La fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte, e l'altro quarto, ai loro delitti.
Ugo Foscolo
Quanto “vale” una citazione?
A cosa mi “serve”?
A nulla, se non vado al di là delle apparenze.
A tutto, se applico me stesso all’ambiente esterno…
Una citazione è, ad esempio, come il consultare il volo degli uccelli al fine di comprendere come andrà un accadimento, che si sta per iniziare.
Non vale niente, dunque. Vero? Per la mente dell’attuale paradigma, tutto ciò non vale assolutamente nulla. E, così… procede il Mondo, sulla via programmatica. Senza alternative autenticamente accreditate.
Detrazioni e credito per i giovani: uno specchietto per le allodole…
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Sai quale grande differenza esiste tra chi ha un problema e chi non lo ha?
L’esistenza o meno del problema? Sì… e poi?
Il proprio esclusivo sopravvivere. Cioè? Il proprio “vivere-sopra a…” (attaccamento egoico).
Qualcosa che porta gli individui a rendersi conto di un problema solo quando lo vivono in prima persona, ignorando completamente tutte le altre possibilità, in assenza dell’esistenza di un diretto interessamento (distanza).
Ciò evidenzia uno stato evolutivo talmente blando (inesistente), che crea un grande imbarazzo per quell’autocelebrazione, che la razza umana (mediamente) designa e riserva per se stessa.
Mors tua, Vita mea... Homo, homini, lupus…
Non è cambiato nulla. La gente si adatta e si “colora” sempre allo stesso modo. Cambia l’apparenza ma non la sostanza.