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lunedì 19 settembre 2016

Fenomenale.


Loop.
Il fatto che in “Europa non meno di cento milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di Medicine Non Convenzionali a livello preventivo e curativo” non ci autorizza a inferire (arguire, desumere, derivare, etc.) che sia giusto
Certamente. Quindi, per relazione transitiva:
il fatto che in “Europa non meno di seicento milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di Medicina Convenzionale a livello preventivo e curativo” non ci autorizza a inferire (arguire, desumere, derivare, etc.) che sia giusto
Ok?
  
Puoi fare riferimento a qualsiasi tipo di “logica e tradizione scientifica”, ma… non hai nessuna certezza che la Medicina Convenzionale sia migliore di quella Non Convenzionale che, anzi, d’assieme “qua, così” sono divenute identiche, nel momento in cui sono state “industrializzate”, ossia, rese “proficue dalla prospettiva del lucro, di parte (che è esattamente la stessa)”. 
Ovvio, SPS (Io) non riuscirò a convincerti, perché la tua esperienza “parla per te” e cioè “fa le veci” dello status quo. Così, ognun3 crede solo in quello che si è abituat3 a “ricavare”.
Ma, la “cosa” è molto, ma molto, più profonda di come la puoi riuscire usualmente a percepire “qua, così”.
 

lunedì 2 novembre 2015

Se la sofferenza animale fosse materiale, la vedresti sempre come ingrediente nel tuo piatto.

Molto “curioso” come nella puntata del 1° novembre 2015 di Linea Verde, in onda da “sempre” su Rai 1 – all’ora del pranzo domenicale – ambientata in quel del monferrato, la direzione seguita dalla "sceneggiatura" all’insegna della solidità della tradizione (pubblicità, marketing, interesse, audience, etc.) sia stata, ancora una volta, "nel segno" della consueta tavola imbandita a suon di “carni rosse varie”.

Perché questa “curiosità” evidenziata da SPS?
Perché (1) la "tua" memoria è sempre “corta”, (2) dimentichi di conseguenza sempre molto in fretta, (3) resettandoti sempre ed in continuazione, (4) nonostante tutto ciò che è stato annunciato anche solo qualche giorno fa
Che cosa è, infatti, successo nella settimana prima della trasmissione andata in onda ieri?
Un aiutino?
La carne lavorata provoca il cancro
Link
E “quella rossa” è… “potenzialmente cancerogena. Il tutto affermato dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità)… Ok?
Te ne eri già dimenticato/a, vero? Oppure credevi che fosse uno scherzo o che avevi sentito male o che l'avevi sognato.
Infine, hai solo preferito dimenticare ciò a cui non puoi proprio credere.


Ora, ciò che è successo in Rai, nella giornata di ieri, era “figlio” di contratti commerciali già sanciti e chiusi.
Sì, perché… le puntate di Linea Verde (così come di Mela Verde) sono delle pubblicità mascherate d’altro.
Ma, cosa più importante, sono “differite” rispetto a ciò che accade nella “tua” realtà; un contratto chiuso è un contratto chiuso. Non importa se qualche giorno prima è “crollato il Mondo”… Non importa la responsabilità che dovrebbe avere il “servizio pubblico e anche quello privato”.
 

giovedì 7 maggio 2015

Status quo (tutto è "pubblicità").



Robin Williams.
Heath Ledger.
Philip Seymour Hoffman...

Tre attori, “a caso”, che si sono suicidati o che, perlomeno, sono morti in circostanze "strane". Tre attori che si sono calati nella (p)arte, almeno per una volta, di “un’ombra”.
Gli attori (e ogni umano è un "attore") che interpretano “parti da cattivo, con risvolti maniacali”… a cosa vanno, poi, (in)contro?
C’è un nesso tra la decisione di togliersi la Vita e la p(arte) recitata così tanto approfondita(mente)?
Di(pende) solo dalla propria “volontà”, un simile gesto?
Quanta “tecnologia/conoscenza” c’è “oltre/dietro”?
Quanta “industria/business/interesse” si annida al di là di quello che strombazzano i Media?
Quanto… l’immedesimarsi in simili (p)arti… non ti lascia mai più, segnando ogni giorno che segue al primo – nel quale hai “girato certe scene”?
Quanto la promessa del compenso, della fama, della gloria, di un… "premio", possono con(vincere), facendo perdere il senso di quello che autentica(mente) ci si presta a compiere e “si fa”?
L’umanità è come una “colonia batterica”, che (ri)produce qualcosa.
(Ri)com(prendere) ciò… è una memoria.
(Ri)cordare ciò… è centrale.
Perché?
Perché, se osservi anche solo superficial(mente), l’attuale f(orma) di reale manifesto… ti accorgerai che:
  • tutto ha un senso “finanziario”
  • tutto è (ri)condotto al “business”
  • tutto è sottinteso ad un modello unico di "auto (in)trattenimento", che si divide, all'apparenza, in un ventaglio di(verso) di scelte, opportunità, occasioni, necessità, etc.
In realtà, alla luce dei fatti, l’interesse è “uno solo”, il quale – a cascata – si (re)distribuisce nel reale 1) caratterizzandolo 2) dominandolo 3) sfruttandolo.
  

venerdì 28 novembre 2014

Tutto quello che “ti porta via, (in)trattenendoti”.



A cosa “dovresti” (devi) dire di no? A quante “cose”? Beh… perlomeno a tutte quelle che ti fanno “male”. Ossia? Definisci: “male”…
Che cosa è per te, “male”? Il male è uno stato dell’essere. Il male è, però, anche un dolore di pancia…
Ma… confondere un dolore fisico per uno “es(s/ist)enziale”, corrisponde al “prender lucciole per lanterne”… anche se, sostanzialmente, costituiscono le diverse facce della medesima medaglia:
il tuo complesso.
Qualcosa che (s)fugge persino a te stesso. Sino a dove, arrivi? Le tue “estremità” che cosa sono in grado di raggiungere?
Non “dove” ma… “cosa”
Dato che “non sai”, perché non (ri)cordi, sino a cosa giungi? E cosa non (ri)comprendi, pur toccandolo/a attraverso il tuo campo d’esistenza?
Ciò che percepisci, relativamente al tutto, è qualcosa che spazia tra il caos e l’ordine più assoluto. Dipende, questo tuo sentire, dal “come stai”, dal “come ti senti”? Oggi “bene”, ieri “male”… domani?
Se la tua “attenzione&sensibilità” dipende, ormai, da una pressione organica interna – ad esempio – sul fegato (per via dei troppi zuccheri introdotti attraverso la “dieta”)… beh, capisci da solo che le tue più alte “vette” (ri)sentono dei “tuoi” più bassi istinti (perchè, ad esempio, ti nutri... così?).
Se non (ri)esci a resistere di fronte ad una scatola di biscotti al cioccolato e te la mangi tutta o con regolarità, unitamente al resto della tua alimentazione… come puoi, di (con)seguenza, essere pronto alla migliore decodifica “ambientale”? Se stai “organicamente male”… come puoi espandere la tua capacità di (ri)cordo?
Sì... perchè si tratta di (ri)cordare e, non, di... progredire, (ad)divenire, etc.


venerdì 22 agosto 2014

Quello che capita ad un pc (e a te).



Infiltrazione (virus) ed auto intrattenimento (società, stress), ossia:
quello che capita ad un pc (e a te)
Perché il potente computer che hai in casa, dopo un certo periodo inizia ad essere rallentato? È normale un simile "destino"? Si può parlare a buon titolo di un… “destino”? Che cosa è il destino? 
Uhm… vediamo; il destino è come la meta di un, più o meno lungo, “viaggio” (per intenderci… la lunghezza della tua Vita).
Questa “meta” è solitamente inquadrata (orizzonte degli eventi) dal punto prospettico dell’attuale Vita (ritenuta, dai "più", come unica).
Per cui, il destino “attualmente” (secondo la tua pre-visione, auto convincimento 3d) dove ti porta? Beh… a/verso qualcosa che si conclude sempre con la tua “morte”, ossia, con la tua “fine”.
E, per raggiungere una simile "meta" devi inesorabilmente "spegnerti progressivamente" o fare "tilt improvvisamente"...
È "lì" che sei inesorabilmente diretto? Suvvia! E, poi, il pessimismo viene da SPS? He. He. He...
Ti dicono che “dopo/oltre” ci sia ancora qualcosa, ma qualcosa di talmente “lontano” da dove sei ora, che in pratica… non te ne fai nulla. Per cui, il tuo destino ti conduce al tuo annientamento.
È con questa “certezza/convinzione” che ti trascini per tutta la Vita.
Rassegnato a “non sapere”, pur avendo programmato il "pilota automatico" su una certa direzione, regolata da una dose massiccia di “impotenza”…
Il tuo computer è sempre più rallentato perché… “te lo aspetti fra le righe”. Perché accade anche a te, per cui è "normale". Qualsiasi “cosa/essere” soggetta/o a queste 3d, “sai” depauperarsi, consumarsi, ammuffirsi, arrugginirsi ed, infine, “scomparire”.
Ma... Come lo "sai"?