giovedì 2 maggio 2024

Lavoro, questo s-conosciuto.


1°Maggio, Confsal: “più dignità, sicurezza, equità e sviluppo per il lavoro…”…

Ancora? D+ di (così, qua), che vuoi! Un sentito “grazie” al… sindacato, laddove non è “democratico” sindacare sul loro operato. Tutto è in perfetto “Ordine”, nell’AntiSistema o nell’Anti-ti-strema… ed alfine, tendi come sempre a morire, salvo esprimere l’opinione ch’è “naturale”, tanto che… “l’unica cosa giusta al mondo è la morte”. Ergo, il programma “morte” ha sempre carta bianca, laddove solo Totò s’espresse sostanzialmente, con la “Autorità”, a tal pro:

“Badate colonnello, io ho carta bianca.”
“E ci si pulisca il culo!...”.
I 2 colonnelli

Ragazzo mio – disse la Fata – quelli che dicono così, finiscono quasi sempre o in carcere o all’ospedale. L’uomo, per tua regola, nasca ricco o povero, è obbligato in questo mondo a far qualcosa, a occuparsi, a lavorare. Guai a lasciarsi prendere dall’ozio! L’ozio è una bruttissima malattia, e bisogna guarirla subito, fin da ragazzi: se no, quando siamo grandi, non si guarisce più.
Queste parole toccarono l’animo di Pinocchio, il quale rialzando vivacemente la testa disse alla Fata:
Io studierò, io lavorerò, io farò tutto quello che mi dirai, perché, insomma, la vita del burattino mi è venuta a noia, e voglio diventare un ragazzo a tutti i costi. Me l’hai promesso, non è vero?
Te l’ho promesso, e ora dipende da te
Carlo Collodi – Pinocchio

Dunque, “Pinocchio” al fine di “diventare un ragazzo a tutti i costi”, che fa, nella sostanza

Per smettere di essere “burattino”, non esita ad allinearsi col resto del mondo. 

La “fatina” glielo promette, ma… “ora dipende da te”. Uhm:

da “te, però, è una cosa (sei e rimani ancora d+, “burattino”)
da Te, tutt’altro (essendoci).

Il lavoro, sì, te l’hanno de-scritto in ogni modo: “nobilita”. Ed è un “tuo diritto-dovere”. Ma che sottigliezza! Che hanno fatto ad “Atlante”? Gli hanno caricato lo “mondo intiero” sulle spalle, per sempre. 

Lessanzioni, in-somma. Zeus

Questo è il “suo” diritto-dovere al lavoro. Qualcosa che fa comodo, a chissà chi, però. E chissà mai perché. Un simile archetipo, lasciato in proiezione eterna, cosa mai ricombinerà a livello globale? Bè, lo vedi dalla risultanza ch’è sostanziale ma oramai anche pratica, fisica, manifesta:

ovunque “tu” vada, ogni società è sempre “al lavoro”.

Tale altro “programma” livella tutto e tutti, come catene che non esistono; ci sono! E se pensi che “siamo fatti per lavorare”, bah… hai ragione, perché la necessità di manodopera è sempre stata centrale e portante, per qualsiasi classe dominante

Altrimenti, toccherebbe loro… lavorare. 

Ora, a livello tecnologico le “macchine” stanno per essere im-piegate al posto “tuo”, essendo sempre + indottrinate e “capaci (intelligenti = programmate)”, avendo una memoria stabile al fine di auto ricordarsene sempre (“obbedisco!”). Rudolf Steiner, nelle “Cronache dell’Akasha”, nel descrivere la “storia umana sulla Terra”, ad un certo punto si annoda proprio attorno al concetto di “avere maggiore memoria= ricordarsi degli ordini ricevuti

Ovvero, non solo ricordarsi della propria esperienza ed or dunque divenire “saggi”. No

tale memoria ha comportato che il “sentito dire” si è radicato nel Sé, sino a trasformarlo in “sé” (sempre che ci sia mai stato il Sé, dal momento in cui si parla di “creazione”). Ok

“Il lavoro nobilita” era, infatti, de-scritto (ricordato a mo’ di mantra) all’ingresso del “campo di concentramento” = dell’ingresso in “fabbrica, ufficio o quello che vuoi, in-tanto la sostanza è sempre quella”. 

Tale lavaggio del cervello (e della coscienza) è oramai talmente accelerato ed avio diffuso che, qualsiasi “virus” gli fa un baffo! Anzi: ogni “virus” ne riflette la sostanza, mediante le proprie auto caratteristiche. Anche se il virus è “virus”, la verità è sempre la verità (il messaggio ricorre a qualsiasi mezzo vettore, infatti la specifica del “virus” è di penetrare ogni intercapedine gerarchica dei vari regni della cosiddetta “vita”). 

Non a caso il “virus” si manifesta anche a livello tecnologico, non appena c’è stato anche un simile “terreno calpestabile”. La “influenza”, poi, oltre ad essere la fase finale della risoluzione di uno o + “traumi”, è anche ciò che sostanzia l’esserci gerarchico (eco-dominante) che, per l’appunto, ti “ispira sempre a…”, alias, ti… influenza

Non a caso (qua, così) scegli sempre fra…, ma (ma) non decidi mai nulla essenzialmente. Ed “al lavoro” sei sempre inquadrato, non importa quale ruolo hai o “chi sei”. Anche un Ceo rientra puntualmente nella gerarchia. Anche i vertici delle “grandi famiglie”, essendo sempre sottodomino. Così, in questa ridda di cortine fumogene “naturali”, va da sé che sei “te” ad esserti “im-piegato”: 

non è il cucchiaio che si deforma. Ok

La f-orma sociale ti “appartiene”, come “tu” sei “parte della nave e parte dell’equipaggio…”. Per la serie “non solo film”. Trovi?

La mia opinione (non convenzionale) sul lavoro… La differenza sostanziale fra la generazione dei nostri genitori e la nostra è che, mentre nel passato il dovere di un genitore dal punto di vista finanziario si esauriva nel “portare uno stipendio a casa”, oggi questo non basta più. Per offrire un futuro finanziario sereno alla propria famiglia, non è sufficiente solo tanto impegno e determinazione nello svolgere la propria professione. Bisogna metabolizzare un nuovo paradigma, in cui saranno tre (e non più una) le aree da curare:
1. Come guadagnare denaro svolgendo il proprio lavoro.
2. Come gestire il denaro in maniera funzionale ai propri progetti.
3. Come moltiplicare il capitale investendolo correttamente.
Con questo nuovo approccio scopriremo che il nostro dovere non si esaurisce nel lavorare duramente per portare un reddito più alto possibile all’interno di una famiglia. Il punto 1 è un pre-requisito, ma da solo potrebbe non essere sufficiente per badare alla propria famiglia. Se ti focalizzassi solo sul primo punto, infatti, potresti finire con il lavorare 12 ore al giorno e trovarti comunque in difficoltà finanziarie, a seguito di eventi inaspettati della vita. Includendo invece nella tua visione anche i punti 2 e 3, riuscirai non solo ad arginare gli effetti di un eventuale momento negativo, ma anche a lastricare mattoncino per mattoncino un futuro finanziario florido…
Pietro Di Lorenzo

E per “fortuna” ch’è una “opinione (non convenzionale) sul lavoro…”

Lo “stress” ti ossiderà sempre d+, “continuando (così, qua)”. 

Figurati che non ti basta nemmeno lavorare 12 ore al giorno, perché “la vita riserva sorprese” e, allora, “ci devi pensare prima”. Facendo cosa? Unendo i punti: 

dato che l’1 non basta +. 

Allora, “prendi dentro” anche il 2, laddove il 3 “vien da sé”. E quandoentri nel mondo degli investimenti”, wow… la “(loro) Grande Opera” si compie ancora una volta: la “torta”, infatti, la puoi dividere in infiniti modi, restando sempre la stessa torta ma “quanticamente” costituita da fette in-finite, tanti quanti sono i modi per “sfettarla” ed approfittarsene.  

Ad esempio, attorno al motto “squadra che vince…, continua a farlo”, che ne dici di espandere ogni concetto che (ti) sembra inamovibile poiché… “unico, sacro, santo, etc.”? Ad esempio, a proposito dello “olocausto”, ce la fai ad estrapolarne la sostanza? E se (se), infatti:

anche la “schiavitù dei neri”
è stata la stessa strategia approntata per lo “olocausto”
=
chi ne ha tratto il max del beneficio “ab urbe condita”?

Se ora “Sion” è libero di fare quello che vuole, “grazie a quella immane tragedia”, vuoi vedere che “è già successo” e, allora, negli anni ’40 è andata in onda “solo” la fedele sostanziale replica! Uhm
A qualcuno “piace fare dei sacrifici rituali”, perché… funzionano molto bene = s’interfacciano con il funzionamento dell’I-Ambiente (qua, xxx) ma anche (qua, così). 

Ora, perché i “neri” vengono ritratti in molti “film”, in epoche improbabili, come personaggi influenti in società francamente imbarazzanti a livello di presunta gerarchia schiavistica, tipo… l’ultimo “Tarzan”, ambientato anche fra l’altro nella Londra ottocentesca

Hai presente? 

Vuoi vedere che quel tipo di “schiavitù” fu a discapito dei soliti “poveretti (cavia)”, allo stesso modo del sacrificare milioni di ebrei (povera gente, cavia), al fine di ottenere un certo “status (quo)” (qua, così)? Certo: è il consueto concetto della “fase utility”, questa volta applicato in maniera ancora + fantasiosa dall’elite sottodomino di turno, sempre all’ombra del “Grande Albero” eco-dominante: 

ora “Albero Maestro” della nave AntiSistemica “Terra”. 

Alla fine, allora, di tale foresta ne è... “rimasto solo uno”. 1 è pari all’individuo. 1 è dispari solo per la matematica. 1 sei Te, anche se (qua, così) sei “te”. 1 sei e 1 rimani, sempre. Mentre la “tri-unità” (ti) governa, essendo però un tutt’1 (legge, strumento, memoria) = I-Ambiente. 

Qualcosa che… “lavora”? 

Affatto: qualcosa che funziona. Amen! Mentre, nell’AntiSistema… tutti lavorano = il di-segno evidente che non esiste ma c’è proprio “qualcosa (qualcuno)” da auto mantenere attraverso il “proprio lavoro”, ovvero, alfine di auto manutenerti in “te”, tralasciando in ombra, Te. Bingo

I non solo proverbiali “2 piccioni con 1 fava”.  

Astrazeneca getta la maschera dopo un fin troppo lungo silenzio e confessa le sue colpe: “il vaccino anti Covid può causare trombosi…”. Siete pronti a morire?...
Aldo Luigi Mancusi

In sulle prime la buona donnina cominciò col dire che lei non era la piccola Fata dai capelli turchini: ma poi, vedendosi oramai scoperta e non volendo mandare più a lungo la commedia, fini col farsi riconoscere, e disse a Pinocchio:
birba d’un burattino! Come mai ti sei accorto che ero io?...”.
Carlo Collodi - Pinocchio

Accorgersi. Ok? D+: in che modus? 

Bè, e come se non… nella sostanza. No? Qualunque altra gradazione è sempre la stessa auto de-gradazione che va in onda in quanto a continua replica dell’esse-Re “già successo” che si auto succede senza fine di continuità, proprio come presunta “ciclicità”. 

Se eviti accuratamente di accorgerti sostanzialmente, allora va da sé continuamente il (qua, così) = lo status quo AntiSistemico che “non si può dire”. 


Altro che la “tua memoria”, allora. Loro ti hanno dato la loro mente: 

sei sempre in differita, replicante, anticipato.

Statte accuorte!

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3695
prospettivavita@gmail.com


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