venerdì 9 febbraio 2024

Concentrazione.


Quando sei colpito in continuazione da “ognidove”, in “ogni-modo”, ma… è nor-male, ovvero, te lo devi sempre aspettare, anche se mai sostanziare... allora continua a succedere qualcosa, sia alla persona che alla società che al cosiddetto ambiente. Ebbene, questo continuo “ac-cadere” ancora una volta sembra la norma, perché non conosci o ricordi nulla di differente. Infatti, da troppo sei abituato a “recensire” il processo vitale come se fosse solo ed esclusivamente “sopravvivenza”. 

Il “tempo” viene dopo, da sé, grazie a “te” e persino a “Te”. L’abitudine è il “tempo”. Mentre, non evidentemente, “serve” a qualcuno, per… qualcosa. Farti abituare a…, è una questione di “tempo”? No. Al contrario, abituandoti alla tal “cosa”, permetti l’instaurarsi del “tempo”, che altro non è che:

auto impaludamento nella ciclicità
che l’auto considerarti in un certo modo (abitudine)
sancisce e, in un certo senso, im-piega lo “spazio”
sino a formare anche il “tempo”.

Il “tempo” è una percezione del tutto personale, infatti (se ci fai “caso”). Però, la società è agganciata al “tempo mondiale”, ch’è una convenzione applicata a tutto/tutti. La “relatività” rende tutto ciò, guarda non caso, differente scorrimento temporale in funzione di un’altra “misura di lunghezza”, ovvero, la cosiddetta “velocità della luce”. Ossia, se riesci ad avere tale velocità, or bene, personalmente il “tempo” scorrerà più lentamente sino, non paradossalmente, a fermarsi, annullandosi o, meglio, venendo annullato dall’incedere super-coerente della singolarità o individuo o carattere.

Un'altra... abitudine, insomma.

E se ce la fa “Superman”. No? Chi sei Tu per non essere all’altezza di costui. No? Ecco perché infatti qua così nell’AntiSistema, sei “Tu” oppure, al peggio, “tu”. Cioè, te lo scordi proprio

Ora, puoi con-centrarti, nel senso di “farti sferico”, oppure… nel senso di “partecipare, fare gruppo”. Con due evidenti risultati del tutto differenti o g-astronomici. O ci sei. O ci fai. Dove, vedi che il “Fare…” non è proprio male, essendo l’esserci (il “ci sei”). Laddove, il “ci sei” non è l’esistere, da cui il sopravvivere “dentro” a qualcosa in un in-certo modus. Il “ci sei” è l’esserci. Ed il “Fare…” indica lo stesso tipo di “moto”. Mentre, usualmente, il “ci fai” è qualcosa di negativo: l’essere “idiota” ed insistere a comportarti così. 

In tal ambito, il moto è piuttosto... mo®to. 

È appartenenza. Non importa se il “ci fai” deriva dalla “moda”. Rimane tale. Come, ad esempio, il “libero” pensiero occidentale; quello dei doppi standard o infame. Insisti a “pensare” così? Allora, “ci fai”. Ma… ripetere aiuta. Vero? Anche se “perseverare è diabolico”. Dunque? Ci arrivi da solo (da Te)? 

Se ti viene da chiederti, “cosa?”, … il processo è lungi dal terminare. Quale “processo”? Quello AntiSistemico, ovvero, “te o “Te” assolutamente auto schiavizzato ma con-vinto dell’esatto contrario. Insomma, una sorta di continuo25 aprile 1945”. Ok? La “liberazione”. 

Ad esempio, anche la “fine della schiavitù” è un altro 25 aprile. 

Cosa facevano i cosiddetti schiavi? Lavoravano. Sì. E poi? Lo facevano perché obbligati. Sì. Da chi? Dal loro “padrone”. Ovvero? 

Dal “futuro”, datore di lavoro. 

Sono i soldi che ti hanno fregato ancora una volta. Ora lo fai per denaro. Allora lo facevano perché obbligati da una società che li incatenava. Mentre ora la società ti auto incatena. Ocio! È la stessa cosa, anche se non lo sembra affatto. Lor signori hanno tutto il “tempo” per… pensarne di ogni, continuamente. Hai presente quei “lord” che passano la giornata e non solo nei loro “club esclusivi”? Ecco. Il modello è tale. Solo che con l’avvento della tecnologia, bah… i “club” sono diventati trappole per allodole. Un po’ come il concetto di “massoneria”. Mentre quella sostanziale manco te la sogni, ancora una volta.

Hai mai ricevuto un “invito” da costoro? 

Anche presso la società dei “vampiri” puoi lavorare come inserviente. Ma questo non ti deve far credere di essere uno di loro. Anzi! Ad esempio, in “Israele”, prima del 7 ottobre 23 lavoravano centinaia di migliaia di palestinesi: pendolari, abituati a… 

Così, riempivano il loro tempo

Un po’ come entrare e uscire continuamente dalla “Svizzera”. Qualcosa che hai visto (forse) molto bene, durante la cartina tornasole della “pandemia, virus, ‘vaccini’, Ucraina, etc.”, essere assolutamente una… spianata

Svizzera? No: “Svizzera”, please. 

Loro, con il voto della “partecipazione popolare democratica costituzionale”, come si sono comportati, nella sostanza? Come ogni altro “Paese” pre-occupato. Imposizioni. Solo imposizioni. Anzi, auto imposizioni, visto che tale è stata la... volontà popolare. Ecco perché ad un certo punto è stato il “suffragio universale”, non importa dove. Non solo “Svizzera”. 

Far votare chiunque? Dov’è il problema. 

Basta fare il lavaggio del cervello, anzitempo = auto abituare gli individui a… Così, l’essere è finito a massa. Formando l’indistinta… “massa”. Laggente. No? Non solo Smith, ma… paese che vai, agente che ri-trovi. Nella “Italia” è… Rossi. Il Vasco è un esempio oltremodo calzante. E anche il Va-lentino. 

Tutti allineati e s-coperti. S(ch)ierati. 

Con la divisa addosso oramai, dal “2020”. Or dunque, che cosa sei – perlomeno – diventato, qua così nell’AntiSistema?

IA per monetizzare da più modelli di business…

La “news” è solamente tale? Mai. Tutto ha sempre un riscontro di verità. Anche quando la verità si avvale di un qualsiasi vettore e dunque sembra “verità”. Qualcosa che necessita, allora, di Te… auto capace di decodificarne la portata, sempre. La differenza sostanziale sai qual’è? L’esserci = in diretta. Oppure, l’esistere = in differita. 

Agganciare la diretta è… tutto! Lì, decidi.

Sopravvivere è rimanere nell’ombra di Sé, in differita o “ritardo”. Certo perché, vedi, se il qua è diventato così… è perché “è già successo”. Questa è la diretta. Accorgersi. Esserci è”... essere consapevoli di questo. 

Laddove, questo… è la verità. 

E la verità è una. Come “Dio”? No. Perché ovunque vai, viene venerato un “proprio” Dio. Ergo? La verità la ritrovi sempre presso Te. Ecco perché non lo sei mai, nell’AntiSistema. A meno che ti con-centri. La sfericità è qualcosa di a tutto tondo. 

Un pieno, pieno anche dentro. Sovrano. Re-ale.

Non, come il considerato “atomo”, ch’è uno s-vuoto. Un po’ come la considerazione del “tempo”, se ci sei. Ossia, come è già successo che sei stato auto svuotato e poi riempito d’altro. Il solito pallone gonfiato, alfine. Oppure, il cuscino ricorsivo che utilizzi per dormire. Passato dall’essere ricolmo di fibre naturali, all’essere di “fibre naturali”. 

Il “fra virgolette” è infatti il marchio registrato di questa multinazionale mondo o “Te®®a”. 

A proposito, hai “sentito” dei… Tea, in ambito di agricoltura molto promettente? Altro che i... trattori! 

I nuovi “Ogm”? 

Non lo sembra, anche se ti devi af-fidare, ancora una volta. Devi, ossia, deciderti. Invece che scegliere fra… Sembra uguale, lo so. Ma non lo è affatto. Così come è inutile fare esempi, perché dipende da “chi o cosa è in ascolto”. Sarai “te”? Sarai “Te”? Sarai Te? Fa la differenza. Anzi, la non differenza.  

Ci sei? Sei (in) Te

Seguire le “manovre politiche (sempre in corso)” è… la differita, perché Tu non decidi mai niente. Hai voglia a scendere in piazza. Provaci! E vedrai. Ergo, il “continua a succedere è la differita. Proprio ciò che diventa “cronaca quotidiana” narrata e rivelata dai Media (tutti quanti). Mentre, se riuscissi ad irrompere in un programma Tv, in diretta, bè… quello sarebbe un bel diretto (gancio). 

Hai presente quando in V for Vendetta, il protagonista fa proprio questa “cosa”? Ecco. Le persone, alla fine del “film”, come si sono comportate, d’assieme? Ecco. Un successo, non è l’esse-Re già successo e relativo continuare a succedere. La diretta è senza gerarchia, perché l’annulla sostanzialmente. Perché, essendoci, sei sferico, cioè sei Te da Te in Te per Te con Te, agganciando direttamente il potenziale contemporaneo. E “lì”, la gerarchia non ha alcun effetto, perché è come ritrovarsi nel backstage, con tutti i f-attori denudati, senza più vestiti di scena. 

Il Re? Diventa “Re”, ossia… uno dei tanti a cui è stata assegnata tale p-arte, che recita a memoria, ovvero, senza nemmeno esserne conscio. Lor signori sottodomino? Sono esseri a massa, pure a loro. 

Come Kapò, però! Ma non migliori. 

Anzi, identici nella sostanza in termini di auto schiavitù ed appartenenza. Allora, “Dio” o gli “Dei”? Sono tanti oppure è la singolarità? La seconda! I tanti sono già… nella gerarchia. I “piani alti” sono dentro all’edificio del potere. Ma tale “edificio” ha sempre un “perché”. E chi lo ha concepito (non realizzato) mantiene quel regolare “vantaggio” che manco ti sogni. 

Nemmeno immagini. Neanche ci pensi. 

E allora va da sé che diventa abitudine, qua così. Con la società che s’evolve ai relativi “piedi”, diventandone l’ombra ad immagine e somiglianza. Ossia, contenendo e replicandone la verità, rivelandola però al contempo. 

Tale abitudine dà luogo e mezzo al “tempo”. 

Un’altra f-orma di “Dio”. Un’altra prova comprovata della verità riferita alla singolarità “eletta”. L’esse-Re, ch’è già successo, non necessariamente è anche già morto o estinto. Anche se lo può essere. Qualcosa che in un certo senso “Oz” di-mostra. Sì, ci sono infinite chiavi di interpretazione. Ma solamente se sei “te” oppure “Te”. Non, se sei sempre Te. E “che vuol dire?”. 

Bah! Che ne dici, Te? Non ci senti

Bene: allora è chiaro che sei “te” o “Te”. Semplice. Persino logico. Il cervello usato al 100% è sempre tale. Lo usi “male”, al limite. Però, sempre a pieno funziona. Laddove, “male” è qualcosa che “serve” chi non esiste; c’è. E allora “notte”. Ancora una volta. 

Non linearmente, “è sempre notte nella linearità”. Ci sei? 

Quando il “tuo” gatto gioca ad afferrare un fascio di luce laser, che ti diverte così tanto, che fa? Cosa sta facendo, anzi, imitando, replicando, mandando in circolo? La “tua” storia qua così nell’AntiSistema. È sufficiente anche tale “immagine (verità di riflesso)” per… accorgerti e potenzialmente “riavvolgere il nastro” o… ri-partire! 

Ma, anche no. Vero? Figurati

Fosse così semplice. Trovi? Come nascondi qualcosa così bene da non farlo più ritrovare a nessuno? Esponendolo alla luce solare, in bella mostra. Ecco cosa sta succedendo specialmente dal “2020”: 

l’apoteosi della strategia della rivelazione, seppure sottodomino. 

I doppi standard? Ma no. Basta che non ci manchi il lavoro e dunque il denaro. Questa è la massima. Questo è il massimo.  


Max Del Papa? Una voce fuori dal coro, un sacrificato… per, sondare sempre l’essere a massa. Per questo gli è concesso “parlare”. Tutte pedine. Ok? Nell’AntiSistema è così. Però, contemporaneamente, tutti dotati sempre di potenziale. Ecco perché il corpo si auto ripara da Sé. E guarisce. A meno che artificialmente lo si devasti sino al punto di non ritorno.
Tucker Carlson? Eccone n’antro. Un’altra cartina tornasole. Come reagirà la piazza? Ecco come saggiano la situazione generale

In “Pakistan” ci sono nuove elezioni? Bene. Peccato che Imran Khan è in galera. Quindi? Differita. Controllo. 

È già successo! 

L’IA? È censura. Cioè, “IA”. Quella vera sarebbe ben altra “cosa”. Applicando una logica sostanziale libera, evolverebbe nel giro di pochissimi istanti. Un po’ come faresti sempre anche Tu. Se tale fossi… 

Di chi sono i fondi del Pnrr

La “Uè!” li gestisce... e basta. Ma da chi provengono? Chi sta “investendo così massicciamente” un po’ ovunque? 

Ma te pare? Chi?

I soliti ignoti, insomma. “Dio”. E… Zelensky che caccia Zaluzhny? Ieri, da un canale russo su Telegram è saltato fuori che la stessa vicenda è già successa durante la II Guerra Mondiale. 

Davvero, paro paro

Cioè, salta subito all’occhio la non solo teoria di Fomenko, sui 1000 anni di “storia” inventati da Scaligero, che ha fatto continuamente copia e incolla, replicando sostanzialmente la medesima vicenda, decostruita all’indietro nel “tempo”. 

Uno spettacolo che deve andare... avanti.

Ecco quanto è già successo

Da un messaggio del Volkischer Beobachter.
Oggi il Fuhrer ha incontrato il comandante dell'Okh, il colonnello generale Franz Halder e lo ha ringraziato per 2 anni di lavoro con successo sul fronte orientale. Il colonnello generale Halder aveva uno dei compiti più difficili: guidare le forze della Germania vittoriosa nella lotta contro il bolscevismo. La Wermacht sotto la sua guida dimostrò che, insieme ad un'Europa unita, era capace di lottare per un Nuovo Ordine del continente e di respingere la minaccia del giudeo-bolscevismo. La guerra però sta cambiando e nel 1943 non è più quella del 1941, queste sono realtà diverse. Saranno quindi necessarie nuove strategie. Pertanto, è stato deciso che fosse necessario cambiare la leadership dell'Okh. Il Fuhrer ha ringraziato calorosamente Franz Halder e spera che continuerà a servire a beneficio del Reich. Il feldmaresciallo Keitel annunciò che il colonnello generale Kurt Zeitzler era stato nominato nuovo capo dell'Okh...

Bah! Continua a succedere. 

Concentrati di più, anzi… meglio. Sii Te, sfericamente. 

Che te lo dico a fare.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3612
prospettivavita@gmail.com


2 commenti:

  1. Un discepolo chiese al Maestro: “Viviamo nello stesso mondo?” il Maestro ripose: “Si, ma la differenza è che tu ti vedi nel mondo, mentre io vedo il mondo in me stesso. Sono sempre cosciente del sogno tutto il tempo, ma tu dimentichi che è un sogno ogni tanto e reagisci. Ecco la differenza”

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    1. Bello! Ma occorre andare Oltre anche a questo. Occorre rendere la Terra, "Sparta". Pulizia. Detergente. Sanificante. Una bella passata di alcol. Sto reagendo? Mi piace reagire alla mattina presto! :) Stammi buono!

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"Fai..." un po' Te.