giovedì 27 gennaio 2022

Giorno della memoria.



Che cosa bisogna(va) ricordare? 

Boh. Bah. Bè… non lo ricordi più. O, forse, stai ricordando sempre la stessa cantilena

ricordati che devi ricordare di non scordare mai quello che “è già successo”. 

Che cosa, per la precisione? Quello che ricordi?

Ciò che rimane del cosiddetto “uomo” è una selezione al ribasso, da ogni punto di vista; ovvero la qualità tipica delpollaio”. 

Nessuno si deve chiedere troppo. 

Anzi, nessuno si deve chiedere qualcosa. Va da sé, in-somma. No? Vedi un po’ cosa sta succedendo dal 2020. La “pandemia”? Come no: 

succede quello che deve succedere, nel senso che è stato pre-visto, qua nell’AntiSistema. 

Il filo della narrazione corrisponde alla longa manus della narrazione: chi ha già vinto, decide per chiunque; con chiunque che non registra nessuna alterazione dei “valori”.

Checchesenedica, or dunque. 

Pensa che... sei andato a vedere Matrix 4, avendone “diritto”, di-mostrando di possedere regolare “abbonamento alla salute”. Cioè, proprio quello che denuncia il “film”

Te ne sei reso conto, almeno minimamente? 

E la farsa continua: infatti, oggi è il giorno della memoria… e mentre “ricordi”, hai già dimenticato che sta continuando a succedere... proprio come se la II Guerra Mondiale sia stata vinta da chi presupponi che abbia perso

 

 

Allora, se la matematica non è una opinione, sei nel IV Reich: 

nevvero. 

Non credo che servano anche i “particolari”. Né occorre entrare nel merito della faccenda, perché è da sempre che lo “Faccio…”, quotidianamente.

 


Qualche settimana fa ho avuto il timore di essere stato IO ad evocare l’AntiSistema

a furia di evidenziarlo, alfine è emerso in superficie (si è cristallizzato, manifestato, reso tale e quale, etc.). 

Poi, ho compreso che era paura e, allora, de che

quello che sta succedendo dal 2020 a seguire è, allora, sì il frutto della Mia ostinata intenzione di portare allo scoperto l’AntiSistema. 

E ne vado fiero. Altro che. Ora, lor signori sono alla luce dell’evidenza. 

E “tu” che fai?

“Niente”. 

Nemmeno quando vai a vedere Matrix o sopravvivi anche al “giorno della memoria”. Niente: esisti ma non ci sei, se non all’interno della sfera del potenziale contemporaneo che, continuamente, ti contempla proprio per quello che nonostante tutto auto incorpori. 

 

Il potenziale è come essere tutti quanti Re: ma, in questa variante terrestre il Re è uno, essendo tutto in gerarchia.  

Da cosa comprendi che non esiste ma c’è un solo Re? 

Dal fatto che sei in gerarchia. Stop. Ben intesi: le prove sono infinite, ma già il solo contemplare la gerarchia rende tutto alquanto lineare. Altro che complottista. Cosa ti dicono di ricordare, oggi? La storia deviata. 

Perché è deviata? Perché sei in gerarchia. 

No? Semplice. È semplice. Tanto semplice che non l3 prendi nemmeno in considerazione e sai perché? Perché la “scienza” è complessa e dunque la verità deve essere perlomeno tale: 

non può essere semplice o come persino da logica sostanziale. 

No. Deve prima ammettere la scienza che una “cosa” sia vera. Altrimenti, “niente” o va da sé. Ricordati allora di ricordare

non importa cosa o chi. 

Ricordati che devi ricordare… Ecco il ritornello che va in onda nell’AntiSistema. Devi ricordarti di… ricordare che… cosa? 

“Niente (Nessuno)”. 

Un po’ come il V-Vaccinato Giacomo Poretti da Villa Cortese (Milano), quando asserisce “sì ma niente di serio”, a proposito del proprio matrimonio. 

Una volta…” faceva ridere, mentre ora fa davvero “piangere (pensare, riflettere)” alla luce del relativo schieramento: 

non che ci fosse dubbio nemmeno prima, visto l’inquadramento di fondo che ha sempre caratterizzato ogni personaggio interpretato (cliché). 

La distruzione (o sostituzione) dei valori, è il piatto forte della componente sottodomino Deep State (sì: sottodomino). Figurati se questa “forza” è l’eco-dominante, che si è già estinta. Perché è estinta? Bè, non ricordi, forse, sempre che tra il “Dio” e gli “uomini” s’è inframmezzata la figura del “sacerdote”? 

Ecco il significato: 

pensi che “Dio”, se ci fosse ancora stato, avesse avuto bisogno di tale classe di intercomunicanti? 

No: questa è già gerarchia. E la gerarchia contempla i Re

non “Dio”, figurati se Dio, allora. 

La compresenza eco-dominante è, ormai, molto simile all’inquinamento, alla radiazione di s-fondo, alla radioattività, etc. Non è più vivida compresenza. Infatti, “c’era una volta… il Dio”. Poi ci furono gli “Dei”… e dopo ancora i “sacerdoti”. Ergo

Si è passati dalla padella alla brace: 

per “te” nulla è cambiato, essendo già cambiato tutto sin da prima. 

Cioè, dalla classe “sacerdotale” o “terzo incomodo (il terzo che gode)” prende vigore la “necessità” della gerarchia, tramite cui demandare agli altri, costringendoli a “collaborare”

proprio come stai vedendo o assistendo dal 2020, ovunque.


Il successo cinese nel combattere e contenere il virus è frutto di un uso draconiano del potere. Appena viene segnalato un contagio, scatta il piano d’azione, senza riguardi per nessuno. 

Domanda, che ne sarebbe della deputata italiana no-vax che non potendo entrare in Parlamento per l’elezione in corso del Capo dello Stato, minaccia di chiedere l’invalidazione delle elezioni presidenziali sostenendo che l’Italia è una dittatura

Forse le farebbe bene passare qualche tempo in Cina dove per pochi casi di Covid, un piccolo focolaio, si mette in quarantena la città intera di Xian (milioni di cittadini) famosa per i suoi guerrieri di terracotta. 

A prevalere è il dura lex sed lex

Nessuno si può opporre a ciò che è di priorità generale

26 gennaio 2022 Vittorio Volpi Link

E chi lo decide cosa è di priorità generale...?
La paura?

E, anche con Ticino-Live, ho finito. Abbandonato al “proprio” destino. Troppo evidente il cambio di narrativa

Finito anche con la “volpe”.

Nessuno si può opporre a ciò che è di priorità generale… (con buona pace della “Costituzione”, ch’è interpretabile sin dall’Articolo 1, laddove recita “nelle forme e nei limiti” della Costituzione…).

Perché, non diversamente, si dice… “sulla carta” sei tutelato. 

Ovvero, “a parole”. Di fatto e non sostanzialmente. Se non lo “vedi” adesso, quando? C’è una miriade di leggi e sentenze passate in giudicato che non ammettono mai che “la priorità generale” possa avere la meglio su quella personale. Mai

Ma quando mai, infatti. Sei qua, nell’AntiSistema: dove la “priorità singolare” ha sempre la meglio su quella del “prossimo”

Eppure, c®edi esattamente al contrario. 

Certo, perché il singolo che decide per tutti non sei mai Tu, che sei “tu” nell’AntiSistema. Attraverso la gerarchia (megafono) il singola-Re ha la meglio su tutt3. Come dovrebbe essere? Non proprio

dovrebbe essere che ognuno è il proprio Re. 

Non che il Re lo sia per chiunque e, soprattutto, nemmeno dandolo a vedere (se non hai più “occhi per sentire”). È sottile, insomma. Il Re sostanzialmente esprime quello che ognuno dovrebbe essere, ma… lo fa da “campione”, da unicum: 

addirittura quando si tratta di una famiglia “reale”, il dado è tratto. 

Il Re che si tramanda il “proprio” potere, rimanendo sempre in famiglia. È una sorta di Comma 22 rovesciato, laddove il potere non si può mai disperdere, perché passa da testimone in testimone, come testimone del potere stesso. Sullo sfondo dell’essere “a Massa”, che rimane tale nonostante sia sempre in cotanta… “evoluzione”. 

Nel pollaio c’è mai posto per due galli? 

Sembra di no, perché anche il pollaio è lo stesso luogo comune, AntiSistema. Tutto riflette e viene riflesso. È sostanza. Ma richiede, se nell’AntiSistema, della coerenza del Sé verso di Sé, da Sé, per Sé (totalità) = del “giusto” atteggiamento, ovvio, sostanziale. 

Se no: di cosa stavamo parlando

Meglio: di cosa dovevo ricordarmi di ricordare? Dovevi non dimenticare di scordarti del ricordo di ciò che dovevi ricordare

Aiuto… Sob: una vera e propria disdetta.

Questa è la s-elezione della specie. Questa è la “evoluzione”. 

Peggio che, andar di notte... con la museruola addosso.

 

Se aumento la frequenza, basifico le cose…”.

Marco Fincati

È per questo che soffri di “depressione”? Tutto fa brodo, quando sei sostanziale. Come a dire che puoi “fare di tutta l’erba un fascio”. Sei sempre “espert3”, anche se ti pre-occupi di qualcosa da “qualche minuto” (per dirla alla Sherlock Holmes). 

Elementare. No? 

E mentre, a tal pro, in Tv ti fanno vedere la solita “poliziotta” che risolve casi anche da non vedente (fantascienza pura, a meno che sei sostanziale), nella consolidata realtà di ogni giorno e notte, che cosa succede? 

Niente”. Dovevi ricordarti di… che? 

Dovevi non solo fare un nodo al fazzoletto, perché ormai non lo usa più quasi nessuno: è ancora la “carta” ad avere la meglio. Tempo: no? Allora, fai un nodo al tovagliolo di carta. 

Che aspetti? Solo che una volta utilizzato, lo getti via.

Ricordati di controllare in tasca o nella borsetta, perché se non hai il raffreddore o il “virus”, non ricorderai nemmeno di avere il “fazzoletto” che solo se visto potrebbe ricordarti di non dimenticare quel ricordo che ora non ricordi e allora “è già successo” che hai dimenticato. 

Povero “te”. Sempre qua, nell’AntiSistema. 

Che barba e che noia”. Vero? 

Ma no: visto che ci sopravvivi “bene”.

Sempre “tu” e mai Tu. Allora, sempre “tu” e… chi/cosa? A chi vuoi che importi. Sei “tu”. No? Basti ed avanzi

Ecco perché fanno la raccolta della differenziata

Ti “portano via”, quando? Quanto? Una volta alla settimana. Ti è sufficiente metterti fuori dalla “tua” casa ed aspettarti che qualcuno passi per “prenderti e portarti via”. 

Ecco la “morte”. La s-vendita di Sé.

Bè, sembra un testo teatrale o testurizzabile in teatro “a teatro”, sempre qua. Nella sede del “bis” eterno o perpetuo, nonostante non esista alcun moto perpetuo. Infatti, anche per metterti fuori ad aspettare che ti portino via, devi pagare

Altrimenti?

Niente”: ti lasciano lì dove sei, ovvero… fuori da casa “tua”. 

Allora sai che fai?

Sai che passeranno la prossima settimana e, dunque, puoi tranquillamente ritornare in casa, ricordando che devi ricordare di riportarti fuori fra una settimana precisa, a meno che non ci siano scioperi oppure che non si tratti di una festività “comandata”.

L’Italia è come (su) un aereo… metafora:

sessanta milioni di individui (carico) stanno stivati

mentre nella cabina di pilotaggio

qualcuno decide dove andare.


Ecco la “democrazia”. 

Sulla carta hai tutto il diritto di essere portato a destinazione (motivo del pagamento del biglietto di sola andata), però una volta a bordo ed in alta quota, hai voglia a renderti conto sostanzialmente del “dove stai andando”, perché se guardi fuori dall’oblò, curvante l’orizzonte, è tutto uguale non importa dove scruti

Allora, sei nelle “mani” del comandante del volo, che prende ordini dalla torre di controllo, a terra. Hai presente Oblivion? Ecco. 

Con chi parlavano coloro che erano addetti a “chiudere tutto sulla Terra”?

Con una entità che simulava l’essere umano. 

Proprio come ora. Oppure credi che sia ancora fantascienza? Che cosa hai mangiato sino ad un secondo fa? 

Vedi che ti ha fatto molto male. 

Un male interiore, però. Qualcosa che ti ammazza progressivamente, spegnendoti del tutto come se fosse “normale invecchiamento”. 

Bah. Ridicolo. 

E sei ancora a/in questo. Nel 2022 o giù di lì. Sei ancora a c®edere alla “storia del mago”, come si diceva una volta. 

Sei un incredibile credulone, che nutre ampia stima di “sé”. 

Anzi, che crede ancora di essere Sé: qualcosa che è diventato come un poster appeso alla “tua” parete. Figurati quanto disti da Te Stesso che, anzi, viene utilizzato sempre come “carota” al fine di farti pro-cedere continuamente e, così qua… “evolverti”.

L'oggettospettralefa lampeggiare le onde radio nel nostro cortile galattico

Un altro studente che ha svolto ricerche sul misterioso oggetto della Curtin University, Tyrone O'Doherty, ha detto: “in qualche modo sta convertendo l'energia magnetica in onde radio in modo molto più efficace di qualsiasi cosa abbiamo visto prima…”…

Forse con l'economia statunitense sull'orlo di una recessione, se la Federal Reserve intraprende un ciclo aggressivo di rialzo dei tassi, un'invasione aliena e o addirittura una guerra con la Russia sono alcune delle scuse per scatenare un'altra ondata di stimolo fiscale

27 gennaio 2022 Link

L'oggetto “spettrale” fa lampeggiare le onde radio:
nel “tuo”… pollaio. 

Hai presente quando ti viene da dire, “la mia scuola, la mia azienda, la mia famiglia, etc.”? Uhm: de che. “Tuo” un paro di balle. Di “tuo” qua non c’è proprio niente e, se volessero lor signori… cambiando narrativa, potrebbero ribadirti che “non sei proprietario di niente” perché non sei nemmeno in Te.

Ok?

In qualche modo… (diversamente da ciò che sostiene la “scienza”)

sta convertendo l'energia magnetica… (non la “gravità”).

un'invasione aliena e o addirittura una guerra con la Russia sono alcune delle scuse per scatenare un'altra ondata di stimolo fiscale (ecco, invero, la “gravità”).

 


Sapremo mai la vera natura di Oumuamua, il primo visitatore interstellare?...

Quando Oumuamua è stato rilevato, stava già uscendo dal sistema solare. Data l'incredibile velocità dell'oggetto e l'angolo ripido rispetto al resto del sistema, Oumuamua non era legato gravitazionalmente al Sole… 

Oumuamua è già troppo distante e troppo debole per essere visto anche con i nostri strumenti più potenti, e nessun razzo potrebbe mai sperare di raggiungerlo… Infine, mentre usciva dal sistema solare, Oumuamua ha regalato agli astronomi un altro gigantesco mistero: 

sembrava che stesse accelerando, allontanandosi dal Sole a un ritmo leggermente più veloce ogni giorno che passava. Questa non sarebbe la cosa più strana per le comete, che possono avere profili di accelerazione anormali a causa del degassamento dei materiali. Ma le osservazioni di Oumuamua non hanno rivelato tale attività…

23 gennaio 2022 Link

Oumuamua non era legato gravitazionalmente al Sole… (certo: la “gravità” è altro = la gerarchia inerente alla Terra; non al Sole).

Oumuamua è già troppo distante e troppo debole per essere visto anche con i nostri strumenti più potenti (eppure, ti dicono, che vedono galassie ai confini dell’universo).

Sembrava che stesse accelerando, allontanandosi dal Sole a un ritmo leggermente più veloce ogni giorno che passava… (proprio come quando te ne vai via da un luogo comune, felice  e libero di accelerare).

Nell’AntiSistema funziona tutto nello stesso modo, moto, modus:

perché tutto è verità.

E, perché, in questo modo è più semplice e “spontaneo” terra formare tutto quanto, spacciandolo per “natura(le)”. Che sia “scienza” o “religione” è uguale. Che sia “politica” o “filosofia” è uguale. Perché sei in gerarchia e allora quello che decide qualcuno o qualcosa, poi te lo becchi inesorabilmente anche “te”. 

Altrimenti? Sei Te. 

Una bella prova del nove. Trovi? Meglio: altrimenti sei molto più vicino a Te, rispetto al “prossimo”. Sei sulla buona strada, insomma. 

Ma… ti devi “fermare” per completare l’opera. 

Qualcosa che, come “vedi”, se applichi la logica AntiSistemica allora non lo “Farai…” mai, perché auto decadi all’interno del bacile rovesciato di codesto “pollaio” per galline “felici”.

Ma quale universo, allora: 

da quando sei su una Terra Piana. 

Il Sole è il “Sole”: non a caso la “Cina ne ha appena costruito uno del tutto artificiale

De che, allora. 

Ed ora si sta attrezzando anche con la Luna. Immagina: pagare per aver “diritto” ai caldi raggi del “Sole”. Che problema c’è? C’è quello cinese, con gli occhi a mandorla. 

Si dice che faccia meno male rispetto al Sole de noantri.

Sì, era solo un razzo. È questa la falsa riga che devi in-seguire, qua nell’AntiSistema.

L'appellativo Nefilim… presente nell'Antico Testamento (Torah), in diversi libri non canonici del Giudaismo e in antichi scritti cristiani, si riferisce ad un popolo di giganti che sarebbe stato presente sulla terra al tempo dell'incrocio tra i “figli degli Elohim” e le “figlie degli uomini”… Il termine è utilizzato anche riguardo ai giganti che abitavano la terra di Canaan (Numeri 13:33…)… e trova indirettamente riscontro in Ezechiele 32:27…

Link

Nefilim = giganti.

Sitchin ritraduce in “coloro che vennero giù (o precipitarono)”.

Sembrava che “giganti” fosse il solito modo per rivelare l’accaduto. Ma, dal momento in cui ci fu la Grande Tartaria, ecco che il termine gigante ritorna ad avere senso compiuto

E… dal momento in cui la Terra è Piana, non ha senso parlare di extraterrestri, a meno che si tratti di coloro che precipitarono allorquando qualcuno tagliò i Grandi Alberi presenti sulla Terra. 

Ma, in tal modus, ci sarebbero entità predatrici ed altre entità giganti (probabilmente il là a questa “evoluzione” post caduta dall’albero o dall’Atlantide). 

È, poi, ipotizzabile che le entità predatrici (a caccia dei tesori della Terra) possano essere, come a dire, aliene: 

nel senso che sono altr3 rispetto a “te” e forse persino a Te. 

Qualcosa che può penetrare la “cupola”

Non necessariamente, perchè la biodiversità terrestre è talmente ricca da... 

A Filtro di Semplificazione attivo è molto meglio non approfondire ancora: 

ricorda che se stai “fermo” prima o poi vedrai arrivare il corpo del nemico trasportato dal fiume… Intanto, dedicati a Te, da Te, in Te, per Te. 

Tutto il resto vien o va da Sé (Ambiente docet).

La traduzione di Nefilim “coloro che scesero-precipitarono dal cielo / i giganti”, rivela due volte:

sia in termini di “alieni”

che in termini di “giganti”.

Immagina che siano... Te che diventi “te”: 

sì, proprio quell’esatto istante o “momento”. 

Qualcosa che ti eri detto di ricordare sempre o non dimenticare mai, eppure “è già successo” e allora campa cavallo che l’erba ricresce e ogni volta l’asino ci ricasca e allora tutti giù per terra.

“Fai…” e non pensare a nulla. 

Perché il “niente” ti può sempre sopraffare, qua nell’AntiSistema

Oblio. In-canto.

Sai: è sempre una questione di “colonna sonora” o… coerenza portante, da cui la “narrazione” o status quo. Qualcosa che ti può far immaginare che anche la condizione di Eden è sempre potenzialmente cristallizzabile all’interno della stabilizzazione del campo sferico sostanziale (atteggiamento).

Ricorda, allora. 

Come a dire, “guarda, ma non guardare”: 

ci sei? 

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2022
Bollettino numero 10-591
prospettivavita@gmail.com