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mercoledì 21 giugno 2017

Il “significato” (4).



Ci sono aspetti che diventano secondari, quando altri aspetti diventano (sembrano) principali. 
Solitamente, la “regola” è che la Massa vive la tal vicenda e, di conseguenza, si autoregola (sai, però, che esistono grandi network “commerciali” in grado di influenzarla). 
Ossia, tutt3 “qua, così” ti dà l’impressione che “vada da sé”, nel senso che… democraticamente, l’umanità “sceglie” liberamente, naturalmente, spontaneamente, etc. 
Infatti, le persone credono proprio di essere padrone del proprio destino. C’è questa pseudo convinzione, in “giro”
Le farfalle, ad esempio, ti dicono che – sin dal tempo della rivoluzione industriale, in Inghilterra - abbiano cambiato colore alle proprie ali, da quando gli alberi sui quali si posavano avevano, a loro volta, cambiato colore (in conseguenza dell’inquinamento industriale). 
Ok? 
Questo accadimento viene preso come “evoluzione naturale”, anche se è un adattamento alle condizioni ambientali del tutto “artificiali”. In una sola parola:
sopravvivenza.
In due parole:
sopravvivenza e controllo.

mercoledì 22 marzo 2017

La priorità.



L'Italia è il secondo paese industriale in Europa… nonostante il deficit di competitività… Per mantenere questa posizione è necessario mettere l'economia nelle priorità del paese… e questa necessità… è una questione politica…”.
Vincenzo Boccia 
La “priorità” è già economica, essendo l’economia una forma d’interesse e, l’interesse, la questione prioritaria “qua, così”:
non a caso, infatti, la compresenza immanifesta dominante è interessata a far sì che “tutto si trasformi (senza mai cambiare nella sostanza)”. 
E, quest3, non èuna questione politica”. 
Semmai, la politica è quest3
Una politica che giunge da “chissà dove, quando, come e perché”. 
Senza parlare, poi, del “cosa (chi)” ne regge le redini, il timone, il volante o la cloche.
Eppure, nonostante tutt3, il genere umano “va avanti”, senza mai riuscire ad interrompere una “marcia sul posto”, che non lascia scampo a nulla in termini di alternativa sostanziale.
È giunto il momento di “fermare” questa macchina, perché la perfezione è proprio di questo mondo “qua, così”, non essendo stat3 lasciato nulla al caso (ma)... te ricompres3. Ossia:
la tua origine “è”, perfetta
perlomeno in termini di reale potenziale
seppure
lo hai dimenticato
non visto che
la strategia dominante te lo ha già fatt3 dimenticare (seppure esiste ancora).

venerdì 28 novembre 2014

Tutto quello che “ti porta via, (in)trattenendoti”.



A cosa “dovresti” (devi) dire di no? A quante “cose”? Beh… perlomeno a tutte quelle che ti fanno “male”. Ossia? Definisci: “male”…
Che cosa è per te, “male”? Il male è uno stato dell’essere. Il male è, però, anche un dolore di pancia…
Ma… confondere un dolore fisico per uno “es(s/ist)enziale”, corrisponde al “prender lucciole per lanterne”… anche se, sostanzialmente, costituiscono le diverse facce della medesima medaglia:
il tuo complesso.
Qualcosa che (s)fugge persino a te stesso. Sino a dove, arrivi? Le tue “estremità” che cosa sono in grado di raggiungere?
Non “dove” ma… “cosa”
Dato che “non sai”, perché non (ri)cordi, sino a cosa giungi? E cosa non (ri)comprendi, pur toccandolo/a attraverso il tuo campo d’esistenza?
Ciò che percepisci, relativamente al tutto, è qualcosa che spazia tra il caos e l’ordine più assoluto. Dipende, questo tuo sentire, dal “come stai”, dal “come ti senti”? Oggi “bene”, ieri “male”… domani?
Se la tua “attenzione&sensibilità” dipende, ormai, da una pressione organica interna – ad esempio – sul fegato (per via dei troppi zuccheri introdotti attraverso la “dieta”)… beh, capisci da solo che le tue più alte “vette” (ri)sentono dei “tuoi” più bassi istinti (perchè, ad esempio, ti nutri... così?).
Se non (ri)esci a resistere di fronte ad una scatola di biscotti al cioccolato e te la mangi tutta o con regolarità, unitamente al resto della tua alimentazione… come puoi, di (con)seguenza, essere pronto alla migliore decodifica “ambientale”? Se stai “organicamente male”… come puoi espandere la tua capacità di (ri)cordo?
Sì... perchè si tratta di (ri)cordare e, non, di... progredire, (ad)divenire, etc.


martedì 25 gennaio 2011

La sfera e l'armonia.






In Natura tutto sembra perfettamente accordato, in risonanza con qualche segnale impercettibile per l’uomo “moderno”. Uomo che, a sua volta, fa parte dell’orchestrazione. Uomo che nel proprio caos mentale è in disarmonia con tutto il resto, ma che mantiene, dentro di sé, l’armonia intima della Natura e con la Natura. Come dire: non ne può fare a meno.

L’altra sera stavamo guardando il film Changeling di Clint Eastwood con Angelina Jolie e John Malkovich. Non siamo riusciti ad oltrepassare nemmeno la fine del primo tempo. Veramente terribile la visione che viene proposta. 

Riflettevo su questo: a come in qualsiasi tempo della società umana, ci sia sempre stato un sistema di potere. 

L’uomo non è ancora riuscito, nel corso della storia che si tramanda ufficialmente, a generare un modello comunitario basato su regole non scritte di armonia. Perché? Penso per vari motivi riassumibili in questa unica grande famiglia:
  • perchè esprime ancora un grado evolutivo "insufficiente".
Dove per insufficiente si deve intendere, “ancora in fase di sviluppo e dedicato alla ricerca di altro, di un qualcosa di maggiormente prioritario”.

Cosa può esserci di maggiormente prioritario rispetto al generare una comunità in armonia con se stessa e con il tutto? Penso che ci sia un fattore di base di ricerca di “accordatura” individuale: un conosci te stesso.
Da chi è composta una orchestra? Da maestri nel campo dell’utilizzo degli strumenti e della musica. Ognuno è un maestro nell’uso del proprio strumento. Solo avendo delle simili caratteristiche è possibile generare un “suono” comune accordato ed armonioso: un “capolavoro”

Per questo, ognuno di noi è alla ricerca della propria maestria. Perché l’orchestrazione del tutto lo richiede.
La priorità è questa. Poi verrà il passo successivo: la risonanza.

La risonanza (quando manca nell'ambiente) è:
  • prima in noi
  • poi nell’insieme
Ma la ricerca della risonanza deriva dall’apertura, dall’ascolto dell’insieme. Ricordiamo sempre che il modello energetico disegnato in Natura è sempre sferico: l’armonia delle sfere. È un modello strutturale in equilibrio energetico. Anche il flusso dei pensieri ruota sfericamente in cerchio, ossia tende a quel rapporto di armonia espresso dalla configurazione intima dell’energia ed espresso esteriormente nella "stabilità" delle abitudini

Anche il libero arbitrio è, secondo me, strutturato in orbite sferiche concentriche, direttamente funzionali al nostro livello evolutivo: dimmi come sei e ti dico sino a dove puoi arrivare.

Con cosa, alfine, l’intera Natura è in risonanza? Con la frequenza Schumann espressa dalla Terra:

“Il creatore ha disegnato le creature viventi facendole risuonare a queste frequenze naturali per poter evolvere in modo armonioso”.
 
Da www.disinformazione.it
 
La Terra funge da ricevitore planetario di un segnale che giunge dallo spazio aperto. Il tutto in perfetta armonia. Armonia che non è più tale in quanto nel Sistema Solare un pianeta è stato distrutto molto tempo fa: quello che esisteva tra Marte e Giove come ha dedotto Josè Arguelles

Questa mancanza di armonia tra le sfere si ripercuote sulla Terra e sulla creatura ivi esistente, la più “dotata e sensibile”: l’uomo.

La mancanza di armonia planetaria influenza la nostra evoluzione. La risonanza della Terra con lo “spettro” di questo pianeta in frantumi, si trasferisce anche a tutti noi che siamo dotati del libero arbitrio. La flora e la fauna ne risentono meno in quanto maggiormente agganciati alla struttura sinfonica della Madre Gaia. È sufficiente l’uomo, tuttavia, per effettuare lo stesso travaso di disarmonia all’interno della Natura. E così via in un gioco infinito di rimbalzo energetico.

Si capisce da ciò che l’uomo è la creatura più sensibile esistente sul pianeta e non la creatura negativa che riusciamo a cogliere analizzando il processo evolutivo dell’umanità. Un bimbo sensibile è anche più fragile se non si armonizza con l’ambiente circostante e con gli altri

Possiamo notare nelle Cronache di Narnia che, tra il primo ed il secondo episodio, il ritorno dei Re e delle Regine è caratterizzato dall’amara scoperta che sia gli animali che le piante non parlano più con gli umani: è successo qualcosa nel frattempo. 

La disarmonia della società dell’uomo si è trasferita a quella della Natura.

La Terra ha un “cuore” che batte a 8 Hertz. Questa è la frequenza con la quale accordarsi. Tuttavia, essendo questa vibrazione in aumento, per via della trasformazione dell’intensità del campo magnetico terrestre, gli 8 Hertz sono, secondo me, da rivedersi alla luce del prossimo obiettivo, secondo la scala di Fibonacci: 13 Hertz.

Già oggi questa frequenza è attorno agli 11 Hertz.

“8 hz è il ventisettesimo sottotono DO dell’accordatura a 432 hz, la moltiplicazione degli otto cicli da il significativo 432.
Il Dott. Andrija Puharich (1970) dimostrò che gli 8hz non possono essere bloccati da nessuno schermo elettromagnetico metallico, studi avanzati dimostrano che gli 8hz contrastano le onde di frequenza nocive dei cellulari, delle microonde ecc. applicando quanto sopradescritto alla musica, che non è altro che frequenza in armonia, possiamo riequilibrare noi stessi e l’ambiente che ci circonda…”.
Da
aethernia.altervista.org 
 
Come ci comporteremmo se un giorno, fra 30 anni, scoprissimo che la torre alta 20 metri a 300 metri da casa nostra, utilizzata per ospitare i ripetitori per le telecomunicazioni  tra cellulari, venisse buttata giù in “fretta e furia” perché ritenuta estremamente dannosa per la salute? Come prenderemmo questo fatto, alla luce di tutto quello che è stato taciuto per lungo tempo e, soprattutto, alla luce degli infiniti malanni mascherati che la medicina spiegava, di volta in volta, con cause vacillanti quanto la visione profonda delle “cose”? 

Ricordo, ad esempio, come le autorità si sono recentemente comportate con la vicenda dell’amianto. Oggi è considerato nocivo ed illegale utilizzarlo per la copertura degli edifici, anzi, si è tenuti a smantellarlo qualora fosse ancora presente nelle nostre proprietà. Dopo “soli”, quanto? 50 anni?
 
L’Antisistema si nutre di noi. Ci offre uno scenario da vivere in cambio della nostra energia di permanenza.
L’Antisistema ci obbliga a fare qualcosa. Pena la fine della rana bollita.
Noi possiamo, mediante lo sviluppo dell’armonia in noi stessi, entrare in armonia con l’Antisistema, polarizzandolo con il nostro tono positivo, proprio come abbiamo fatto, sino ad oggi, polarizzandolo con il nostro tono negativo. 

L’Antisistema è di per sé neutro. Siamo noi a popolarlo della nostra vibrazione più rappresentativa.

Il metabolismo è la risposta vibrazionale al vostro momento presente. Il metabolismo è il modo in cui l’Energia si sta muovendo attraverso il vostro corpo. Per cui, tutto è in risposta a come vi sentite – tutto! Tutto è mente sopra la materia. Ogni malattia è mentale prima. Tutto si basa sul pensiero. Tutto si basa sulla vibrazione. Tutto si basa su quello che sentite.  

Visualizzate scenari che vi fanno stare bene e non badate mai alla realtà. La realtà è solo un breve momento nel tempo che voi ripetete”.
Raccolta di citazioni dai seminari di Abraham-Hicks  

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011