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venerdì 10 aprile 2015

Chi difende cosa?




Sorridere fa bene alla salute e cambia il modo di vedere il mondo.
Secondo i risultati pubblicati sulla rivista "Social Cognitive & Affective Neuroscience" il solo atto del sorridere provocherebbe gioia in ogni individuo…
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Oggi si tende sempre più a... ridere, in quanto "luogo comune... televisivo/cinematografico" (inflazione).

Quanto è duraturo lo stato d’animo derivante dal ridere? Quanto lo è, la (pre)disposizione del complesso umano, post sorriso?
Quanto diventa anch’essa una… (di)pendenza?
Quanto è simile al “farsi”?
Certo, non è la stessa cosa e (in)fatti… costa meno.
C’è qualcosa che striscia in te, d(entro) a te. Che rende tutto “un effetto con la data di scadenza”. Tutto svanisce e (ri)torna in un reame fonda(mentale). 

In qualcosa che contiene il tutto, ma non è il contenitore o, meglio...

senza essere il solo contenitore:
"è" il potenziale.
Il riso uccide la paura, e senza la paura non ci può essere la fede. Senza la paura del demonio non c’è più necessità del timore di dio… Il riso resta lo sfogo dell’uomo volgare, ma cosa succederebbe se per colpa di questo libro, uomini saggi andassero affermando che è possibile ridere di tutto… Possiamo ridere di dio? Il mondo precipiterebbe nel caos. Perciò io sigillo quello che non doveva essere detto… Nella tomba che ora divento…”.
Il venerabile Jorge
“Qua, così”… c’è del buono e del cattivo ma, nella sostanza, c’è solo una intenzione regolatrice… che s(fugge) nell’insieme di “buono e cattivo”. Puoi tranquilla(mente) (ri)pensare a ciò, come ad un tessuto unico che si con(fonde) con la propria trama


Mentre guardi alla trama (al disegno, alle innervature, al dettaglio) il contesto si/ti de(struttura)... seguendo il "copione".

È il classico concetto della “Caverna” raccontato da Platone.
Le scienze tutte, studiano (fanno “ricerca”) all’interno della Caverna, la composizione e le regole/leggi alla base della (con)formazione della Caverna, (ri)tenendo le pareti della stessa tutto ciò che esiste. Puoi andare in profondità quanto vuoi, in una tale “direzione”… ma, lo spaccare il capello in quattro, non servirà che a man(tenerti) stabile (d)entro alla rotazione di un Pianeta, che è e rimane l’unica (f)orma di realtà a te svelatasi.
Che cos’è la tecnologia? E… la natura?
Cosa è bianco e cosa è nero?
Cosa è luce e cosa è tenebra?
Possiamo ridere di dio? Il mondo precipiterebbe nel caos”.