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mercoledì 19 novembre 2014

La "terza persona".


Secoli fa il mio cognome si scriveva diversamente.
Da dove vieni?
Da nessun posto in particolare. Vado dove voglio e faccio quello che posso. Per questo sono nei guai. Diciamo che sono quella cosa che parecchi sentono… in esilio.
Perché sei nei guai?
Un uomo onesto è sempre nei guai… ricordatelo.

La follia di Henry
Che cos’è che serpeggia sempre “tra te e te”? Sei ancora… “tu”? E cosa sei tu? Oppure (pre)ferisci: chi sei tu? Ehm, non lo sai, vero! Nessuno lo sa. E senza questa risposta dove credi di poter andare? Pensi quindi esisti? He He He… 
La natura è frattale, ossia, (ri)flette; immagina te che gli appari davanti… è te che ella riflette. E uno specchio è, forse, dotato di intelligenza? È, esso, vivo nella misura in cui lo sei tu? Lo specchio che hai conosciuto nella fiaba di “Biancaneve” è vivo solo perché risponde alla domanda iniziatica? E che cosa dice? Che cosa afferma? Che cosa… provoca, evoca?
L’animo dello specchio è puramente sincero? Oppure, egli ha facoltà di (in)disporre i vari livelli di interlocutori, attraverso le proprie “risposte”? Chi comanda chi? Col(u/e)i che pone la domanda (inizia), oppure lo specchio stesso attraverso ciò che afferma, ben conoscendo chi formula il quesito/desiderio/auspicio?
 

lunedì 11 novembre 2013

La firma.



 

Firma… Il termine deriva dalla parola latina firmus, nel senso di definito, inamovibile…
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Quanto è convenzionale questa definizione di firma? Basti pensare a quanti decreti legge siano stati firmati e poi regolarmente "superati" o a come un contratto firmato e sottoscritto abbia una scadenza. 
La firma, dunque, sembra essere un sigillo “inamovibile”, solo nel senso più stretto del termine e cioè quando va a designare il termine di un lavoro, che nelle 3d per coerenza sarà sempre un termine Temporaneo (apparenza)...
Infatti, nel reame fluido del Tempo 3d, nessun "lavoro" è mai definitivamente terminato (è la visione parziale delle "cose" che convince di ciò).
Con la firma si va, dunque, a chiudere provvisoriamente un certo ambito contrassegnato da una fine apparente, relativa ad un certo contesto ed alle sue “problematiche”…

Utilizzando solo il concetto usuale, che è annesso al vettore del “termine”, si può affermare tutto ed il contrario di tutto. Infatti, questa interfaccia tanto indefinita (linguaggio), è divenuta convenzionalmente sempre più densa di espressioni dubbie, cangianti, mutevoli ed (auto)ingannanti. 

La legge è arbitrata ed amministrata attraverso utilizzi convenzionali dei termini che, molto spesso, non sono nemmeno capiti e capibili dalla Massa. Una convenzione che indica un significato (Costituzione) ma ne vale un altro, in quanto a “peso specifico” (paradigma), in grado di raggiungere persino la polarità opposta della valenza "firmata" (valore d'apparenza).
 

giovedì 8 agosto 2013

L’arte della manipolazione è "superiore".


 

Morto l'albero magico, la strega Jadis, divenuta la Strega Bianca e autoproclamatasi regina, con un incantesimo fa cadere su Narnia un inverno gelido ed eterno che, secondo l’antica Profezia di Narnia, sarebbe stato sciolto solo dai figli di Adamo e le figlie di Eva. Per questo motivo ordina a tutti, se qualcuno avesse avvistato un umano, di portarlo da lei…
Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio
Quando hai sufficiente potere ed attenzione, puoi fare ogni cosa, sull’esempio dell’istaurazione di una “dittatura militare” (modello grezzo) o di una coalizione privata a capo della “cosa pubblica” (di fatto), come l’Unione Europea e la Banca Centrale Europea (modello sottile).


Sottoscrizione del capitale.
Il capitale della Bce, che ammonta a 10.825.007.069,61 Euro (dal 1° luglio 2013), è sottoscritto dalle banche centrali nazionali (Bcn) di tutti gli Stati membri dell’Ue (oltre alle Bcn degli 11 paesi dell’Ue non appartenenti all’area dell’Euro)…

Il Comitato esecutivo comprende:
  • il Presidente della Bce
  • il Vicepresidente della Bce
  • altri quattro membri.
Tutti i membri sono nominati dal Consiglio europeo, che delibera a maggioranza qualificata...

Il Consiglio europeo, istituzione ufficiale dell'Ue.
Il Consiglio europeo definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali dell'Unione europea. Con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona il 1º dicembre 2009 è diventato un'istituzione. Il presidente è Herman Van Rompuy.


giovedì 1 agosto 2013

Tutti clienti.

  

Quando si vuol piacere nel mondo, bisogna risolversi a lasciarsi insegnare molte cose, che si sanno, da persone che le ignorano.
Nicolas de Chamfort

Nella scia di personaggi famosi, a ben guardare, si trovano tracce di individui semisommersi dalla fama di chi li “precede”, i quali hanno tratto energia, ispirazione e pieno sodalizio, che il Tempo ha provveduto a diluire nella memoria:
giunto a Londra ha la sensazione di essere dimenticato da tutti, anche dalle antiche conoscenze viennesi:

“Credo che l’aria di Londra sia della natura delle acque del Lete”…
La storia deviata ricorda solo chi non ha il potenziale di poterla fare deflagrare.

Alla Massa deve essere fornita la versione disinnescata della cronaca relativa agli individui, che tracciano con le loro “punte” i solchi biodiversi della possibilità, secondo una propria Natura, in qualche modo slegata da quella innaturale forma di imposizione sottile sociale massiva, molto più simile ad un “filtro” piuttosto che ad una personale conquista.

Lorenzo Da Ponte (Ceneda, 10 marzo 1749 – New York, 17 agosto 1838) è stato un librettista, poeta, scrittore, drammaturgo e professore italiano naturalizzato statunitense…


lunedì 5 novembre 2012

Ciò che 'non si vede'...



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Il termine può essere considerato un po' astratto poiché è facile considerare ogni oggetto, anche di uso comune, come facente parte di una infrastruttura più ampia, viene però comunemente utilizzato in alcuni campi specifici...
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Etimologicamente il termine infrastruttura deriva dal latino ‘infra’ e ‘structura’. ‘Infra’ significa sotto, inferiore, che sta al di sotto; ‘structura’ deriva da ‘struere’, costruire. Infrastruttura significa letteralmente costruzione che sta al di sotto, che non si vede… 

Ma ‘infra’ in latino ha anche il significato di ‘tra’, di ‘tramite’: per infrastruttura, quindi, possiamo intendere costruzione che unisce, che lega, che fa da tramite, che mette in relazione
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Il Mondo è una gigantesca infrastruttura.

Lo è da ogni punto prospettico e, lo è, dal punto originale della sua creazione, ossia… ‘serve a qualcosa’.

Non potrebbe essere altrimenti. Da cosa lo si capisce? Da tutto quello che è stato costruito dagli umani…

È una logica frattale quella imperante in SPS. Lo avrete certamente capito, ormai.

A cosa sta servendo, il Mondo, allora? E, a chi sta servendo? A chi serve? Ossia, di chi è servo?

Gli attori sono numerosi; disegnano una spirale gerarchica a strutture piramidali, partendo dal piccolo per arrivare al grande e viceversa. Tutto interlacciato attraverso la senzienza energetica alla base dei mattoni infrastrutturali, che compongono tutto.

Gli Human Bit scorrono all’interno di questa mega infrastruttura, la usano per procurarsi esperienza, per sviluppare valore aggiunto.

Nel corso di questi tre anni, in SPS sono stati identificati vari livelli di attori cardine, ordinati in sequenza di non apparenza diretta, di cui gli umani non sono altro che la punta dell’iceberg emersa alla luce delle 3d.

Sento sempre maggiormente pressante la ferma convinzione, derivante dall’ordine infrastrutturale di appartenenza, che tutto sia perfettamente sotto controllo, cerchia di contenimento dopo cerchia di contenimento. Un costrutto veicolato e veicolante energia come forma di scambio esperienziale.

Le infrastrutture si prestano molto bene al controllo. Lo vediamo usualmente con la rete elettrica, ad esempio: ‘Non paghi? Ti tagliamo i fili’… questo è vero e proprio controllo alla fonte.

Se accade a questo livello, accade ad ogni livello.

Quello che manca, a questo Mondo, è l’affermazione radicale dell’esistenza, presenza e concretezza delle leggi Universali legate al versante energetico del funzionamento del tutto.

Sino a quando non le si riterranno autenticamente presenti attorno a noi, come una diversa forma di gravità, allora sarà come vivere al buio e coi ‘fili tagliati’.

Tutto ciò è voluto e permesso:
  • permesso dalla Massa
  • voluto dai vari attori che si nutrono di questo permesso/rinuncia.
Controllo adattativo.
Con il termine controllo adattativo si fa riferimento a leggi di controllo che in modo autonomo modificano i propri parametri per adattarsi alle modifiche che il sistema può subire durante l'esercizio delle sue funzioni

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Controllo robusto.
Il controllo robusto è una strategia di controllo automatico di sistemi dinamici il cui scopo è il controllo del sistema interessato anche quando di questo non si ha una conoscenza completa.

Il controllo automatico classico prende un sistema dinamico, descritto in forma di stato o dalla sua funzione di trasferimento, conosciuto in modo completo e accurato e genera tramite opportuni algoritmi scelti a discrezione del progettista un controllore ad hoc per quel sistema

Nella pratica ciò non è possibile perché il sistema che si va a controllare non corrisponde pienamente con il sistema reale che ne è appunto un modello, cioè un'approssimazione.

Il controllo che riesce a risolvere questo problema è detto robusto proprio perché garantisce la stabilità asintotica (un punto di equilibrio X0 è detto asintoticamente stabile se è stabile e attrattivo) per un insieme di sistemi e non solo per quello nominale…
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C’è molto da riflettere, analizzando le definizioni classiche previste dall’ordinamento umano. Applicando l’Analogia Frattale, le si può leggere a livelli biodiversi e sempre validi, anzi… sempre più validanti situazioni non direttamente visibili né percepibili attraverso i sensi maggioritari.

Ecco un classico esempio di controllo infrastrutturale, in cui nulla succede mai per caso. Ricordiamo che se a livello medio umano si vive nella mediocrità, questo fatto è totalmente estraneo al controllo di riferimento (Nucleo Primo):

Usa, disoccupazione sale al 7,9% a ottobre, aggiunti 171mila posti.
Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al 7,9% a ottobre, in rialzo rispetto al 7,8% registrato a settembre. Lo comunica il dipartimento del Lavoro. L'economia statunitense ha aggiunto 171 mila nuovi posti a ottobre. Dallo scorso luglio sono stati generati 173 mila nuovi posti al mese, in netta accelerazione rispetto alle nuove occupazioni create tra aprile e giugno (67 mila al mese). Tuttavia il presidente americano in carica, Barack Obama, affronterà tra quattro giorni la sfida elettorale contro il repubblicano, Mitt Romney, con un tasso vicino alla soglia critica dell'8%. L'economia statunitense ha aggiunto posti di lavoro per 25 mesi di fila e da quando Obama è in carica e in totale si contano 580 mila nuovi impieghi.

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Questa notizia è disarmante. Non si capisce, a prima vista, se sia positiva o negativa:
  • il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al 7,9% a ottobre, in rialzo rispetto al 7,8% registrato a settembre
  • l'economia statunitense ha aggiunto 171 mila nuovi posti a ottobre.
Allora? Come inquadriamo il dato? Nella Massa, accade che questa notizia è presa in esame e accantonata con un bel ‘Bah!’.

La rinuncia a capire è coperta dalla base infrastrutturale che convince a credere che sia positiva. Un meccanismo di 'controllo robusto' della Massa.

Usa, creazione occupazione ottobre oltre stime, Obama incassa.
Il mercato del lavoro negli Stati Uniti mostra segnali di deciso miglioramento. E fornisce un aiuto a Barack Obama per centrare l'obiettivo della rielezione alla Casa Bianca.

A ottobre, infatti, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro, le buste paga sono aumentate di 171.000 unità, a fronte di un'attesa di +125.000.
Contestualmente, sono stati rivisti i dati di settembre (+148.000, mentre in precedenza era +114.000) e agosto (+192.000, contro +142.000 precedente).
Il tasso di disoccupazione si è attestato al 7,9%, in linea con le stime, mentre a settembre era al 7,8% (7,8% il dato precedente). L'incremento dello 0,1% è conseguenza del rientro di diverse persone (578.000) nella categoria di quanti sono in cerca di occupazione.

‘Queste cifre sono coerenti con il quadro che si va delineando di una ripresa economica che sta continuando a ritrovare forza’, commenta Millan Mulraine, senior strategist per gli Usa di TD Securities, a Toronto.

Obama, dunque, si presenterà agli elettori, martedì prossimo, con in tasca il dato sulla creazione di posti di lavoro.

Gli ultimi sondaggi indicano che il presidente uscente e lo sfidante, il repubblicano Mitt Romney, sono testa a testa.

Posto che da qui all'appuntamento elettorale non sono in calendario altri dati macroeconomici di peso, Obama potrà sfruttare la scia dei numeri odierni, particolarmente significativi, perché il mercato del lavoro è stato al centro della campagna elettorale.

Glenn Hubbard, consigliere economico di Romney, parlando con la Cnbc ha sminuito il dato: ‘Davvero forte è un numero come 250.000-300.000 posti di lavoro in un mese. Semplicemente, questo non è abbastanza buono’.

Di diverso avviso, ovviamente, Alan Krueger, numero uno del comitato dei consiglieri economici di Obama: ‘Per quanto ci sia ancora molto lavoro da fare, il report di oggi sull'occupazione dimostra ulteriormente che l'economia Usa sta continuando a migliorare’.

Per quanto lontano dal picco del 10% toccato durante la recessione 2007-2009, il tasso di disoccupazione resta circa tre punti percentuali superiore ai livelli pre-recessione.

Inoltre, il numero ancora elevato (per gli standard Usa) di disoccupati frena gli incrementi salariali. Il mese scorso, infatti, la paga oraria media è calata di 1 cent, a 23,58 dollari.

Non va dimenticato, infine, che ci sono circa 23 milioni di cittadini americani che sono disoccupati o in cerca di lavoro, oppure riescono a ottenere soltanto lavori part-time o precari.

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Punti di vista differenti. Le famose ‘mezze verità’.

La Massa decreta l’affermazione di una sull’altra. Per questo il controllo della Massa è tanto importante e totale. Per questo esistono le infrastrutture Antisistemiche.

Ma tutto ciò è vero per l’attore di mezzo, che si approfitta dell’attività umana, in corso d’opera, di auto conoscenza di se stessa.

L’infrastruttura è, di fatto, l’approdo ideale per manifestare l’esperienza esistenziale.

Cio che non si vede è molto concreto...

Il suo uso è illimitato e dipende dagli attori in gioco.

Dipende da noi.

  
02112012 S 0 – 307 Commemorazione di tutti i defunti (L’altra Halloween) ++
03112012 V 0 0 308 S. Martino De Porres (Una vita che fa riflettere) +0
04112012 P 0 0 309 San Carlo Borromeo (Dal nepotismo a cosa?) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 2 novembre 2012

Indebitati con noi stessi.




È sempre più chiaro che ‘siamo tutti indebitati’. Il debito dilaga ovunque e, molto spesso, non si sa nemmeno con chi lo si è contratto

Le carte in gioco sono confuse. 

Perché la Spagna non ha ancora chiesto gli aiuti europei.
È meglio evitare di chiedere aiuto alla Banca centrale europea. Finché si può, almeno

La Spagna cerca di rinviare il più in là possibile la data fatidica in cui decidere per gli aiuti europei e diventare, quindi, il primo Paese ad aderire al Meccanismo europeo di stabilità (ESM). Chi si aspettava la richiesta firmata da Mariano Rajoy l’8 o lo scorso 18 ottobre in occasione dell’Ecofin e del Consiglio europeo, è rimasto deluso. 

La Spagna, per ora, resiste… 

Se Madrid decidesse di diventare il primo cliente dell’Esm, otterrebbe sì dai partner europei la liquidità necessaria per il suo sistema bancario, evitando certamente il fallimento di qualche istituto di credito, ma a che prezzo?
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Ragionando come bambini, si è portati a pensare a come sia possibile che uno Stato sia indebitato, visto che il denaro è una convenzione e che lo Stato può batterne in maniera infinita. Poi, leggendo tra le righe, si capisce che non è più lo Stato ad emettere moneta, ma una banca centrale accreditata a farlo. Tale banca ha un azionariato privato, per cui il denaro è emesso, regolato e veicolato da una intenzione ‘privata’.

Se, poi, osserviamo chi sono gli uomini chiave al comando dell’economia nazionale (Passera e Monti) e da dove giungono (dal mondo bancario), allora la situazione si fa sempre più… chiara:
  • una banca nazionale ma privata, emette denaro
  • degli uomini al Governo, ‘ex bancari’, legiferano.
Non solo; aggiungiamo altri dati salienti:
  • il debito regna ovunque
  • la maggior parte della popolazione ‘soffre’ questa condizione
  • non sembra ci sia la volontà di cambiare quello che palesemente non va.
Cosa se ne deduce?

Che il Piano a cui sottintendiamo, che personalmente credo sia 'perfetto', ha inteso proprio uno scenario di questo tipo. Ossia, la situazione attuale è voluta da una intelligenza mossa da idee ben precise.

Abbiamo già scoperto, in SPS, l’esistenza del ‘Nucleo Primo’.

Qualcosa striscia nell’ombra. Analizzando la situazione dal punto prospettico 3d, non si può che cogliere questo scenario all’opera e non si può ritenere tutto ciò frutto del caso, della sfortuna o di chissà quale altro vettore terrestre.
 
La Massa non sta bene. La situazione è molto tesa. Ma tutto ciò lo è solo dal punto di vista della Massa

Se ribaltiamo la prospettiva e osserviamo chi 'sta bene', chi trae vantaggio da questa situazione, cosa possiamo evincere? Non certamente che l’imprenditore di successo sia un Demone, bensì che non esiste sulla Terra ombra del potere oscuro che alimenta la diseguaglianza.

Giudicare coloro che stanno bene equivale a continuare ad essere ciechi. 

È la presenza del Nucleo Primo che va 'capita'

Mediante Analogia Frattale lo si può inquadrare, anche se non è dotato di ombra, perché è possibile rilevare la sua presenza attraverso la sua energia riflessa dal tutto.

Le sue ‘impronte digitali’ sono dappertutto.

La sua ubiquità è totale ed allo stesso Tempo utilizza indirettamente noi tutti, senza che se ne sia consapevoli, attraverso l’invasione e la conquista del nostro inconscio.

Anche per questo motivo è necessario definire coi giusti termini questo paradigma, definendolo come negativo, cioè, Antisistemico

Iniziamo a 'dare a Cesare quel che è di Cesare'…

In Matrix, l’Agente Smith è potenzialmente ognuno di noi, e lo si vede molto chiaramente nel film.

Ma, Matrix è solo un film? See… nulla di quello che la mente partorisce è un film. Cioè: è tutto un film che gira nelle nostre teste; film che se emessi in continuazione diventano, però, la realtà emersa a livello di Massa.

Funzioniamo e funziona così.

Allora, aggiungiamo alle caratteristiche prima abbozzate, anche questa:

la Massa è preda di una allucinazione collettiva sapientemente guidata, a cui la Massa stessa conferisce autorità, mediante il proprio attaccamento in termini di unico scenario possibile/disponibile.

La mancanza di alternativa è divenuta pressoché totale.

La cecità a cui ci siamo sottoposti è altamente significativa del nostro status spirituale, come se avessimo sepolto la nostra ‘ascia di guerra’, nel senso di ‘identità spirituale’.

Siamo divenuti ingranaggi di una macchina 3d mossa dalla nostra paura.

È 'chiaro' che siamo sottoposti a una prova, ad un test, ad un corso evolutivo e di conoscenza di noi stessi.

Solo che, il tutto, è diventato molto 'spigoloso' e la scuola si è mimetizzata da campo di concentramento. Frattalmente possiamo dedurre che ne avevamo necessità. Ma non più, adesso…

Personalmente, sento antidiluviano questo scenario, del quale sinceramente farei a meno. Tuttavia, se sono ancora qua è perché esiste perlomeno una missione ancora da onorare ed il fatto che ho iniziato, sette anni fa, a percorrere un cammino diverso da quello che mi aveva contraddistinto ‘prima’, significa certamente che ‘qualcosa è cambiato’.

Credo fermamente di essere sulla via più risonante, così come lo è la Scuola di auto educazione Terra 3d di Natura Antisistemica

Ciò che si annida sullo sfondo è sia un custode che un carceriere, sia un docente che un tiranno. Dipende da noi evidenziarlo nella sua connotazione particolare, ossia siamo noi che lo evochiamo con panni idealmente diversi, riflettendoci in esso, proprio come se fosse uno specchio della nostra realtà interiore da incarnati Human Bit, a sua volta riflesso di quella superiore che veicola all’Anima, desiderosa di completarsi e di adempiere al proprio ruolo di Soul Bit.
 
Unità d’informazione che compone il tessuto intelligente dell’Universo e, dunque, del Creatore.

Il Nucleo Primo ha pazienza da vendere

Immaginiamo un potere che si tramanda da millenni. Un potere che ci conosce meglio di chiunque altro, persino che ci conosce meglio di come noi conosciamo noi stessi.

Un potere che sa benissimo come reagiamo, come ragioniamo, come siamo influenzabili in infiniti modi. Un potere dalle idee molto chiare.

La merendina che ingurgita il bambino non lo rovina solo a livello di ‘linea’, bensì lo conquista al suo interno. Le nanotecnologie hanno dimostrato di essere una realtà molto concreta…

Meditiamoci sopra molto attentamente.

Dal punto di vista della reputazione, la partecipazione al programma di aiuti equivale all’ammissione del singolo Paese di ritrovarsi in condizioni economicamente disastrose con il conseguente effetto perverso sui propri titoli sovrani’, ha detto Laura Tardino, strategist di Bnp Paribas investiment partners, a Il Sole 24 Ore

‘E’ quindi facile intuire che il salvataggio arriverebbe in extremis e a condizioni durissime imposte dall’Europa, priva di legittimazione democratica, perché non eletta dal popolo. La strada che si aprirebbe per lo Stato richiedente sarebbe, verosimilmente, quella seguita negli ultimi anni dalla Grecia’. Non certo un bell’esempio.
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Il Nucleo Primo si avvale di ogni mezzo e di ogni individuo; di ogni possibilità biodiversa. Può sedurre o abbandonare, sopprimere o valorizzare, esaltare o annichilire. Ovviamente, sempre in funzione dell’utilità di una persona inquadrata negli ingranaggi del proprio Piano.

Tuttavia, c’è dell’altro. Se conoscessimo molto bene le leggi Universali, saremmo sempre alimentati dalla certezza/consapevolezza dell’emersione biodiversa di uno scenario di realtà 3d; uno dei tanti, scelto dall’energia complessiva della Massa

Sì, è inutile trovare un colpevole, perché non esiste un simile concetto. Tutto è opportuno e nulla è per caso.

Le banche non sono le colpevoli ma, attraverso il loro riflesso di noi, possiamo scorgere l’attore che si cela oltre il sipario:

Fsb. Le banche sistemiche devono ricapitalizzarsi.
Le banche di sistema devono di nuovo ricapitalizzarsi portandosi oltre la soglia stabilita da Basilea 3. Da un minimo dell’1% fino al 2,5%. Lo sostiene il Financial Stability Board (Fsb) nella sua nota emessa ieri. Fra queste, anche Unicredit e, a sorpresa, Bank of China.

I nuovi requisiti di capitale dovranno essere applicati interamente, spiega l'Fsb, fra il gennaio 2016 e il gennaio 2019, iniziando dal novembre 2014. L’organismo internazionale divide gli istituti di credito in cinque categorie, a seconda dell’importanza dell’operazione…

Link

L’Fsb è un ‘organismo internazionale’. Un concetto molto interessante e rilevante. Non stiamo parlando di persone in carne ed ossa. Ossia, esse sono contenute dall’organismo che le utilizza e le muove. Stiamo parlando di una creatura vera e propria. Una forma pensiero viva

Le nostre rinunce hanno creato l’humus per l’attecchimento di questo paradigma, con il risultato che ci siamo indebitati con noi stessi.

Abbiamo attirato ed esternato il lato oscuro, che adesso è tutto attorno a noi.

La belva è fuori. La vediamo? Che cosa decidiamo di fare? 

Dipende da noi.

  
31102012 S 0 + 305 Sant'Alfonso Rodriguez (Un uomo mite) ++
01112012 S 0 + 306 Tutti i Santi (Le classi di santità) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 26 ottobre 2012

Il potere delle parole: Satana.




Se ancora non bastano tutte le analogie scovate da SPS, che mettono in relazione il nostro attuale stato con quello ideale, direttamente raggiungibile se fossimo liberi dall’incantesimo Antisistemico, allora passo ad illustrarne un’altra:

abbiamo computer domestici che regolarmente, dopo del Tempo, iniziano ad ingolfarsi, a causa del nostro comportamento poco tutelante/dismesso, e a funzionare sempre peggio. Il sistema operativo rallenta e la memoria disponibile è sempre più satura. Non solo, abbiamo del software installato, come Excel e Word, ad esempio, che hanno un potenziale enorme ma vengono utilizzati in maniera superficiale

In sede di decisione d’acquisto di un computer, qualcosa ci anima nella scelta veicolandoci sempre al top della gamma e della potenzialità, preferendo un equipaggiamento di serie il più possibile completo come se, con quella macchina, dovessimo partire per una missione spaziale ai limiti della possibilità umana.

E poi cosa puntualmente accade?

Che usiamo il pc come una macchina da scrivere e per giocare, chattare, fare gossip.

Per Analogia Frattale è possibile comprendere:
  • il livello di utilizzo della nostra mente
  • il livello di comportamento che ci caratterizza
  • le dissociazioni di base che ci interessano
  • la persuasione occulta a cui siamo sottoposti in fase di acquisto.
Tutto ci rispecchia a pieno. Ogni scelta viene incisa nel solco di quello che ci attornia che, poi, torna ad interessare le regioni interiori dell'essere, come un boomerang.
 
La caratteristica di base umana è una certa pigrizia nel compiere scelte che servono per il proprio progresso sottile, come se qualcosa non impedisse direttamente ma consigliasse, tentasse indirettamente a rimandare a domani quello che si poteva fare oggi.

L’esempio è la classica ‘ultima sigaretta’ di Svevo.

Non si esita ad iscriversi in palestra per migliorare l’aspetto fisico, ma si cincischia se capiamo che dovremmo fare palestra della nostra disciplina e autenticità interiore.

Impariamo a fare a meno della Nutella. Ce la facciamo?

Subentra un ‘software’, ad un tratto, che cerca di correggere l’input spirituale, scattato in chissà quale maniera come se fosse un antivirus (rimedio) piuttosto che un virus (causa), dal momento in cui il software che sorveglia la scelta alla base del comportamento, inquadra quella esigenza come una sorta di entità virale da eliminare (processo inverso).

Se si dovesse tracciare l’andamento degli ultimi 2000 anni dell’evoluzione di tecnologia, scienza, economia, medicina e buona parte di ogni altra categoria della ricerca umana, se ne vedrebbe il trend schizzare verso l’alto come un razzo, specialmente nel corso degli ultimi 100 anni. 

Solo nelle categorie che riguardano l’emozione umana si vedrebbero linee relativamente piatte e, in alcuni casi, una devoluzione

È evidente che il nostro progresso si è decisamente sviluppato dal punto di vista intellettuale, tecnologico ed economico, ma è cambiato pochissimo dai primordi della civiltà per quanto riguarda la gestione delle nostre emozioni e, cosa ancor più importante, come noi le orchestriamo per una migliore comprensione della vita e percezione intuitiva
Wingmakers 
 
Siamo rimasti fermi con le quattro frecce accese ad aspettare che scattasse qualche evento particolare, in una sorta di stand by emozionale che, alla lunga, ha generato una palude incantesimale molto attraente per entità sottili d’ogni tipo.

Il frattale è, ad esempio, l’automobile, che è rimasta strutturalmente immutata nel corso degli ultimi cento anni, segno evidente che un qualcosa impedisce un suo rinnovamento ideologico. Un chiaro segnale di presenza parassitaria agganciata a questo modello di paradigma, evidentemente molto gradito.

Se analizziamo com’è costituito il sistema abitudinario sociale umano, è gioco forza comprendere istantaneamente come è fatto colui che se ne avvale energeticamente.
  • Chi esegue un’analisi di questo tipo?
  • Chi crede ad un’analisi di questo tipo?
‘È incredibile come internet e blogger superficiali, per usare un termine gentile, possano non sono amplificare bufale e notizie totalmente false, ma addirittura rispolverarle – ci spiega Raoul Chiesa, professionista di sistemi di sicurezza e consulente per l'Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia…
Link 
 
Non solo le bufale vengono amplificate. L’intero sistema di diffusione delle news, delle informazioni, del contesto dell’intrattenimento sociale, funziona alla stessa maniera.
  • Agenzie di Stampa
  • Media
  • Massa.
Sopra alle Agenzie di Stampa chi si annida?
  • i proprietari delle Agenzie di Stampa
  • le lobby
  • le Istituzioni.
Le Istituzioni cosa sono? Entità non fisiche:
  • eggregore
  • forme pensiero
  • energia.
Come si sono formate?

Attraverso il nostro comportamento indotto o autoindotto.

Cane che si morde la coda o 'Paradosso di Moore' o loop o
Nastro di Möbius.

Anonymous pubblica i segreti della Polizia italiana.
Anonymous non tradisce mai. Mai hacking da quattro soldi. E quella di stanotte è stata forse l’azione di hacking più incisiva mai compiuta in italia: colpita la Polizia... 

La questione ora non è che sia giusto o meno pubblicare tali documenti, quanto il fatto di sapere di essere cittadini posti tra l’incudine (la Polizia) e il martello (Anonymous). 

Tra due entità, quindi, in grado di sapere dove siamo, con chi siamo e tutto (ma proprio tutto) quello che facciamo. Il sentimento che gira in queste ore sul web è quello di una società troppo spiata e raccontata dietro le quinte, dalle quali potrebbe uscire una radiografia perfetta di ognuno di noi.

'Da settimane ci divertiamo a curiosare nei vostri server, nelle vostre e-mail, i vostri portali, documenti, verbali e molto altro' – scrivono gli Anonymous sul blog – 'Siamo in possesso di una notevole mole di materiale: ad esempio documenti sui sistemi di intercettazioni, tabulati, microspie di ultima generazione, attività sotto copertura; file riguardanti i No-Tav e i dissidenti; varie circolari ma anche numerose mail, alcune delle quali dimostrano la vostra disonestà (ad esempio una comunicazione in cui vi viene spiegato come appropriarvi dell’arma sequestrata ad un uomo straniero senza incorrere nel reato di ricettazione). Il livello di sicurezza dei vostri sistemi, al contrario di quanto pensassimo, è davvero scadente, e noi ne approfittiamo per prenderci la nostra vendetta'.

I dai rubati sono stati pubblicati sul portale Par:AnoIA, piattaforma dove i pirati caricano grandi quantità di documenti, che sul sito ufficiale occuperebbero troppo spazio e banda.

Nella logica di 'servizio alla massa', sembra che i dati resi noti dagli hackivisti riguardino operazioni quotidiane che però non fanno gridare al vero e proprio scandalo

In sintesi non ci si aspetti di trovare nomi illustri di politici a capo di sette criminali o mafiose, oppure di sportivi che si vendono partite di campionato. Qui si tratta di casi e avvenimenti che, giorno dopo giorno, possono mettere in dubbio il lavoro della Polizia e delegittimarne alcuni comportamenti (come quello che permetterebbe ai poliziotti di entrare in possesso di un’arma sequestrata senza incorrere nel reato di ricettazione).
Link 
 
Operazioni quotidiane che però non fanno gridare al vero e proprio scandalo.
 
Ecco il punto:

tutto sembra addomesticato ad ogni livello e Anonymous non si discosta molto dal consueto scenario iper controllato all’origine.

È possibile che questo potere tecnologico d’intrusione nell’Antisistema, obbedisca ad un ordine superiore riconducente alla consapevolezza che tutto è in perfetto ordine? Sarebbe basilare saperlo. Perché? Perché ciò dimostrerebbe un livello di verità al di sopra di tutto quello che la Massa è stata abituata a pensare/definire nella propria mente.

Sarebbe come scoprire le fattezze e la concretezza del Piano Divino in azione.

Elevarsi al di sopra del teatrino 3d sarebbe proprio un gran bel balzo; godere di quel panorama sarebbe come raggiungere l’illuminazione, ossia un altro checkpoint infrastrutturale della gerarchia esistenziale. 

Gli Human Bit sono sonde alla ricerca di se stessi e, mentre fanno questo, maturano esperienza che trasmettono alla Centrale, la quale persegue lo stesso cammino, solo molto più allargato.

I pilastri della Scuola Autoeducativa Terra/Acqua di Natura Antisistemica si immergono e si elevano sino ad avvolgere il tutto e ad auto completarsi per mezzo della fusione degli estremi. Estremi che si fissano al di là dell’orizzonte degli eventi direttamente osservabile dalle 3d.

Indirettamente, tramite Analogia Frattale, è tuttavia possibile misurare ogni causa ed ogni effetto vicino all’essenza delle vicissitudini umane ed espanse ad ogni livello Celeste.


L’Antisistema è l’Inferno? Non necessariamente. Dipende da noi

Il nome della scuola, appena citata, è intitolato a Satana (leggete le prime iniziali di ogni parola componente il nome della scuola). Dopo quasi 1000 articoli di SPS, ho compreso quale sia il referente con il quale ci misuriamo, il comandante in capo delle operazioni di auto addestramento umano, il luogotenente massimo che sovraintende il reticolo operativo terrestre 3d:

Satana. Devil. Lived… Vissuto. Colui che ha esperienza...

È l’esperienza il valore aggiunto derivante dallo stanziamento in questo luogo d’apprendimento sui generis.

Il ‘vissuto’ è il prodotto, il raccolto, la summa di una intera Vita.

Dal ‘vissuto’ si estrae la consapevolezza del chi si è, di fronte alla quale ‘il giudizio e la paura perdono di significato’.

Esprimere il nome di Satana senza paura né giudizio, è opera filosofica altamente evolutiva

Esodati, Confindustria: tassa 3% è iniqua e colpisce consumi.
Il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150 mila euro per dare copertura finanziaria alla salvaguardia degli esodati ‘è alquanto iniquo e si aggiunge a un prelievo analogo’, che era già previsto dal cosiddetto decreto Salva Italia. 

Lo ha detto il vicepresidente di Confindustria per lo sviluppo economico, Aurelio Regina, a 'Radio Anch'io' di Radio1. Secondo Regina quella interessata ‘è l'unica fascia di popolazione che spende. Noi siamo in una situazione drammatica di consumi interni, se non riusciamo a riattivare questo meccanismo le esportazioni, che stanno a loro volta rallentando, non riusciranno a risollevare il Paese’.
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I ‘consumi’ erodono noi stessi, istante dopo istante.

Tempo fa uscì un film italiano intitolato: ‘Io non ho paura’.

Ecco…

Sandman, il signore dei sogni

Dipende da noi.
 25102012 S 0 + 299 Beato Carlo Gnocchi (Totale sino alla fine) +-

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 18 ottobre 2012

Il virus è un nostro eco.




Ieri ho dovuto lottare con un virus nel computer. Segno evidente che le mie difese immunitarie sono basse in questo periodo

Il virus in questione è il 'Win64/Patched.A'. 

L’Avg free, che ho installato di default, continuava a segnalare il worm e anche un’altra serie di parassiti vari. Mi sono accorto che in questi casi ci si mette sempre nelle mani di chi, si suppone, ne sappia di più

È logico, si potrebbe pensare. Certo. Però ci si espone ad operazioni che mai avremmo fatto in assenza di quel virus. Ossia, se quel virus ha un senso, qualcuno se ne potrebbe approfittare. Ad esempio, colto da nervosismo e spazientito dalle continue segnalazioni a vuoto dell’antivirus, mi sono costretto ad accettare i consigli che trovavo in Internet. 

A quel punto era possibile aggiungere virus a virus, in quanto i siti frequentati erano praticamente sconosciuti per me. Mi dovevo fidare di quello che trovavo. A quel punto ho dovuto seguire le istruzioni di persone che teoricamente potevano essere le stesse che avevano sviluppato il virus.

Perché? 

Beh… perché esiste il virus. Esso ha certamente un nesso col fatto che in seguito mi sono ritrovato a cercare una soluzione. Come se fosse il virus stesso a spingermi indirettamente su certe piste.

Comunque, ho iniziato a scaricare soluzioni 'un tanto al pacchetto'. Spazientito ed innervosito ho sentito di dover scaricare un altro antivirus ufficiale e mi è venuto in mente un nome da film sufficientemente agganciato al potenziale del genio, ossia: Kaspersky.

Quel nome, non so perché, mi conferiva sicurezza in termini di genialità.

L'aggancio è, in qualche modo, all’abilità di Kasparov, il famoso campione di scacchi. Ebbene, seguendo questo tenue filo di speranza ho eseguito il download di ‘Pure 2.0’, in versione trial per 30 giorni, e puntualmente dopo avere eseguito la scansione del computer, è riuscito ad eliminare il virus.

Questo virus ha la particolarità di sostituire il file di sistema ‘Service.exe’, nella cartella 'C:\Windows\System32', per cui non è semplice riportarlo alla sua versione originale. Da quel 'punto', opera, distribuendo malfunzionamenti ed appesantimenti generali del sistema operativo. Insomma, una vera e propria spina nel fianco.

Esisterà senz’altro di peggio, ma a me diciamo che è bastato questo.

Se, ora, mi ritrovo a fare pubblicità a questo prodotto è perché ne ho tratto un beneficio. La cosa interessante, forse una leggenda del Web, è che sono state proprio le case che vendono antivirus a concepire i virus nei computer.

Ossia, crea un problema e fornisci la soluzione.

Crea l’aspettativa, la necessità, nella Massa ed approfittane.

Adesso, probabilmente, sto osannando proprio uno degli attori che mi ha impestato il pc. Allo stesso Tempo quel virus l’ho preso per motivi legati alla mia operatività/navigazione, per cui ho avuto quello che meritavo in termini di riflesso delle proprie azioni.

Semina vento e raccoglierai tempesta.

Credevo il mio computer sufficientemente protetto e invece ho amaramente constatato che non lo era. Che cosa dovrei desumere di me, visto che tutto ci riflette?
 
Di fare maggiore attenzione alla mia sovranità personale e di non fare il passo più lungo della gamba, cedendo alle lusinghe di software di cui se ne può fare anche a meno. Ieri, è come se fossi stato attratto da aspetti tendenti a distogliermi da quello che stavo facendo. È una questione di attenzione, concentrazione, totalità, consapevolezza, chiarezza mentale, etc.

Ok. Ho compreso, grazie a questa ultima frase:

ero tentato di evadere dal tracciato che stavo percorrendo. Se quel tracciato, adesso continua ad avere Cuore per me, significa che l’attacco virale di ieri non ha altro che sottolineato ed evidenziato la bontà della via intrapresa. È una marcatura indiretta. Va osservata e capita attraverso l’intero essere.

Occorre non fermarsi all’evidenza più appariscente ed immediata.

Non è un approfondire ma un sentire.

Il Tempo fa solo da corollario.

1 secondo o una Vita: non fa differenza. La differenza esiste solo dal punto prospettico delle 3d, se si è convinti che questa Vita sia tutto quello che abbiamo a disposizione…

Ora, passo velocemente, e non a caso, ad evidenziare questa notizia:

Il premio milionario che nessuno riesce a vincere.
L'Ibrahim Prize for Achievement in African Leadership è un riconoscimento per il miglior risultato di leadership africana ideato dal milionario sudanese Mohammed ‘Mo’ Ibrahim, magnate dei telefoni cellulari trapiantato a Londra

Un'iniziativa che lo ha reso celebre presso i governi africani e che mette in palio ogni anno 5 milioni di dollari rateizzati in dieci anni - più 200 mila dollari l'anno di vitalizio dopo i dieci anni - per il leader politico del continente che si distingue grazie ad un operato politico ineccepibile.

L'eccellenza in tema di governi, infatti, è secondo l'imprenditore l'unica via d'uscita per un paese considerato ancora ‘terzo mondo’: ‘L'Africa è un continente ricchissimo, non abbiamo scuse per la nostra povertà. Il problema dell'Africa non è che mancano i fondi. Mancano i governi. Senza una buona governance non andremo da nessuna parte’...

Quest'anno non è stato possibile trovare un candidato in grado di soddisfare tutti i requisiti di qualità richiesti e l'Ibrahim Prize si conferma così come un premio molto ambito e di assoluto pregio. Si pensi che solo per la nomination è stato creato un indice composto da 86 criteri per ciascuna delle 54 nazioni africane, che misura l'efficienza dei governi nel mantenere la sicurezza, il rispetto delle leggi, i diritti civili, la libertà economica e la promozione sociale.

L'Angola di fronte alla 'maledizione dell'oro nero'.  
È un ossimoro sociale, una cruda contraddizione in termini comuni a molti paesi del Terzo mondo. L'Angola è il secondo più importante produttore di petrolio dell'Africa e la terza economia del continente. Eppure oltre metà della sua popolazione è costretta a vivere alle soglie della fame

A Luanda, la capitale, per esempio il 91% della popolazione non ha l'acqua corrente: 'Qua non abbiamo l'acqua nelle case e dobbiamo venire fin qui per fare provvista'. Eppure l'Angola esporta due milioni di barili di greggio al giorno e secondo le stime sta per superare la Nigeria come maggior produttore africano. Ma le statistiche ingannano

'Malgrado il Pil si aggiri tra i 4 e 5.000 dollari a testa, questi dati non descrivono la situazione del paese. Si è scavato un gigantesco gap tra ricchi e poveri. Il coefficiente di Gini, la misura della diseguaglianza della distribuzione, è tra i più alti del mondo'. 

Per alcuni si tratta di un effetto collaterale dell'industria petrolifera che impiega meno dell'1% della forza lavoro totale mentre i profitti entrano nelle tasche di una minoranza di superricchi che vivono in un'enclave che somiglia a una versione africana di Saint-Tropez. Dove possono godersi i ristoranti del lungomare di una delle città più care del mondo... 

La cosiddetta 'maledizione dell'oro nero' deposita nella casse del paese ampie riserve di denaro mentre milioni di angolani sono costretti a sopravvivere con meno di due dollari al giorno.
Link
  • le statistiche ingannano
  • la cosiddetta ‘maledizione dell'oro nero’ deposita nella casse del paese ampie riserve di denaro mentre milioni di angolani sono costretti a sopravvivere con meno di due dollari al giorno.


È sempre lo stesso ritornello. In Africa lo si vede ancora meglio. Non è una questione di ‘tanto l’Africa è lontana’, bensì di un fuoco acceso e talmente evidente da vedersi in tutto il Mondo. 

La sua luce alimenta di bagliori similari tutto ciò che la riflette. La luce di quel rogo si diffonde dappertutto, come quella di un faro per ogni natante in navigazione nella notte o nella mancanza di visibilità. Il mantenersi a certe distanze dalla costa permette di scorgere la luce del faro, allontanarsi troppo mette a repentaglio la propria sicurezza. L’Africa sta 'bruciando' e le sue fiamme si vedono dappertutto. Non è più una questione di sicurezza del cammino, ma di denuncia di uno smarrimento collettivo.

Guardate! Stiamo bruciando e lo sapete il perché? Perché non facciamo niente per smettere di bruciare. Bruciamo di conseguenza…

Il messaggio è per tutto il Mondo perché l’Africa ha la forma di un Cuore ed è centrale rispetto alla dislocazione delle terre emerse.


Ma non si può pensare di ‘salvare l’Africa’ se prima non giungiamo a conoscere noi stessi e se gli africani non fanno nulla per salvare se stessi. Il ‘problema’ va affrontato con la giusta prospettiva e nella direzione più autentica. Altrimenti diventa solo un spostare l’attenzione dal proprio cammino, per motivi molto simili a quello che è accaduto a me nella giornata di ieri.

Focus e chiarezza mentale. 

Ultimamente mi sono trovato in grande difficoltà ad esprimere, a parole, ‘quello che voglio fare’. Mi sono accorto di un altro vuoto dentro di me e, ormai sappiamo molto bene che, quello che lasciamo viene preso e che ciò che non si esprime s’imprime.

Ossia, otteniamo due ‘disgrazie’ senza colpo ferire:
  1. lasciamo opportunità ghiotte per evolvere
  2. somatizziamo la rinuncia sulla nostra pelle e dentro di noi.
Problem solving.
Il problem solving (locuzione inglese che può essere tradotta in italiano come risoluzione di un problema) è un'attività del pensiero che un organismo o un dispositivo di intelligenza artificiale mettono in atto per raggiungere una condizione desiderata a partire da una condizione data

Il problem solving indica più propriamente l'insieme dei processi atti ad analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche.

Va precisato che il problem solving è solo una parte di quello che è l'intero processo di risoluzione di un problema vero e proprio: quest'ultimo comprende anche i processi cosiddetti di problem finding e problem shaping.

L'approccio scientifico alla risoluzione dei problemi, inizialmente era sviluppato secondo uno schema puramente intuitivo:
  • percezione dell'esistenza di un problema
  • definizione del problema
  • analisi del problema e divisione in sottoproblemi
  • formulazione di ipotesi per la risoluzione del problema
  • verifica della validità delle ipotesi
  • valutazione delle soluzioni
  • applicazione della soluzione migliore
Nel definire il problema si operava un'analisi empirica dei dati e si ricercava la riproducibilità del problema così che fosse possibile analizzarlo in maniera quasi scientifica. Le operazioni successive erano diretta conseguenza dell'analisi iniziale, caratterizzate da metodologie personali, disomogeneità delle soluzioni e capacità di riuscita inversamente proporzionali alla complessità del problema in esame.

Per questi motivi nel tempo si sono sviluppate diverse tecniche ragionate e standardizzate per risolvere i problemi, di seguito le principali metodologie.

Metodologie.
Varie sono le tecniche e le modalità di problem solving che possono essere impiegate, ad esempio: FARE.
 
Focalizzare.
  • creare un elenco di problemi
  • selezionare il problema
  • verificare e definire il problema
  • descrizione scritta del problema.
Analizzare.
  • decidere cosa è necessario sapere
  • raccogliere i dati di riferimento
  • determinare i fattori rilevanti
  • valori di riferimento
  • elenco dei fattori critici.
Risolvere.
  • generare soluzioni alternative
  • selezionare una soluzione
  • sviluppare un piano di attuazione
  • scelta della soluzione del problema
  • piano di attuazione.
Eseguire.
  • impegnarsi al risultato aspettato
  • eseguire il piano
  • monitorare l'impatto durante l'implementazione
  • impegno organizzativo
  • completare il Piano.
  • valutazione finale.
Risolvi ed analizza.
Questa metodologia viene utilizzata in ambito informatico per circoscrivere i problemi e costruire delle metodologie specifiche per gli utenti che si basano sull'esperienza comune e sulla condivisione delle conoscenze.

I principi fondamentali sono 3:
  1. cercare la responsabilità di una situazione problematica rallenta la soluzione dello stesso senza portare benefici evidenti
  2. se si trova una soluzione bisogna rendere disponibile una descrizione dettagliata del problema e del metodo per risolverlo
  3. se non si trova una soluzione è comunque importante dettagliare bene il problema e descrivere accuratamente i passi da seguire affinché il problema si ripresenti.
Le operazioni da seguire sono le seguenti:
  • relazionare gli effetti del problema
  • relazionare la situazione hardware e software
  • identificare tutte le modifiche effettuate prima dell'esistenza del problema
  • ricercare le cause
  • analizzare le cause
  • porre rimedio se possibile
  • verificare che il rimedio abbia risolto effettivamente il problema
  • relazionare la soluzione oppure dichiarare l'impossibilità di trovare una soluzione adeguata.

Ho riportato quasi per intero l’articolo trovato in Wikipedia, perchè ci offre la possibilità di riflettere ‘a gratis’, ossia a domicilio, lasciando però ad ognuno di noi le tempistiche e la possibilità di conoscersi meglio. Utilizzerò queste righe nei prossimi articoli di SPS.

Per oggi ho scritto anche troppo…

Ognuno per sé e tutti insieme.

Dipende da noi.
 17102012 V 0 + 291 Sant'Ignazio di Antiochia (Il teorico della Chiesa di cui si conosce solo il martirio) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com