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lunedì 7 ottobre 2024

Chi Re-cicla.


“Carter decide di restare e viene catturato da Shang, che gli spiega lo scopo dei Thern e come essi manipolino le civiltà dei diversi mondi per portarle alla rovina, nutrendosi delle risorse del pianeta…”.
John Carter

Il classico “film”. No

Il solito, però, non solo film. Ci sei? I Thern. Uhm. Nella trama, costoro non esistono; ci sono. Guarda non caso. 

L’AntiSistema è il l’oro frutto. L’è-voluto. Lo scopo

Ogni programma che viene creato deve avere uno scopo e se non ce l'ha viene cancellato....
Rama - Matrix
 

Il moto-Re di auto de-composizione. E la “ciclicità” è la relativa metrica, nonché il significato di tale esserci, assolutamente rivelato in tale manifestazione (qua, così). 

In questo “motore”, l’oro sono statore, mentre “te (tutto)” ruoti continuamente.
Ma, bada bene:
lo statore è assolutamente de-centralizzato
è
una... idea.
Blockchain docet.

venerdì 9 febbraio 2024

Concentrazione.


Quando sei colpito in continuazione da “ognidove”, in “ogni-modo”, ma… è nor-male, ovvero, te lo devi sempre aspettare, anche se mai sostanziare... allora continua a succedere qualcosa, sia alla persona che alla società che al cosiddetto ambiente. Ebbene, questo continuo “ac-cadere” ancora una volta sembra la norma, perché non conosci o ricordi nulla di differente. Infatti, da troppo sei abituato a “recensire” il processo vitale come se fosse solo ed esclusivamente “sopravvivenza”. 

Il “tempo” viene dopo, da sé, grazie a “te” e persino a “Te”. L’abitudine è il “tempo”. Mentre, non evidentemente, “serve” a qualcuno, per… qualcosa. Farti abituare a…, è una questione di “tempo”? No. Al contrario, abituandoti alla tal “cosa”, permetti l’instaurarsi del “tempo”, che altro non è che:

auto impaludamento nella ciclicità
che l’auto considerarti in un certo modo (abitudine)
sancisce e, in un certo senso, im-piega lo “spazio”
sino a formare anche il “tempo”.

Il “tempo” è una percezione del tutto personale, infatti (se ci fai “caso”). Però, la società è agganciata al “tempo mondiale”, ch’è una convenzione applicata a tutto/tutti. La “relatività” rende tutto ciò, guarda non caso, differente scorrimento temporale in funzione di un’altra “misura di lunghezza”, ovvero, la cosiddetta “velocità della luce”. Ossia, se riesci ad avere tale velocità, or bene, personalmente il “tempo” scorrerà più lentamente sino, non paradossalmente, a fermarsi, annullandosi o, meglio, venendo annullato dall’incedere super-coerente della singolarità o individuo o carattere.

Un'altra... abitudine, insomma.

E se ce la fa “Superman”. No? Chi sei Tu per non essere all’altezza di costui. No? Ecco perché infatti qua così nell’AntiSistema, sei “Tu” oppure, al peggio, “tu”. Cioè, te lo scordi proprio

lunedì 29 gennaio 2024

Cre(m)azione.


Gli ultimi 2 Bollettini (Secessione) sono stati fatti “decantare”, poiché… sembrano inerenti all’ennesimo “nulla di fatto (false flag)”. Laggente del “Texas” non sembra postare nulla sui social, relativamente a qualcosa che la potrebbe seriamente mettere in pericolo di vita (leggasi, “guerra civile”). Ora, è vero che la “censura” batte forte = la “democrazia” controlla tutto. E che la “IA” è già perfettamente in grado di fungere da “precog”, alias, anticipare (vagliare = tagliare sul nascere) ogni e qualsiasi “contributo locale, zona per zona” in maniera tale da auto far ritenere che, “niente”. 

Ok

Infatti, Meta e Alphabet hanno dimostrato a pieno di filtrare in toto l’intero parco dell’informazione, allorquando è soprattutto proveniente dalla “base”, ovvero, da ogni individuo che carica in Rete il proprio contributo in termini di comprovazione del tal evento. Qualcosa che se non accade, allora, “non c’è niente in atto”. Un pericolo nel pericolo, in quanto che… ora non ti puoi fidare di niente, per “mille motivi”. 

Ergo, non rimani che Tu. 

Epperò, sei “tu” qua così nell’AntiSistema. Motivo per cui? Va da sé. Cosa? Che ci rimani anche stavolta. Gli Stati Confederati sono oltre una ventina. Mica pochi. Mica poco. Se la situazione fosse vera, apriti o cielo. Viceversa, l’ennesimo colpo inasprirebbe l’ennesima “dose”. Qualcosa che fa pensare sempre più ad un unico potere, un unico impero. Laddove “sono tutti d’accordo”, senza necessariamente esserne al corrente: 

decompartimentazione. Divide et impera. Sì: il solito!

Tutti all’insegna e nel disegno della “sicurezza, libertà, democrazia, diritto, giustizia, etc.”. Tutti a difendere i “valori”. Non ti sembra sufficiente per ritrovare ancora una volta lo stesso schema “Manhattan”

martedì 23 gennaio 2024

“Usa” e getta.


La “storia” è (in) un ciclo, poiché ciclica oppure perché “ciclica”.

Ovvero, se ne' “Il tempo della fine”, di Sigismondo Panvini, il racconto è solo... “finzione scenica”, allora queste scritture sono solo... una perdita di tempo? 

Il discorso verte e “ruota” attorno alla… verità. 

Ciò che proprio non ti vogliono dire, perché non possono farlo, perché altrimenti il mondo intero si solleverebbe. Dunque, verrà anche tale “momento”, in leva. . Nulla verrà disdegnato, ma sempre da lor signori, in quanto che all’occorrenza andranno ben oltre al “Piano B”. E mischiarsi tra la folla, aizzandola nuovamente, paga sempre. Così, in assenza di un vero evento clou, sarà sempre questo “nulla” ad avere la meglio. 

L’esserci è la totalità. 

Qualcosa che “te” manco immagini, poiché è già successo che i continui reset ti hanno portato via, facendoti rimanere qua così nell’AntiSistema, perfettamente. In un modo così particolare che non ti sembra nemmeno. Infatti, è sufficiente osservare ciò che va in onda continuamente e nonostante ciò, “niente”. Certo, perché sei sempre “te” a sopravviverci dentro, prendendo tale “intero” per l’intero. 

Se la storia è la solita, allora è la “solita storia”. 

Come a dire, “uffa, è sempre uguale, cambiano i Governi ma non la sostanza”. Un po’ come il famoso non solo detto, “cambiano i musicisti, ma non la musica”. Non a caso, quanti “bis” hanno suonato intere generazioni di orchestrali da quando certe “arie” famose sono state concepite? In-de-finiti. Durante il consueto “concerto di capodanno”, che cosa viene sempre ri-suonato? Ecco. A Venezia, una certa compilation. A Vienna, un’altra. 

A Venezia, il paventato “italianismo”. A Vienna, il violentato “europeismo”. 

Un “Colpo di Stato” è avvenuto nel “2020”. In tutto il mondo, ch’è… “Paese”. Ogni tanto accade, perché sono sempre loro. Sottodomino. Sempre all’ombra della “grande quercia” eco-dominante che, ovvio, per “te” non esiste anche se c’è. E vedi che quando si de-scrive “te”, vale anche per i sottodomino, perché costoro rientrano nella giurisdizione unica planetaria di stampo, appunto, eco-dominante. 

Per forza di cose, solo un potere così, può ambire a questo:
un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli”.

lunedì 24 gennaio 2022

Il ciclico Vs l’evoluzione.





Perché qualcuno dovrebbe obbedire a qualcun altro

È da quando ero ragazzino che me lo chiedo. Perché? Perché, altrimenti, sarebbe l’anarchia totale, il “caos” o il cosiddetto Far West? Una società di “senza legge” è una società di “senza Dio”? Quante chiacchiere (“fumo”) hai nella “tua” testa

Ma chi te le ha fatte “capire” tutte queste cose? 

L’abitudine. Uhm: , ad auto sopravvivere qua, nell’AntiSistema. Non c’è nemmeno bisogno di con-vincerti, perché “è già successo” ed allora… tant’è:

ne sei persuaso (pervaso). 

Se non ci credi, rimugina sulla versione del mondo che hai trovato già pronta non appena hai aperto gli occhi per la prima volta: com’era? Com’è, sostanzialmente, quella di “oggi”. Un mondo, una società dove “è già successo” tutto quello che puoi apprendere dal racconto storico, deviato. 

Le rivoluzioni? Sono già accadute. 

Le guerre per l’indipendenza e la “libertà”? Già fatte: sei in ritardo. Ergo, non ti resta che “obbedire”. A chi? All’essere “legge”. In gerarchia. Laddove Tu sei diventato (già) “tu”, così come i Grandi Alberi sono già stati “asfaltati” e quello che rimane sono le… “montagne”: 

i rilievi, l’orografia o, appunto, il sostanziale disegno della gerarchia imp-regnante sulla Terra intera.