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mercoledì 7 ottobre 2015

Il loop è aperto, visto che "non ci sei".




(Infatti, manca sempre “l’anello di congiunzione”, che sei tu. Tu manchi e lasci, dunque, aperto sottilmente il loop ed ogni loop “qua, così”).
Che cosa è un "simbolo"? Che cosa è l'arte? Che cosa rappresenta? Che cosa era, quando è stata colta e ritradotta in qualcosa per "collezionisti"? Che cosa era, prima di quello che è diventata, poi? Lo vedremo domani.
Intanto...
Carter: "profondamente rammaricati" per vittime attacco Kunduz.
Il segretario alla Difesa americano Ashton Carter ha detto che il Pentagono è "profondamente rammaricato" per le vittime dell'attacco aereo Usa sull'ospedale di Medici senza Frontiere a Kunduz, nel Nord-est dell'Afghanistan.
"Il Dipartimento della Difesa è profondamente dispiaciuto per la perdita di vite innocenti causato da questo tragico evento", ha detto Carter, giunto a Roma nel quadro del suo tour europeo di cinque giorni.
Link
È successo ancora una volta e continuerà a succedere “qua, così”. Questa volta non si tratta di un matrimonio, di un funerale o di una festa, bensì… si tratta di un ospedale.
Almeno 19 morti, tre sono bambini. Ci sono anche 30 dispersi. La denuncia:
bombardamento proseguito anche dopo che abbiamo avvisato…
Il governo di Kabul sostiene che dentro a quella struttura sanitaria si nascondevano terroristi. Secondo la versione dei militari Usa, l'attacco è stato sferrato in risposta a un assalto a colpi d'arma da fuoco sferrato da talebani contro forze afgane assistite dagli americani
Link
E, tutto questo, mentre in Tv passano film, fiction, serial, format, spot & sport e “cultura Usa”, data in pasto alla Massa di gran parte del Mondo:
qualcosa che fissa un certo modo di “fare/essere” e che va a “fare la morale” per tutti coloro che conseguono senza idee, divertiti da quello che vedono e che li intrattiene.
Le due sfere Usa sono incompatibili? L’esercito non c’entra nulla con la Tv?
Ma… è solo dopo che “è passato l’esercito”, che le Tv diventano – di fatto – “ad immagine e somiglianza” Usa.
Non è, forse, così che è successo anche in Europa? Dalla fine dell’invasione, 70 anni or sono, le truppe Usa non se ne sono mai andate via, cambiando il modello di riferimento (bussola) del/nel Vecchio continente.
Così come in India, non è cambiato nulla dopo Gandhi, anche in Europa è successa la stessa cosa. Non farti trarre in inganno dalla nascita e dalla presenza della Ue, perché nella realtà non cambia nulla.
   

martedì 6 ottobre 2015

Tu che sei l’unica variabile che può impazzire.



 
Scagli la prima pietra chi è senza peccato…”.
Famose “parole grosse”. Una vera e propria sentenza contro il giudizio di parte, frutto dell’interesse e dell’Ego.
Qualcosa che non era una novità nemmeno ai tempi che furono, visto che la storia (deviata) umana è un racconto fiume, costituito da un flusso continuo di violenza, prepotenza, sopruso, ingiustizia, immoralità, etc.
Da "sempre".
Non c’è che dire: veramente un bel “quadretto”.
Una situazione d’insieme che “non salva nessuno”. Una morale che, costantemente, “manca”. Qualcosa che è, via via, diventato sempre più influente – nel tempo – ha preso il sopravvento su tutto il resto, che ha continuato, all’opposto, ad arrancare sempre di più… e non solo per vie “naturali/casuali”.
Stai attento quando combatti un mostro. Potresti diventarlo a tua volta”.
L’attacco dei giganti
C’è un “essenza muta forma… qua, così”, che se la combatti... ti assorbe sempre di più. Che cos’è?
È… la frattalità espansa, quando viene comandata da una grande concentrazione di massa che, così, lo intende.
Io credo semplicemente che quello che non ti uccide, ti rende... più strano.
Joker
Perché esiste la “metafora”:
più combatti qualcosa e più lo rafforzi?

Perché se alleni la “muscolatura”, questa diventa sempre più forte. A maggior ragione se tu diventi l’allenatore di una forza aliena rispetto a te.
Essere contro la guerra, significa “rinforzare il potenziale dal quale rinvigorisce la guerra”.
Quando “è il pesce a puzzare dalla testa”, allora tutto il corpo progressivamente “puzzerà”. Ciò indica che c’è un inizio per qualsiasi comportamento mascherato a valle. Che c’è una ragione non vista mascherata a monte. Che c’è un senso che regola ogni “cosa, comportamento”.
Ciò che, guarda non caso, sfugge in continuazione nel “qua, così”.
Perché certe situazioni non cambiano sostanzialmente, mai?
    

giovedì 1 ottobre 2015

Il varco.



Ti dicono (e lo puoi provare da te) che le probabilità, che esca “testa o croce” (lanciando, ad esempio, la classica monetina), sono pari all’incirca al 50%. Il che significa una sostanziale “neutralità di fondo” del comportamento/risposta/presenza ambientale.

Facendo un test immediato (non certamente casuale), risulta che...
1 10 2015; inizio test ore 08:06:
  • croce
  • testa
  • testa
  • croce
  • Testa
  • croce
  • croce
  • testa
  • croce
  • testa
Come volevasi dimostrare. Il test ha fornito una sostanziale parità (10 lanci e “5 vs 5, 50%”).
Ok. Alloracome mai il reale manifesto registra, invece, una distribuzione di “valore/valori (pesi e misure)” intorno al rapporto 80/20, tendente a quello più sottile del 90/10, che cela la verità assoluta del 99/1 (la forma piramidal/gerarchica, che è cosparsa ovunque “qua, così”)?
Pensa:
  • il test, qua sopra riportato, è durato circa un minuto e ha dato un esito “certo”
ossia
  • che esiste una “parità di fondo” (ma sei proprio sicuro/a che sia, anche, una parità sostanziale?)...
Che cosa succederebbe se:
  • lanciassi un’altra serie
ed
  • il risultato si discostasse anche di un solo step, dalla parità?
Cioè, se su 10 lanci, uscisse un 6 vs 4? Le probabilità di fondo cambierebbero, d’un colpo, raggiungendo un “equilibrio di parte” pari al 60/40 (una differenza sostanziale).
Al fine che si generi una disparità simile, basta molto ma molto poco:
un solo lancio che “sgarra” (e non è affatto così difficile che riesca) ed "il dado è tratto".
Ad esempio; 1 10 2015; inizio test ore 08:19:
  • testa
  • croce
  • croce
  • croce
  • testa
  • testa
  • croce
  • croce
  • croce
  • croce
Wow, senza trucco e senza inganno  (10 lanci e “7 vs 3, addirittura”).
Può succedere ed è successo.
A tal proposito urge, quest’oggi, porre le basi per una riflessione approfondita su ciò che rappresenta l’apparenza e ciò che, invece, “è… la sostanza” di ogni evento, manifestazione, situazione, vicissitudine, reale, etc.
Ma questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti”.
John Maynard Keynes
  

venerdì 25 settembre 2015

Il bene e il male.



Tu andrai dove la tua mente e la tua chimica ti condurranno…”.
The Congress
Quanto è "tua, qua, così" la mente e la chimica, che ti conducono?
Cari amici di Topolino,
voi siete certamente più tecnologici di me e, non  me ne vogliano, credo anche dei vostri genitori:
siete nati con un software più evoluto del nostro che vi permette di essere più veloci di fronte a tutto e, in particolare, davanti alla tecnologia.
Non avete bisogno di manuali d’istruzione… istintivamente sapete come procedere
Redazionale Topolino nr. 2848
Se passi dalla considerazione di essere/derivare da una causalità secondaria (status quo), alias:
  • non sai nulla di tuo (1)
Ad una consapevolezza di essere/derivare da una causalità primaria (reale potenziale), alias:
  • sai tutto di tuo (2)
Allora, ne consegue sempre che:
  • sei quello che sai
ma
  • in (1) sai quello che ricordi... di quello che ti dicono
  • in (2) sai quello che ricordi.
C’è, insomma ed alfine, causalità e causalità. C’è lo spazio consentito, concesso... e c’è lo spazio essenziale, originale, sovrano… come un aereo occupa una certa dimensione, all’interno di un “piano di volo sotto a costante controllo” e un uccello occupa tutto lo spazio che desidera “navigare”.
Le percepisci finalmente? Che cosa?
Le due diverse tecnologie in gioco, che si sovrappongono e s’intrecciano formando un fenomeno d’insieme, che gli umani hanno sempre ritradotto “qua, così” come “timore reverenziale per una forza superiore, non bene identificata, perché non bene identificabile per mezzo della sensorialità disponibile o… rimasta disponibile”.
C’è un certo tipo di natura (molto più antica, gentile, in equilibrio, solidale, quella che ti mette a disposizione tutta se stessa, quella che è completamente riciclabile, che non inquina e che è di fatto completamente neutra e neutrale rispetto alla sostenibilità ambientale in toto, quella che non favorisce nulla a discapito di altro, etc.).
C’è una diversa personalità naturale (più "giovane", iraconda, gerarchica, competitiva, concorrenziale, piramidale, quella della “catena alimentare”, che si nutre delle proprie componenti, che è “lupo per ogni altro lupo e/o pecora”, quella che cancella intere aree abitate per mezzo di potenze scatenate – in leva e non localmente – da “ali di farfalla”, che è nella sostanza ingiusta, violenta e dai chiari di Luna, etc.).
Queste due “facce” sono (1) ciò che resta dell’antichità (ossia, di ciò che si è sviluppato prima dell’attuale forma di Dominio) e (2) ciò che è il reale manifesto, frutto dello status quo by Dominio in corso d’opera.

lunedì 21 settembre 2015

Il caso non esiste in presenza di DominIO.


Il reale manifesto è uno... "specchio (frattale)".
Nello status quo tutto è ciclico, ossia, “a forma di status quo”. Ciò auto avviene per via frattale espansa… visto che tutto prende “forma” dalla frattalità espansa. Ergo:
  • l’auto avverarsi
è
  • l’avverarsi non ricompreso in sé e creduto “normale”, per cui ogni attività del complesso individuale si adegua alle condizioni d’input imperanti “tra le righe”, vista che è tale la condizione dell’origine che Domina non osservata e, quindi, solamente compresente e non manifesta direttamente.
Qualsiasi “cosa/fatto/cambiamento/etc.” auto avviene da sé in sé, facendo parte di un “anello rinchiuso su/in se stesso, avente la forma energetica “ad immagine e somiglianza della sua dima” ed ordinato secondo l’intenzione dominante, “che non è importante che tu capisca/ricordi, perché si auto realizza ugualmente, anzi, meglio… senza le tue obiezioni ed i tuoi ma/perché”.
Nello status quo tutto è ciclico, ossia, si ripete… perché si ripete in continuazione la forma d’onda del Dominio.
È nato prima il Dominio o la stagionalità Planetaria?
Non importa, visto che tu “ora” non ricordi più nulla, relativamente a ciò che “si è già compiuto”.
A che ti serve ricordare cosa viene prima, se… non ricordi più cosa è successo?
In questo ambito frattale espanso, il venire prima è importante solo quando ricordi cosa è successo. Allora, puoi continuare ad “investigare fra i frattali”, andando maggiormente in profondità nell’accaduto e sondando alcune vie temporali.
Ma “prima” viene la capacità di renderti conto e, dunque, di ricordare… ossia, proprio l’instaurazione dell’inversione della spinta, che ti ha condotto per mano verso la “perdita della memoria”…
È come se… tu vagassi sperduto/a nello Spazio, senza forze e senza la capacità di opporti a quell’inerzia che ti allontana sempre di più da una “base solida”, dalla quale sei stato/a lanciato/a via. L’inerzia è seguita alla spinta iniziale.
Ed, ora, non c’è nemmeno l’attrito a frenarti:
cosa che, invece, provvede a frenare il “tuo” sviluppo di moto, nel reale manifesto e fisico.
  

martedì 15 settembre 2015

Il solaio mentale.



Quanti "spazi vuoti" ha la casa dove abiti? Li conosci tutti. Li ricordi tutti?
Ciò vale anche se abiti in un monolocale... perchè non è una questione di "grandezza, ma di... spazio (la materia è vuota)".
  
Capire è ricordare “qua, così”, nel reame manifesto del paradigma e dello status quo, sorretto da un insieme di “effetti”, molto simili ad un luogo pieno di industrie “con le proprie ciminiere ingrigenti l’ambiente”.

Quando “pieni sono i cieli e la terra della tua gloria o Signore”… l’habitat è "inquinato".

I cieli e la terra o Signore sono pieni di te”:
riconosci il linguaggio frattale (in codice)?
Qualcosa che ha a che fare con un termine come:
ubiquità (onnipresenza indiretta, in leva wireless).
Uno stato che, ad esempio... per mezzo dello sviluppo tecnologico, puoi ritornare a renderti conto che “esiste”:
i mercati finanziari vengono controllati secondo queste caratteristiche dominanti e non manifeste “ad immagine e somiglianza” – proprio – di ciò che “non esiste perché non ne puoi/vuoi prendere atto”.
Avere “a che fare” con qualcosa a cui “non puoi/vuoi proprio credere”, è come abitare in una casa… sapendo che esiste anche il sottotetto (tra piano abitabile e tetto/cielo esiste dello spazio vuoto) ma che, per un certo mix ambientale fattoriale… non prendi mai in considerazione:
  • per paure di “ragni, ragnatele, polvere e topi”
  • per pigrizia di doverti procurare una scala
  • per non saper bene/non ricordare come fare per accedervi.
Il risultato di un simile lassismo è, inizialmente e sino ad un certo punto, qualcosa di simile ad un “sapere che esiste il solaio, ma…” ed, in seguito, il “dimenticare che esiste il solaio”… il quale appare nella mente/memoria solo quando sei davvero costretto/a a porre rimedio a qualche annosa vicenda, che ti spinge fisicamente e doverne riprendere atto:
  • un andivenire della/nella memoria
  • che alla lunga apre la via all’amnesia.
   

lunedì 27 luglio 2015

Un discorso (s)fuggevole.



Fare il prete è un mestiere anacronistico. Sarebbe come fare lo spazzacamino, l’arrotino… lo zampognaro. Io non lo voglio un figlio zampognaro!...”.
Se dio vuole
  • fare il prete è un mestiere anacronistico (come arrivi, da "qua")
  • io non lo voglio un figlio zampognaro (a "qua"?).
Ogni processo intellettivo segue una logica, oppure, “(con)segue ad una logica”:
  • è il piccolo che è nel grande (1)
  • è il grande che è nel piccolo (2).
E non è la stessa cosa ma, sembra, “solo un loop”. (In)fatti:
(1) qualcosa che si ripete in seguito a (di)pendenza, avendo scordato il perché (inerzia)
(2) qualcosa che si ripete in seguito a “pendenza”, avendo ben chiaro il perché (ispirazione).
In un solo concetto: “livellazione gerarchica”.
Può, un loop, auto con(tenere) “tutto (causa ed effetti)”? No (se non ricordi che esiste anche un "terzo stato", che esiste in quanto collegamento impossibile tra le polarità emerse nel reale di riferimento comune).
Senza questa "visione", la causa sarà sempre al di fuori del loop, mentre nel loop vive solo il (ri)flesso della causa. Ergo:
  • il loop non ha in sé l’origine di se stesso, essendo un arte(fatto), una infrastruttura progettata ad hoc per (con)fondere
  • la sua “ragione” sopravvive, non manifesta, al di fuori di ciò che sembra contenuto ed orizzonte (che cela tutto ciò che è al di là).
Allo stesso tempo, la causa originale è nel loop per mezzo della frattalità espansa, che “funziona così”... essendo “neutra e neutrale” (legge e memoria) ma, anche, strumento, alias:
tendente ad (im)piegarsi alle grandi concentrazioni di massa (solitamente… una per volta).
La causa è, dunque, come (de)materializzata e teletrasportata all’interno del loop, che la replica ad “immagine e somiglianza” ma… senza connessioni fisiche apparenti e sufficienti, per cui:
  1. “tu” non (ri)esci a fartene nulla, di questa “(s)coperta originale” (acqua calda e status quo)
  2. sino a quando non muti prospettiva
  3. raggiungendo il tuo centro (terzo stato "lato tuo").
 

martedì 7 luglio 2015

Il "cibo non automatico" (ad esempio).


Fuori dalla (di)pendenza, un passo alla volta.
"Nella Divina Commedia le anime dannate a una ricerca eterna, sono precipitate all’Inferno...".
La formula della bellezza – Benoit B. Mandelbrot
Sviluppo precompetitivo...
Negli enti di ricerca sono presenti degli uffici che si occupano di valorizzazione in chiave economica dei risultati della ricerca scientifica e tecnologica...
Link 
 
SPS “s’agita” per la sostanza fonda(mentale) d(entro) alla quale ti muovi e “non sei”. Accorgerti è l’architrave, affinché altri “programmi possano scongelarsi” ed entrare in funzione.
Accorgertidi cosa?
Che “giri sempre intorno ad un fulcro, al quale sei obbligato/a in toto”. In quest’area convenzionale, esiste tutto ciò che ti dicono chiamarsi “libero arbitrio”. In questo spazio, (d)entro a…, tu sei libero/a di poter “scegliere”, ma sempre rispettando la base specifica stabilita dallo status quo.
Nella sostanza… c’è solo la “sostanza” (fatti, scopo, programma):
accorgiti.
SPS non è uno scherzo.
È una esperienza totale, tonificante, ravvivante, estrema… tanto “tirata” da sembrarti, ora, “una pazzia”. È col tempo, nel tempo, che le “cose” inizieranno a prendere altre fattezze.
     

lunedì 6 luglio 2015

In cosa c(r)edi.


Perdita della "memoria".

O, meglio, “dove sei… sospinto/a”?
Se non siamo più cristiani che cosa siamo? Perché in qualche modo bisognerà pure definirci”.
Corriere della Sera (4 luglio 2015) pagina 29.
Hai proprio bisogno di una “definizione di te stesso/a”? A quanto pare “sì”, perché sei (con)vinto/a che serva per (ri)tagliarti nel reale manifesto (tutto quello che, ti dicono, esiste).
Fa caldo! E durerà ancora per molto, a quanto pare – nel (di)pendere dal tutto quotidiano (e, dunque, anche dalle “previsioni del tempo”). SPS (ri)"prende", oggi, su questa frequenza ad “importunarti”.
È ovvio, sei tu ad avere il “(tele)comando” nelle mani, tutta(via)… chieditelo:
“perché agisco in una determinata maniera?”.
Sei (con)vinto/a di essere proprio e dav(vero) tu, ad e(seguire) un simile gesto? Oppure, il gesto è tuo… come lo può essere quello di una macchina programmata a muoversi in una (pre)determinata maniera?
Il “tuo” gesto è solo l’ultimo ingranaggio/anello di una catena non lineare, non (de)scritta manual(mente) da quello che “vedi”. E lo puoi capire anche solo per la semplice constat(azione) evidente, che il processo decisionale si (di)parte da una zona “di te” non proprio alla luce del Sole:
l’interno della mente.
Input – output…
L’output è il “tuo” gesto (fare, eseguire).
L’input, in(vece), che cosa è?
Ispirazione. Idea. Pensiero (logica, interesse, credo)…
L’input, quando lo prendi in considerazione, ti rende simile ad una intelligenza artificiale.
  

lunedì 22 giugno 2015

Tu sei lo Stato ma lo Stato non è te.


Il "consiglio (tra le righe)" è: lascia perdere.

Quanto capisci del "bilancio di esercizio"?

La Massa è "(de)limitata", (pre)vista).

Non è un paradosso! Gli "organi centrali" non sono la Massa.
Tu sei lo Stato, ma... lo Stato non è te. Se vuoi entrare negli "organi centrali", devi essere eletto/a. Come (con)vincerai gli elettori? E, come attirerai i "grandi elettori"? Cosa prometterai loro? E... cosa gli (ri)chiederai, per te (dopo le votazioni e dopo la scadenza del mandato)?
Il "post scadenza" crea le dinastie, i lignaggi, le linee di cont(inua/anima)zione con lo status quo (sino a quando non inizi a far parte dell'intonaco che si stacca dalla facciata pubblica del palazzo).
"La vita dura è una gran fregatura, ma a volte uno strappo è una necessità... Spara al serpente della prima mela, che ruba la forza a chi lo condannò...".
El Diablo - Litfiba
Austerity = la vita dura (che) è una gran fregatura...
 
Una imposizione, molto spesso, avente origine e(s)terna, rispetto a te.
Principale creditrice per circa il 60% del debito totale è la zona euro, intesa come i singoli governi degli Stati membri e il vecchio fondo di stabilità comune.
Banche straniere e banche greche a parte, gli altri due grandi creditori sono la Banca centrale europea, che possiede gran parte dei titoli di Stato scambiabili, e il Fondo monetario internazionale, al quale la Grecia deve quasi 25 miliardi di euro.
“Penso ad una Grecia che presenta bilanci in regola, garantisce la sicurezza della restituzione di gran parte del debito, impegnandosi allo stesso tempo a nuove riforme”…
Vangelis Agapitos
Link
Il programma di “aiuti” internazionali alla Grecia, in realtà, che cosa è?
Uno strumento pianificato, al fine di ridurre in schiavitù un intero Paese, ex Sovrano.
La “crisi”, che ha sconvolto la Grecia e le altre Nazioni, è stata (in)fatti creata dal modello apparente(mente) “fuori controllo” delle banche Usa, della finanza “creativa” (quella che sopra alla reale consistenza di un mutuo familiare, costruisce una intera serie di “pacchetti in leva”, capaci di creare una tempesta ed, in seguito, di farla “abbattere” sulla realtà sottostante).
La crisi:
un altro strumento nelle mani di coloro che continuano l’opera dello sfruttamento, senza pause, dell’intero ambiente Planetario.

I creditori della Grecia. Link
Gli "aiuti" alla Grecia. Link

venerdì 19 giugno 2015

Perché “ti dovrebbero dire tutto”?


Cosa ha visto, relativa(mente) a quello che non vedeva?
Dirti tutto. Perché? He He… la risposta è nella formulazione stessa della fisica quantistica:
il gatto, nella scatola, è vivo o è morto?” (Il paradosso del gatto di Schrödinger è un esperimento mentale ideato nel 1935 da Erwin Schrödinger... Link).
Sino a quando non apri la scatola e non vedi ("decidi"), il gatto esiste in entrambi gli stati.

Viene, così, introdotto il concetto – alla base del reale manifesto – della probabilità:
ossia, del discostamento dal reale potenziale.
SPS, si (pre)occupa proprio di “indagare sul potenziale del reale” e lo fa attra(verso) l’analisi del “sotto(stante)”, alias della frattalità espansa/circuiterie:
la “causa”.
Qualcosa che, “una volta”, era rispecchiata nel reale manifesto, dall’esistenza e dalla pratica della “divinazione”, (in)carnata dallo “sciamano”, il quale utilizzava pratiche disponibili... mediante qualsiasi ambito, situazione, materiale, etc. al fine di “leggere il/nel futuro”.
Come puoi interpretare i “segni”?
Quali segni? Beh, gli unici che hai a disposizione, ossia, quelli relativi al presente, che giungono diretta(mente) sino a te… dal passato.
Il futuro è una corda tesa, che passando dal presente, lo unisce inevitabil(mente) all’origine del passato. Non tanto, dunque, un passato generico – bensì – un passato cardinale:
la “causa”.
Come puoi “vedere”, esistono allora vari tipi di “cause”.
Ad esempio:
  • la frattalità espansa è “una”
  • l’origine del passato è “una”…
Che cosa sai? Quello che non sai.
Che cosa non sai? Quello che sai.
Chi, o cosa, determina questi “valori/stato (st-r-ati)”?
   

giovedì 18 giugno 2015

Fantasia e ricircolo.


Qual è il tuo punto di vista?
Potrete ingannare tutti per un po’, potrete ingannare qualcuno per sempre, ma non potrete ingannare tutti per sempre”.
Abraham Lincoln
Ciò che è stato pronunciato tanto e tanto tempo fa… è ancora attuale. Ossia:
Lincoln si sbagliava (anche se... "per sempre" non è... "tanto, tanto tempo fa...", anche se gli si avvicina molto nella sostanza, dal punto prospettico della singola durata della Vita media umana).
Lincoln era il Presidente degli Usa e oggi è solo un modello (Ford), per(altro) legato ad un certo tipo di passato, di limousine per americani snob.

Lincoln è stato assassinato:
venne assassinato da un sostenitore dello schiavismo poco dopo la vittoria della guerra...
Link
Io ho due grossi nemici:
l’esercito del Sud di fronte a me e le società finanziarie in retroguardia.
Dei due, quello in retroguardia è il mio peggior nemico
Prevedo l’avvicinarsi di una crisi che mi snerverà e mi farà tremare per la sicurezza della mia patria. Al termine della guerra, le grandi imprese saranno elevate al trono, ne seguirà un’era di corruzione nei posti più influenti, le forze più ricche del paese si sforzeranno di prolungare il proprio regno facendo leva sui pregiudizi della gente, finché la ricchezza sarà concentrata in poche mani e la Repubblica sarà distrutta.
In questo momento, sento ancora più ansietà di prima per la sicurezza del mio paese, nonostante mi trovi nel mezzo di una guerra...”.
Abraham Lincoln
He He... Te lo fanno anche sapere, (ri)portando le "sensazioni" di un Presidente Usa! Questa è la "cultura" (qualcosa che impari a memoria, per sostenere un esame ma, che - in realtà - incarna sempre e solo il... vuoto).
Sei alle prese con le solite “politiche”. Te ne accorgi? Oppure passi inesorabil(mente) alla marcatura altrui, mediante il “laser del complottismo”?
Lincoln si sbagliava, perché – seppure Presidente Usa – non si era accorto della (com)presenza del Dominio. E questo la dice molto lunga sulla reale “posizione”, anche, di una simile carica istituzionale.
Non c’è consapevolezza.
È tanto difficile da “tenere a mente”?
Nell’approccio a qualsiasi “cosa”, parti già menomato in partenza, se:
  • ti limiti alla componente del giudizio
  • perché, il giudizio, è sempre di p(arte)
  • e le (p)arti “qua, così” sono (pre)assegnate (d)all’origine.
Il copione (con)segue all’intenzione di (de)scrivere l’opera, la quale è – nella mente dell’impresario – già chiara, nitida e solo da (per)seguire per tacito (con)senso, visto che:
gli attori recitano, oltre che per passione, sopra a tutto per… “lavorare” (sopravvivere).
E un lavor(attore) è sempre e comunque un (di)pendente.
Nella società dell’informazione, sei (in/ri)vestito dall’informazione.
In un simile “urto”, che cosa capisci? Di cosa ti accorgi? Che cosa (ri)cordi? Quale strascico ti porti (d)ietro?
Non è, forse (He He), uno shock… quello che vivi?
Anche la “morbida” superficie d’acqua, se la impatti cadendo da grande altezza, diventa un muro di cemento e tu una macchia che si (di)scioglie, comunque, in essa.
   

lunedì 25 maggio 2015

Non è vero?


Videogio(g)o. Realtà... aumentata. Chi "guida"?
Non ti piace il jazz?
No, mi piace molto, ma questa è un'altra roba.

The age of Adaline
Come cambia il "giudizio", per chi ha "memoria"?
È possibile essere “eterni”, senza per questo essere dei vampiri?
Come è possibile? In tutti questi anni hai vissuto ma non hai mai avuto una vita.
The age of Adaline
In una Realtà/Mondo, in una società… “come questa”, regolata dalla comune “data di (s)cadenza” inerente alla “speranza di Vita”… cosa potresti maggior(mente) approfondire se tu – e solo tu - fossi eterno/a?
Beh, che cosa... se non “l’infinita tristezza del continuare a sentirti sempre più solo/a e, dunque… maledetto/a”?
In una scenografia di reale simile, gli esseri umani diventano progressiva(mente) “auto limita(n)ti”. Una Vita sola alla volta:
(in)fatti, troppo è il dolore per una "perdita", che diventa continua, dal momento in cui… tutti ti lasciano inesorabil(mente). Ogni tuo affetto, ogni tuo "senso", ogni tuo attimo respirato così intensa(mente)… e vissuto insieme a…
Tutto se ne va, scivolando via “come lacrime nella pioggia”.
Che cosa ti rimane? Il (ri)cordo. Un dolore ancora più grande, quando sei sempre più solo/a! Un’altra (f)orma di “maledizione”.
Meglio, molto meglio… non (ri)cordare più.
Anzi:
meglio morire (ogni volta, a tempo debito), come tutti (prima o poi), in questa Vita. In “una sola Vita, per volta” (senza sapere, senza avere memoria, senza lascito alcuno)…
Non è vero?
Chi vorrebbe essere eterno/a, in una realtà manifesta nella quale “si è i soli a funzionare in un certo modo”?
He He…
 

lunedì 4 maggio 2015

Chi guadagna semp®e, nonostante tutto?


La Luna ti osserva.
Nessuna generazione è libera. E la nostra non è diversa
Perché? Perché l’umanità è malata. Da una parte c’è il mondo, le sue religioni, i suoi politici e i loro interessi.
Dall’altra c’è Dio
Ogni essere umano, in ogni momento storico, ha dovuto compiere la medesima scelta”.
Persecuted
Dall’altra c’è Dio…”:
ne sei proprio sicuro/a?
SPS è propenso a (ri)tenere che:
dall’altra c’è… un “vuoto”, che il Nucleo Primo ha (in)carnato e caratterizzato.
Il vuoto è la mancanza di risposte. Una carenza di (ri)cordi.
Un “vuoto di memoria”…
Qualcosa che rende tutto "complesso".
Ma... è molto semplice, eliminare la complessità:
  • basta “(pre)cederla
ossia
  • è sufficiente (ri)salirla, come per superare il manto delle nuvole, per accedere al sereno, ai raggi solari, alla visione più “alta”.
La complessità è come inquinamento, che avvolge tutto e con(vince) – per “asfissia” – che sia “normale così”.
Al di sotto (dentro) c’è una normalità “artificiale”.
Al di sopra (fuori) c’è una normalità “naturale” (laddove, per naturale, occorre rendersi conto che… si tratta di un grado di artificiale, del quale non si ha più memoria, relativamente alla “causa originale”).
Tutto ciò che è oggetto dell’opera della “Creazione” (di qualsiasi natura sia)… è sempre “artificiale” (proprio perchè... creato).
Da questa prospettiva, ti rendi conto che... la “classificazione per separazione”, ad opera della mente, è un modo di processare la realtà (ri)emersa, piuttosto limitato e limitante.
L’Oltre Orizzonte, “qua, così”… non lo “afferri mai”.
  

mercoledì 29 aprile 2015

Il ronzio continuo della forza dell'urlo (frattalità).



Una volta qualcuno ha detto, che la religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dai saggi e utile dai governanti...”.
Franklyn
Una questione, nella sostanza - non (ri)com(presa) - frattale, di… “interesse ed interessi apparente(mente) (di)versi.
"Non è più la ditta che ho contribuito a costruire…".
Così l'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani parla del suo partito dopo che il governo ha posto la questione di fiducia sull'Italicum, fiducia che lui ha subito fatto sapere non voterà…
Link
È questa, una Realtà/Mondo… che è difficile, ormai, da “capire”.
Qualcosa (s)fugge sempre e lo sai molto bene. Sì. Perché lo percepisci molto chiara(mente). Ma, questo “qualcosa che (s)fugge” gode del tuo “lasciarlo andare, con costante grado di rinuncia, di impossibilità pregressa nel seguirlo, di resa incondizionata”. Prova ne è il fatto che:
  • le notizie si sus(seguono), ammucchiandosi in te (come posta elettronica “ancora da leggere”)
  • e tu che fai? Beh… le segni tutte come “già lette”, senza – in realtà – né leggerle, né capirle, né (ri)comprenderle.
1) il Nucleo Primo (s)fugge (d)al tuo accorgerti, 2) sei tu, dunque, che (s)fuggi e, tutto... attorno a te, te lo fa capire a livello frattale.

Nel fare così, la “tua” mente si adatta ad un simile atteggiamento, che “gli passi” e che – allo stesso tempo – (pro)viene da essa o, meglio, dal suo (pre)indottrinamento "ricevuto insieme al… codice fiscale", per mezzo dell’educazione, che sembra sempre una auto educazione, ossia:
che hai sempre l’impressione di “esserti donato/a in libera autonomia”.
Quanti “occhi e tempo” dovresti avere per approfondire tutte le notizie che ti ®aggiungono, ogni giorno, per mezzo dei sempre più numerosi “moderni” strumenti di condivisione?
Quanto di tutto ciò, (ri)esci ad implementare in te?
Quanto, invece, ricevi in virtù di un rinnovamento della (di)pendenza dagli altri, dagli “esperti di turno”?
La mente capisce che:
io non ce la faccio da solo/a. Ho bisogno di aiuto!
E, progressiva(mente), av(viene) un auto isolamento d(a/e)lla propria "capacità", a cui (con)segue un’apertura verso quello che... "ti dicono gli altri". Chiunque “passi per strada” sembra, allora, avere un peso maggiore rispetto al “tuo… non sapere con esattezza”.
Se, poi, incontri qualcuno/a dotato/a di “camice bianco” o  che ti parla in “giacca e cravatta o tailleur e tacchi o divisa o abito talare”, allora va ancora “meglio”. Vero?
Tu, ormai, hai necessità di riempire il vuoto, che ti si è creato dentro.
Hai la necessità, altresì, di (man)tenerlo pieno di “cose, che ti sono state dette”.
 

mercoledì 15 aprile 2015

L'angolo della memoria.



Memoria di Bergson.
Questo articolo è scritto nella versione di “memo”, essendo troppo il materiale “raccolto” quest’oggi. Questo tipo di “estensione degli articoli” è utile nella misura in cui “li si prende così… come giungono (primo momento)”, fiduciosi che – in un “secondo momento” – la memoria conservata “qua, così” giunga, ad ogni effetto, intera(mente) alla superficie, dando luogo ad un processo di “cottura”, che porta ad “ebollizione” l’intera struttura dell’inform(azione) così (de)codifica(nte/ta).


Gli “esperti” si turino il naso…
Anche se in SPS è quasi utopico che un “esperto, duri per più di qualche secondo” (He He).
SPS te lo (ri)chiede sempre:
che cosa sai?
  • che cosa sai, che de(riva) "diretta(mente) da te"?
  • che cosa sai, che “sai” in quella f(orma) di con(vinzione)… che non è solo un arrendersi alla dominante in corso d’opera?
  • che cosa sai, che "sei" disposto/a a mettere la tua mano sul fuoco?
Nulla. Se ci pensi bene. Se ci (ri)fletti “attorno”… non esiste nulla che abbia una simile “densità di carica”. Ciò che sai è una memoria, frutto di un download (scarico) che, progressiva(mente), attui/adotti vivendo “qua, così”.
Non è tutta “farina del tuo sacco”, che certa(mente) contiene molto più valore aggiunto. Tu sei solita(mente) esposto/a al vento di notizie "auto suggestionanti" come queste...