giovedì 4 dicembre 2014

Probabilmente, “non ti conviene”.



Scimmia: Spaparanziamoci...
Po: Concordo.
Voce narrante: Ma lo spaparanzo doveva attendere…
Kung Fu Panda 2
Prima di partire per questo ennesimo “viaggio”, consentimi… per favore, questa risatina (così… perché mi scappa):
He He He…
Ok. Avanti, allora!
Nell’ultimo anno, a Milano, le multe per eccesso di velocità si sono moltiplicate, rendendola la città “più multata” d’Italia. Merito (o colpa) dei sette nuovi autovelox che sono stati installati sulle grandi arterie di accesso alla città…
Un sistema di autovelox che garantisce introiti ottimi al comune di Milano, dal momento che ogni giorno vengono comminate circa 5mila multe, un’enormità…
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Un sistema di autovelox che garantisce introiti ottimi al comune di Milano…
Tutto è business. Anche la presunta “sicurezza cittadina”; qualcosa che è (prima) “un altro metodo per raggranellare denaro fresco” e (dopo) una esigenza di "sicurezza" (a livello frattale, tuttavia... trattasi solo di "controllo").
Inutile dire che cosa, in seguito, si scateni… allorquando l’utente riceve la multa, a casa:
corsi e (ri)corsi storici presso le varie categorie di appello della/alla legge.
Un insieme di azioni che rende tutto così… piccolo piccolo.
  • il meccanismo è stato opportunamente segnalato, per tempo e visibilità?
  • le modalità attraverso le quali è stata recapitata la multa, sono corrette?
  • la strada (ri)entra nella tipologia che può essere monitorata da un apparecchio per la registrazione della velocità?
Bah… la “sicurezza” e ciò che la sottintende “moralmente”… dove va a finire? Dove si trova e dove è?
Quale tipo di controversia si scatena, a fronte di qualcosa che dovrebbe (deve) avere valenze di altro tipo?
Se, a causa dell’alta velocità, muore una persona… il fatto è senz’altro centrale, rispetto alla giungla di polemiche, proteste, controlli più o meno legali, esagerati, mascherati, etc. Oppure, no?

mercoledì 3 dicembre 2014

L’ospite che ospita.


The Presence
La stretta di mano è un gesto con valenze perlopiù di saluto ma che può essere utilizzato anche per indicare ringraziamento, accordo, congratulazioni...
L'usanza risale all'antichità ed in Europa il suo uso è nato tra i Signori di famiglie differenti, stringendosi l'avambraccio per confermare che non si avessero armi bianche nascoste nella manica, nel corso dei secoli il saluto si è modificato in quello che conosciamo oggi…
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Stringendosi l'avambraccio per confermare che non si avessero armi bianche nascoste nella manica…
Che cosa sai? Che cosa fai?
Come ti comporti? E… perché?
Tu (con)segui. Che altro?
È (in)scritto dappertutto ma non te ne rendi conto e, anche se te ne accorgi in qualche modo… “chi se ne frega”
Sai perché la pensi in questo modo? Perché reputi ciò, come insignificante, non importante… ai fini della “conduzione in porto delle tue giornate e, più in generale, della tua Vita”.
Cosa è “centrale”, allora, secondo te? Beh… “secondo te”:
nulla.
Perché da te non arriva nulla di autenticamente “tuo”.

martedì 2 dicembre 2014

La “continuità”.


La Tv mi spaventa, rende tutto credibileBeh, se tutto diventa credibile, allora nulla è credibile.
Insomma, la Tv mette tutti in quelle scatole, uno di fianco all'altro. Da una parte c'è il matto da legare che afferma che l'Olocausto non è mai successo, e accanto a lui ci trovi il famoso stimato storico, che invece sa tutto sull'Olocausto, e te li vedi lì seduti fianco a fianco, sembrano proprio uguali.
Tutto ciò che dicono sembra credibile, e così andando avanti non c'è più niente di credibile, e smettiamo di ascoltare
L’uomo dell’anno
Prima e durante la “campagna per l’elezione del presidente degli Usa” (e di qualsiasi “presidente”), vengono “stanziati” (investiti) centinaia di milioni. 
Come, la “presidenza eletta”, non potrà essere debitrice nei confronti di… qualcuno?
Oggi vede Apple arrivare al pilastro dei 700 miliardi di capitalizzazione. In altre parole il valore di Piazza Affari…
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Il Mondo è governato, d’insieme, da una organizzazione di umani dediti al proprio lavoro di… imperatori Planetari. Ma, il problema non è questo… semmai, è centrale ed assolutamente “tossico” che, costoro… governano senza “cuore”.
Gli “affari” hanno assunto un livello massimo, all’interno di questa “amministrazione”. Gli umani (ri)entrano in una simile “categoria” di business. Ossia, non fanno eccezione (adulti o bambini che siano).
No? Non ci credi? Non può essere? SPS è il Diavolo, per affermare questo?
See… sei rimasto (in)dietro. Non ti sei più aggiornato. Sei out, ma sei “in”… (d)entro a questo contenitore 3d, molto simile alla “boccia per i pesci rossi” o ad un museo (sei nella teca dell’homo incantatus). Che tenerezza


lunedì 1 dicembre 2014

Strani riflessi.


C’è qualcosa di strano. Ma non “strano”, per come lo si può intendere usualmente; come se… qualcosa non è al proprio “posto”. No. Piuttosto come se:
tutto è al proprio posto
ma
nulla è al proprio posto.
Ossia:
come è (diventato)
e
come è (desiderato).
Che cosa fa la differenza? Beh… perlomeno:
  • la prospettiva dalla quale si è guidati
  • la prospettiva dalla quale si guida.
Dal punto di vista (reale) di chi “guida”, la realtà desiderata corrisponde a quella “diventata”.
Dal punto di vista (ir)reale di chi “è guidato”, la realtà desiderata è rimasta nel “sogno”, ma…
il piano di ®accoglimento reale è lo stesso, per entrambe le “fazioni”.
Sì, “fazioni”, perché… di fatto è così. La Massa è una cosa e la rimanenza è un’altra cosa.
Le due appartenenze delineano due movimenti, l’uno nell’altro; avvolti a spirale nel (ri)formare la forma piramidale del controllo, a vertice (di)staccato (wireless, ubiquità… Dio).
L’ombra della piramide è qualcosa di frattale, che si rispecchia dappertutto:
  • che fa “solo” intuire, percepire, sentire, annusare… chi ne fa parte, nel senso che “è preso”
  • che fa “solo” godere, amministrare, imperare… chi ne fa parte, nel senso che “prende”.

venerdì 28 novembre 2014

Tutto quello che “ti porta via, (in)trattenendoti”.



A cosa “dovresti” (devi) dire di no? A quante “cose”? Beh… perlomeno a tutte quelle che ti fanno “male”. Ossia? Definisci: “male”…
Che cosa è per te, “male”? Il male è uno stato dell’essere. Il male è, però, anche un dolore di pancia…
Ma… confondere un dolore fisico per uno “es(s/ist)enziale”, corrisponde al “prender lucciole per lanterne”… anche se, sostanzialmente, costituiscono le diverse facce della medesima medaglia:
il tuo complesso.
Qualcosa che (s)fugge persino a te stesso. Sino a dove, arrivi? Le tue “estremità” che cosa sono in grado di raggiungere?
Non “dove” ma… “cosa”
Dato che “non sai”, perché non (ri)cordi, sino a cosa giungi? E cosa non (ri)comprendi, pur toccandolo/a attraverso il tuo campo d’esistenza?
Ciò che percepisci, relativamente al tutto, è qualcosa che spazia tra il caos e l’ordine più assoluto. Dipende, questo tuo sentire, dal “come stai”, dal “come ti senti”? Oggi “bene”, ieri “male”… domani?
Se la tua “attenzione&sensibilità” dipende, ormai, da una pressione organica interna – ad esempio – sul fegato (per via dei troppi zuccheri introdotti attraverso la “dieta”)… beh, capisci da solo che le tue più alte “vette” (ri)sentono dei “tuoi” più bassi istinti (perchè, ad esempio, ti nutri... così?).
Se non (ri)esci a resistere di fronte ad una scatola di biscotti al cioccolato e te la mangi tutta o con regolarità, unitamente al resto della tua alimentazione… come puoi, di (con)seguenza, essere pronto alla migliore decodifica “ambientale”? Se stai “organicamente male”… come puoi espandere la tua capacità di (ri)cordo?
Sì... perchè si tratta di (ri)cordare e, non, di... progredire, (ad)divenire, etc.


giovedì 27 novembre 2014

Cosa difendi?


Un patriota deve essere sempre pronto a difendere il proprio Paese contro il suo governo.
Edward Abbey
In difesa del diavolo, va detto che abbiamo sentito una sola campana. Dio ha scritto tutti i libri. 
Samuel Butler
Uccidere un uomo non è difendere una dottrina, è uccidere un uomo.
Sebastian Castellion
Il compito principale della civiltà, la sua propria ragion d'essere, è di difenderci contro la natura.
Sigmund Freud
Difenderci (dalla) natura”:
SPS traduce questo esprimersi del “padre della psicanalisi” in… “controllo a monte” (alias: Nucleo Primo) o... "artificialità scambiata per naturalità" (apparenza).
Quando si rileva che esiste qualcosa dal quale difendersi, significa che si è, generalmente, in “guerra”; ora, l’umanità è impegnata in una lotta fratricida o “guerra dei poveri”, per cui ha perduto di vista l’entità dell’autentico “nemico”, che nella fattispecie è:
ciò che non (ri)esce più a vedere, ossia, la (com)presenza (che l’ombra testimonia, frattalmente, esistere in qualsiasi situazione di luce, mentre nell’oscurità l’ombra trova casa, provenendo da “lì”; dal "non visto, del/nel buio").
Gli ormoni nascosti nei cibi
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Dal punto prospettico di SPS, è chiaro che... la situazione è complessa, perché funziona su vari livelli ed è interpolata a diversi ordini di appartenenza  e di circolazione delle informazioni (segreto, iniziazione, attitudine, merito, grado, talento, poteri, ambizione, possessione, consapevolezza, etc.), per cui:
esiste un nemico, che è sempre relativo ad una propria incompiutezza, a livello di (ri)conoscimento della propria essenza che, di fatto, “è”... a prescindere da qualsiasi credo, in termini di “raggiungimento, crescita, evoluzione, progresso, etc.”.
L’umano nasce ed “è”, di seguito inizia a perdere “conoscenza di sé”; lo stare in questa realtà sottrae consapevolezza invece che aumentarla. 
 Quindi… che ci fai “qua”?

mercoledì 26 novembre 2014

Cosa è... errore?


Ogni anno circa 100 mila persone lasciano l'Italia. Questa è la vera prova di quanto sia difficile essere felici in un Paese che non premia il merito
Roberto Saviano
Merito:
diritto alla stima, alla riconoscenza, alla giusta ricompensa acquisito in virtù delle proprie capacità, impegno, opere, prestazioni, qualità, valore…
Azione opera, qualità degna di stima, di riconoscimento
Per estensione… aspetto sostanziale di una questione; punto essenziale, la sostanza (in opposizione a forma)… entrare nel merito di una questione, prenderla in esame nella sua essenza e nella sua concretezza, a parte i suoi aspetti formali; questione di merito, che riguarda il contenuto…
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Il merito è " (pre)tesa di (ri)conoscimento per il lavoro svolto"?

Diverse generazioni di "merito".
In ciò... c'è tutta la tua dipendenza dalla (com)presenza altrui ed il "tuo" vagare nel nulla di un vuoto, che è sempre a "monte" di tutto ciò che, in seguito, (ri)torni a "respirare", alimentandoti di (con)seguenza...
L’attaccamento non conosce fine a se stesso; il “premiare il merito” è qualcosa divenuto contiguo all’esigenza di fondo di denaro. E la felicità lasciata al Sole di un simile “essere premiati con denaro e (ri)conoscimento ufficiale/pubblico” diventa una “sua” dipendenza.
Nel “merito della questione esistenziale”, esattamente… dove sei?
Nella “sostanza”… dove ti (ri)trovi?
Sei nel Paese dell’intrattenimento: Sole e mandolino.
E… "tutto il Mondo è… Paese".
Ossia, non hai scampo su questa “via”, per questa “direzione”.
SPS crede in LSD, al fine di poter porre una fine a questo circolo vizioso, basato sulla scarsità di tutto per meri fini di controllo e “collezionismo di rarità”.


martedì 25 novembre 2014

Ma questo lo sai già.


Questa dimensione cicla in continuazione, fra due estremi. Tutto ciò che (auto)avviene all’interno del suo addivenire è… come l’effetto che si crea per mezzo dei meccanismi di un motore a scoppio:
movimento d’insieme (lungo la "direzione predestinata").
Questa dimensione cicla in continuazione, fra due estremi… grazie alla “spinta” che si (auto)genera (d)al suo interno:
grazie anche a “te”.
Matrix è molto più vecchia di quello che Neo crede, e prima di Neo, Matrix è stata "ricaricata" altre cinque volte, ognuna con corrispondenti "Eletti":
ognuno di loro è arrivato a incontrare l'Architetto, facendosi portatore del codice originale che consentiva di ricaricare Matrix ed evitando in questo modo il crash del sistema.
La necessità del reload era dovuta ad una anomalia sistemica causata a sua volta da un rifiuto istintivo degli umani ad adeguarsi mentalmente al sistema Matrix. Per ridurre tale fenomeno, era stata ideata nella psiche degli uomini controllati con Matrix una finta possibilità di scelta a livello inconscio, realizzata tramite un altro programma, l'Oracolo, creato per analizzare la psiche umana…
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  • rifiuto istintivo degli umani
  • ad adeguarsi mentalmente
  • per ridurre tale fenomeno, era stata ideata nella psiche degli uomini
  • controllati con Matrix
  • una finta possibilità di scelta a livello inconscio
  • realizzata tramite un altro programma.
Che cos’è "Matrix"? Il film, intendo. È, appunto, un film, ossia… un’opera della “fantasia umana”.

lunedì 24 novembre 2014

Una salda prospettiva.


 
Il futuro è di chi ha un grande passato.
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(Ri)eccoti in SPS dopo il reset del “fine settimana”; che cosa ti è accaduto? Che cosa hai dimenticato?
Sei in qualche maniera… diverso/a, a distanza di soli due giorni o, meglio,48 ore… Venerdì scorso eri in un modo, ora… sei in un altro. Non te ne accorgi ma è così.
Ora "sei uguale a sempre" ma, allo stesso tempo, sei diverso da venerdì scorso… dopo che cinque giorni consecutivi alla medesima frequenza continuativa, ti avevano “iniziato” a qualcosa dal potenziale “diverso”…
SPS è qua per (ri)cordartelo. Se fai mente locale a venerdì scorso, (ri)corderai lo “schemino”, ossia, la (com)presenza della “diga”, che non “vedi/percepisci” ma che, ugualmente, (ri)esce a raggiungerti, modificando il “tuo” tracciato esistenziale.

Se ella non esistesse, tu saresti più libero di tracciare una diversa direzione alla “tua” esistenza.
È come negare che esiste una legge artificiale, desunta da una piccola parte degli umani, per milioni di umani come, ad esempio… la “Costituzione”. Ok? Non puoi negare che essa esista, anche se “non la vedi né percepisci fisicamente”. Ella esiste ma... in un piano parallelo rispetto a quello dove sei solito/a “cercare”… L’unico che ora (ri)membri.
La “diga” è ciò che per primo/a, devi assolutamente sempre (ri)cordare, fissandola all’inizio dei “tuoi” pensieri, qualsiasi cosa siano i tuoi pensieri.
Che cosa è la “diga”, in soldoni?
Beh… è un “controllo”, l’esistenza di una (com)presenza che veicola il tuo cammino che, dunque, non è più solo… “tuo”. Ok?
Hai presente il “denaro”? Ecco… questa è una forma di controllo della “tua” Vita.
Quindi, il (ri)cordo prioritario della “diga”, prende in/di te una forma/pensiero che ti suggerisce continuativamente:
fai attenzione, perché è tutto sotto controllo. Tutto ciò che fai (ri)sente di questo controllo. Concentrati su tutto ciò che credi essere tuo ed invece non lo è. Osserva! (Ri)corda sempre

venerdì 21 novembre 2014

E se non lo sono Io, allora, non può essere.


Può mai essere che… “mio padre, che è morto da dodici anni, abbia architettato ed ispirato migliaia di persone affinché potessero dare alla luce 'Interstellar', ben sapendo che io lo avrei visto sicuramente, in maniera tale da raggiungermi con il proprio messaggio o, meglio, per farmi intuire che mi può ancora contattare, dal 'luogo' (d)ove si (ri)trova (nell’ora della nostra morte… Amen)”?
He He He…
Perché no?
Ieri notte l'ho anche sognato. Stava bene... era in "forma".
Parlavamo di qualcosa... (forse, proprio di ciò che stai per leggere, ora. Chissà)...
Dai... lasciami immaginare. Che ti costa? Ok... Ok... Pensa che anche i tuoi cari, di conseguenza... possono fare altrettanto. Così, va meglio? Bene...

Ho percepito, qualche tempo fa, da sveglio… una comunicazione, che è avvenuta tra “me e altro” (diverso da me), ad un livello più “alto” rispetto al pensiero e alla telepatia.
Qualcosa che ha avuto il “sapore” di… una immagine con dentro un (ri)cordo fatto di sensazioni, tracce, insiemi.
Qualcosa che, quando te ne accorgi, ti dice tutto d’insieme. Qualcosa che è senza dettagli ma che ha solo il fatto centrale:
il “colore a tinta unita”.
La quintessenza dell’esperienza o della “comunicazione”.
Qualcosa che esiste e non esiste, per i parametri di funzionamento considerati di default, nel/del complesso umano. Qualcosa che esiste quando gli concedi una possibilità d’esistenza. Qualcosa che esiste a prescindere da questa “possibilità”, che gli concedi. Qualcosa che è “lì” e che attende solo che tu lo (ri)conosca, in te, direttamente… 
Immaginazione? Beh… se il “nome” può ridurre il contesto… allora il linguaggio è un velo.