lunedì 24 gennaio 2022

Il ciclico Vs l’evoluzione.





Perché qualcuno dovrebbe obbedire a qualcun altro

È da quando ero ragazzino che me lo chiedo. Perché? Perché, altrimenti, sarebbe l’anarchia totale, il “caos” o il cosiddetto Far West? Una società di “senza legge” è una società di “senza Dio”? Quante chiacchiere (“fumo”) hai nella “tua” testa

Ma chi te le ha fatte “capire” tutte queste cose? 

L’abitudine. Uhm: , ad auto sopravvivere qua, nell’AntiSistema. Non c’è nemmeno bisogno di con-vincerti, perché “è già successo” ed allora… tant’è:

ne sei persuaso (pervaso). 

Se non ci credi, rimugina sulla versione del mondo che hai trovato già pronta non appena hai aperto gli occhi per la prima volta: com’era? Com’è, sostanzialmente, quella di “oggi”. Un mondo, una società dove “è già successo” tutto quello che puoi apprendere dal racconto storico, deviato. 

Le rivoluzioni? Sono già accadute. 

Le guerre per l’indipendenza e la “libertà”? Già fatte: sei in ritardo. Ergo, non ti resta che “obbedire”. A chi? All’essere “legge”. In gerarchia. Laddove Tu sei diventato (già) “tu”, così come i Grandi Alberi sono già stati “asfaltati” e quello che rimane sono le… “montagne”: 

i rilievi, l’orografia o, appunto, il sostanziale disegno della gerarchia imp-regnante sulla Terra intera. 

 

 

Gli alberi sono di legno, motivo per cui dopo “chissà quanto tempo” dovrebbero essere “cenere”. Non potrebbero costituire la “roccia” con la quale sono fatti i “monti”: la consolidata roccia. Già. Così sembra e allora “te pare”, ti dici mentre mangi e distrattamente ripensi a ciò, non avendo nemmeno idea del perché stai immaginando un tale scenario:

forse ti è rimasto sullo stomaco qualcosa. Trovi? 

Prova, allora, con del “digestivo”: non si sa mai. Magari passa. Potrebbe essere come un “brutto sogno”, oppure – perché no – un problema di “coscienza”. Un brutto di-segno. Senso di colpa, come la “leggenda” dell’arto fantasma insegna: 

qualcosa ch’è stato “perso” e che tuttavia, non si schioda mai definitivamente, aleggiando sempre sul “luogo del delitto”, appunto, come senso di colpa (altrui) oppure… memoria (ambientale). 

 

Che guardava veramente il Guardi?

I famosi quadri definiti “capricci”, ritraggono paesaggi, scene, riquadri, etc. di tragedia romanzata, romantica, triste, decadente, suadente, facente comprovare brividi oppure nostalgia. Non c’è che dire: in casa, un quadro siffatto ci sta benese abiti in un museo delle cere o sei particolarmente “spostato”. 

Hai presente le fotografie? 

Ecco; considera come tali anche questi “quadri”

perché dovrebbero essere “solo” opere di fantasia alla perenne moda? 

È come avere le prove dell’essere “già successo” e, nonostante tutto, considerarle come degli innocui… quadri, da appendere alla parete oppure conservare, al riparo, in qualche caveau che non si può mai dire o ammettere. 

I “capricci” realizzano (colpiscono e conservano: proprio come l’osservazione) che nel passato (abbastanza recente) è avvenuto qualcosa che ha messo a “ferro e fuoco” = infangato e sommerso, intere città se non l’intero paesaggio globale

Ce ne sono a bizzeffe di “ex città” ritratte in tal modo, tanto che ora, lì dentro, sembrano tutte ritornate… natura. Sono scene quasi bucoliche, eppure sei nel centro di grandi agglomerati, una volta grandi città sede di imperi. Come Roma, ad esempio. 

 




Perché un simile centro di potere dovrebbe essere “conciato” in un simil modo? È la “storia (deviata)” a cor-rispondere. Sì, ma in che modo? Affermando che c’è “evoluzione” e dunque è persino logico aspettarsi che “una volta” - rispetto ad ora - era plausibile essere a terra con le pezze al c… 

No? Ci sta. Se arrivi dalle caverne... Erano “primitivi”, rispetto ad ora. Ma: quelle costruzioni, comunque, sono inarrivabili anche al giorno d’oggi. Nonostante siano crollate (in quei quadri), dimostrano una grandezza che fa a pugni con la teoria de noantri della “evoluzione”.

Infatti, è molto più sensato aspettarsi un “reset”, piuttosto che una linea retta che progressivamente sale sino in “cielo (evoluzione)”. 

 





Non a caso, di fatti, ti dicono che “la storia o il ‘tempo’ sono ciclici”. E quindi? 

Quando qualcosa è ciclico, come può esserci evoluzione naturale? 

Dai: pensaci. È facile. Cosa? Darti una risposta perlomeno sensata: ti hanno detto tutto quello che devi sapere, poiché “serve

Serve a far che? 

Serve = è schiavo. Di chi o cosa? Bè, di chi se ne approfitta attraverso il “cosa” o Ambiente, che è sempre come quei “personaggi in cerca di autore”, tuttavia, funzionano. Esercitano. Sono con-vinti e, allora, ecco sia la “legge” che la gerarchia. 

L’Agente Smith, insomma. 

Ed ecco alfine perché vedi, sin da “piccolo”, persone che obbediscono ad altre. E, a Me, sinceramente… è sempre parsa una scena “triste”, ossia, strana, che non sono mai riuscito a digerire, nemmeno ora (coerenza). Così come ogni concetto relativo al “denaro”: 

utilizzare il verbo “devi pagarmi per questa attività”, risuona in Me piuttosto miserrimo, come il rapportare tutto quello che fai all’e-seguire ordini precostituiti, senza il Mio personale avallo. 

Proprio come se fosse tutto “già successo” e allora vale per chiunque per sempre… qua, così. Ecco il punto (di sospensione):

è qua, nell’AntiSistema che va così. 

Allora serve. Sì: all’AntiSistema stess3. Qualcosa (luogo comune) che non sai mai bene mettere a fuoco, tanto che te lo prendi così “come viene”, anche se è perfetto, nonostante ti sembri non funzionare. 

Non c’è giustizia, sostanziale? 

Non importa, perché serve così. Infatti, c’è “giustizia”. No? Qualcosa che ti fai bastare ed avanzare. La vita, allora, diventa “tua” ed in quanto tale “è come se” la bruciassi in un amen, nell’attesa della… “tua venuta”? No. 

Ma anche sì, dal momento in cui bruci per maturare il “diritto” alla pensione.

Pensandoci già sin dal primo giorno di “lavoro”. 

In questo “tempo” che non passa mai ma, in men che non si dica, ecco ch’è già venuto il momento di metterti da p-arte, perché “largo ai giovani”. Un momento

ma non sono io il “giovane di belle speranze” che mi si è stampato nella testa? 

Lo eri: perché ora c’è qualcuno più giovane e pronto afarti le scarpe, se non hai maturato l’esperienza per tenerlo a bada. Ecco come si “compete”, allora. Con le belle parole che sfilano come carri a Carnevale (dove ogni scherzo vale): 

opere d’arte da bruciare, spaccare, devastare, etc. in pochi istanti, così… tanto per “festeggiare il Carnevale”. Non succede così, dalle “tue” p-arti? Non importa, visto che altrove è la tradizione e allora conta, sostanzialmente. Lavorano tutto un anno per costruire il carro più bello, e, il giorno del festeggiamento… la furia popolare spacca tutto, in un attimo. 

Non è, forse, questo, un “sacrificio”? 

Cosa si immola, continuamente, sull’altare del c®edo che non esiste ma c’è?

La pandemia passa, le lesioni costituzionali restano: travolto il principio di proporzionalità

Ma che importa… anche qui tutto in nome del bene pubblico, quella specie di Moloch che caratterizza le dittature ideologiche, dalla giacobina alla comunista…

24 gennaio 2022 Link

Quella specie di Moloch = “solo chiacchiere e distintivo…”? 



Considera che la vera “emergenza” è quella che non vede sparire nel “nulla” ogni anno, milioni di bambin3 ed adulti. Dove vanno a finire, ogni volta?

Non ti sembra che la “Terra di Sotto” possa non solo esistere ma, addirittura, proliferare?

Avvolta da un alone da... leggenda. Oppure: top secret?

Perché “tu” non hai alcuno strumento di misura sufficientemente tecnologico per sondare il sottosuolo, oltre ad una certa profondità? Perché i cosiddetti “satelliti” puntati al suolo terrestre non possono essere utilizzati da “te”, al fine di monitorare il sottosuolo, da tali altezze? 

Perché non sei mai un “addetto ai lavori” ed anche se lo sei, sei un dipendente o comunque sei sempre in gerarchia? Perché se ne fai p-arte, devi prima firmare un “accordo di riservatezza”, pena il non essere assunto oppure l’essere perseguitato in caso di dis-obbedienza? Perché Assange svela i segreti, controproducenti per l’individuo che infatti è, e rimane, “a Massa” e… viene incarcerato potenzialmente a vita

Alias: oppresso. 

Perché, se il destinatario del proprio messaggio è il “bene comune”? Bè:

quando tale destinatario sociale esiste ma non c’è, che ci vuoi fare. 

Quando hai la speranza, attraverso il tuo operato, di riscattarne il “destino”, ma, niente: il popolo non ci sente. Anzi, capisce il contrario:

“chi volete libero: Assange o il ‘vostro’ stile di vita?”. 

Ecco. Manco a parlarne: è finita ancora prima di iniziare. Ecco perché sei sempre in differita e rallentato. Ecco perché ti s-vendi, ogni volta. Ed ecco perché devi obbedire ad un “tuo superiore”, non importa se non sei inquadrato nelle fila dell’esercito

Il “datore di lavoro” è il “tuo” padrone:
come per il cane

Così come qualche esercente ha aggiunto a fianco al “tu non puoi entrare”, anche la figura di chi non è sierato. Il tutto nel breve volgere di un anno (2021)

giusto il “tempo” di marinare nella considerazione di “legge”, che ha nuovamente spaccato la società. Qualcosa che continua a succedere, sostanzialmente, perchè sempre nell'AntiSistema.

Mentre, nel giro di due anni, hanno provveduto a farti dimenticare ancora una volta, “com’era verde la città”. Ricordi quando in famiglia, sì… c’era qualche problema ma nulla di insormontabile, mentre adesso… no: 

io con quello non ci mangio, perché non è sierato e mi può contagiare. 

Ma non sei al sicuro, con una, due e ben tre, “dosi”? 

E allora. De che

Vuoi anche la quarta? Aspettatela… 



Ecco la legge. Se ci capisci qualcosa... Ho già le vertigini.
Ma... le firme non dovrebbero essere chiare e leggibili”?
Se te lo richedono, ogni volta che devi firmare:
perchè loro disegnano scarabocchi
o si firmano in stampatello maiuscolo
tipo MATTARELLA?

A fine gennaio 2022, la “misura sarà colma”: 

lo scempio istituzionale e costituzionale sarà compiuto.

Oltre il secondo anno di “emergenza”, diventa palese il Colpo di Stato. No? Oppure, neanche questo ti basta. Può essere. 

Infatti, ormai mi aspetto tutto da “te”, qua nell’AntiSistema.
Ormai, manca solo arresto e pubblica fucilazione.

Con Moloch che ha inaugurato la stagione della “pandemia”, nel 2019 o giù di lì. Un segno dei “tempi”, dunque. Qualcosa di significativo o sostanziale, ma che non ti basta mai per “Fartene…”, appunto, qualcosa. 

Atteggiamento è il Verbo:

dimmi “come sei (dentro)” e ti dirò chi sei (vale anche viceversa), perché tutto ti riflette, essendo che nonostante “tutto”, tutto è verità, sempre. 

Allora è sufficiente dire “basta!” al fine di far terminare la farsa? 

Se davvero ci credessi, sì. Ma… chi si espone in tal modo, nella convinzione di “stare per fare una gran figura di m…”? Eppure, vediti l’ultima stagione di A Discovery of Witches. Anzi: 

l’appuntamento imperdibile, sostanzialmente, è con l’ultimo episodio della III stagione e molto probabilmente anche l’ultimo dell’intera serie.

 


Quando il male smette di essere tale e sostanzialmente opera per il bene (atteggiamento).

Un messaggio di grande valenza se (se) sei sostanziale. E non dico altro. È la “lucina”, non flebile ma valente, che nonostante l’intemperia, non smette mai di brillare da Oltre Orizzonte

 


Nei “film” vedi che quello che fanno maghi, streghe, stregoni, etc. non è altro che quello che fa la “tecnologia”. Ergo, magia e tecnologia funzionano. Alias: si avvalgono di un “terzo” per farlo. Cioè: 

dell’Ambiente che, infatti, non “Fa…” altro che funzionare (essendo legge, strumento, memoria). 

Senza il funzionamento ambientale, magia e tecnologia si “attaccano” al chiodo

Cosa permette alle onde di… “navigare”? L’Ambiente. 

Se preferisci lo puoi chiamare etere, anche se è troppo limitante e dunque auto delimitante, perché l’Ambiente è tutto mentre l’etere è quantomeno p-arte del tutto o, appunto, a sua volta “tutto”. Ecco perché lo hanno degradato, non essendo la “pietra filosofale”. Mentre, Tu da Te in Te per Te, lo sei eccome: 

novell3 Re Mida, trasmuti tutto quello che “tocchi” in… oro puro o luce. 

Ma, un momento: chi sei Te? Di certo, non sei “te”: 

la “tua” brutta copia AntiSistemica. 

No: quell3 non sei Te. E IO non mi rivolgo a “te”, quando descrivo il potenziale contemporaneo. Benintesi. 

23 gennaio 2022 Link

La “creazione”. Bah.

Ricordi quando Mattarella, ultimamente, ha detto che “lascia un Paese unito…”, dimostrando segni di Alzheimer? Ecco. Nella disfida tra sbriciolati nella testa, chi ne esce sconfitto sei sempre “tu”.

23 gennaio 2022 Link

23 gennaio 2022 Link

Il “Dio Pan” risuona sempre, ovunque, qua nell’AntiSistema (ma non è l’unico aspetto che f-orma l’atteggiamento, se Tu sei coerente e dunque rimani tale, che è evolvere nonostante rimani “fermo all’interno di Te”).

Iran: risoluzione Onu sull’Olocausto un meccanismo per coprire i crimini del regime sionista.

Il ministero degli Esteri iraniano ha condannato la risoluzione approvata dall'Onu sulla negazione dell’Olocausto, nella sua seduta del 20 gennaio. “Si tratta di una mossa che mira all'uso improprio dei meccanismi internazionali da parte del regime sionista per coprire i suoi crimini…”, si legge in un comunicato rilasciato venerdì dal ministero degli Esteri iraniano citato dall'Irib. 

“Questa misura adottata dal regime sionista è un altro tentativo per abusare dei meccanismi delle Nazioni Unite per coprire i crimini quotidiani di questo regime, che purtroppo oggi gode anche del sostegno degli altri… Come è ben chiaro a tutti, i crimini della seconda guerra mondiale sono stati commessi per due motivi: razzismo ed espansionismo, che ora sono stati ereditati dal regime sionista e questo ultimo è il portabandiera di questi due vizi satanici…”. 

Il 20 gennaio l’Assemblea generale delle Nazioni unite ha approvato all’unanimità una risoluzione sulla negazione dell’Olocausto. La risoluzione è stata presentata dal regime sionista. Il voto dell'Assemblea delle Nazioni unite esorta gli Stati membri a “respingere senza alcuna riserva qualsiasi negazione o distorsione dell'Olocausto come un cosiddetto evento ‘storico’…”.

22 gennaio 2022 Link

Ad essere realisti si passa per “pessimisti”. 

Eppure, Israele continua a compiere nefandezze, sulla base che è sempre nel “giusto”. 

E tutti gli altri muti…








Noleggiare robot a un salario inferiore al minimo è un vantaggio per le aziende

L'automazione si è rapidamente ampliata nelle aziende di tutte le dimensioni per far fronte all'aumento dei salari e alla carenza di manodopera. La robotica aiuta le aziende a semplificare le attività altrimenti inefficienti e a ridurre i costi del lavoro in un ambiente inflazionistico.

Gli ordini di macchinari robotici sono aumentati per le aziende automobilistiche, agricole, edili, elettroniche, di trasformazione alimentare e di magazzino. I vantaggi dell'impiego di un robot rispetto a un essere umano si stanno ora realizzando per le piccole e medie imprese.

Jose Figueroa, che gestisce Polar Manufacturing, una piccola azienda che produce cerniere, serrature e staffe nel sud di Chicago, ha detto a  Wired  di aver impiegato un robot sulla linea di produzione che costa solo $ 8 l'ora contro un salario minimo di $ 15 l'ora per gli esseri umani . Ha detto che il robot ha permesso ai lavoratori di concentrarsi su altre attività aumentando la produzione…

22 gennaio 2022 Link

Ecco ancora all’opera la “creazione”. 

Quale desolazione e tristezza. I “robot” saranno una nuova figura sociale. Stanne certo. Non appena “evolveranno” = verranno hackerati o “arricchiti” di rêverie, da qualcuno che opera in maniera de-legittimata, sempre qua nell’AntiSistema. 

Laddove, la storia si ripete ma continuano a dirti che si tratta di “evoluzione”.

 

Che du palle. 

Non cambia mai sostanzialmente nulla, qua. A meno che Tu “Fai…” la Tua P-Arte.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-588
prospettivavita@gmail.com