mercoledì 27 febbraio 2019

Firma, forma, orma.


Sopravvivi in un3 forma-mondo sempre più virtuale. Giacché, l3 sopravvivenza è virtuale (auto deviazione).
Le “forze” che regolano tale tendenza sono regole di/in parte (artificiali, proprietà intellettuale o privat3 “industriale” o sottoDomin3).
Per cui, non si tratta di una direzione bensì di destinazione d’uso
Quando, a livello di scienza e/o religione (che sono deviazione standard “qua, così”), trovi le indicazioni per farti un’idea dell’origine delle “cose” (una sorta di libretto delle istruzioni, dove le istruzioni sono – appunto – regole sovrimposte e non “destino”), più che altr3, sei sempre alle prese con due fermo-immagine, con il fondo scala di/in qualcosa assolutamente sintetic3, ovvero, risalente a cosa “è” ch3 se ne continua ad approfittare. 
Sì, in quanto ché… sei (in) un progetto di perfezione, non avendo lasciato alcunché al “caso”, per/da cui non esiste il “caso”.
Casomai, diciamo che sei sotto (dentro) ad incanto (un progetto globale altrui), laddove è più corretto ed opportuno definire tutt3 ciò come auto incanto (automaticamente continua a succedere, automaticamente sei “tu” che ti mantieni in tale “stato”, poiché comandat3 da/in remoto attraverso il funzionamento ad immagine e somiglianza dell’ambiente, che riflette sia l’intenzione eco-dominante che tale esserci, nonostante tu sei “tu” e dunque continui soprattutt3 a non rendertene conto significativamente, ossia, non facendotene qualcosa). 
Ogni processo parte dall’immaginazione, che è un cert3 “sentire, intendere, desiderare”
E... ogni immagine passa per l’elaborazione mentale, quando diventa progetto. Qualcosa che bypassa il “cuore”, diciamo così
Dove il “cuore” è ancora elaborazione mentale ma (ma) di tipo divers3, rispetto all’essere sopravvivenza. 
Comunque sia, l’immaginazione è definibile come virtuale: 
non esiste; c’è
È “dentro” e non si vede. Al limite, ad immagine e somiglianza, si può… immaginare. 
A prescindere, l’immaginazione è un processo virtuale. 
Ergo: 
darà moto e luogo a processi altrettanto virtuali, anche nel piano del reale manifest3. 
Infatti, se vai a cogliere il significato auto esistente di “denaro”, ritrovi proprio tale percorso (il denaro non esiste; c’è). 
Di più, quando un trend si fissa, si radica e caratterizza il mondo (luogo comune avente l3 massim3 giurisdizione), diventa come materia(le). Il denaro l3 devi poter toccare con mano, oltre che con l3 mente, per fartel3 entrare dentro. 
Non a caso, al fine di fare auto abituare l’essere “a Massa”, il concetto denaro si è materializzat3 e solidificat3 in moneta sonante. 
Era una fase che necessitava proprio di tale manualità
In tal modo, l3 Massa ha preso a dipenderne sempre più, accettando che tale idea divenisse tanto centrale, portante e distribuit3 (come Blockchain). 
Auspicando (“pregando”) l’idea democratic3, laddove rimane “Dio” in quanto a Sole e tutt3 il resto è appartenenza a cosa “è” che ogni luogo comune “qua (così)” tende sempre a significare, a prescindere da ogni apparenza.

Dunque, dopo aver cristallizzato, il denaro si è potuto via via dematerializzare. 
Ovvero, come ogni piena del Nilo, ad esempio, quando si ritira lascia il prezios3 carico del “limo”, che rende fertile la zona ivi auto ricopert3.
Analogamente, l’essere piena del denaro, dopo aver saturato e polarizzato l’inter3 scena ricopert3 (invasa, conquistata, controllata e dunque posseduta), ha iniziato ogni operazione utile al ritornare fedelmente “immaginazione (virtuale)”. 
Ecco che, allora, operazione dopo operazione, regola dopo regola, legge dopo legge, etc. etc. etc. tutt3 ciò che ha a che fare con il denaro si è come volatilizzat3, rimanendo (nel) “qua (così)” in termini di radicamento, possesso, “valore”, luogo comune, significato, radici, caratteristica, programma, destinazione d’uso, pilotaggio da/in remoto, wireless, etc. 
Il contante è sempre meno ben vist3 (essendo, da un certo punto prospettic3, inefficienza).
Le azioni cartacee sono scomparse. Il conto corrente è online. Lo stipendio è un bonifico digitale, etc. 
Ossia, ciò che si manifesta in quanto a “idea”, non appartiene al livello materiale ma (ma) riesce, quando l’essere “a Massa” ne rimane succube (abituandosi, dipendendone), a condensarsi per mezzo altrui (ogni ganglio singolare che forma una Rete d’intenzion3, interdipendente e derivante proprio dall’essere declinazione di cosa/chi è al/nel/il punto di sospensione “qua, così”). 
Poi, però, in quanto a-materia(le), tende a ritornare in sede, contraddistinguendo anche – in quanto scia, coda, effetto collaterale, conseguenza, mal comune mezzo gaudio, etc. – tutt3 ciò che issando le reti, rimane come invischiat3 o auto caratterizzat3 in tal senso, direzione, tendenza o direzione, “destino = destinazione d’uso”, etc. 
Ed ecco che, quindi, compare l’essere virtuale nel piano materiale che, comunque, funziona in tal modo, registrando tutt3 ciò che “è già success3” e dunque continua a succedere, in quanto a firma, forma, orma, copyright, marchio registrato, proprietà (non solo) intellettuale, etc. 
Tale passo o respiro, sta trovando risoluzione nella generazione, sempre più auto “accettat3 (subita)” delle criptovalute = l’invenzione “denaro” che ritorna in pianta stabile in sede virtuale, ma, ancora (sempre) radicat3 nel/sul territorio globale o AntiSistema. 
Qualcosa che è, come al solito nell'AntiSistema, sempre “comodità”:
l'essere vampir3 non può entrarti in casa, senza che l'hai invitat3, prendendo lucciole per lanterne... Ok?
Tutt3 si trasforma, senza cambiare sostanzialmente… quando, sei in qualcosa che è controllo totale da parte di cosa “è” ch3 non esiste; c’è
L3 cabina di regia che, infatti, analogamente o a livello di riflessione frattale espansa, è virtuale, non apparente e dunque “apparente”, che si rivela in luogo di svelarsi.





L'Ucraina completa il programma pilota per e-Hryvnia.
Seguendo l’esempio di altri paesi nel mondo che stanno pensando di dotarsi di una propria moneta digitale nazionale, anche l'Ucraina compie oggi un deciso passo avanti verso la creazione di una propria criptovaluta nazionale;
il primo stato a compiere il passo decisivo era stato il Venezuela con il Petro, anche se per ora tale iniziativa non ha riscosso grande successo.
Oggi la Banca nazionale dell'Ucraina ha annunciato di aver completato il progetto per testare l'utilità della sua valuta digitale, denominata Hryvnia;
i test sono iniziati a dicembre 2018 e hanno avuto come scopo quello di sperimentare l’efficacia e i possibili utilizzi del token.
Al momento, l'Ucraina dipende in maniera significativa dai pagamenti in contanti ed in tale ottica va inquadrato l’esperimento;
l'idea del Governo è che il progetto E-Hryvnia possa essere in grado di risolvere questa inefficienza.
Dopo che la banca centrale avrà analizzato a fondo i risultati del test, deciderà se accantonare l'idea o proseguire su questa strada e implementare il token digitale.
Filippo Giannini Trend Online 26 febbraio 2019 Link
i test sono iniziati a dicembre 2018 e hanno avuto come scopo quello di sperimentare l’efficacia e i possibili utilizzi del token (dunque, tu/“tu” sei dentro ad un… test, poiché mentre qualcun3 lavora in tal senso, lavori anche “tu” a/in tal pro, senza alcun3 necessità di essere d’accordo, di non-volere, di pensare diversamente, etc. Insomma, a prescindere date)
l'idea del Governo è che il progetto E-Hryvnia possa essere in grado di risolvere questa inefficienza (l’inefficienza del contante “serve”, dopo essere già divenut3 “contante”, ovvero, effetto virale globale. Qualcosa che in tale fase, deve essere superat3 ritornando l’idea originale nell3 sede virtuale o immaginaria originale, lasciando però ogni effetto collaterale, o auto riprogrammazione dell’essere “a Massa”, assolutamente efficace, efficiente, perfettamente funzionante “a valle”)
dopo che la banca centrale avrà analizzato a fondo i risultati del test, deciderà (già: deciderà anche per te/“te”, democraticamente).
Se sei già in gerarchia (il/nel controllo totale), qualunque sia la soluzione che adotti, si ritroverà sempre (sempre) dopo, rispetto a chi è punto di sospensione (o l'essere da cui si diparte tale piano inclinat3 o gerarchia/rilievo).
Dunque, “cosa” decide soprattutt3 anche per te?
“Te” = cosa “è” ch3 decide anche per te. 
Ossia? Ogni sottoDomin3 “industriale”, che non puoi proprio ammettere poiché sei già anness3 in tal senso (unic3). 
L’essere Governo e banca centrale, ad esempio, a chi corrisponde? Forse a te? No. Piuttosto, a “te”. Vero?
Quando voti, voti per qualcun3
E poi? Deleghi chi vince le elezioni a… far le tue veci.
Anche se... chi vince non è chi hai votato tu/“tu”.
E, anche se è chi hai votato, a sua volta, non è chi si crede di essere allorquando entra in contatto col virtuale virale che auto caratterizza, attanagliando l’animo, in sede di Governo, banca centrale, etc. 
Tale realtà manifesta “qua (così)” è come un generatore di persone che ci sono ma non esistono (l’essere “a Massa”). 
Singolarità auto elette nell’obbedire ma (ma) secondo un3 forma virtuale che non riescono più a contraddistinguere. 
Ossia, l’esito della motivazione fondante l3 cosiddetta “caccia alle streghe”, che ha cancellato (e dunque auto isolato ogni originale, in mosca bianca, auto separat3 e auto suddivis3 per mezzo dell’essere “a Massa”, in quanto tessuto interconnettivo ma in fase auto isolante che, come un cancro, cresce a dismisura mantenendo ogni ordine di distanza AntiSistemico) conoscenza ed esperienza pregress3.
Tale firma è anche nell’essere forma, ch’è come un’orma:
il riportare l’informazione frattale espansa “significato”
per mezzo dell’ambiente che funziona e continua a funzionare originalmente
nonostante tutt3.
Neutr3, neutrale, neutralizzante = vittima, carnefice, funzione.


Ovvero, proprio ciò che c’è nell3 mente di chi ha un3 personalità multipla, come sopravvivendo in un condominio abitato sempre da sé, ma, nella misura in cui tale “carattere” rispecchia e replica il momento di “è già success3” e continua a succedere, avendo ogni responsabilità iniziatica, nel momento in cui 1- permette potenzialmente anche ciò, 2- vigila sempre (è memoria) e 3- funziona a doppio senso (permette attraverso di sé, ma, riflette attraverso di sé).
Alfine, tutt3 ciò che “è già success3” tende a continuare a succedere, sino a quando non muta cosa “è” al/nel/il punto di sospensione:
qualcosa che l’ambiente riflette, r-ac-coglie e memorizza significativamente
di modo che tutt3 diventi come l’essere (in) biblioteca (Akasha)
potendo sempre (sempre) auto orientarti secondo chi già sei, anche se hai dimenticato essendo nell’oblio AntiSistema, che si nutre proprio auto manutenendoti in tale status quo (nel) “qua (così)”.

La Spagna è il paese più sano al mondo: l’Italia è al secondo posto.
La Spagna è molto più di corride, flamenco e spiagge affollate. È un luogo spettacolare, con paesaggi e culture fortemente diversificate. Ma ovunque, per le strade, si respira aria di vita, di gioia, di forti legami con le tradizioni e con la propria territorialità.
Il nord ha un’aria quasi “irlandese” per via delle colline verdissime e degli imponenti scenari montuosi affiancati da scogliere infinite. Al sud si respira atmosfera più mediterranea, dove aleggia un sapore di Marocco nei paesaggi, nell’arte e nell’architettura. Passando via via dai fiordi e dalle dolci colline della Galizia, dalle spettacolari catene montuose delle Asturie, dai Paesi Baschi e dagli sterminati vigneti dell’antico regno di Navarra.
Non solo bellezze architettoniche e paesaggistiche:
secondo l’indagine annuale di Bloomberg che analizza diversi fattori di rischio... la Spagna è il paese più sano al mondo, superando anche l’Italia come aspettativa di vita (92,8 anni contro 91,6).
Merito del gazpacho o della paella?...
Rinnovata, esuberante, cosmopolita e all’avanguardia, la capitale spagnola è da vivere intensamente 24 ore su 24.
Alla movida di Madrid, si aggiunge quella di Barcellona, dove restano vive la tradizione e la storia catalana.
Si passeggia per la Rambla e si scoprono via via le geometrie fluide di Gaudì, in cui si mescolano stili del passato. Dal gotico al barocco, fino allo stile moresco e all’architettura marocchina. Il tutto fuso in un complesso autonomo, originale nel suo senso più esuberante.
La Spagna è anche il paese dell’Alhambra e dei villaggi bianchi dell’Andalusia, del deserto dell’Almeria dove Sergio Leone ha girato i suoi western all’italiana e delle interminabili distese di piantagioni di aranci e limoni attorno a Valencia.
Se a ciò si aggiungono le isole Baleari (con la vita frenetica di Ibiza e i paradisi naturali di Formentera) e le selvagge e vulcaniche Canarie, è facile capire come basti muoversi poco, in Spagna, per trovare ogni volta una Spagna diversa.
Notizie.it 27 febbraio 2019 Link
Quest3 cartolina sembra, di più, comepubblicità.
Non trovi? C’è un3 studio dietro? Sì? E… quanti ce ne potrebbero essere che, diversamente, metterebbero in luce ciò che “ora” si auto ritrova in ombra?
Tale forma di “sanità” in cosa consiste, oltre che ad essere pubblicità, se ti nutri industrialmente, comunque ed ovunque?
Laddove, il cibo è chimic3, perlomeno nel package, se non proprio a livello di pesticidi & co. che non esistono; ci sono, essendo “dentro”.
I pericoli dell’insalata in busta: lo studio dell’Università di Torino.
Anche l’insalata in busta può nascondere parecchie insidie. È quanto ha rivelato uno studio dell’Università di Torino. Gli esperti dell’ateneo piemontese hanno scelto un campione di 100 buste, si legge su Libero.
Il quadro emerso è spaventoso:
sulle foglie di insalata è presente una quantità estremamente elevata di microrganismi e batteri…
Notizie.it 26 febbraio 2019 Link
Ti dicono di aggiungere dell’antibatterico per ovviare ai batteri “cattiv3”. 
Quindi? Si tratta di una soluzione definitiva? No. 
Si tratta, sostanzialmente, del “continua a succedere”. 
Infatti, devi continuamente trattare tutt3 come se fosse radioattivo potenzialmente.
E se devi fare “così (qua)”, significa che autenticamente tutt3 è “radioattività” = effetto collaterale post deflagrazione d3l momento di “è già success3” che, a cascata, va ad auto caratterizzare tutt3. 
Per cui, come - sia il fermo scala “Dio” che quell3 “scienza” - potrebbe costituire autenticamente verità sferica? 
Non l3 può essere, ma, semmai… può fungere da “spia (alert, warning, attenzione)” se (se) tu sei in te a livello “formulare”;
nell’atteggiamento che ti calza come un guanto senza per/con ciò averti, come Venom con/per Spiderman. Come un3 seconda pelle dotat3 di funzioni proprie, ovvero, auto riportat3 all’essere “spia” ma, quest3 volta, nel senso di appartenere a cosa “è” ch3 se ne approfitta continuamente nell’AntiSistema, essendol3 significativamente.
Avendone il controllo da “a monte”.
Immagini, pensi, credi, calcoli, etc. che non si possa “Fare…”?
Bè… tant’è, che se ti auto ritagli fuori, rimani comunque dentro, nell3 forma sotto ad auto incanto.
Ciò che ri-lasci, viene ri-pres3.
Ecco il significato di “tutt3 si trasforma”, etc. etc. etc.
Segui sostanzialmente (essendo “formulare”) l’essere forma (anche se da “a valle”) e ritroverai l’essere firma o “a monte”, che lascia – volente e/o nolente - ogni orma che ti permette di risalire sempre il/dal giro del fumo “qua (così)”.
(Nel) “qua” ma, non, (del) “così”.
“Fai… qualcosa di finalmente facente l3 differenza sostanziale: sii ‘formulare’”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2501
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