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lunedì 21 marzo 2016

La free energy de’ noantri (8) e “I droni della morte” (parte 2)


Non può andar bene… non saperlo?”.
Anesthesia
Rispondi “di tuo”, se ci riesci. Ti può “andar bene”? Che ne dici? Che ne pensi? Ti senti affine a quel Cypher di Matrix?
L'ignoranza è un bene...”.
Cypher
Liberati? Questa la chiami libertà? Fare solo quello che lui mi dice di fare. Se dovessi scegliere fra questo e Matrix, bè... sceglierei Matrix...”.
Cypher
La “liberazione, ‘qua così’” è sempre di parte.
C’è sempre interesse, al di sotto (o al di sopra). C’è anche un detto “cadere dalla pentola nella brace”. Qualcosa che ti “ammonisce” a far luce, a non dipendere, a credere in te stesso/a. Quale liberazione può esistere, quando non credi nemmeno di essere in “gabbia”?
- Io non voglio ricordare niente. Niente. Sono stato chiaro? E voglio essere ricco. Non so, una persona importante. Un grande attore.
- Tutto quello che desidera, signor Reagan.
- D'accordo. Riportate il mio corpo alla centrale, reinseritemi dentro Matrix e vi dirò tutto quello che volete…
Cypher
Fra il tempo in cui l'oceano inghiottì l'Atlantide e il sorgere dei figli di Aryas, vi fu un'era aldilà di ogni immaginazione. L'era in cui…”.
Conan il barbaro
Che cosa ne è stato della tua “memoria”?
Quale trauma/trama te la “portata via”?
Sei abituato/a a credere che il “tuo” inconscio “veli il passato, per il tuo bene”, per farti dimenticare un episodio troppo brutto per essere vero. Ma… se “ora” non ricordi il motivo per il quale “vivi in un modo ed in un mondo simile”, allora:
  • come puoi riuscire a scegliere, anche prendendo in causa l’alternativa sostanziale”?
È doloroso il ricordare tutto? Ed il “non ricordare la pietra angolare del ‘tuo destino’, come può essere”?
  

martedì 1 dicembre 2015

Anche se fossi un robot.



 
Perché il “Mondo” è un luogo ingiusto, nella sua pressoché interezza?
Perché la “giustizia” viene ripristinata (la ritrovi) idealmente, solo nell’ambito spirituale e religioso?
Perché “gli ultimi, saranno i primi”?
Perché “devi avere fede e credere” a/in qualcosa che esiste altrove, senza nessuna certezza, tuttavia?
È il “merito” ed il “guadagno”, dunque? Ti devi meritare, devi guadagnare… Che cosa? La tua “redenzione”.
Acquisizione di uno stato di libertà fisica o morale attraverso la liberazione da colpe e motivi d'infelicità.
"La redenzione dei popoli oppressi"...
Link
  • acquisizione di uno stato di libertà fisica o morale (alias: ora non sei libero/a in nessuno dei casi, al di fuori dell’”ora d’aria”, che ti viene lasciata strategicamente)
  • attraverso la liberazione da colpe e motivi d'infelicità (sei in una ragnatela, la cui trama è caratterizzata da “motivi d’infelicità”, intessuta da “ago, filo e… colpe”. Perché?)
  • la redenzione dei popoli oppressi (l’oppressione non è uno stato naturale. Da cosa/chi sei oppresso/a?).
Tutto ciò ha, per forza di cose, una causa originale ed unica. Una fonte. La sorgente. Il “senso”… 
  

mercoledì 8 luglio 2015

La natura artificiale di ogni creazione.


Su quale "storia vera" è basato/(ex)tratto lo status quo?
La svolta nella vita di Eichmann fu probabilmente rappresentata dalla lettura di un libro, "Lo stato ebraico" di Theodor Herzl, il fondatore del movimento sionista…
Link
Ancora un “libro”. La “forza” contenuta in uno scritto è pari all’(in)capacità del lettore, di farsi trascinare.
Ci sono molti di questi “libri”, che sono diventati centrali nel corso della storia deviata umana. Molti “contenuti” si sono impressi così a tale profondità nell’inconscio, che… la loro consistenza può essere paragonata a quella di una entità virale, complessiva(mente) diffusa.
“Righi di comando” simili a (pre)ordinati codici di programma da “respirare”…
Hai fame anche se hai appena mangiato? Ecco perché.
Il primo fattore è che non sempre mangiamo “vero” cibo:
mangiamo ma non ci nutriamo, ci mettiamo a tavola ma non riusciamo a sfamarci…
Link 
 
Mangiamo ma non ci nutriamo...”; forse perché 1) non serve vera(mente) mangiare né nutrirti, 2) gli alimenti forniti sono dei cibi raffinati, “istruzioni” per la manutenzione/alimentazione dello status quo, 3) esiste un business dell’alimentazione umana, il che rende il (con)testo molto simile a qualcosa di sempre più "industriale" ed attento alla bilancia utili-costi di (p)arte, 4) “serve” così.
Ciò che “ti danno” (facendotelo trovare negli scaffali di tutti i market) è qualcosa di utile a quale causa? E a quale scopo? Non è difficile immaginarlo. Basta “solo” avere il coraggio di (ri)uscire a pensarlo. Basta solo “osare” un po’ di più e poi, sopra a tutto, di dare “ossigeno a quella piccola infinitesima intuizione”:
sì, perché... si tratta di (ri)trovare la forza e l’intensità di “craccare il firewall ambientale”.