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martedì 14 ottobre 2025

Prima di Marx, ancora la pialla.


Tipo? Esiodo (fra gli altri).

Le opere e i giorni… è un poema di Esiodo della lunghezza di 828 esametri, nel quale si illustrano la necessità del lavoro da parte dell'uomo, consigli pratici per l'agricoltura e giorni del mese nei quali è necessario compiere determinate attività.

L'opera è collocabile nell'VIII secolo a.C.

Se Marx “santificò il lavoro”, … non fu il solo, nel sempre attuale Modello Eichmann/Utility (dettato dalla Legge del Minimo = il controllo della risorsa più scarsa):

si illustrano la necessità del lavoro da parte dell'uomo, consigli pratici per l'agricoltura e giorni del mese nei quali è necessario compiere determinate attività (una vera e propria, sostanziale, auto programmazione inconscia indotta, wireless, non locale, da remoto, ubiquamente, etc.). Come mettere in discussione tali “necessità”? Infatti, la questione non è in discussione (qua, così), alias, sei “te” (qua, così). No? Non lo deduci persino da “te”? No

A quanto ap-pare. E, poi, questo non solo indizio:

l'opera è collocabile nell'VIII secolo a.C. (collocabile = stimabile). Una “stima” guadagnata sul campo d’azione, però. Ossia, qualcuno che ti può auto imporre una teoria a cui c®edere per “mancanza di alternativa sostanziale”:
mentre “te” soffri sempre di tale “necessità” lavoro
qualcun altro 
a differenza “tua”
decide la f-orma della “tua” realtà (qua, così)
mentre a “te” non resta che, al max, scegliere la tinta delle pareti di casa
rimanendo a guardare la vernice che asciuga molto lentamente (principio della rana bollita).

Chi “colloca opere” in anse dello spazio trascorso (qualcosa che non riconosci ma “sai” essere il “tempo”)? Chi estrae “pezzi” dagli scavi di non solo Pompei? Di certo, non “te” (qua, così). Del resto, “ognuno fa il proprio mestiere”. No

Tutti “esperti” ma in ambiti differenti = “vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori”, ovvero, compartimentazione (divide et impera). Coi gangli gerarchici riempiti da s-nodi Eichmann Vs il resto della struttura che non esiste anche se c’è. 

E, quando arrivi al “vertice”, wow: hai avuto una carriera meravigliosa, seppure… sempre in un certo ambito “lavorativo”. Se, poi, appartieni anche a qualche “ordine”, … sei più introdotto, anche se “niente”: 

hai sempre qualcuno sopra, così come un “tetto sulla testa”.

Sai nella sostanza “cosa sei”, anche se sei un “presidente e/o quello che… reggi”? Ancora un “servo”. Sempre quell’ingranaggio. Lo stesso meccanismo. Nella medesima struttura che ti ha ma “niente”. Sono allora “soldi, prestigio, carriera, onori, riconoscimento sociale, averi, proprietà, etc.” ad auto ridefinirti: ove, volere è potere. Ma, il potere non lo sfiori nemmeno. Mai. In nessuna circostanza che conta. 

Per questo ti sfoghi coi sottoposto, che se sei un “generale”, … sono davvero tanti = ti credi chissà chi e chissà dove, quando al contrario sei sempre “te” (qua, così). 

Figurati se non sei nemmeno “generale”, “cosa sei”. Cosa sei

Sei come il “generale” ma su un livello ancora inferiore. Con meno “inferiori da comandare”, mentre continui ad obbedire ai “superiori” econ la ragione fondamentale ch’è impressa e riflessa ovunque, sostanzialmente. Ecco la ragione della “tua” ombra, che sembra fisica “naturale” seppure è “solo” un riflesso dell’essenziale (Verità) auto distribuito nel tutto, anche quando “tutto”. 

Ecco la ragione frattale anche del… frattale: qualcosa che va sostanziato, altrimenti… “wow, che meraviglia questi disegni…”. Non ti dice niente? Non “senti” nulla. Nada de nada? Certo: è “normale”. 

Sei “te” nell’AntiSistema. Che ti credi.

Che venga qualcuno a “salvarti”? Vedi che sei continuamente “salvato”: sei memoria che memorizza o salva perpetuamente il “dato”, ch’è la Verità che ti auto caratterizza, accompagnandoti in qualcosa che funziona nella modalità “stealth”, poiché rivelati son l’oro e la relativa strategia: 

il non esiste-Re; c’è. 

Una caratteristica impressa a livello di struttura (I-Ambiente), essendone il pilota-Re, poiché tutto il “prossimo” è stato trasformato nellaggente (qua, così). Lo sapevi di essere sull’isola di “Circe”? No? Embè! Ma non tentare di essere preso anche dalla curiosità di “cercarla”, perché… Circe è un luogo comune, non quello che ti viene continuamente da pensare. 

Se ricerchi, esegui cerchi sul posto. Dovresti, semmai, ritrovare = auto ricordare. Cosa? Chi. Chi? Te. Certo, perché f-attualmente sei “te”: 

la “tua” più pallida ombra, riflessa dal punto di sospensione in cui ti “trovi”, l’AntiSistema. 

Ciò che (ti) è già successo ma “niente” e, di conseguenza, all-ora ti continua a succedere ma “de che”. Wow. Quando ti renderai conto sostanzialmente, non sarà mai troppo tardi, perché il potenziale di cui godi, nonostante “tutto” rimane sempre tale. Il “problema” è che la particella “sempre” rimanga anch’essa sempre tale = condizionale. Ok?

Come nei “tuoi” peggiori incubi. 

Farti auto rimanere in tale ambito è essenziale al fine dell’auto manutenere la portanza dell’AntiSistema (il d l’oro scopo). Non vorrai mica che “il cielo ti caschi in testa”! Sai: se “una volta, i barbari avevano tale paura”, bah… non ti sembra che di conseguenza quei “sempliciotti” avessero le idee molto più ben chiare delle “tue, ora”? Cosa sapevano che “te” invece ti auto delimiti a “sapere”? Cosa avevano visto, semmai. E cosa ricordavano, a differenza “tua”, quindi. 

Struttura

Esiodo passa quindi a parlare della contesa col fratello Perse il quale, dopo aver sperperato la parte della propria eredità concessa dal padre, vuole impossessarsi anche dell'eredità di Esiodo e pertanto intenta contro di lui un processo nel quale corrompe i giudici

Quale “novità”. No? La “corruzione” che fu “pre-alessandrina…”. Innata, si può dire (qua, così), poiché significa, sostanzia, indica seppure tra le righe (essendo frattalità espansa in qualcosa di rivelato). Dunque, il fratello di Esiodo si chiama Perse. Uhm. Assolutamente parlante: chi si è perso fra i richiami della “selva oscura”, seppure “illuminata dal sapere (altrui)”. Un vero e proprio infame.

L'autore passa quindi a descrivere la necessità del lavoro da parte degli uomini per fugare la punizione degli dei e vivere secondo giustizia…
Eccoli, però, colti in fallo o in “quasi flagranza di reato”:
per colpa di qualcuno (Perse)
(qua, così) non si fa credito a nessuno (Te).
Nel senso che:
a causa di Perse, Esiodo coglie l’attimo per cementare “a posteriori” 
la “necessità” lavoro
per fugare la punizione degli dei e vivere secondo giustizia… (bah!).

Quale “punizione maggiore” del sopravvivere (qua, così), dovendo persino lavorare al fine di continuare ad auto sopravvivere (qua, così) ma “niente”. Ci sei?
Dove vai se sempre nell’AntiSistema, divenuto totale. Anche muovendo un passo davanti all’altro, per timore di non ritornare mai indietro, no? Se sei su una “palla”, sei in una palla gigante = totale. F-orme tipiche come il Nastro di Mobius te lo disegnano persino. Un po’ tutto te lo “dice”, te lo esprime, ti ispira:

sia
contemporaneamente
in un “senso” piuttosto che nell’altro.

In che senso? Bè, la Verità ti mantiene aggiornato rispetto al “dato” Vs l’AntiSistema ti mantiene aggiornato rispetto alla “verità”. 

Però, sai quando “Fai…” tombola? 

Quando auto realizzi nella sostanza che Verità e “verità” sono sempre la Verità. Certo, perché non può essere altrimenti. Infatti, quando qualcosa è già successo, è la Verità ciò che (te) lo ricorda. Ma, se per strategia altrui è la rivelazione che ti “narra l’intera storia”, di conseguenza è la “verità”. Però, “ora”, la “verità” risente sempre della Verità che fa “surf”, perché… l’I-Ambiente è legge, strumento e memoria (Verità). Ok

Al fine di poter funzionare “al di sopra di ogni strategia sottostante”, la macch-in-azione al fine di terra-in-formare, deve sempre continuamente poter contare sul “dato” esatto, preciso, reale, vero, unico: la Verità. Ti trovi

Così come analogamente un impianto per l’aria condizionata, necessita continuamente dell’aria. Ok? Non della “energia”. Senza aria, a che serve un impianto simile. Che condiziona, se non c’è aria da condizionare. Logico. L’I-Ambiente è il SO o IA che necessita della Verità al fine di poter funzionare secondo programmazione nativa. La Verità permette al pilota di imprimere il proprio scopo, ad esempio ma causalmente. La Verità alimenta il senso del funzionamento della macchina, a cui non puoi mentire, altrimenti funzionerà in altro modo. Semplice.

In Le opere e i giorni è… narrato come il fratello di Prometeo, Epimeteo, abbia accolto presso gli uomini Pandora, prima donna mortale, creata dagli dei allo scopo di distribuire i mali tra gli stessi mortali

Pandora = “punizione divina”. Attraverso qualcosa, si abbatte qualcosa, sul prossimo. Una sorta di “pandemia”. Il precedente sostanziale. Qualcosa che induce ad immaginare una qualche tecnologia di fondo, in grado di… impestare, così come di innalzare. Dipende

Un po’ come “Eva” che viene preferita a Lilith, poiché “migliore” all’interno del processo di “riproduzione e controllo”. Dispositivi per ingranaggi. Perché “senti” qualcosa di inspiegabile secondo il canone “moderno”? Perché ondeggi fra “chiari di luna”?

Età degli eroi. In quest'età vissero appunto gli eroi, uomini-dei o semidei, stirpe giusta e coraggiosa pronti a perire per le loro cause. Alcuni di loro furono condotti da Zeus nelle Isole dei Beati dove vissero in pace in terre fertili e ricche di greggi. Questa età è l'unica a non essere definita con il nome di un metallo…
Età del ferro: è la stirpe che tuttora vive sulla terra caratterizzata dalla sofferenza, dall'ingiustizia e dal fatto di dover lavorare per sopravvivere. Esiodo non intravede alcuna possibilità di salvezza per l'uomo…

Tra queste due “età”, cosa c’è? Chi si “nasconde fra le fini dei mondi”. E chi non se ne avvede. 

L’oro Vs “te” = l’AntiSistema. 

Quando “senti” qualcosa, vieni ancora raggiunto dall’età degli eroi (“ciò che facciamo in vita riecheggia per l’eternità…”, seppure sei nell’età del ferro. La sinestesia è un modello di trasmissione del “dato”. Che ti credi. Non è mai “fantasia”, né tantomeno “pazzia o inutile, strana, sensibilità”. Solo che presupponi sempre che non valga niente, perché ti sembra che non porta mai (a) nulla. 

Dopo l'apologo, si rivolge ai giudici (da lui definiti “divoratori di ricchezze”) esortandoli ad esprimere il verdetto secondo giustizia… Ammonisce il fratello a rinunciare ai suoi piani ricordando che è proprio dell'uomo rispettare le leggi, a differenza delle fiere. Lo esorta al lavoro, evidenziandone la necessità e la fruibilità per scongiurare la fame, guidandolo al bene. La violenza e il furto portano ricchezze di cui si vien privati dagli dei. Inoltre gli raccomanda il culto verso gli dei, il rispetto del vicino e dei cari. Come per spiegargli l'onesto e fruttuoso lavoro, gli descrive l'aratura e la mietitura, in che modo comportarsi nelle varie stagioni, e gli dà anche consigli sulla navigazione. Lo consiglia inoltre sul matrimonio, badando ad avere un figlio maschio che possa mantenere il patrimonio paterno, sulle amicizie e sul comportamento (contro il pettegolezzo, contro gli atti vandalici, contro la negligenza verso la religione...); il tutto per evitare la diffamazione, difficile da scrollarsi di dosso…

La “morale” di Esiodo non si discosta da quella del “cittadino moderno”, completamente s-venduto al peggior offerente, mediante un atteggiamento “buonista” assolutamente immutato nello spazio intercorso da allora. Se non lavori, vai a rubare probabilmente, di certo non perchè sei disonesto! 

Altro che punzione divina: è-voluto. Previsto.

D'altra parte però agli uomini dell'Età del Ferro è concessa pur sempre una possibilità per elevare la propria condizione e vivere secondo giustizia: il lavoro. Il lavoro è una pena data dagli dei, come visibile dal mito di Prometeo e dal mito delle Età, ma d'altra parte è anche l'unico modo che ha l'uomo di riscattarsi non senza sofferenza e fatica. Chi vuole vivere senza lavorare, come Perse, si imbatte nel castigo degli dei in quanto non vive nella giustizia. In Esiodo quindi, come avverrà poi nelle grandi tragedie di Eschilo, gli dei sono tutori dell'ordine umano e sorvegliano l'operato dei mortali…

Sei proprio ac-conciato per le feste (qua, così). Però, vedi che ti viene persino detto:

il lavoro è una pena data dagli dei…
ove
gli “dei” son sempre l’oro (che infatti non esistono anche se ci sono).

Non volevi più sentire il termine “schiavitù”? Bene: eccoti quello di “lavoro”. Non volevi più sentire il termine “pena y punizione”? Bene: eccoti quello di “legge”.

Bah!

Che “tutto” questo “ti serva da lezione”. In che senso? In ogni senso, ch’è identifica sempre quel senso unico ch’è la Verità.




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4053
prospettivavita@gmail.com


giovedì 7 agosto 2025

Quello che non fermi, si ripete.


Cos’è

, di certo non è un “indovinello”. Per la precisione, trattasi di… sostanza. Ciò che ha fatto la stessa “fine” dell’etere, non esistendo anche se c’è. Ciò che è testimoniato da polvere, cenere o “atomi”, ad esempio. Con l’in-visibile “riconosciuto dalla scienza” che sostanzia, però, l’insistenza di ciò (chi/cosa) che non appare poiché rivelato. 

“Dna (l'oro)” docet. 

Per certe cose, dai per scontato che - anche se non le vedi - esistono (ci sono). Per altre, in-vece, no. Uhm. Non è che dove “studi” ti mettono in testa “cose”? Non è che anche se non “studi”, ti mettono (qua, così) in testa “cose”. 

Già. Inception. 

Una “possessione” annunciata tra le righe e mai creduta sino in fondo (da “te”, l’AntiSistemico per antonomasia), nonostante ogni non solo “film”. Hai “tutto intorno e dentro” una marea di… indizi, però… “senza il corpo del reato”, bah. No

Solo “pistole fumanti”. Ma, nessun “movente”. 

Il crimine perfetto: quello che non esiste; c’è. Perché morire è ritenuto naturale o “ovvio”? Nella Bibbia, gli adamiti vivevano molto più a lungo (diciamo che inizialmente erano eterni). Per la “scienza” de noantri, invece, pro-vieni da epoche remote “primitive”, ove morivi dopo pochi anni di mera sopravvivenza. Dunque, mentre il “libro sacro” narra di una “parabola discendente”, la “scienza (di certo, non sacra)” ti spiattella in faccia quanto “è bella, buona e saggia” = quante ne sa (descrivendo, però, una parabola ascendente). 

Forte! Vero




E, “te”, che ne pensi. Niente = ti adegui; del resto, “mica è un problema tuo”. Nevvero? Sei “te” che devi badare alla sopravvivenza (alle “commissioni”) AntiSistemica. Non hai “tempo” per tali rebus senza senso, poiché “troppo lontani per fartene qualcosa”. Ecco che, allora, improvvisamente, viene alla mente il famigerato “troppo grandi per fallire”, riferito alle banche durante la “pandemia” dei mutui subprime e compagnia risonante. La cui onda lunga è servita alla “Uè!” per drenare sovranità ai “membri” = gli ex Stati o, meglio, le ex Nazioni. Tutto è connesso, perché tutto è uno (la Verità):

è già successo
continua a succedere.

Così come la relativa strategia è assoluta (totale) al fine di poter funzionare a meraviglia:

l’oro
x “te” (qua, così)
non esistono anche se ci sono.

Ma come diamine ti sei potuto “ac-conciare” in tal modo. Non ti vergogni. Pieno di “te” = pieno di l’oro, anche quando pieno di oro, senza mai essere uno di l’oro, al limite, indirettamente… uno dei l’oro

Un “Bravo”. Un Kapò. 

Uno che, ancora oggi, in qualsiasi p-arte del mondo AntiSistemico, non appena si f-orma una situazione “in-dipendentista (che dipende da…)”, … colma i gangli della Rete che ti ha ma “niente”; riempiti da chi se ne approfitta o meglio sopravvive, fungendo da aguzzino per il resto dellaggente, che deve rimanere (qua, così), come con-dannati allo “Inferno”, coi demoni che fungono da ingranaggi affinché tutto funzioni, nonostante tutto già funziona I-Ambientalmente (legge, strumento, memoria). 

In qualcosa dove gli individui (“te”) vengono mossi come pedine sulla scacchiera; mentre chi s-muove il giogo, ovvio, non esiste; c’è. Altrimenti, il Banco salterebbe subito. 

Oppure, dovrebbe essere ripristinata la schiavitù diretta, al fine di “tener buona” la massa. Anche se nella fase iniziale, verrebbe scatenato il “Kraken” = il Re-Seth. Per, poi, s-terminare (controllare) la rimanenza mediante il “classico dei classici”, ossia, la vivida presenza dell’invasore o possessore della “Terra”. 

Un “periodo” da cui, sembra, che “te” pro-venga. No

Qualcosa di superato, a sentire gli “esperti”. Qualcosa da celebrare in termini di “lo vedi quanto sei fortunato, adesso”. Il Modello Utility. Nel Modello Totale (qua, così). Nel Modello rivelazione l’oro. Nel Modello “te” al posto di Te (xxx, xxx).  

Boom!

Quando le masse vengono spostate, come “Fanno…”, l’oro? Da quale p-arte spira lo e-vento? Bon. Il “fluido multicolor” seguirà tale indicazione, anche senza rendersene conto. Del resto, il “lavoro” è un consolidato miraggio che attira come miele, gli “orsi”. Se ti sei manifestato in un luogo ove “non c’è lavoro (!)”, bè… andrai – come tra vasi comunicanti – dove c®edi ce ne sia. Vero? Questa è la (l'oro) “forza di gravità” che aleggia ovunque sulla Terra di Mezzo AntiSistemica. Per non parlare di “religione” o, d+, di “denaro” a cui hai attaccato un po’ tutto quanto: dal “benessere” alla “serenità”. 

Bah! Pensa che preghi anche per ottenere denaro...

In-tanto, mediante i pistoni dell’unico moto-re (denaro y lavoro) si “muove” tutto quanto, sul posto; alimentando ciò che ha di-sognato proprio ciò, avendolo come scopo. Se x l’oro sopravvivere coincide con tale scopo, uhm“te” sopravvivi per tale motivo che, se non esiste ma c’è, “niente” = ti attaccano al “tram” e tiri (come manodopera).

Si ringrazia la regione Puglia per averci fornito i milanesi
Teo Teocoli e Giorgio Porcaro, interpreti dei meridionali protagonisti del film, erano realmente emigrati a Milano dalle rispettive città del Sud Italia in cui erano nati, Taranto e Benevento… Benché il film sia un tributo a Milano, stando al titolo e alla colonna sonora con la canzone “Milano”, svariate scene sono state girate a Roma. In una puntata del programma Stracult di alcuni anni fa emerse che il film uscì di fatto incompiuto, mancando di un vero e proprio finale: fu lo stesso Teocoli ad affermarlo e il tutto è dovuto ad una mancanza di fondi, tanto che la produzione decise di chiudere anzitempo le riprese, soprassedendo alla realizzazione delle altre scene previste ed utilizzando quanto girato…

Dunque:

attori che recitano la parte di…, essendolo
trama che celebra una città, “girando” in un’altra
un “film” in-compiuto, per “mancanza di fondi”.

Risultato:

la produzione decise di chiudere anzitempo le riprese, soprassedendo alla realizzazione delle altre scene previste ed utilizzando quanto girato

La “mancanza” di qualcosa, nel re-ame(n) ove vige la Legge del Minimo, ammonta ad una strategia che fa del controllo il timone della “potenza”.

Qualcuno che si rivela, in tale “salsa (sostanza)”, diventa “Dio”, non tanto perché lo è, quanto perché gli “assomiglia”, essendo “Dio” uno specchio riflesso e, di certo, non Dio. Perché Dio non esiste? Perché, Te sei “te” (qua, così). Mentre, l’oro sono “Dio”, avendone preso il posto (fisso). 

Dunque, Dio è sì tanto debole? Sì, dato che (ti) è già successo. 

Un piccolo “errore” può essere convertito in leva da chi è sufficientemente in Sé, da… “Farsene…” qualcosa. Ovvio, è, or dunque… che persino Dio non è… quel Dio! Ok

Figurati “Dio”, cos’è.

La qualità del “prodotto” come cambia se sopravvivi in “tempo di pace”, perlomeno in occidente? Tuttavia, per non farsi mancare niente, in tale “dispensa (la Terra in versione AntiSistema)” il… prodotto (“te”) è conservato in ogni area e sottoposto alla diversa “atmosfera modificata e controllata (d)all’origine”. 

I gusti sono gusti, del resto. 

Le pietanze devono tener conto di ogni “tendenza”, quando vengono servite a tavola. Per cui, se non fermi tutto questo, si ripeterà potenzialmente all’in-de-finito. Ecco perché, ogni volta, tendi sempre come a… “morire” ma, poi, sei sempre (qua, così) a parlare di “karma, incarnazione, destino, etc. etc. etc.”.



 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4006
prospettivavita@gmail.com


martedì 19 novembre 2024

Che altro de-scrivere?


Can-dannati

Già. L’attività di SPS funziona dal 2009. Certo, il percorso è stato all’insegna dell’evoluzione singolare, partita da uno status di “spiritualità”, ora… sostanzialità

Il che significa “vederci anche al buio”, oramai. 

Senza alcuna “necessità” non visto che tutto è la Verità in funzione, che funziona nel funzionamento I-Ambientale. 

Qualcosa di, indovina? Funzionale a… 

Ergo, lo “scopo” non esiste; c’è. Analogamente al “pilota” eco-dominante (o, meglio, l’Antico). Ov-vero, El “Dio”, Go(l)d, l’oro Vs “te” (qua, così). Wow

“Clamoroso al Cibali!”. No?
Oppure, “colpo di scena!... Fiato alle trombe, Turchetti...”… 

Quand’è che proprio “non ce la fai a…”? Ad esempio, accorgerti nella sostanza di/che… , quando non ci sei = esisti (auto sopravvivi) e bon. Tutto qua (così). 

Ciò che non “ri-spolveri mai” poiché “niente”. 

La condizione di “non esiste; c’è” è riportata ovunque, nell’AntiSistema. Perché

Perché è la Verità! 

venerdì 25 ottobre 2024

Giorno della marmotta (bolla).


Quella volta il potere lo vide dall’alto, ritto sulla cima della sua ritrovata influenza politica. Ne ebbe una padronanza più sicura, ma neppure allora riuscì a liberarsi di quel vago senso di oppressione che da sempre gli faceva compagnia. Anzi, mano a mano che ne saliva i gradini avvertiva la vertigine di tutto quel potere: il proprio e l’altrui. Era un sentimento ambiguo, quello che provava a questo riguardo. Ambiguo e misterioso. Da ragazzo, mentre ancora infuriava la guerra, aveva scritto e sentenziato: “non vogliamo il potere perché esso ci fa paura…”. E di lì in poi il volto misterioso e demoniaco del potere lo aveva sempre reso un po’ inquieto. Tant’è che, andando avanti con gli anni, si era spinto a immaginare una società e una politica nella quale le strutture di potere contassero sempre meno e al loro posto potesse piuttosto farsi largo “una parola gentile” che fosse capace, lei sì, di cambiare le cose. Era la sua fantasia. Ma intanto il mestiere, chiamiamolo così, gli aveva insegnato che il potere cattivo si combatte col potere buono. Che il potere altrui si tiene a bada anche col potere proprio…
Via Savoia - Il labirinto di Aldo Moro - Marco Follini


Una parola gentile…, si sposa con ciò che affermava il medico Ryke Geerd Hamer (5 leggi biologiche) a proposito di come dovrebbe essere la “atmosfera” di ogni ospedale: 

qualcosa che SPS non si sente di riportare, ancora una volta, motivo per cui se ti interessa “vattelo a trovare”. 

Ergo, una f-orma di atteggiamento diverso, rispetto all’ac-con-sentito (qua, così). Ti sei mai fermato, almeno una volta, a prendere in seria considerazione lo stato degli ospedali pubblici? Sì, magari in occasione di una “entrata in pronto soccorso”, oppure andando a trovare un parente, oppure accedendo al fine di sottoporti a qualche tipo di “analisi, esame, piccolo intervento, etc.”. No? Gli ospedali, se pubblici… sono ridotti davvero male

Fanno letteralmente schifo. 

E non mancano le non solo “leggende metropolitane” a proposito di “ammalarsi entrando in ospedale”! I muri sono lasciati all’azione del “tempo”, a cui nessuno sembra proprio pensare. C’è qualche “pezza” qua e là, ma “niente di serio”. E dentro? Uhm. Dove deve essere pulito, è pulito:

il “pubblico” almeno richiede quello. 

Ma, è come essere dentro a qualcosa di “maleodorante”. Qualcosa che non è come (ti) deve sembrare, altrimenti vai a denunciare tutti! Ok? Una sorta di “minimo sindacale” ti ha, ogni volta che ci hai a che fare. Infatti, a prescindere, una volta dentro non vedi l’ora di ri-uscire

E… il “personale”? 

mercoledì 2 ottobre 2024

Accorgersi.


“L’occidente è acefalo e in questo vuoto totale di potere la domanda è: ma Netanyahu potrà andare avanti a fare tutto quello che vuole?...”.
Marco Travaglio

Il Travaglio, travaglia sempre. 

Frutto di un p-arto travagliato (complicato), molto probabilmente. Altrimenti, perché sto’ cog-nome? . Il riferimento sarà al capostipite della “casata” e, Marco, forse, ne porta solo le conseguenze = il “nome (marchio)”. 

L'app-arte-nenza. Come... conseguenza, servizio, utility.

Dunque, per El Travaglio… questa è la “domanda”:

Netanyahu potrà andare avanti a fare tutto quello che vuole?...

Ciumbia! Perbacco e poffarbacco. Questa non è la domanda: 

è la “domanda”. 

Quella che l’oro (ti) im-pongono al fine di auto rinchiuderti sempre + all’interno di “te” (qua, così). Overtone dintorni (periferia). Si parta dall’incipit, allora:

l’occidente è acefalo (leggi più sotto de che se tratta)
e
in questo vuoto totale di potere… (è proprio il contrario, alias, il potere è pieno, sostanzialmente; quando esiste vuoto totale di potere significa che il potere è totale).

Ok?

Di più:

la domanda è… (la “domanda” è del tutto fuorviante)
ma Netanyahu potrà andare avanti a fare tutto quello che vuole?... (perché sino ad “ora” l’entità è andata avanti a fare tutto quello che vuole, e lo continua a fare?). 

Allora, si ritorni ad “acefalo”:

un oggetto od un organismo privo di testa; per estensione può indicare metaforicamente un ente privo di struttura dirigenziale, un albero privo della cima, un libro privo di titolo o di incipit
in metrica classica si dice di un verso privo della sillaba iniziale
in musica indica un ritmo che presenta una pausa in battere...

E, ancora:
Acéphale – società segreta fondata in Francia nella prima metà del Novecento…

Non si tratta di un “rebus”. Al limite, del solito (qua, così) “Re-Bus”:

il mezzo vettore utilizzato dal “Re” che x “te” (qua, così) non esiste (anche se c’è).

E dalla verità che utilizza ogni “Bus” al fine di… mantenerti auto in-forma-to. È come “Fare…” palestra. Meglio

è come attaccarti quegli aggeggi che ti stimolano gli addominali, senza fare niente. Ci sei

Automatismi funzionali. 


lunedì 19 agosto 2024

Il lav’oro.


Che fa? “Nobilita”? Uhm

Semmai, “Arbeit macht frei…”. No? Cosa ha significato = cosa significa. Ovvero, cosa è già successo = ciò che continua a succedere. Come? Nella sostanza (non linearmente). Dove? (Qua, così), nell’AntiSistema. A chi? A Te che, infatti, ora sei “te” (qua, così). Dunque, il “lavoro” è uno strumento di controllo singolar-massivo, ovvero, che com-porta - a partire dall’individuo - la gestione dell’assieme

Tutto questo, “senza colpo ferire” = “democraticamente” (altro aspetto dell’irreggimentazione d’assieme che non esiste; c’è). 

Sempre x “te”, non esiste! 

Alias, sei proprio “te” il fenomeno perfetto da replicare all’in-de-finito, al fine di continuare a succedere, ma “niente”. E, “dal 2020”, la grande… “festa”! Hai provato ma non ci hai creduto. E allora? Bah

Lo s-vuoto è perfettamente as-servito a/in tavola. 

In-tanto, in giro ci sei sempre e, “solo”, proprio “te” (qua, così): l’as-soldato perfetto! Chi si merita assolutamente la “costituzione più bella del mondo”; come del resto sopravvivi nel “Bel Paese”. E vediamolo, allora, questo “marchio di sana e robusta… costituzione”. 

Si di-parta da ciò.

venerdì 17 maggio 2024

Immagini-in-azione.


Bilancia dei pagamenti

Come al… cinema. O a teatro, laddove va continuamente in onda tale “rivista”: 

(“te”, qua, così).

Good = “godo”. Sì, ma chi? Loro

Law, “legge”. Go(l)d, “Di-oro”. Love, “am-or”:

love God, love Go(l)d
law God, love Go(l)d…

In “Italia”:

lav-oro
lavora x l’oro
lavora x loro…

Brividi! La “Italia”: un loro asset. Un asset di loro: d’oro. 

Di Go(l)d: d’El “Di-(l)oro”.

In-somma, mettila come vuoi o c®edi ma, queste assonanze hanno molto + di, rispetto a quello che “ti viene da ri-pensare”.
“Ora et labora” = “taci e lavora, ora (x sempre)”. Mentre un Pc o un automa che fa? E-labora. Uhm

Il meccanismo “lavora”. 


Vedi che sei sempre “te”. Ok? Del resto è AntiSistema, la cui regola (algo-ritmo) detta, appunto, il “ritmo”:

il lavoro nobilita (scritto, a monito-r, x coloro che sono nei campi di concentramento).

“L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione…”.

No? Le “forme” e i “limiti”, della medesima, sono emersi sostanzialmente dal “2020”, eppure? Cucù! Son sempre loro. Allora, tali termini hanno una radice unica, anche se per “te” non.. univoca:

law, love
God, gold.


La “febbre dell’oro” or dunque che cos’è? 

Essenzialmente: possessione

giovedì 2 maggio 2024

Lavoro, questo s-conosciuto.


1°Maggio, Confsal: “più dignità, sicurezza, equità e sviluppo per il lavoro…”…

Ancora? D+ di (così, qua), che vuoi! Un sentito “grazie” al… sindacato, laddove non è “democratico” sindacare sul loro operato. Tutto è in perfetto “Ordine”, nell’AntiSistema o nell’Anti-ti-strema… ed alfine, tendi come sempre a morire, salvo esprimere l’opinione ch’è “naturale”, tanto che… “l’unica cosa giusta al mondo è la morte”. Ergo, il programma “morte” ha sempre carta bianca, laddove solo Totò s’espresse sostanzialmente, con la “Autorità”, a tal pro:

“Badate colonnello, io ho carta bianca.”
“E ci si pulisca il culo!...”.
I 2 colonnelli

Ragazzo mio – disse la Fata – quelli che dicono così, finiscono quasi sempre o in carcere o all’ospedale. L’uomo, per tua regola, nasca ricco o povero, è obbligato in questo mondo a far qualcosa, a occuparsi, a lavorare. Guai a lasciarsi prendere dall’ozio! L’ozio è una bruttissima malattia, e bisogna guarirla subito, fin da ragazzi: se no, quando siamo grandi, non si guarisce più.
Queste parole toccarono l’animo di Pinocchio, il quale rialzando vivacemente la testa disse alla Fata:
Io studierò, io lavorerò, io farò tutto quello che mi dirai, perché, insomma, la vita del burattino mi è venuta a noia, e voglio diventare un ragazzo a tutti i costi. Me l’hai promesso, non è vero?
Te l’ho promesso, e ora dipende da te
Carlo Collodi – Pinocchio

Dunque, “Pinocchio” al fine di “diventare un ragazzo a tutti i costi”, che fa, nella sostanza

Per smettere di essere “burattino”, non esita ad allinearsi col resto del mondo. 

lunedì 25 marzo 2024

La verità: struttura del mondo e risoluzione.


Utopia = come dovrebbe essere, ma (qua, così) non è.

Etiopia… De OptiOttimo!

Nel libro III, Erodoto definisce l'Etiopia come la regione più lontana della “Libia” (ossia l'Africa), dicendo: “dove il sud declina verso il sole che tramonta si trova il Paese chiamato Etiopia, l'ultima terra abitata in quella direzione. Abbondano elefanti enormi, con alberi selvatici di ogni genere ed ebano, e gli uomini sono più alti, più belli e più longevi che altrove…”…

Un “Eden”, in-somma. 

La “utopia” = l’Etiopia (dalle “facce nere” o bruciate).

Bruciate, dopo la “cura” occidentali’s… Che dura ancora.

Morti improvvise e ictus, il motivo dell'aumento secondo i media mainstream: dalla bolletta della luce al riscaldamento globale

Sono tutti d’accordo, volenti o nolenti. Questo è quanto! Perché?

La delegazione israeliana in Qatar ha accettato la proposta avanzata dagli americani per un accordo sugli ostaggi…

E… “Hamas”? Bè, è = allo “Isis”. No? 

Loro possono…

Mo: Mezzaluna Rossa, “364 operatori sanitari uccisi a Gaza dal 7 ottobre…”…

Fare la vittima, “paga”.

“A questo punto è una resa dei conti. Chi ha fatto il male, puro, senza ragione, senza pietà, senza lealtà, oggi arriva ad usarlo per fare la vittima in modo da rivendicare nuovo potere, nuovi incarichi...”.
Max Del Papa

Certo: “Israele” docet.

Ciò che ha parassitato anche gli ebrei: l’entità sionista.

Attentato terroristico Mosca, “unire i puntini per il disegno che si sta realizzando…”…

Unire i puntini = sostanza, laddove per essere sostanziale devi esserci: 

devi essere Te.  Infatti, sei “te” (qua, così).

Attentato Mosca, Zakharova: “Ucraina trasformata in un centro di diffusione del terrorismo dall'occidente, mercenari fuggiti verso Kiev…”…

Perché i “terroristi” hanno accettato di andare contro “morte certa”? A fronte di… cosa, hanno detto “”? 

Mutaforma.


Nessuno si va valere veramente.

Com’è che, perlomeno nel “ricco” occidente, nessuno sostanzialmente fa nulla al fine di farsi valere? Bada bene: è sostanziale il discorso. Laddove è il “valore” che ha preso il sopravvento. Bè, nessuno fa nulla perché “nessuno se lo può permettere”, non visto che il ricatto è un “ricatto (diritto)” = 

denaro in cambio di lavoro (abitudine o “tempo”).

Così, anche per fare la guerra ci vogliono i soldi. Sargassi! Allora, “una volta”, nella paventata “storia”, quando un grande impero stava per sopraggiungere in una terra, ancora “vergine”, che facevano gli abitanti al fine di prepararsi all’arrivo dell’orda? Andavano a chiedere un “prestito”? Facevano un “mutuo”? Le armi erano a pagamento? Ma… se gli abitanti tutti non avessero combattuto, per “mancanza di denaro”, ci sarebbero andati di mezzo tutti quanti: 

anche i fabbricanti di armi, le banche, i creditori, etc. etc. etc. 

Quindi? È davvero arduo immaginare che quel tipo di guerra fosse la punta dell’iceberg di uno “sforzo nazionale” in toto? Tutto gratis, in-somma ed alfine. Altrimenti, de che. 

Cosa sarebbe successo dopo l’invasione e la distruzione, a tutti loro? 

Era “saggio” ostinarsi a chiedere soldi in cambio delle armi per “difendere tutti”? Suvvia

Manca qualche tassello, come minimo. No? 

E il Governo dello Stato? Davvero, lo Stato, poteva lasciare andare tutto in malora per “mancanza di fondi” per… proteggersi?