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venerdì 27 gennaio 2017

La media differente.



Quando a “contare” c’è un organismo d’autorità centrale, in una realtà manifesta gerarchizzata, allora “i conti tornano sempre, solo da quella stessa prospettiva, seppure ‘la matematica non è una opinione’”. 
Le “medie”, che calcola l’autorità, derivano dai dati presi in considerazione (nella modalità di riferimento). Per cui, conoscendo anzitempo tali dati, la media elaborata fornirà, in anticipo (rispetto alla consapevolezza della Massa), l’andamento di un certo settore sociale (qualsiasi esso sia). 
Conoscendo in real-time i dati, l’autorità potrà calcolare l’incidenza degli stessi sulla media storica.
E se (se) tale media serve, poi, come riferimento pubblico al fine di auto condizionare la Massa stessa, allora questa media costituirà un fertile terreno per una battaglia già descritta e vinta (o... persa. Dipende da quale lato della medaglia, guardi e sei).
Dato che l’autorità conosce i nuovi dati e, dunque, conosce come il loro impatto con la media, modificherà la media stessa. Mentre la Massa verrà messa a conoscenza solo della media che, in un certo senso, costituisce l’argomentazione, in costante ritardo, sulla quale discorrere in ogni modo, nella sostanza, già prevista dall'autorità.
Ragionando con la media, si devia e piega il tempo (se è la media che fa tendenza). 
Poiché, la previsione è sempre riferita ad una tendenza differita, rispetto alla tendenza ultima, che puoi rilevare solamente sapendo i dati aggiornati. 
Così, l’autorità sa già “come andranno i prossimi ics mesi o anni o decenni o ore o minuti”, proprio perché si tiene per sé (nella modalità in cui verrà rielaborato e nella diffusione ritardata) il “dato fresco (attuale)”, ben sapendo come andrà ad incidere sulla media.

giovedì 26 gennaio 2017

La triangolazione: memoria corta, Te, memoria lunga.




Vorreste dirmi per favore, se Dio non è mai esistito, chi è che ha governato gli uomini e governato il mondo e continua a governarlo?
L’uomo.
L’uomo è mortale… Di questo passo non esiste niente…”.
Il Maestro e la Margherita
Donald Trump ha difeso ieri la sua intenzione di bloccare l'ingresso di cittadini di paesi musulmani negli Stati uniti, dicendosi costretto ad agire in un mondo che è diventato "un disastro completo".
"Questo non è un divieto contro i musulmani, si tratta di paesi che hanno un sacco di terrorismo", ha detto il nuovo presidente degli Stati Uniti in un'intervista alla Abc…
Link 
Una qualsiasi “trama”, narrata attraverso l’impianto “delle arti e dei mestieri”, risente sempre del momento storico passato (credo, abitudine) e compresente
se guardi un film di trent’anni fa, ci ritroverai dentro tutta una serie di “luoghi comuni” che, a quel tempo, costituivano (ed erano) la “moda”.
Nessun cellulare, ad esempio…
Niente era accennabile, rispetto a tutto quello che è “venuto dopo”.
La trama risentiva, dunque, rispetto all'ora, di una “minore ampiezza di dettaglio e di pieghe raccontabili (a partire da “una storia vera”).
Ogni livello della rappresentazione scenica, risente sempre di questa caratteristica temporale. Sia chi scrive, che chi dirige e recita; tutt3 quant3 sono sottoposti a questa ferrea regola, che domina interamente la scena.
Il tempo. Ciò che viene dopo. Il futuro… Tutto questo non è conoscibile, prima e quindi… impoverisce la “trama” stessa, raccontata nel dominio del tempo.
Ciò che puoi “dire” oggi, risente della limitazione di quello che potrai “dire” domani. E quando arriva il domani, è – ancora, nuovamente – l’oggi
Per cui, qualcosa tende sempre a sfuggirti. Con te, sullo sfondo centrale, perennemente in ritardo, in differita, previst3.
Il tempo è governabile. In che modo?

mercoledì 25 gennaio 2017

Al di là della depressione, la sofferenza del ricordo.



Nessuno pensa bene di chi pensa male di se stesso…”.
Anthony Trollope
Allora, farti pensare male di te stess3, è una delle modalità che permette di “far pensare male di te”
all’insegna dell’apparenza.
Ecco il motivo per il quale “qua, così” tutto avviene, anzi:
tutto auto avviene (da sé, senza una connessione evidente con la ragione fondamentale dominante).
Ad esempio:
lo Stato sei anche tu.
Ma, prima ancora, tu non sei lo Stato.
Se (se) sviluppassi anche solamente una piccola “bozza disegnata (schema logico)”, di questa riflessione, ne ricaveresti senz'altro una sorta di “illuminazione”.
Infatti, ti accorgeresti che manca come la chiusura e la relativa apertura "altra", tra ambiti sociali individuali e globali non meglio specificabili, dal momento in cui “perdi la memoria non appena ti deconcentri anche per una frazione di secondo”.
Ogni pensiero evidenzia una situazione. 
Ma ogni situazione non è nata attraverso quel singolo pensiero.
È, quindi, sempre come giungere in costante ritardo, rispetto al momento di “è già successo”. Un caso? Non esiste il caso, quando nulla gli è lasciato.
Di ciò ti dimentichi, però. E anche questo è causale. Ma l’abitudine ti porta a ritenere convenzione qualsiasi “cosa” che succede con buona dose di regolarità:
anche il sopraggiungere, coerentemente, sempre in costante ritardo.

venerdì 20 gennaio 2017

Condannat3 ad essere liber3 “qua, così”.



Chiediti (sempre): 
Che cosa significa?”. 
Il “valore” è contenuto nella sostanza, nel simbolismo di ogni e qualsiasi “cosa, situazione, essere”, poiché tutto (tutto) è memoria (frattale espansa).
Non visto che – in ogni “caso” – il (non) ricordare è il frutto di una certa, sicura, relativa (riferibile all'assolut3), ragione fondamentale a capo della dualità (apparenza fisica) causa/effetto, azione/reazione.
Tutt3 “è” anticipato, previsto, etc. dato che “è” strategia, interesse, lungimiranza, intenzione e, dunque, ispirazione.
“Che cosa significa?” è la… domanda? 
No.
È, piuttosto, l’orientamento, la tendenza, il trend, la tua “moda”… la previsione, l’intenzione, la strategia, l’interesse, la lungimiranza e, dunque, l’ispirazione.
Sì, perché, il processo funziona e lo fa sempre (sempre), in ogni modo, sostanza, senso, situazione, luogo, etc.
L’atteggiamento incarna questa “ispirazione”.
Se (se) l’atteggiamento è tuo, allora questo “è una ‘cosa’”.
Se (invece) l’atteggiamento è “tuo”, allora questo “scatena un’altra ‘cosa’”…
Sgarbugliare la situazione, nella quale “sei ‘qua così’”, all’interno della situazione in cui “sei (sempre, poiché potenziale)”, è qualcosa di immane, ormai. 
Ma (ma) nulla è autenticamente impossibile, anche quando non risulta più nemmeno immaginabile, data la compresenza eterna del potenziale (che non è speranza ma, solida attesa).
“Che cosa significa?”…

mercoledì 18 gennaio 2017

La tua sovranità è sostanziale.



Voglio che mi racconti di loro. Voglio conoscerli…
La pestilenza finì e nella regione tornò la vita. Molti oggi dicono che la peste fu una epidemia, che poi si esaurì come una febbre invernale. Non sanno che erano invece le tenebre che stavano per calare. Non conoscono i sacrifici fatti. Gli eroi caduti.
Racconterò io la loro storia. Io c’ero. Io so…”.
L’ultimo dei templari
Di questa citazione, è degno di nota l’osservare (il renderti conto) questa verità sostanziale:
l’umanità attuale
“non conosce (non sa, non ricorda) i sacrifici fatti. Gli eroi caduti…”.
Infatti, in qualcosa dove tutto è “già successo”, che cos’altro si deve – ancora – “scrivere”
L’unico fondamento portante che, nonostante tutto quello a cui sei portat3 a pensare, “manca completamente (se non a livello potenziale)”:
l’alternativa sostanziale (la backdoor, la via di riuscita… intensa come “non una fuga da un luogo chiuso”, bensì – di più – come il permettere l’entrata della luce, in un luogo chiuso da troppo tempo per ricordare, ancora, che è – appunto – un “luogo chiuso e rinchiuso in/su se stesso, con te al suo di dentro, convint3 che tutto questo spazio sia, anche, tutto quello che esiste… in termini di sostenibilità, potenziale, libertà, giustizia, esperienza, etc.”).
Ecco che “cosa manca ‘qua così’”
Ossia, manchi tu nella tua “versione originale”, con te al tuo centro, centralmente centrat3, etc.
Ora, ci sono ma, soprattutto – in una certa ottica rilevante – “ci sono stat3 (sono vissut3, esistit3) molte persone degne di nota, per la loro particolare ‘visione del mondo’, che hanno pagato pegno proprio per una simile coerenza, mai celata nel corso della propria sopravvivenza nel paradigma AntiSistemico:
quindi
ci sono umani, "attuali", che
non conoscono (ricordano) i sacrifici fatti. Gli eroi caduti…
Qualcosa che è potuto succedere, dato che la Massa è sempre stata – “qua, così” – inconsapevolmente dalla parte della minoranza che domina, la quale ha opportunamente preparato tutt3, in maniera tale da rendere la vita una competizione sociale globale, con in premio la propria salvaguardia, in luogo di una “fine” ritenuta troppo miserevole per essere vera. 

giovedì 12 gennaio 2017

La mediazione.



Che metodo usate per fare delle olive biologiche?
Praticamente… se buttiamo roba chimica, queste cose qui, è vero che poi muoiono gli insetti, però quando ci andiamo a infilare le mani dentro… praticamente, se ‘se leccamo’ le dita, praticamente ‘se avvelenamo’ e fine… Sai cosa ho fatto io a tutto quello che è chimico? Ho detto, no!...”.
Linea verde 8 gennaio 2017
Ognuno di noi ha dei talenti. Ognuno di noi. I talenti sono come dei piccoli semi, che hanno una forza incredibile… Il seme per generare questa meraviglia, ha bisogno di trovare un terreno fertile in cui germogliare… Ora, i talenti li abbiamo tutti.
Se il nostro talento non trova il terreno giusto su cui germogliare, passa troppo tempo prima che questo avvenga, potrebbe succedere che pensiamo di non averne. Ma non è vero”.
Linea verde 8 gennaio 2017
Semi, terreno, talenti, possibilità, controllo (tempo), dipendenza…:
se… passa troppo tempo prima che questo avvenga, potrebbe succedere che pensiamo di non averne. Ma non è vero”.
Come ti chiami?
Ben Larson.
Col tempo, crederai di esserlo sempre stato”.
Incorporated
Creare necessità è… creare dipendenza (paura).
Ieri è stato messo in evidenza il nesso:
deviazione
interferenza
bufala (menzogna)…
Ma, allo stesso tempo, “Tutto è vero” (Prima legge di SPS).
Nel senso che, la caratteristica frattale espansa – ambientale – è, anche, una memoria (un registro per il funzionamento d’assieme). Per cui, tutto quello che succede nel reale manifesto, (tutto) lascia una “traccia” e viene osservato, registrato e conservato a livello di memoria non locale, ubiqua, wireless, etc.
Qualcosa che è sempre disponibile se (se) te ne ricordi, ne sei al corrente, sai come porti.

mercoledì 11 gennaio 2017

Nella deviazione, l’interferenza e quindi la “bufala”.



Banche, Padoan: In Italia sistema bancario non è in crisi
"Vorrei ricordare quali somme sono state spese per il salvataggio delle banche in altri Paesi, come ad esempio la Germania. Noi siamo molto lontani da questo. In Italia finora sono stati versati tre miliardi di euro.
Siamo il Paese dell'Ue che ha pagato di meno per il salvataggio delle banche
Il sistema bancario italiano non è in crisi. Ha sopportato a fatica una pesante crisi finanziaria durata tre anni e che è costata dieci punti di Pil. L'economia italiana si finanzia quasi esclusivamente attraverso le banche. In una lunga recessione è inevitabile che ci siano casi di banche in sofferenza", ha sottolineato il ministro.
Link 
Come riconosci una “bufala”, se istituzionale?
Siamo il Paese dell'Ue che ha pagato di meno per il salvataggio delle banche”:
l’Italia ha “pagato di meno”, ma ha – comunque – “pagatoper chi/cosa?
per “il salvataggio delle banche…
salvataggio (l'avere salvato), dunque.
L'economia italiana si finanzia quasi esclusivamente attraverso le banche”:
quindi, come può la banca” rischiare il collasso?
È impossibile “qua, così”.
La recessione? Deriva dalla ciclica “crisi”:
chi/cosa detiene i “rubinetti” del credito?
la banca (non ci sono “le banche”. C’è “la banca”).
Quindi?
La ciclica “crisi” è organizzata dalla banca o, meglio, dall'interesse della sottodominante “ad immagine e somiglianza” della, guarda non caso, dominante…
"Qua, così", allora, la presenza della "bufala", indica simbolicamente una strategica compresenza "non manifesta".

martedì 10 gennaio 2017

L’auto pilota massivo.



In questo spazio (potenziale) si sta preparando la quintessenza, il “concentrato”, di ciò che è - nell'immaginario collettivo - il concetto, evanescente ed inafferrabile, di “dimensione parallela”. 
O, se vuoi, di quello che è l’astrazione del “sogno”, l’anticamera del desiderio, dell’intendere e volere, etc.
Qualcosa che assomiglia ad un reale manifestabile “progetto”.
Ma, allo stesso tempo, qualcosa che – rispetto al progetto convenzionale – non necessita di alcuna dipendenza dal denaro, al fine di potersi auto realizzare.
Più semplicemente, questo spazio (potenziale) è il punto d’inizio (Big Bang) di una possibilità, in alternativa sostanziale “altra”, di riuscire ad auto manifestare l’esistenza in vita, umana d’assieme, a partire dall'idea stessa di “esistenza in vitasovrana, secondo le caratteristiche più fondamentali che possano già essere concepite e, così, strutturate fisicamente”:
lato mio/tuo/umanità, centrale
con la giustizia ad angolo giro
In Comunione.
Che altro? Che altro… desideri? Non trovi che tutto questo sia il “massimo”, in termini di… equilibrio?
No, che non lo pensi. Nevvero?
Non lo pensi perché, forse, lo percepisci e non ti soddisfa mai a pieno, poiché ti sembra che sia un modello manchevole di qualcosa. Qualcosa che non sai perfettamente mettere a fuoco, tuttavia, qualcosa che ti erode alle fondamenta che, nel frattempo, non sono più le tue fondamenta, bensì, la “cantina svuotata e riempita d’altro”.
Allora, te lo qualifica e quantifica SPS (Io), di che cosa si tratta. Ci sono due fulcri principali attorno al quale “gira tutto”. Una stratificazione di tutto “qua, così”, poiché, ricordalo sempre:
stai facendo “analisi logica”
da/in una situazione di “è già successo”
ergo
ne risenti
quindi
non sei a pieno, mai, te stess3.

giovedì 29 dicembre 2016

Diamantino.



In qualcosa (che è ovunque “qua, così”, alias: il pianeta intero di superficie) che la pensa in un predeterminato “modo” - molto simile all'immagine di “un treno in corsa” – e che, soprattutto, per teoria (legge) “può solo trasformarsi (senza un inizio e senza una fine)”, come puoi parlare, pensare (intendere) di/al cambiamento?
Il “treno è sempre in/di corsa”. E non lo puoi fermare, perché non si ferma. E non si ferma, perché non lo puoi fermare. Il “convoglio” non fa mai, infatti, fermate:
2031. In un mondo decimato da una nuova era glaciale, un gruppo di sopravvissuti rimane in vita all'interno di un treno, lo Snowpiercer, che continua a spostarsi intorno alla terra e si procura l'energia necessaria attraverso un motore perpetuo.
Il treno è un microcosmo di società umana diviso in classi sociali:
i più poveri vivono nelle ultime carrozze; i più ricchi nei vagoni anteriori.
La convivenza tra loro sfocia inevitabilmente in lotte e rivoluzioni. I poveri sono continuamente oppressi dalla milizia di coloro che risiedono nella testa del treno, che rapiscono i loro bambini e li fanno vivere privi di igiene e di alimenti, punendo qualsiasi persona si opponga al loro volere…
Link 
Al di fuori del “treno”, c’è l’ambiente aperto e, probabilmente, anche… altr3.
Ma, l’umanità ivi auto trasportata, lo ha dimenticato.
Dai finestrini, vede sempre immagini di natura selvaggia, inospitale, fredda, senza possibilità di sopravvivenza per il genere umano, etc. Il che… incoraggia, indirettamente, il moto proprio, perpetuo, del “treno (con tutto ciò che viaggia dentro)”.
Ora, chiediti:
di quante metafore ho, ancora, bisogno?”.

martedì 27 dicembre 2016

Nel vortice.



Non lo capisci?... Stai già cominciando a dimenticare…”.
Incorporated
Quando un “vortice” diventa abitudinario, “scompare (dai sensi)”
Di più: diventa “naturale”.
Qualcosa che, poi, si tramanda ad ogni livello.
Qualcosa che “i nuovi nati” si ritrovano “davanti”.
Qualcosa che non lascia scelta, se non tutta quella opportunamente già prevista “a monte”…
I “vortici” ricalcano ad immagine e somiglianza, il principio fondamentale che li ha generati (permessi):
la ragione fondamentale, al di là della dualità visiva ed apparente “causa/effetto ‘qua così’”, è la dominante
tutto quello che ne discende, ed accondiscende, è sottodominante… e crea “sotto vortici”
tutto quello che consegue e dipende, è dominat3… allo stesso tempo/modo, subisce l’intera infrastruttura vorticale (ciò che ti dicono essere i “campi morfogenetici”, ad esempio, a livello di scienza deviata).
Persino a questo livello è, tuttavia, possibile generare “vortici”. Ovvio… sempre nel “segno (senso)” della dominante…
Tutto quello che non si “allinea”, allora non “serve (dalla prospettiva dominante)”, per cui “viene eliminat3”.
Ossia, si diluisce sino al punto di "sembrare non esistere" più.
Così, viene presto dimenticato, anche nella mente del principio che lo ha generato (da una posizione decentrata rispetto al proprio “asse di potenza”, oppure, “lato proprio/umanità, dominato”).

venerdì 23 dicembre 2016

Che cosa significa?



Che cosa "significa" che:
un frutto non contiene più solo gli ingredienti classici, da “tabella nutrizionale”?
Significa che:
contiene, anche, dell’altro (inquinante ambientale)
che si è aggiunto temporalmente e causalmente.
Tradotto in simbolismo frattale espanso “lato tuo/umanità, centrale”?
Il significato, che puoi estrarre – decodificando l’informazione frattale espansa, auto contenuta e viaggiante unitamente all'apparenza fisica (mezzo vettore) – è questo:
esiste una compresenza
immanifesta (se non “ricordandola”)
cheaccorgendoti di cosa ‘è già successo’ - partendo dalla constatazione di quello che continua a succedere ‘qua così’ (nella ‘tua’ realtà manifesta convenzionale, deconvenzionalizzata)”
allora
di conseguenza deve essere (ed “è”)
la dominante.