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mercoledì 28 febbraio 2024

L’anti ti strema.


Se, entrando in un locale pubblico, tipo un Bar, tutti facessero finta di non vederti, bè… che cosa penseresti? Supponi che tutti quegli individui recitassero davvero bene e, soprattutto, continuando a fingere. Uhm. Quanto ci metteresti ad iniziare a dubitare di essere davvero presente? La parola “magica” è: 

totalità. 

Infatti, è sufficiente che anche una di quelle persone si facesse scappare un piccolo sorrisetto e, “wow: è uno scherzo!”. No? Sì, penseresti allo scherzo, magari “innocente”. Al limite, tenderesti a vederti in un set di “Scherzi a parte”. Una “candid camera”. Tutto qua? Dunque: 

o uno scherzo, o uno “scherzo”. 

Riusciresti ad arrabbiarti davvero? Se lo “scherzo” non è particolarmente aggressivo o pauroso, la tendenza è quella di sorridere, come per sollievo. Dunque, è di “scusare”. Anzi, di non fare il “bacchettone” e di comprendere.

Ecco, come sei messo qua così, nell’AntiSistema. 

Nell’anti ti strema. Però, se tale “scherzo” continuasse in eterno e anche all’esterno? E se da questo “scherzo” non ti risvegliassi (riprendessi) mai più? Che “fine” faresti, Tu? Ignorarti è la chiave, quando lo fai “per bene, a fondo, sempre”. 

Nella continuità avviene la “trasformazione”: 

la terra formazione. 

Lo vedi nella riedizione dal 2020, ad esempio.

Laddove Tu diventi “tu”. Ovvero, quando l’esistere “fra virgolette” non è solo un dettaglio.  

Infatti... come puoi accorgerti di essere “fra virgolette”?