venerdì 1 marzo 2019

Quale modello usare?



Economisti contro lo studio sull'euro: "Il metodo utilizzato è sbagliato…". Il Cep replica: "Modello già usato e consolidato…"…
HuffPost Italia 28 febbraio 2019 Link
Ovvero: 
come comportarsi? 
Come comportarti? 
Secondo quale “orientamento”? 
In funzione di quale atteggiamento? 
In ambito informatico si parlerebbe di “programma” e dunque di ri-programmazione.
Ciò che a livello religioso è, altresì, “credo (fede)” ed in campo sociale è l’essere responsabil3, etc. etc. etc.
Un3 caratteristica che, tuttavia (nel) “qua (così)” è, di più, caratterizzazione – ormai – pressoché automatic3 = per abitudine o “asfissia (globale)”
Ergo: 
certi discorsi valgono soltanto in certi ambiti o sottosezioni del vivere/esistere?

giovedì 28 febbraio 2019

Fedele nonostante ogni paura.



È sempre stato “così (qua)”. O, almeno, dal momento di “è già success3”, in poi.
Ad esempio, al “tempo” della “scoperta” del fuoco, le persone temevano chi si avvicinava o accendeva fuochi.
Chi scriveva, inizialmente, era prossim3 al Demonio. 
Quando “inventarono” i libri, chi leggeva e ne deteneva anche solo un3, in casa propria, era – prima che un individuo “culturalmente” elevat3 – prossim3 al Diavolo. 
Allo stess3 modo, successe con la stampa dei libri, che l3 rese via via sempre più accessibili e, dunque, popolari. Poi, successe con l’avvento iniziale della tecnologia: 
elettricità e canali di comunicazione, etc. 
Se non ti sembra possibile né credibile, è perché “ragioni” con occhi attuali, che ristagnano, appunto, nel cono d’ombra del “è già success3” e continua a succedere. 

mercoledì 27 febbraio 2019

Firma, forma, orma.


Sopravvivi in un3 forma-mondo sempre più virtuale. Giacché, l3 sopravvivenza è virtuale (auto deviazione).
Le “forze” che regolano tale tendenza sono regole di/in parte (artificiali, proprietà intellettuale o privat3 “industriale” o sottoDomin3).
Per cui, non si tratta di una direzione bensì di destinazione d’uso
Quando, a livello di scienza e/o religione (che sono deviazione standard “qua, così”), trovi le indicazioni per farti un’idea dell’origine delle “cose” (una sorta di libretto delle istruzioni, dove le istruzioni sono – appunto – regole sovrimposte e non “destino”), più che altr3, sei sempre alle prese con due fermo-immagine, con il fondo scala di/in qualcosa assolutamente sintetic3, ovvero, risalente a cosa “è” ch3 se ne continua ad approfittare. 
Sì, in quanto ché… sei (in) un progetto di perfezione, non avendo lasciato alcunché al “caso”, per/da cui non esiste il “caso”.

martedì 26 febbraio 2019

L’essere squinternato manipolo di canagliume vario.



Borsa Milano chiude positiva, bene banche, aiuta ottimismo Usa-Cina
Reuters 25 febbraio 2019 Link
Aiuta ottimismo Usa-Cina… = Trump (“Usa”) ha inventato tale situazione (“dazi”), generando tensioni/torsioni internazionali. 
Una strategia che mira, laddove prima non c’era alcun margine di focus/attenzione, a governare non localmentenuova mente, il mondo.
Renditi conto;
t’inventi qualcosa, che va a sindacare in un certo ambito, ben sapendo che il “trombone” mediatico amplificherà tutt3. 
Poi, si gonfia ben bene il dibattito , facendo credere che esista autenticamente.
Ed ecco “lì (‘qua così’)”, l3 patata bollente che, come Spada di Damocle, prende a pendere sull’essere “a Massa”. Scacco o… Bingo.

lunedì 25 febbraio 2019

Corsi e ricorsi, significano.



Potresti ammettere (renderti conto, essere consapevole) – anche “solo” per un istante, ma totalmente – che, ciò che sai... in quanto ad esperienza autentic3 (che ti sei fatt3 in un certo ambito - addirittura - qualsiasi ess3 sia), riflette e significa anche ciò che continua a succedere globalmente, a prescindere dacome sembra (ovvero, da come ti raccontano il giro del fumo)?
Comprendi l3 spirito della “domanda”? 
È un3/in leva. 
E se… “datemi una leva e solleverò il mondo…”, allora, di tale “strumento” te ne puoi “Fare…” molto, addirittura potenzialmente potendo fare l3 differenza. 
È persino ovvio che, invece, tu/“tu” non colga l3 portata di tale “riflessione”, in quanto che… ti sei abituat3 a “digerire” tutt3, facendotel3 scivolare addosso/dentro e, quindi, scivolando via  - “qua (così)” - con l3 corrente, nella corrente (ch’è AntiSistemica e “denuncia” proprio tale “essere” AntiSistema).
Un3 situazione auto ricorrente, checché se ne dica e se ne pensi.

venerdì 22 febbraio 2019

Coerenza tra logica e sentire.



Quando, tutt3 (a percentuali considerevoli) ti dicono (pensano) la stess3 cosa, chi rimane isolat3 è eccezione che riconferma l’essere regola. 
Ma (ma): 
quando, tutt3 (a percentuali considerevoli) ti dicono (pensano) la stess3 cosa? 
Bada bene, tale “isolamento” pur essendo un3, suddivide in due maniere;
1- creando “mosche bianche”, che rimangono auto isolat3 per via della compresenza “a Massa” e 2- creando divide et impera anche al livello dell3 Massa, che si ripercuote (serve) anche al/sul punto 1.
In-utile continuare a dire che “la Massa deve essere dalla ‘propria’ parte”, in quanto che logic3 e coerente.
Persino in un film come The Legend of Tarzan, l3 trama ti fa ricordare quanto sia portante (e devastante, all’occorrenza) la compresenza polarizzata ed auto orientabile dell’essere “a Massa”: 
un3 mandria spaventat3 ed indirizzat3 verso una cert3 direzione (target), produce e procura risultati certi, anche quando ristagna sul posto, pascolando. 
È un potenziale sempre (sempre) disponibile per cosa “è” chi funge da “pastore (pilota)”. 

giovedì 21 febbraio 2019

Dove va a finire e a cosa serve il fegato che ti manca?



"Come c'è il Fantacalcio c'è il Fantanomine…".
Massimiliano Fedriga
Non ti rendi conto di ciò che “dici”. Vero? 
Quando esprimi dei pensieri, l3 d-enunci come se niente fosse. Cioè, come se ciò riguardasse solamente l’ambito nel quale sei “ora”, oppure, come se fosser3 validi esclusivamente all’interno del tal contesto, che è l’oggetto della discussione. 
Eppure, ogni espressione “vale”, anche, a livello globale. Alias, significa (indica) sempre soprattutt3 ad un livello sovrastrutturale che, anzi, ogni costrutto contribuisce contemporaneamente a s-velare. 

mercoledì 20 febbraio 2019

L’essere generatore automatico di persone inesistenti.



Tu” ci sei ma (ma) non esisti.
Tu esisti ma (ma) non ci sei… poiché nell’AntiSistema (che auto rigenera tutt3 ciò che meglio l3 serve).
Ti sfido a trovarmi uno spuntone.
Quello a forma di vertebra di molfetta. Non l'hai visto?
Avanti, dimmi com'è fatta una molfetta.
Ho detto ‘vertebra’. È dentro, non si vede”.
I corti di Aldo, Giovanni & Giacomo
Quando qualcosa è interiore, è intern3… è dentro
Quindi “non si vede”, dall’esterno. 
E quando qualcosa “non si vede” dal luogo comune che diventa prospettiva unic3 (credo, fede, realtà apparente – seppure fisic3 – manifesta), allora, sembra che non esista nemmeno (seppure continua ad esserci). 
Le vertebre sono interiori, per cui? Non ci sono? 
Esistono, eccome, invece… avendo funzione, scopo e significato. 

Ora, in un “universo” che si può definire “ad immagine e somiglianza = che ha memoria, poiché continua ad auto riproporre modelli di vita, in quanto a riflessi(one) di ciò che funge già da dima (ovvero, secondo modalità di funzionamento frattale espansa = memoria)”...
tale fatto “interiore”, sino a quale livello giunge, in termini sostanziali?

martedì 19 febbraio 2019

Dai un nome e indica.



(Nel) “qua (così)” è tutt3 un camuffare (nascondere, non-apparire), adattarsi (sopravvivere), copiare (ad immagine e somiglianza; squadra che vince… fa tendenza, stile di vita). Perché
Perché esiste l’essere “dima”, l’essere “campione” e l’essere “di/in serie (produzione)”. 
Ovvero, c’è un processo che – se isolat3 in un certo ambito – non si esiterebbe a chiamare (e riconoscere) come “industriale”. 
E quali caratteristiche avrà mai tale modo di fare, se non tutt3 ciò che sembra dettaglio, senza lasciare nulla al caso. Dunque, sopravvivi poiché è, chi è, l’ambiente che te l3 fa credere, per mezzo dell’esempio comune che non puoi proprio mettere in dubbio. 
Di fatti, prima o poi chiunque muore. 
Ergo: 
ci si deve “difendere”, al fine di evitare che tale “momento” giunga prima di quando “è già previst3” che debba accadere. 
Sapendo che devi morire, come potrà essere l3 “vita” che ti rimane, anche se si tratta di “attendere” un secolo? 
Non potrà che essere all’insegna di tale “paura” che, parimenti all’altr3 grande “babau”, ovvero il “è già success3”, intensificherà l’effetto collaterale “a valle (a Massa)” dell’auto sopravvivere.
Dove?

lunedì 18 febbraio 2019

Nulla di nuovo. Niente di serio.



Quando dipendi, sei da/in una cert3 inclinazione. Dove? Nel piano inclinato che si è già format3. Nella “gravità” della situazione, in gerarchia; qualcosa che si presta egregiamente per il controllo da/in remoto, wireless, non localmente, ubiquamente, in leva.
Ossia, una sorta di “capacità di delegare (nella struttura ambientale, che trasmette, veicola e diffonde tale segnale portante assolutamente indimostrabile, secondo il paradigma – guarda non caso – in atto)”. 
Immagina come/cosa fa chi, ad esempio, amministra grandi multinazionali:
quasi non esiste, ma c’è
ovvero, auto ricorre proprio a tale forma di controllo retro ingegnerizzato
usufruendo della forma organizzata proprio in tal senso
come acqua che discende dalla cima, ma non mettendo in rilievo ogni… rilievo (se non a livello significativo, di cui però te ne devi accorgere auto decodificando “formularmente”).
Il livello “significato” è informazione (memoria infrastrutturale) ambientale, che auto ricircola “dentro”, utilizzando tutt3 in quanto a megafono per la distribuzione, copertura, polarizzazione e saturazione della versione forma-mondo (realtà manifesta) “qua (così)”, dal punto di sospensione del funzionamento.

venerdì 15 febbraio 2019

Spade trasformate in aratri.



Il “mondo” va verso la virtualizzazione, verso la digitalizzazione, verso… dove/cosa (chi), quindi? 
È, forse, un caso che – ad esempio – il denaro (ch’è un’invenzione di parte = esiste ma non c’è) stia scomparendo dal livello più materiale? 
No, quando “al caso non è lasciat3 alcunché”. 
Allora, l’essere “mondo” non sta scomparendo e, per l3 verità, non sta mutando nulla a livello sostanziale, trattandosi di “tutt3 si trasforma”. 
Un giogo (d'aratro) che dimostra, a ben “sentire”, che sei in un vortice dal vertice immanifest3 (secondo strategia e non secondo “natura”). 
Ricorda:
(nel) “qua (così)”… nulla viene lasciat3 al caso, perché nulla succede per caso
A tal pro (e, persino, in tal pro), ti viene in aiuto la caratteristica ambientale di memoria frattale espansa, ovvero, ciò che – a sua volta – non butta via niente di ciò che 1- “è già success3” e dunque 2- continua a succedere. 
Essendo memoria, ricorda tutt3. È logic3. No?

giovedì 14 febbraio 2019

Gli speciali “segni” che lascia chiunque, e il significato.



Per colpa di qualcun3, non si fa credito a nessun3…”. 
Il proverbio recita ciò
Già; cosa recita, sostanzialmente
Esprime valore aggiunto, ch’è esperienza pregress3 e consolidat3, ossia, verità, luogo comune, paradigma, etc.
Sì, ma (ma)… “dove”? 
In quel “posto” – in quell3 versione manifest3, del reale potenziale (infinit3) – “dove” le cose stanno già in tale modus. 
Ovvero, quando “è già success3” e, dunque, continua a succedere.
Tale argomento è portante, e per ciò – SPS (Io) – continu3 ad insistere. Osserval3, ad esempio, più nel piccol3”, essendo significante del significato...
Benzina e diesel, effetto domino
Adnkronos 13 febbraio 2019 Link
Effetto domino = “è già success3” e continua a succedere. 
Qualcosa che dipende da… qualcosa, ch’è l'essere decisione (intenzione, piano, progetto) di qualcun3, che non esiste; c’è.
Allora, scatta automatica un’altr3 “curiosità”:
perché può continuare a succedere?

mercoledì 13 febbraio 2019

Perché no?



È già success3” = continua a succedere.
Tale è l’equazione che sorregge tutt3 (nel/il) “qua (così)”. Ossia, la versione dell3 forma-mondo “ora”. 
Qualcosa che, ti dicono, essersi come auto generat3, attraverso il cosiddett3 processo storico ch’è, non a caso, deviat3. 
Quindi, nell’AntiSistema soffri come di un certo errore di parallasse, ovvero:
come “guardi” 3l mondo “emers3”?
In che modo? 
Secondo quale ottica, prospettiva, angolo, declinazione, inclinazione, sensibilità, senso, significato, etc.? 
Nell’auto conv3nzione del “tempo”, ciò che è passato, è (sembra) solamente… passato; ossia, ogni recitante – nel durante – è già defunt3. 
In tal modo, ciò che continua a succedere rimane come “orfan3” di tale parte “creatrice”, sebbene rimanga sempre viv3 e veget3 l’interconnessione sostanziale che ricollega tutt3 da “a monte” ad “a valle”. 
Qualcosa che puoi subodorare attraverso termini deviati, come sincronicità, caso, fato, destino, alea, etc.

martedì 12 febbraio 2019

Alta at/tensione.



Su cosa ti basi per farti un’opinione di ogni ambito, in ogni ambito?
Sì. Quando “entri” nel merito di qualcosa, sei proprio dentro aqualcosa che, inerzialmente, tende a possederti o – meglio – che ti ha
Far parte di un luogo comune è, infatti, essere parte di una caratteristica tipic3 del/nel territorio. Una ovvietà? 
Non credo; dal momento in cui fa la differenza anche solamente il rendertene conto, ma (ma) con “Fare…” sferic3 “formulare”.
Alt:
che cosa significa, “formulare”?
Significa essere (“Fare…”) da un certo atteggiamento. Alias:
significa essere “dentro” a quell’atteggiamento che senti calzarti a pennello, nonostante “fuori” tiri ancora aria divers3 (essendo un3 questione di... punto di sospensione).

lunedì 11 febbraio 2019

Ci giri attorno, ma ci sei sempre dentro.



Indovina, indovinello.
Un cartello, in economia, è un accordo tra più produttori indipendenti di un bene o un servizio (anche illegali, come un cartello della droga) per porre in essere delle misure che tendono a limitare la concorrenza sul proprio mercato, impegnandosi a fissarne alcuni parametri quali le condizioni di vendita, il livello dei prezzi, l'entità della produzione, le zone di distribuzione, ecc. …
Link
Fai attenzione a ciò che sembra, solar-mente, “dettaglio”:
un accordo tra più produttori indipendenti = “indipendenti” all’apparenza, sulla carta, a norma di legge e di conv3nzione, ma che dipendono tutt3 da qualcosa, che “è” qualcun3, dal momento in cui fanno parte di (e sono in) un3 gerarchia che, per antonomasia, deve avere ed ha un sol3 vertice, nella posizione di comando (da/in remoto) distribuit3 (nel) “qua (così)”.
Produttori indipendenti di un bene o un servizio… anche illegali, come un cartello della droga… = l’illegalità, a quanto pare, è l3 continuazione di tale attività.
Così, come in funzione dell’esposizione alla luce solare, va ad esistere luce e/o ombra.

venerdì 8 febbraio 2019

La grande manovra.



Tu sai quanto vale il mio tempo?...
La Columbia Records quantifica il valore del mio tempo in 200 dollari, ogni ora… Sai quanto vale il tuo, di tempo…?
12 dollari a sessione… non importa quanto duri la sessione. Immagino che voglia dire che più resti qua e meno vale il tuo tempo. Giusto?...”.
7 sconosciuti al El Royale
Già… Il “tempo”, nel “tempo”; qualcosa che non esiste; c’è. Ma, anche, che esiste; non c'è
Dunque, qualcosa che significa
Sì, ma (ma) che cosa significa? 
Che cosa o, meglio, chi… significa (indica, denuncia, dimostra, comprova, etc.)? 
Causa ed effetto. No? 
Eppure, non te ne avvedi o rinunci, a priori, ad accorgerti; per “paura”, poiché sotto/dentro a costante “ricatto” che, comunque, dovresti provare a qualcun3 (di fronte alla legge) che, ne sei già cert3, non ti ascolterà nemmeno, a meno che non sia l’essere Massa ad “alzare l3 voce”. 
Qualcosa di già previst3, nella misura in cui “prevenire è meglio di/che curare”. 

giovedì 7 febbraio 2019

Parola magica: discriminazione.



Sei, forse, nat3 per lavorare? Davvero, l3 credi?
Dannazione.
La situazione è davvero disperat3. 
E non sembra esistere nemmeno il più classic3 “rimedio della nonna (né del nonno)”. 
Già, perché… persino chi è giunto ad una simile “età”, pensa che lavorare sia (stato) un diritto che, dunque, reclama attraverso tutt3 se stess3 - anche per l'essere prole - magari, scendendo in piazza con cartelloni, inneggiando a quell3 profonda ingiustizia sociale che si protrae e si propaga, ormai, da… “sempre” (nel) “qua (così)”. 
Anche se... ai suoi tempi, ricorda ancora che c'era lavoro per tutt3”.
Così, come non solo per ogni anzian3, sembra sacrosant3. 
Ma, quando lotti per qualcosa di simile – tanto da aderirvi sostanzialmenteall’essere (in) schiavitù, bè… significa = “è già success3” tutt3. 

mercoledì 6 febbraio 2019

Al top della gamma. Lavoro (2).



Quando, in società, entra in voga un cert3 atteggiamento, significa che è già in atto una cert3 tendenza; il che significa = esiste strategia (interesse)
Sì, ma da parte di chi, non essendo l’essere Massa che decide né per sé, né tanto meno per tutt3? 
Esiste e c’è, dunque, tale essere “chi”. 
Solamente accettando tale fatto, tale logic3, tale sesto senso (che non deve necessitare di alcuna “dimostrazione”, poiché… è “così, qua”) addivieni a concludere quell’iter, in grado di mutare sostanzialmente la versione del reale, da rendere “manifest3”. 
Si tratta di scegliere. Sì. 
Ma… non tra decisioni altrui, già pre masticate e pre digerite, poiché, se sempre in tal senso, allora, sarai sempre lungo l3 medesim3 direzione o “destino, futuro, fato, orbita, etc.” che in sostanza non cambia affatto. 
La mutazione della forma mondo manifest3, auto avviene; ossia, succede quando c’è “humus”, sottobosco, terreno fertile o sensibile. E, guarda non caso, tutt3 ciò c’è già, poiché l’ambiente funziona attendendosi proprio tale forma d’input, in ingresso. 
Ossia?

martedì 5 febbraio 2019

Ricordando il “nuovo” paradigma.



Eravate… un lavoro.
Cosa… intendi per ‘lavoro’?...
Il lavoro eri tu
Ha detto che fu un lavoro:
vuol dire che qualcuno lo pagò…”.
Upgrade
Che cosa s’intende per “lavoro?
Im-piegat3 a… fare, qualcosa. 
Per quale motivo? Poiché “necessitant3” di…denaro/“tempo” per auto sopravvivere. 
Dove? 
(Nel) “qua (così)”, dove “serve” tutt3 ciò. 
"La definizione di follia è insistere nel fare la stessa cosa... aspettandosi risultati differenti...".
Albert Einstein
Una lucid3 follia.
Dunque... lavorare è man-tenere un cert3 tipo di atteggiamento che, se te ne rendi conto, rimanda a domani ciò che potresti sempre “Fare” oggi.

lunedì 4 febbraio 2019

Lavoro (1).



Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata…”.
Albert Einstein
Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri…”.
San Bernardo
Tutt3 ciò… perché
Voglio dire:
sono “espressioni” condivisibili. Vero? Ma… che te ne “Fai…”? Nulla.
Se non, al limite, pavoneggiarti, esibirti, professando saggezza, cultura, savoir-faire, prosopopea, etc. 
Perché “in natura” dovrebbe già esistere tutt3
Perché ci puoi trovare “libri”? 
Perché, si tratta di… memoria (ambientale), ovvero, eco auto ridondanza, riflesso, significato, “è già success3” (e, indovina indovinello, continua a…). 
In ciò ritrovi (ricordi) il nesso – con tanto di anello di congiunzione, non più, mancante) tra forme frattali (che scambi per “arte”) e fatti (ma non nel senso di “storia deviata”, bensì, di continua a succedere poiché “è già success3”).
Ovvero rintracci chi nè in-direttamente responsabile.

venerdì 1 febbraio 2019

A Tutta Mozart.



Il mondo versa, causalmente, in una forma di sfruttamento epocale, senza fine di continuità.
Qualcosa di assolutamente “certificat3”
Per quale motivo è sempre stat3 “così (qua)”? 
Ora, dare una “risposta” sembra più opera di sbruffoneria, che altr3, poiché – nel “tempo” che sembra “natura” – fior fiore di espert3 ci hanno provato, senza per/con ciò ri-cavare il classico ragno dal buco. Ma, comunque, auto intortando(ti).
Il copione segue le orme di ogni “studio scientifico”, che indaga sulle cause del tal potenziale pericolo (ad esempio, ma causalmente, il pericolo delle onde che ogni cellulare emana, mentre continua a funzionare), senza potersi auto esprimere liberamente, non visto che 1- ogni studio dipende da chi l’ha commissionat3, 2- ogni studio dipende da chi finanzia ed investe e 3- ogni persona che è “al lavoro” dipende da chi permette che esista tale “lavoro”. 

giovedì 31 gennaio 2019

Quando… vale la candela?



Conte riconosce rischio recessione: Il dato positivo è che non dipende da noi…”.
Laura Naka Antonelli Finanza.com 31 gennaio 2019 Link
Allora: gaudeamus igitur (godiamo or dunque, mentre siam giovani…)…
Link
O, se preferisci: 
daje a ride.
Va bene vedere sempre positivo, ma, l’essere in ciò che sembra solamente “struttura sociale”, comporta – se (se) sostanzialmente sempre (nel) “qua (così)” – s-vantaggio, in funzione di quale “gradino” occupi della/nella scala sociale, ch’è gerarchia e, dunque, apporta e comporta conseguenze tra coloro che sono e rimangono “a valle” oppure “a Massa”. 
E viceversa, per coloro che si piazzano più “a monte”; nonostante tutt3 ciò sia indimostrabile, poiché… “fa parte del sopravvivere, del concorrere, del competere, delle regole del giogo, etc.”. 
Quindi, non indaghi mai in tal senso, profondamente, perché non sembra esserci mai alcuno “spazio” per fartene qualcosa. 

mercoledì 30 gennaio 2019

Lavoro.



Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo…”.
Comma 22
Come per l'essere criceto, è l3 ruota che gira perchè viene fatt3 girare... allora, un giro di parole è solamente… linguaggio, espressione, dialettica, grammatica, sintassi, cultura, etc.? 
Di più, significa
Alias, c’è come “parentela (coniugazione, relazione)” tra parole e “forme” che s’evocano attraverso pensiero e immaginazione (leva o deduzione, frattale espansa). 
Infatti, quando prendi in considerazione ciò che riconosci in quanto a “paradosso”, l’aggancio che scatta - molto probabilmente - è con la forma “non solo geometric3” del cerchio e, dunque, del loop (“ring”), dell’anello e per estensione… del Nastro di Möbius e dell’infinit3 o in-de-finit3
In tal modo s’instaura una comunicazione sensoriale sensibile, che permette di attraversare qualsiasi tipo di “regno”...
  

martedì 29 gennaio 2019

Hop hop hop somarello…



È un gran santo, un mendicante,
un pellegrino, un gran furfante,
un'artista non cantante di novelle.
Hop hop hop somarello,
trotta trotta, il mondo è bello...”.
Paolo Barabani
Hop(e) = speranza. 
Erga omnes = sei già rovinat3, poiché, (nel) “qua (così)”. Non ci credi? Per favore… Guardati sia dentro, che in giro.
In queste giornate contrassegnat3 da gelo, al mattino presto e caldo Sole, nel primo pomeriggio, si passa attraverso un’escursione termina non indifferente che, dunque, non lascia del tutt3 indifferenti (anche se non te ne accorgi). 
Qualcosa che nel “piccol3 (iter giornaliero)”, ricorda per forza di cose il “grande (iter annuale)”, ovvero, l3 stagionalità che è auto ricorrenza, ciclicità, loop, ma anche programma(zione), condizionamento o clima(tizzazione) ambientale/planetari3, etc. 
Vengono alla mente, come bolle di sapone cariche però di significato, le forme frattali: 
quale meraviglia. Vero? 
Quale bellezza. 
Già. Infatti, quale... meraviglia/bellezza?
  

lunedì 28 gennaio 2019

L’ennesimo fallimento.



Mutatis mutandis è un'espressione latina... che significa "cambiate le cose (mutatis) che bisogna siano cambiate (mutandis)"...
Link
Arrivano i raggi del Sole e, improvvisamente, è giorno; ti alzi dal letto e ricominci a lavorare:
ecco cosa (ch3) ti s-muove, ogni volta…
poiché sempre (nel) “qua (così)”.
E quando ritorna la notte, di converso, dall’alto potresti vedere accendersi le luci delle/nelle città e lungo le vie pubbliche:
ecco, ad immagine e somiglianza, il funzionare, il vivere o meglio sopravvivere (adeguarsi, dimenticando sostanzialmente).
Mentre il funzionamento rimane sempre come nell’ombra; mentre, tuttavia, continua ad essere funzionamento e a far… funzionare, come eco ambientale o come “natura, divina provvidenza, caso, destino, fato, programma, etc.”.
  

venerdì 25 gennaio 2019

L’essere capace.



Un'immagine ti può, anche, “parlare”. Lo sai? 
Non dico “fotografia”, perché con ogni tipo di software per il ritocco e/o la simulazione realistic3 di ogni “cosa”, non sai più se stai vedendo l’essere “naturale” o quell3 “artificiale”. 
Il che, implica un processo che riesca ad andare Oltre Orizzonte, significativamente, al dunque (che, bada bene, continua a succedere e quindi sta succedendo anche “ora”). 
Quale “processo”? Ciò che auto decodifichi ambientalmente, attraverso atteggiamento (sensibilità) “formulare”. 
Ossia, seppure continuando a sopravvivere (nel) “qua (così)”…. il fatto stess3 dell’inerziale auto sopravvivere, non ha più l3 stess3 valenza auto bloccante, non riesce più ad auto manutenerti disinnescat3.
Tale “immagine” è parlante, poiché, sostanzia proprio un tipo di processo, che tendi nemmeno ad immaginare. Eppur si muove

giovedì 24 gennaio 2019

Nel teatro dell’assurdo, dove tutto calza come un… incanto.



Dopo il famoso monologo dell’androide Roy Batty, in Blade Runner… “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi… navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione…”, ora ecco il:
navi in fiamme al largo della Crimea
Coa Askanews 22 gennaio 2019 Link
Dunque, che cosa (chi) da uman3 “non potresti immaginare”? 
Qualcosa che “è” qualcun3, ad esempio. 
Ma, anche, qualcun3 che “è” qualcosa, tipo… l3 “verità (sferica)”. 
Non puoi o non vuoi, immaginare? Di più:
non è previst3, poiché, sei (nel) “qua (così)”.
Ricordi? Sei contemporaneamente:
in qualcosa
e
in un altrui particolare “atteggiamento”, che è disposizione in campo o dis-organizzazione, dal momento in cui tendi a credere persino al caos/caso, che non c’è; esiste (per te/“te”). 
Ecco la parola “magic3”:
contemporaneamente.

mercoledì 23 gennaio 2019

Immaginazione per immaginazione = ?



Ue investe 4 mln per scoprire “miniere d'oro” su asteroidi
Adnkronos 22 gennaio 2019 Link
La “storia” si ripete? Uhm… diciamo che tende a ripetersi
Ma, se potesse decidere di propria sponte, cosa farebbe? 
Nel “tendere”, si va verso (in) una cert3 direzione: 
nel senso unic3 (non) apparente.
Ecco che, allora, ciò che “fa” la storia, è ciò che “fai” anche tu o, meglio, “tu”:
tendi ad andare “lì”, ovvero dove inerzialmente ti porta la corrente (AntiSistema)
(nel) “qua (così)”, insomma
nel luogo comune che non esiste; c’è… come, del resto, riguarda chi ne “è” l’artefice che, dunque, continua ad approfittarsene, vestendo i panni della storia, facendo vestire alla storia tali panni, rivestendo la storia di/con sé, investendo la storia attraverso di sé, investendo sulla/nella storia, che… dunque, ne assume ad immagine e somiglianza (che è caratteristic3 del/nel modo di funzionare ambientale) i relativ3/assolut3 “connotati”, fungendo contemporaneamente da vettore AntiSistemico e memoria sferica.
A tal pro, come ti poni? Subisci la polarizzazione vettoriale, oppure, ti rendi conto (auto decodifichi) l’informazione a livello di memoria ambientale frattale espansa?