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venerdì 20 ottobre 2017

Questo è un mondo in cui mai niente viene risolto.



Il Bollettino ha per titolo una citazione, ma davvero credi che sia solo una citazione?
Davvero credi che nelle “trame” di questi… prodotti, ci sia solo ed esclusivamente “fantasia”?
Di più, c’è “imitazione”
Viene, infatti, imitata (replicata e resa commerciale) la realtà manifesta “qua, così”; e più c’è del torbido, tanto più sembra far presa (a livello d'interesse commerciale). 
Questo modo di funzionare - per quanto risulti incomprensibile - è reale, ossia, significa qualcosa. 
Ha una certa portata che, nell’era globalizzata, vale a dire… essere capace giurisdizionalmente, ormai, di raggiungere il globo intero (potenzialmente). 
E, capirai che, con un simile palcoscenico a disposizione, infiltrare del valore aggiunto tra le pieghe della trama anche più dozzinale, equivale a permettere il passaggio di informazione sottile, relativa allo status quo “qua, così”. 
Chi si sta preoccupando di portare avanti una simile realtà?
Probabilmente, nessun3. Eppure, tant'è...
Nel senso che, potrebbe essere un fattore inconscio.
Immagina:
per essere sempre più “originali, brillanti, pungenti, interessanti, coinvolgenti, avvolgenti, attuali, etc.”… le trame necessitano sempre più di “individui che siano in grado di riportare l'imitazione della realtà 'qua così'…”.
Ergo, un certo tipo di “mente” trova lavoro in tal senso, poiché il suo prodotto “funziona”, in termini di botteghino (rientro sugli investimenti). 

giovedì 17 agosto 2017

Due pesi e due misure (quando fai Tilt).



Sei cospars3 (e dispers3) tra/nei “detti, proverbi, massime, metafore, analogie, similitudini, motti, aforismi, adagi, etc.” senza per/con questo comprenderne il significato
Così, come se (come se) tutto esistesse senza alcun senso proprio. 
Come esiste l’erba, l’aria, lo smartphone... allo stesso modo – ti sembra – che esista anche questa sorta di “malizia, arguzia (esperienza)” pregressa, altrui, mai del tutto ben specificata nella sua origine e, soprattutto, nella relativa destinazione d’uso (significato). 
E pur riconoscendone il “valore”, per qualche motivo ambientale non lo tieni mai in considerazione portante e centrale, allorquando ti ritrovi a “decidere”:
tra i due litiganti, il terzo gode…”.
Molto interessante. Vero? E… “tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare…”? Che ne dici?
Quale significato sostanziale hanno o, meglio, “trasportano (rappresentano)”?
Quindi; non “cosa” ma “chi”è (da... “esistere”), ad esempio, il “terzo (che) gode
Oppure il... “mare”? 
Queste espressioni “popolari” sono il risultato, la quintessenza, derivante da esperienze “mai del tutto passate ‘qua così’”.

venerdì 29 gennaio 2016

Tutti frutti (2)



Wop-bop-a-loom-a-boom-bam-boom tutti frutti
au rutti tutti frutti au rutti tutti frutti
au rutti tutti frutti au rutti tutti frutti
au rutti wop-bop-a-loom-bop-a-boom-bam-boom…”.
È chiaro che non ha senso. No? Ma, il grande successo è dovuto alla sonorità, alla musicalità, all'orecchiabilità, al ritmo, al costume, alla moda, allo spettacolo, all'apparenza, etc. Ossia, "cosa ti piace"?
Ad ogni evidenza, quello che "non capisci ma, risuona accattivante (ti rapisce, ti porta via, ti ha)".
Il misterioso titolo "tutti frutti".
Alzi la mano chi non si è mai domandato il significato del titolo di questa canzone… Tutti frutti non è italiano, è un'espressione americana presa dall'italiano che vuole significare "gelato alla frutta". Siamo negli anni '50, e quando ci si voleva provare con una ragazza la si invitava a mangiare un gelato. Un po’ come oggi si beve uno spritz e qualche anno fa un caffè...
Era quindi abbastanza evidente che l'autore (Little Richard) intendesse invitare la splendida ragazza della canzone a prendere un gelato alla frutta.
In parte è vero, ma la storia della canzone è tutta un'altra!
In realtà le cose andarono così: 
Little Richard aveva scritto musica e testi, ma, secondo Blumps Blackwell le parole della canzone erano troppo volgari. In quel tempo stavano frequentando una cantautrice di colore, Dorothy La Bostrie, che a parere del secondo, scriveva musiche banali, ma ottimi versi. Chiesero a lei di buttare giù il testo, che fu preparato in pochi minuti.
A detta della Dorothy ad ispirarla fu proprio il gusto del gelato a cui stava pensando in maniera ossessiva.
Nessuno aveva ancora capito la portata del brano che stavano per incidere, che di fatto venne registrato in 15 minuti.
Per praticità vennero eliminati 3 paragrafi, motivo per il quale il titolo tutti frutti sembra così criptico.
Ripeto che la registrazione venne fatta alla buona in 15 minuti, per cui nessuno dette peso al fatto che in questo modo avrebbe perso il suo significato.
Aggiungo poi, a titolo del tutto personale, che in America non si è mai dato molto peso ai testi delle canzoni rock. Questo compito spetterà, qualche anno più tardi, agli inglesi…
Link 
  • per praticità vennero eliminati 3 paragrafi, motivo per il quale il titolo tutti frutti sembra così criptico
  • nessuno dette peso al fatto che in questo modo avrebbe perso il suo significato...
    

mercoledì 9 dicembre 2015

Prima e dopo... di.



C’è una logica sottile, intrecciata (che intreccia, allo stesso tempo) al/nel reale manifesto. Una “caratteristica” di base (marchio, stile). Un comportamento, che deriva da un atteggiamento, da una “sostanza”…
Te ne accorgi? A prescindere dalla versione ufficiale, delle “cose”.
Qui verrà deciso il destino della Germania”.
Conferenza di Potsdam (storia deviata/reale)
Intrigo a Berlino (film, basato su una storia vera)
Come puoi, allora, ritenere che - la Germania - sia padrona del proprio destino, “oggi”?
Chi ha partecipato alla corsa americana, quando "serviva uccidere gli indiani (i nativi)"? Gli europei…
Chi si è diviso Berlino, nel 1945? Francia, Inghilterra, Usa e Urss (non è, dunque, solo una questione di “alleati”). Sono gli stessi poteri o, meglio, gli stessi sottopoteri dominanti.
Se nelle “americhe” non sembra esserci traccia dei russi, per la Russia è possibile che la posizione geografica l’abbia tenuta fuori dalla spartizione? No. Viene da pensare che, nel frattempo, “si occupava d’altro”, così... come "si sono divisi, anche, Berlino".
Diciamo così… con le stesse politiche di tutti e di sempre.
Non si va mai veramente via, da Berlino…
Intrigo a Berlino
   

giovedì 3 dicembre 2015

Una forza divaricante per ogni tipo di “Caverna”.



 
Riducendo la percentuale di ossigeno nell’aria (che respiri), a livello Planetario, “in un sol colpo” si ottiene che l’intero genere umano inizi a “dimenticare”. Non ci credi? È un problema tuo.
Trova le informazioni e “apri la prospettiva (accorgiti)”.
Le “malattie” sono la derivazione dello sprofondare progressivamente dentro ad uno “Stato”. In ogni senso…
Il Mondo intero è una appartenenza. Per cui è in uno Stato ben preciso.
Te ne rendi conto, per mezzo di “tutto”, ma solo se poni l’attenzione dal tuo centro e la mantieni, poi, coerentemente. In maniera tale da ancorare quel “momento”, così come ci si rassicura di fissare bene la cima della propria barca, alla "terraferma"... una volta attraccati in porto.
Usualmente, invece, è come se tu entrassi in porto, scendessi dalla “tua” barca e la lasciassi in balia della corrente e degli altri, dimenticandola ben presto.
Perché “pensi sempre ad altro (altro, rispetto a chi/cosa? Rispetto a ciò che è causa dominante,"qua, così")”? Perchénon è questo il punto, visto che:
  • non pensi nemmeno ma, consegui (hai l’impressione di pensare).
Che cosa fa un “ricevitore”? Riceve. Che altro? Riceve informazioni relative a come deve comportarsi. Al limite, forse forse, le elabora. Ossia, le decodifica e le mette in pratica.
Ora, pensa a come sia importante la percentuale di ossigeno (leva non locale), per il “buon” funzionamento mediato del “tuo” corpo. Abbassandone i livelli contenuti nell’aria (la “natura”), è possibile abbassare il livello di efficienza propria, espresso dagli esseri umani. Come ti spieghi, alla massima ottava, l’inquinamento (in ogni sua forma)? Come ti spieghi le leggi che lo hanno permesso e lo permettono?
Come ti spieghi “un Mondo alla rovescia”?
Come ti spieghi le malattie d’ogni tipo e genere?
Come ti spieghi “ogni male moderno e storico”?
   

giovedì 8 ottobre 2015

L'Arte dell'auto determinazione.



 
Cosa è... “Arte”?
Di solito “riassumi, come da definizione” (quando e se ci pensi, perché – usualmente – non ti soffermi nemmeno a “pensarla, nel senso di… che cosa sia/è”).
L’arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza.
Nella sua accezione odierna, l'arte è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni e "messaggi" soggettivi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione.
Nel suo significato più sublime, l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità umana. Rispecchia le opinioni dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico.
Alcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi.
L'arte può essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo.
In questo senso, le professioni artigianali – quelle cioè che afferiscono all'artigianato – discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attività specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni.
Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi
Link
Una definizione che, in pratica, “ti dice tutto, il contrario di tutto e, quindi, niente”.
SPS è in grado di agganciare questo “concetto astratto” e di riportarlo nel “qua, così”, alla luce della propria consapevolezza relativa all’esistenza del Fattore di Dominio.
Un simile “calcolo fattoriale”, ti permette di rimanere stabile, mentre tutto il resto ruota attorno/dentro allo status quo.
Ossia:
  • tu rimani al centro
  • così come, per molto tempo,
  • gli umani hanno disegnato/sostenuto la Terra al centro dell’Universo (una “metafora” che cela del valore aggiunto: l'individuo al centro di sè. Una vicenda “esterna”, che ora risulta come insabbiata nella struttura portante ed auto suggestionante, temporale). 
  
        

venerdì 2 ottobre 2015

Pensi... non esserci conseguenze? Il gigante.



Quel "suono tremendo", vive in tutto (se te ne accorgi lo puoi sempre sentire, con "buona pace delle tue viscere").
Oggi SPS ha "avuto pietà di te", non riportando certe "immagini (relative al tuo passato)"... Qualcosa che puoi sempre ritrovare da te (basta anche il solo Google). Capirai più avanti...
Usa, sparatoria in ateneo. Obama: priorità è violenza armi.
Affrontare il nodo della violenza compiuta con armi da fuoco resta una priorità del presidente americano, Barack Obama. Lo ha fatto sapere il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, nel corso di una conferenza stampa dopo la sparatoria avvenuta oggi all'interno di una università pubblica dell'Oregon in cui ci sarebbero almeno 10 morti.
Link
Samsung come Volkswagen? Test solleva dubbi sui consumi effettivi delle Tv.
La smentita di Samsung è arrivata alla velocità della luce:
la funzione Motion lighting dei nostri televisori non è stata creata per ingannare i test.
Serve a ridurre i consumi abbassando la luminosità dello schermo quando l’immagine è in movimento, dicono i sudcoreani, ed è sempre attiva.
Ma i dubbi emersi dai test di un gruppo di ricerca finanziato da Bruxelles e riportati dal quotidiano britannico The Guardian riaccendono la luce sui cosiddetti defeat device. Dispositivi capaci di capire quando il prodotto in questione (che si tratti di un’auto Volkswagen o, in questo caso, di una tv) viene sottoposto a un test.
Gli studi del gruppo ComplianTV dicono che la tecnologia di Samsung ha sì ridotto i consumi in condizioni di laboratorio. Ma che in condizioni reali non sono stati registrati abbassamenti altrettanto netti.
Link
Volkswagen, procura Brunswick si corregge: Winterkorn non indagato.
La procura di Brunswick, in Germania, si è rimangiata quanto affermato lunedì scorso, precisando che l'ex amministratore delegato di Volkswagen, Martin Winterkorn, non è indagato a livello personale. Il manager si è dimesso dopo lo scandalo sulle emissioni alterate a milioni di veicoli diesel e lunedì scorso, la stessa procura aveva annunciato che era sotto indagine per truffa.
Oggi un portavoce ha spiegato a France Presse che il comunicato di lunedì era stato "formulato in maniera sbagliata" e che al momento esistono solo sospetti su Winterkorn, che devono essere valutati, ma che l'ex manager non è ufficialmente indagato.
Link
Eccoti lo status quo. La “sostanza” nella quale tu “non sei”.
Ciò che ti “consuma nel tempo”.
La ragione dell’attrito, della resistenza, dell’inerzia, della gravità, del peso, del debito, della muffa, della lenta ma progressiva corsa verso la morte, etc.


Lo status quo, tuttavia, è "ragione" nella misura in cui… tu non ti accorgi della causa più a monte. In “vetta” che cosa esiste di tanto influente ed influenzante la realtà emersa? Qualcosa che hai dimenticato.
Se fai mente locale su ciò che hai già vissuto (prima di entrare nell’attuale forma di status quo, per difenderti illusoriamente dal “tuo passato”) se lo intendi veramente, nel tempo, affiorerà qualcosa di terribile.
Qualcosa che sin tanto che non lo “evochi, allora sembra anche non esistere”. Qualcosa che viene, però, a farti compagnia nei “tuoi” sogni, di tanto in tanto o sempre (dipende dall’intensità dello shock che hai già vissuto).
Dimenticare per paura è un meccanismo di difesa e/o un “meccanismo di controllo (se ciò che è già accaduto è stato una invasione con relativa conquista ed, ora, tu vivi da rifugiato in una porzione del possibile, di fatto, sotto al pieno controllo della forza che ha già vinto con te e con i tuoi simili).
Che cosa difendi, dimenticando? Difendi ciò che è già successo e che è “troppo” per te.
Difendi lo status quo successivo, ossia, “sempre attuale”.
Ieri, in SPS, è comparso l’articolo intitolato “Il varco”. Nel pomeriggio, è comparso un film giapponese, “evocato da un simile titolo”:
Quel che resta dell'umanità è sopravvissuta rifugiandosi all'interno di imponenti mura concentriche:
il Wall Maria… il più esterno; il Wall Rose… quello centrale; e il Wall Sina… il più interno, che protegge la capitale e la corte del re.
Per garantire che i giganti non riescano ad attaccare il territorio degli uomini, le mura sono alte 50 metri, con l'unico punto debole costituito dalle porte che ne permettono l'attraversamento.
Per non dover disperdere le forze nella protezione dell'intera estensione delle mura, gli uomini si sono concentrati a vivere in città che sorgono adiacenti alle muraglie, attirando in questo modo l'attenzione dei giganti e ammassando in quei punti le loro difese.
Le mura hanno permesso all'umanità di godere di un secolo di pace, al sicuro dagli attacchi dei giganti…
Link
    

giovedì 24 settembre 2015

Il reale manifesto? Una malattia contagiosa.



Immagina:
se una “trama da film”, molto avvincente, ti suggerisce che “tu sei una formula chimica”, che cosa sei ormai portato/a a pensare?
Che, come minimo, non è vero. Perché? Perché tutto ciò è “solo” una trama da film. No?
Ora, immagina:
se la realtà manifesta è frutto di una simile “trama”, e in un film ti viene raccontata la verità ma... la trama da film è “fantascienza”, allora la realtà manifesta – che è, invece, “scienza” (a livello di convinzione di Massa) – non può essere ciò che traspare nel film.
Sì o no?

Rifletti ciò che ti “colpisce”.
È semplice e sola… frattalità espansa.
Qualcosa che “si può anche raggirare se (1) tu “non ci sei (non sei presente in te stesso/a)”, (2) tu “non ricordi (cosa è già successo)”, (3) tu non sai più, dunque, dell’esistenza del Dominio (l’origine dell’attuale forma di “qua, così”) e (4) tu non riconosci, oltre che te stesso/a, anche la codifica frattale espansa... a “capo del tutto riemerso ‘ad immagine e somiglianza’ del Dominio”.
Per cui, “pensa”… quale modo migliore per:
  • nascondere “alla luce del Sole”, ciò che è già successo
è
  • quella strategia, che ti porta ad essere “avvisato/a, ma non certamente ‘mezzo salvato/a’”
  • come, ad esempio, proprio il fatto di darti in pasto la verità... “tanto, poi, tu non ci credi e non te ne fai niente”.
Il risultato? È sempre quello:
  • ciò che è già successo (l’avvento del Dominio, la tua invasione e conquista, la tua amministrazione, l’emersione di questo reale manifesto, etc.)
  • rivela se stesso
  • nell’insieme delle altre infinite trame (secondarie)
ma
  • tu “non sei più in grado di ricomprendere e ricordare/riconoscere”.
Ad un simile punto (molto vicino ad una sorta di “non ritorno”), anche la frattalità espansa – nella propria funzione di memoria – risulta come annacquata nel tutto conseguente all’evento cardine che agisce, in un eterno ora, come valvola di controllo di qualcosa che sfugge ad un livello di comprensione/immaginazione umana, essendo anch’essa solo una conseguenza dell’evento che si dovrebbe indagare/scoprire.
Lo percepisci il loop perfetto? Non si tratta di vederlo, bensì, di giungere ad “avvertirlo (nonostante tutto e tutti)”.
Il Sistema Solare è quello che ti viene dipinto usualmente (attraverso mente usuale)? 
   

giovedì 20 settembre 2012

E-Loop. Ancora Lupi...




Quando come un coperchio, 
il cielo basso e greve schiaccia l'anima…
Spleen, I fiori del male – Charles Baudelaire

La ‘malattia’ di cui generalmente più si soffre al Mondo, è quella definita indirettamente dal ‘Paradosso di Moore’, di cui abbiamo scritto ieri.

Il paradosso di Moore è un paradosso formulato nel 1942 da George Edward Moore, che tratta dell'assurdità di affermare una proposizione e contemporaneamente affermare di non crederci… 

Nella formulazione tipica di questo paradosso, questo si traduce in ‘piove ma io non ci credo’… 

Il paradosso non si pone nel caso di una seconda o terza persona:  l'affermazione ‘piove ma lui non ci crede’ non ha alcuna paradossalità.

Il carattere paradossale, quindi, viene dall'affermazione in prima persona

Link 
 
L'introduzione sensoriale, orientante e ripescante dal paradosso (come Neo quando viene ripescato dalla Nabucodonosor), è relativa alla cosiddetta 'terza persona' o, meglio, all'astrazione rispetto alla 'prima persona':
  • dalla visione 3d dell'Io, alla sua visione meta 3d
  • dalla visione dell'Io, alla sua visione.
Un bel cambio di prospettiva...

Ecco, finalmente colto a pieno, quel senso di ‘stranezza’, di noia, di spleen, che ci coglie ed avvolge senza apparente motivo, di tanto in tanto, come un film appiccicoso, che rimane addosso nel Tempo, persino oltre alla sua dimenticanza. Come portando un peso dimenticato e agganciato alla caviglia.

In francese, spleen rappresenta la tristezza meditativa o la melanconia

Il termine venne reso famoso durante il Decadentismo dal poeta francese Charles Baudelaire, ma era utilizzato anche anteriormente, in particolare nella letteratura del Romanticismo... Lo spleen decadente è una forma particolare di disagio esistenziale le cui motivazioni non risiedono in episodi specifici, ma rimandano alla natura sensibile del poeta nel suo complesso...
Link 
 
Siamo consapevoli che qualcosa nel Mondo ‘non vada’, ‘non sia a posto’. Lo sentiamo tutti, vero? Eppure continuiamo a vivere per inerzia. Senza la ‘forza’ per veicolare quello ‘strano senso’ al vertice di noi, ossia al livello di emersione consapevole. Vivendo di questa 'non forza', rientriamo nel loop del ‘Paradosso di Moore’:

lo so, ma non ci credo.

Una simile situazione, rende, nel Tempo, come insensibili e staccati da se stessi, cioè veicola a noi uno stato di malattia. E, oggi, la società è pressoché interamente ospedalizzata, rendendo molto bene l’idea di Moore:
  • la scienza ha fatto progressi da gigante, ma la società è sempre più ammalata
  • si vive sempre più a lungo, ma si è sempre sotto cura.
Allora, a che servono detti 'progressi'?

Queste realtà alimentano forme pensiero alitanti attorno a noi ed attorno all’intero Pianeta, che col proprio magnetismo naturale, trattiene tutto a sé, come nell'esempio concreto di osservare il senso della presenza dell'atmosfera terrestre.

Ad esempio, la Saudade (una specie di ricordo nostalgico, affettivo, di un bene speciale che è assente, accompagnato da un desiderio di riviverlo. Link) è un esempio di tristezza, che si basa su una sorta di paradosso, che altro non è che la descrizione sensoriale di un loop:
  • mentre si vive in Patria, non si sta bene (l’erba del vicino è sempre più verde)
  • quando si è al di fuori della Patria, essa manca.
Eccolo, 'bellissimo' il loop:
  • l'uomo si ricostruisce una patria sotto qualsiasi lembo di cielo. Johann Gottlieb Fichte
  • l'idea di patria è quasi morta, grazie a Dio. Gustave Flaubert.
Il tutto viene meglio ‘digerito’ sotto all’angolatura prospettica del Kybalion:

Iv - Il Principio della Polarità.
‘Tutto è duale; tutto è polare. Per ogni cosa c'è la sua coppia di opposti. Come simile e dissimile sono uguali, gli opposti sono identici per natura, e differiscono solo di grado. Così gli estremi si toccano. 

Tutte le verità non sono che mezze verità, e ogni paradosso può essere conciliato’.
Link

Allo stesso modo, l’Uno e la disintegrazione sociale sottintendono allo stesso principio:

Matrix è un sistema, Neo. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami.... 

le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare

Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo. Morpheus

Sappiamo molto bene, noi di SPS, che il Sistema è in realtà l’Antisistema

diamo a Cesare quel che è di Cesare. Identifichiamo la Luce per la Luce e la sua gradazione per la Tenebra, con idee estremamente chiare.

La Luce è come invertita, nelle 3d, lungo il proprio cammino dalla sorgente alla sua terminazione. Le ultime scoperte sui Buchi Neri riportano che, in realtà, essi non distruggono ogni tipo di informazione inghiottita, ma la redistribuiscono sotto altro aspetto. Il che equivale a sostenere l’ipotesi che l’informazione venga codificata e rimessa in circolo, ossia che potrebbe anche subire quel processo d’inversione, che l’umanità esperimenta sulla Terra, come se i Buchi Neri fossero degli immani impianti di veicolazione, molto simili a quelli di condizionamento per l’aria, inventati dall’ingegno umano.

La Luce si diffonde dall’alto e viene filtrata da sistemi di 'paratie naturali', che la Kabbalah definisce Sephirot:

attraverso esse, Egli può proiettarsi sul mondo e gli uomini
Link 
 
Manteniamo dei fermi paletti, attorno a noi, così che ci si possa vincolare stabilmente. Ecco a cosa equivale il nostro stazionamento sulla Terra. Che cosa fa una nave per fermarsi in un dato punto della superficie acquea? Getta l’ancora, ossia si zavorra:

lancia un ‘peso, legato a sé’, sul fondo dello scenario che attraversa; l’esatta metafora della storia umana.

Da quel punto (l'equipaggio) può ‘scendere ad osservare, praticamente, la realtà del Mondo che circonda’ e, ovviamente, non potrebbe scendere in un Mondo di sole acque, per cui la solida realtà terrena equivale all’esperimentare anche tutta la ruvidezza del suolo calpestato.

Una volta sbarcati/nati/incar-nati, gli individui rimangono fermi ed impigliati alla realtà che contiene. 

 L’osservato diventa osservatore e viceversa, legati insieme dalla fenomenologia del luogo e del campo energetico delle entità in gioco. Nel Tempo si sprofonda, dimenticando ‘chi si è’ e ‘perché si è venuti’. Il frattale è contenuto nella tipica situazione del cammino delle notizie nel Mondo, soprattutto occidentale: 

perché le notizie scompaiono, dopo un certo periodo di Tempo, dal Web?
  
Fateci caso. Se linkate in un articolo nel vostro Blog, una notizia, questa, dopo un certo lasso di Tempo sparirà dalla sua posizione, una volta linkabile. Perché accade? Per una questione di ‘spazio’? Potrebbe anche essere. Per una questione di obsolescenza? Anche questo potrebbe essere vero. 

Personalmente preferisco pensare che le notizie non scompaiano ma cambino di sede. Come se un Buco Nero le codificasse in altra maniera, contribuendo così a mutarne anche la relativa allocazione spaziale.

È importanza mettere una data di pubblicazione riferita ad ogni notizia.

Ancorandole al Tempo, risultano meglio interpretabili a priori, ossia si permette la loro memorizzazione in noi, perché in questa maniera è possibile capire, facendo un passo indietro posizionale, come funzioni l’irrorazione del tessuto sociale, come venga alimentata e manipolata l’informazione, come il tutto venga attualizzato e smembrato, regolarmente, al fine di alimentare quella logica del paradosso, che corrisponde al vivere sotto ad un cielo sempre grigio, ossia condizionato

Vediamo un esempio, a tal proposito, con una notizia che risale al venerdì, 1 luglio 2011 (14:56). Una notizia che, stranamente, è ancora presente ed ancora linkabile in Yahoo:

Investi in Borsa? il Fisco ti punisce.
Investire in Borsa potrebbe presto diventare un lusso. Tra le misure in arrivo con la manovra economica del Governo sono previste imposte sulle transazioni finanziarie che colpirebbero tutti gli investitori e non solo gli speculatori. Così, in attesa che venga varato il testo definitivo - e che passi quindi all'esame delle Camere (è previsto il voto di fiducia per evitare modifiche in aula) - si è già scatenata la protesta di broker e operatori...

Tra le misure previste dalla manovra e inserite nella bozza fatta circolare nella maggioranza, è prevista una tassazione separata sul trading finanziario degli istituti di credito, nella misura del 35%

L'obiettivo dichiarato è combattere i facili guadagni che le banche conseguono attraverso una compravendita forsennata di prodotti finanziari, spingendole quindi a concentrarsi maggiormente sulla concessione di prestiti alle famiglie e alle imprese...

In particolare i grandi gruppi italiani che hanno un'esposizione internazionale potrebbero spostare le attività di trading presso le controllate estere, aggirando così il problema. A quel punto sarebbero penalizzati gli istituti più piccoli e i loro azionisti, platea che comprende anche le fondazioni bancarie (che usano i dividendi per finanziare attività culturali sui territori di riferimento) e i risparmiatori privati.

Il giallo del bollo.
Ancora da chiarire, poi, la paventata introduzione di un'imposta dello 0,15% sul trading di Borsa. La misura contenuta nella bozza finita sul tavolo dei ministri potrebbe essere cancellata, secondo i rumors più recenti. Ma di certo non c'è nulla e la sola ipotesi ha messo in allarme il mercato, con broker e risparmiatori a fare fronte comune

Una misura del genere toglierebbe competitività al mercato italiano, per cui gli intermediari chiuderebbero bottega (magari trasferendosi all'estero, con ricadute negative in termini occupazionali e di gettito per il Fisco), mentre i risparmiatori privati si terrebbero ben lontani dalla Borsa

Tutto il contrario di quanto viene predicato da anni dagli economisti, che vedono proprio nella scarsa 'democratizzazione' della finanza uno dei limiti allo sviluppo del settore nella Penisola.

In ogni caso, una marcia indietro sul fissato bollato porterebbe a un buco rispetto alle entrate previste dal Governo, che verosimilmente andrebbe a cercare una compensazione nello stesso settore. La voce più consistente prevede l'introduzione di un'imposta sul deposito titoli, altra misura che colpirebbe anche i piccoli risparmiatori.

Link 
 
Che cosa è accaduto a tutti questi fieri propositi, che al Tempo dell’acuirsi della crisi italiana, erano stati passati come assolutamente necessari, agendo a livello di pathos sul campo energetico della Massa e costringendola ad emettere ‘radiazioni’ alimentanti, di conseguenza, qualcosa annidato tra le pieghe degli eventi?

Il parto ha riguardato esclusivamente la decisione di uniformare la tassazione sulle rendite d’ogni tipo, portandola al 20% dei guadagni, ma di fatto non cambiando di una virgola l’impalcatura sulla quale si sorregge la speculazione finanziaria, dal momento in cui, è chiaro, che l’aumento della tassa va a colpire tutti indistintamente, ossia facendo ancora ‘orecchie da mercante’.

Una misura del genere toglierebbe competitività al mercato italiano, per cui gli intermediari chiuderebbero bottega (magari trasferendosi all'estero, con ricadute negative in termini occupazionali e di gettito per il Fisco), mentre i risparmiatori privati si terrebbero ben lontani dalla Borsa.
 
Il fatto che i risparmiatori privati si tengano ben lontani dalla Borsa è una autentica benedizione, perché al momento attuale costituiscono solo carne da cannone. In quanto agli intermediari, beh… Ognuno si metta una mano sulla propria coscienza.

Possiamo continuare a vivere ‘turandoci il naso’, per dirla alla Montanelli?

Chi si ricorda dei propositi temporali? Chi riesce a comprendere il grado di coerenza di una entità, che pontifica e poi dimentica, perchè certa che tutti dimenticheranno? Il sistema infrastrutturale dei Media conta su questa certa 'non azione' della Massa e svela una strategia del Controllo ben evidentemente nascosta tra i dettagli... Allo stesso Tempo, rivela come esista nella Massa un'area temporale di ancoraggio delle informazioni, che poi transita ad un livello diverso del relativo stoccaggio. Uno stoccaggio anzitempo, che avviene a scatola chiusa, senza prendere in considerazione il senso del contenuto, in maniera cieca e asfittica.

La competitività di un Mercato, evidenzia, già di per sé, un aggettivo fuori luogo. Essere competitivi non significa annichilire il prossimo, come fanno proprio quei Mercati, a cui ci riferiamo, ma rispettare, onorare e ringraziare la presenza ‘altra’, grazie alla quale si possono trovare forze inaspettate al proprio interno, giungendo alla realizzazione di risultati pratici a partire da basi etiche e sostenibili nel Tempo.

L’attuale forma di competitività è figlia di epoche fosche, caratterizzate dalla corsa alla sopravvivenza, in cui ogni individuo era come un lupo alla ricerca di carne da sbranare ad ogni costo, in preda agli istinti più incontrollabili…

Ecco un esempio del come una certa forma di abitudine inerziale, si ancori al substrato inconscio della memoria di Massa e rimanga nelle corde della società come fumo o aria direttamente respirabile.

Perché gli scandali si chiamano ‘-gate’?
Per citare solo quelli più famosi internazionalmente, nel giornalismo angloamericano ci sono stati il Climategate (false informazioni sul riscaldamento globale), il Cablegate (i documenti diplomatici diffusi da Wikileaks), lo Hackgate (i giornali britannici che sorvegliavano illegalmente i telefoni), l'Irangate (le manovre illecite dell'amministrazione Reagan per finanziare i ribelli in Nicaragua con la vendita di armi all'Iran), il Sexgate (i rapporti della stagista Monica Lewinsky con il presidente Clinton), e persino l'Antennagate (quando Apple ebbe un incidente di immagine sul malfunzionamento di un nuovo iPhone)…

Ma… il suffisso anglofono ‘-gate’, in realtà (non ha) nessuna relazione di significato con gli scandali, inchieste, complotti, misteri, per cui i giornali hanno preso ad abusarne. Anche ‘-gate’, infatti, viene da un singolo caso poi forzosamente esteso

quello dello scandalo Watergate e dell'inchiesta che svelò gli abusi del Partito Repubblicano americano nella campagna elettorale del 1972, da cui vennero le dimissioni del presidente Richard Nixon

E siccome l'inchiesta nacque quando alcuni partecipanti del complotto vennero arrestati per essersi introdotti negli uffici del Partito Democratico ospitati all'hotel Watergate (in un complesso edilizio che ha quel nome trovandosi davanti al fiume Potomac: ‘Porta d'acqua’), ecco che poi tutto è divenuto ‘-gate’.

Link 
 
Eccoli, i predatori della competitività, all’opera.

L'imposta sull'uscita di casa.
Tassa sui passi carrai, che ricorda le imposte medievali, ma è stata ideata nel 1997:

in legge finanziaria vennero tagliati i fondi all'Anas a cui era lasciata però l'opzione di ‘rifarsi’ sui cittadini

La medesima normativa prevedeva che, il secondo anno, la tassa potesse essere incrementata del 150% lasciando poi libero arbitrio negli anni successivi. Così facendo si è arrivati a casi di aumenti addirittura dell'8000%. All'Anas si sono aggiunti i comuni e le province, per le rispettive strade.
Link 

Quale spinta, quale morale, quale onore, v’è, in un simile modo invisibile e vigliacco di agire?

Ma, la cosa più stupefacente, è la capacità/incantesimo di sopportare, dimostrata dal tessuto sociale. Si direbbe che la politica di Gandhi abbia preso piede molto bene in Italia e in gran parte dei Paesi del Mondo.

Oppure, si tratta dell’effetto delle infinite modalità droganti l’animo umano, messe regolarmente in atto negli ultimi secoli? Frattalmente, quali effetti ha il fluoro, ad esempio, introdotto nelle acque comunali, che giungono direttamente nelle nostre case?
Informarsi è d’uopo, oserei dire… anche se, poi, si ricade nell’effetto Moore:
  • piove ma non ci credo
  • so ma non ci credo
  • so ma continuo così
  • so ma non so.
Lo svuotamento, il drenaggio, è servito. Chi stiamo alimentando?

Io sono una bella persona, solo non con te.
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Dipende da noi continuare a permetterlo.

 
19092012 S 26,0 + 263 S. Gennaro, Vescovo (Scarne notizie per irrobustire la Fede) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 8 settembre 2011

Risorse infinite e scarsità femminile: il dimenticare selettivo che insegna.




La vita sarebbe impossibile se ricordassimo. Tutto sta a scegliere quello che si deve dimenticare. 
Maurice Martin du Gard

Cosa significa ‘dimenticare’? Secondo me significa ‘mettere da parte momentaneamente’. Dove per ‘momentaneamente’ intendo ‘lasciare al di fuori del flusso temporale che ci contraddistingue in questa incarnazione o variante del percorso evolutivo in corso’. 


Questo accade perché siamo impegnati a vivere un’esperienza che lo richiede al fine di essere assunta come ‘vera’, al fine di essere anche 'efficace'. Il ‘reset’ che subiamo, tra una Vita e l’altra, è certamente sensato. Serve per democraticamente ri partire tutti quanti da una ‘base comune’ e per vivere l’autoeducazione più opportuna inerente allo sviluppo evolutivo ancora necessario al ‘completamento’.  

Due incidenti aerei su tre avvengono per colpa del pilota automatico.
A incoraggiare i piloti in questo senso anche le regole delle linee aeree, che in molti casi proibiscono di spegnere i dispositivi automatici impedendo così di fatto di sviluppare le loro abilità di volo manuale... 


Il co-presidente della Federal Aviation Administration, nonché a sua volta pilota Rory Kay ha dichiarato: ‘Con questo nuovo modo di pilotare stiamo assistendo a un nuovo genere di incidenti e ci stiamo dimenticando come si vola. Stiamo diventando assuefatti ai computer’. Ma per Bob Coffman, altro manager di Faa, il pilota automatico è sempre più spesso responsabile anche dei ritardi.

L’equipaggio perde cioè molto tempo a far ripartire i dispositivi automatici, ‘quando invece tutto quello che dovrebbero fare sarebbe di afferrare i comandi e mettersi a pilotare’.
Da Yahoo 

 
Il frattale che emerge da questo articolo indica, tuttavia, che l’atto del dimenticare diventa un ‘rischio’ qualora non emerga nella Vita un centro di potere in equilibrio. La tecnologia fornisce un motivo sinuoso per ‘lasciarsi andare’ e allontanarsi dal sé. Il rischio è quello di dimenticare anche il necessario per vivere all’altezza della situazione e ‘dimenticare come si vola’ nelle 3d.


La tecnologia è un valido aiuto per l’umanità sino a che non inizia a prenderne il sopravvento


In ambito economico il ‘sopravvento’ c’è già stato, infatti la moneta elettronica sta progressivamente cancellando il contante, ossia la ‘realtà’ percepita come tale. 


La virtualità al posto della realtà condivisa e addensata nel modello di pensiero in auge

Virtualità che, presto, diverrà ‘una nuova realtà’, dimostrando l’origine dell’illusione a cui siamo tutti sottoposti. Questa vera e propria 'Magia' è una ispirazione sottile che aggrega e veicola la condensazione dell’energia tramite la nostra ‘attenzione’

Osserviamo come una banca possa disporre ‘magicamente’ di ricchezze infinite e, nonostante questo fatto, soffrire ugualmente il rischio di perdere soldi e addirittura fallire.

Giornata storica quella di ieri sul mercato dei cambi.
Giornata storica quella di ieri sul mercato dei cambi. Abbiamo infatti assistito all’intervento da parte delle Swiss National Bank, Banca Centrale Svizzera, che con un comunicato breve ed efficace ha determinato una forte svalutazione del franco svizzero contro tutte le altre valute con cui viene scambiato. 


Andando a leggere il comunicato... si legge che l’obiettivo è quello di fissare il cambio Eur Chf al di sopra del livello 1,20…  Le motivazioni enunciate ‘l’eccesivo apprezzamento del Franco che minaccia l’economia Svizzera e potrebbe sviluppare il rischio di una deflazione’ sono chiare, il Franco così forte penalizza fortemente l’economia elvetica, e la banca ha fronteggiato con prontezza richieste e pressioni da parte dei principali esportatori.
 
Fissato dunque un pavimento su Eur Chf ad 1,20, la banca ha inoltre dichiarato che non tollererà un cambio inferiore a tale livello che sarà difeso con la massima determinazione (‘utmost determination’), allo stesso tempo si dichiara ‘pronta ad acquistare valuta estera in quantità illimitata’


Al termine del comunicato la banca esprime il suo parere su un ulteriore indebolimento del franco dichiarando di avere in serbo ulteriori misure, se necessarie...
Da Yahoo 

 
Rimangono ancora molti interrogativi. Ovviamente la domanda principale è: riuscirà la BNS a difendere la base? 


Gli interventi delle banche centrali non sempre hanno avuto successo

In teoria, non c’è alcuna ragione per cui questa politica non debba funzionare, visto che non ci sono limiti all’ammontare di franchi che la BNS può ‘stampare’. In realtà, per essere chiari, la BNS non accenderà le macchine stampa-soldi ma accrediterà semplicemente i conti BNS delle banche commerciali (lo sappiamo, molto meno spettacolare)... 

La politica interventista semi-ufficiale del 2009-2010 sull’Eur Chf si rivelò un disastro, la banca perse miliardi e vide scendere l’Eur Chf da 1,40 fin quasi alla parità. Indubbiamente, per il breve periodo, la risposta aggressiva della BNS è da ritenersi credibile; tuttavia, nel lungo periodo, rimangono interrogativi sull’entità dei rischi che la BNS e i cantoni svizzeri sono pronti a correre e sullo sviluppo della crisi del debito sovrano nell’UE...
Da Yahoo 

 
I tecnicismi a cui possono ricorrere le banche sono complessi, oscuri e pericolosi per sé e per la comunità.


Eppure si continua imperterriti a macinare i soliti percorsi. È perlomeno curioso leggere che una banca centrale possa ricorrere alla ‘stampa’ di nuovo denaro in quantità infinita

Ma da dove ‘sgorga’ questo denaro? Dal nulla.

Semplicemente dal nulla. Basta avere della carta e dei colori, che ci vuole? E quanto costa ‘fabbricare denaro’? Quanto costeranno la ‘carta e i colori’? 

Non penso che occorra molto denaro per stampare altro denaro.Il denaro è una convenzione: carta colorata.


Quel 'piccolo costo' fa capitale e viene investito tramite il business più redditizio del Mondo: creare ricchezza dal nulla, come potrebbe fare un Mago. Una banconota da 500 euro, che costa alla banca poche decine di centesimi, conduce un potenziale quasi inalterato di 500 euro più interessi a favore della banca stessa.

 
In realtà l’unica cosa che si produce è ‘nuovo debito’, le cui conseguenze sono queste (certamente coadiuvate da una polarizzazione Antisistemica delle persone o della 'testa del pesce'.



Manovra Bis: Bank America, Italia ha perso la sua credibilità.
‘Vogliamo ricordare agli investitori che Moody's ha messo sotto osservazione il rating sul debito pubblico italiano lo scorso 17 giugno e da allora l'Italia non si è adoperata per alcun significativo miglioramento


Quindi riteniamo molto probabile che il rating sul debito pubblico venga declassato’. Cosi si conclude il report ‘L'Italia ha perso credibilità’ degli economisti di Bank of America-Merrill Lynch...
Da Yahoo 

 
La cosa che più mi fa ‘impazzire’, a proposito di questi report, è il fatto dell’osservare da chi siano emessi:


banche fallite o fallite e poi fatte resuscitare dall’intervento statale

Dimentichiamo tutto in questo incantesimo globale:

l’acquisizione di Merrill mostra come una crisi finanziaria come quella attuale può aprire grandi chance alle istituzioni finanziariamente solide…
Link


Bank America, solida? Ricordo che questa banca doveva essere il prossimo target di Wikileaks, ma stranamente Assange fu arrestato prima di poter ‘dare fiato alle trombe’. La storia di questa banca è particolare:


La storia della pre-1998 Bank of America nasce dalla Bank of Italy, fondata a San Francisco da Amadeo Giannini nel 1904


Al tempo del terremoto di San Francisco del 1906, Giannini riuscì a salvare il denaro depositato dal crollo dell'edificio in cui la banca era ospitata e dagli incendi.

Contrariamente a molte altre banche, fu quindi in grado di prestare denaro a coloro che erano stati colpiti dal disastro.
Da Wikipedia 

 
Il caso non esiste. La storia si basa sull’opportunismo e sulla sincronicità. Semplicemente ‘doveva andare così’, oppure questi Maghi sapevano anche come indirizzare l’attimo presente, oltre a creare ricchezze dal nulla?

 
Osserviamo, invece, l’altro lato della medaglia, ossia la situazione cinese inerente alla 'scarsità' della componente femminile:


Cina, il villaggio degli scapoli.
Per decine di milioni di uomini della Repubblica Popolare Cinese si preannuncia un futuro da scapoli. Nelle campagne, in modo particolare, le possibilità di trovare una partner sono quasi pari a zero.

Avere una figlia femmina, qui, è tuttora considerata una disgrazia. I figli sono braccia da lavoro e una bambina rappresenta più un peso che una fortuna per i genitori. Lavora di meno e, una volta sposata, abbandonerà la famiglia per servire quella del marito. In passato non era raro che le bambine venissero uccise appena nate


Oggi è più frequente l'aborto selettivo per sesso. È illegale, ma si pratica lo stesso.

Così, in Cina, oggi nascono 100 femmine ogni 118 maschi (la media mondiale è 106). Il professor Li Shuzhuo dell'Istituto per gli studi sulla popolazione e lo sviluppo dell'Università Xi'an Jiaotong sostiene che nei prossimi 20 anni dai 30 ai 50 milioni di uomini cinesi resteranno single a vita. 


A trarre vantaggio dalla situazione sono le donne che, essendo quasi una rarità, possono permettersi di scegliere e di aumentare le proprie aspettative emigrando in città. 

I contadini hanno ben poco da offrire. Guadagnano 300-400 yuan all'anno (intorno ai 30-40 euro). Non possiedono nemmeno una casa. E restano soli

Nella speranza che prima o poi una moglie arrivi. Non importa con quali caratteristiche, l'importante è che arrivi.
Da Yahoo

È davvero incredibile questo tipo di ‘dramma’, ma prima o poi i nodi vengono al pettine. La mancanza di equilibrio non paga mai, alla distanza.


Nei prossimi decenni questa parte della Cina diverrà un grande bacino esperimentale, in cui il grande numero di uomini soli darà corso certamente a qualche nuovo fenomeno sociale, spero del tutto diverso dal dimenticare o dall’affogare i propri istinti in una bottiglia di sake.

Tutto dipende da noi...

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com