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lunedì 13 gennaio 2014

Il miglior lascito.



Il "costo 3d" che è lo scrivere in SPS, è  - per me - evidente, anche se non confessabile nell'immediato; il "ricavo" però... è qualcosa di impagabile, che non rientra minimamente in tutto quello che è solo un denso/apparente effetto collaterale (costo 3d)...
Davide Nebuloni
Pensate alle grandi masse d’aria - ed alla relativa "temperatura" - come se queste fossero delle bolle che scorrono a macchia di leopardo, scivolando su altre masse d’aria che, insieme, formano le varie parti della generica atmosfera. 




Questo scivolamento stratificato rispecchia o è rispecchiato da quello che eseguono le zolle di terreno più superficiale su quelle più interne (cosiddetta "deriva dei continenti"): ad immagine riflessa (lasciamo perdere chi sia lo specchio e chi il riflesso, anzi… diciamo che è “allo stesso Tempo”).

Orbene, pensate adesso al grande freddo che sta attanagliano la costa atlantica degli Usa. Che cosa deriva, evidentemente, da questa grande “zolla d’aria fredda”? 
 

martedì 29 ottobre 2013

Semi siete e semi ritornerete.


 
Feci uno sbaglio, quand'ero ragazzo. I ragazzi non capiscono niente. Avrei dovuto fare il medico, l'avvocato, il commercialista, e rapinare la gente col cervello, non con la pistola.
T-Dub
 
One of these days… Uno di questi giorni…
 
Che farò? Beh… vorrei entrare nell’ordine dei giornalisti. Ma costa troppo in termini di Tempo e denaro, pratiche e burocrazia, genuflessione, svendita personale, etc. L’Albo a questo serve. Le scuole a questo servono. A che altro, altrimenti?

Al fine di diventare giornalista, che cosa serve? Serve il “saper scrivere”? Naa. Serve la propria ammissione all’esser fedeli al verbo imperante. Serve tutto ciò che a me, sinceramente, “manca”…

Quindi, non sarò mai giornalista!

Il mio sogno, tra l’altro, qual è? Bah e boh. Beh… diciamo che i sogni sono due, corrispondenti alle due facce della stessa medaglia, ovviamente, presenti allo stesso Tempo. Perché no?

Questi sono i miei sogni:
  1. in una faccia, lo “scrivere secondo passione e vivere di questo”
  2. nell’altra faccia, l’andarmene dalle 3d.
Le due facce si compensano? È una questione diplomatica l’armeggiare ed il destreggiarsi tra queste due facce. Alla fine è possibile spiegare tutto ed il contrario di tutto (politica docet).
La realtà è che le due facce sono strutturate in maniera gerarchica ed, oltre a questo ordinamento, pari son…

La gerarchia prevede:
  1. l’andarsene via
  2. lo scrivere secondo passione.

mercoledì 27 febbraio 2013

Oltre alla fiamma...



Non vorrete continuare a guidare una tecnologia vecchia di 100 anni?

Nella pubblicità della Toyota, ora spunta anche questa verità indiretta, recitata addirittura dal gruppo numero uno al Mondo per vendite di autoveicoli d’ogni tipo. Una ‘verità’ che fa comodo, quando conviene utilizzarla per pubblicizzare dell’altro, che ha necessità di ritagliarsi dello spazio tra la selva del paradigma in corso d’opera

Il ‘nuovo’ ha sempre l’opportunità di mettere in luce il ‘vecchio’; solitamente ‘dura poco’ questo effetto. Diciamo che viene utilizzato per fare breccia nella mente irretita d’abitudine, del target da raggiungere a livello massivo.

La tecnologia che spinge i 'motori', nelle 3d, è obsoleta. La sua presunta ‘modernità’ è percepita attraverso l’impatto apparente ed indiretto, dovuto al ‘design’ ed al ‘restyling’:

tecnologia ‘di mezzo’, ossia ‘non centrale’, viene fatta indossare al nucleo/motore, rivestendolo con un abito più ‘alla moda’; il frattale è direttamente osservabile nei panni della Chiesa del Vaticano:

sempre la stessa dei secoli trascorsi, eppure avidamente proiettata al mutar d’aspetto esteriore (una vecchia 'tecnologia').

La maschera, che portano tutte le persone, è la stessa che indossano anche le forme pensiero 'solidificate', come ad esempio ogni piccola, media o grande istituzione, che non intende tramontare nei vasi terminali dell’oblio, del disinteresse da parte della Massa.

La preghiera alimenta ‘forme pensiero’. Allo stesso modo, la ‘maschera’ alimenta lo status quo travestito d’altro aspetto. Una tendenza atta a generare solidarietà energetica, approvazione derivante dal giudicare attraverso i sensi maggiori e maggiormente dediti all’apparenza di ogni cosa/movimento.

Per alimentare la fiamma, occorre ‘dare aria’

Non serve cospargere di benzina, ma serve utilizzare questa ‘antica ma sempre attuale tecnologia’ implementata nelle 3d:

La fiamma (dal latino flammam) è un fenomeno luminoso tipico della combustione, di cui è anche l'indice più evidente: 

dove c'è una fiamma, c'è una combustione in atto

Dal punto di vista della fisica la fiamma è classificata come un plasma freddo.

Alcuni materiali bruciano senza mostrare fiamme visibili

in questo caso la lunghezza d'onda dei fotoni emessi dai gas non è nel campo del visibile ma nell'infrarosso o (più raramente) nell'ultravioletto.

Il colore della fiamma è un ottimo indicatore della composizione chimica di una sostanza

sottoposta a spettroscopia, la luce della fiamma rivela una serie di righe spettrali caratteristiche delle molecole e degli elementi contenuti nel gas. Questo fenomeno è stato ampiamente studiato ed è da tempo parte delle procedure standard di analisi chimica qualitativa…
Link 
 
Osserviamo sempre la presenza dell’Analogia Frattale nella struttura biodiversa della Creazione:
  • dove c'è una fiamma, c'è una combustione in atto
  • alcuni materiali bruciano senza mostrare fiamme visibili
  • il colore della fiamma è un ottimo indicatore della composizione chimica di una sostanza.
La più grande storia è una vicenda ‘esatta’; nulla sfugge al suo costante e vigile presenziare in se stessa attraverso la manifestazione frattale della Vita. Essa è il contenitore che germoglia nei contenuti ed è i contenuti che ramificano nel contenitore

Il seme è contenuto, ossia è celato e protetto da tutto ciò che appare come ‘rumore di fondo’.

Una grande ed arguta strategia naturale di conseguimento indotto ed indiretto, della prosecuzione dell’esistenza nelle 3d.

Ciò che alimenta i loop, i vortici, le abitudini, etc. è il ‘seme’, ossia il principio di continuazione. Egli, pur nascosto, coordina i campi eterici al fine di alimentare i processi di generazione e mantenimento delle infrastrutture e dei contenuti.

Egli è ciò che non appare, che non si vede… seppure centrale nell’argomentazione. Una derivazione ombrosa del grande osservatore silente Animico.

È il moto perpetuo che la scienza Antisistemica non mette in evidenza. Un vettore energetico che esula dal concetto umano di 'causa effetto' e di relativa scarsità. Nella Pietra Codificata è implementata ed auto esiste, la tecnologia Liike, ossia:

energia dal movimento. Movimento d’ogni tipo, anche quello del sangue che scorre nelle vene.

Comprendete che, da questo punto di vista, il discorso energetico non è un ‘problema’, ma una questione ‘eco/riflesso’, cioè… focalizzare, per ‘moda’, l’attenzione della Massa su un aspetto di una qualsiasi questione cardine – da mantenere preservata e terreno di caccia privato.

Il Connubio intende sopravvivere per il più Tempo possibile, ossia ‘per sempre’. Nel fare questo, sino a quando gli sarà possibile, manterrà riservato il proprio sapere/memoria/presenza. Nel fare questo, l’intero parco energetico condensato nelle 3d, seguirà per legge frattale una simile decisione; questo è il marchio, l’imprinting impresso in ogni ambito dell’attuale paradigma.

Attraverso la visione frattale è possibile scorgere un simile operato silente:
  1. dove c'è una fiamma, c'è una combustione in atto
  2. alcuni materiali bruciano senza mostrare fiamme visibili
  3. il colore della fiamma è un ottimo indicatore della composizione chimica di una sostanza.
Siete abituati a pensare per punto 1, tuttavia, esiste anche il punto 2; mentre il punto 3 afferma che tutto è indicativo dell’orma da cui 'prende piede' - inizia - il tutto, che nelle 3d, per ora, manterremo fisso sulla presenza anonima del Connubio (Nucleo Primo + entità sovradimensionali).

Il punto 3 è da intendersi anche per estensione del concetto di ‘fiamma’. Nel caso di ‘fiamme non visibili’, occorre sostituire il termine ‘fiamma’ con quello ‘realtà manifesta’…

Ciò è possibile farlo poiché legge.

Come spegnere un incendio con il suono.
La tecnica standard per spegnere un incendio è quella di interrompere le reazioni chimiche coinvolte nella combustione. Tuttavia, dal punto di vista fisico, le fiamme sono plasmi freddi: per questo alcuni ricercatori hanno pensato che sia possibile manipolare ed estinguere le fiamme sfruttando tecniche fisiche invece che chimiche.

L’idea è venuta ai ricercatori della Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) statunitense, alle prese con il problema di riuscire a controllare piccoli incendi che si possono innescare in ambienti chiusi come stive di navi, cabina di pilotaggio di aerei e veicoli di terra, dove i normali metodi di spegnimento possono risultare poco efficaci o inutilizzabili.

Anche i campi acustici possono spegnere una fiamma… Il programma di studio per sviluppare nuovi approcci antincendio è stato varato dalla Darpa nel 2008… Una delle tecnologie studiate prevede il ricorso a un generatore di campo elettrico portatile che crea un vento ionico da indirizzare sulla fiamma, e che può essere usato per spegnere fiamme alimentate da gas metano o combustibili liquidi.

Un’ulteriore possibilità è un campo acustico generato da diffusori su entrambi i lati dell’incendio. Il campo acustico aumenta la velocità dell'aria e a questo aumento corrisponde un assottigliamento dello strato. Inoltre, come è stato mostrato in un esperimento in cui era stato dato fuoco a una piscina di combustibile, il campo acustico porta alla vaporizzazione del carburante, un processo che allarga la fiamma ma ne abbassa la temperatura

Link 
 
Attenzione:

un processo che allarga la fiamma ma ne abbassa la temperatura.

In questo caso, si entra in un ambito molto interessante ed in grado di scardinare il concetto fisico legato al ‘bruciarsi sulla fiamma’. La temperatura della fiamma può essere anche ‘bassa’, per cui ogni discorso legato alle varie tipologie di fiamme, derivanti dalla lettura spirituale della presenza umana incarnata, prende maggiore evidenza:

da fiamma che brucia a fiamma che trasporta (portale).

Per secoli gli alchimisti hanno cercato di cambiare metalli in oro, o almeno così si crede. In realtà la vera alchimia non era la trasformazione dei metalli ma la trasformazione di se stessi

Una delle tecniche tramandateci dagli alchimisti era la meditazione sulla fiamma violetta. La fiamma violetta è una vibrazione energetica che può aiutarti in ogni area della vita: salute fisica ed emotiva, relazioni, spiritualità...

La fiamma è l'essenza della luce spirituale, legata alla libertà, al perdono e alla trasmutazione. Il colore viola e sempre stato associato con la spiritualità. Avendo la più alta frequenza nello spettro della luce visibile, il viola è il punto di transizione tra luce visibile e luce non visibile, tra il mondo fisico ed il mondo spirituale.

La luce violetta guarisce e sana i nostri errori del passato...

Link 
 
La ‘fiamma’ è la rappresentazione fisica, visibile o non visibile, di un processo di trasmutazione/trasferimento, in corso:

non di una semplice combustione, essa è rivelatrice… bensì di una trasfigurazione dell’essenza e del relativo ‘spostamento’ di piano.

Il frattale che la rispecchia all'inverso è il 'buco nero', nell'accezione scoperta da Stephen Hawking, ossia di ricezione della luce e della sua redistribuzione trasfigurata nel tutto (portale).

Ecco che, il suono – il verbo – riesce ad interagire con la fiamma, essendo esso stesso il principio – d’aria – che muove ogni ‘cosa’, ed in ciò esso è onorato.

Ha inventato il frigorifero senza corrente.
La differenza tra gli Stati Uniti e l’Italia? Caterina Falleni, livornese, 23 anni, appena rientrata dalla Silicon Valley, la spiega così:  

'Il primo giorno in un’università italiana il direttore ha salutato gli studenti con queste parole: - Ragazzi, guardatevi intorno perché il 70 per cento di voi non riuscirà a passare l’anno. 

Stessa scena in America, solo che il capo dell’istituto ha esordito dicendo: - Ragazzi se siete qui è perché siete i migliori, siete forti e siete il futuro. Guardatevi intono perché le relazioni che stringete adesso vi accompagneranno e vi sosterranno per tutta la vita…

Il progetto di cui parla (Caterina Falleni) si chiama Freijis, un frigorifero che funziona senza corrente. È il risultato dei 4 anni di studio presso l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze, ma soprattutto l’invenzione che le ha permesso di vincere la borsa di studio presso il centro di ricerca Nasa della Silicon Valley. 

- L’idea mi è venuta in Africa studiando alcune strutture fatte con materiali porosi come il fango o la terracotta. Strutture che utilizzano il processo chiamato evaporative cooling, lo stesso per il quale la temperatura nel nostro corpo si abbassa nel momento in cui avviene la sudorazione

Ho associato questa tecnologia con dei materiali che si chiamano Pcm. Così è nato Freijis'
Link

Peugeot studia l'ibrida che va anche ad aria.
Il gruppo francese pronto a lanciare la tecnologia nel 2016… La tecnologia Hybrid Air della Peugeot … È il sogno di tutti e l'incubo di petrolieri. L'auto ad aria…

Chiariamo subito una cosa: 

il motore a benzina non è sparito, anzi resta l'unità principale di questa inedita architettura ibrida. Quello alimentato da un serbatoio di aria compressa alloggiato sotto al pianale serve a far muovere le ruote anteriori al massimo per un paio di chilometri nel traffico e funziona da ‘aiuto’ al tre cilindri. 

Esaurita la spinta si ricarica in decelerazione

Il sistema è già noto e veniva usato anche nelle ferrovie per i treni merci che dovevano superare pendenze elevate…
Link 
 
Un frigorifero che funziona senza corrente e un’auto che funziona ad aria:

la tecnologia Liike inizia a manifestare la propria presenza nelle 3d. Essa è direttamente disponibile per il download, attraverso la grande rete che collega l’intero Pianeta:

la Noosfera.

Osservate molto attentamente queste espressioni:
  • il motore a benzina non è sparito
  • resta l'unità principale di questa inedita architettura ibrida
  • funziona da ‘aiuto’ al tre cilindri
  • esaurita la spinta si ricarica in decelerazione
  • il sistema è già noto.
È 'tutto scritto', nella sequenza di simili stralci d’articolo:

è l’esatto calco della vostra vicenda, della vicenda umana alle prese con parti di se stessa che, ancora, non si riconoscono perché non ricordano.

La voce dell’errante Verosomiglianza ha detto. Anche per oggi siete stati serviti. La portata è alla vostra altezza se… avrete il giusto ‘appetito’.

Dipende da voi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

martedì 13 settembre 2011

Quiescenza e stress.




Nel ‘seme’ c’è l’essenza di una Vita futura: è importante...

La quiescenza e la sopravvivenza del seme sono garantite dalla particolare conformazione e dal suo stato di estrema disidratazione (5-10% di acqua). Lo scopo biologico della quiescenza è quello di propagare la specie nel tempo e nello spazio permettendo la nascita delle nuove piante anche a grande distanza dalla pianta madre e in condizioni temporali e climatiche favorevoli… 
 
A maturità il seme entra in una fase di quiescenza o dormienza durante la quale sono sospese tutte le funzioni vitali per essere ripristinate quando si verificano le condizioni favorevoli per la germinazione… 

La durata della dormienza è regolata da fattori ambientali e da fattori endogeni, di natura ormonale. Questi ultimi sono basati su meccanismi biochimici che si attivano come risposta a stimoli ambientali al fine di garantire che il processo della germinazione si svolga nelle condizioni favorevoli o che sia mantenuta la preservazione della specie quando eventi sfavorevoli causano una decimazione…
Da Wikipedia 
 
In Natura è presente una perfezione che lascia senza fiato.

Poi, quando guardiamo noi stessi, in termini di umanità, generalmente osserviamo una massa di individui perennemente ammalati o sofferenti per infiniti motivi: perché il genere umano versa in questo stato tanto debilitato?

L’amico Massimo, che sul suo sito www.livelloalfa.com pubblica quasi quotidianamente notizie molto preziose di ‘denuncia e ricerca’ nel contesto della salute umana, ha recentemente consigliato di vedere questo video incentrato sul modello di potere di Big Pharma. Le cinque più grandi aziende al Mondo che hanno il controllo dell’intera filiera del farmaco, compresa la definizione e la denominazione delle malattie

La società è medicalizzata. La società è carne da macello, ad immagine e somiglianza del trattamento che riserva agli ‘animali da pasto’. La società firma abbonamenti a Vita con le medicine e gli esami.

Ogni ambito è divenuto fonte di malattia, eppure la società è super informata rispetto al passato; non basta

dato il bombardamento di informazioni, siete sicuri di sapere cosa dovreste fare per migliorare il vostro stato di salute?
 
Finalmente alcune delle tesi fondamentali da sempre sostenute dalla medicina omeopatica sono verificate e testate:
 
• la genetica non è il fattore predominante nella comparsa di malattie
• il controllo di grassi, carboidrati, colesterolo e omega-3 non dà come risultato una buona salute
• farmaci e chirurgia non curano le malattie
• i medici non sanno con certezza cosa consigliare per mantenere una buona salute
• solo con la dieta e lo stile di vita si può guarire da malattie cardiache
• il cancro al seno è correlato a una situazione ormonale alterata dovuta ai cibi
• il consumo di latticini aumenta il rischio di cancro alla prostata
• gli antiossidanti di frutta e cereali sono correlati a migliori perfromance mentali nella 3a età
• vari tipi di cancro sono correlati al consumo eccessivo di proteine animali
Link 
 
Questo è già un buon punto prospettico dal quale osservare.

Si smette di subire la conoscenza medica e si accetta di parificarla ad un altro livello della conoscenza di se stessi. Un termine molto di moda è lo ‘stress’. È tutta colpa dello stress al giorno d’oggi. Dato che ormai ci conviviamo per forza, come possiamo prenderne le misure, oppure imparare qualcosa dalla lotta continua allo stress?

E anche se lo stress è inevitabile, è come rispondi allo stress che conta davveroSe pensi alla parola ‘rilassamento’ in questo momento. Cosa ti viene in mente?
 
Ad alcuni potrebbe venire in mente l’immagine di sè mentre se ne stanno su una spiaggia a non fare niente. Ad altri immagini simili. Ma il vero rilassamento è molto più di questo ed è la capacità di saper rispondere allo stress ed agli eventi che generano stress in maniera appropriata.
 
Pensa ad un leone. O anche solo ad un gatto. E prova ad associare la parola ‘stress’ all’immagine di un gatto. Troverai qualche difficoltà, credo.
 
Perchè un gatto funziona così: passa la maggior parte del tempo in una condizione di vero relax, e proprio per questo è capace di generare performance (che per lui significa saltare improvvisamente per catturare un animale) in un tempo brevissimo.
 
La sua vera forza non è tanto lo stato di relax in cui trova, quanto lo stato di prontezzail differenziale che riesce a generare tra completo riposo e completa attivazione.  

Maggiore è questa differenza, maggiore è la forza che riesce ad avere.
 
La maggior parte delle persone invece vive in una condizione di tensione continua, anche quando non deve generare vere performance (non si tratterà di catturare un topo, in questo caso, ma di vendere, vincere una causa, suonare uno strumento) e nel momento in cui serve non ha una forza vera perchè l’ha già consumata tutta rimanendo 'stressato' per tanto tempo.
 
Siamo esortati ed incentivati ad essere ‘noi stessi’, a ‘sviluppare noi stessi’, ad essere ‘chi siamo’. Ma la maggior parte di noi non ha la rappresentazione interna di cosa vogliano dire queste frasi. Non se la ricorda, in pratica.
 
Ed anche se proviamo a trasferire al resto di noi stessi le immagini che ci vengono in mente dall’idea di ‘essere noi stessi’ - non funziona.
 
E non funziona perché se vuoi cambiare il modo in cui tu (o chiunque altro) pensa, sente, agisce ed opera… devi operare fuori dai confini che contengono il pensiero ed il sentire. Devi partire da chi sei.
Link 
 
La conclusione di questo articolo è estremamente saggia e lungimirante. Mette inoltre in luce uno dei meccanismi cardine con il quale il ‘Controllo’ agisce sul piano dimensionale in cui siamo innestati densamente. Che fare, allora?
 
Quando accetto di lasciarmi andare giungono delle risposte, dei feedback, dei suggerimenti mascherati di routine e banalità, che celano dentro di sé, ripiegati ed avvolti, veri e propri tesori di saggezza.

Scegli col cuore, agisci con metodo.
In questi anni ho visto che per avere risultati straordinari nella propria vita i due punti chiave che padroneggiano sopra tutto il resto sono proprio questi:
 
1. Scegliere col Cuore (Love)
2. Agire con Metodo (Management).

1. Scegliere col Cuore.
Ci possono essere tanti strumenti, tante tecniche, tante cose da poter imparare. Obiettivi da raggiungere, oggetti da possedere, abilità da padroneggiare. Tanti libri, corsi, audiolibri e infoprodotti da assorbire. La brutta notizia è che non possiamo imparare tutto e ottenere tutto! La bella notizia però è che possiamo imparare ed ottenere qualsiasi cosa noi scegliamo.
 
Il punto chiave quindi è la nostra capacità di scegliere.
 
Molto spesso i nostri obiettivi non sono davvero nostri, ma derivano da qualcosa di diverso da quello che noi siamo e da quello che noi vogliamo veramente.
 
2. Agire con Metodo.
Se Scegliere col Cuore riguarda il 'cosa', agire con metodo riguarda il 'come'. Questo è il secondo punto chiave. Se abbiamo scelto la cosa che ci sta davvero a cuore per poterla ottenere dobbiamo mettere in pratica!

Questo è generalmente lo scoglio più grande. Spesso il punto non è che ci mancano le informazioni, è che abbiamo difficoltà con l’autodisciplina e la costanza.
Link

Ecco i punti chiave da segnarsi sul taccuino personale:
  1. siamo esortati ed incentivati ad essere ‘noi stessi’, a ‘sviluppare noi stessi’, ad essere ‘chi siamo’. Ma la maggior parte di noi non ha la rappresentazione interna di cosa vogliano dire queste frasi.
  2. se vuoi cambiare il modo in cui tu (o chiunque altro) pensa, sente, agisce ed opera… devi operare fuori dai confini che contengono il pensiero ed il sentire
  3. molto spesso i nostri obiettivi non sono davvero nostri, ma derivano da qualcosa di diverso da quello che noi siamo e da quello che noi vogliamo veramente.
  4. spesso il punto non è che ci mancano le informazioni, è che abbiamo difficoltà con l’autodisciplina e la costanza.
È possibile notare che questi quattro punti evidenziano un distacco dal sé. Questo distacco è l’impronta digitale della 'mano che controlla' indisturbata. 

Mancano le ‘chiavi’ o i ‘codici’ per entrare, non in luoghi inaccessibili e chissà dove ubicati, ma per entrare semplicemente in se stessi.

Manca sempre qualcosa per completare qualsiasi cosa che facciamo, proprio come la coperta troppo corta per coprire completamente l’intero corpo.

Riusciremo a ricordarcelo per più di quattro secondi? Ma, per carità, senza stress…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com