giovedì 7 febbraio 2019

Parola magica: discriminazione.



Sei, forse, nat3 per lavorare? Davvero, l3 credi?
Dannazione.
La situazione è davvero disperat3. 
E non sembra esistere nemmeno il più classic3 “rimedio della nonna (né del nonno)”. 
Già, perché… persino chi è giunto ad una simile “età”, pensa che lavorare sia (stato) un diritto che, dunque, reclama attraverso tutt3 se stess3 - anche per l'essere prole - magari, scendendo in piazza con cartelloni, inneggiando a quell3 profonda ingiustizia sociale che si protrae e si propaga, ormai, da… “sempre” (nel) “qua (così)”. 
Anche se... ai suoi tempi, ricorda ancora che c'era lavoro per tutt3”.
Così, come non solo per ogni anzian3, sembra sacrosant3. 
Ma, quando lotti per qualcosa di simile – tanto da aderirvi sostanzialmenteall’essere (in) schiavitù, bè… significa = “è già success3” tutt3. 

Ed “ora” sei dentro, in scia, auto coinvolt3 inconsciamente, credendo che sia normale, naturale e/o volontà divin3 addirittura. 
Infatti, in ogni Sacra Scrittura puoi ritrovare passi che significano proprio “devi lavorare, poiché…”. 
Ovvio, si tratta di circo-(i)nvenzione d’incapace (d'intendere e di volere). Una drastic3 auto riduzione di potenziale...
Ovvero, si parla di te/“te”, di tale auto decadimento nell’auto disinnesco generale che, nel “tempo” del “qua (così)”, non ti sembra nemmeno un’ipotesi ventilabile. 

Quindi, eviti circo-stanzialmente persino di entrare in argomento, attraverso l’immaginazione che, si sa, provoca “complottismo”
E poi, lo sai, tutt3 ciò che va “contro” a ciò che è “normale”, rientra nell’ambito del bias di conferma, in cui tendi a prendere in considerazione (“vedere”) solamente ciò che ti fa più comodo, pur di credere che hai ragione, nonostante tutt3. 
Un “fenomeno naturale” che, ti dicono, ti rende come folle, a fronte della realtà manifest3 che esprime tutt’altr3 “musica”. Bah. 
A Me, sinceramente, tutt3 ciò non convince poiché, allora, anche il metodo scientifico vi rientra a pieno “merito/titolo”, nel momento in cui tende a scartare ogni considerazione che rischia di mandare a gambe all’aria il… seminat3. 
Anche se mi rendo conto che è perfettamente inutile raggiungerti con messaggi di tale tenore, per via dell’incanto AntiSistema, a/in cui sei sottopost3 continuamente “qua (così)”. 
Come potresti mai far comprendere a chi è completamente dipendente da “qualcosa”, che si tratta di una forma di possessione?
"Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci sia una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi.
Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sia un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie.
Se però l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente...".
Bertrand Russell
Già. 
Diciamo che... sono cose che sai, capisci, intendi, etc. ma (ma) che te ne fai esattamente… nulla, quando – ad esempio – l’ambito rischia di toccare e mettere a rischio tutt3 ciò a/in cui tendi a credere.
Sì perché, hai troppo/tutt3 da “perdere” e quasi niente da “guadagnare”. No? 
Ergo: 
ecco il riemergere dell’incanto economico/finanziario (speculazione), di “natura”…? 
Di quale “natura” si tratta, se (se) ti rendi conto che “in natura, ogni essere vivente – che sia pietra, albero, fiore, insetto, etc. – è assolutamente avuls3 da tale inquadramento”, rientrandovi però – solamente – allorquando sono le mire “umane” a far auto precipitare tutt3, al di dentro di qualcosa che è assolutamente artificiale (di parte, proprietà privata). 
Anche gli scoiattoli fanno incetta di ghiande, per preparasi all'inverno?
Si tratta di sopravvivenza:
anche in “natura” ci si comporta come nell'essere in società, non visto che si tratta di un banco di memoria, per... non dimenticare  o meglio per ricordare (anche se non ci fai neppure, caso).
Come puoi non “vedere” tutt3 ciò
Come puoi continuare a far finta di nulla (poiché sei dotat3 di “intelligenza”)? 
Tsk. Tsk… Sei proprio incorreggibile. 
O, meglio, sei proprio sotto ad incanto. Ci sta. Eccome, se ci sta. 
Eppure (infatti), nulla tange tale pseudo “quiete”. Niente e nessun3, sembra “muoversi” contro corrente, se non quando l’essere è in una strategia, nell’immediatezza di conquistare l3 copertin3 dei giornali, un titolo in prima pagina, etc. al fine di farsi pubblicità, poiché, sta lavorando anche quando non sembra essere al lavoro
Così, l’essere “contro” diventa un must, un vettore da cavalcare… poiché l’essere Massa preferisce chi dice esattamente ciò che pensa, salvo poi continuare a sopravvivere, che significa = essere artificial3. 
Mentre, essere significa = funzionare
Benintesi, però, che tutt3 funziona anche se nell’AntiSistema. 
Ma a “non funzionare” è col3i che non è (in) sé, originalmente (laddove auto coincide con il potenziale contemporaneo). 



Pur tuttavia, continuando a funzionare... così come, ad esempio, si muove una macchina telecomandata da/in remoto e necessitante di alimentazione a batteria che, si sa, ne auto delimita ogni portata, capacità, potenzialità, etc. pre determinandone l’orbita, piuttosto che la possibilità di andare Oltre Orizzonte, perché tutt3 ciò che compie tale “auto” rientra nel “proprio” raggio d’azione
Ossia:
ogni traiettoria rientra sempre nella bio “diversità” a raggiera, che alfine riporta sempre indietro ogni movimento che inizia al grido di “libertà” e finisce sempre con l’auto-ritornare (nel) “qua (così)”. 
Pensa a quanto tutt3 ciò era “evidente”, quando l3 macchine erano tirate con una corda e, poi, filo comandat3
Quando, nella continuatività del filo – trasportante il segnale, comando, ordine – era possibile ancora assistere all’inter3 catena di comando, poiché – di fatto – la circuiteria era allo scoperto:
macchina (movimento)
corda/filo
persona (intenzione).
Poi, tramite l’avvento della radiofrequenza, la macchina è stat3 distaccat3 dal filo (dal trait d’union, che permetteva di rendere conto, a chi osservava esternamente, chi l3 muoveva) e dunque “tu” hai perso la possibilità di renderti conto semplicemente osservando, poiché l’essere scena risulta come mancante del “mandante” dell3 tal operazione finale, che constati solamente in quanto a… (non) credo. 
Ecco che, di conseguenza, anche solo tenendo a mente tale esempio, ma nell’ottica del punto di sospensione “formulare” (atteggiamento), puoi sempre risalire a ciò che continua a succedere ad/in ogni “dimensione”, poiché l’ambiente funziona (“è”) in tal modo, ovvero, a livello di frattalità espansa (memoria infrastrutturale).
Ciò che “è già success3” al “destino” dell’essere “macchina”, l’ha res3 automaticamente… macchina in azione (macchinazione, che non è complottismo). 
Qualcosa che puoi letteralmente “leggere” tra le pieghe di ciò che continua a succedere, ovunque, volent3 e/o nolent3.
Senza “filo”, il giro del fumo – sostanziale – ti sfugge sempre via, come tentar di prendere con le mani un’anguilla o una manciata di pesciolini, che ti girano attorno ai piedi, mentre sei in venti centimetri di acqua, appena oltre alla riva.
Il più classic3 del “rimaner con un pugno di mosche” o “col cerino spento in mano”. 
Come il “perdere il posto all’osteria” o “l’epifania che tutte le feste si porta via”. 
Come dentro all’essere Poesia dell’Anello, che elargisce anelli a tutt3, salvo renderli succub3 di chi possiede l’unic3 anello che è in grado di “nel buio incatenar... tutt3 (a sé, al proprio ‘fato = intenzione, progetto, strategia, etc.’, che diventa tale, allora, per tutt3)”.
Tanto da, poi (“ora”) – nel durante – giungere a pensare, leggere e credere in tal modus:
Quanto costa un figlio
Adnkronos 6 febbraio 2019 Link
E… una figlia? 
L’essere prole “costa”. Ossia? In cosa consta?
Nel Principio 80/20 e nella Legge del Minimo:
ciò che diventa caratteristica ambientale o “norma/natura”
e
chi ne pre determina tale “destin-azione d’uso”
mediante assunzione sociale della forma gerarchia, dentro cui far auto ricircolare l’intenzione eco-dominante + (ogni) sottoDomin3.
Senza che te ne rendi minimamente conto = passando dalla comunicazione (contagio) a “filo” – troppo apparente e logic3 – alla trasmissione del comando post-ipnotico, attraverso onde che possono circolare poiché l’ambiente funziona e continua a funzionare. 
Se, infatti, credi che l3 spazio sia vuot3, ritenendo però che è pien3 di particelle invisibili che permettono di… allora (allora) stai osservando, come al solito “qua (così)”, il dito che ti indica la Luna, in luogo di renderti conto sostanzialmente.
Un classico. Già…
Ci sei? Esisti, oppure…? 
Nell’AntiSistema, tutt3 è auto sottopost3 a tale forma di “presa”, che ti ha h24, vita natural durante. 
Immagina, dunque, chi – all’opposto – si sta crogiolando in un simile “vantaggio”; che ha trasformat3 il mondo, nella versione AntiSistema del mondo potenziale.
Un3 scelta (progetto) e, non, “fato”. 
Non avendo “risposte (memoria)” relativamente all’origine del mondo, consegui verso (in) l3 versione che più ha saputo averti. 
Alias, si sta parlando di auto suggestione e, dunque, di chi non esiste; c’è, in quanto a compresenza resasi auto immanifest(azione), dimenticanza, oblio o riprogrammazione per destinazione d’uso massiv3.
Alla fine a chi spetta decidere se la Tav va bloccata o no?...
"L'Unione Europea ha detto che potrebbe toglierci i soldi della Tav. E Toninelli ha risposto all'Ue:
qui c'è un Governo sovrano che decide. Falso.
Non decide il Governo sulla Tav:
decide il Parlamento…"…
Matteo Renzi
Agi 6 febbraio 2019 Link
Ma… davvero? Di che si sta parlando? 
Si fa salotto e basta (ossia = status quo).
Di certo, non decidi tu, che sei divenut3 “tu”, nell’AntiSistema.
Quando penso che si dovrebbe “Fare…” qualcosa, al fine di riuscire… subito dopo, immediatamente, mi sovviene come un3 tristezza cupa e profonda, infinit3, che – come segnale di ritorno o ping – proviene dall’ambiente polarizzat3 e carico d’Anti-Sistema immunitari3. 
Qualcosa che spiazza e che spazza via, ogni volta. 
Sì.
Eppure, si è liber3 di dire tutt3 ciò che si vuole.
Immaginare di riuscire a coinvolgerti in tal senso, che non corrisponde al classic3 essere rivoluzionari3, è come cercare di comunicare con un3 fortezza inespugnabile
Qualcosa che già sei, essendo “tu”, col ponte levatoio costantemente alzat3, il fossato tutt’attorno, coi coccodrilli a montar guardia immantinente, con la vita interiore che procede come se niente fosse nonostante… tutt3.
Non a caso (nel) “qua (così)” soffri, sopravvivi, lavori, consumi ed alfine, muori.
Certo
nell’assieme, ami, metti su famiglia, ti diverti, giochi, vai in ferie, ti rilassi (spendi, consumi ed alfine… muori).
Il giogo è a somma zero:
nulla si crea, nulla si distruggeRicordi
Allora, dai significato a tale “termine”, sostanzialmente però.
Non, che cosa significa ma (ma) chi significa. 
Chi, fa la differenza (di potenziale). Chi, “è” al comando “qua (così)”. 
Fai attenzione, che non si tratta di domande.
Al contrario. Si tratta del perché del giro del fumo, che corrisponde all’essere ch3 se ne approfitta continuamente, dopo aver già avut3 “success3”. 
Qualcosa ha funzionato perfettamente, ossia qualcun3. No?
Ecco, dunque, ancora il “Giogo della Borsa”, dove… non si “brucia” nulla, se non il capitale (ed il “destino”) di chi l3 dis-perde, a s-favor di “vento”, che indica sostanzialmente l3 direzione che prende tale flusso di convenzione:
di tasca in tasca
laddove
non c’è più alcun bisogno di tasche materiali, essendo divenut3… wallet, portafoglio digitale, 1 e 0, non esiste; c’è
Dunque, sei in un3 forma mondo (che corrisponde ad un3 scelta, altrui) che ti fai andar “bene”, auto sopravvivendoci dentro.
Credendo che sia “cosa buona e giusta”, poiché, non scorgi alcun3 alternativa sostanziale, praticabile contemporaneamente da chiunque;
dunque, preferisci forme d'inquadramento che “ri-pagano” tale (non) scelta.
Troppe “teste pensanti”? Bè, è il divide et impera:
l’immobilismo significativamente più totale, che lascia spazio apert3 a cosa “è” ch3 decide per te/“te”… essere Massa.
Tale è l3 logica insita nell’AntiSistema, che auto corrisponde al perfetto grado di camuffamento di chi ne regge ogni “sorte”, a prescindere da ciò che (non) sembra. 
Allora, se tale “vento” soffia sempre sostanzialmente lungo quest3 asse centrale, portante e distribuit3 (come virus)… occorre trovare (accorgersi) di che cosa, ancora, “funziona” in termini di attenzione pubblic3.
Che cosa tendi a seguire, se non ciò che “brilla” di più?
Ciò che finisce sotto al riflettore dei Media, ad esempio. Ciò che diventa dibattito politico e poi pubblico. Che solletica. Che spinge a credere in qualcosa. Ovvero?
L’essere giustizia, a prescindere dalla magnitudine che incorpora (dato che “qua, così” non tutt3 ciò che riluce è… oro). 
Ergo, va molto di “moda”, ultimamente, concentrarsi attorno a luoghi comuni recanti l’etichetta “discriminazione (sociale)”:
quale tremend3 “sorte”. Vero?
Ecco; “lì” sei ancora ricettiv3
Ci sei e potresti anche rischiare qualcosa, pur di sistemare questioni tanto… ingiust3. 
Tanto che... cavalcare tale “vettore”, funziona sempre anche a livello di campagna politic3, pur di accaparrarsi voti (che anche in tal “caso”, non si bruciano ma passano da Partito in Partito, di sede in sede e, dunque, ancora… di tasca in tasca, essendo come guadagno indirett3 ma sempre guadagno, personale).
P.A., Bongiorno: su Tfr-Tfs si superano discriminazioni.
"Quota 100 presenta per i dipendenti pubblici un aspetto straordinariamente positivo.
Prima dell'entrata in vigore di questo provvedimento il dipendente pubblico che andava in pensione doveva aspettare il trattamento di fine rapporto due o tre anni
L'aspetto nuovo e importante è che adesso, grazie a quota 100, tutti i pensionandi della P.A., i quotisti, ma anche coloro che si ritireranno dal lavoro con il sistema ordinario, avranno nell'immediatezza fino a 30 mila euro del loro Tfr/Tfs, e non è escluso che si possa arrivare a 40 mila euro.
Con questa misura si supera una vera e propria discriminazione che c'era tra pubblico e privato.
Con questo provvedimento c'è finalmente un'inversione di marcia a favore dei dipendenti pubblici, una cosa davvero positiva, una bella novità che va sottolineata…"…
Giulia Bongiorno
Mlp Askanews 6 febbraio 2019 Link
Vedil3 in tal modo:
attraverso l’impianto “crisi”, che è come essere in un anello che continuamente ti obbliga a ritornare indietro, nell3 conv3nzione di andare sempre “avanti”
auto realizzi, allora, che sei “in crisi”, non potendoci fare nulla, abituandotici dentro.
Poi, qualcun3 esegue una modifica “per legge”:
il che ti rende un po’ più “felice”, tanto da bastarti.
Ma, renditi conto di 1- dov’eri prima dell3 prima “crisi” e 2- dove sei “ora”.
Prima, “dovevi aspettare il trattamento di fine rapporto due o tre anni…”.
Ora”, “avrai nell'immediatezza fino a 30 mila euro del… Tfr/Tfs, e non è escluso che si possa arrivare a 40 mila euro…”.
Meglio qualcosa, di niente? Bah. 
E... prima ancora?
Quando, invece, ritorneranno a darti – subito - tutt3 ciò che è già… tu3, avendol3 guadagnat3 sul campo ed essendo, dunque, un tu3 diritto?
Con questa misura si supera una vera e propria discriminazione = chi è al Governo, punta a rimanerci, poiché, interesse particolare. 
Il che spinge a far… “bene”, smuovendo ciò che si può svellere, tra ciò che assolutamente non va toccat3. Eppur si s-muove… No?
Dunque, l’essere questione “discriminazione”, è ancora un buon cavallo di battaglia, che attira ed interessa all’essere Massa:
è “tempo (moda, tendenza)”, infatti, di far uscire dall’impossibilità di agire, ogni e qualsiasi motivo passat3 per convenzione, come – ad esempio – le molestie sessuali subite per anni, la pedofilia (all’interno dell3 Chiesa) perpetrata da secoli, la corruzione di chi fa politica… da “sempre”, i “buu” a chi è diversamente bianc3 (che… lasciamo perdere), etc.
Se c’è qualcun3 che soffre (nella sofferenza generale che sembra naturale) per qualsiasi motivo, che non sia accorgersi dell’AntiSistema, l’opinione pubblica (che esiste ma non c’è)… si muove in tal senso:
raccolta di firme, petizioni, proteste vibranti, richieste di giustizia, appelli, etc. si auto susseguono, sino a quando qualcosa scocca, scattando sull’attenti.
Eppure… tutt3, d’assieme, continuano a sopravvivere, reputando ciò come “normale”.
Si tenta di salvare ogni vita, quando chiunque entra in ospedale con l3 massim3 urgenza… salvo, poi, guarirl3 per ridarl3 (come uscendo dall'officina) in pasto, ancora, al medesimo ambiente che l’ha ridott3 in fin di vita.
Mal comune mezzo gaudio? Per favore. 
La guerra è tra impoverit3 dentro, ossia, corrisponde all’essere strategia, che proviene ed indica chi ne è “a monte”.
Discriminazione è, allora, l3 parola magica, che può aprire molte porte, anche se “qua (così)”.
Dunque:
se ti dicessi che sei discriminat3
perlomeno, in ambito “lavorativo”
che cosa penseresti?
Ti daresti da “Fare…”?
È proprio ciò che SPS (Io) intend3 andar a dimostrare, sostanzialmente.
È da qualche Bollettino che, ormai, ci giro attorno. Te ne sarai accort3. Vero?
E… anche sesto parlando col muro…”, quando senti l3 parola magica “discriminazione”, qualcosa ti fa scattare in piedi, ancora. 
Soprattutt3, quando auto deduci un’altr3 parola magica, a/in rinforzo:
interesse (personale) = miglioramento della situazione in cui versi “qua (così)”.
D’un sol colpo, infatti, potresti andare a risolvere un3 questione che riguarda potenzialmente chiunque e, ciliegina sulla torta, guadarci personalmente.
Meraviglios3. Non trovi?
Ecco… ti “lascio” anche per oggi, con tale luogo comune conficcat3 “qua”.
“Fai… che ti ‘lavori’ dentro, prima di agitarti per l’uso”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2487
Riproduzione libera” (a condizione che si citi la fonte e che il testo rimanga inalterato).