Quando... all’ombra non è solo fresco, ma “stai fresco!”.
Se ti compri un “super lucchetto”, per proteggere la preziosa “super bici”, stai certo che qualcuno acquisterà una “super cesoia”, speciale per tagliare “super lucchetti” di “super bici”:
dicesi… “Mercato”.
Non solo, dunque, chi compra ma, anche, per forza di cose, chi costruisce o “crea”. Le parti si trovano nel “mezzo”, al fine di compravendere. Dunque, l’intermediario è il “Mercato”? Non proprio. È d’uopo evitare di confondere il “terreno da gioco” con il “Mercato” vero e proprio. Cioè?
Chi se ne approfitta? Non solo.
Chi lo ha concepito, anzitutto! Il Mercato è infatti una… idea, fiorita un po’ ovunque; attorno alla quale si è-voluta la società. Pensa. Sì, la “storia” afferma che i popoli erano “una volta”, primitivi. Alias, non c’era Mercato.
Non c’era storia, per il Mercato.
Eppure, ti dicono e allora “sai” che, ugualmente, gli individui ricorrevano a sassi, conchiglie, pezzi di qualcosa, etc. per “contrattare”. Bah! Cosa faceva “Roma”, per darsi un tono:
si riferiva ad un “Dio”, in quanto a “fondatore della stessa”.
Un po’ come, nel piccolo, “ora”, c’è il Santo Patrono del Paese. Così, il “Mercato”, per lo stesso motivo, ha deviato la storia, parafrasandola, avvicinandola (lavorandola come al tornio) al proprio interesse. Attraverso la “educazione” le generazioni vengono “arricchite”, come uranio = “impoverite dentro” (che così non si vede).
Ne evincono che “una volta” erano messi peggio di “oggi” = evviva la “modernità”.
Ma… se “oggi, domani sarà ieri”, rimarrà sancito che “domani sarà ancora oggi”, però… “ieri è stato oggi”. Bello, eh? Relatività.