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martedì 27 dicembre 2016

Nel vortice.



Non lo capisci?... Stai già cominciando a dimenticare…”.
Incorporated
Quando un “vortice” diventa abitudinario, “scompare (dai sensi)”
Di più: diventa “naturale”.
Qualcosa che, poi, si tramanda ad ogni livello.
Qualcosa che “i nuovi nati” si ritrovano “davanti”.
Qualcosa che non lascia scelta, se non tutta quella opportunamente già prevista “a monte”…
I “vortici” ricalcano ad immagine e somiglianza, il principio fondamentale che li ha generati (permessi):
la ragione fondamentale, al di là della dualità visiva ed apparente “causa/effetto ‘qua così’”, è la dominante
tutto quello che ne discende, ed accondiscende, è sottodominante… e crea “sotto vortici”
tutto quello che consegue e dipende, è dominat3… allo stesso tempo/modo, subisce l’intera infrastruttura vorticale (ciò che ti dicono essere i “campi morfogenetici”, ad esempio, a livello di scienza deviata).
Persino a questo livello è, tuttavia, possibile generare “vortici”. Ovvio… sempre nel “segno (senso)” della dominante…
Tutto quello che non si “allinea”, allora non “serve (dalla prospettiva dominante)”, per cui “viene eliminat3”.
Ossia, si diluisce sino al punto di "sembrare non esistere" più.
Così, viene presto dimenticato, anche nella mente del principio che lo ha generato (da una posizione decentrata rispetto al proprio “asse di potenza”, oppure, “lato proprio/umanità, dominato”).

giovedì 24 gennaio 2013

Alla ricerca dell'acqua dolce.



'Figure and Space' drawing by Schlemmer

Sto ancora cercando di trovare dell’acqua dolce. Se esistesse… il the non necessiterebbe dello zucchero. L’acqua salata è davvero salata; quella dolce, non è davvero dolce. Per renderla tale la devo modificare artificialmente.

Questo ‘luogo comune’ descrive la superficie di un loop, un vortice di credenze, un’orbita concentrica del sasso lanciato nello stagno. La mano che getta il sasso, il pensiero che aziona la mano, l’intento che muove il pensiero, l’idea che progetta il pensiero, l’ispirazione che preme sulla fucine delle idee… il campo energetico da cui trae origine l’ispirazione… e poi… cos’altro?
 
In questo viaggio ai confini del flusso informativo, ciò che limita ad un certo punto è relativo alla struttura di contenimento della mente. Non si può usare questa configurazione chiusa a riccio, per analizzare l’origine, il senso, lo scopo, di ciò che siamo e che ci circonda e caratterizza.

Usare una vettura per viaggiare nel Mondo disponibile su strada, al fine di trovare il ‘Creatore delle automobili’ è una semplice utopia; paradossalmente, quando la vettura avrà necessità di un meccanico, sarà più vicina alla 'fonte della conoscenza', però sarà sufficientemente consapevole per staccare il proprio flusso centrale sul ‘disturbo’ che l’ha costretta, soffrendo, a rivolgersi ad un ‘dottore delle macchine’?

Il guasto veicola; cosa non facile da comprendere quando si soffre e quando si devono spendere 'denari' e l’impianto emozionale viene tradotto nella sua mera versione sofisticata dalle apparenze.

Andare oltre; cosa anch’essa non facile da mettere in pratica allorquando le apparenze hanno la solidità di una montagna, vero?

La voce narrante vi saluta e vi augura la buona giornata nella più grande storia!
Radio narrante è con voi immantinente
come una necessità ordita indirettamente…

Avete presente il concetto di colazione e di lavarsi i denti? Ecco…

Quali notizie? La mia calamita è altresì ampia necessità scambiata per… cosa? Teatralità vacua? Onirica dissenteria? Una spugna da gettare? Malumore da sputacchiera? Zucchero per acqua dolce? 
 
He He He… come si ride strano sulla ‘carta’, tra le righe o sotto i baffi.
 
Roberto Baggio annuncia l'addio al settore tecnico della Federcalcio. Chiamato nel 2010 dopo il deludente Mondiale del Sudafrica accusa al Tg1:

Lascio perché non mi hanno permesso di lavorareHo provato a esercitare il ruolo che mi hanno affidato, ma non me l'hanno consentito, non sono disposto più ad andare avanti… Ho lavorato per rinnovare la formazione dalle fondamenta, creare buoni calciatori e buone persone’…
Link 
 
Lo sport non ‘paga’? Il 'rovescio della medaglia' è un post carriera all’insegna della coerenza, in un Mondo che è coerente con le proprie forme incantesimale e che ‘difende se stesso’.

In certi ambienti resistono solo le personalità affini alla polarizzazione auto esistente. Gli altri, i ‘diversi’, non ce la fanno perché è troppo dispendioso vendersi un poco alla volta, giorno dopo giorno. I ‘diversi’ lasciano prima e lasciano soprattutto campo libero alla perpetuazione del gioco di squadra 'altro' in atto.

In queste esternazioni lucide e senz’altro motivate e corrette, c’è un’ampia prospettiva sulla quale indagare a fondo attraverso Analogia Frattale; con la ‘lente’ occorre entrare nel particolare e applicare la ‘mezza verità’ dominante alla rimanenza dello scenario 3d. 

È tutto perfettamente rispecchiato.

Invece, chi è che va ad indagare ed è incaricato di proteggere la ‘res publica’?
 
Cybercrimine, da governo decreto per accrescere difese.
Il governo ha approvato oggi in un decreto interministeriale nuove misure per la difesa informatica, che istituisce anche un ‘nucleo per la sicurezza cibernetica’ a Palazzo Chigi - L'Italia si dota così della prima definizione di un'architettura di sicurezza cibernetica nazionale e di protezione delle infrastrutture critiche - dice il comunicato.

Secondo dati di settore, citati dal governo, ‘il 40% degli attacchi (informatici) richiedono almeno 4 giorni per essere risolti. Nel 90% dei casi l'attacco ha successo a causa dell'errata configurazione del sistema di sicurezza e per la mancanza di competenze specifiche’.

Nel maggio scorso il Parlamento aveva approvato una mozione che impegnava il governo in questo senso, e a luglio è passata una legge che affida la protezione cibernetica ai servizi segreti.

La nuova struttura prevista dal decreto comprende tre livelli: ‘Uno politico per l'elaborazione degli indirizzi strategici, affidati al Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica; uno di supporto operativo ed amministrativo e a carattere permanente, il Nucleo per la Sicurezza Cibernetica presieduto dal Consigliere Militare del Presidente del Consiglio; uno di gestione di crisi, affidato al Tavolo interministeriale di crisi cibernetica’, dice la nota.

Manca ancora invece il ‘Piano nazionale per la sicurezza dello spazio informatico’ che verrà elaborato anche con la collaborazione delle aziende private.

Link 
  • protezione delle infrastrutture critiche (le infrastrutture sono quelle 'tecnologiche' di controllo, che giungono sin nelle vostre case, abbellite ed indorate attraverso la loro funzionalità apparente)
  • nel 90% dei casi l'attacco ha successo a causa dell'errata configurazione del sistema di sicurezza e per la mancanza di competenze specifiche (è frattale il meccanismo, essendo voi di fatto alla completa mercè del Controllo in ogni sua forma. Annotatevi: errata configurazione e mancanza di competenze. È ciò che vi è successo nel Tempo e ciò a cui avete aperto la porta nel Tempo)
  • una legge che affida la protezione cibernetica ai servizi segreti (ossia, rimane tutto in ‘famiglia’ e nessuno saprà mai niente di quello che veramente ‘gli accade’, se non fra 50 anni, quando le informazioni avranno la stessa presa di coscienza di un panino a pancia piena)
  • la nuova struttura prevista dal decreto comprende tre livelli (sono sempre 3 i livelli, che coincidenza. Non a caso la voce narrante osserva da 3 livelli della prospettiva)
  • collaborazione delle aziende private (questo è il ‘patto col Diavolo’ a cui le aziende, in qualità di adepti, devono soggiacere per motivi cardine, non da ultimo la discutibile faccenda legata alla propria sopravvivenza).
Le notizie vanno delicatamente sventrate e analizzate frattalmente come interiora di animali usate per la divinazione. Avete presente cosa fanno gli indovini nei film? Diciamo, alcuni tipi di indovini… altri si limitano a leggere un fondo di caffè.

Leggiamo molto bene, con occhi ‘cardiaci’:

Mps, Profumo: Stiamo facendo trasparenza, c'è un rischio d'immagine.
‘Sono vicende complesse, c'è un rischio d'immagine per Mps. Con il lavoro che stiamo facendo però torneremo ad avere la reputazione che ci meritiamo’. Così Alessandro Profumo, a.d. di Mps, al Tg1 commenta gli ultimi sviluppi sulla vicenda della banca. ‘Nel 2012 abbiamo fatto un grossissimo lavoro di trasparenza - aggiunge Profumo - la situazione in generale di Mps richiede una rifondazione del rapporto con Siena’.

Link 
  • sono vicende complesse (davvero complessa è la visione, se non si osserva dai 3 punti della visione prospettica d’insieme)
  • c'è un rischio d'immagine per Mps (diciamo che l’immagine è completamente distrutta, e non è nemmeno la prima volta, ma la Massa dimentica in fretta, vero? Basta cambiare logo, nome, dirigenza, etc.)
  • con il lavoro che stiamo facendo però torneremo ad avere la reputazione che ci meritiamo (il lavoro che stanno facendo è quello di continuare ad intessere un piano che prevede di trafugare premeditatamente per poi essere ‘salvati’. Non sono cattivi, è la forma aggregativa che è così ormai. Come potete cambiare ciò che ‘è’? Occorre Tempo e miticità, intento e idee chiare derivanti dalla consapevolezza).
Mps, continuano gli scandali. Crolla il titolo in Borsa.
Pubblicata su Il Fatto Quotidiano, ‘Alexandria’ riguarda un'operazione di ristrutturazione del debito per centinaia di milioni di euro, avviata nel 2009 per ritoccare i conti, sottoscritto dalla Mps con la banca giapponese Nomura

L'accordo, rimasto segreto per anni, consisteva in questo: 

Mps scaricava sulla banca giapponese le perdite causate da un derivato, molto rischioso, sui mutui ipotecari, migliorando il suo esito di bilancio relativo al 2009. In cambio, l'istituto di credito senese avrebbe acconsentito al rimborso con la sottoscrizione di un asset swap della durata di 30 anni. Operazioni di per sè non illegali, a meno che non vengano comunicate ai vari organi di vigilanza e inserite nel bilancio. Cosa che non è stata fatta, così l'accordo segreto ha previsto una correzione nel bilancio 2012 di circa 220 milioni di euro.

Continua ad essere immersa in una nube tossica la storica banca senese… 

La situazione della banca si fa sempre più difficile. Già ad agosto, il governo Monti aveva avviato un piano di salvataggio per la Monte dei Paschi, con un finanziamento pubblico di 2 miliardi di euro. Una cifra che, sommata agli 1,9 miliardi dei Tremonti-bond ricevuti nel 2009, arriva a quota 3,9 miliardi elargiti dallo Stato

Una soluzione bocciata a dicembre da Mario Draghi, presidente della Bce, contrario alla proposta Monti-Grilli di dare la possibilità alla Mps, in mancanza di liquidità, di pagare gli interessi sul prestito obbligazionario con nuovi titoli di debito, in alternativa all’assegnazione al Tesoro di azioni Mps. Unico paletto: che tale opzione sarebbe stata utilizzabile solo per gli interessi maturati nel 2012 e nel 2013, che secondo le stime ammontano a circa 550 milioni di euro. Arrivando così ad un debito nei confronti dello Stato di  circa 4,45 miliardi.

Link 
 
Capito? La nube tossica che immerge la banca è una forma pensiero e la nube che ieri ha avvolto mezza Francia è ad immagine e somiglianza di questa ‘nube’. È l’effetto ‘farfalla’, ossia la Natura intima della dimensione che pensate di conoscere senza conoscerla ma ascoltando a bocca aperta coloro che vi dicono di conoscerla.

La ‘conoscenza’ è pericolosa, infatti ha condotto Adamo ed Eva alla cacciata dal Paradiso artificiale in cui erano immersi e contenuti.

Mps con Monti Bond già richiesti può assorbire effetti operazioni strutturate.
Le analisi che Mps ha in corso riguardano tre sole operazioni strutturate e la banca ritiene che i 500 milioni aggiuntivi di Monti Bond già richiesti siano sufficienti a poterne assorbire dal punto di vista patrimoniale le conseguenze

La nota precisa che nessuna delle operazioni è stata sottoposta all'approvazione del consiglio ‘in quanto ciascuna rientrava nei poteri delle strutture preposte alla gestione operativa’.
 
Non sottoposte al cda ma nemmeno correttamente contabilizzate, secondo Viola. Rispondendo alla domanda se la Banca d'Italia abbia avuto tutte le possibilità di accedere alle operazioni finanziarie, Viola a SkyTg24 ha detto:

La possibilità delle autorità di vigilanza di conoscere queste operazioni in modo compiuto dipende dalla corretta contabilizzazione delle medesime e soprattutto della corretta gestione della contabilizzazione. In questa situazione sono mancate entrambe’.

In una sua nota la Banca d'Italia dice che ‘la vera natura di alcune operazioni riportate dalla stampa è emersa solo di recente a seguito del rinvenimento di documenti tenuti celati all'autorità di Vigilanza e portati alla luce dalla nuova dirigenza di Mps’…

Link 
  • poteri delle strutture preposte alla gestione operativa (come dire che ‘la testa non sa quello che fa il piede’)
  • la vera natura (molto curiosa questa espressione utilizzata. La ‘vera natura’ è certamente un’altra rispetto a tutto quello che può pensare la Massa, un giornalista o i dipendenti e la dirigenza stessa della banca)
  • portati alla luce dalla nuova dirigenza di Mps (ecco il leit motiv, il ritornello, lo schema classico utilizzato da sempre attraverso il meccanismo della ‘restaurazione’. Le responsabilità per l’accaduto scivolano via come acqua dolce o salata. La nuova dirigenza è la vecchia di un’altra banca, di un’altra realtà anch’essa perlomeno dubbia perché sempre circoscritta nel raggio d’azione di analoghe forme pensiero. Una mano lava l’altra, si dice. In questa maniera si lava non solo il denaro ma si fa riciclaggio anche delle persone affini alle infrastrutture del Controllo).

Mps, Bankitalia: operazione su derivati fu tenuta nascosta, ora s'indaga.
Intanto, in un'intervista pubblicata oggi, l'amministratore delegato di Mps ha detto che le perdite attualizzate su operazioni strutturate attuate dalla banca si aggirano sui 720 milioni di euro, e che le perdite sono ‘di fatto già comprese nelle operazioni di risanamento in corso’

La nota di Bankitalia aggiunge che ‘le operazioni sono ora all'attenzione sia della Vigilanza sia dell'autorità giudiziaria, in piena collaborazione. Gli approfondimenti e le indagini sono coperti da segreto d'ufficio e da segreto istruttorio. Nei mesi scorsi i vertici di Mps sono stati rinnovati. I nuovi amministratori stanno cooperando con l'autorità giudiziaria e con la Banca d'Italia per accertare le passate circostanze’.

Link 
 
Perchè non si fa chiaramente il nome dell’amministratore delegato di Mps?
 
Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit dal 1998 al 2010. Dopo aver portato quasi al fallimento il più grande gruppo bancario nostrano con la sua strategia di acquisizioni e l'adozione di pratiche come la vendita di derivati alle società e agli enti pubblici o di titoli Parmalat e Cirio nonché di bond argentini poco prima dei rispettivi crack e dopo essere stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Milano per frode fiscale attraverso l'operazione Brontos, ha ricevuto da Unicredit una buonuscita di 40 milioni di euro ed è passato a capo di Monte dei Paschi di Siena, i cui enormi problemi finanziari e giudiziari sono cronaca di questi mesi
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Questa è una parte della ‘nuova dirigenza’ della banca. Compris?
  • le perdite sono di fatto già comprese nelle operazioni di risanamento in corso (operazioni di risanamento! Che fine alchimia. Che terminologia delicata e dedicata. Che maestria nel coprire i buchi con le pezze e le ‘pezze coi buchi’ con le nuove pezze).
La mummia è servita.
  • le indagini sono coperte da segreto d'ufficio e da segreto istruttorio (ovvio; chi avrebbe interesse ad attirare ancora maggiore attenzione sul falò acceso? La segretezza è un altro dei soliti meccanismi per coprire d’indifferenza e permettere che il multitasking Antisistemico compia l’opera di cancellazione della memoria massiva).
Il cervello per operare al massimo delle proprie potenzialità ha bisogno di far lavorare tutte le sue parti e il multitasking, invece, riduce il raggio di operatività della memoria
Link 

Gli organi infrastrutturali Antisistemici sono anche quelli dei Mass Media; come potrebbero non esserlo, vista la loro alta valenza strategica. È come disporre di una cima da cui osservare i movimenti del ‘nemico’ e rinunziare a piazzare là delle vedette opportunamente attrezzate.

Certe cose non accadono solo nei film. I film raccontano ciò che è successo e probabilmente quello che succederà se si va avanti nella stessa direzione. È persino logica applicata ai fatti.
 La voce del narrante è una costante
non ne potete più fare a meno
non ne potrete più distaccarvi
non è una minaccia...

È una promessa
perché usa lo stesso spartito
che così bene già rintocca.

Non sono versi
non sono in rima
bensì
sono
solida prospettiva.

Una serena giornata nella più grande storia mai raccontata e… occhio alla penna.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com