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mercoledì 25 novembre 2015

Di te. In te.


 
 
Non avevo parenti in Inghilterra e, quindi, ero libero come l'aria... o meglio, libero quanto lo può essere un uomo che dispone di undici scellini e sei pence al giorno”.
Uno studio in rosso – Sir Arthur Conan Doyle
Libero/a come... (l'esistenza di un termine di riferimento "al grado di libertà incarnato", ti dice già di per sè... tutto).
SPS narra spesso (ritorna) sul concetto di frattalità espansa.
È, dunque, meglio delineare – in tal senso – che:
la frattalità espansa è la legge, strumento e memoria di una “compresenza programmata (esistente) nello Spazio Sostanza”, a capo di qualsiasi possibilità di emersione di reale manifesto, a partire dal potenziale (che contiene ogni piano di reale). Lo Spazio Sostanza è ciò che permette l’hardware, il software e il wetware (o qualsiasi “…are” che il genere umano concepirà in qualsiasi tipo di futuro ed in ogni “lingua codificata alla moda”). Essa è... come la ragione per cui esiste l’agente atmosferico. Essa è come, per analogia, la gravità:
qualcosa che regola tutto il resto (con "meccanismo trinitario"). La Fisica studia l’effetto di queste leggi e crede, anche le cause Planetarie ma, in realtà, consegue ricercando parzialmente tutto ciò, per via di una serie di interessi che la sovrintendono. Da “lì” nasce, dunque, una scienza deviata che emette vertenze e conclusioni temporali” parziali, non casuali, sottoposte al controllo a monte del Dominio. La frattalità espansa è uno “stampo/dima”. Qualcosa che auto esiste (per semplificazione) e che, prima di capirne le ragioni, ti devi accorgere che esiste.
l’analogia frattale è la “disciplina” che permette ad ogni umano, a prescindere dalla propria “preparazione”, di potenzialmente essere sempre in grado di comprendere (leggere, decodificare) la frattalità espansa.
Le due “dimensioni” stanno tra loro come “l’osservatore e l’osservato”:
  • l’analogia frattale “vede, decodifica” (come la provvidenziale “interfaccia”)
  • la frattalità espansa, che “s’aziona nell’intero reale manifesto”.
Per cui, l’una è il “registro del contenuto” e l’altra è “la ragione del contenuto”:
  • pur non essendo, nessuna delle due, la sorgente del contenuto
  • essendo, il contenuto (di parte) e quindi la natura by “grande concentrazione di massa (Dominio)”.
Il Dominio “ispira”, la frattalità espansa “scrive”, l’analogia frattale “legge”.
    

lunedì 23 novembre 2015

Riemergere da sé o dal buon seme/memoria.


Pubblicità. I Media (anche locali) a chi rispondono, da sempre?
La Monsanto "promette" di rendere dipendente dal proprio business, la necessità centrale “agricola/contadina” del possesso della semente, per la nuova riproduzione stagionale ciclica annuale.

Che cosa significa a livello frattale espanso?
L’esistenza di un monopolio superiore, che già esiste e sussiste (Dominio e sue sottoparti emerse ad "immagine e somiglianza").
Elimineremo l'Isis. Ci riprenderemo le terre che ancora occupa…”.
Barack Obama
Obama si è accorto che “le terre che ancora occupa” (l’Isis) sono quelle di due Stati (teoricamente) sovrani, come Iraq e Siria?

 
Oppure, crede ancora di essere al tempo degli “Indiani d'America”? Che cosa c'entrano gli Usa?
In un certo senso, quel tempo non è mai passato di moda, perché frutto di una pianificazione e di una strategia ad hoc. Il risultato era previsto e doveva essere… “questo”. Una organizzazione in leva, che ha ripagato nel lungo termine, alimentando il "Pil" (anche quando ancora non esisteva).
Molte leggi violano diritti acquisiti”.
Tito Boeri

Agli Usa che cosa “tocca”? Perché tutta questa “guerra al terrorismo”? Perché proprio loro?
Perché… sono dappertutto?
Domanda e risposta si sovrappongono, infatti:
perché sono dappertutto (se togli il punto di domanda, hai anche la risposta).
È tra le righe, ciò che deduci:
  • una presenza che diventa una compresenza (vista la differenza di “razza” – Usa vs locali)
  • significa anche un dominio (gli Usa sono degli invasori).
 

venerdì 20 novembre 2015

Il “tuo” sapere. Quello che “sai”.



Dopo il 1971 (Paul) Erdős iniziò a far uso di anfetamine per poter lavorare meglio.
Un suo amico preoccupato per la sua salute lo sfidò a non assumere anfetamine per un mese scommettendo 500 dollari. Erdős vinse la scommessa e dopo aver ritirato la sua vincita disse all'amico:
"Ti ho dimostrato che non sono un drogato, ma tu hai fatto perdere un mese di teoremi e dimostrazioni alla matematica. Prima quando mi sedevo davanti a un foglio bianco la mia mente si riempiva di idee e teoremi mentre adesso quando vedo un foglio bianco vedo solo un foglio bianco".
Subito dopo aver vinto la scommessa Erdős riprese le vecchie abitudini...
Link
  
Nel Mondo c’è “conoscenza (sapere)”. Se lasci perdere la “cultura (un fattore confusionario”, che cosa è questa “conoscenza”?
È una memoria. Uno stato vero e proprio; qualcosa che “o hai o non hai (puoi imparare, ma dipendendo dalla fonte, facendo più o meno consapevolmente da filtro)”.
Questo sapere “dove si ritrova”? In quali “mani (menti)” è? Come viene utilizzato? E… come/perché?
Innanzitutto, la conoscenza èuna (diretta)” ma, come al solito “qua, così”, è suddivisibile per gradi, ordini, livelli, etc. Conoscere èricordare.
La forma più autentica di “sapere” è quella che deriva direttamente dalla tua attenzione, “perché hai vissuto (esperienza) sulla tua pelle un certo avvenimento” ed hai, così, imparato a riconoscerlo e a riconoscerne le cause che lo hanno generato.
Ovvio, questo è uno stato particolare delle persone:
uno stato relativo all’essere centrali, relativamente a tutto quello che “succede”. Uno stato nel quale tu sei informato, perché “tutto passa anche da te, dalla tua decisione in termine di ‘voto/intenzione/partecipazione diretta’”.
Ad un certo punto, della “storia umana”, è venuta sempre più preminente la necessità di una struttura di auto gestione del gruppo (piccolo o grande che sia).
Questo strumento “democratico” è, però, risultato fuorviante... in termini di “partecipazione diretta delle persone alla continuazione del vivere d’insieme”. È molto arduo mettere insieme i pezzi dell’accaduto, nella densità richiesta da/in SPS.
Per cui, “da qua” ricavi che:
  • non è utile dilungarsi nel dettaglio
bensì
  • è utile "accorgersi d’insieme" (in modalità frattale espansa o “con te al tuo centro, lato tuo”).
Questo accorgersi è una “formula magica”:
  • ti mette in “sella ad ogni evento”
  • ti permette di “cavalcare l’onda”
  • ti lascia al “centro, mentre tutto galoppa attorno a te”.
Della “conoscenza”, dunque, te ne devi accorgere (avendola dimenticata).
  

giovedì 19 novembre 2015

In bocca al lupo.


  
(Per assurdo) perché, nella “tua” Vita, scegli qualcosa?
Perché è il processo stesso vitale che te lo impone, ossia, ciò che ti mantiene in Vita a livello di “carne ed ossa pensante”. Da questa prospettiva, tu “esisti sino a quando è in Vita il ‘tuo’ corpo fisico”.
In pratica, identificandoti con la materia manifesta, sopravvivi sino al giorno della morte del corpo.
Le scelte a cui sei chiamato/a a corrispondere sono, dunque, di tipo “imposto (dalle circostanze ambientali, dove per “ambiente” devi intendere anche la fisicità organica del corpo umano)”. Ogni scelta, che non sia di questo tipo, è quindi secondaria, rispetto alla necessità centrale di continuare ad alimentare la fisica del corpo.
Ma se tu sei “di più”, rispetto a ciò… le scelte secondarie, allora, che cosa sono in realtà?
Che cosa releghi a ruolo di comprimario?
Cosa è primario e cosa secondario? Nella gerarchia dominante, tutto risente di una classificazione che pone sempre al primo gradino (quello più importante) la sopravvivenza del corpo sulla inconsistenza di tutto il resto, anche se “il resto” riguarda aspetti molto più lungimiranti, se confrontati con la caducità di una esistenza tanto dipendente dalle regole fisiche, imposte dallo stare “qua, così”.
E non è il pensiero, non è la religione o la spiritualità (facoltà a cui doni, comunque, buona parte del tuo tempo); è, piuttosto, tutto ciò che prendi in considerazione solo in termini di “impossibile”, ossia, che accetti solo ed esclusivamente per trascorrere del tempo libero svuotando la mente
Chi/cosa è che decide?
Il corpo? E tu chi/cosa sei?
L’Io?
Se ti consideri molto di più del “corpo”, come mai alimenti solo tutto ciò che arriva (serve) dalla necessità del corpo? Certo:
leggi, studi, ti arricchisci anche di “sapere”, etc.
Ma… sempre inquadrando tutto dalla latitudine “Spada di Damocle” corporea. Proprio come una dipendenza. Qualcosa che puoi meglio capire quando non riesci proprio a resistere davanti ad un alimento che ti piace da impazzire:
a chi/cosa piace quell’alimento, in sostanza?
A te, al tuo Io, al tuo corpo, alla tua mente?
E se tutto ciò fosse solo parte di una programmazione?
  

martedì 17 novembre 2015

Il reset ciclico nello spazio del nulla: lo zero che ti suddivide.



 
“Qua, così” (in questa forma di reale manifesto by “fonte di Dominio sempreverde”, alias, status quo, paradigma o “realtà/normalità abitudinaria”) il comando della gerarchia incarna/governa tutto da una posizione assolutamente inarrivabile, per la “tua ordinaria consapevolezza”, perché è da troppo tempo che risiede “lì, in quella sede operativa”.
Troppo tempo, significa:
un vantaggio fondamentale; tanto da riuscire, “ora”… ad ispirare (governare per delegazione) l’intera Massa così circoscritta; per mezzo della quale, il reale manifestatosi di conseguenza ad una tale “svendita di sé”, viene manutenuto e reso sempre “sostenibile”, anche se (anche se) la Massa, presa individuo per individuo mai e poi mai accetterebbe – a carte svelate – di contribuire ad un simile abominio.
Il risultato dell’insieme, non ha nulla a che fare, con la lucida presa di posizione di ogni individuo che, quindi, ad un certo punto del “processo logico”, viene sedotto/circuito (deviato/filtrato) da “qualcosa” in grado di incarnare un simile potere di persuasione sottile:
  • una forza in grado di agire ad ogni profondità dell’animo umano
  • una forza che “ti conosce molto bene”, a differenza tua
  • una forza che “non dimentica e non ha dimenticato”, a differenza tua.
Ora, SPS non è certo che tu ricordi ciò che SPS stesso ha descritto nel corso di innumerevoli “articoli”. Non è certo, perché è sicuro che “tu non ci sei”, che tu sei continuamente preda delle correnti di reset AntiSistemiche by Dominio.
A tal proposito, “tu che ne pensi, relativamente a te”?
Rispondi di far tuo, per te stesso, nella tua solitudine interiore che solitudine proprio non è, essendo sempre in compagnia del Controllo…
Or bene, leggi qua sotto che cosa ha “partorito la fantasia degli esperti di turno”, per te anche quest’oggi. Qualcosa che non deve assolutamente sfuggirti (fissalo per bene nella tua memoria, al di là del rischio potenziale di subire l’ennesimo ciclo di reset).
  

lunedì 16 novembre 2015

Accorgersi al massimo livello.


Cosa significa “accorgersi”? 
  
Significa… “scardinare qualcosa d’importante”.
Significa che “un intero Mondo decade; quello che diventa precedente.
Quello che, pur trasformandosi in passato, rimane sempre presente se, al tuo accorgerti non consegue nulla di sostanziale... ecco, quello non è l’accorgersi.
Quando non cambia niente, non ti sei accorto/a, bensì, hai solo recitato la ‘tua’ parte, all’interno della quale era previsto che ti accorgessi... dentro ad una predefinita trama di sfumature”.

Dove guardi? Non ti accorgi che...
Se ti accorgi, cambi la prospettiva attraverso la quale inquadri tutto; il tutto emerso o riemerso “qua, così”. Se "ci sei solo tu", in un simile stato, forse non cambierà nulla, ma... "sei perlomeno cambiato/a, tu".
Ci sono, ordini, gradi, livelli, piani, etc. della possibilità di… (SPS intende sempre, tutto quello che approfondisce e segnala, a livello di totalità o... al massimo livello della gerarchia. Per questo non ti sembra “vero”).
Quale è il “massimo livello della gerarchia”? È quello che “non vedi più, a causa della ragione gerarchica (ricordo, memoria)”.
È “lì” che devi “mirare”. Qualsiasi altra coordinata ti porta sempre indietro, ovverosia (non ti "smuovi"), ancora e sempre “qua, così”, nel paradigma di auto contenimento.
Ed ecco un punto centrale:
  • in assenza di memoria (relativa allo svolgimento della causa)
  • tu dimentichi (la causa)
  • ed hai l’impressione di far tutto da solo/a (Dio… “permettendo”; una comoda via di fuga apparente, che tieni buona all’occorrenza, mentre “non vale” per tutta la rimanenza delle volte).
 

lunedì 9 novembre 2015

Flusso, forma (Dominio), manifestazione.



 
In cosa sei immerso/a? Il reale manifesto è il risultato di una “lavorazione” (per questo “il caso non esiste”) che parte da un flusso di possibile (chiamalo, se meglio credi “energia”), che altri non è che “una condizione di reale precedente ad un certo punto/momento”, interessato da una forma “statica” in attesa, che lo devia rispetto, quindi, ad un certo “prima”:
  • la forma è il Dominio
  • il Dominio è un ordine di umani che ha conseguito una grande concentrazione di massa, tale da risultare “un massimo giurisdizionale locale
  • così che la legge, strumento e memoria della frattalità espansa (il “Genio della lampada”) è obbligata a rimodellare quanto esiste, rimodulandolo in “quanto esisteva” ed, al contempo, autorizzando la trasposizione di informazione relativamente al Dominio (mittente) verso quanto viene ad esistere (destinatario). Questa proiezione “a propria immagine e somiglianza” modifica (1) quanto esiste in quanto esisteva con (2) il relativo shift (spostamento) di quanto era intenzionale... in quanto esiste.
Prima e dopo “l’impatto del flusso con la forma (angolo) di deviazione” = passato e presente.
   

giovedì 29 ottobre 2015

La "recettività".


 
Funziona tutto alla stessa maniera “indivi-duale”:
  • domanda ed offerta
  • input ed output
  • trasmissione e ricezione.
“Qua… funziona… così (sempre con il terzo incomodo)”:
con Dio che chiede di pregarlo, altrimenti "non esiste più, per te;  nel tempo, infatti, lo dimenticheresti".
Ma, se analizzi frattalmente la situazione di ogni situazione, puoi ritrovare uno schema ricorrente. Quale?
Come un… segnale portante, che obbliga (devia) ogni situazione a comportarsi in una certa predeterminata maniera. Quale?
Se ci pensi, sfugge via.
Se lo cerchi, sfugge via.
Se lo ricerchi, non lo ritrovi mai
Per cui, alla fine, sei portato/a a pensare che… non esista una spiegazione, perché non esiste “la spiegazione”, ossia, che è tutto normale/naturale, così, da che hai memoria.
La “tua” esperienza ti ispira a credere che… sia tutto e che sia anche “tua”.
Ma non è affatto, così. Succede qualcosa “tra le righe (nell'aria)”. Nel Mondo del “sottile”, tu decadi ogni volta ed ogni volta pensi che sia la Vita ad essere “dura”. Pensi che sia corretto, anche se... "uffa!". Pensi che devi sempre fare “fatica”, che devi lottare per tutto e devi lottare contro tutto e tutti.
Ma… quale è (1) lo “schema ricorrente”? E… quale è (2) la “predeterminata maniera” che ti ha?
Ad (1), SPS risponde: la dualità.
A (2), SPS risponde: il “tuo” servizio.
La dualità elimina la “tua” attenzione dall’alternativa sostanziale che, in sintesi, esiste sempre ma risulta come “sfocata via” rispetto al tuo accorgerti, proprio mentre “servi” allo status quo… “servendo il Dominio”.
Dunque, il “terzo stato” è ciò che raccoglie tutto quello che “non serve alla dualità” per auto mantenerti “qua, così”.
   

giovedì 22 ottobre 2015

Che cosa “ti dicono”?



Dove memorizzi i tuoi “ricordi”? Dove li “metti, depositi, registri, inserisci”? Su/in quale “supporto”? Utilizzando/ricorrendo a quale “servizio/dispositivo”? Mettendoli nelle “mani” di chi/cosa? Fidandoti di chi/cosa?
Per comprendere ciò, ritrova lo stesso “meccanismo (destino)” ad un livello che puoi meglio ricomprendere.
In questo caso, sleghi il “ricordare cosa accade ai tuoi ricordi (cosa che… "non sai" perché ignori e, dunque, non capisci)” e sedimenti il processo attorno a qualcosa di “fisico”, che riguarda un altro genere di tuoi ricordi, ossia:
  • i tuoi dati (documenti, foto, musica, video, film, etc.)
  • che memorizzi in qualche maniera, mediante l’utilizzo sempre più "pesante" di ogni strumento che la tecnologia, soprattutto, ti mette sempre più a disposizione.
Ebbene, fare attenzione a quello che destini in riferimento ai tuoi dati “mediatici”, significa porre l’attenzione, a livello frattale espanso, anche al trattamento che ricevono i tuoi “ricordi (tutto ciò che hai, ora… “qua, così”, dimenticato)”.
 

venerdì 16 ottobre 2015

Tu sei anche il manuale.



I bimbi africani non piangono, qual è il segreto?...
Una mamma africana, che vive da anni in Inghilterra, racconta la sua esperienza dei primi 6 mesi di vita di sua figlia, alla riscoperta della saggezza dell’intuito nelle sue radici.
Una lettura che fa riflettere e che ci lascia con una regola:
il bimbo è il manuale di cui disponiamo per essere genitori
Leggi il tuo bambino, non i libri.
L'allattamento al seno non è lineare - va su e giù o è circolare. E ricorda:
sei tu l'esperta dei bisogni di tua figlia(nonna africana).
Link
  • la riscoperta della saggezza dell’intuito nelle sue radici
  • il bimbo è il manuale di cui disponiamo per essere genitori
  • leggi il tuo bambino, non i libri.
Gli africani sanno tradizionalmente “cosa fare” (comportandosi di conseguenza? Non proprio o, perlomeno, non tutti). Non lo fanno, d’insieme, perché lo hanno complessivamente dimenticato, immersi come sono… nello status quo asfissiante, che li caratterizza “come gas di scarico dei motori occidentali”.  
C’è un comportamento, che puoi “mettere in moto/incarnare”; qualcosa di molto simile al modulare la frequenza della tua radio, ricercando la stazione preferita o ricercando “musica per le tue orecchie”.
La tecnologia ti ha, anche, messo a disposizione la funzione di (guarda non caso) “memoria”, per non dimenticare mai “dove si trova la frequenza della tua stazione preferita”.
Ma, in questo comodo automatismo, che cosa hai tuttavia dimenticato?
Il comportamento di coloro che sanno “cosa vogliono, perché sanno dove ritrovarlo sempre”. Ossia?
L’automatismo ha memorizzato la tua prima azione (quella che ha trovato la stazione preferita e l’ha resa fissa all’interno del tuo dispositivo). Ma… nel tempo, che cosa succede? Che tendi a dimenticare proprio il dato principale, relativo all’indirizzo frequenziale della stazione radio del tuo cuore.
Dimentichi perché c’è qualcosa che lo fa per te
La comodità la paghi in termini di:
oblio.
   

venerdì 25 settembre 2015

Il bene e il male.



Tu andrai dove la tua mente e la tua chimica ti condurranno…”.
The Congress
Quanto è "tua, qua, così" la mente e la chimica, che ti conducono?
Cari amici di Topolino,
voi siete certamente più tecnologici di me e, non  me ne vogliano, credo anche dei vostri genitori:
siete nati con un software più evoluto del nostro che vi permette di essere più veloci di fronte a tutto e, in particolare, davanti alla tecnologia.
Non avete bisogno di manuali d’istruzione… istintivamente sapete come procedere
Redazionale Topolino nr. 2848
Se passi dalla considerazione di essere/derivare da una causalità secondaria (status quo), alias:
  • non sai nulla di tuo (1)
Ad una consapevolezza di essere/derivare da una causalità primaria (reale potenziale), alias:
  • sai tutto di tuo (2)
Allora, ne consegue sempre che:
  • sei quello che sai
ma
  • in (1) sai quello che ricordi... di quello che ti dicono
  • in (2) sai quello che ricordi.
C’è, insomma ed alfine, causalità e causalità. C’è lo spazio consentito, concesso... e c’è lo spazio essenziale, originale, sovrano… come un aereo occupa una certa dimensione, all’interno di un “piano di volo sotto a costante controllo” e un uccello occupa tutto lo spazio che desidera “navigare”.
Le percepisci finalmente? Che cosa?
Le due diverse tecnologie in gioco, che si sovrappongono e s’intrecciano formando un fenomeno d’insieme, che gli umani hanno sempre ritradotto “qua, così” come “timore reverenziale per una forza superiore, non bene identificata, perché non bene identificabile per mezzo della sensorialità disponibile o… rimasta disponibile”.
C’è un certo tipo di natura (molto più antica, gentile, in equilibrio, solidale, quella che ti mette a disposizione tutta se stessa, quella che è completamente riciclabile, che non inquina e che è di fatto completamente neutra e neutrale rispetto alla sostenibilità ambientale in toto, quella che non favorisce nulla a discapito di altro, etc.).
C’è una diversa personalità naturale (più "giovane", iraconda, gerarchica, competitiva, concorrenziale, piramidale, quella della “catena alimentare”, che si nutre delle proprie componenti, che è “lupo per ogni altro lupo e/o pecora”, quella che cancella intere aree abitate per mezzo di potenze scatenate – in leva e non localmente – da “ali di farfalla”, che è nella sostanza ingiusta, violenta e dai chiari di Luna, etc.).
Queste due “facce” sono (1) ciò che resta dell’antichità (ossia, di ciò che si è sviluppato prima dell’attuale forma di Dominio) e (2) ciò che è il reale manifesto, frutto dello status quo by Dominio in corso d’opera.

mercoledì 23 settembre 2015

C’era una volta… e c’è ancora.


  
Ogni volta che t’imbatti in “qualcosa, che il corpo umano non riesce a produrre da sé, in libera e semplice autonomia”… non fermarti subito nel processo di auto osservazione delperché?”.

Chiediti sempre:
  • “ma i cosiddetti ‘primitivi’ come facevano, allora?”
  • “ma, il genere umano, nel corso della sua storia, come ha fatto, allora, prima d'ora?”…
Ti danno ad intendere che gli umani abbiano vissuto per millenni, come degli “ignoranti”, seppure… dal passato sorgano, allo stesso tempo, almeno due grandi “direzioni del possibile”:
  1. la “pista” (appunto) dell’ignoranza
  2. la “pista” della “grande tradizione”.
Ciò solitamente viene “assorbito, portando a lenta ebollizione” la convinzione generale che, fossero i pochi ad avere la “saggezza” e che tutti gli altri conseguissero come dei perfetti “ignoranti”, rientrando – dunque- ancora nella prima “pista”.
Ma... se rifletti a fondo, ti puoi accorgere che – anche in quella presunta “ignoranza” – gli umani hanno, da sempre, usufruito di processi naturali… derivanti dall’applicazione “di qualità di serie e non optional”, come per dotazione naturale del complesso corpo/mente umano.
Ad esempio, anche senza sapere nulla – a livello scientifico – una donna conduce positivamente il proprio parto, in maniera del tutto naturale/istintiva. Che cosa significa?
Che l’automazione del processo è insita nel bagaglio “di serie” individuale (che non manca nulla, in origine).
Il che ti porta, più o meno direttamente, ad accorgerti di uno stato di fondo – che chiami “naturale” – dal quale si diparte la tua Vita. L’esperienza, in un simile contesto, è qualcosa che “impari lungo il percorso esistenziale” e questa “esperienza” viene raccolta nel processo causale della “memoria”:
  • l’esperienza viene registrata nella memoria
  • atto dopo atto
ed, in seguito
  • l’esperienza dipende dalla memoria
  • dimenticando il singolo atto, ma non il senso generale degli atti, conservati a livello mnemonico.
Ecco che, dunque, la memoria diventa un contenitore complessivo, come la banca per il denaro individuale e collettivo.
   

giovedì 20 agosto 2015

L’econo(sua) nello spezzettino.



Econo...che?
Grecia: Fondo salva Stati sgancia 13 mld, Atene rimborsa Bce.
La Grecia ha rimborsato alla Bce 3,4 miliardi di euro.
Oggi scadevano dei titoli di Stato ellenici comprati a suo tempo dalla Bce nell'ambito del Securities Market Programme. Lo riportano fonti vicine alle vicenda…
Questa mattina il Meccanismo europeo di Stabilità (alias, Fondo salva Stati) ha approvato il pagamento di 23 miliardi a favore della Grecia, inclusi i 13 miliardi che servono, in gran parte, a rimborsare il Fondo monetario internazionale e i bond ellenici in scadenza classati nel portafoglio della Bce.
I 10 rimanenti miliardi saranno girati a favore di Atene in due fasi:
entro novembre, una volta approvate alcune ulteriori riforme, arriveranno altri 3 miliardi.
Gli altri... miliardi saranno invece versati su un conto corrente (escrow), cioè segregato, da utilizzare per la ricapitalizzazione o l'eventuale liquidazione di banche greche.
"Da oggi la Grecia può onorare i suoi obblighi finanziari più urgenti verso il Fondo Monetario Internazionale, la Banca centrale europea e fare fronte agli altri impegni di bilancio", ha detto Klaus Regling, Direttore del Meccanismo europeo di stabilità.
Link
  • 13 miliardi che servono, in gran parte, a rimborsare il Fondo monetario internazionale e i bond ellenici in scadenza classati nel portafoglio della Bce
  • gli altri… miliardi saranno invece versati su un conto corrente (escrow), cioè segregato, da utilizzare per la ricapitalizzazione o l'eventuale liquidazione di banche greche
  • da oggi la Grecia può onorare i suoi obblighi finanziari più urgenti verso il Fondo Monetario Internazionale, la Banca centrale europea e fare fronte agli altri impegni di bilancio:
se questa è la priorità… la Massa viene sempre dopo.
Se ci fossero di mezzo “organizzazioni criminali/mafiose”, i termini più in voga sarebbero (*):
  • usura
  • lavaggio di denaro sporco
  • coercizione forzata (protezione, pizzo, etc.).
“Ben (in) tesi”: se ci fossero di mezzo “organizzazioni criminali/mafiose”.
Ma, in questo caso, ci sono di mezzo “solo organizzazioni troppo grandi per fallire”
Per cui, i termini sopra (ri)portati (*), slittano di "ottava", assumendo nuove vesti... rimanendo sostanzial(mente) immutati per (porta)ta e valenza/significato... per la Massa (status quo).
A che servono gli “aiuti”?
I creditori internazionali (ri)prendono il proprio denaro, lasciando “in canna” il peso degli interessi, che non si limita solo al mero calcolo matematico, bensì, che si allarga a macchia d’olio, in termini di leva e diffusione virale (tra l'altro, anche la cosiddetta "privatizzazione nella globalizzazione")…
Come “ragioni”? Su cosa basi le “tue” decisioni? Per chi/cosa fai il “tifo”? Che cosa temi? Che cosa ti auguri che succeda? E… perché?
In quale misura sei disposto/a a mettere da p(arte) la tua “etica”, pur di poter soprav(vivere)?
   

lunedì 10 agosto 2015

Se la causa rimane nascosta…



Sono drogati anche se dicono di no, quelli in fila da due giorni per il nuovo iWatch…”.
Maria Salvador / J-Ax ft Cile
Che cosa ti sembra “normale”? Quello che “fai”. Quello che “sai”.
Ma, se pensi a “quello che sei”… come minimo ti vengono un po’ di dubbi, perché “non lo sai”. C’è un vuoto attorno a te, che delinea "quello che pensi di sapere, perché ti hanno detto che".
Se ti dicono che la “materia, al suo interno è vuota”... un motivo c’è, e non è certa(mente) casuale:
il vuoto è una condizione basilare “qua, così”. Perché se tu non lo fossi, saresti altro rispetto ad “ora”.
Alla nascita di Kriste… un chirurgo senza scrupoli che aveva creato un vero e proprio mercato nero delle adozioni fece credere a Thelma che la neonata era deceduta subito dopo il parto per problemi di cuore...
Nulla di vero:
il medico presentò infatti a Thelma un certificato di morte creato ad hoc e vendette la piccola a una coppia per meno di mille dollari.
Un dramma avvenuto a MacCaysville, in Georgia, (Stati Uniti) e durato oltre 10 anni:
stando infatti a quanto rivelato da un'inchiesta condotta dai ricercatori del programma Abc News Nightline, sembra che dal 1950 al 1964 Hicks abbia venduto clandestinamente almeno 200 bambini, per cifre che si aggiravano tra gli 800 e i 1000 dollari. Hicks, che smise di esercitare nel 1964, morì prima del 1990, anno in cui venne scoperto il suo traffico illegale…
Link
È… nor(male) che succedano “cose” di questo tipo e, molto ma molto, altro?
Non lo è, e (ri)esci ancora a capirlo. (S)eppure, "non ci puoi fare nulla".
Questo “attrito, tra le (p)arti” genera gravità e magnetismo, corrente e inerzia, appartenenza e oblio
Le leggi fisiche che studi, a partire da tutt’altre “supposizioni”.
   

venerdì 26 giugno 2015

Corrente.



Se hai creato una macchina cosciente, non si tratta della storia dell’uomo. Si tratta della storia degli Dei…”.
Ex Machina
Gli Dei, Dio, il Creatore, etc. è/sonoil Dominio.

Si tratta, dunque, della (retro) ingegnerizzazione (*) di ciò che “è/era”, ad opera di coloro che “hanno maturato il loro tempo” e che “c’erano quando era tempo di esserci”…
(*) L'ingegneria inversa (spesso si usa il termine retro ingegneria) consiste nell'analisi dettagliata del funzionamento,progettazione e sviluppo di un oggetto (dispositivo, componente elettrico, meccanismo, software, ecc.) al fine di produrre un nuovo dispositivo o programma che abbia un funzionamento analogo, magari migliorando o aumentando l'efficienza dello stesso, senza in realtà copiare niente dall'originale; inoltre, si può tentare di realizzare un secondo oggetto in grado di interfacciarsi con il primo...
Link
Il Dominio è fatto da/di umani, come te (ma, prima di essere diventato “così”; come ricordi di essere da sempre, ossia, da quando sei nato/a).
Statico per i ricordi. Dinamico per i pensieri…”.
Ex Machina
È la memoria che hai “perduto”. Ossia, che ti è stata in (p)arte “as(portata)”. Una lavorazione fine, sottile, che ha necessitato di due vie:
  1. la (re)ingegnerizzazione iniziale (del già esistente)
  2. la (retro)ingegneria continua (sempre presente nel tempo).
La seconda via è quella sempre attuale, che ti “misura” e che “ri(p)rende, ogni volta, (ri)soluzioni in funzione della tua risposta, momento per momento”…
Ciò, mette in luce che “sei in cambiamento, seppure nella stasi provocata e (man)tenuta ad arte” (status quo).
Il "cambiamento" è com(pensato) preventiva(mente) o, ap(punto):
retro ingegnerizzato ad hoc.
In pratica... "non ti muovi nella sostanza, ma ti muovi da fermo/a, sul posto, 'qua, così'".
Come puoi raccapezzarti, in una simile realtà manifesta?
Come? Se… “non (ri)cordi più”.
  

martedì 23 giugno 2015

Se ti offrono un lavoro, difendi la "tua" azienda.



Vogliono chiamare la figlia "Nutella", ma lo Stato dice no...
In Francia i genitori sono liberi di scegliere quale nome dare ai propri figli, ma al momento della registrazione dell'atto di nascita la scelta è suscettibile di variazione, se si avverte il rischio di ledere l'interesse del bambino. In quel caso il funzionario comunale può informare il procuratore...
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La scelta è suscettibile di variazione, se si avverte il rischio di ledere l'interesse del bambino
A giudicare è sempre qualcun altro, rispetto a coloro che ancora non possono decidere per sé. In questo “lasso di tempo o di… vuoto”, si introduce – quindi – un potere e(s)terno, che s’incarica di prendere decisioni sul futuro di esseri umani in “stand by” (in..."crescita", dunque, controllata).
Ma, nell’inevitabile “conflitto d’interesse” che si scatena, perché “esiste” (i bimbi di oggi sono già dei consumatori e lo diventeranno sempre di più. Le industrie sono tante e tutte in famelica attesa di produrre utili)… quale è l’interesse del bambino? E… come è meglio esprimibile?
I bambini sono letteral(mente) alla mercé del “Mondo”.
Essi non hanno un "interesse" (inquadrabile nel "solco dell'aratro"), ma incarnano una (di)pendenza (da tutto e da tutti).
Sono “esseri bianchi (svuotati)” in attesa di “essere riempiti”.
La loro memoria è rimasta da un’altra (p)arte e ciò testimonia che la nozione scientifico/deviata della “trasmissione o eredità genetica” è quantomeno parziale
(In)fatti, perché l’umano dovrebbe ricevere, a livello di Dna & Co., una gran mole di informazioni relative alla propria linea di discendenza, ma nulla relativa(mente) alla propria “memoria”?
Beh, è sin troppo facile rispondere, usual(mente), che:
  • il bimbo non nasce sempre per la prima volta
  • il bimbo nasce per la prima volta
  • il bimbo nasce una sola volta, etc.
Il mix tra religione e scienza (Anti)Sistemica, crea questa (con)vinzione nei più. La (re)incarnazione è una favola orientale e persino da quelle p(arti), tutta(via), non cambia nulla… dal punto prospettico del “solco dell’aratro by Dominio”.
In realtà, gli umani sono dei (ri)tornanti. E lo sono perché sono divenuti (di)pendenti dal loop, nel loop.
La caratteristica dell’eterno ritorno ("Giudizio") è “voluta/indotta”.
E, da una prospettiva a Filtro di Semplificazione attivo:
il "ritornare" può indicare una genetica (natura) che è, nella sostanza, artificiale (creazione, controllo).

 

mercoledì 17 giugno 2015

Il reale manifesto è (in) un’area di memoria (l’inverso della democrazia).


Una (f)orma di reale, "come una memoria che schiaccia".
C’è così tanto da “(de)scrivere”, per (com)provare 1) l’esistenza del Dominio, 2) l’esistenza della frattalità espansa, 3) l’esistenza delle “circuiterie” (la tecnologia sottostante al reale manifesto), 4) l’esistenza della “causa prima”, 5) l’esistenza dell’Oltre Orizzonte, 6) l’esistenza della tua “vera natura”, 7) l’esistenza, dunque, della “deviazione rispetto a…”, 8) etc., etc., etc. … 
Anche se basta solo la "frattalità" (un "senso" che evidentemente si è rinsecchito, in te... visto che "guardi alla gravità", senza vedere la sottostante, sostanziale, frattalità espansa).
Dunque, per evidenziare “che cosa”? He He:
quella sorta di “inganno apparente”, che gioca alla “fisica materiale della manifestazione”.
Qualcosa della quale “non puoi dubitare… perché, reale”.
Se entri nel dettaglio o a “piè pari”, diretta(mente), sulla questione… emerge all’istante che:
  • il "reale" può essere manifesto e/o potenziale.
Il "reale potenziale" è ancora nella sua sede “virtuale”, ossia, possibile se
Il "reale manifesto" è, in(vece), nella sua sede “fisica”, ossia, (ri)emersa
Quale differenza c’è – a livello sostanziale – tra il singolo tipo di reale “fisico” e le infinite gradazioni di reale “possibile, ma… virtuale”?
C’è una “scelta” alla base di questa (ri)proiezione nello scenario unico della "manifestazione per il reale".
Ma, la scelta, “qua, così” è ormai diventata “elitaria”, ossia a “collo di bottiglia”... perché (di)pende dalla “minoranza organizzata (che detiene il potere e che impedisce, di fatto, la propria perdita di potere… bloccando il potere altrui).
Da dove si compie questa “scelta”? Beh… “qua, così”… da “qua, non così” (terzo stato proprio; condizione "annacquata", ma sempre compresente all’interno del paradigma, che difende se stesso da tutto il resto).
Anche in assenza di un “qua, così”, la scelta si compie in base a criteri che tengono sempre e comunque conto della formazione di una grande concentrazione di massa, in maniera tale che la legge/strumento/memoria della frattalità espansa, possa “sentire e replicare, nello scenario neutro emerso”, l’immagine del “nucleo di potere, in proiezione sullo spazio (pre)disposto per la trasmissione della versione di/del reale inerente/(con)seguente”…
Ergo, la condizione reale/programmata/nativa… che com(porta) sempre la formazione di un reale manifesto, è quella "sensibilità delle circuiterie"... verso la necessaria formazione della grande concentrazione di massa. Ma, (ri)corda che:
la grande concentrazione di massa è, anche, la (com)presenza centrale, Sovrana, in equilibrio dal proprio terzo stato –  “lato proprio” – del singolo individuo, capace di permeare tutto attraverso se stesso, la propria unità di base, “uno/a solo/a con se stesso/a”…
    

lunedì 15 giugno 2015

La natura delle cose.


Evoluzione, alias... progettazione (creazione Business & Control).
Che cosa non sai? Quello che non ignori, quello che non credi di sapere, quello che non ti hanno detto, quello che non hai letto, quello che non (ri)cordi, etc.
Quindi… che cosa non sai? He He...
Tutto. Niente. Un… “mix” tra gli estremi della scala, nella quale “sei” (perchè ti "misura").
Qualcosa che “va bene ‘qua, così’”, visto che nulla ac(cade) per caso.
Ciò che non “serve”. Ciò che (man)tiene la sempre attuale f(orma) del reale manifesto, dello status quo.
Che altro “serve” che tu non sappia?
Nota bene come le "domande, poste in questi termini" (alla SPS), siano dubbie ma, anche, aperte a qualsiasi interpretazione/risposta di (p)arte (parti che rientrano sempre negli stessi parametri imposti dalla domanda medesima o “cane che si morde la coda”).
Quali risposte puoi dare? Con quale certezza? Secondo quale prassi, protocollo, abitudine, credo?
Beh, renditi conto che le tue risposte giungono sempre in ritardo, perché disinnescate alla base. E, anche quando si sviluppano, un insieme di “leggi” le/ti rendono come… auto immunizzato/a (ossia, depotenziato/a), in termini di “incisione nel piano del reale (ri)emerso… a ‘norma di legge’”.
Legge che ti (pre)cede sempre e che è scritta da altri, rispetto a te ma – anche – rispetto a chiunque tu (ri)conosca in quanto tuo/a conoscente, amico/a, parente, etc.
Sì, alcune persone possono annoverare, tra le proprie “cerchie” più o meno larghe, certi personaggi introdotti nell’ambito della politica & affini, ma… stai pur certo/a che, non sono mai costoro a decidere diretta(mente) (di proprio "pugno") anche per te, per mezzo delle stesse leggi... delle quali ambiscono credersi genitori e che, nella sostanza, sono solo "sterile compiacenza"… e sempre… (con)seguenza (per via del disinnesco alla base di tutti).