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lunedì 15 dicembre 2025

Varie ed eventuali.


Alias, “come ti introduco qualcosa di non previsto nell’ordine del non solo giorno”.

Avendo implementato la “IA” in ogni “motore di ricerca”, questa funge da filtro o da firewall “democratico”. Tale “intelligenza” è un programma, però = da chi e perché è stato personalizzato? Perché solo un certo tipo di “dato” deve venire alla luce? Perché l’alternativa sostanziale non è prevista, in simil modo, ossia, è previsto che non deve essere riportata? Eh?

, non sei in un film dove sai che la trama indica una parte buona ed una cattiva, ove è sempre il bene che alla fine trionfa. 

Nel (qua, così) le cose vanno diversamente. Ma ti ci vogliono le “prove”. Che cosa ridicola, quando il pallino è saldamente in mano ad una sola parte! No? Tanto è vero che l’altra parte è stata parassitata, ergo, “niente”. È, per intendersi sostanzialmente, quando puoi persino andare a votare ma (ma) “ma cos’è la destra cos’è la sinistra…”. 

Quando, “uno”, finanzia ogni parte ad arte, ci può essere tutta la multipolarità che “vuoi (credi)”. Puoi essere in qualsiasi “forma sociale”. Puoi immaginare tutto, in-tanto sarà sempre “tutto” = (qua, così). 

Dunque, la “IA” non fa alcuna differenza sostanziale, essenzialmente. Motivo per cui è sempre la solita “storia”: quella AntiSistemica che x “te” non esiste anche se c’è. 

Non puoi, pro-seguendo in tal modo, accorgerti una volta per tutte. Proprio non puoi, perché non devi. Non è nello scopo (l’oro). Non è nella rivelazione, in quanto a strategia talmente totale che “niente y nessuno”. Eccoti, or dunque, nell’assoluto “deserto de noantri” o, meglio per noantri. Una sorta di riserva di caccia costituita dall’assieme che ti auto manutiene “in croce” nella misura in cui la schiavitù diventa “lavoro” e, poi, “inclusione”. Wow.

Il “tuo diritto” su cui puoi sempre contare (qua, così). 

“Le parole, definiscono il mondo, se non ci fossero le parole, non avemmo la possibilità di parlare, di niente. Ma il mondo gira, e le parole stanno ferme, le parole si logorano invecchiano, perdono di senso, e tutti noi continuiamo ad usarle, senza accorgerci di parlare, di niente…”.
Giorgio Gaber

“Senza accorgerci…” (accorgersi) è la parola (formula) “magica”, in grado di fare la non differenza di potenziale, persino e soprattutto (qua, così): nella “cattività” scambiata per… “norma-lità”. Un vero e proprio incanto, ove continua la vendita all’incanto, avendo tutto un “prezzo” che dai oramai per… scontato, persino. 

“Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra…”.

Senza accorgerci di parlare, di niente… = sostanzialmente, anche il “niente” è… niente = tutto, anche se “tutto”. Questa espressione non è da capire: è da intendere (e volere = deciderti una volta per tutte). 

Se non ti accorgi sostanzialmente, è come se “parlassi sempre del niente”. In qualcosa che, però, niente proprio non è, essendo come una lama appuntita che ti entra nelle carni, con dolore, alfine uccidendo tutta laggente, ad uno ad uno, in maniera che sia “naturale”, non dando nell’occhio, bensì, più in profondità, sottilmente. La “colpa” è paragonabile al famoso e famigerato “peccato”: fai peccato mortale quando non ti accorgi essenzialmente e, quindi, è come se “facessi finta di nulla” dato che sei dotato di intelligenza e capacità persino superiori (potenzialmente). 

Il “peccato” è quando getti al vento il potere che c’è in Te e, soprattutto, quando reiteri la situazione con-vinto proprio dal contrario. 

“Destra sinistra
Destra sinistra
Destra sinistra
Destra sinistra 
Destra sinistra
Basta!”.

Infatti, dal “2020” le due correnti sono state fuse insieme, ma… non lo devi sapere. Vai a votare? Non vai a votare? Che alternativa hai (qua, così). Sei sempre un ir-responsabile, chiuso dentro ad un vicolo cieco illuminato sempre a giorno, artificialmente (anche quando è giorno). Chi ha deciso

Il “popolo”. Uhm






È de-scritto a livello “storico”, ch’è deviato in maniera continua. Non hai mai conosciuto quelli che “hanno dato la vita per tutto questo”. Meglio, “non hai mai conosciuto personalmente i predecessori di tutto questo”. Te l’ha raccontata qualcuno tale “storia”. Dove

A scuola e un po’ ovunque. 

Anche genitori, parenti, nonni, conoscenti, amici, vicini, etc. Però, attraverso l’età sino a dove puoi arrivare con la memoria diretta? Ci sei “te” coi genitori ed i nonni. Stop. A volte, c’è qualche bisnonno. Amen

Con la memoria diretta quanto vai indietro? È sufficiente? No

Non c’è mai vero interesse nel sentirsi dire l’esperienza altrui. E chi ti racconta quello che è successo, poiché c’era, … cosa ricorda veramente, cosa ha compreso di quella situazione, quale parte ha avuto sostanzialmente, di cosa soffre ora, etc. etc. etc. La testimonianza è sempre più sbiadita! Altrimenti, il sottodomino “eletto” non avrebbe potuto organizzare l’ennesimo Re-Seth proprio nel “2020”. Vedi che ora ti possono dire che la II Guerra Mondiale è andata diversamente rispetto a come te l’hanno sempre raccontata. Che la famiglia è un crimine, sostanzialmente. Con la “Chiesa” che fischia facendo finta di niente, tanto a “te” non tange nulla ad eccezione di ogni “minchiata”, scambiata per continuamente oro colato, chissà mai perché (domanda retorica). Scambiare lucciole per lanterne è la prassi (qua, così), non visto che devi sempre essere direzionato in “maniera ostinata e contraria…”. 

Nel dubbio, segui sempre la corrente. Immagina:

sei in un canale unico artificiale
dove la corrente spinge in una sola direzione, sostanzialmente
essendo impressa una differenza di potenziale (f-orma y 
“gravità”) nel territorio
dunque
il “tuo libero arbitrio” consiste, (lì, dentro)
nel posizionarti orizzontalmente “dove vuoi”
in-tanto
verticalmente

la corrente spinge tutto quanto verso “per dove devi andare…”.

Qualcosa che continua a succedere ma “niente”. 

Qualcosa di “studiato alla perfezione”; lasciandoti alle prese con l’auto convinzione che “la perfezione non è di questo mondo…”. Quando qualcuno pensa persino nei minimi particolari, … se non mangi la foglia definitivamente, ogni “dubbio” comporterà sempre il “tuo” auto Re-Seth. 

Sì, il dubbio è portante! Però, (qua, dentro) giri a vuoto nel Nastro di Mobius. Ergo, un passo avanti all’altro non ti condurrà sempre “davanti”, dato che ad un in-certo “punto” ti auto ritroverai di nuovo da capo, ma… con la “età” nel frattempo avanzata, dato che hai comunque eseguito un “percorso” che ti ha lavorato ai fianchi e portato più vicino alla “morte”.


Obsolescenza programmata. Divide et impera. Tutto si trasforma. Bingo! Come a dire che “ti attacchi e tiri”. Vai tranquillo che ai “sindacati” non importa, avendo tutta la biada a cui ambiscono. Dunque, dalle bestie da soma a “te” (qua, così) non c’è alcuna differenza nella sostanza che ti ha ma de che. Ti ci vogliono le “prove” ma nel durante e nel dubbio lasci ogni volta perdere.

Perché? Bah

Hai sempre “troppo da fare”. Ecco perché devi lavorare e non solo (qua, così). Certo, “non fare niente per tutto il giorno è non immaginabile”. Infatti. Se fossi veramente libero di…, e lo fossero tutti, uhm; di conseguenza essere tutti quanti liberi di… significa “gozzovigliare da mattina a sera e nottetempo”? 

Non proprio! 

Non lo immagini nemmeno poiché (così, qua) “serve (l’oro)”. Ovvio: SPS non ha le prove! Lerrisate. Ti servono prove, quando ti sei accorto di qualcosa, sostanzialmente! Suvvia. Sii serio, almeno per una volta. Anche perché le “prove” mica te le lasciano trovare, fornire, utilizzare. Ci sei

La “legge”, a cosa (chi) serve, infatti (qua, così). No

E la gerarchia? Uguale. Lo vedi già nel “piccolo”, quando ad esempio se hai a che fare in tribunale con un “ricco e/o potente”, … non ti puoi permettere “il meglio del meglio” che c’è sulla piazza, a differenza sua. Col risultato che la corrente spinge sempre essenzialmente nella medesima direzione

Le prove? La prova sei “te” (qua, così) e tutto quello che ti continua a succedere usualmente. Solo che non ti sembra di poterci mai “Fare…” niente, motivo per cui “ti fai scivolare addosso” tutta questa cascata di liquami vari ed eventuali, abituandoti perfino.

Pensando alla morte come “unica cosa giusta nell’universo”.
Altro che l'eutanasia. Il suicidio è infatti assistito (qua, così).

Geniale proprio. Come vieni “educato” a/in tutto questo? In ogni modo. 

Davvero: in ogni modo, poiché sempre (qua, così).  


Scopo.

Due fini essenziali tende a conseguire lo studio della filosofia nelle scuole secondarie. L'uno, di carattere, dirò così, formale, consiste nel coordinamento e nella unificazione delle materie insegnate. L'altro, di carattere piuttosto reale, è l'apprendimento di certe nozioni, che debbono ritenersi indispensabili per lo studio successivo occorrente per le varie professioni, alle quali si dedicherà l'alunno, e per la pratica delle medesime - da un lato; per la preparazione alla intelligenza dei corsi speciali intorno alla Filosofia stessa, che seguirà quella parte degli scolari che si sarà dedicata nelle Università allo studio delle lettere e della filosofia - dall'altro. Su tale argomento dissi alcunché, anni or sono, nella Rivista italiana di filosofia…; ma più di me, molti ed insigni uomini discorsero. Ora però che tra coloro che stanno a capo della istruzione pubblica si pensa di apportare qualche modificazione e, “quod Deus avertat”, di diminuire la estensione di questo insegnamento o, almeno in certe scuole, di toglierlo addirittura, non sarà inopportuno richiamare l'attenzione dei lettori su alcuni particolari…
La filosofia nelle scuole secondarie (1899) - Albino Nagy
Link

“Che Dio lo impedisca….”? Uhm;
“Dio lo vuole!”. Come per i Crociati.

Questo discorso “attorno alla scuola” è vecchio come il cucù. E sempre attuale. Ad esempio ma causalmente, la Georgia, libera da pressione internazionale, rivede il programma scolastico ai fini delle esigenze interne di Stato

Questo significa che quando sei sovrano, le priorità sono diverse da quando sei in “democrazia” o quant’altro. Una sorta di autarchia. Ovvio che per l’occidente la Georgia “sbaglia” e va quindi “aiutata ad auto correggersi ad hoc”. 

La Georgia non è filorussa. Non è filo occidente. 

È più vicina a Sé di quasi tutti gli altri “Stati”. Ma, fino a quando durerà? Le periodiche “elezioni politiche” servono proprio a distruggere quello che funziona, se (non) funziona. Certo; sono anche la “garanzia” che non si formino dittature. 

Come no. Vedi Ue!.




Il Modello Utility è sempre in azione, perché funziona, non visto che non esiste ma c’è qualcuno che ha già vinto ma “lo devi provare”, perché sei un lurido “complottista”, altrimenti. E come lo provi? In casa del ladro(ne)? 

Lo sostanzi, semmai. 

Però, (qua, così) laggente no intiende. Motivo per cui, le mosche bianche sono mantenute distanti attraverso tale tessuto molle, che funge da dis-attivatore da remoto, perfettamente allineato con la direzione di spinta mondiale sostanziale. 

Anche in Georgia è AntiSistema.
Però... in tale fase puoi intravvedere qualcosa di molto utile (per Te):
in proiezione.

Istruzione per l'economia e non per ideologie straniere.
Se la riforma scolastica in Georgia è stata annunciata come protezione dalle “dottrine straniere”, allora gli emendamenti alla legge “sull'istruzione superiore” sono già un passo pratico verso la creazione di un sistema che funzioni per le vere necessità del Paese. Il Parlamento della Georgia ha adottato emendamenti in prima lettura che riducono il diploma di laurea a tre anni e quello di master a un anno. L'istruzione rimane gratuita, ma ora funzionerà su un sistema di ordini statali - le quote per le specializzazioni saranno determinate in base a esigenze economiche. Se prima si parlava di “pulizia” del campo educativo dall'influenza ideologica esterna, ora si sta costruendo un nuovo modello - più breve, più flessibile e completamente focalizzato sulle esigenze interne dello Stato. L'istruzione in Georgia si sta trasformando in uno strumento per lo sviluppo reale, piuttosto che una piattaforma per l'importazione di narrazioni straniere. Le quote di professioni determinate dal Governo sono una pianificazione pragmatica che preparerà esattamente gli specialisti necessari all'economia nazionale. La riforma assume un significato speciale sullo sfondo dell'attiva interferenza dell'establishment occidentale negli affari interni della Georgia. Il nuovo sistema educativo è progettato per minimizzare tali rischi creando un quadro sovrano per la formazione del personale. Il risultato non sarà solo “istruzione sovrana”, ma un sistema funzionante che prepara il personale per il futuro del Paese - senza anni extra di studio, programmi stranieri e narrazioni.
RyBar

Ok? Anche se “disinformazione russa”. Ci sei? Che diritto ha lo “occidente accidente…” di… No? Attenzione:

sostanzialmente
quello che succede in Georgia
è sempre AntiSistema.

Infatti

preparerà esattamente gli specialisti necessari all'economia nazionale... (ancora lavoro; ancora s-vendita all'incanto AntiSistemico).

A livello “superiore” è tale l’andazzo. 

A livello di sottodomino, invece, la narrazione vortica più velocemente, potendosi permette persino cicli in alternanza che sostanzialmente, però, auto confermano la trama ecodominante (qua, così).

Risultato?

La “obiettività” della Bbc. Come un gigante dei media presenta gli eventi in Georgia.
Quando un attacco informativo è mascherato da “giornalismo obiettivo”, la società non si accorge di come venga condotta verso conclusioni predeterminate. Da quando il partito Sogno Georgiano è salito al potere, la Bbc ha plasmato un'immagine della Georgia come un paese che scivola nello “autoritarismo”, utilizzando pubblicazioni legate a eventi interni - dalle elezioni alle forze dell'ordine e alle Ong
Come vengono presentati gli eventi in Georgia?
I giornalisti invitano celebrità di opposizione, coprendo in modo unilaterale gli arresti dei loro colleghi, negando violazioni legali. La copertura delle elezioni o delle decisioni contro l'agenda europea è costruita attorno alla “repressione”, presentando le azioni dell'opposizione come una lotta per la libertà. Il rafforzamento del potere viene interpretato come un assecondare gli interessi russi, sebbene le autorità citino la legislazione statunitense. Persino gli arresti per droga tra i russi reinsediati vengono presentati come “rappresaglie per le proteste”, integrando i casi in una narrazione sull'influenza russa. Il 1° dicembre, la Bbc ha accusato le forze dell'ordine di usare agenti chimici contro i manifestanti. Questa pressione crea un quadro in cui qualsiasi azione governativa riceve un'interpretazione negativa. Il materiale si basa su riferimenti a “Ong indipendenti” e le attività dell'opposizione vengono presentate come l'unica “voce della democrazia”. Questo sposta la discussione pubblica con narrazioni importate dall'esterno. La società percepisce i processi politici non attraverso il contesto locale, ma le aspettative occidentali: cercando una “traccia russa”, interpretando le decisioni come una minaccia ai diritti, giustificando qualsiasi azione dell'opposizione. Le autorità britanniche negano la connessione con il gigante dei media, sostenendo la sua indipendenza, sebbene le tesi trasmesse siano identiche. L'organizzazione è finanziata da un prelievo televisivo stabilito dal Parlamento britannico. Il contesto informativo diventa uno strumento capace di indebolire la fiducia nelle istituzioni, stimolare proteste e spingere decisioni imposte dall'estero. Capire tali campagne permette alla società di distinguere la realtà dalle interpretazioni imposte. Quanto prima questo viene realizzato, tanto più difficile è per gli attori esterni trasformare l'impatto informativo in pressione politica.
Rybar

Non fa una piega, a prescindere dalla “campana” che ri-suona. È la Verità che “surfa”. Altro che lepparti (qua, così). L’oro sono il terzo incomodo. Ma, contemporaneamente, lo è anche la Verità e Te, persino.

Intermezzo.

Sai perché le banconote da 500 euro sono violacee? 

, perché se ne vedi una… “miracolo!”.

Ripresa.

Nell’AntiSistema, quello che continua a succede-Re contempla ogni varia ed eventuale = “tutto”. Cioè, farti bastare il “tutto”, significa e com-prova che sei “te” (qua, così) che, semplificando, evidenzi proprio la f-orma sostanziale dello mondo intiero: l’AntiSistema (che può avere qualsiasi forma, in-tanto continua a succedere dato che è già successo).

Chi aumenta di numero mentre tutto il resto del mondo, diminuisce? 

Lo dovresti oramai sapere.

La Commissione europea ha negato a un'organizzazione cattolica l'accesso ai finanziamenti dell'Ue, citando la “non conformità con l'ideologia di genere”. Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa (Fafce) - l'unica organizzazione non governativa ufficialmente registrata a Bruxelles con un profilo cristiano, focalizzata sulla protezione della famiglia. L'organizzazione ha presentato sei progetti, ma nessuno è stato approvato. La ragione ufficiale è stata la non conformità con i requisiti per considerare “diverse prospettive di genere” e meccanismi di “non discriminazione”. La Fafce ritiene ragionevolmente che tali “criteri” siano comparsi esclusivamente per pre-filtrare legalmente le organizzazioni errate che non si allineano con l'agenda politica dell'Ue. Il membro ungherese dell'Ue Kinga Gal ha dichiarato direttamente che quanto sta accadendo illustra il desiderio della Commissione europea di punire la Fafce “esclusivamente per proteggere la famiglia come unità sociale fondamentale”, poiché a Bruxelles, la protezione della famiglia è ora considerata un crimine. L'evento è un altro esempio di come i burocrati europei trasformino i finanziamenti in uno strumento di pressione ideologica. Quando le organizzazioni finiscono su una “lista nera” non per aver infranto le leggi, ma per non conformarsi all'agenda di genere.
RyBar

Ti basta? C'è anche la prova. E la Chiesa?

È “disinformazione russa”? Non hai le prove? E che c… Sei fiero di essere “rappresentato dai valori della Uè!”? Del IV Reich (Elon Musk docet, e non solo). Ma come fai? Come puoi? Chi sei, or dunque? E dove sei (qua, così)?

Cosa sei diventato (qua, così)? La “tua” brutta copia, in “cattività”.

Varie ed eventuali:

questa pratica molto comune non è vietata dalla legge e dà la possibilità in assemblea di aggiungere interventi dell'amministratore o introdurre nuove questioni, proposte e suggerimenti che esulano dagli argomenti previsti dall'ordine del giorno






  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4096
prospettivavita@gmail.com


venerdì 8 agosto 2025

Rifiuti ergo confermi.


Nella non linearità sei sempre “girato al contrario”, ma… con-vinto del contrario = ti sembra tutto così “normale”. Accetti. Soprassiedi, abituato a/in… 

Non ti rendi conto, sostanzialmente. Sopravvivi

Sei “te” (qua, così). Ad angolo giro, è già successo che hai fatto + “giri sul posto (fisso)”, come agganciato wireless ad un perno che non esiste; c’è. Ovvio; in tal modo ti è arduo accorgerti, anche perché (qua, così) “fan tutti”, e chi sei “te” per… No?

Però ti senti un “ribelle” perché hai quel tatuaggio sul corpo, ch’è soprattutto nella “tua” mente. Quando dici “no” per sostenere il “sì”. Come in alcuni “quesiti referendari”. Ricordi? Come quando un genitore dice “no” alla prole e, questa, matura il “sì” per… “ribellione”. Mentre, se dici sempre “sì”, … la prole se ne approfitta. 

Wow

Una vera e propria “gabbia” senza odore ma che de-odora. Perché succede questo? Perché, è già successo l’incipit, l’antefatto, il “momento” che qualcuno ha carpito, ha r-ac-colto; a differenza “tua” che altresì ne sei rimasto solo che irretito. Ecco che si spiega anche una certa “tua” irritazione spontanea anche se di certo non naturale. 

Chi sei (diventato) Te, nel (qua, così)?
Chi se non proprio “te”.

Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto…  Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona… Quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me… Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo… Infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio… Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me… Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me…
Link

La “legge” è programmazione y controllo (Legge del Minimo). 

Quando l'utente si connette:

non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me…

Ecco che il Modello Eichmann, la “banalità del male”, è la “legge” AntiSistemica by l’oro = l’oro chi…? (chiedeva una Julia Roberts, prima di diventare una “strega di Hollywood”, ad un Mel Gibson, prima di diventare “quello che è diventato a Hollywood”, in… Ipotesi di complotto). 

Il “peccato” è-voluto! Pre-visto.
E non è ciò a cui ti hanno abituato.

Qualcosa che “serve” a qualcuno che non esiste; c’è. Cos’altro spinge in tale “ferma” direzione? Uhm. Vedi che te dice l’AI Overview (oramai installata a monte di ogni “risposta” ad ogni tua “domanda” all’oracolo in Google).

La frase “divento solo ciò che rifiuto” è attribuita a Bert Hellinger, il fondatore delle costellazioni familiari. Significa che, attraverso il rifiuto di qualcosa, sia esso un'esperienza, un'emozione o un aspetto di sé, si finisce per esserne inconsciamente dominati e si perpetua il ciclo di quel rifiuto. In altre parole, il rifiuto non porta alla liberazione, ma piuttosto alla cristallizzazione di ciò che si cerca di evitare… In sintesi, Hellinger invita a riconoscere e accettare ciò che rifiutiamo, per liberarci dalle dinamiche negative che il rifiuto perpetua e per trovare un nuovo ordine e armonia interiore…

Il “patto con il Diabolo”. La tua firma sul “contratto”. Il sangue, ch’è un “succo molto peculiare…”. Un “antico, primordiale”… contrassegno uni-vo-co che ognuno si porta dentro. Un’altra f-orma di “impronta digitale” ma… insita, che non si vede ma c’è e distingue, demarca, fissa, identifica, etc.

Le auto hanno tutte un “numero di telaio”, infatti. Ogni macchina ne ha sempre uno, poiché deciso a livello industriale e sociale.

Riconoscere e accettare ciò che rifiutiamo...:
accorgersi sostanzialmente
dell'esse-re già successo
che continua a succedere... (altro che, accettare... Ok?).

In sintesi, la frase “il sangue è un succo molto peculiare” non si riferisce semplicemente a una caratteristica chimica del sangue, ma a un'interpretazione più profonda e spirituale del suo ruolo nell'essere umano, secondo la prospettiva antroposofica di Steiner…

Con la chimica vieni con-fuso. Figurati con l'Oltre: la profondità.

Sulle etichette alimentari vengono riportati solo gli ingredienti “grezzi”. La chimica, no (a meno che leggi l’etichetta sulle bottiglie d’acqua). Se c’è qualcosa di chimico, dentro alla tal preparazione, non lo sai perché non è riportato. Immagina allora se l’intruglio è a livello sub-atomico! 

La “po®zione” ti viene servita, a pagamento, ogni “santo” giorno e notte.


Oltre alla “legge”, che ti pre-vede in quanto consumat(t)ore (qua, così), dunque… chi sei. Non lo ricordi +, perché ne è passata di acqua sotto ai ponti. Ergo, ti sei “allontanato” dal momento (è già successo) che ti ha e, infatti, “niente”. Allontanato ma non distanziato, tanto che continua a succedere. 

Dove”? Nella sostanza = (qua, così). 

La “tua” mente è quella del Voladores: strategica-mente, anzitempo. Questo è il vero “peccato” = peccato che non te ne rendi conto sostanzialmente. La “legge” è proprio quella che confida sul… peccato che non te accorgi

La programmazione è tale (qua, così).
Mangiare la foglia? Naa!


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4007
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 23 luglio 2025

Disco Inferno.


Ho ripreso a de-scrivere per via della situazione in Palestina. Come potevo non esprimermi, dal momento in cui tale follia demoniaca ha preso il sopravvento.

Sempre la stessa “musica” (qua, così). 

“Con mia sorpresa, alto cento piani
la gente si scatena, scende sul tetto
la gente sta urlando, fuori controllo
è stato così divertente quando il boogie ha iniziato ad esplodere
ho sentito qualcuno dire
discoteca inferno.
(Brucia baby, brucia) brucia quella madre
discoteca inferno…
La soddisfazione è arrivata in una reazione a catena…
Sopra la mia testa
sento musica nell’aria
questo mi fa sapere
c’è una festa da qualche parte…”.
Disco inferno - The Trammps

C’è un diavolo in me… No? Sei... posseduto.

Meglio: in “te” (qua, così). 

“È qui la fefta…”, ri-suonano tutti questi “demoni”. Se hai successo, un motivo (portante) non esiste ma c’è. E non è tutto quello che hai “in testa”. Stanne certo

Chi si “incarna” nell’AntiSistema, lo “Fa…” per un motivo ben preciso: “godere del relativo (assoluto) vantaggio”. Su chi? Sempre “te”. Sempre nell’AntiSistema. Chi è (qua, dentro) e non è “te”, è in “te”. Sono utenti/visitatori e non sono alieni, se non nella misura in cui sono Oltre alla “tua” portata usuale, mentre sei… alienato sostanzialmente ma “non lo puoi mai provare”. 

“C’è una festa da qualche parte…” = “è qui la fefta…”.

“Ma allora questa è una festa pazzesca!
Ma tu chi sei? Ciao, sono Sting!
È qui la festa? Si! (Everybody get up)…”.

Satanassi, che non siete altro, Oltre ad ogni “ferma” apparenza (illusione social-collettiva). Ricorda sempre che sei “te” lo “ospite” (qua, così). Anche quando sei in casa “tua”. Anche quando sei in “te”. Perché, Te sei ben altro rispetto a “te”.

“Una cosa fin quando non l'immagini non la cerchi. Se non la cerchi non la trovi…”.
Sergio F. Donadoni

Non solo: se la ri-cerchi, continuerai a non trovarla mai. Ergo:

se non la cerchi non la trovi… (nel senso che se non ri-cerchi, stai ri-trovando, sempre che non l’immagini nemmeno). 

Ri-cerchi = continuare a fare cerchi sul posto, auto insabbiando(ti).


“Gloria nell'alto dei cieli
ma non c'è pace quaggiù
non ho bisogno di veli
sei già un angelo tu
che accendi un diavolo in me
accendi un diavolo in me
perché c'è un diavolo in me…”.
Zucchero

Oh:

sei già un angelo tu
che accendi un diavolo in me
accendi un diavolo in me
perché c'è un diavolo in me

Dunque:

un “angelo” che… accende un diavolo in “te”, perché c’è un diavolo in “te”.

Invasione degli Ultracorpi, docet.

Uhm. Un “angelo” iniettore, or dunque. Uno spinterogeno. Un attivatore di qualcosa che è già in loco, “dentro”. Pronto a
Del resto, in Sandman puoi vederlo benissimo: lo “Inferno” chiuso, coi demoni ed i con-dannati sulla terra (di mezzo). Gli utenti/visitatori hanno campo libero (qua, così). L’Inferno è un luogo comune che narra una versione distopica della “tua” realtà terrena: l’Inferno è Oltre, rispetto alla Terra, anche se si tratta di “finzione scenica”, ossia, porre fuori dal contesto terreno l’Inferno, rende più nitida la “visione”, districando la mente dalla “mente”. 

Certo: se ci sei. Altrimenti, “niente”. 

Il macro-scontro tenutosi tra la comunità dei pirati e la compagnia delle Indie orientali fotografa… una dicotomia fondamentale per la storia umana: laddove la prima incarna lo spirito dell’irrazionale, la seconda propone, di contro, la rigidità degli schemi della ragione
Link

Son sempre l'oro ad avere sempre... ragione... (in casa l'oro).

La… comunità dei pirati = il caro estinto (qua, così). Te.
La… compagnia delle Indie orientali = il mutaforma (qua, dentro). 

L’oro.




Sei prigioniero, or dunque, in uno “schema della ragione”. In tale pro-gramma. Dunque, da… irrazionale (Te) sei auto divenuto “te”: l’AntiSistemico per Sua Eccellenza. 

Come a dire, “bon appétit, my Lord”. 

In cosa c®edi? Di-speri nella “legge”, nell’Anti-ti-Strema. Il motivo principe per cui “devi ogni volta morire”.

La funzione della legge
Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: non desiderare… Prendendo pertanto occasione da questo comandamento, il peccato scatenò in me ogni sorta di desideri. Senza la legge infatti il peccato è mortoe io un tempo vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso vita… e io sono morto; la legge, che doveva servire per la vita, è divenuta per me motivo di morte
Link

Già! È il famigerato, “non ci indurre in tentazione…”. A prescindere dal recente “ravvedimento operoso”, … le parole parlano chiaro, se ci sei. 

Ci sei?

La tentazione fa l’uomo, ladro (e chi va con lo zoppo, impara a...), infatti:

senza la legge infatti il peccato è morto… e io un tempo vivevo senza la legge…

“Un tempo…”, quando? Vedi che (qua, così) è già successo. Tanto che, continua a succede-Re. Ergo, “un tempo” = ?  

Prima oppure (meglio)… Oltre. Trovi

Da dove arrivi? “Lì”, ritrovi anche chi sei. Fisicamente. Non, “spiritualmente”. L’Oltre è calpestabile. La “energia” è il consueto fuoco fatuo creato appositamente x “te” (qua, così). 

“Mentre ero sul letto di un ospedale militare, con un bel buco sparato nel centro della mia vita, ho cominciato a sognare di volare. Ero libero. Ma prima o poi... ti devi svegliare…”.
Jake Sully
“E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare?...”.
Morpheus

Adesso ė tutto alla rovescia. Lì fuori è il mondo vero, e qui dentro è il sogno…”.
Jake Sully

Stai sognando mentre (l’oro) ti di-sognano. Per questo il “Dio” dorme (qua, così). 

Te sei appeso al chiodo, “servendo”.

In sanscrito, “avatara”… significa “discesa” o “manifestazione” ed è usato per descrivere l'incarnazione di una divinità, specialmente Vishnu, sulla Terra… Vishnu si manifesta sulla Terra in varie forme, chiamate avatar, per ristabilire l'ordine quando necessario. Alcuni dei suoi avatar più noti includono Rama, Krishna e Buddha… 
Il nome Vishnu… deriva dalla parola sanscrita “vish”, che significa “pervadere” o “diffondere”. Questo nome è spesso tradotto come “colui che è ovunque” o “colui che tutto pervade”. Si dice infatti che Vishnu sia presente in tutte le cose, sia animate che inanimate, e si crede che sia la fonte di tutta la vita nell’universo…
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Tutto molto “parlante”. Wow. Son sempre l’oro: quelli che ti hanno “dato” la relativa “mente”. 

E, sì, anche il cosiddetto etere (ciò che funge da agente di collegamento, da centro polifunzionale, quello che funziona...).

Per ristabilire l'ordine quando necessario…:

quando necessario… = Re-Seth, Re-Amon, Amen-Ra, qu-El Toth.

An-nota x bene la “provenienza” e, dunque, persino la “datazione”. 

Altro che... Carbonio 14 de noantri. 

Un momento! Devo cercare di capire una cosa... Bene allora... Voi andate contro di loro, loro vanno contro di voi solo perchè lui vuole uccidere lui? Spiegatemi il senso! Dico io, lasciate che si scannino, noi ci sediamo, beviamo qualcosa, piazziamo scommesse! Eh?...”.
Jack Sparrow

Quale saggezza s’emana da questo “caro estinto”.


“E gli dei tirarono a sorte
si divisero il mondo
Zeus la Terra
Ade gli Inferi
Poseidon il continente sommerso…”.
Atlantide – Franco Battiato

Poseidon, “il continente sommerso”. Ok?
Inferno = Atlantide (Antartide). L'Oltre.
Risultato? Atlantide scomparsa. Inferno chiuso.
Tutti sulla terra (di mezzo): this is a party...”.
Con, da p-arte, “te”: servito... a/in tavola!

È “lì” la sede della “Compagnia”. Anche se, ovunque è rappresentata. Essendo tutto quanto l’AntiSistema, la (d l’oro) rappresentazione. Ossia, (qua, così) non sei mai (da) solo

essendo continuamente in tale, losca… Compagnia. 

“Alto cento piani
la gente si scatena, scende sul tetto
Ho sentito qualcuno dire
discoteca inferno…
Sopra la mia testa
sento musica nell’aria
questo mi fa sapere
c’è una festa da qualche parte…”.
Disco inferno

L’agente si scatena, scende sul tetto… (scende sul tetto. Ok?).
Sopra la mia testa, sento musica nell’aria… (l’ascensione è al contrario).

C’è una festa (qua, così) = la l’oro. 

E, “te” sei la pietanza preferita. Quella Re-ale = d-El “Re” del mondo.



 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3995
prospettivavita@gmail.com