giovedì 29 febbraio 2024

L’ombra di Te Stesso.


Quando... all’ombra non è solo fresco, ma “stai fresco!”.

Se ti compri un “super lucchetto”, per proteggere la preziosa “super bici”, stai certo che qualcuno acquisterà una “super cesoia”, speciale per tagliare “super lucchetti” di “super bici”: 

dicesi… “Mercato”. 

Non solo, dunque, chi compra ma, anche, per forza di cose, chi costruisce o “crea”. Le parti si trovano nel “mezzo”, al fine di compravendere. Dunque, l’intermediario è il “Mercato”? Non proprio. È d’uopo evitare di confondere il “terreno da gioco” con il “Mercato” vero e proprio. Cioè

Chi se ne approfitta? Non solo. 

Chi lo ha concepito, anzitutto! Il Mercato è infatti una… idea, fiorita un po’ ovunque; attorno alla quale si è-voluta la società. Pensa. Sì, la “storia” afferma che i popoli erano “una volta”, primitivi. Alias, non c’era Mercato.

Non c’era storia, per il Mercato. 

Eppure, ti dicono e allora “sai” che, ugualmente, gli individui ricorrevano a sassi, conchiglie, pezzi di qualcosa, etc. per “contrattare”. Bah! Cosa faceva “Roma”, per darsi un tono

si riferiva ad un “Dio”, in quanto a “fondatore della stessa”. 

Un po’ come, nel piccolo, “ora”, c’è il Santo Patrono del Paese. Così, il “Mercato”, per lo stesso motivo, ha deviato la storia, parafrasandola, avvicinandola (lavorandola come al tornio) al proprio interesse. Attraverso la “educazione” le generazioni vengono “arricchite”, come uranio = “impoverite dentro” (che così non si vede). 

Ne evincono che “una volta” erano messi peggio di “oggi” = evviva la “modernità”. 

Ma… se “oggi, domani sarà ieri”, rimarrà sancito che “domani sarà ancora oggi”, però… “ieri è stato oggi”. Bello, eh? Relatività. 

Qualcosa che s-muove tutto, rimanendo sempre stabile. Come chi pilota la locomotiva, per il quale è sempre oggi, mentre via via nei vagoni si accumula lo “ieri” e quindi il “passato”. Quando la locomotiva passa, segna il “tempo”

Ma sulla locomotiva è sempre oggi. Lì corre la diretta. 

Lasciando indietro, la differita (come traccia, fumo o vapore o scarico, smog, inquinamento, etc.). Ora, immaginati un simile “convoglio”: laddove, il compresente è rappresentato dal carico “locomotiva”, mentre il compassato “sono tutte le carrozze che via via con-seguono”. Va da sé che dalla locomotiva è sempre condizionabile ogni vagone, perché… è come “tirare una fune, invece che imprimerle una forza ad onda”. Se la tiri, imprimi un impulso che immediatamente “sentono” tutti, anche in coda. Se, viceversa, attendi che siano le “onde” a coordinare ogni scompartimento di ogni carrozza, hai voglia. 

La “velocità della luce” rivela l’impulso a strappo. 

Questo significa che tutto è interconnesso e che il “tempo” è l’abitudine che ti sei “messo in testa”. In che modo? Stazionando (qua, così) nell’AntiSistema. Dove serve ed or dunque, “servi” proprio “tu”. 

La locomotiva “strappa”, attraverso le connessioni coi vagoni, i quali dipendono da tale forza o “energia”. In tal senso, “chi si ferma è perduto”, perché significa che il tal vagone è stato distaccato dal resto del movimento, esaurendo ben presto tutta la “propria energia”. 

Ecco come si spiega l’invecchiamento e la “fine”. 

Dunque, invece di andare a finire nel magazzino sotterraneo di Westworld, vai a finire nel magazzino della “Stazione”, laddove verrai considerato un rottame, terminando i “tuoi” giorni dallo sfascia carrozze. Certo: i vari pezzi possono sempre essere fusi e lavorati e “rimessi a nuovo”, in maniera tale da “finire in qualche altro dispositivo”

Quando un “trend” è già al ribasso, che succede? 

Che ogni “nuovo dato” non muta sostanzialmente il “destino” che attende il “p®ezzo”. Il “dato” è, per così dire, “scontato”. Ossia, non ha la prerogativa di muovere qualcosa che si muove già di per sé, poiché così… trascinato da “a monte”. Invece, quando il “trend” è ancora al rialzo, allora la musica è differente, non visto che ogni “vettore lanciato in una direzione, rimarrà in tale traiettoria, sino a quando durerà”. È troppo banale? Nella sostanza, non lo è, mai. 

Prova a fermare una locomotiva se, 1- non è ancora arrivata a destinazione, 2- è ancora alimentata e dunque in viaggio, 3- non sei sopra/dentro. 

Certo: puoi sempre far saltare i binari o i piloni elettrici, oppure abbattere un ponte o colpirla con un missile. Ma, diversamente, la locomotiva si fermerà quando verrà meno qualcosa, (d)all’interno. 

Se il conduttore si sente male, la locomotiva si fermerà, nonostante ogni automatismo all’opera. Se qualcuno necessita di scendere prima, perché è una questione di vita o di morte, la locomotiva si fermerà. Se arriverà un ordine speciale, dalla “centrale”, la locomotiva si fermerà. Ossia, la locomotiva deve essere fermata, altrimenti continuerà a correre sino alla meta stabilita dal piano di percorrenza

E se il macchinista fa sciopero? 

Attenzione, che la “legge” regolamenta anche lo “sciopero”, che di conseguenza va messo “fra virgolette”. Comunque, sì: uno sciopero ferma la locomotiva. Anzi, non la fa nemmeno partire. Sino a quando dura. 

A cosa equivale lo scioperare, senza virgolette? 

Al… fermarti. Se ti fermi, fermi la “macchina”. Ecco perché l’AntiSistema sta automatizzando tutto. Perché vuole “hackerare anche questa backdoor”. Lasciandoti a secco alla fonte: tagliando corto con la “ispirazione”. Infatti, “occhio non vede”. Ok? Se non hai riferimenti sostanziali attorno, sei tagliato “fuori (dentro)”. 

Se non vedi, allora “niente”. Totalità inversa.

Da dove prenderai spunto, per…? Già! Tieni conto che Te sei già “te”, quindi è già successo. Ergo, sei su qualche vagone in-dietro. Non nella locomotiva. Non sei “locomotore”. Non sei la diretta. Sei la differita: 

(d)entro tale f-orma di controllo che non esiste; c’è. 

Il “viaggio nel tempo”, quindi… a cosa si riduce, in tal ottica? Perché, ti narrano con la “fantasia” che il percorso è potenzialmente biunivoco? E con l’ultimo Avengers, “Endgame”… ti hanno fatto sapere che il futuro ed il presente diventano semplicemente il passato, se ti “giri indietro”, ritornando sui tuoi passi. Ricordi? Altro che, se tocchi qualcosa nel passato, sconvolgi tutto il “tempo”. 

A meno che... il discorso è da espandere sostanzialmente. 

E, allora, “ritornare indietro” diventa… ritornare a Te, da Te, per Te, con Te, in Te. Così, l’è già successo smette di continuare a succedere: ecco che, sì, allora il “tempo” viene sconquassato dal “ritocco del passato”. Hai fermato il “tempo”: quello AntiSistemico che rivelava tutto quanto il potenziale contemporaneo, poiché ne auto ricavava quello che “serviva”, amplificando per l’effetto leva o “vantaggio (diretto)” esclusivo, by eco-dominante. 

Come… lasciando il “prossimo”, al buio. 

O alle prese con l’ombra di Sé = il “sé”. Gli “egizi” narravano di questa “dimensione dell’essere”, chiamandola l’ombra; il Khaibit


Curioso il suffisso “bit”. Vero? 

Proprio come per le macchine, l’informatica, la tecnologia, etc. Non a caso anche per gli egizi era sviluppatissima la “religione” che con la “magia” hanno da sempre rivelato, appunto, la “tecnologia”; salvo però narrare sempre del “Creatore”. 

In SPS, tutto questo si risolve nel “sentito”: Te che sei già diventato “te” (qua, così). Il “marchio” è di fabbrica: oramai più che riconoscibile e dunque riconosciuto, ricordato, soppesato, valutato, tenuto in seria considerazione, in coerenza, sostanzialmente, una volta per tutte!

Bit, Qubit, Khaibit. Uhm

Oppure:

Khaibit, Bit, Qubit: l’inabissarsi in qualcosa di non più… umano. 

Che lo ricorda, al limite. Sempre che, di umano, ci sia mai stato qualcosa. Sì, perché anche Te, non è detto che sei umano. Oppure, umano è ciò che viene definito tale “in primis”, da cui poi segue l’è-voluto. Un po’ come la VDL by “Uè!”, che decide di usare beni russi “congelati”: 

senza guardare in faccia niente e nessuno. 

Funzionando (secondo una logica programmata ad hoc, entro la quale il “prossimo” accon-discende). O come il movimento Lgbtech. Trovi? Qualcosa che prima del “2020”, de che. Mentre, dopo, è stato tutto uno s-fiorire. 

Altra programmazione: altro giro, altra rin-corsa. 

Il “pallino” chi lo de-tiene?

Lo slogan pubblicitario usato dall'esercito prima di invadere un nuovo Paese: “vinciamo i cuori e le menti”…

Proprio così

tra “capri espiatori, crisi, Ong, democrazia, Tv, Media, diritto-dovere, rivoluzione arancione, libertà di espressione, costume, luci della ribalta, spettacolo e lustrini, uguaglianza, giustizia, aiuti umanitari, volemose bene, etc. etc. etc.”. E... comici

Anzi: tutti comici, nonostante la tragedia.
Intelligence sempre al lavoro!

Solo dopo arrivano con l’esercito: anche se, oramai, in occidente non serve più. Hai notato che gli eserciti si sono “rimpiccioliti oltremodo”? Lo “shampoo” lavora meglio, senza dare nell’occhio. E, probabilmente, costa anche meno. Ci hanno provato e ci proveranno anche con la Russia, ma

L’ombra scompare quando il corpo è di luce.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3637
prospettivavita@gmail.com


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