di questo volume Hinton propone un ambiente non meno fittizio, ma dall’accesso più possibile: un mondo a due dimensioni. Lo fa con una probità tanto minuziosa e tanto infaticabile che seguirlo suole essere arduo, malgrado gli scrupolosi diagrammi che integrano l’esposizione. Hinton non è un narratore, è un ragionatore solitario che istintivamente si rifugia in un mondo speculativo che mai lo delude, perché egli ne è il creatore e la fonte. Voleva, com’è naturale, condividerlo, e in forma astratta l’aveva già tentato in A New Era of Thought e in The Fourth Dimension; in queste pagine, che appartengono a Scientific Romances (1888) cercò la forma narrativa. Alla sua segreta geometria si univa in lui un grave senso morale…
Jorge Luis Borges – Racconti scientifici di Charles Howard Hinton

Hinton e la “sua segreta geometria…”, sono stati impediti (qua, così):

se non m’inganno, Edith Sitwell è autrice di un libro intitolato The English Eccentrics. Nessuno ha più diritto di figurare nelle sue ipotetiche pagine di Charles Howard Hinton. Altri cercano e ottengono non raramente la fama; Hinton ha quasi ottenuto le tenebre. Non è meno misterioso delle sue opere. I repertori biografici lo ignorano; non abbiamo trovato più di qualche fugace riferimento al suo nome nel Tertium Organum (1920) di Ouspensky e nella Geometry of Four Dimensions (1928) di Henry Parker Manning. Wells non lo cita, ma il primo capitolo del suo ammirevole incubo The Time Machine (1895) suggerisce invincibilmente che non solo lo conosceva, ma lo studiò per diletto suo e nostro
Jorge Luis Borges

Per “diletto”. Come no. 

Hinton “cadde nelle tenebre” per un determinato motivo:

un ragionatore solitario che istintivamente si rifugia in un mondo speculativo che mai lo delude, perché egli ne è il creatore e la fonte…

Questo, qua sopra riportato, ricorrendo persino al pensiero dello stesso Borges, che lo “fotografa, immortale, identifica” come “uno che se la suona e se la canta” = de che. Morale

Solo scienza y religione” può imporsi in tal modo.

Prima ti terminano e, poi, ti “onorano” sempre al d l’oro modo. Un po’ come il pensiero di Totò aveva ammesso, non essendo mai mutato essenzialmente il trattamento “speciale” riservato a chi intuisce l’Oltre, non importa in qual… modo.

“Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo Paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire…”.
Totò

Una citazione di Totò che esprime un commento amaro sulla scarsa valorizzazione del talento in vita. La citazione, spesso ricordata durante il suo funerale, suggerisce che solo la morte può portare a riconoscimenti e stime postumi, quando ormai è troppo tardi per goderne

Ritardo! Ok

Infatti, chi si gode i “diritti”? Chi muore, lasciando “tutto” permette a terzi di sfruttare indefinitamente l’attività altrui. Proprio come se l’individuo fosse una “miniera a cielo aperto”, senza alcuna necessità di essere definito tale. Ergo? Che cosa ne auto ricavi, deducendo a livello sostanziale? 

“Niente”. Vero

Non ti dice “niente”. Perché? Perché “non presti mai seria attenzione, ritenendo tutto quello che va Oltre, immaginazione troppo spinta, complottismo, pazzia, etc.”. Qualcosa che “non vale la pena di perderci la testa”. Sei “fatto su” (qua, dentro), come se fossi ancora in “posizione fetale” all’interno diCi sei?


Confutata = contestata, contraddetta, respinta, etc.

Chi confutò la “tesi” di Hinton?

Gustav Spiller (1864 - febbraio 1940) è stato uno scrittore etico e sociologico di origine ungherese che fu attivo nelle società etiche nel Regno Unito. Contribuì ad organizzare il primo congresso Universal Races nel 1911… Nato a Budapest da una famiglia ebrea

Se “nasci” nell’est europeo (e non solo), non sei ebreo ma “ebreo”, accon-discendendo da Aschenez (il capostipite degli uomini del nord…). Sei dunque un aschenazi(s)ta. 
Quando ritornano indicazioni tipo:

Londra, Regno Unito, etica, ebreo, etc.
son sempre dei loro = dei Bravi
parte della nave, parte dell’equipaggio…

Attenzione: volenti o nolenti = altri livelli del meccanismo, altre leve, altri servi, altro che; ossia, sempre sottoposti, inferiori, etc. del/nel Modello Eichmann. 

Son quelli che pre-tendono di “farti la morale, darti una morale”. Morale della favola? Sei in qualcosa di già ben definito, in grado di “attenderti ogni volta, dandoti il relativo benvenuto” = sei auto disinnescato dalla “nascita”, in ogni modo, essendocene solo uno: 

l’esse-re già successo che continua a succede-re. 




Sì: il solito “disco rotto” (qua, così). Del resto, la Verità è una. Ergo, che cosa ti si può continuare a “dire”, se non la Verità stessa. Cioè, mettila come meglio c®edi ma la narrazione ritorna sempre a bomba sulla Verità. 

Non, “quale verità?”.

La Verità è sempre la stessa, essendo univoca. Se hai l’impressione che insistano + verità, dipende dallo “errore di parallasse”. 

“Da che parte guardi il mondo, tutto dipende…”.

Di-pendi sempre in un piano inclinato (ove c'è il... rilievo).

Differenza di potenziale

Infatti, è proprio nell’AntiSistema che qualcuno ti dice qualcosa che “te”, poi, impari a memoria o a pappagallo, diventando la “verità” de noantri. 

Dopo il congresso, Dusé Mohamed Ali ha fondato l'African Times e Orient Review a Londra. Il suo primo numero proclamò che “il recente Congresso Universal Races, convocato nella metropoli del mondo anglosassone, dimostrò chiaramente che c'era un ampio bisogno di una rivista pan-orientale e pan-africana nella sede dell'Impero britannico…”…

Bah. Chi era questo Dusè? Meglio: dove si è “formato”? Al solito (avevi dubbi?):

completò… gli studi presso l'Università di Londra...

Come x i + recenti movimenti by Soros; ciò che ha sempre funzionato non viene mai dismesso, nella sostanza. 

Ali era nella compagnia teatrale di Herbert Beerbohm Tree e nella produzione di Antonio e Cleopatra di Lillie Langtry al Royal Princess Theatre di Londra

Dusè era, addirittura (stato) un attore. Molto, molto, “parlante”: sempre come il classico pappagallo. Non si s-muove mosca che/se… No? Persino per Mosca è la stessa cosa, essendo sempre AntiSistema il terreno che calpesti, l’aria che devi respirare, l’acqua che (ti) bevi continuamente (qua, così). 
Certo, non è nemmeno logico “sputare nel piatto dove mangi”. Non ti conviene nemmeno immaginarlo, perché poi ne potresti pagare lo scotto (la tentazione). Non a caso hai sempre la testa “impegnata”. Come una linea telefonica “occupata”. Fermo restando che anche nella condizione di stand-by, “niente di nuovo”:

continua a succede-re.

È il “risultato” quello che conta, proprio come nello Calcio. Vallo a dire al tifoso, all’allenatore, alla proprietà, etc. che “sì, abbiamo giocato benissimo, avendo perso la partita con onore”. Mentre, al giocatore può anche andare bene, anche quando va “male”. Il “calci-attore” prende uno stipendio senza paragoni. Anche se non riesce a mettere da parte la “fame di vittorie che contano”, ha risolto il problema numero uno per il 99% della popolazione terrestre: i soldi. Pensa

Dando dei calci ad una palla (gonfiata).

Cosa che fanno tutti sin da piccoli, non arrivando però da nessuna parte. Ancora una volta, a qualcuno sì: alla rimanenza, no. Certo, pensi sempre: “è una questione di bravura”. Uhm

Com’era?

Quando il pagliaccio “francese” s’espresse a proposito del “Mozart che c’è in ognuno di noi…”. No? Ognuno è sede di potenziale (contemporaneo). Perché, dunque, qualcuno riesce a consolidarlo fisicamente, mentre quasi tutti ne rimangono come “debitamente distanti” per tutta la “loro” vita (qua, così)? La forma gerarchica è parlante

Deve essere (così, qua). Perché

Per “mangiarti meglio…”. Sei un servo-meccanismo. Quale altro “destino”? Vedi che manco l’immagini qualcosa di sostanzialmente altro, Oltre. Il “lavoro” è venuto (l’oro) molto bene

la perfezione è realtà

È perfetto il modo in cui “ti va sempre tutto male, ad hoc (quando serve)”. Le Leggi di Murphy? Una constatazione nemmeno superficiale, che a “te” fa addirittura ridere, accondiscendendo tra le righe o sotto i baffi. Cioè, al solito, ti sfugge sempre il motivo portante, a livello sostanziale: cosa?

“Mi sarebbe piaciuto poter rimandare il lettore a quell’opera di genio intitolata Flatland. Tuttavia, risfogliando le pagine del libro, noto che l’autore ha usato il suo raro talento per uno scopo estraneo all’intento della nostra opera. È chiaro, infatti, che suo primo interesse non sono state le condizioni fisiche di vita sul piano. Le ha sfruttate come sfondo della sua satira e delle sue diatribe…”.
Charles Howard Hinton












  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4055
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 15 ottobre 2025

Chi può e chi no.


Sostanzia il non solo “titolo”. Dimostra di “aver fatto i compiti a casa”.

C’era forse traccia della “Corona” allorquando giunsero i “colonizzatori” sulle sponde del “nuovo mondo”? Fisicamente, il Re era altrove. EppureNo? La traccia c’è sempre: 

basta espanderla sostanzialmente. 

Ma, a “te” questo proprio non ti dice niente. E non è un caso!

Il Re, in questo modo, non solo è intoccabile ma, persino, fuori dall'immaginazione. Figurati!

Infantino e la situazione a Gaza: “Italia-Israele? Ora c'è il cessate fuoco, siamo felici…”…

Ma… “chi ha dato la patente” anche ad Infantino.

Norvegia, incubo 3-0 a tavolino: mondiale a rischio, con Israele possibili proteste pro-Palestina…
Link

Hai capito? L’incubo è il 3 a 0 a tavolino!

Furfanti patentati.

Cristiano Ronaldo è il primo calciatore miliardario
Secondo Bloomberg, il fuoriclasse dell’Al-Nassr ha superato quota 1,4 miliardi di dollari tra ingaggi e sponsor come Nike e Armani. Il nuovo contratto in Arabia gli garantisce oltre 400 milioni di dollari…
Link

Come può essere la vita di un miliardario (in euro/dollari)? Wow! No? Sei “uno” che “ce l’ha fatta”. Sembra che, Ronaldo, è di famiglia molto umile

È nato nel 1985 a Funchal da Maria Dolores Dos Santos, una cuoca, e José Dinis Aveiro, un giardiniere municipale… in un momento nel quale la famiglia versava in una condizione di grave disagio economico a causa dei problemi di alcolismo del padre (che lo portarono alla morte nel 2005)… con la madre inizialmente decisa ad abortire… Appassionato di calcio fin dall'infanzia, all'età di 14 anni decide congiuntamente alla famiglia di lasciare i propri studi per dedicarsi allo sport… Nel mentre, un anno dopo, gli viene diagnosticata una forma di tachicardia che lo costringe, inizialmente, a smettere di perseguire il suo sogno… Ha successivamente subito un intervento con il laser per cauterizzare più vie cardiache in una sola, al fine di alterare la sua frequenza cardiaca a riposo… permettendogli di tornare in poco tempo a praticare il calcio…

Uhm. Questa “cosa” dell’intervento è ridondante nella vita di molti “personaggi d’autore”. Viene subito alla mente la vicenda di Garrincha o di Messi. 

Considerato uno dei più forti giocatori della storia del calcioviene ritenuto uno dei più grandi dribblatori di tutti i tempi… nonché da molti come il miglior interprete del suo ruolo… Garrincha fu afflitto da diversi difetti congeniti: un leggero strabismo, la spina dorsale deformata, uno sbilanciamento del bacino, sei centimetri di differenza in lunghezza tra le gambe; il ginocchio destro fu affetto da valgismo mentre il sinistro da varismo…, nonostante un intervento chirurgico correttivo… Per via di tale malformazione - secondo alcune fonti dovuta alla poliomielite… o alla malnutrizione… - i medici lo dichiararono invalido… e gli sconsigliarono di praticare il calcio…

Ok? Ritenuto uno dei più grandi dribblatori di tutti i tempi…

Nel “film” Forrest Gump venne preso ad esempio. 


Oltre che dai successi sportivi, la sua vita fu caratterizzata dalla distruttiva passione per gli alcolici e le donne. Morì prematuramente a 49 anni per le conseguenze di una cirrosi epatica… e di un edema polmonare… in condizioni di indigenza e degrado

Ancora alcol (la droga legalizzata più venduta al mondo, assieme allo zucchero). 

Garrincha nacque il 28 ottobre 1933 a Pau Grande, nel distretto di Magé, a Rio de Janeiro…, quinto figlio di Amaro e Maria Carolina. Il padre discendeva da una popolazione indigena dell'Alagoas chiamata Fulniô, mentre la madre era una mulatta originaria di Recife…, nello Stato di Pernambuco…

Un altro “caso” di appartenenza a famiglia molto umile.

Soprannominato la Pulga (in italiano la pulce) in quanto la sua statura da bambino al primo provino con il Barcellona era di circa 148 cm, per cui dovette superare una forma di ipopituitarismo (deficienza di secrezione di somatotropina)… È ritenuto uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi… 
Nato all'Hospital Italiano Garibaldi di Rosario da Jorge Horacio Messi, un operaio di un'acciaieria, e da Celia María Cuccittini, donna delle pulizie

Altra famiglia molto umile = insospettabile (ricordando la strategia del “vampiro di turno”, che paga per prendere le generalità di individui già morti in tenera età, sul quale episodio qualcuno è sempre predisposto a sorvolare, dato che si tratta di dichiarazioni, documenti, che possono sempre sparire oppure essere contraffatti ad arte, ovvero, ad hoc).

Altro “caso” di problematiche fisiche native. Uhm.

Prendi spunto (sostanziale) dal bimbo velocissimo della famiglia “Incredibile”. Hai presente il soggetto?


“Papà dice sempre di non vergognarci dei nostri poteri. I nostri poteri ci rendono speciali…”.
Flash Parr

Speciali... , come minimo, avvantaggiati rispetto al prossimo.

Una “normale” famiglia di supereroi…

“Ogni supereroe ha un'identità segreta, non ne conosco nemmeno uno che non l'abbia. Chi ce la farebbe a sopportare la pressione di essere sempre Super?...”.
Mr. Incredibile

Di “cosa” (ti) stanno parlando. Di chi si tratta? Di qualcuno che si rivela, poiché… “troppo” per non dare nell’occhio, altrimenti. Ok?

“Guardatevi dal Minatore! Sono sempre sotto di voi, e nessuno (mi) raggiunge nelle mie bassezze…”.

Oppure:

nessuno raggiunge le mie bassezze…

Bassezza = come la “moltezza” di/in Alice. Un’auto caratteristica molto particolare. Utilizzata per un motivo, molto, speciale:

non esiste-Re; esserci.






Il controllo prima di tutto = la potenza, il decidere per tutti, non visto che il reame che si viene a creare, di conseguenza, ha la f-orma (firmware) dell’impronta digitale di chi gerarchicamente “se lo può permettere”. Chi, or dunque, se non proprio ciò che manco immagini o meglio sostanzi (qua, così).  

Certe “umili origini” sembrano “fare a botte” con quelle famiglie altisonanti di “grande blasone” = di estrema risonanza pubblica. Perché? Sono due strategie opposte, oppure… due modi di “godersi il viaggio” nell’AntiSistema. Ci sei?

Visit-attori. Chi proviene da “fuori”, da Oltre. Dalla “luna”. Qualcosa che ha una forma esatta, dato che “serve”:

la Terra a palla = il pallone gonfiato.

Chi? Uno… spaccone, fanfarone, sbruffone, gradasso, smargiasso, o millantatore, che indicano una persona boriosa e vanitosa che si vanta di qualità che non possiede… Un presuntuoso, dunque. E basta? Attenzione allo stesso “gioco” portato d-avanti ad anelli concentrici (ripetutamente nella medesima sostanza). Chi “si vanta di qualità che non possiede…”, significa anche di... farti fare continuamente “salti sul posto a piè pari” = ad angolo giro, ossia, “niente”. Mentre, sostanzialmente, vengono introdotte tutte le “modifiche” + adatte alla continuazione del giogo AntiSistemico, nella fattispecie, quando un visitatore penetra nella Terra AntiSistemica per “togliersi ogni sfizio”. 

Una fantasia al potere (qua, così). 

Cioè, il potere gerarchico è quello ecodominante (l’oro), mentre quello di predisporre del “vantaggio in toto”, derivante dall’entrare in predetto “parco dei (l’oro) divertimenti”, … “non ha prezzo”: 

per questo è sì tanto apprezzato. 

Per questo, di conseguenza, sei alle prese con “motti, giochi di parole, metafore, etc.” che ti raccontano sostanzialmente qualcosa a cui non puoi mai aderire, in quanto che x “te” (qua, così) è del tutto im-possibile (potenziale). Quando entri nel (qua, così) con questo “potere”, … devi stare molto attento a “non darlo a vedere oltremodo”, poiché… il contratto prevede che il “giogo duri per sempre”, ergo, non puoi emergere alla “Gesù”. Ok

Potrai, ad esempio, vincere una catasta di “titoli mondiali”, ad esempio. Potrai eccellere fra chi non può proprio vincerti, dato che non è previsto e dunque “serve”, essendo come programmato per continuare a succedere ma “niente”. Quanto ha pagato “Ronaldo” per…? Certo, pagare… nella “moneta” in vigore Oltre = ? 

Immagina qualcosa che “assomiglia” al pagare, ma “solo” a livello sostanziale; questo è il sostanziare la frattalità, che si espande di conseguenza, riportandoti il “dato” o la Verità insita unicamente ovunque (qua, così). Di questi “viaggiatori” quanti ce ne sono? Uhm

Quanti “personaggi famosi” conosci? 

Di persona, molto probabilmente, nessuno. Dunque, quanti ne riconosci attraverso i Media? Si dice che “uno su un milione” ce la fa, nell’ambito sportivo. Per quanto la statistica sia spannometrica, rende comunque molto bene la non solo “idea”. Pochi Vs il resto del mondo (AntiSistemico). Qualcosa che è, ancora una volta, auto caratteristico ovunque sulla Terra a palla. Ergo

La gerarchia non indica nella sostanza solamente la… gerarchia (quella che “sai” perché lo vedi in giro ovunque, ad ogni livello), bensì, la gerarchia sostanziata indica che è già successo qualcosa, che continua a succedere (anche nella forma gerarchica diretta)

Cioè, la gerarchia è la Verità che ti ha ma “niente” (qua, così). La gerarchia indica che l’oro ci sono! Altro che. Oltre a “tutto quello che sai perché te lo hanno detto e/o lo hai imparato sul campo”.  

Eh; è molto (reso) complesso da illustrare ciò che “sente” SPS.

Perché il “campo” è talmente interferito che risulta totalmente “minato”. E come ti muovi in qualcosa dove ad ogni passo puoi “saltare per aria”. Ma chi te lo fa… fare. No? Molto “meglio” tenere un profilo piatto = “goderti la vita, sino a quando dura”. Ovvero, che tipo di individuo/società si viene a creare in tal modus

Bah, il risultato è proprio l’è-voluto (l’oro). Nulla di più. Nulla di meno. Qualcosa di auto indotto sostanzialmente, senza per questo, apparire direttamente. Un “influencer” che (ti) “Fa…”, infatti? Immagina tale personaggio, come la punta dell’iceberg AntiSistemico = la “tua” realtà di auto deferimento istantaneo sostanzial-fisico. 

“E quando tutti saranno super... nessuno lo sarà più…”.
Sindrome

Ecco perché l’oro penetrano anche fisicamente (qua, così). Ok? Perché nell’AntiSistema si “godono il viaggio” per intero. Mentre, rimanendo Oltre, sono tutti quanti “super” = sai che noia.










C’è stato un “periodo” in cui se nascevi contadino eri destinato ad essere un contadino. Le “corporazioni” tenevano la società auto suddivisa ad hoc, come fosse “normale”. Chi si manifestava in una famiglia “nobile”, diventava tale come per “magia”. 

Cosa significa. Non, “cosa vuol dire?”. 

Se sostanzi, bè… chi arrivava da Oltre decideva dove attecchire pubblicamente, acquisendo la “posizione di forza relativa”. Un po’ come far parte di un viaggio organizzato che, anche se arrivi dall’altra parte del mondo, comunque sia… è tutto organizzato. Ok?

Ecco perché il mondo intero deve “lavorare” = permettere che il (l’oro) “viaggio” sia sempre “super”, qualsiasi cosa decidano di fare, in qualsiasi parte del mondo decidano di soggiornare. Alias, sei proprio “te” che “servi (l’oro)”. 

Poi, d’assieme, la Terra intera “produce”. 

Cosa? La (l’oro) continuatività, conduttività, auto realizzazione ad arte: qualsiasi “cosa” sia (è). Ora, penserai, non è più come nel “medioevo”. Già. Ma la stessa strategia è sempre in atto, modificandosi ad hoc = ancora, sempre, “niente” x chi manco se l’immagina sostanzialmente. Intanto, se vuoi “manifestarti” (qua, così) e sei un visitatore, puoi sempre decidere dove “atterrare”: in quale “condizione sociale”. 

Per, poi, “emergere” nella max rivelazione (qua, così).

Modello Dark City (ma “al contrario”). 








“Ecco, quando combattete i cattivi come oggi, nessuno vede il combattimento né ciò che l’ha causato, ma solo ciò che i politici vogliono mostrare. Ovvero distruzione e voi supereroi. Quindi, per fare in modo che la gente cambi la propria opinione sui supereroi, è necessario che voi condividiate le vostre esperienze con il mondo…”.
Gli Incredibili 2

Ok? L’oro si guardano bene dal farsi vedere. Ecco perché “servi” proprio “te”, che ignori del tutto a livello programmatico l’intera questione, seppure totale. La massima rivelazione è la totalità! Ricordatene sempre ed “apri gli occhi” finalmente, sì ma… una volta per tutte.

“Voi non vi parlate, guardate i talk show. Voi non giocate, guardate i giochi televisivi. Viaggi, relazioni, rischi. Ogni esperienza di valore va impacchettata e consegnata a domicilio perché possiate guardarla da lontano, in modo da essere per sempre protetti. Per sempre passivi. Per sempre famelici spettatori che non riescono nemmeno ad alzarsi dai loro divani, fare uno sforzo e vivere una vita vera. Volete che i supereroi vi proteggano e in questo modo diventate giorno dopo giorno più deboli. Convincendovi che qualcuno vi proteggerà. Che i vostri interessi siano tutelati, così come i vostri diritti. Mentre il sistema si prende gioco di voi con il sorriso stampato in faccia…”.

Tutto vero ad eccezione del “nome”: AntiSistema, please.

“Lo sai che non lavoro più come supereroe…”.

Eh! Il “lavoro (che) nobilita”. 

“In questo momento, tesoro, il mondo vuole che ci adeguiamo, e per adeguarci dobbiamo essere come tutti gli altri.
Ma papà dice di non vergognarci dei nostri poteri, i nostri poteri ci rendono speciali.
Tutti sono speciali, Flash.
Che sarebbe come dire che non lo è nessuno…”.

Questo è il Modello Sindacati: il “socialismo, comunismo, democratico”. È il globalismo. La “inclusione”. Tutto quello che “hai” (qua, così). Cos’hai

Con il denaro puoi comprarti di tutto? Uhm

Cos’è il denaro, se non convenzione: un incanto che ha con-vinto tutti quanti ed essere accettato. Una “magia” che ha colpito nel di-segno, continuando, dato che è già successo ma “niente”. Se improvvisamente terminasse tale onda portante, rimarresti con della terra in mano, mente “paghi” per il “pane quotidiano”. Ossia, ancora specchietti colorati e perline in cambio di sostanza. Il pane è fisico. Il denaro è virtuale, anche quando fisico. Tanto è vero che sta ritornando in “sede”: nel digitale terrestre

Se poi espandi il cerchio, ch’è una sfera, anche il pane è della medesima “natura”, in quanto che non hai assolutamente bisogno di continuare a nutrire il “tuo” corpo (qua, così). Altered Carbon docet. Può una “pila corticale” (contenente il dato) dipendere da quello che (si) mangia il relativo corpo o “custodia”? 

Davvero, questo esoscheletro ha una simile “mancanza”? 

Oppure, molto meglio: tutto questo (ti) indica che sei in gerarchia, nella sostanza, in ogni ambito o “caso”. Non si tratta di con-vincere nessuno, dato che (qua, così) è già successo. Per cui, si tratta di… accorgerti e, ops

Il figlio degli Incredibili, alla “fine”, si limita a “vincere facile”, correndo solo un pochetto in più rispetto al più veloce dei “normali” = dei residenti. 

“Ma sei fuori?”. Sì, magari!

Che differenza c’è tra visitatori e laggente? La intravedi anche in ciò che segue.

L'Australian Open ha presentato il “Million Dollar 1 Point Slam”, un nuovo torneo che si svolgerà la settimana prima dell'inizio dello Slam australiano 2026. Come si gioca? Molto semplice: per battere il tuo avversario servirà fare... un punto! Potranno partecipare professionisti e dilettanti. E il montepremi finale è da capogiro: ben 1 milione di dollari…
Link

Ok

“C’è dialogo tra una formica e lo scarpone?...”.
Loki

E vedi che se un “dilettante” vince, … non lo è affatto (sarà solo di umili origini). Nel (qua, così) c’è chi può e chi non può, come nel “medioevo”. 

Non sei più all’età della pietra? 

Vero: infatti, sei nell’età del ferro! 

Vatti a vedere che te dice(va) Esiodo.



  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4054
prospettivavita@gmail.com


martedì 14 ottobre 2025

Prima di Marx, ancora la pialla.


Tipo? Esiodo (fra gli altri).

Le opere e i giorni… è un poema di Esiodo della lunghezza di 828 esametri, nel quale si illustrano la necessità del lavoro da parte dell'uomo, consigli pratici per l'agricoltura e giorni del mese nei quali è necessario compiere determinate attività.

L'opera è collocabile nell'VIII secolo a.C.

Se Marx “santificò il lavoro”, … non fu il solo, nel sempre attuale Modello Eichmann/Utility (dettato dalla Legge del Minimo = il controllo della risorsa più scarsa):

si illustrano la necessità del lavoro da parte dell'uomo, consigli pratici per l'agricoltura e giorni del mese nei quali è necessario compiere determinate attività (una vera e propria, sostanziale, auto programmazione inconscia indotta, wireless, non locale, da remoto, ubiquamente, etc.). Come mettere in discussione tali “necessità”? Infatti, la questione non è in discussione (qua, così), alias, sei “te” (qua, così). No? Non lo deduci persino da “te”? No

A quanto ap-pare. E, poi, questo non solo indizio:

l'opera è collocabile nell'VIII secolo a.C. (collocabile = stimabile). Una “stima” guadagnata sul campo d’azione, però. Ossia, qualcuno che ti può auto imporre una teoria a cui c®edere per “mancanza di alternativa sostanziale”:
mentre “te” soffri sempre di tale “necessità” lavoro
qualcun altro 
a differenza “tua”
decide la f-orma della “tua” realtà (qua, così)
mentre a “te” non resta che, al max, scegliere la tinta delle pareti di casa
rimanendo a guardare la vernice che asciuga molto lentamente (principio della rana bollita).

Chi “colloca opere” in anse dello spazio trascorso (qualcosa che non riconosci ma “sai” essere il “tempo”)? Chi estrae “pezzi” dagli scavi di non solo Pompei? Di certo, non “te” (qua, così). Del resto, “ognuno fa il proprio mestiere”. No

Tutti “esperti” ma in ambiti differenti = “vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori”, ovvero, compartimentazione (divide et impera). Coi gangli gerarchici riempiti da s-nodi Eichmann Vs il resto della struttura che non esiste anche se c’è. 

E, quando arrivi al “vertice”, wow: hai avuto una carriera meravigliosa, seppure… sempre in un certo ambito “lavorativo”. Se, poi, appartieni anche a qualche “ordine”, … sei più introdotto, anche se “niente”: 

hai sempre qualcuno sopra, così come un “tetto sulla testa”.

Sai nella sostanza “cosa sei”, anche se sei un “presidente e/o quello che… reggi”? Ancora un “servo”. Sempre quell’ingranaggio. Lo stesso meccanismo. Nella medesima struttura che ti ha ma “niente”. Sono allora “soldi, prestigio, carriera, onori, riconoscimento sociale, averi, proprietà, etc.” ad auto ridefinirti: ove, volere è potere. Ma, il potere non lo sfiori nemmeno. Mai. In nessuna circostanza che conta. 

Per questo ti sfoghi coi sottoposto, che se sei un “generale”, … sono davvero tanti = ti credi chissà chi e chissà dove, quando al contrario sei sempre “te” (qua, così). 

Figurati se non sei nemmeno “generale”, “cosa sei”. Cosa sei

Sei come il “generale” ma su un livello ancora inferiore. Con meno “inferiori da comandare”, mentre continui ad obbedire ai “superiori” econ la ragione fondamentale ch’è impressa e riflessa ovunque, sostanzialmente. Ecco la ragione della “tua” ombra, che sembra fisica “naturale” seppure è “solo” un riflesso dell’essenziale (Verità) auto distribuito nel tutto, anche quando “tutto”. 

Ecco la ragione frattale anche del… frattale: qualcosa che va sostanziato, altrimenti… “wow, che meraviglia questi disegni…”. Non ti dice niente? Non “senti” nulla. Nada de nada? Certo: è “normale”. 

Sei “te” nell’AntiSistema. Che ti credi.

Che venga qualcuno a “salvarti”? Vedi che sei continuamente “salvato”: sei memoria che memorizza o salva perpetuamente il “dato”, ch’è la Verità che ti auto caratterizza, accompagnandoti in qualcosa che funziona nella modalità “stealth”, poiché rivelati son l’oro e la relativa strategia: 

il non esiste-Re; c’è. 

Una caratteristica impressa a livello di struttura (I-Ambiente), essendone il pilota-Re, poiché tutto il “prossimo” è stato trasformato nellaggente (qua, così). Lo sapevi di essere sull’isola di “Circe”? No? Embè! Ma non tentare di essere preso anche dalla curiosità di “cercarla”, perché… Circe è un luogo comune, non quello che ti viene continuamente da pensare. 

Se ricerchi, esegui cerchi sul posto. Dovresti, semmai, ritrovare = auto ricordare. Cosa? Chi. Chi? Te. Certo, perché f-attualmente sei “te”: 

la “tua” più pallida ombra, riflessa dal punto di sospensione in cui ti “trovi”, l’AntiSistema. 

Ciò che (ti) è già successo ma “niente” e, di conseguenza, all-ora ti continua a succedere ma “de che”. Wow. Quando ti renderai conto sostanzialmente, non sarà mai troppo tardi, perché il potenziale di cui godi, nonostante “tutto” rimane sempre tale. Il “problema” è che la particella “sempre” rimanga anch’essa sempre tale = condizionale. Ok?

Come nei “tuoi” peggiori incubi. 

Farti auto rimanere in tale ambito è essenziale al fine dell’auto manutenere la portanza dell’AntiSistema (il d l’oro scopo). Non vorrai mica che “il cielo ti caschi in testa”! Sai: se “una volta, i barbari avevano tale paura”, bah… non ti sembra che di conseguenza quei “sempliciotti” avessero le idee molto più ben chiare delle “tue, ora”? Cosa sapevano che “te” invece ti auto delimiti a “sapere”? Cosa avevano visto, semmai. E cosa ricordavano, a differenza “tua”, quindi. 

Struttura

Esiodo passa quindi a parlare della contesa col fratello Perse il quale, dopo aver sperperato la parte della propria eredità concessa dal padre, vuole impossessarsi anche dell'eredità di Esiodo e pertanto intenta contro di lui un processo nel quale corrompe i giudici

Quale “novità”. No? La “corruzione” che fu “pre-alessandrina…”. Innata, si può dire (qua, così), poiché significa, sostanzia, indica seppure tra le righe (essendo frattalità espansa in qualcosa di rivelato). Dunque, il fratello di Esiodo si chiama Perse. Uhm. Assolutamente parlante: chi si è perso fra i richiami della “selva oscura”, seppure “illuminata dal sapere (altrui)”. Un vero e proprio infame.

L'autore passa quindi a descrivere la necessità del lavoro da parte degli uomini per fugare la punizione degli dei e vivere secondo giustizia…
Eccoli, però, colti in fallo o in “quasi flagranza di reato”:
per colpa di qualcuno (Perse)
(qua, così) non si fa credito a nessuno (Te).
Nel senso che:
a causa di Perse, Esiodo coglie l’attimo per cementare “a posteriori” 
la “necessità” lavoro
per fugare la punizione degli dei e vivere secondo giustizia… (bah!).

Quale “punizione maggiore” del sopravvivere (qua, così), dovendo persino lavorare al fine di continuare ad auto sopravvivere (qua, così) ma “niente”. Ci sei?
Dove vai se sempre nell’AntiSistema, divenuto totale. Anche muovendo un passo davanti all’altro, per timore di non ritornare mai indietro, no? Se sei su una “palla”, sei in una palla gigante = totale. F-orme tipiche come il Nastro di Mobius te lo disegnano persino. Un po’ tutto te lo “dice”, te lo esprime, ti ispira:

sia
contemporaneamente
in un “senso” piuttosto che nell’altro.

In che senso? Bè, la Verità ti mantiene aggiornato rispetto al “dato” Vs l’AntiSistema ti mantiene aggiornato rispetto alla “verità”. 

Però, sai quando “Fai…” tombola? 

Quando auto realizzi nella sostanza che Verità e “verità” sono sempre la Verità. Certo, perché non può essere altrimenti. Infatti, quando qualcosa è già successo, è la Verità ciò che (te) lo ricorda. Ma, se per strategia altrui è la rivelazione che ti “narra l’intera storia”, di conseguenza è la “verità”. Però, “ora”, la “verità” risente sempre della Verità che fa “surf”, perché… l’I-Ambiente è legge, strumento e memoria (Verità). Ok

Al fine di poter funzionare “al di sopra di ogni strategia sottostante”, la macch-in-azione al fine di terra-in-formare, deve sempre continuamente poter contare sul “dato” esatto, preciso, reale, vero, unico: la Verità. Ti trovi

Così come analogamente un impianto per l’aria condizionata, necessita continuamente dell’aria. Ok? Non della “energia”. Senza aria, a che serve un impianto simile. Che condiziona, se non c’è aria da condizionare. Logico. L’I-Ambiente è il SO o IA che necessita della Verità al fine di poter funzionare secondo programmazione nativa. La Verità permette al pilota di imprimere il proprio scopo, ad esempio ma causalmente. La Verità alimenta il senso del funzionamento della macchina, a cui non puoi mentire, altrimenti funzionerà in altro modo. Semplice.

In Le opere e i giorni è… narrato come il fratello di Prometeo, Epimeteo, abbia accolto presso gli uomini Pandora, prima donna mortale, creata dagli dei allo scopo di distribuire i mali tra gli stessi mortali

Pandora = “punizione divina”. Attraverso qualcosa, si abbatte qualcosa, sul prossimo. Una sorta di “pandemia”. Il precedente sostanziale. Qualcosa che induce ad immaginare una qualche tecnologia di fondo, in grado di… impestare, così come di innalzare. Dipende

Un po’ come “Eva” che viene preferita a Lilith, poiché “migliore” all’interno del processo di “riproduzione e controllo”. Dispositivi per ingranaggi. Perché “senti” qualcosa di inspiegabile secondo il canone “moderno”? Perché ondeggi fra “chiari di luna”?

Età degli eroi. In quest'età vissero appunto gli eroi, uomini-dei o semidei, stirpe giusta e coraggiosa pronti a perire per le loro cause. Alcuni di loro furono condotti da Zeus nelle Isole dei Beati dove vissero in pace in terre fertili e ricche di greggi. Questa età è l'unica a non essere definita con il nome di un metallo…
Età del ferro: è la stirpe che tuttora vive sulla terra caratterizzata dalla sofferenza, dall'ingiustizia e dal fatto di dover lavorare per sopravvivere. Esiodo non intravede alcuna possibilità di salvezza per l'uomo…

Tra queste due “età”, cosa c’è? Chi si “nasconde fra le fini dei mondi”. E chi non se ne avvede. 

L’oro Vs “te” = l’AntiSistema. 

Quando “senti” qualcosa, vieni ancora raggiunto dall’età degli eroi (“ciò che facciamo in vita riecheggia per l’eternità…”, seppure sei nell’età del ferro. La sinestesia è un modello di trasmissione del “dato”. Che ti credi. Non è mai “fantasia”, né tantomeno “pazzia o inutile, strana, sensibilità”. Solo che presupponi sempre che non valga niente, perché ti sembra che non porta mai (a) nulla. 

Dopo l'apologo, si rivolge ai giudici (da lui definiti “divoratori di ricchezze”) esortandoli ad esprimere il verdetto secondo giustizia… Ammonisce il fratello a rinunciare ai suoi piani ricordando che è proprio dell'uomo rispettare le leggi, a differenza delle fiere. Lo esorta al lavoro, evidenziandone la necessità e la fruibilità per scongiurare la fame, guidandolo al bene. La violenza e il furto portano ricchezze di cui si vien privati dagli dei. Inoltre gli raccomanda il culto verso gli dei, il rispetto del vicino e dei cari. Come per spiegargli l'onesto e fruttuoso lavoro, gli descrive l'aratura e la mietitura, in che modo comportarsi nelle varie stagioni, e gli dà anche consigli sulla navigazione. Lo consiglia inoltre sul matrimonio, badando ad avere un figlio maschio che possa mantenere il patrimonio paterno, sulle amicizie e sul comportamento (contro il pettegolezzo, contro gli atti vandalici, contro la negligenza verso la religione...); il tutto per evitare la diffamazione, difficile da scrollarsi di dosso…

La “morale” di Esiodo non si discosta da quella del “cittadino moderno”, completamente s-venduto al peggior offerente, mediante un atteggiamento “buonista” assolutamente immutato nello spazio intercorso da allora. Se non lavori, vai a rubare probabilmente, di certo non perchè sei disonesto! 

Altro che punzione divina: è-voluto. Previsto.

D'altra parte però agli uomini dell'Età del Ferro è concessa pur sempre una possibilità per elevare la propria condizione e vivere secondo giustizia: il lavoro. Il lavoro è una pena data dagli dei, come visibile dal mito di Prometeo e dal mito delle Età, ma d'altra parte è anche l'unico modo che ha l'uomo di riscattarsi non senza sofferenza e fatica. Chi vuole vivere senza lavorare, come Perse, si imbatte nel castigo degli dei in quanto non vive nella giustizia. In Esiodo quindi, come avverrà poi nelle grandi tragedie di Eschilo, gli dei sono tutori dell'ordine umano e sorvegliano l'operato dei mortali…

Sei proprio ac-conciato per le feste (qua, così). Però, vedi che ti viene persino detto:

il lavoro è una pena data dagli dei…
ove
gli “dei” son sempre l’oro (che infatti non esistono anche se ci sono).

Non volevi più sentire il termine “schiavitù”? Bene: eccoti quello di “lavoro”. Non volevi più sentire il termine “pena y punizione”? Bene: eccoti quello di “legge”.

Bah!

Che “tutto” questo “ti serva da lezione”. In che senso? In ogni senso, ch’è identifica sempre quel senso unico ch’è la Verità.




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4053
prospettivavita@gmail.com