martedì 2 agosto 2016

Lettere per te (forma e vettore).


 
Cosa ti “viene facile fare (portare avanti)”?
Ecco…
“Lì” c’è dello spazio, buono per te. Dove, “buono per te” significa:
a tuo favore”, in termini di… destino originale.
Ossia, di parte tua (umana) - per ora - ancora nella parte dominante (umana). Accorgiti dei molti aspetti, però, di questa “corrente”.
 
Ad esempio, sii consapevole della sempreverde possibilità di poter ridiventare un centro di Dominio, che la dominante può sempre ricapitalizzare, ovverosia, tradurre in “nuova” dominante, mediante la riassunzione di potere giurisdizionale, per mezzo della propria capacità virale di “tentazione, corruzione ed ‘esauriente illusione’”.
Per “andare oltre”, quest’oggi SPS (io) prender3 “stralci di e-mail (lettere moderne)” scritti di notte all’amicizia di ogni giorno.
Poiché va riconosciuto quando avviene uno “scatto, nella crescita originale”. Ok?
L’analisi riguarderà SPS (Me) ma, anche, Te e “Te” (Massa). Non me ne volere, visto che “è così”
Un concerto per sordi e non vedenti, tenuto da muti (separati dalla scenografia e dal territorio, oltre che dall’interfaccia della mente by dominante). Insomma, “un luogo comune nel quale ce né per tutti”:
  • il “qua, così”
  • l’AntiSistema
  • la “tua” realtà manifesta.
  

lunedì 1 agosto 2016

Ribaltare tutto è pacifico.



Piaciuto il film “Angry Birds”
A questa, innocente, domanda… puoi rispondere in molte maniere diverse che, comunque, ruoteranno attorno alle risposte:
  • sì (con ogni gradazione di sì)
  • no (con ogni gradazione di no)
  • non l’ho (ancora) visto
  • forse lo vedrò
  • non ho intenzione di vederlo…
Cinque grandi famiglie di “risposte (atteggiamento)”, che contengono una infinita gamma di “diversità (disinnescate, tra le righe).
  
Ok? Cinque grandi famiglie (linguaggio) che, sostanzialmente, identificano sempre e solo due stati:
  1. no.
Come, ad esempio, la scrittura di un software in "linguaggio proprietario" e la conseguente "compilazione", in linguaggio macchina (sino ad arrivare alla "comprensione" della macchina, fatta di "1 e 0").
 
Ora, se agganci la prospettiva frattale espansa (ottica & lente) “lato umanità, centrale”, ti potrai accorgere che a questa "unica e grande famiglia di risposte", ne manca una, ossia:
quella modalità di riassunzione (decodifica) del tutto (vettore)
in maniera tale da far chiaramente emergere, che il “tuo” giudizio è solo un piccolo “vezzo” all’interno di un più ampio “auto contenitore”, in grado di oscurare la consapevolezza... relativa allo “stato” di sostanziale “cattività”, nel quale sei “qua, così”.
Per cui, la risposta mancante è proprio quella che “decodifica, in chiave ‘lato umanità, centrale’ ogni e qualsiasi altro dettaglio”.
  

venerdì 29 luglio 2016

Per andare a caccia ti serve una rete.

     

Man mano che si costruiscono i grandi imperi, la società degli dei, come quella degli uomini, si gerarchizza, e il suo capo conquista maggiore potenza”.
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Tutto quello che “ottieni, ‘qua così’”, ha una sua “forma”. Ossia, tu ne fai parte, auto realizzandolo.
Per far sì che questo possa accadere e, succedere, sei chiamat3 “in un ‘luogo/condizione’ specific3”.
Per andare a caccia ti serve una rete.
Li trovi in giro, perfino a casa tua. Ma c’è un posto dove scovarne tanti…
Passa di lì, ritira tanti gadget e catturali tutti…
Link

Ora, 1) chi/cosa va a “caccia”? E... 2) a chi/cosa serve una “rete”?
Non solo; infatti, 3) per andare a “caccia” e servirti di una “rete”, hai necessità di una “riserva (di un luogo nel quale ‘cacciare con la rete’)”. Di più:
  • chi/che cosa “sei”, per poterti permettere di “cacciare”?
  • sei tanto sicur3 che, mentre “cacci”, te stess3 non sei “cacciat3”?
  
Emerge, quindi (come usualmente), una caratteristica gerarchica applicata all’ambiente, ad ogni livello

Qualcosa che, a sua volta, l’ambiente riflette e si presta a caratterizzare, così che – nel tempo – sembra l’ambiente stesso (la “natura”) ad insegnare (come esempio palpabile), quando – all’opposto – esso è una risultanza
  

giovedì 28 luglio 2016

Dove inizia la gerarchia?


   
 
Quando intendi (credi) far della “profondità”, ossia, apparire “intelligente, migliore, ‘di più’”… utilizzi il linguaggio e la logica, secondo funzioni astratte, ossia estratte da quella canonizzazione della “lingua”, utilizzata nella sua forma più tradizionale, alla moda di/in superficie.
Tentando, così, di darti un tono; di formare ancora lo stesso puzzle ma utilizzando i tasselli in maniera diversa (tanto che, stando così le cose, allora potresti anche gettarli per aria, al vento, rimanendo certo3 che nulla cambierà nella composizione d’assieme. Qualcosa che getterebbe, però, luce/ombra… sulle tue autentiche possibilità “qua, così” di scelta, interazione, sovranità, destino, libertà, etc.).
Unautomatismo che 1) ti illude di avere una scelta sostanziale e 2) si preoccupa di agire al posto tuo, 3) non di certo casualmente, ma 4) secondo una programmazione che, ovviamente, “non esiste, ma c’è”, 5) dal momento in cui “non esiste nemmeno questo automatismo”.
Ok? No. Vero?
Che cosa ha composto SPS (Io), utilizzando questi “pensieri”, in una modalità “curiosa”? Confusione. Nulla di fatto, se… tu giudichi dall’alto di schemi mentali, che giudicano per te... ma “al posto tuo”.
Viceversa, se… concedi a “quello che hai appena letto, di… dare luogo ad una reazione tipica del principio attivo, ingurgitato assieme alla più classica ‘pastiglia’”.
Qualcosa che dipende da te ma, allo stesso, non dipende da te. Alias:
  • qualcosa che dipende da come tu fai “focus”
ovverosia
  • che dipende da un’altra serie di “cose (condizionamenti)”.
Sino al “punto (momento)” di… “lato tuo, centrale”, come per “sfogliare una cipolla, sino ad arrivare non tanto al cuore/mente, quanto ad arrivare al relativo/assoluto centro/centrale pulsante.
Necessiti, pertanto, di una rivisitazione completa del “luogo fisico (osservatorio)” di… prospettiva.
  

mercoledì 27 luglio 2016

Se puoi delegare, allora sei in una posizione che “ricorda” la dominante.

 

Tutto quello che "fai", incarna un significato altro, frattale espanso.
Designa la ragione fondamentale.
Così, come le tue impronte digitali, indicano sempre te... Accorgiti.
Spostati nella tua prospettiva. Fai focus, coerentemente, da una posizione "centrale, con te (uman3) come centro":
  • "pensa umanese"...
 
Quando un vertice (aziendale, politico, amministrativo, religioso, sportivo, scientifico, etc.) delega, che cosa “fa”?
  • incarica… di eseguire atti in propria vece, deputa…
  • nel linguaggio giuridico, affida… ad altri, per l'elaborazione o l'esecuzione, quanto normalmente rientra nell'esercizio di funzioni o poteri propri
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L’autorizzare altre persone/organi a “fare”, a livello frattale espanso (la sostanza di ogni “tuo” atteggiamento) significa 1) che la “forma” reale manifesta è una piramide, un piano inclinato, dove 2) esiste, quindi, dipendenza e conseguenza e che 3) in un certo senso e ad un certo livello, il “vertice è solo compresente ma non manifesto”.
Una simile gerarchia/ordinamento, prevede proprio l’esistenza di una “ragione fondamentale” che, nella fattispecie “qua, così”, è senza ombra di dubbio… una dominante (visto il sostanziale grado di “ingiustizia, ‘lato umanità, centrale’”).
Ora, se… a livello “aziendale, politico, amministrativo, religioso, sportivo, scientifico, etc.” funziona tutto in questa maniera, significa che – all’alba di tutto ciò – da qualche parte dimenticata del processo, esiste la dominante che, allo stesso modo, si avvale della medesima caratteristica di delegazione, ma nei confronti di un “ordine di funzionamento” decisamente “superiore (nel senso di… prioritariamente maggiore: che 'arriva prima di...')”.
  

martedì 26 luglio 2016

Geometria e punto di diluizione, dal momento di “è già successo”.

 

Yvette Parès ha dedicato la propria vita e investito il proprio denaro, da circa quarant’anni, per questa ricerca che è diventata realtà. Capiamoci bene: non si trova più allo stadio di ipotesi.
I trattamenti funzionano immediatamente. Mi viene in mente un’ultima e terribile domanda:

perché, e a causa di cosa, non sono conosciuti?...”.
Denti & Salute - Michel Montaud
Al dottor Montaud, come ad ogni altra persona, sfugge la ragione fondamentale (dominante), che “vive e regna, nei secoli dei secoli… ‘qua, così’”. Nulla di... solamente religioso.
 
La “sede della forma” per la realtà manifesta.
La “dima”.
L’origine della dualità conseguente, “causa/effetto”.
Il senso di qualsiasi codifica simbolica (archetipica), anche se non riportato – apparentemente – alla “centralità umana”. Anche se non decodificato “lato uman3, centrale”, per mezzo della prospettiva (ottica) frattale espansa (lente).
La domanda che si pone, conclusivamente, Montaud… è “terribile”, poiché non sfugge – a livello di percezione (viste le oggettività che può inanellare, dalla sua esperienza/ricordo) – a quella risultanza, oltremodo evidente (se si “osserva” lato proprio/umanit3, centrale:
con a cuore l’umanit3, in toto, e non i propri interessi e/o quelli di una parte, piccola o grande che sia);
A quella più che sensazione, che riporta al:
  • motivo per il quale “non sono conosciuti
ossia
  • proprio per un “interesse (dominante)”
  • capace di disporre poiché predispone (vantaggio)
  • chiunque, comunque e quantunque…
  • è “terribile”, dunque, che – dalla prospettiva di un simile potere – ogni essere umano sia solo (anche) un proprio possedimento “di fatto”, alla luce (ombra) di un tessuto umano, che non ricorda più, dal momento di “è già successo”. Un dimenticare frutto della causalità. Dello shock subito ed assorbito dentro, in profondità... da subito e nel tempo.
   

lunedì 25 luglio 2016

La più grande, ed unica, partita che vale la pena di accettare di giocare.


Incanto...
Si legalizza il “gioco d’azzardo”, andando a creare dipendenza sempre più “easy (facile, agevole)”. La dipendenza denota“malattia”, andando a creare la necessità sociale di una “cura (assistenza)”.
E tutto questo genera 1) innalzamento del Pil, 2) aumento della schermatura (impotenza, scollamento) tra la “tua” realtà manifesta “qua, così” e la realtà potenziale “lato umanit3, centrale”, 3) mantenimento dell’interesse sottodominante, 4) mantenimento del paradigma dominante (compresente, ma non manifesto), 5) status quo, etc.
Dipendenza crea (e mantiene) dipendenza.
Ossia, il “polverone” è sempre più denso, mentre il “tuo” tempo passa e viene elaborato, occupandolo sempre d’altre tinte “non proprio ‘tue’”.
La ragione fondamentale di qualcosa che “non comprendi a fondo”, ma che puoi meglio inquadrare come “quella differenza sostanziale tra la ‘giustizia estesa all’intera umanità, con l’umanità stessa al proprio centro’ e la ‘giustizia estesa all’intera umanità, lato centrale dominato’”. Dove:
  • nel primo caso l’umanità è compresente a/in se stessa
  • nel secondo caso la dominante non è manifesta all’umanità.
Dalla ragione fondamentale tri-unitaria (dimenticata) scaturisce sia la causa che l’effetto (dualità), nonché quel “vuoto” che separa, divide e raccoglie in… pseudo insiemi, controllati non localmente, ubiquamente, in leva, wireless, etc. gli umani e tutto quello che li contraddistingue.
La conseguenza è la mancanza di “risposte ‘lato umanit3, centrale”.
E se lo status quo è “questo ‘qua, così’”… “la storia si ripete (sempre dalla medesima prospettiva, sostanziale, come... radioattività)”.


Allarme “smartphone walking”: 1 su 2 in pericolo sicurezza
Un termine... che nasce dal connubio tra i telefonini di ultima generazione, sempre più diffusi tra la popolazione, e la passeggiata con la testa china, tipica delle migliaia di italiani che si aggirano per le proprie città senza vedere ciò che succede attorno e ciò che li circonda
In Ontario l'amministrazione ha proposto di introdurre un divieto per i pedoni di utilizzare dispositivi wireless su strade e marciapiedi.
Una visione d'insieme preoccupante:
"i grandi vantaggi apportati al genere umano dalla tecnologia… hanno anche degli effetti collaterali, sempre più diffusi e pericolosi"…
  

venerdì 22 luglio 2016

Strano per strano: “normale”.



Ci sono delle cose “strane”. Forse, non lo sono per coloro che sono “esperti” e per coloro che “sanno, perché gli è stato detto che…”. Anche per coloro che “hanno studiato, senza diventare esperti” o per coloro che “si sono formati nei decenni grazie a Quark”, etc.
Tuttavia, alcune cose rimangono strane.
Forse, per coloro che “non ci capiscono niente, tecnicamente” e per coloro che “nonostante tutto, rimangono perplessi”. Anche per coloro che “conta solo quello che hanno imparato sulla propria pelle” o per coloro che “si sono formati evitando, o nonostante, il martello pubblicitario”, etc.
Impieghi in ambito medico.
L'ossido di etilene uccide batteri, muffe e funghi; trova uso come agente sterilizzante come alternativa alla pastorizzazione per quei prodotti termolabili che verrebbero danneggiati dal calore. Viene inoltre usato per la sterilizzazione dei materiali e degli strumenti usati in chirurgia…
Tossicità.
L'ossido di etilene è tossico per inalazione; l'esposizione ad esso prolungata per alcuni minuti può provocare mal di testa e confusione seguiti da convulsioni, fino a colpi apoplettici e coma nel caso di un'esposizione più prolungata…
È anche un irritante delle vie respiratorie e può provocare in esse versamento di liquidi anche ore dopo l'avvenuta esposizione.
Sulle cavie, la sperimentazione ha dimostrato che l'ossido di etilene provoca cancro al fegato e problemi riproduttivi (aborti spontanei e mutazioni nella progenie)…
Sugli esseri umani non sono disponibili dati certi, ma è probabile che gli effetti siano analoghi.
È accertato invece che un'esposizione cronica all'ossido di etilene provochi la cataratta…
Inquinamento.
L'ossido di etilene è presente come inquinante nel gas naturale, nel fumo di sigaretta e negli scarichi degli autoveicoli
Link
  • l'ossido di etilene uccide batteri, muffe e funghi (e chi/cos’altro?)
  • l'ossido di etilene è tossico per inalazione
  • sulle cavie, la sperimentazione ha dimostrato che l'ossido di etilene provoca cancro al fegato e problemi riproduttivi…
Ok. Come è possibile affermare che:
  • sugli esseri umani non sono disponibili dati certi, ma è probabile che gli effetti siano analoghi…
quando
  • l'ossido di etilene è presente come inquinante nel gas naturale, nel fumo di sigaretta e negli scarichi degli autoveicoli… (l'ossido di etilene è tossico per inalazione).
Le vere “cavie” sono, giusto appunto, gli esseri umani...
    

giovedì 21 luglio 2016

Quale spiegazione, oltre alla ragione fondamentale dominante?



"Scure" di Erdogan su scuola turca, Giannini: fatto molto grave.
Quanto sta accadendo in Turchia dopo il tentativo di golpe preoccupa, in Italia, anche il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, in particolare per quanto riguarda la decisione del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, di sospendere oltre 15mila insegnanti pubblici e di togliere la licenza a 21mila privati.
"È un fatto molto grave colpire il mondo della scuola… desta sgomento e inquietudine... In Turchia… si è veramente toccato 'il cuore della società'".
Link
In... “Turchia”?
Se assumi in “valore assoluto (lato umanit3, centrale)” questa informazione, ricavi a livello frattale espanso molto di più, rispetto alla sola componente del “giudizio (parte)”; ottieni la:
  • strategia sottodominante (dominante).
Uno schema ridondante “qua, così”.
Gli zuccheri, una volta entrati nell’organismo, “polarizzano la luce (ossia la ridispongono secondo altra ‘prospettiva/orientamento’).
Gli inquinanti, una volta emanati nell’aria, “polarizzano la luce (ossia, la ridispongono secondo altra ‘prospettiva/orientamento’)”…
Quale causale forma di analogia è, mai, questa?
Una analogia frattale espansa:
qualcosa che ha l'esatta forma di un segnale ridondante, di una eco, di un "rumore di fondo", di informazione codificata in vari modi che, tuttavia, riportano sempre ad un messaggio centrale.
A qualcosa che “qua, così” risulta, cioè, come polarizzato.
Infatti, non lo capisci nel "momento" in cui, non lo ricordi e non ricordi quello che è” già successo” (che ritorna sempre come radiazione di fondo auto informativa: “quel che fai, l’aspetti”).
  
Se accetti di espandere la tua capacità di decodifica, frattale espansa, dell’informazione ambientale (il pianeta, la realtà manifesta, etc. sono banchi di memoria come, ad esempio, il concetto sfuggente di Akasha, collocata - non si capisce bene - “dove”, quando, nella sostanza… essa è, in potenziale ed in pratica “tutta attorno e dentro a te”), allora, “cogli l’attimo” e anche “di più”.
Inizi a fermare un “lembo d’informazione”, trasformandolo in un cardine che, per effetto leva (filtro "lato tuo, centrale") agisce come un fenomeno di “curvatura spaziotemporale”, con il risultato che “tutto prende a girargli attorno”:
  • la conseguenza è che... l’informazione frattale espansa, si auto organizza nella giurisdizione della tua grande concentrazione di massa (che diventa autoreferente o, meglio, autotrofa… "predominante, superiore")...
      

mercoledì 20 luglio 2016

Cos’è che non capisci? Quello che continui a dimenticare.



Memorizza...
Per la ricerca scientifica… negli Stati Uniti si uccidono ogni anno tra i 20 e i 40 milioni di uccelli e mammiferi.
Possono sembrare cifre enormi – esse superano di gran lunga quella degli animali uccisi per la pelliccia, per non parlare di quella delle bestie usate dai circhi - ma anche la stima di 40 milioni non rappresenta che il sacrificio compiuto in due soli giorni nei macelli americani, dove si uccidono circa dieci miliardi di esemplari all’anno
La tesi del libro è che l’allevamento ha distrutto il nostro antico senso di affinità con gli animali e con i viventi, sostituendolo con la fede nel dominio (una licenza accordata dalla divinità a utilizzarli nella maniera che ci sembra più utile) e un senso di alienazione dalla natura che è alla radice di molte delle crisi sociali e ambientali di cui siamo vittime
Come mangiamo. Le conseguenze etiche delle nostre scelte alimentari – Peter Singer, Jim Mason
 
Sapere certi “numeri”, conferisce all’immagine di quello che pensi, uno spessore e una prospettiva molto più… “precisi”. Non è più solo una idea, qualcosa a “caso”, che ignori selettivamente o intuisci distrattamente
Diventa la "tua" realtà manifesta e quello che la distingue e precisa meglio.
Il “buco con la menta attorno”.
Qualcosa che, per come sei mess3 “qua, così”, la “tua” mente tende quasi immediatamente a cancellare, poiché è più “forte (vicin3)” la priorità “status quo”, ossia, l’auto mantenimento – imperituro passivo – delle condizioni di vita – più che altro, fisiche (salute) e inerenti al futuro (pensione) – più adatte alla propria sopravvivenza in uno scenario che sembra e viene giudicato come “troppo grande per mettersi contro”.
La sensazione (che è inerente ad un solido stato mentale auto indotto, a partire dall’ambiente che si “respira” ogni giorno) è quella di conseguire a qualcosa di “enorme”.
Uno stato che disarma dentro ed arma fuori, ma sempre nella direzione dell’interesse, che si crede essere solo personale e che, dunque, sembra essere una propria esigenza, per la quale la “divinità (di qualsiasi tipo)” ha conferito “mandato” ad ogni umano, di agire in un simil modo.
    

martedì 19 luglio 2016

L'ingiustizia con al centro l'umanità.



"Urbi et Orbi" è una locuzione latina che significa "alla città (di Roma) e al mondo" (letteralmente: all'Urbe e all'Orbe)…
Link
Se hai ancora presente cosa hai letto ieri, in SPS, a proposito del “qualificatore e quantificatore universale”, allora non potrai non accorgerti che, ad esempio, una autorità (“universale”) come quella della Chiesa, ricade a meraviglia in quanto già appurato:
  • alla città (di…) e al mondo
equivale
  • alla formula: "per ogni x esiste una y tale che…
  • quantificatore = serve a indicare la grandezza o l'estensione di una affermazione
  • esistenziale = l'estensione indicata vale sempre almeno per un caso, che dunque “esiste (exists)”
  • universale = l'estensione indicata è sempre totale:"per ogni (all)"…
  • preso atto di questo, ieri – per quanto riguarda SPS – è stato deciso di assumere come “quantificatore esistenziale universale”, il carattere “3” (per una evidente simbologia con il concetto frattale espanso di “tri-unità e di terzo stato/allo stesso tempo).
Questo permette di bypassare la limitazione (ad auto disinnesco dominante) della distinzione duale/gerarchica, derivante dall’accettazione passiva della terminologia linguistica “di genere”:
  • il maschile ed il femminile scompaiono
a favore
  • di una “centralità, lato umanit3”.
Allo stesso tempo, scompare la divisione duale (questo o questa = quest3).
Sembrano “stupidate”, ma… fanno la differenza, questi “dettagli”, perché... sostanziali e a livello frattale espanso… auto indicanti la compresenza, non manifesta, di una strategia matura ed avanzata (già successa), a dominare totalmente lo scenario reale manifesto “qua, così” (status quo by dominante).
Ossia, così puoi “avvicinare (ricordarti, accorgerti)” la ragione fondamentale, per la forma emersa di uno “stile di vita”… assorbito ambientalmente, che si basa su uno “stallo mobile”, intelligente (dalla prospettiva dominante), che usa e prevede tutt3 sempre e solo alla propria mercé.
Per trasformare tutto, ti devi “fermare”.
  

lunedì 18 luglio 2016

Il qualificatore/quantificatore “3”.



Nel giorno della “trasformazione” di SPS, occorre delineare una modifica, anche, nel modo di “scrivere”, relativamente al “duopolio gerarchizzato ‘1) femminile, 2) maschile’”.
È da tempo che, infatti, in SPS i termini “al maschile/femminile” sono stati riunificati per mezzo della contemporanea presenza degli stessi (in ogni caso, di riferimento tradizionale all’uno e/o all’altro genere).
Ma, così, si fa fatica “in ogni senso”, sia a seguire che a concepire l’atto stesso del riferimento scritturale/creativo/logico.
Per cui, proprio oggi, in SPS prende forma una diversa modalità/codifica, dell’interfaccia “lingua”, in maniera tale che, ad ogni riferimento “maschile/femminile (di parte, duale)”, si sostituisca la desinenza relativa al genere (1 e 2), con quella universale “asessuata” ed “esistenziale” di “3”:
  • il numero “3” è stato scelto come ulteriore semplificazione simbolica, a partire dal già esistente “quantificatore esistenziale”, essendo – questo – un carattere molto difficile da trovare e produrre, per mezzo della canonica tastiera da Pc o smartphone, etc.
   
Il quantificatore esistenziale è un carattere tipografico scientifico, molto usato sia in insiemistica che in logica, due campi tra loro affini della matematica; il nome del ∃ ha un'etimologia facilmente ricercabile:
con la parola quantificatore si intende la sua funzione di indicare la grandezza o l'estensione di un'affermazione e con esistenziale il fatto che tale proposizione vale sempre almeno per un caso, che dunque esiste...
  

Progetto.




Il "progetto" è SPS stesso, alias, sono Io nella mia versione originale.
Devi sapere (ricordare) che "è già successo". Che cosa? L'avvento della ragione fondamentale (dominio + dominante) a capo della forma reale manifesta (il "qua, così").
La memoria si arresta a dopo di questo "momento (iniziale)". 
 
Quindi, non ricordi cosa è già successo e chi/cosa ti domina, ormai da "sempre"
Ciò che ispira tutto, pur non essendo Dio:
esseri umani come te o come - a livello frattale espanso - ti ricorda sempre la storia della schiavitù di umani, per mezzo di altri umani (ogni forma di schiavitù, anche quella "moderna", celata tra le pieghe di convenzioni democratiche e libertarie, etc.).
SPS (Io) ho scelto di recuperare il mio tempo. In che modo?
  
Liberandomi dal giogo di SPS stesso:
un Buco Nero (eggregora) che stava avvolgendomi, occupando tutto il mio tempo... facendomi dimenticare (ancora una volta).
Che cosa dovevo (devo) fare?
  

venerdì 15 luglio 2016

Trasformarti sino a quello che "già sei": il cambiamento non esiste. Non c'è nulla da cambiare.



Nel fine settimana, questo spazio web (SPS) verrà "riorganizzato" e… lo sarà nella direzione sempre più totale, già intrapresa, poiché “questo sono Io”.
E, “questo è inerziale”, dunque.
Solo per solo, non cambierà nulla per me, anche se tu deciderai di non partecipare (perché un certo tipo di “solitudine” – quello/a sostanziale – è compresente e non manifesta, visto che tu ci sei, maallo stesso tempo, non ci sei).
In questa esperienza, ho compreso e ricordato come gli individui siano isolati, anzi… auto isolati, gli uni dagli altri, senza nemmeno rendersene – a fondo – conto.
Il che significa che tutto quello che succede “serve” una causa, che non è più “sulle labbra di nessuno”:
la ragione fondamentale della forma della “tua” realtà manifesta (il “qua, così”).
Ergo: grazie per questa esperienza.
  

giovedì 14 luglio 2016

Come la pioggia.



Quando sei… sono le informazioni che vengono da te…
Mentre noi raccogliamo le briciole… lui ha il controllo totale…
Le informazioni arrivano da ovunque e tutte in una voltaarrivano così, come la pioggia”.
Billions
Come la pioggia…o, meglio, per “frattalità espansa… alla grande concentrazione di massa”.
Le informazioni sono ambientali, poiché caratteristica infrastrutturale (servono per il funzionamento del sistema operativo frattale espanso).
Se hai presente la simbologia utilizzata, ad esempio, in Matrix, forse intuirai l’ambito intercomunicante “allo stesso tempo” by legge, strumento, memoria, frattale espansa.


Qualcosa che "è" al servizio della grande concentrazione di massa e non il contrario.
La dominante è una grande concentrazione di massa… così come lo sei anche tu e ogni altro tuo simile. Ma “qua, così”, a livello giurisdizionale, la dominante ha la meglio su di te, poiché tu hai dimenticato e, dunque, sembri come auto disinnescato/a.
In maniera tale da non risultare più sensibile nei confronti del sistema operativo frattale espanso. E, trasformandoti, dunque, in una versione di te… secondaria e serva della dominante.
 

mercoledì 13 luglio 2016

Dalla giusta prospettiva, tutto si apre auto rivelandosi.


Questa è Manhattan, il "centro del mondo". Qualcosa che ha distrutto il territorio precedente (in ogni senso). Qualcosa di non naturale, se per te con "natura" intendi "rispetto per quello che credi essere la Terra". La Terra soffre per questo scempio di cemento ed acciaio, ma non può fare nulla nell'immediato, se non limitarsi a "sperare" che questa copertura di/in "ghisa" prima o poi... si levi di mezzo.
Io e la guerra ce la intendevamo. Credevo che avesse uno scopo. Facevo quello che mi sembrava giusto. Ma non era così. La gente può pensarla come vuole, ma alla fine un uomo deve decidere se quello che fa è giusto”.
Jonah Hex
Giustosecondo quale punto di vista?
Forse da quello: “facevo quello che mi sembrava giusto…”?
Forse, no. Meglio.
Forse, ignorando gran parte della “verità (la ragione fondamentale)”.
E... ignorando (non ricordando), che cosa succede?
Lo status quo…
SPS (Io) ha “saltato il fosso”. La prospettiva SPS (Mia) “è”. Ed “è”, anche, la chiave per l’interpretazione corretta “da una prospettiva ‘lato umano, centrale’” di ogni singolo dettaglio – sino alla relativa/assoluta sostanza – componente, partecipante, aggregante, costituente, realizzante, creativo e creatore… di questa realtà manifesta “qua, così”.
Ogni “tua” altra convinzione è una convenzione di tipo dominante e/o sottodominante, con la semplice e basilare differenza che:
  • la dominante non sei tu (nel “qua, così”)
mentre
  • la sottodominante puoi anche esserlo (allo stesso tempo, mentre rimani – comunque – dominato/a).
In una sola parola, “servi”.