lunedì 25 luglio 2016

La più grande, ed unica, partita che vale la pena di accettare di giocare.


Incanto...
Si legalizza il “gioco d’azzardo”, andando a creare dipendenza sempre più “easy (facile, agevole)”. La dipendenza denota“malattia”, andando a creare la necessità sociale di una “cura (assistenza)”.
E tutto questo genera 1) innalzamento del Pil, 2) aumento della schermatura (impotenza, scollamento) tra la “tua” realtà manifesta “qua, così” e la realtà potenziale “lato umanit3, centrale”, 3) mantenimento dell’interesse sottodominante, 4) mantenimento del paradigma dominante (compresente, ma non manifesto), 5) status quo, etc.
Dipendenza crea (e mantiene) dipendenza.
Ossia, il “polverone” è sempre più denso, mentre il “tuo” tempo passa e viene elaborato, occupandolo sempre d’altre tinte “non proprio ‘tue’”.
La ragione fondamentale di qualcosa che “non comprendi a fondo”, ma che puoi meglio inquadrare come “quella differenza sostanziale tra la ‘giustizia estesa all’intera umanità, con l’umanità stessa al proprio centro’ e la ‘giustizia estesa all’intera umanità, lato centrale dominato’”. Dove:
  • nel primo caso l’umanità è compresente a/in se stessa
  • nel secondo caso la dominante non è manifesta all’umanità.
Dalla ragione fondamentale tri-unitaria (dimenticata) scaturisce sia la causa che l’effetto (dualità), nonché quel “vuoto” che separa, divide e raccoglie in… pseudo insiemi, controllati non localmente, ubiquamente, in leva, wireless, etc. gli umani e tutto quello che li contraddistingue.
La conseguenza è la mancanza di “risposte ‘lato umanit3, centrale”.
E se lo status quo è “questo ‘qua, così’”… “la storia si ripete (sempre dalla medesima prospettiva, sostanziale, come... radioattività)”.


Allarme “smartphone walking”: 1 su 2 in pericolo sicurezza
Un termine... che nasce dal connubio tra i telefonini di ultima generazione, sempre più diffusi tra la popolazione, e la passeggiata con la testa china, tipica delle migliaia di italiani che si aggirano per le proprie città senza vedere ciò che succede attorno e ciò che li circonda
In Ontario l'amministrazione ha proposto di introdurre un divieto per i pedoni di utilizzare dispositivi wireless su strade e marciapiedi.
Una visione d'insieme preoccupante:
"i grandi vantaggi apportati al genere umano dalla tecnologia… hanno anche degli effetti collaterali, sempre più diffusi e pericolosi"…
  
A causa dell'invasione di cellulari, social network e tablet, la tecnologia è entrata quindi prepotentemente nella vita quotidiana d'ognuno e, sempre più spesso, monopolizza anche i momenti in cui ci si sposta per la città, costringendo le persone a non preoccuparsi di chi e cosa li sta attorno
Le visite al pronto soccorso dovute alla smartphone walking… negli Stati Uniti sono raddoppiate rispetto al 2010.
Il crescente numero di infortuni, ma anche di morti, dovuti alla distrazione da smartphone ha spinto il governo federale a stanziare 2 milioni di dollari alle città che contrasteranno questa pericolosa tendenza.
Emblematico è il caso di Pokemon Go, il nuovo game mobile che incita a trovare i popolarissimi pupazzetti giapponesi in giro per la città grazie alla realtà aumentata, esplorando l'area circostante muniti di smartphone.
Un gioco che può generare una pericolosa “distrazione di massa”, monopolizzando il raggio visivo tra gli amanti della saga.
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Realtà aumentata – (milioni di persone) che si aggirano per le proprie città senza vedere ciò che succede attorno e ciò che li circonda:
  • una “distrazione di massa
  • dipendenza e conseguenza
  • business e controllo delocalizzato
  • status quo, paradigma
  • controllo sottile frattale espanso (delegazione frattale espansa)
  • auto separazione dalla propria memoria e dal “momento di è già successo”
  • reset continuo e ciclicità (Caverna di Platone).

Cos’è Pokémon GO, il gioco dell’estate 2016 in realtà aumentata.
Un nuovo gioco per smartphone in realtà aumentata che combina immagini create dal computer (Cgi) e il mondo reale…
L’app del momento, gratuita e compatibile con Android e iOS, è stata creata da Niantic insieme a Nintendo e a The Pokémon Company, ed è ispirata al famosissimo media franchising giapponese creato nel 1996 da Satoshi Tajiri e diventato un vero impero (il nome pokémon è originato dalle parole inglesi Pocket Monsters)..
Ma come funziona esattamente?
Lo scopo del gioco in realtà aumentata è di dare al giocatore la possibilità di catturare e collezionare i Pokémon intorno a lui, diventare un Pokémon trainer, e competere nella Pokémon League contro altri trainer.
Tutto ciò che è legato al gioco, compresi gli stessi Pokémon, si trova nel mondo reale:
usando il Gps dello smartphone, l’app infatti creerà una mappa di gioco che troverà la sua corrispondenza nel mondo fisico.
Per poter catturare Pokémon, recarsi nelle palestre o nei PokéStops, il giocatore dovrà quindi spostarsi fisicamente e raggiungere specifici luoghi. Una volta trovatosi nel punto esatto, l’utente potrà vedere il mondo virtuale tramite il display del telefono, che combina il feed dell’obiettivo della fotocamera e un ulteriore livello (overlay) in grafica 3d.
Per i più pigri:
non temete.
Potrete trovare un Pokémon camminando al massimo per 5 minuti, e il vostro smartphone vibrerà ogni volta che uno di loro si troverà nelle vicinanze. Come succedeva con le figurine anni fa, c’è anche, in ogni caso, l’opzione di scambio di Pokémon con gli altri utenti.
Tuttavia, per completare il proprio Pokédex (che conta 151 Pokémon), il giocatore dovrà esplorare diverse aree geografiche:
ad esempio, molti Pokémon d’acqua potranno essere trovati solo vicino a fiumi e mari, e le creature notturne potranno essere catturate solo di notte.
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  • il giocatore dovrà quindi spostarsi fisicamente e raggiungere specifici luoghi. Una volta trovatosi nel punto esatto, l’utente potrà vedere il mondo virtuale tramite il display del telefono, che combina il feed dell’obiettivo della fotocamera e un ulteriore livello (overlay) in grafica 3d… (quali prospettive apre una simile modalità di “gioco?).
La “tua” vita diventa sempre più, evidentemente, “mossa da intenzione (programma, App) altrui”.
E tu vieni indirizzat3 in luoghi previsti, secondo modalità precise, che nell’insieme nascondono l’idea di fondo, dominante

Dunque: che cosa è, ad esempio, il denaro?
E... a quale punto è già arrivata la "realtà aumentata"?
 

Pokemon Go, gioco virtuale divertimento reale
Il videogioco è riuscito a catturare, oltre all’attenzione del pubblico, anche gran parte del suo tempo:
con una media di 43 minuti al giorno spesi dagli utenti sull’app (per gli smartphone Android), secondo quanto riportano i dati del web analyst Similar Web…
Ma cosa sono i Pokemon?...
L’elenco comprende oltre 720 creature immaginarie, e circa 150 di queste ora si trovano in giro per le strade delle città. Chi installa l’app di Pokemon Go ha il compito di uscire di casa per catturarli con la propria Pokeball, una specie di sfera magica capace di contenerli.

 
Com’è possibile che i Pokemon si trovino in giro per le città del mondo?
L’app del gioco include due tecnologie:
geolocalizzazione e realtà aumentata...
Mentre la realtà virtuale crea simulazioni di luoghi, la realtà aumentata semplicemente aggiunge in tempo reale.
Così, un quadro al museo, può essere implementato da una spiegazione audio, oppure la mappa di un luogo può spiegarci la storia di un edificio grazie a un testo in una finestrella…
Pokemon Go grazie alla geolocalizzazione ricrea sul cellulare la mappa della propria città. E sui luoghi reali aggiunge i Pokemon, sparsi un po’ ovunque.
Individua le “palestre”, ovvero i luoghi in cui i giocatori possono recarsi per far combattere i propri Pokemon, e i Pokestop, dove si trovano degli oggetti utili al gioco.
Basta prendere il proprio smartphone e aprire l’app:
la videocamera del cellulare riprenderà automaticamente ciò che abbiamo davanti - una strada, una stanza, un parco - e sovrapporrà all’immagine reale la figura virtuale di uno o più Pokemon
A pochi minuti dall’iscrizione avevo già catturato il primo animaletto, concessomi per incoraggiamento e allenamento.
Poi la mappa mi ha indicato la vicinanza di una palestra virtuale:
il gioco ha trasformato il cortile della mia vecchia scuola elementare in un campo di battaglia per Pokemon
Quello di Pokemon Go è un “intrattenimento localizzato”, secondo la definizione che ne ha dato sulla rivista “Scientific American” Ken Perlin, direttore del Media Research Lab della New York University…
Chi installa l’app Pokemon Go, dunque, oltre a chiedersi se il gioco lo diverte, starebbe chiedendosi se giocare potrà fargli rivivere le esperienze della propria infanzia.
Un successo basato anche su motivazioni psicologiche e generazionali, insomma:
a cui è stata applicata la tecnologia della geolocalizzazione e della realtà aumentata
C’è poi la questione sostenibilità economica:
per Nintendo, Pokemon Go dovrebbe generare tra i 150 e i 200 milioni di dollari al mese per creare profitti, e potrebbe essere necessario inserire inserzioni pubblicitarie.
E ci sono già tanti rapporti di incidenti subiti dagli utilizzatori del gioco:
da chi è andato con l’auto contro un albero mentre usava Pokemon Go, ai due giocatori caduti in un precipizio durante un’esplorazione…
Ma il videogioco è importante anche per un’altra ragione:
ha mostrato che la tecnologia cambia assieme alle abitudini delle persone, e ora gli utenti sembrano sempre più stufi di usare smartphone e social media in maniera passiva - come si trattasse di televisione.
Perché il web e i videogiochi, spesso criticati perché narcisisti e solitari, ora ribaltano il paradigma:
ci si connette per socializzare ed esplorare la città.
Spesso scoprendo zone, strade, parchi, monumenti che fino al giorno prima ci erano ignoti. È un gioco anche didascalico, quindi, o almeno può esserlo. Oltre che sociale. E che va in senso contrario rispetto al luogo comune del videogiocatore sdraiato sul divano.

Catturali tutti”, dice lo slogan del videogioco.
E di certo questa nuova app ha già catturato l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo.
Oltre che degli sviluppatori, che stanno già pensando a come declinare la realtà aumentata in altre forme, altri giochi, altre idee.
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Com’è possibile che i Pokemon si trovino in giro per le città del mondo?
In realtà la spiegazione è ancora più semplice:
  • non c'è nessun Pokemon "in giro per le città del mondo"
così
  • come il denaro, ad esempio, "non esiste, ma è solo 'sovrapposto alla tua realtà manifesta, qua così'".
Ha mostrato che la tecnologia cambia assieme alle abitudini delle persone (quale parte del presunto duopolio, "cambia" prima?).  


 
  • il videogioco è riuscito a catturare, oltre all’attenzione del pubblico, anche gran parte del suo tempo
  • l’elenco comprende oltre 720 creature immaginarie, e circa 150 di queste ora si trovano in giro per le strade delle città
  • mentre la realtà virtuale crea simulazioni di luoghi, la realtà aumentata semplicemente aggiunge in tempo reale
  • quello di Pokemon Go è un “intrattenimento localizzato
  • un successo basato anche su motivazioni psicologiche e generazionali... a cui è stata applicata la tecnologia della geolocalizzazione e della realtà aumentata
  • potrebbe essere necessario inserire inserzioni pubblicitarie (quale "novità"?)
  • il videogioco... ha mostrato che la tecnologia cambia assieme alle abitudini delle persone (o al/il contrario?)
  • ci si connette per socializzare ed esplorare la città. Spesso scoprendo zone, strade, parchi, monumenti che fino al giorno prima ci erano ignoti...

Catturali tutti
Ribalta… il paradigma: ci si connette per socializzare ed esplorare la città…:
davvero? Sostanzialmente, non è così.
La realtà manifesta è un mix di "prospettive" che, a livello frattale espanso, emerge e sgorga un po' ovunque (memoria frattale espansa). Anche se, "qua, così", l'unica prospettiva che "conta" è quella dominante...

In Ontario l'amministrazione ha proposto di introdurre un divieto per i pedoni di utilizzare dispositivi wireless su strade e marciapiedi. Una visione d'insieme preoccupante:
"I grandi vantaggi apportati al genere umano dalla tecnologia… hanno anche degli effetti collaterali, sempre più diffusi e pericolosi"…
A causa dell'invasione di cellulari, social network e tablet, la tecnologia è entrata quindi prepotentemente nella vita quotidiana d'ognuno e, sempre più spesso, monopolizza anche i momenti in cui ci si sposta per la città, costringendo le persone a non preoccuparsi di chi e cosa li sta attorno
La direzione di marcia è relativa agli interessi delle sottodominanti (nella direzione unica della dominante). L’umanità viene sempre e solo, dopo “qua, così”.
Pokemon Gò tira anche in borsa.
Una vecchia idea rimessa a nuovo, e il successo è oltre ogni aspettativa…
La casa produttrice di videogiochi… ha guadagnato il 10% nella giornata di venerdì 10 luglio sulla piazza di Tokyo. Secondo David Ingles, analista di Bloomberg con base a Hong Kong, quel risultato è quanto di meglio realizzato da un singolo titolo in un giorno dal 1983
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Ovvio, c’è chi denuncia “le (ormai) solite cose”. No? Tanto, sei abituat3 a “sentiterle dire”, così che non ci fai più nemmeno caso.
Oliver Stone: Pokemon Go è un mezzo di controllo.
La moda lanciata dal "Pokemon Go" costituisce un "passo ulteriore nell'invasione della privacy" che potrebbe portare al "totalitarismo":
lo ha affermato il regista statunitense Oliver Stone, nel corso di una conferenza stampa di presentazione del suo film su Edward Snowden, l'ex talpa dell'Nsa.
Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, Stone - rispondendo a una domanda su eventuali problemi di sicurezza legati all'app - ha spiegato che alcune aziende stanno portando avanti un "capitalismo della sorveglianza", controllando il comportamento delle persone.
"Non è divertente, quello che sta accadendo è un nuovo livello di invasione, con enormi profitti per aziende come Google che hanno investito una grande quantità di denaro nel 'data mining' su che cosa si compra, che cosa piace, come ci si comporta" ha proseguito Stone:
"Alcuni lo chiamano capitalismo di sorveglianza:
una nuova forma di società robot, è quello che viene chiamato totalitarismo".
L'app, scaricabile gratuitamente, è stata criticata perché potrebbe potenzialmente accedere all'account Google dell'utente, ivi compresi dati quali e-mail e password…
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Quello che sta accadendo è un nuovo livello di invasione... Di più. È:
  • la ripetizione del “momento di è già successo (avvento della dominante)”
  • la colonizzazione di ogninuovolivello
  • il segnale frattale espanso della totalità ("totalitarismo") dell’impero (senza necessità di vessilli) della dominante.
  
Ogni “effetto collaterale”, tu lo vivi come causa e/o effetto, giungendo sempre dopo (ritardo), rispetto alla prevenzione (vantaggio) dominante e sottodominante.
Ossia, nel “mezzo” cogli sempre l’occasione di sfruttarlo ma, mai, “lato umanit3, centrale”. Infatti...
Come fare soldi con Pokémon Go
La Pokémon Go mania è esplosa da pochi giorni anche da noi, ma negli Stati Uniti in queste settimane sono già oltre 65 milioni i giocatori che hanno scaricato sul proprio smartphone l'app della Nintendo.
Una passione che sta rivoluzionando le abitudini di chi gioca, con la possibilità di conquistare più Pokémon se si esce di casa e si gira per la propria città.
E la presenza di un Pokémon in un determinato luogo, come è successo a Central Park l'altro giorno, fa sì che lì si raduni una piccola folla di appassionati a caccia del pupazzetto da catturare.
Una mania che qualcuno ha capito di poter sfruttare economicamente. A partire dai ristoratori, ma non solo.
Perché oltre ai punti dove appaiono i Pokémon, il gioco prevede anche i cosiddetti PokéStop, una specie di negozio virtuale dove i giocatori possono rifornirsi di strumenti utili al gioco. E nei PokéStop possono venir piazzate anche delle esche (detti Aroma), un'opzione che fa convergere anche decine di giocatori in quel punto.
Acquistare un'esca da piazzare dove si vuole costa solo 99 centesimi, ma immaginate quanti affari si possono fare se mettete un'esca nel vostro negozio, ristorante o bar.
Negli Usa, addirittura, c'è una startup – la LureDeals – che ha 1400 giocatori iscritti e che promette anche ricompense in denaro, con delle gare a chi arriva primo. Insomma, se un ristoratore di rivolge alla LureDeals può organizzare una gara tra i giocatori, con il primo che raggiunge il locale e attiva un Aroma (che porta decine di altri giocatori nel locale, ndr.) che vince un premio in denaro.
Ma oltre ai PokéStop esistono nel gioco anche i Pokémon Gym o i Poké-hunt, cioè battaglie tra Pokémon o cacce vere e proprie.
Ebbene, se avete un negozio o un locale vicino a una “palestra” potete organizzare voi stessi una battaglia, o offrire ai vincitori degli sconti nel vostro locale. Se, invece, vicino a voi non ci sono né negozi né palestre Pokémon, allora perché non organizzare una caccia ai mostriciattoli che parta e finisca sull'uscio del vostro negozio o locale.
Siamo certi che, qualcuno, alla partenza o all'arrivo si fermerà per una bevuta o a mangiare.
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Siamo certi che, qualcuno, alla partenza o all'arrivo si fermerà per una bevuta o a mangiare… (la prima delle "dipendenze fisiche 'qua così'").
 

Pokémon go, la caccia diventa lavoro conto terzi da 15 euro l'ora.
Può sembrare incredibile, ma la caccia ai Pokémon da oggi è un lavoro.
Vista la grande richiesta degli internauti, c'è infatti chi, come ProntoPro.it, ha appena lanciato un servizio per mettere in contatto cacciatori esperti ed appassionati. Il primo "allenatore" iscritto ha 27 anni ed è di Ravenna, ma sono bastate poche ore per raccogliere decine di richieste. E in media chi dà la caccia ai mostriciattoli per conto terzi guadagna 15 euro all'ora.
Cento cinquantuno sono in totale i Pokémon da catturare.
La caccia ai mostriciattoli Nintendo ha d'altronde riempito le strade di tutto il mondo, ed è davvero obiettivamente difficile riuscire a prenderli tutti:
bisogna avere tempo a disposizione, voglia di camminare e molta intraprendenza per trovare quelli più rari.
Come fare, quindi, a salire di livello quando gli impegni quotidiani riempiono le giornate e non si ha tempo nemmeno per una breve passeggiata?
Ecco l'idea del portale, che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, con il lancio oggi il primo servizio nazionale di gioco Pokémon Go.
In pratica, è possibile pagare qualcuno per giocare per conto terzi, fino a 2 ore alla volta, per catturare nuovi Pokémon, far salire di livello il cliente attraverso le battaglie in palestra, covare le uova Pokémon o conquistare una Poké Gym nemica...
Il fenomeno Pokémon Go sta creando il bisogno di figure nuove...
Per permettere agli allenatori esperti di giocare, il cliente potrà scegliere se prestare il proprio cellulare o condividere i dettagli del proprio accesso a Gmail.
In entrambi i casi, ProntoPro.it suggerisce di prendere le dovute precauzioni, come ad esempio quella di farsi consegnare i documenti dell'allenatore che saranno restituiti alla fine della passeggiata.
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  • bisogna avere tempo a disposizione
  • come fare, quindi, a salire di livello quando gli impegni quotidiani riempiono le giornate e non si ha tempo nemmeno per una breve passeggiata
  • è possibile pagare qualcuno per giocare per conto terzi (certo)
  • per permettere agli allenatori esperti di giocare, il cliente potrà scegliere se prestare il proprio cellulare o condividere i dettagli del proprio accesso a Gmail...
E per gli eventuali “danni (quelli che ti sembrano ‘i veri ed unici… danni’)”?
Fare causa a Pokemon Go è impossibile. Lo hanno deciso gli utenti, a loro insaputa.
L'app è arrivata anche in Italia. Il successo è solare.
Meno le condizioni di utilizzo, che praticamente blindano la società dalle possibili cause legali. Con il benestare degli utenti. Anche se gli incidenti non mancano…
I Pokemon saranno ovunque, ma non in tribunale.
Non perché Rattata e compagni si tengano alla larga dai palazzi di giustizia. Ma perché Niantic, la società che ha sviluppato l'app, si è blindata contro le cause legali. E lo ha fatto con il consenso degli utenti
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E lo ha fatto con il consenso degli utenti (qualeconsenso”)?
La storia si ripete”… sino a quando la lasci ripetere.
Nulla è già scritto (aggiunto), per sempre.

  
Non esiste Dio o il Creatore (per come te li "aspetti"):
  • esiste la dominante
ed
  • esisti tu.
Come te la giochi questa “partita”?


In una realtà manifesta, con l'aggiunta della "realtà aumentata"... che cosa "è" veramente reale? Chi/cosa è, così, liber3 di... poter percorrere le vie del mondo, completamente inosservat3 (per quello che è e rappresenta a livello sostanziale)?
Lo sai che sei già sotto ad “incanto”. Vero?
Dunque, seguendo le “'tue' voglie (mode)”, non ti sembra – forse – questa, la tua più grande, ed unica, “partita”... che vale la pena di accettare di giocare “lato umanit3, centrale”?
Catturali tutti” = accorgiti
       
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1864
  

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