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lunedì 4 aprile 2016

Onore al merito.



Si parte, quest’oggi, con un po’ di citazioni.
Poiché esse descrivono e sono descritte, secondo l’atteggiamento di chi “le trova”, piuttosto di chi “le forgia”.
Cioè, esse servono come una sorta di bussola, in un universo (o reale manifesto) già orientato di suo.
E che cosa indicano? Molti aspetti diversi, eppure tutti insieme convergenti sulla configurazione del “qua (così)”.
E, in questi “aspetti diversi”, c’è anche 1) il segnale portante e 2) il segnale potenziale, riferito ad ogni singolarità umana (per limitarsi agli umani, a Filtro di Semplificazione attivo).
L’1) è AntiSistemico by Dominio (dominante). 
Il 2) è molto più “intimo e profondo (originale)… qualcosa che puoi ancora intuire, ripensando alla tua nascita (manifestazione), momento nel quale “eri, sei (‘è’)”.
Il tuo potenziale è un punto di ancoraggio, come una sorta di cordone ombelicale tagliato alla nascita; motivo per il quale, inizi ad agganciare il segnale portante “locale” (quello che ti sembra di ricordare comeunico).
  
Dunque, per mezzo di quale “lente” riesci a “deformare il tuo potenziale”?
Per mezzo di quella “inconscia”, ossia, per mezzo di un comportamento che deriva da un “atteggiamento altrui”, che riassumi in qualità di raggio traente e luce del faro.
Quale “atteggiamento altrui”? Quello dominante “qua, così”.
Cioè? Quello che “non esiste, ma c’è”. Motivo per il quale, non ne puoi nemmeno parlare con nessuno. Perché ti prenderebbero per “pazzo”, e i primi a farlo sarebbero proprio “coloro che ti vogliono più bene”.
La strategia in gioco è, semplicemente, perfetta. Tanto di cappello. Onore al "merito".
   

mercoledì 1 ottobre 2014

Cosa è... diabolico?


"L'articolo 18 non c'è più... ma da due anni"… L'articolo 18 è ormai residuale…
"Non si racconta che la riforma non è stata fatta per 44 anni, qualcuno che le cose le sa ancora c'è"...

Massimo D'Alema
SPS utilizza il Metodo Indiretto, l’Analogia Frattale ed il Doppio Specchio… per la decodifica – dal relativo punto prospettico – di qualsiasi espressione, fatto, notizia, citazione, immagine, etc. che giunge sino alla proprie “rive”.
Tutto si presta per essere (ri)tradotto alla lunghezza d’onda personale; al di là della superficie apparente del segnale vi sono st(r)ati di informazioni, sedimentati gli uni sugli altri per mezzo di (in)collanti energetici di parte, livellati da/in ordini gerarchici di appartenenza; veri e propri possedimenti facenti capo a strutture d’insieme legate da un sottile filo di continuità, anche completamente staccato da ogni "filo (il)logico" (ri)utilizzato usualmente per (ri)comporre ogni trama, alla luce dell’unica trama impressa in questa realtà 3d (ri)tenuta unica, perché apparentemente senza alternativa.
Quindi… tu sei costretto a rimanere sull’attuale via.

Anche se ti auguri un altro tipo di “vi(t)a” è “questa che ti devi sorbire”. È questa a cui devi obbligatoriamente partecipare. Ti sembra “giusto”? 
"Dove" si trova il tuo desiderio per qualcosa di diverso? Sì, perché… sai che da qualche parte esiste, visto che… ne percepisci comunque le “forme eteriche” (il suo profumo, il suo gusto, etc.).
È solo una… "vana speranza", che un grosso sospiro può mettere da parte ogni volta e per sempre?

venerdì 22 agosto 2014

Quello che capita ad un pc (e a te).



Infiltrazione (virus) ed auto intrattenimento (società, stress), ossia:
quello che capita ad un pc (e a te)
Perché il potente computer che hai in casa, dopo un certo periodo inizia ad essere rallentato? È normale un simile "destino"? Si può parlare a buon titolo di un… “destino”? Che cosa è il destino? 
Uhm… vediamo; il destino è come la meta di un, più o meno lungo, “viaggio” (per intenderci… la lunghezza della tua Vita).
Questa “meta” è solitamente inquadrata (orizzonte degli eventi) dal punto prospettico dell’attuale Vita (ritenuta, dai "più", come unica).
Per cui, il destino “attualmente” (secondo la tua pre-visione, auto convincimento 3d) dove ti porta? Beh… a/verso qualcosa che si conclude sempre con la tua “morte”, ossia, con la tua “fine”.
E, per raggiungere una simile "meta" devi inesorabilmente "spegnerti progressivamente" o fare "tilt improvvisamente"...
È "lì" che sei inesorabilmente diretto? Suvvia! E, poi, il pessimismo viene da SPS? He. He. He...
Ti dicono che “dopo/oltre” ci sia ancora qualcosa, ma qualcosa di talmente “lontano” da dove sei ora, che in pratica… non te ne fai nulla. Per cui, il tuo destino ti conduce al tuo annientamento.
È con questa “certezza/convinzione” che ti trascini per tutta la Vita.
Rassegnato a “non sapere”, pur avendo programmato il "pilota automatico" su una certa direzione, regolata da una dose massiccia di “impotenza”…
Il tuo computer è sempre più rallentato perché… “te lo aspetti fra le righe”. Perché accade anche a te, per cui è "normale". Qualsiasi “cosa/essere” soggetta/o a queste 3d, “sai” depauperarsi, consumarsi, ammuffirsi, arrugginirsi ed, infine, “scomparire”.
Ma... Come lo "sai"?

martedì 12 agosto 2014

Cosa c’è “dietro/dentro”?


 
"Italia continua a vendere armi a Israele e poi cerca soluzioni diplomatiche"…
Alessio Di Florio
2 - Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche:
creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici…
Noam Chomsky

Calderoli come mai lo avremmo immaginato:
nell'intervista al quotidiano appare persino intimista, riflessivo, pacato e diplomatico. In una parola, quasi irriconoscibile. Niente più dichiarazioni schock, giudizi omofobi o frasi ad effetto ("Era anche un modo per finire sui giornali o in televisione - confessa - Quando non esisti sui media, devi utilizzare certe espressioni"):
il nuovo Calderoli si dice pentito, sta lavorando sulla sua immagine, ambisce ad una vita tranquilla. Un cambio di rotta dovuto soprattutto alla morte della madre, che ha segnato profondamente la visione del mondo del senatore…
Tra pentimenti per le sparate sui gay ("Me ne rammarico. Ognuno deve essere libero, può amare chi vuole, può donare affetto a chi vuole") e prese di coscienza ("All’epoca Bossi mi voleva lasciare la guida del partito, ma c’era bisogno di Bobo Maroni"), Roberto Calderoli sembra realmente intenzionato ad intraprendere un serio lavoro di ripulitura della propria immagine. Basterà un'intervista per dare nuovo smalto al senatore?...
Link
Era anche un modo per finire sui giornali o in televisione - confessa - Quando non esisti sui media, devi utilizzare certe espressioni
Quale segnale frattale (ri)produci?
Cosa c’è “dietro/dentro”?

giovedì 7 agosto 2014

Il "Doppio Specchio".


 
La Palestina biblica non è un'entità geografica. Essa deve trovarsi nei loro cuori…
Mohandas Karamchand Gandhi
Di cosa stiamo parlando? Di un luogo fisico o di un… concetto mentale? Di uno “Spazio” di quale tipo? E… in quale “dimensione”?
Come possono delle espressioni infondate (emanate da una “voce nella testa di qualcuno”, ispirate o frutto di lucida allucinazione, soprattutto seguendo il filone logico/scientifico alla moda), manipolate da strati di secoli depositati su carta, riuscire a mantenere in tensione globale intere schiere di umani?
Come può accadere? Beh… quando in gioco c’è un “interesse”, allora tutto diventa (ri)percorribile e addirittura “lecito”. 
Il diritto diventa un vessillo da sbandierare sul muso degli altri (dis)simili.
Se gli altri sono “diversi/ineguali da te”, allora… tu che cosa sei e, di conseguenza, gli altri cosa (non)sono, visto che anatomicamente parlando “siete tutti uguali”?  
È, dunque, quello che c’è “dentro” a fare questa differenza
A livello interiore che cosa ti caratterizza? I pensieri? La genetica? Il Dna? Le… idee?
Come puoi tranquillamente capire, non lo sai, perché non conosci e, dunque, non ti conosci. Dentro di te si agitano i “programmi”. Ti basta sapere come funziona, a livello anche superficiale, un computer. Ma… questi programmi chi li “crea”? E, soprattutto, chi li ha “concepiti”? E perché?