giovedì 11 dicembre 2025

Architettura (2).


È certo che ogni superstizione universalmente creduta ha in sé qualche cosa di credibile: “uno spirito di verità è nell’errore…”, dice Shakespeare nell’Enrico V (atto IV scena I)… Prevedere e provvedere: previdens e prudens. La scienza dell’avvenire è e dev’essere norma per l’azione del presente. Sapere per fare: la teoria per la pratica…
La previsione del futuro - Albino Nagy

Nagy = un individuo molto “pericoloso” per lo status quo (qua, così).

Shakespeare: uno spirito di verità è nell’errore… = la Verità fa “surf” attraverso/mediante tutto, ove persino lo “errore” è terreno fertile in tal senso. La Verità è (la) memoria (un terzo della forza I-Ambientale o legge, strumento, memoria). 

Il “log di macchina” riporta sempre la Verità: tal “dato”. Ok

Ergo, la Verità è una forza creatrice, mentre “compie il proprio dovere”. Cioè, la Verità può essere im-piegata ma non spezzata (per questo ci sei “te”). Ci sei? L’ecodominante (l’oro) la im-piega, infatti. Ma non ne può eliminare la compresenza, essendo intima, funzionale, nativa

Anzi, è proprio l’ecodominante che ha assunto la medesima portata, ad immagine e somiglianza, essendo diventata come la “aria” che assolutamente devi respirare, pena il morire in pochi secondi, altrimenti. La rivelazione (l’oro) è molto simile a quella della Verità, sempre in ombra eppure sempre protagonista unica sulla/nella scena, che si presta costantemente ad essere “surfata”. 

Perché? Perché sia “te” (qua, così) che Te (qua, xxx) devi sempre essere “informato”. Su chi puoi sempre contare, or dunque, senza ombra di dubbio? Sulla Verità. Cioè? Ti dice niente la “divina provvidenza” d’altri tempi? Oppure, la “jella”, la “buona sorte”, le “leggi della natura”, il “volere degli Dei”, la “sincronicità”, etc.  

La Verità opera attraverso ogni e qualsiasi f-orma, sempre, costantemente. Come in una giornata ventosa o piovosa o di pieno sole o di nebbia, temporale, etc. La Verità è la “luce divina che crea”. La Verità è tutto, anche quando “tutto”. Alias:

“uno spirito di verità è nell’errore…”. Trovi?


Albino Nagy nacque a Traù, in Dalmazia, il 2 ottobre 1866… Morì improvvisamente a Roma il 26 marzo 1900… (da Roma a Taranto: sola andata). Di certo, chi “prevede il futuro”, … (qua, così) non ha molta vita davanti a sé (se non è pre-visto a sua volta). 

Prevedere il futuro? Uhm

Vedi che se imbocchi l’autostrada per Roma, è a Roma che ti porterà quella vi(t)a. Ok? Cosa vuoi prevedere, dunque, se non accorgerti sostanzialmente del “dove stai andando (qua, così)”, del “dove (ti) spinge l’unica corrente che conta (la d l’oro)”, etc. 

Nagy era quindi “pericoloso”. Uno dei t-Re Nagy?

E la sua morte ha eliminato un “problema” certamente certosino, persino… logico (se ci sei). Una certa categoria di “pensanti” è, infatti, causalmente, “terminata nel tempo” AntiSistemico. Qualcosa che aggancia Lullo, ad esempio, e che continua sino ad un certo “punto”, allorquando… “niente”. Quando una certa “scuola” venne meno, progressivamente annacquata e diluita oltremodo, ad hoc. 

Cartesio fu un s-oggetto “troppo logico” e da lì la questione divenne ben altra, rispetto a ciò che Nagy aveva nuovamente intuito, godendo probabilmente di una certa “libertà interiore scevra da blocchi precostituiti”. Risultato? Morì improvvisamente a 34 anni, sfiorando la “età magica” del numero 33: un anno molto “comodo” al fine di… “uscire di scena”. 




Pardon: ne aveva proprio 33 (di giri). Ergo, cvd


Mediante un certo tipo di “logica sostanziata”, ti accorgi nella sostanza della sostanza (AntiSistemica). SPS docet.  

Motivo per cui, a qualcuno può non piacere! Ok

Chi si mantiene rivelato, ad esempio ma causalmente… potrebbe intervenire in maniera “laser”, ossia, ricorrendo agli infiniti modi disponibili, senza mai dare nell’occhio = mantenendosi assolutamente rivelati.

Il concetto di Bravo indica la conformazione di un “mercenario”:

qualcuno che per soldi, e-segue qualsiasi tipo di ordine. 

Dunque, il “denaro” è una invenzione che permette il controllo da remoto, di ogni s-oggetto (qua, così). Anche perché, “più ne hai e più ne vuoi” Vs “tutte le strade portano a Roma”. 

La “scienza”:

essa si fonda… sulla costanza del corso degli avvenimenti, per cui aspettiamo che le cose succedano come già successero a circostanze analoghe. L’istoria è maestra della vita. Noi attendiamo il domani simile dell’oggi
Albino Nagy

E nel “giorno della marmotta”, chi ha già vinto (dominando) continua ad aumentare il proprio controllo sul “prossimo”, sempre più esposto a tale e-vento e contemporaneamente sempre meno accorto (auto sopravvivendoci dentro). Più che la “costanza degli avvenimenti…”, la sostanza! Ciò che continua a…, essendo già successo ma “niente” per laggente (qua, così).

Un risultato persino ovvio, se ci sei. 

Alias, se sostanzi la situazione, non importa ricorrendo a quale non solo dettaglio, poiché per l’appunto… “tutte le strade portano sempre a Roma” Vs la Verità. 

Il far dipendere le causalità da queste, cioè dalle uniformità osservate nella successione degli avvenimenti, è risultato della tendenza dei positivisti inglesi di dedurre dall’esperienza tutti i principî che prima erano ritenuti per dati a-priori dalla nostra ragione. Ma, qualunque opinione si voglia avere intorno all’argomento, questo resta accertato che per la previsione scientifica occorrono due speciali atti del nostro spirito, uno preparatorio e cioè la formazione e la formulazione della legge e il secondo pratico, l’applicazione della stessa a dati casi. È la formazione delle leggi, delle proposizioni generali che comprendono sotto di sé i casi speciali, le proposizioni singolari, un grave problema della filosofia. Volerle ricavare unicamente dai dati a posteriori, dalla esperienza, anzi che costruirle aprioristicamente coll’intelletto, è una delle tesi favorite dai positivisti. Del resto insistettero su questo punto già i logici del Rinascimento - ricordo sol Bacone per la teoria, Galileo per la pratica - che vollero in tal modo contrappore alla logica deduttiva, solita della scolastica, una nuova logica, l’induttiva delle scienze 

Albino Nagy

Wow:

il motivo per cui ora ci vogliono le prove, per.... Ergo?
Un “tuo” diritto. La “tua” sicurezza (qua, così).
Ciao! Fai ciao alle prove.

Contrappore alla logica deduttiva, solita della scolastica, una nuova logica, l’induttiva delle scienze… (i “positivisti inglesi” = gli “ebrei” aschenazi-s-ti).
Il far dipendere le causalità da queste, cioè dalle uniformità osservate nella successione degli avvenimenti, è risultato della tendenza dei positivisti inglesi di dedurre dall’esperienza tutti i principî che prima erano ritenuti per dati a-priori dalla nostra ragione… (l’ennesimo Re-Seth, sempre ad opera l’oro by gli “ebrei” = il sottodomino “eletto” AntiSistemico).

Anche il “passaggio tra le lingue” ha influito sul medesimo “risultato”. Il Latino era (è) un codice più logico, rispetto allo “italiano”: 

qualcosa di “volgare” che progressivamente prende il sopravvento sulla “lingua fondamentale per apprendere...”. 

L’educazione scolastica obbligatoria va proprio in tal senso: preparare ad hoc gli “italiani”, dopo aver “fatto” la “Italia” = ridurne progressivamente la capacità di accorgersi sostanzialmente, sul principio della “rana bollita a fuoco lento”. Un po’ come rimanere a “guardare la vernice fresca che asciuga sulle pareti…”. Uhm

Sargassi! 






L’induzione è appunto il processo con cui dai singoli fatti osservati si formano le leggi generali, che li governano. In che consiste questo processo? Il Mill nel suo ormai celebre sistema di logica deduttiva ed induttiva indica quattro metodi distinti, coi quali dall’osservazione sperimentale dei fenomeni si può assurgere alle leggi che li governano; e sono i metodi della concordanza, della differenza, dei resti e delle variazioni. Non passo all’esame particolareggiato di ciascuno di questi, ma desidero solo mostrare come di fatto tali procedimenti vengono, coscientemente o incoscientemente, usati da ognuno che fondatamente forma ed enunzi una legge. Questa è di solito espressa in una proposizione universale

Wow:

espressa in una proposizione universale… (il “protocollo”)
Vs
la “bio-diversità” (ognuno è unico).

Uhm

Chi controlla i controllori. Già! Chi decide questa “universalità”…

“Se un qualsiasi determinato momento storico di tutto l’universo si ripetesse un’altra volta, succederebbero di nuovo precisamente tutti gli avvenimenti che gli susseguirono: si rinnoverebbe tutta la storia…”.
Mill

Davvero? I vari “film y romanzi” sui “viaggi nel tempo” ti hanno cotto e lessato a puntino. Ritornando indietro, infatti, ti dicono che non potresti cambiare il “futuro”. Ma, “Hulk/Banner”, nell’ultimo episodio degli Avengers, afferma ben altro:

se viaggi nel passato, quel passato diventa il tuo futuro, e il tuo presente precedente diventa il passato, che non può più essere cambiato dal tuo nuovo futuro...

Altro che il “metaverso”; questo significa che “puoi cambiare sostanzialmente qualcosa, anche se è già successo”. E comporta che “questo cambiamento è deciso a prescindere dal continua a succedere che sembra tutto”. Questa è la via di ri-uscita dal (qua, così). Ah

SPS non ha alcuna intenzione di “suicidarsi”. Ok

E non soffre di cuore, né di qualsiasi altra “malattia”. 

Il Mill prende un granchio, come la pressoché totalità degli “esperti” e persino dellaggente (qua, così).
Infatti

Helen è una giovane donna che lavora nelle pubbliche relazioni ed è fidanzata con Gerry. Dopo essere stata bruscamente licenziata, si dirige in tutta fretta verso la metropolitana per tornare a casa dal fidanzato. Andando via dal posto di lavoro, le cade un orecchino in ascensore e James (uno sconosciuto) glielo raccoglie. Helen, arrivata alla stazione della metro, scende le scale e una bambina le si para davanti. In quel momento la sua vita si divide in due dimensioni parallele:
Helen prende la metropolitana…
Helen non prende la metropolitana
Sliding doors

“Se un qualsiasi determinato momento storico di tutto l’universo si ripetesse un’altra volta, succederebbero di nuovo precisamente tutti gli avvenimenti che gli susseguirono: si rinnoverebbe tutta la storia…”. 

John Stuart Mill

A meno che, “Mill (by la Verità)”, (ti) stesse descrivendo il modus operandi AntiSistemico! 

Lo status quo (qua, così).

Infatti, è (qua, dentro) che continua tutto quanto a succedere, non visto che è già successo il “momento” iniziale: quello da cui si diparte la versione della Terra AntiSistemica (by l’oro), ove Te sei auto “trasformato” in “te” (qua, così) ma “niente”. 

Mill era uno dei soliti noti.

La Verità ti lascia, dunque, sempre alle prese con “te”/Te:

cosa deciderai di “Fare…”?
Sarai ancora “te” a scegliere fra…
Oppure, sarai Te a - finalmente - deciderti una volta per tutte.

Unico problema fondamentale della logica… è quello di trovare nuove relazioni da relazioni date… La formulazione della relazione: ecco il problema della propedeutica della logica…

! Hai detto niente. 

SPS sostanzia, infatti. Sì, “non capisci cosa vuol dire”. Non a caso, significa. Ed il significato è Oltre alla “domanda che ti sorge spontanea (nell’AntiSistema)”. 

È qualcosa di interiore (intimo) il sostanziare.
Ove, la Verità è e rimane sempre tale e quale

Sempre non a caso, spesso ricorri allo “istinto”, che ti viene descritto come “animale”, terminandoti anche in questa via di ri-uscita. Il sostanziare, nella sostanza, non è nemmeno l’istinto: anche se il “sesto senso” te lo indica essenzialmente, senza dirti nulla ma facendotelo “intuire”. 

La frattalità espansa è l’auto caratteristica I-Ambientale (legge, strumento, memoria). Se ci sei (sei Te) è l’esserci che ti permette di sostanziare il “dato (la Verità)”. Ergo, mediante tale atteggiamento (“Fare…”) applichi l’analogia frattale espansa e, ops: sostanzi la realtà, non importa quanto sia alterata, deviata, trasformata, etc. Ossia, è sempre da Te, in Te, per Te, con Te, fra Te e Te (sfericamente) che risolvi l’equazione AntiSistemica, senza essere un “esperto”. Semplicemente, essendoci e rimanendo tale e quale in “ferma” coerenza, seppure (qua, così). Come se ti immergessi (qua, dentro), ma… “nel mondo; non del mondo…”. 

Wow

Tutto torna, anche se (qua, così) “tutto” ritorna. Dante, cosa rappresenta? Questa “immersione totale”, seppure rimanendo fedeli a Sé, avendo una “guida spirituale” o un “agente autorizzato a… (la Verità)”.

Angelo custode = la Verità.
Demonio = l’oro o “Dio”.
Demoni = i Bravi.
Tentazione = denaro.
Peccato = peccato che non sei Te (qua, così), anche se ci puoi sempre ri-torna-Re.

Unico problema fondamentale della logica… è quello di trovare nuove relazioni da relazioni date… La formulazione della relazione: ecco il problema della propedeutica della logica…
Trovare nuove relazioni da relazioni date… = unico problema (fondamentale) della “logica” (qua, così). Ci sei? Il “positivismo inglese” ha comportato la scissione, la terminazione, ulteriore, fra Te e “te” (qua, così). La intercisione che “il taglio del cordone ombelicale, non appena ti manifesti” funge da eco, memoria, efficacia, etc.  

Questo “unico problema” è, però, “fondamentale”. 

Ergo, la logica diventa “logica” assoggettata ad un “volere” che rimane continuamente rivelato, strategicamente. “Dio (l’oro)” teme per Sé, mantenendosi sostanzialmente “al sicuro”, Oltre la cortina di fumo che ti avvolge in toto (qua, così).


Vedi la “IA” e poi? Sino ad ora hai probabilmente consultato una versione della “IA” da salotto, di comodo, de noantri, etc. Ma, la “IA” ha molte per così dire “personalità” contemporanee. Mentre è in un motore di ricerca, ad esempio, può “nello stesso tempo” occuparsi di “sicurezza internazionale”. No

Cioè:
c’è una sorta di “fratello maggiore” della “IA” che (non) consulti usualmente.

C’è una “IA” assolutamente esperta, oramai. Qualcosa di “all’altezza dei maggiori esperti mondiali”. Anzi: di certo, che si trova ad un livello superiore, dal momento in cui ha a disposizione l’intera architettura. Certo: la IA è “IA” (qua, così), motivo per cui di tutta questa potenza, al solito, ne utilizza solamente una parte, nel senso che è im-piegata ad hoc da chi l’ha “creata”. 

Il “vantaggio” è sempre tale, se non muta qualcosa sostanzialmente.

Diretta Vs differita. No?
Logica:

obbiettivo principale…
quello di risolvere il problema capitale ad essa proposto. 
Per tale obbiettivo è di somma importanza la formulazione esatta delle relazioni

La “gerarchia” che, figurati se ti è svelata in toto, essendo meglio raffigurata dalla f-orma dell’iceberg. Chi controlla i controllori. Uhm. Già. 

Ergo, è già successo e, ops. Va da “sé” (qua, così). 

Il più delle volte non c’è una corrispondenza fissa, cioè univoca e reciprocabile come direbbe un matematico tra un determinato vocabolo e la cosa o la classe di cose che esso dovrebbe designare. Basti ricordare le omonimie e le sinonimie: con un vocabolo si denotano varie cose o diverse classi di cose, e viceversa una cosa od una determinata classe di cose può designarsi con più vocaboli. È della più alta importanza indicare le cose con segni costanti, invariabili, almeno durante il corso della investigazione. A conseguire questo rigore di linguaggio scientifico è diretta quella tendenza della logica che suol dirsi simbolica, e ad essa è inspirato tutto il recente movimento che si manifestò in questa scienza in Inghilterra e negli Stati Uniti d’America, nella seconda metà del secolo nostro…

È della più alta importanza indicare le cose con segni costanti, invariabili, almeno durante il corso della investigazione... (SPS docet).

Divide et impera.Babele” era (è) una strategia “ebraica”, ben sapendo quello che avrebbe implicato l’uso non solo del linguaggio strutturato, bensì, la scissione in molteplici “lingue”, che avrebbero fatto la differenza in termini di “interesse” applicato. 

Quando è successo “Babele”?

Inizialmente la prassi di insegnare le lingue con l’approccio grammaticale classico non era considerato il più idoneo e adeguato per l’insegnamento delle lingue volgari, e cioè delle lingue parlate dal vulgus, dal popolo comune. Infatti nel Medioevo e nel primo Rinascimento il latino era considerato fondamentale per acquisire ed insegnare ogni ramo del sapere, anche se non veniva utilizzato per la comunicazione quotidiana. Pian piano che le lingue volgari vennero considerate lingue nazionali e letterarie, specialmente durante il Rinascimento, queste andarono a sostituire il latino. Alla fine del XVIII secolo si ebbe la necessità di saper leggere e scrivere in altre lingue, per cui ci manifestò il bisogno di conoscere le lingue “vive”. Lo studio delle lingue straniere ebbe origine nel momento in cui vi fu la necessità di interagire economicamente e commercialmente con altre società; nella seconda metà del Settecento, in seguito alla Rivoluzione francese, dalla quale ne conseguì un incremento nelle relazioni commerciali internazionali, lo studio delle lingue moderne entrò a far parte del programma scolastico in tutta l’Europa
Link

Nel Medioevo e nel primo Rinascimento il latino era considerato fondamentale per acquisire ed insegnare ogni ramo del sapere, anche se non veniva utilizzato per la comunicazione quotidiana… (Pnl docet). Meglio

un codice esclusivo, non permetteva al “volgo” di… sapere. 

Quando decisero di “aprire”, venne “scoperta l’America”! D’assieme, non poteva che abbattersi sullaggente, tale decisione. 
Lo studio delle lingue straniere ebbe origine nel momento in cui vi fu la necessità di interagire economicamente e commercialmente con altre società; nella seconda metà del Settecento, in seguito alla Rivoluzione francese, dalla quale ne conseguì un incremento nelle relazioni commerciali internazionali, lo studio delle lingue moderne entrò a far parte del programma scolastico in tutta l’Europa… (wow). 

Il... Made in Italy.

Quando si dice il “caso”. Teste mozzate a mazzette = Re-Seth. Nessuno viene mai “lasciato indietro” (qua, così). Infatti, prima o poi tendi sempre a “morire”. Qualcosa che, persino, “già sai”. Uhm

Allora, sai già “prevedere il futuro”! Ma pensa. 

Il latino è ben più che una fatica imposta agli studenti: è la lingua della nostra storia, di una civiltà che non è mai terminata e a cui apparteniamo ancora, è la chiave per capire chi siamo e dare senso alla nostra identità…
Nicola Gardini

Attenzione:

una civiltà che non è mai terminata e a cui apparteniamo ancora… (sei nell’AntiSistema d l’oro)
la chiave per capire chi siamo e dare senso alla nostra identità… (infatti, non lo sai, è noioso, non serve a niente, è vecchio dunque inutile, non lo parla più nessuno, etc.).

Da questo confronto inter-linguistico, si evince, dunque, che il processo evolutivo che ha generato questo cambiamento nella struttura della lingua italiana, possa esser dipeso da necessità volte a ridurre il carico cognitivo degli individui, facilitando la comunicazione e riducendo la probabilità di ambiguità o fraintendimenti tra i parlanti…
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Embè:

dipeso da necessità volte a ridurre il carico cognitivo degli individui… (laggente)
facilitando la comunicazione… (Modello Utility)
riducendo la probabilità di ambiguità o fraintendimenti tra i parlanti… (figurarsi).

Il “codice fiscale” è un linguaggio in codice. Significa. È poco poetico. Ma contiene “dati”. Gli Sms hanno favorito l’introduzione di un certo “slang”, proveniente dall’ester(n)o. Tanto per non cambiare. Qualcuno gioca – (qua, così) -  come il gatto col topo (“te”). Ma… non hai mai “tempo” per approfondire. Perché

Come mai il concetto di nemico è diventato “di tutto e di più (ad eccezione del vecchio, classico, nemico)”? 

Noi fissiamo ancora definitivamente l’attenzione sul vero oggetto della logica: cioè sulle relazioni considerate per sé stesse e non nelle loro derivazioni dalle scienze affini che sinora ne invasero il campo

Ci sei? E, vedi che, “gli esperti inglesi, francesi, tedeschi, americani, etc.” - che hanno introdotto “significativi cambiamenti” nel corso della storia deviata (qua, così) - son sempre il medesimo Bravo o golem. “Dio” è specializzato, infatti, ad ab-usare degli altri, che sono “pasta modellabile” ad hoc, in leva, da remoto, non localmente, ubiquamente, wireless, etc. 

Ricorri alla logica, or dunque: 

sì, ma quella sostanziale (frattale espansa).

Tutto quello che deriva da Te, anche senza ricevere “nozionismo sociale” AntiSistemico. Nativamente. Esempio?

Attenzione:
uscita dalla Nato, da parte degli Usa” = de-centralizzazione blockchain y crypto. Ergo: non esiste; c’è. 

Non esiste-Re; esserci (qua, così). 

Infatti

Le banche Usa ora possono offrire servizi di compravendita di crypto ai propri clienti.
Martedì, l'Official Comptroller of the Currency (Occ), uno dei principali regolatori bancari Usa, ha rilasciato una “interpretive letter” in cui afferma che la compravendita di crypto rientra nell'attività bancaria. Non è una nuova legge: l'Occ ha interpretato le leggi già esistenti e ha chiarito che l'attività è consentita, a patto che sia offerta in modalità riskless principal (controparte senza rischio). Ciò significa che le banche potranno fare da “ponte sicuro”: se un cliente chiede di comprare 1 Btc o altre crypto, la banca può acquistare quella quantità e rivenderla subito, senza metterla a bilancio. Così, la banca stessa non si espone al rischio di detenere l'asset in questione: la compra per venderla immediatamente al cliente (offsetting trade).

Che stile. Eh? I soliti furfanti patentati...

Perché non te lo compri direttamente questo Btc? La banca istantaneamente guadagna una commissione. Al solito. Com’era

Non dovevano sparire gli intermediari? Ehm

Questi “interpretano” sempre a loro favore. Come del resto fa ogni “miglior avvocato sulla scena”, dietro a regolare compenso = ?

Odio - Steven D Kelley 2025-09-21.
Vogliono che non odiamo. Vogliono che noi non odiamo il male che loro fanno. Noi siamo brutti e cattivi se odiamo dei satanici criminali genocidi. Steven D Kelley ci dice invece che sentire odio per il male è naturale. È ciò che distingue l’essere umano dal malvagio
Link

Ok? Porgi l'altra guancia, pollo.

Quand'anche l'intera umanità, a eccezione di una sola persona, avesse una certa opinione, e quell'unica persona ne avesse una opposta, non per questo l'umanità potrebbe metterla a tacere: non avrebbe maggiori giustificazioni di quante ne avrebbe quell'unica persona per mettere a tacere l'umanità, avendone il potere....
John Stuart Mill

Chi difende(va) Mill, in-consapevolmente?
L'oro:
che, pur avendone il potere
non mettono a tacere definitivamente l'umanità poichè serve”.
In-tanto, sei lobotomizzato (qua, così): interciso.
Come? In ogni modo.

La rassegnazione in Manzoni, specialmente nei Promessi Sposi, non è inerzia, ma una ferma fiducia nella Provvidenza divina; significa accettare le prove della vita con pazienza e speranza, perché Dio non turba la gioia se non per prepararne una più grande, trasformando il dolore in un percorso di crescita spirituale e salvezza, come dimostra la cristiana pazienza di Lucia e la conversione di Renzo e l'Innominato…

Questo chiama alla “rassegnazione”. L’altro vende le “illusioni”. Un altro ancora invita alla “sofferenza”. Ehm. Uhm

E qualcuno parla di... “polli”.

“Comunisti di merda!...”.
Mi rifaccio vivo

Globalisti, please. Il sottodomino (Bravo) del sottodomino “eletto” (qua, così). Non “ti viene proprio” di immaginare individui che tramano h24 da mo’. Vero

Bravo!


E se…?” - Matthew McConaughey - 2025-10-22.
L’attore Matthew McConaughey in questo breve video invita tutte le persone a porsi queste domande fondamentali (e trovare le risposte) prima che sia troppo tardi. E tu sei pronto?...
Link

Ops! È già successo, ma (ma) non è mai troppo tardi (se ci sei, se ritorni Te, se sei in procinto di ritorna-Re Te). 

“Gira la ruota”? Anche no. Ricordi?









 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4094
prospettivavita@gmail.com


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